Frasi su cosa
pagina 32

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“In democrazia vince la maggioranza, ma quando si parla di scienza o cosa sia reale e cosa no, l’evidenza dei fatti è quella che stabilisce chi ha torto e chi ragione”

Frase tratta dal libro “Il lato oscuro della Luna” di Stefano Nasetti (Ed. 2015) ISBN: 9786051765679 e ISBN cartaceo: 9791220258418

“I migliori studi e le ricerche che si possono fare, sono quelli fatti per seguire le proprie passioni e soddisfare la propria curiosità. Non è indispensabile avere basi pregresse, la cosa più importante è avere passioni e voglia di comprendere e imparare ciò che non conosciamo, La curiosità di cercare di capire è il vero motore della vita”

Frase tratta dal libro “Il lato oscuro della Luna” di Stefano Nasetti (Ed. 2015) ISBN: 9786051765679 e ISBN cartaceo: 9791220258418
e dal libro “Il lato oscuro di Marte – dal mito alla colonizzazione” di Stefano Nasetti (Ed.2018) ISBN: 9788828355809 e ISBN cartaceo: 9788829530335

“Il problema non è la tecnologia in sé, ma l’uso che se ne fa. Ogni cosa comporta dei rischi, l’importante è essere consapevoli e valuta re se il prezzo che paghiamo (meno privacy) è adeguato a quanto riceviamo in cambio”

Frase tratta dal libro “Fact Checking – La realtà dei fatti, la forza delle idee” di Stefano Nasetti (Ed. 2021) ISBN: 9791220817066 e ISBN cartaceo: 9791220817578

“Una volta morto, poi, deciderò cosa fare da grande.”

Origine: https://www.thewom.it/culture/womfactor/arte-non-binary-angelo-orazio-pregoni-intervista

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“Malgrado ogni cosa, io lavoro qui come un Dio.”

Franz Schubert (1797–1828) compositore austriaco di musica romantica

Origine: Frase ricorrente nelle sue lettere. Citato in Giulio Confalonieri, La storia della musica, p. 419.

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“Copiare il vero può essere una buona cosa, ma inventare il vero è meglio, molto meglio.”

Giuseppe Verdi (1813–1901) compositore italiano autore di melodrammi

Origine: Da una lettera a Clara Maffei, 20 ottobre 1876; citato in Franz Werfel, Verdi. L'uomo nelle sue lettere, Lit Edizioni, 2014, p. 247 https://books.google.it/books?id=8hMwBQAAQBAJ&pg=PT247. ISBN 8868267217

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“Ero terrorizzato dall'idea che non sarei vissuto a lungo, così scrivevo le mie poesie su qualunque cosa mi capitasse sottomano – le copertine dei miei album, di quelli di Joan, ovunque…”

Bob Dylan (1941) cantautore e compositore statunitense

1965
Citazioni tratte dalle interviste
Variante: "Ero terrorizzato dall'idea che non sarei vissuto a lungo, così scrivevo le mie poesie su qualunque cosa mi capitasse sottomano – le copertine dei miei album, di quelli di Joan, ovunque..."

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“Avevo subito bisogno di un nome e ho scelto Dylan. Mi è venuto in mente così senza pensarci su troppo… Dylan Thomas non c'entrava affatto, è stata la prima cosa che mi è venuta in mente. Ovviamente sapevo chi fosse Dylan Thomas ma non ho affatto scelto deliberatamente di riprendere il suo nome. Ho fatto più io per Dylan Thomas di quanto lui abbia mai fatto per me”

Bob Dylan (1941) cantautore e compositore statunitense

1968
Citazioni tratte dalle interviste
Variante: "Avevo subito bisogno di un nome e ho scelto Dylan. Mi è venuto in mente così senza pensarci su troppo... Dylan Thomas non c'entrava affatto, è stata la prima cosa che mi è venuta in mente. Ovviamente sapevo chi fosse Dylan Thomas ma non ho affatto scelto deliberatamente di riprendere il suo nome. Ho fatto più io per Dylan Thomas di quanto lui abbia mai fatto per me"

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“[POPOLARITA']"Non ci presto nessuna attenzione. Proprio non lo faccio. La vita è fin troppo breve e cos'è che la gente desidera più di ogni altra cosa? Vuole il tuo autografo… Nessuno di loro mi conosce e io non conosco loro. Mi vengono incontro e sono convinti di conoscermi soltanto perché io ho scritto determinate canzoni, che magari a loro hanno dato noia, e delle quali la loro mente si è subito sbarazzata. Non hanno niente a che fare con me, continuano a non conoscermi, e io continuo a non conoscere loro, e quelli mi vengono incontro come se fossi un loro fratello o sorella che non vedono da un pezzo. Questa è una cosa che non ha niente a che fare con me – credo che potrei facilmente dimostrarlo al cospetto di qualsiasi tribunale”

Bob Dylan (1941) cantautore e compositore statunitense

1986)
Variante: [POPOLARITA']"Non ci presto nessuna attenzione. Proprio non lo faccio. La vita è fin troppo breve e cos'è che la gente desidera più di ogni altra cosa? Vuole il tuo autografo... Nessuno di loro mi conosce e io non conosco loro. Mi vengono incontro e sono convinti di conoscermi soltanto perché io ho scritto determinate canzoni, che magari a loro hanno dato noia, e delle quali la loro mente si è subito sbarazzata. Non hanno niente a che fare con me, continuano a non conoscermi, e io continuo a non conoscere loro, e quelli mi vengono incontro come se fossi un loro fratello o sorella che non vedono da un pezzo. Questa è una cosa che non ha niente a che fare con me – credo che potrei facilmente dimostrarlo al cospetto di qualsiasi tribunale"

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“[NUOVI SCRITTORI]"Non credo che ce ne siano, perché viviamo in un'altra epoca. I media sono molto invasivi. Cosa si può pensare di scrivere che non si veda ogni giorno sui giornali o in televisione? I media muovono le emozioni della gente in ogni caso. Quando c'erano tipi come William Blake, Shelley o Byron, non c'era probabilmente alcun tipo di media, solo bollettini. Potevi sentirti libero di mettere giù ogni cosa che avevi in mente. I media hanno ucciso la poesia. Assolutamente. Perché la letteratura è scritta per un pubblico. Nessuno è come Kafka, e si siede a scrivere qualcosa senza desiderare che qualcuno la legga. Ma i media fanno questo per tutti. Non puoi vedere cose più orribili di quelle che propongono i media. Le news mostrano alla gente tutto quello che neanche hanno potuto sognare e anche i pensieri che pensavano di poter sopprimere, però li vedi e così non puoi più neanche sopprimerli. Quindi cosa può fare uno scrittore se ogni idea è già esposta nei media prima che si possa coglierla e farla evolvere? Viviamo in un mondo di fantascienza nel quale ha vinto Disney, la fantascienza di Disney. È tutta fantascienza. Per questo dico che se uno scrittore ha qualcosa da dire, deve assolutamente farlo. Questo è un mondo reale. La fantascienza è diventata il mondo reale. Che noi ce ne accorgiamo o no.”

Bob Dylan (1941) cantautore e compositore statunitense

Variante: [NUOVI SCRITTORI]"Non credo che ce ne siano, perché viviamo in un'altra epoca. I media sono molto invasivi. Cosa si può pensare di scrivere che non si veda ogni giorno sui giornali o in televisione? I media muovono le emozioni della gente in ogni caso. Quando c'erano tipi come William Blake, Shelley o Byron, non c'era probabilmente alcun tipo di media, solo bollettini. Potevi sentirti libero di mettere giù ogni cosa che avevi in mente. I media hanno ucciso la poesia. Assolutamente. Perché la letteratura è scritta per un pubblico. Nessuno è come Kafka, e si siede a scrivere qualcosa senza desiderare che qualcuno la legga. Ma i media fanno questo per tutti. Non puoi vedere cose più orribili di quelle che propongono i media. Le news mostrano alla gente tutto quello che neanche hanno potuto sognare e anche i pensieri che pensavano di poter sopprimere, però li vedi e così non puoi più neanche sopprimerli. Quindi cosa può fare uno scrittore se ogni idea è già esposta nei media prima che si possa coglierla e farla evolvere? Viviamo in un mondo di fantascienza nel quale ha vinto Disney, la fantascienza di Disney. È tutta fantascienza. Per questo dico che se uno scrittore ha qualcosa da dire, deve assolutamente farlo. Questo è un mondo reale. La fantascienza è diventata il mondo reale. Che noi ce ne accorgiamo o no".

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“So che ci sono delle band in vetta alle classifiche che sono acclamate come i salvatori del rock'n'roll o cose di questo tipo, ma sono soltanto dei dilettanti. Non sono consapevoli esattamente dell'origine di quella musica… Io sono stato fortunato. Sono cresciuto in un'altra epoca. Un'epoca in cui c'erano dei grandi artisti blues, country e folk e la spinta a fare quel tipo di musica mi venne quando ero giovanissimo. Non mi sarebbe mai passato per la mente di fare musica se fossi nato al giorno d'oggi. Non ascolterei nemmeno la radio. Sono una persona severa. Non sono un "ragazzo della festa". Non mi interessano i balli rave e tutto il mucchio di altra roba simile che si vede in giro. Probabilmente oggi mi interesserebbe la matematica. Ecco cosa mi interesserebbe. O forse l'architettura. O qualcosa di questo tipo.”

Bob Dylan (1941) cantautore e compositore statunitense

2001)
Variante: "So che ci sono delle band in vetta alle classifiche che sono acclamate come i salvatori del rock'n'roll o cose di questo tipo, ma sono soltanto dei dilettanti. Non sono consapevoli esattamente dell'origine di quella musica... Io sono stato fortunato. Sono cresciuto in un'altra epoca. Un'epoca in cui c'erano dei grandi artisti blues, country e folk e la spinta a fare quel tipo di musica mi venne quando ero giovanissimo. Non mi sarebbe mai passato per la mente di fare musica se fossi nato al giorno d'oggi. Non ascolterei nemmeno la radio. Sono una persona severa. Non sono un "ragazzo della festa". Non mi interessano i balli rave e tutto il mucchio di altra roba simile che si vede in giro. Probabilmente oggi mi interesserebbe la matematica. Ecco cosa mi interesserebbe. O forse l'architettura. O qualcosa di questo tipo."

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“Suzie Rotolo, la mia fidanzata di New York, mi fece apprezzare i poeti francesi ma prima di quelli c'erano stati Jack Kerouac, Ginsberg, Corso e Ferlinghetti: Gasoline, Coney Island of the Mind… Oh era fantastico. "Ho visto le migliori menti della mia generazione distrutte dalla pazzia" che per me ha voluto dire più di qualunque cosa mi avessero insegnato fino a quel momento… Avveniva tutto al di fuori della società, non c'era una formula da seguire, non c'era una "cultura ufficiale" o cose che era obbligatorio dire o fare per stare al passo con i tempi. L'America era ancora molto perbene, molto dopoguerra, il suo segno di distinzione era un abito di flanella grigia. McCarthy, paura dei comunisti, puritana, molto claustrofobica. Le cose che avevano valore accadevano altrove, rimanevano nascoste alla vista e ci sarebbero voluti anni prima che i media se ne accorgessero, strangolassero tutto e lo riducessero a un'idiozia. Comunque io ho fatto in tempo a vederne la fine ed è stata una cosa magica…”

Bob Dylan (1941) cantautore e compositore statunitense

1985)
Variante: Suzie Rotolo, la mia fidanzata di New York, mi fece apprezzare i poeti francesi ma prima di quelli c'erano stati Jack Kerouac, Ginsberg, Corso e Ferlinghetti: Gasoline, Coney Island of the Mind... Oh era fantastico. Ho visto le migliori menti della mia generazione distrutte dalla pazzia" che per me ha voluto dire più di qualunque cosa mi avessero insegnato fino a quel momento... Avveniva tutto al di fuori della società, non c'era una formula da seguire, non c'era una "cultura ufficiale" o cose che era obbligatorio dire o fare per stare al passo con i tempi. L'America era ancora molto perbene, molto dopoguerra, il suo segno di distinzione era un abito di flanella grigia. McCarthy, paura dei comunisti, puritana, molto claustrofobica. Le cose che avevano valore accadevano altrove, rimanevano nascoste alla vista e ci sarebbero voluti anni prima che i media se ne accorgessero, strangolassero tutto e lo riducessero a un'idiozia. Comunque io ho fatto in tempo a vederne la fine ed è stata una cosa magica..." (1985)

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“Saggio i limiti del reale. Sono curioso di vedere cosa succede. Tutto qui: pura curiosità. Mi piace portare all'estremo le situazioni.”

Jim Morrison (1943–1971) cantautore e poeta statunitense

Origine: Versi poetici e dichiarazioni di guerra, p. 31

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“Bisogna amare qualsiasi cosa che sia una violenta reazione contro le norme.”

Jim Morrison (1943–1971) cantautore e poeta statunitense

Versi poetici e dichiarazioni di guerra

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“L'unica cosa che ho fatto, per prepararmi alla celebrità, è stato smettere di tagliarmi i capelli.”

Jim Morrison (1943–1971) cantautore e poeta statunitense

Versi poetici e dichiarazioni di guerra

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“La fine del sogno sarà quando conta. Ogni cosa mente. Buddha mi perdonerà.”

Jim Morrison (1943–1971) cantautore e poeta statunitense

Tempesta Elettrica

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“Non riesci a credere cosa provo nel vederti piangere.”

Jim Morrison (1943–1971) cantautore e poeta statunitense

Canzoni

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“Sai, adoro incidere dischi. Preferisco fare questo più di qualsiasi altra cosa.”

Frank Sinatra (1915–1998) cantante, attore e conduttore televisivo statunitense
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“La verità è Dio. Amar Dio ed amare la verità sono la stessa cosa.”

Silvio Pellico (1789–1854) scrittore, poeta e patriota italiano

Dei doveri degli uomini

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“La paura nasce più tosto che altra cosa.”

Leonardo Da Vinci (1452–1519) pittore, ingegnere e scienziato italiano

Codice L, 90
Aforismi, novelle e profezie

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“Molte persone che conoscono il prezzo di ogni cosa, ne ignorano del tutto il valore.”

Khalil Gibran (1883–1931) poeta, pittore e filosofo libanese

Massime spirituali

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“Qualunque cosa faccia, anche la più semplice, sembra strana. Ho un'andatura strana e un aspetto strano. Se solo fossi stato un caratterista comico del cinema, avrei assomigliato a un burattino.”

Andy Warhol (1928–1987) pittore, scultore, regista, produttore cinematografico, direttore della fotografia, attore, sceneggiatore e…

La cosa più bella di Firenze è McDonald's

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“La guerra è una cosa troppo seria per lasciarla in mano ai militari.”

Georges Clemenceau (1841–1929) politico francese

La guerre! c'est une chose trop grave pour la confier à des militaires
Origine: Citato in G. Suarez, 60 années d'histoire française.
Origine: Frase attribuita già a Talleyrand, secondo A. Briand che la riferì a D. Lloyd George.

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“Alla domanda: «Che cosa è l'arte?» siamo portati a rispondere: «Ciò attraverso cui le forme diventano stile.»”

André Malraux (1901–1976) scrittore e politico francese

citato in Focus n. 60, pag. 185

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“Ognuno chiama barbaro quello che non è nei suoi usi. [Nel proprio paese, ] ivi è sempre la perfetta religione, il perfetto governo, l'uso perfetto e compiuto di ogni cosa.”

Michel De Montaigne (1533–1592) filosofo, scrittore e politico francese

1996, lib. I, cap. 31, p. 272; citato in Losurdo 2005, p. 44

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“Se la sola cosa che hai è un martello, alla fine il mondo ti sembrerà un chiodo.”

Bernard Baruch (1870–1965) politico statunitense

Origine: Citato in Jeremy Rifkin, La civiltà dell'empatia: La corsa verso la coscienza globale nel mondo in crisi, traduzione di Paolo Canton, Mondadori, Milano, 2010, p. 550. ISBN 978-88-04-59548-9

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“La cosa bella dell'essere famosi è che, quando annoi le persone, queste pensano che sia colpa loro.”

Henry Kissinger (1923–2023) politico statunitense

Origine: Citato in Gino e Michele, Matteo Molinari, Le Formiche: anno terzo, Zelig Editore, 1995, § 1605.

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“Ditemi cosa sia il giusto e io combatterò in suo nome.”

Woodrow Wilson (1856–1924) 28º presidente degli Stati Uniti d'America
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“Quanto ai fidanzati, lo sforzo comune nella purezza permette di crescere in quell'amore, fatto di rispetto reciproco e di capacità di attendere, che un giorno sarà il solo a poter garantire la riuscita del loro matrimonio. Permette di apprezzare gesti semplici come una stretta di mano, uno sguardo, un bacio, gesti che agli altri possono sembrare banali, ma che acquistano invece, in questo caso, un valore grandissimo.
Agli sposati la purezza, che si chiama ora fedeltà, permette di guardarsi negli occhi ogni sera, senza dover mentire, di guardare senza rimorsi i propri figli; permette di avere il cuore in famiglia e non altrove. Evita di finire in quella doppia vita di falsità a cui quasi sempre condannano l'adulterio e il tradimento.
Alle persone consacrate, sacerdoti e suore, la purezza permette di essere fratelli e sorelle di tutti senza voler possedere nessuno in esclusiva per noi stessi. Permette di essere messi a parte di ogni segreto e di accostarci a ogni miseria, senza rimanere personalmente invischiati; permette, come diceva il grande Lacordaire, di avere «un cuore di acciaio per la castità e un cuore di carne per la carità».
A tutti infine, giovani, sposati e consacrati, la purezza assicura la cosa più preziosa che c'è al mondo: la possibilità di accostarsi a Dio. «Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.»”

Raniero Cantalamessa (1934) presbitero, teologo e predicatore italiano

Non lo vedranno solo un giorno, dopo la morte, ma già ora. Lo vedranno nella bellezza del creato, di un volto, di un'opera d'arte; lo vedranno nel loro stesso cuore.
Gettate le reti

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“Sto pagando fior di quattrini a voi sceneggiatori, e per cosa? Tutto quello che fate è cambiare le parole.”

Samuel Goldwyn (1879–1974) produttore cinematografico

citato in Portala al cinema, p. 66

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“Il mio lavoro con pazienti affetti da malattie nervose in genere ebbe un esito ulteriore: il mutamento della tecnica catartica. Abbandonai l'ipnosi e cercai di sostituirla con un altro metodo nell'intento di andar oltre il trattamento riservato alle forme morbose di tipo isterico; tra l'altro, man mano che la mia esperienza si arricchiva ogni giorno di nuovi elementi, sorsero in me gravi dubbi relativi all'impiego dell'ipnosi nella stessa catarsi. Il primo riguardava il fatto che perfino i risultati più brillanti svanivano improvvisamente nel nulla allorché il rapporto personale del medico col malato veniva in qualche modo turbato […]. L'ipnosi, tuttavia, aveva reso al trattamento catartico servizi notevolissimi, ampliando il campo della coscienza dei pazienti e mettendo a loro disposizione conoscenze di cui nella vita vigile non disponevano. Sostituire l'ipnosi, sotto questo profilo, non era certo cosa facile. In questo frangente imbarazzante mi venne in aiuto un ricordo, il ricordo di un esperimento cui avevo assistito sovente durante il mio soggiorno presso Bernheim … Presi la risoluzione di fare altrettanto. Anche i miei pazienti non potevano non "sapere" tutte le cose che normalmente erano rese loro accessibili solo mediante l'ipnosi, e le mie assicurazioni e insistenze, con magari in più la pressione delle mani, dovevano pure avere il potere di spingere nella loro coscienza gli eventi e i nessi dimenticati … Abbandonai dunque l'ipnosi, di cui mantenni solo la posizione del paziente, posto a giacere supino su un divano, mentre io stavo seduto dietro di lui, in modo da vederlo senza esser visto. Le mie speranze si realizzarono, mi liberai dell'ipnosi; tuttavia tale mutamento tecnico implicò un mutamento del lavoro catartico nel suo insieme. L'ipnosi aveva nascosto un giuoco di forze che ora veniva messo allo scoperto, e la cui conoscenza dava alla nostra teoria un fondamento sicuro.”

Sigmund Freud (1856–1939) neurologo e psicoanalista austriaco, fondatore della psicoanalisi

Origine: Autobiografia (1925), p. 94 e ss.

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