Frasi su bella
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“Duecentomila spettatori per le regate nonostante le avverse condizioni meteo, senza dimenticare il mezzo milione di persone a Pasquetta: questi sono numeri che mi rendono orgoglioso. La città ha dato una bella immagine al mondo e ha rappresentato l'Italia in maniera entusiasmante.”

Luigi de Magistris (1967) politico ed ex magistrato italiano

citato in Bruno De Santis, America's Cup, De Magistris: "Un successo per Napoli" http://www.vesuvius.it/americas-cup-de-magistris-un-successo-per-napoli-14806.html, vesuvius.it, 15 aprile 2012

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“Oh che bella festa! oh che bella festa!”

Edoardo Ferravilla (1846–1915) attore teatrale, attore cinematografico e commediografo italiano

sc. 9, citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 768
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“Ad amare una ragazza bella tutti sono capaci.”

Dino Campana (1885–1932) poeta italiano

citato in Campana dal vivo: scritti e testimonianze sul poeta, a cura di Pedro Luis Ladrón de Guevara, FirenzeLibri, 2006

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“Ecco, finalmente, ritornato il mese della bella Mammina.”

Padre Pio da Pietrelcina (1887–1968) presbitero e santo italiano

357, 1995
Epistolario

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“L'Inter è come il comunismo, una bella idea realizzata male.”

Fausto Bertinotti (1940) politico italiano

attribuita da Fabio Fazio
Citazioni tratte da interviste

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“[Su Carmelo Di Bella] È stato l'allenatore siciliano più bravo di tutti i tempi. Un sergente di ferro sì, ma un uomo che credeva moltissimo nel suo lavoro e in quello degli altri.”

Ignazio Marcoccio (1913–2012) dirigente sportivo e politico italiano

Origine: Gaetano Sconzo, Il calcio in Sicilia fu don Carmelo, «La Sicilia», 10 settembre 1992, 19.

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“[La Cronica di Dino Compagni] è l'opera più viva e più bella di tutta la storiografia medievale.”

Natalino Sapegno (1901–1990) critico letterario e storico italiano

da Compendio di storia della letteratura italiana, Firenze, 1963
Origine: Citato in Antologia della critica, p. 16, Letteratura Italiana, Fratelli Fabbri Editori, Milano, 1965.

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“[Macalda Scaletta e Alaimo da Lentini durante l'accoglienza riservata da Messina a Pietro III d'Aragona] Così lo accompagnarono al palazzo imperiale con grandissimo gaudio, sicché parea che Dio fosse sceso in terra su loro. Nella città era un prode uomo, capitano molto sperimentato e valente e che appellavasi messer Alaimo; aveva questi una mogliera molto bella e gentile, e valente del cuore e del corpo; larga nel donare, e, quando n'era luogo e tempo, valea nell'arme al par d'un cavaliero, e tutti i giorni scorreva con trenta cavalieri armati la città e la guardava, e capitanava le genti che doveano combattere alle mura e negli altri siti dove maggiore facevasi il bisogno. Quando la donna vide il re, né mai avealo innanzi veduto, ne rimase innamorata come di colui che era valente e aggraziato signore, non già per cattiva intenzione. Poiché il re ebbe preso alloggio nel suo palazzo, e i cavalieri e l'altra gente furono entrati in città, si apparecchiarono le mense, e il re, lavatosi le mani, si assise al convito con tutti i cavalieri, e tutti allegramente mangiarono. E messer Alaimo da Messina stette a mensa col re e con madonna sua mogliera; e poi servirono il re quanto meglio potettero, cosicché la donna non si staccò dal re, né quando andava cavalcando, né quando tornava a casa; e corteggiavanlo e facevangli tante gentilezze quanto più sapeano ella, il marito e tutti gli abitanti della città. Indi a poco videro giugnere a Messina ventidue galee e quattro taride del re molto riccamente armate di remi; e quei che v'erano sbarcarono e si rinfrescarono di tutto ciò che aveano bisogno. E il re facea dar loro prodigamente pane, vino e carne.”

Bernat Desclot cronista catalano

cap. XCVI, pp. 840-41
Origine: In una prima redazione della Crònica, gli attributi di Macalda erano «leale (leyal) e gentile». In seguito, il «leyal», non più utilizzabile in maniera neutra dopo la caduta in rovina per presunte istigazioni e complotti, fu rimosso e sostituito con «bella» (Ferran Soldevila i Zubiburu, Pere II el Gran: el desafiament amb Carles d'Anjou, Estudis Universitaris Catalans, IX (1915-1916). Monografia pubblicata in ritardo, con separata tiratura, il 1919 (ora in: Ferran Soldevila i Zubiburu, El desafiament de Pere el Gran amb Carles d'Anjou, Barcelona, 1960)

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“Faccio i film che mi piacciono. Senza rinunciare all'optional del culo a mandolino.”

Sabrina Ferilli (1964) attrice italiana

dall'intervista di Fulvia Caprara, Ferilli, bella senza vergogna, La Stampa, 22 giugno 1995, p. 20

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“Quando mi raccontano di sesso nei camper, di stupefacenti, di ammucchiate strane, quasi non ci credo: io il massimo dell'erotismo l'ho fatto appoggiata per terra.”

Sabrina Ferilli (1964) attrice italiana

dall'intervista di Lietta Tornabuoni, Torna la Bella Italiana, La Stampa, 2 luglio 1995, p. 17

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“Credo nelle emozioni che sai dare. Non sono bella, ma posso piacere. La vera seduzione è nello sguardo, ma è fatta di tante cose. L'ironia è seducente: se un uomo ride con te, avrà voglia di rivederti… Poi una può anche fare lo sguardo assassino, ma non mi piacciono le maliarde, quelle che mentono. Quegli sguardi lì io li faccio davanti allo specchio.”

Carolina Crescentini (1980) attrice italiana

Origine: Citato in Silvia Fumarola, [//www.repubblica.it/2009/08/sezioni/persone/carolina-crescentini/carolina-crescentini/carolina-crescentini.html "Credete in voi stesse senza raccomandazioni"], Repubblica.it, 3 agosto 2009.

“Giace questo comune [Esino Lario] sopra un bel piano lontano da Cornova passando il monte di Cainallo quatro miglia, il qual monte gli siede in capo verso settentrione et dal monte di Varena è lontano tre miglia et è verso sera o sia dal occidente. Da Varena è lontano tre altre miglia che ha mezzogiorno et dal oriente ha diversi monti, et in parte il territorio di Lierne, pol essere di circuito questo suo territorio da sedici miglia et malagevolmente si pol circondare, è di bello, allegro et vistoso sito molto fertile et abondante di grani come formento, biade, meglio, altri leghumi, et castagne, copiosa di grassine, de fieni, et altre cose. La sua chiesa risiede sopra un alto colle, alla similitudine di un forte castello dedicata al Glorioso Martire di M. Gesù Cristo Santo Vittore, parata et ornata di quanto fa di bisogno con campanile, campane, bella casa per il loro curato, con pozzo, giardino, orto, et altre assai comodità, quindi per prati et campi, passando alla prima villa detta Piaghe si perviene, nella quale hano ancora un'altra chiesuola di Santo Giovanni Evangelista. Sono qua diverse famiglie de Pensi, de Tarri, de Ruschoni, de Arrigoni, de Calgari. Si ascende alquanto verso settentrione et si ritrova un'altra villa, detta Cresi, tanto fertile quanto la prima, ivi un'altra chiesuola di Santo Antonio Abbate si ritrova, con alcune, famiglie di Tarri, de Arrigoni, de Pensa, de Bettuzzi, de Nicchie et di Troni et altri assai quali per brevità ometto. Hanno belli monti, belli piani, bone fonti, et altre assai particolarità, con sì vago territorio, di sì aeroso sito et ritrovandosi così alto sopra quei monti, copioso de tutto quello fa bisogno al vivere humano.”

Paride Cattaneo della Torre (1531–1614) sacerdote e scrittore italiano

304r-304v, citato in Giuseppe Arrigoni, Documenti inediti risguardanti [sic] la storia della Valsassina e delle terre limitrofe, vol. I, fasc. I, Milano 1857, pp. 70-71
Cronoca dei Torriani e Descrizione della Valsassina

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“Oltre venti spinelli si è considerati spacciatori. Fino a diciannove è solo una gran bella serata!”

Mago Forest (1961) comico, showman e conduttore televisivo italiano

da Mai dire GF e figli, 4 aprile 2006

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“Bella coppia, il ciel vi guardi, | Ritiratevi che è tardi.”

Filippo Acciaiuoli (1637–1700) poeta e librettista italiano

da Girello, citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 769

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“L'australiana Yvonne Goolagong è nata a Varellan, un paese di ottanta persone dove la casa più bella è un silos.”

Gianni Clerici (1930) giornalista italiano

Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 93, ISBN 88-8598-826-2.

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“(Che) l'alma sciolta dal mondano errore | Tanto più sente, quanto è più felice; | E tant'ha più d'amor, quanto più intende.”

Giusto de' Conti (1390–1449) poeta e umanista italiano

da La Bella Mano, ed. Vinegia, 1531, p. 19.
Variante: (Che) l’alma sciolta dal mondano errore
Tanto più sente, quanto è più felice;
E tant’ha più d’amor, quanto più intende.
Origine: Citato in Harbottle, p. 330.

“Conosco i segni de l'antico foco.”

Giusto de' Conti (1390–1449) poeta e umanista italiano

da La Bella Mano, ed. Vinegia, 1531, p. 50.
Origine: Citato in Harbottle, p. 281.

“Da noi, per una serie di ragioni che fanno capo a uno staterello piazzato proprio nel centro della capitale, è invece prassi ormai consolidata santificare anche calcisticamente la ricorrenza pasquale, anticipando il campionato al sabato. Che da un lato è una bazzecola rispetto, come dire, ad altri oneri condominiali: dall'altro una buona idea dal punto di vista familiare. È qui, a questo punto della storia che si inserisce la straordinaria abilità manageriale del governo del pallone. Come? Ma è semplice. Piazzando esattamente a metà della settimana di Pasqua una bella serata infrasettimanale, tre giorni dopo il turno precedente e a meno di altri tre (mercoledì si gioca alle 20,30, sabato alle 15 con l'eccezione serale di Inter-Juventus) da quello successivo. È vero che le società di serie A vivono, o sopravvivono, di diritti televisivi e gli incassi al botteghino rappresentano salvo rare eccezioni poco più dell'argent de poche. Ma è anche vero che una serata di campionato come quella di domani sembra studiata apposta per tornare a far scendere la già non esaltante media di spettatori. Che è sì risalita a circa 22 mila unità a partita, dalla fossa delle Marianne della scorsa stagione. Ma resta sideralmente lontana dal resto dell'Europa calcistica che conta dove pure, come si è visto, la presenza della pay tv non è meno ingombrante e condizionante. […] Al di là del versante demenzial-logistico, ci sarebbe anche un aspetto tecnico da considerare. Più gli impegni sono ravvicinati e meno bene si gioca, più le squadre sono in debito di recupero psicofisico e più sale l'agonismo, più si picchiano e meno spettacolo si vede. Piaccia o meno a chi vende il prodotto, la quantità è nemica della qualità anche nel calcio. Ma il motto di chi ce lo somministra è: purché respiri. Il calciatore, il tifoso, il telespettatore.”

Gigi Garanzini (1948) giornalista, scrittore e conduttore radiofonico italiano

18 marzo 2008

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“[…] la scienza di quelle soluzioni che, se uno non si affretta a immaginarle per malvagità e malizia, saranno ben presto immaginate da qualcuno, e sul serio, e senza malizia […] la cacopedia ha il fine, santamente ignobile, di porre freni all'immaginazione umana e di mandare a vuoto numerosi futuri concorsi a cattedre universitarie.”

Umberto Eco (1932–2016) semiologo, filosofo e scrittore italiano

Origine: Citato in Franco Minonzio, recensione http://www.bibliotecheoggi.it/2001/20010607401.pdf a Paolo Albani, Paolo della Bella, Forse Queneau. Enciclopedia delle scienze anomale, Biblioteche oggi, luglio-agosto 2001, p. 76.

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“Riconosciamo oggi in Spagna il diritto a contrarre matrimonio con persone dello stesso sesso. Non siamo stati i primi, ma sono sicuro che verranno dopo molti altri Paesi spinti da due forze inarrestabili: la libertà e l'uguaglianza. Si tratta di un piccolo cambiamento nel testo della legge che comporta un im­menso cambiamento nelle vite di mi­gliaia di concittadini. Non stiamo legi­slando per gente remota e sconosciuta; stiamo allargando la possibilità di es­sere felici per i nostri vicini, i nostri compagni di lavoro, i nostri amici e i nostri famigliari ed allo stesso tempo stiamo construendo un paese più one­sto, perché una società onesta è una società che non umilia i suoi membri. I nostri figli ci guarderebbero con incre­dulità se gli raccontassimo che non molto tempo fa le loro madri avevano meno diritti dei loro padri, che le per­sone dovevano continuare a restare unite nel matrimonio, aldilà della pro­pria volontà, quando non erano più ca­paci di convivere insieme. Oggi pos­siamo offrire una bella lezione: ogni diritto conquistato, ogni libertà rag­giunta, è stato il frutto dello sforzo e del sacrificio di molte persone che dobbiamo oggi riconoscere e di cui dobbiamo essere orgogliosi.”

José Luis Rodríguez Zapatero (1960) politico spagnolo

Origine: https://www.youtube.com/watch?v=fm2lXJs44Uc [La citazione non combacia con il discorso nel video ma è una sintesi. Qui http://arcigayaosta.blogspot.it/2007/12/il-discorso-di-zapatero-al-parlamento.html c'è una traduzione integrale dalla quale possono essere tratte alcune citazioni]

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“[Su Alessandro Del Piero] Una carriera esemplare. Un esempio per i bambini. La cosa più bella che possa raggiungere uno sportivo: diventare esempio per i figli dei suoi tifosi.”

Fabio Caressa (1967) giornalista e conduttore televisivo italiano

Premiazione della Juventus campione d'Italia 2011/2012
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“Il giudizio universale
Io una volta sognavo sempre mio nonno materno, l'unico che conobbi.
Ogni tanto, in sogno, questo nonno mi dava certi numeri sicuri, ma io non li capivo mai bene, oppure appena mi svegliavo me li scordavo. Poi non si fece vedere più e io, non so perché, mi misi in testa che forse non voleva più usare un mezzo di comunicazione di massa così antico, qual è il sogno. E una notte, obbedendo a un richiamo, scesi dal letto, accesi la televisione e cominciai a cercare. Non mi ero sbagliato.
Infatti dopo un po' vidi la sua faccia di napoletano dell'800, i suoi baffi guappeschi. Stavolta non era come in sogno, l'immagine era chiara, l'audio era perfetto.
Insomma era l'occasione per avere tre numeri precisi, il nome di un cavallo, una schedina da un miliardo.
Ma feci un grosso errore. Anziché pensare subito a queste cose serie, volli prima avere qualche risposta alle antichissime e inquietanti domande che si è sempre posto l'uomo: il mistero della nascita dell'universo, il fondamento della teoria aristotelica sulla nascita di Dio. Dissi: prima del terno sicuro, voglio notizie di prima mano sull'immortalità dell'anima.
Dietro mia insistenza, il nonno mi stava per rivelare i misteri dell'aldilà, quando improvvisanente mi disse che lo chiamavano dalla regia. Alzò la cornetta del telefono e cominciò a fare di sì con la testa, proprio come fanno quelli del telegiornale. Quando riattaccò, disse che dalla regia avevano detto che su quelle cose non poteva dire niente, poteva dare solo i numeri e i cavalli.
Dissi: va bene, per adesso mi servono almeno cinquecento milioni, il mistero della vita e della morte lo posso scoprire dopo che mi sono comprato una bella macchina nuova e una villa a Capri. Ma dovette succedere qualcosa all'antenna. Il nonno sparì nell'effetto nebbia e non lo ritrovai più.”

Riccardo Pazzaglia (1926–2006) scrittore, giornalista e paroliere italiano

pagg. 41-42
Il brodo primordiale

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“[Su Romanzo criminale - La serie] Ho trovato eccezionale la regia. Veramente bella e innovativa, rende la serie particolarmente avvincente. […] trovo particolarmente vincente l'idea di aver scelto tutti volti nuovi di giovani esordienti. Una grande opportunità per loro e una bella idea dei produttori quella di usare progetti così per scovare nuovi talenti.”

Fiorello (1960) showman, imitatore e conduttore radiofonico italiano

Origine: Citato in Fiorello, fan di Romanzo Criminale: "Voglio seguirla tutta" http://cinema.sky.it/cinema/news/2008/11/17/romanzo-criminale-reazioni-fiorello-muccino-freccero.html, Cinema.Sky.it, 17 novembre 2008.

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