Frasi su ossigeno

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema ossigeno, essere, prima, aria.

Frasi su ossigeno

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“Sei nel cuore oro, luce e ossigeno.”

Raf (1959) cantautore italiano

da Ossigeno
Metamorfosi

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“Le consonanti sono la materia e le vocali invece sono acqua, luce, aria, il soffio dell'ossigeno dentro la sostanza minerale.”

Erri De Luca (1950) scrittore, traduttore e poeta italiano

Origine: Storia di Irene, p. 27

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“Non ho potuto fare a meno di notare una bizzarra coincidenza. Il brevetto americano sulla produzione del freon, il più importante clorofluorocarburo utilizzato nei frigoriferi e negli impianti di condizionamento, è scaduto più o meno nel momento in cui il freon è stato messo fuorilegge. I Paesi che avevano cominciato a produrlo senza dover pagare per questo privilegio sono stati invitati a fermarsi. E tra poco sarà possibile sostituire il freon con un nuovo composto chimico, un prodotto industriale che sarà protetto da un brevetto e farà guadagnare molto denaro all'azienda che lo produce.
Le prove indirette della diminuzione della fascia di ozono sono assurde. È vero che è stato rilevato un maggior numero di tumori della pelle, ma questo non è un buon indicatore dell'intensità dei raggi ultravioletti. L'aumento dei tumori potrebbe essere provocato dal fatto che la gente tende a trasferirsi in climi più caldi. […] E nello stesso tempo la tintarella è diventata di moda. […] Per misurare in modo non controvertibile la quantità di raggi ultravioletti che raggiunge la terra non bisognerebbe valutare la diffusione del cancro, bensì la luce ultravioletta che giunge sulla terra. Sarebbe sufficiente predisporre in una delle tante basi antartiche uno strumento per la misurazione degli UV del valore di 6000 dollari, e tenerlo sotto controllo per qualche anno. Qualcuno potrebbe occuparsene, e farci sapere com'è andata? Se è stato fatto, io non ne ho saputo niente.
A parte la mancanza di prove scientifiche, non ha alcun senso pensare che possiamo distruggere l'ozono nell'atmosfera superiore. Ecco cosa succederebbe, se in qualche modo si producesse un buco nella fascia di ozono: i raggi ultravioletti emessi dal sole passerebbero attraverso di esso per arrivare all'atmosfera terrestre, dove sarebbero assorbiti dalla fascia di ossigeno –spessa diverse miglia– che circonda il pianeta. In questo modo, si formerebbe altro ozono: è questo che succede quando i raggi ultravioletti si uniscono all'ossigeno. L'ozono così creatosi assorbirebbe la luce ultravioletta, impedendole di penetrare più a fondo nella fascia di ossigeno.”

Kary Mullis (1944–2019) biochimico statunitense

da Ballando nudi nel campo della mente, pp. 124-5

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“Dobbiamo cercare di trovare il modo di far morire di fame il terrorista e il dirottatore dall'ossigeno di pubblicità da cui dipendono.”

Margaret Thatcher (1925–2013) primo ministro del Regno Unito

dal discorso all'American Bar Association, 15 luglio 1985

“Robert Marshall scoprì la prova che fece saltare in aria la versione dei fatti resa da Compagnoni. La prima relazione di Mountain World 1955 sulla spedizione, a firma di Desio, riportava una foto della vetta (che non sarebbe più apparsa in seguito) nella quale Compagnoni appare portando sul viso la maschera per l'ossigeno mentre si alimentava dalle bombole che aveva asserito di aver esaurito due ore prima, tanto da aver dovuto gettare via la stessa maschera!”

dalla recensione fatta a The Mountains of My Life in American Alpine Journal n. 76 - 2002 http://c498469.r69.cf2.rackcdn.com/2010/2010_BACK_WEB/362_BookReviews_aaj2010_web.pdf
Origine: Citato in Walter Bonatti, K2. La verità. Storia di un caso http://books.google.it/books?id=tOBBE_xADLkC&pg=PA239&lpg=PA239#v=onepage&q&f=false, p. 239, Baldini Castoldi Dalai, 2003. ISBN 8884904315

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“Non m'interessa parlare della notte che cambiò la vita, che ha reso il mio carattere per sempre sospettoso e diffidente. Avevo visto la durezza della guerra. Il giorno prima con i miei amici, partigiani, giocavamo a calcio, il giorno dopo erano nella chiesetta, cadaveri, sfigurati in viso dagli scarponi chiodati. Ho visto la fucilazione dei gerarchi fascisti, ero a piazzale Loreto quando appesero Mussolini a testa in giù come un maiale, sapevo cos'era la cattiveria, ma ignoravo l'infamia. Ho aspettato due mesi che Compagnoni venisse a darmi una pacca sulla schiena, a dirmi che aveva fatto una fesseria, a chiedere scusa, perché può capitare di essere vigliacchi, ma deve anche capitare di ammetterlo. Invece niente, invece sono finito sul banco degli accusati, ero io la carogna, non loro che avevano mentito sull'uso delle bombole, delle maschere, sull'orario del balzo finale alla vetta. Nella relazione ufficiale di Desio che il Cai ha accettato è sbagliata la quota del mio bivacco, quella del campo di Compagnoni e Lacedelli, l'uso e la durata delle bombole di ossigeno, niente affatto esaurito prima dei duecento metri di dislivello sotto il K2, e l'ora in cui dettero l'assalto alla vetta. E tutto questo perché? Perché l'impresa oltre ad avere successo doveva essere anche eroica. Far vedere che gli italiani erano stati non solo bravi, ma anche straordinari. Ne abbiamo fatto una montagna di merda, coperta di menzogne, perfino la stampa straniera ci chiede "perché?". E tutto questo perché non riusciamo ad essere un paese pulito, dobbiamo strumentalizzare le occasioni, la verità, sporcare gli uomini. L' Italia è un paese di complici, dove non esiste solidarietà tra onesti, ma solo scambio tra diversi interessi, dove il sogno di Desio doveva restare immacolato. Dove solo io potevo essere infangato, disprezzato, accusato. Non solo, ma qualsiasi controversia non viene mai affrontata, si preferisce accantonarla, non prendere la responsabilità di una scelta. Mentre oggi agli idoli sportivi imbottiti di droga tutto viene perdonato perché sono l'immagine del paese. E se solo guardo quello che passa in tv mi viene schifo: quelle persone sull'isola, che si fanno riprendere, quella buffonata. Con quale rispetto verso i padri dell'avventura, verso chi ha cercato frontiere e parole nuove come Melville, Jack London e Stanley? Io sul K2 in una notte del '54 sono quasi morto, ma quello che mi ha ucciso è questo mezzo secolo di menzogna. Ho urlato così tanto quella notte nella mia disperazione che adesso non voglio avere più voce. La puzza del K2 la lascio a voi, io preferisco respirare […].”

Walter Bonatti (1930–2011) alpinista italiano
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“Guardate l'idrogeno tacere nel mare | guardate l'ossigeno al suo fianco dormire.”

Fabrizio De André (1940–1999) cantautore italiano

da Un chimico, n.° 7

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“I ragazzi scambiano la droga per l'ossigeno.”

Raige (1983) rapper italiano

da Sensi di colpa, n. 1
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“Ebbene: per la quota del bivacco, l'ora di partenza e il consumo dell'ossigeno ci sono le ricostruzioni di dettaglio, ma per chi non ha voglia di studiare questi particolari basta lo sguardo a una fotografia. È la fotografia che mostra Compagnoni sulla vetta del K2, apparsa non sulla Rivista del CAI ma su Berge der Welt, il famoso Annuario dell'alpinismo extraeuropeo curato da Marcel Kurz. Su questa fotografia Compagnoni non solo ha vicino le bombole, ma ha ancora posta sul viso la maschera del respiratore. La versione ufficiale sostiene che le bombole vuote vennero portate fin sulla vetta per testimonianza: uno scalatore già provato dallo sforzo avrebbe perciò portato almeno 15 kg di bombole inutili per due ore fino a 8611m. Ma come faceva a respirare il poco ossigeno presente nell'aria rarefatta di quelle quote portando una maschera collegata a bombole svuotate? Basta così. Per la revisione della storia dell'alpinismo, che consideri anche la versione di Bonatti finora ignorata, esistono i particolari, le testimonianze, le dimostrazioni. Non ha senso oggi infierire su chi può aver sbagliato, su chi non ha più saputo districarsi nell'ingarbugliata vicenda. Tuttavia al ricupero della realtà storica va aggiunta una riflessione. Come mai questa vicenda non è stata risolta prima? […] La verità, anche quella alpinistica, si può ora ricostruire ufficialmente senza riserva, con il rammarico di un ritardo, ma con la certezza che si riconosca al CAI il coraggio di una ricostruzione non postuma. Questo riconoscimento ci arriverà da molti, anche da coloro che non sono nostri soci, ma siamo grati che ci venga in primo luogo da chi per questa vicenda ha profondamente sofferto, cioè da Walter Bonatti.”

Silvia Metzeltin (1938) alpinista, geologa e scrittrice svizzera

Silvia Metzeltin e Alessandro Giorgetta in La rivista del CAI, maggio-giugno 1994
Origine: Citato in Walter Bonatti, K2. La verità. 1954-2004 http://books.google.it/books?id=x8CJR-zOTMkC&pg=PA155#v=onepage&q&f=false, p. 155, Baldini Castoldi Dalai, 2007. ISBN 8860731704

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“Con la preghiera riceviamo l'ossigeno per respirare. Coi sacramenti ci nutriamo. Ma, prima del nutrimento, c'è la respirazione, e la respirazione è la preghiera.”

Yves Congar (1904–1995) cardinale e teologo francese

Origine: Da Le vie del Dio vivente; citato in Gianfranco Ravasi, L'incontro: ritrovarsi nella preghiera, Oscar Mondadori, Milano, 2014, pp. 15-16. ISBN 978-88-04-63591-8

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