Frasi su regola
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“[Il Monti nella Proposta dètte al Perticari dell' ingegno divino, sul che il Torti fece le seguenti osservazioni] Fino a qual punto avete potuto così obbliare voi stesso, e tutte le regole di ciò che conviene? Ma v'è anche di più. Egli è il suocero di Giulio, siete ancora voi stesso che avete stampato in faccia al pubblico, e col vostro nome le precise parole che si leggono alla pagina CXX, con cui lo dichiarate un'uomo divino; quel divino ingegno del Perticari. Una tale espressione, indecente nella vostra bocca, quando non fosse ridicola in quella d'ogni altro equivale, esattamente a questa: il divino marito di mia figlia. Qual rispetto dovrà il pubblico al domestico diploma di divinità spedito dal suocero al proprio genero? Siete voi che scrivete così? Quando Alessandro partecipò ad Olimpia sua madre, che egli era stato fatto già Dio ed acclamato per fìglio di Giove, quella buona regina benché donna, e madre tenera ebbe pietà della follìa di suo figlio, e si burlò di quella ridicola apoteosi. Non dimeno il gran Macedone era il conquistatore della terra; cento popoli vinti adoravano il suo nome; era il mondo attonito che ardeva gl'incensi avanti alla sua immagine. Ma mostrateci i titoli luminosi, le conquiste, i trofei letterari che hanno divinizzato il vostro piccolo Giulio?”

Francesco Torti (1763–1842) critico letterario italiano

Origine: Dante rivendicato: Lettera al sig. Cavalier Monti, p. 146

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“Abolire il dovere di pagare i debiti mina alla base le regole della convivenza umana.”

Appio Claudio Crasso Inregillense: VI, 41; 1997
[F]idem abrogari cum qua omnis humana societas tollitur?
Ab urbe condita, Proemio – Libro X

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“Le regole della drammaturgia sono poche, la loro applicazione è difficile, il loro prodotto insolito, originale e sorprendente, vale a dire: drammatico.”

David Mamet (1947) drammaturgo, sceneggiatore e regista statunitense

Origine: Bambi contro Godzilla, p. 74

“Il metodo compositivo di Terragni si svolgeva secondo le regole del più stretto razionalismo. Da elementi funzionali sistemati con rigore all'interno, si costituivano volumi che riflettevano questi elementi all'esterno, creando il linguaggio assoluto delle forme.”

Alberto Sartoris (1901–1998) architetto italiano

Origine: Da Giuseppe Terragni dal vero, in Giuseppe Terragni. Opera completa, a cura di Giorgio Ciucci, Milano, 1996, p. 16.

“Regola prima di ogni discorso è, infatti, quella di dire la verità.”

Salvatore Natoli (1942) accademico e filosofo italiano

Origine: L'edificazione di sé, p. 55

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“[A proposito di Ambroise Paré] Fece un buon lavoro sotto pessime regole.”

Stephen Paget (1855–1926)

da Ambroise Paré and his times, 1510-1590

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“Di regola possiamo sempre fare di più di quanto facciamo.”

Giuseppe Allamano (1851–1926) presbitero italiano

La vita spirituale

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“Soltanto il tipo di certezza derivante dalla sinergia di matematica ed empiria ci permette di parlare di scientificità. Ciò che pretende di essere scienza deve confrontarsi con questo criterio. E così anche le scienze che riguardano le cose umane, come la storia, la psicologia, la sociologia e la filosofia, cercavano di avvicinarsi a questo canone della scientificità. Importante per le nostre riflessioni, comunque, è ancora il fatto che il metodo come tale esclude il problema Dio, facendolo apparire come problema ascientifico o pre-scientifico. Con questo, però, ci troviamo davanti ad una riduzione del raggio di scienza e ragione che è doveroso mettere in questione. […] Il soggetto decide, in base alle sue esperienze, che cosa gli appare religiosamente sostenibile, e la "coscienza" soggettiva diventa in definitiva l'unica istanza etica. In questo modo, però, l'ethos e la religione perdono la loro forza di creare una comunità e scadono nell'ambito della discrezionalità personale. È questa una condizione pericolosa per l'umanità: lo costatiamo nelle patologie minacciose della religione e della ragione – patologie che necessariamente devono scoppiare, quando la ragione viene ridotta a tal punto che le questioni della religione e dell'ethos non la riguardano più. Ciò che rimane dei tentativi di costruire un'etica partendo dalle regole dell'evoluzione o dalla psicologia e dalla sociologia, è semplicemente insufficiente.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Discorsi
Origine: Da Fede, ragione e università. Ricordi e riflessioni http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2006/september/documents/hf_ben-xvi_spe_20060912_university-regensburg_it.html, Aula magna dell'Università di Ratisbona, 12 settembre 2006.

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“[Su Wimbledon] Adesso che viaggiamo come una troupe di cani ammaestrati, venti volte il giro del mondo in un anno, è una cosa incredibile ritornare per 15 giorni in un luogo in cui tutto funziona con amore. Darei un anno di vita, magari una mano, pur di farcela [a vincere il torneo]. È un posto incredibile, un posto dove tutti dovremmo vestirci puliti, di bianco, se già non ci fosse quella regola.”

Arthur Ashe (1943–1993) tennista statunitense

Origine: Citato in Gianni Clerici, Così vinse Wimbledon quel campione nero nel regno dei bianchi http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/02/09/cosi-vinse-wimbledon-quel-campione-nero-nel.html, la Repubblica, 9 febbraio 1993.

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“Ion è così, non è disonesto, non farebbe mai qualcosa di volutamente scorretto. Ma è stato abituato a credere che sia giusto piegare le regole per arrivare alla vittoria.”

Arthur Ashe (1943–1993) tennista statunitense

Origine: Citato in Alessandro Mastroluca, Tiriac e Becker: il bianco e il nero http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/06/13/727925-tiriac_becker.shtml, Ubitennis.com, 13 giugno 2012.

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“La prima regola della scoperta è avere cervello e un po' di fortuna.”

George Polya (1887–1985) matematico ungherese

Origine: Come risolvere i problemi di matematica, p. 172

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“La seconda regola della scoperta è non darsi per vinti e perseverare finché si trovi un'idea luminosa.”

George Polya (1887–1985) matematico ungherese

Origine: Come risolvere i problemi di matematica, p. 172

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“Regola per la mezza età
Non parlare | non vedere | non sentire | e cercare | di far finta | di capire.”

Marcello Marchesi (1912–1978) comico, sceneggiatore e regista italiano

Origine: Diario futile di un signore di mezza età, p. 45

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“Ho due regole da ricordare. Prima: è inutile mettere il freno quando sei al rovescio. Seconda: se le cose sembrano scure, finiscono con il diventar nere.”

Paul Newman (1925–2008) attore, regista e produttore cinematografico statunitense

Origine: Citato in Dizionario degli attori: Gli attori del nostro tempo, a cura di Gabriele Rifilato, Rai-Eri, Roma, 2005. ISBN 8839712895

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“Molti non hanno capito e non capiscono ancora che si voglia dire questa parola Aequitas, che i Greci chiamano epiìcia. L' aequitas in tutta la lingua Latina non suona altrimenti che Justitia, e laequum e 'l justum in tutte le leggi de' Romani son parole sinonime. AEquitas è dunque così parola di rapporto, come Justitia. Or Justitia è il perfetto combaciamento, l'esatta giustezza di qualche cosa col suo regolo. Due sono in morale i regoli, che i popoli civili hanno per la giustezza delle loro azioni: I. il jus civile. II. il jus di natura. Le leggi civili son nate per sostegno di questi jus; dunque sono anch'esse sottomesse al regolo: e questo regolo è la legge di natura. La legge di natura de' jus, cioè delle proprietà di ciascuno; dunque le leggi civili debbono avere il medesimo ufficio. Ma perché nelle città si cede a certi jus per formarne il jus pubblico, onde vi son creati di certi jus che non sono nello stato naturale, avviene alle volte che un'azione si combacia esattamente con la legge civile, ma non già col jus naturale. Allora il giudice dee studiarsi di avvicinare il più che si può la definizione della legge civile alla naturale. Questa equazione, o approssimazione, fu detta da'Greci Epiicia (vedete Aristotile negli Eudemj) e dai Latini Aeqvitas. Se la prima legge delle civili società è Salus Pubblica, seguita che la compassione per potersi dire equa, debba piegare a questa legge generale. Dove favorisce il privato col discapito pubblico, non vi è più quell'equazione col jus naturale ch'è detta; dunque è iniquità. Questi giudici dunque sono per ignoranza iniqui e crudeli, quando credono di esser giusti e umani.”

Antonio Genovesi (1713–1769) scrittore, filosofo e economista italiano

Origine: Lezioni di economia civile, p. 112

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“Wimbledon è il luogo più gentile del mondo, ma se ti comporti in maniera non conforme alle regole non puoi non essere criticato ed eventualmente fischiato.”

John Lloyd (1954) tennista britannico

Origine: Citato in Francesco Rio, John Lloyd: "Nalbandian sarà fischiato" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/06/20/731811-john_lloyd_nalbandian_sara_fischiato.shtml, Ubitennis.com, 20 giugno 2012.

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“La rivoluzione ha regole ferree e tempi stretti.”

Marcello Pera (1943) filosofo e politico italiano

26 settembre 1993

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“[Rispondendo alle dichiarazioni di Antonio Cassano del 15 novembre 2012] Leggo con stupore le dichiarazioni rilasciate oggi dal signor Cassano, a seguito delle quali mi trovo costretto a fare alcune precisazioni: in primo luogo, non ho mai proferito il termine «moralità», della quale, tra l'altro, sono molto dotato, nonostante la squalifica per omessa denuncia sulla quale ho già espresso le mie opinioni in passato. Alla domanda su come vengano effettuate le scelte dei giocatori della Juventus ho fatto riferimento all'uomo, inteso come interprete del ruolo di calciatore in maniera professionalmente ineccepibile. Vale a dire: l'impegno, il rispetto delle regole, il rispetto dei ruoli, l'attaccamento al bene comune della squadra. Mi sembra che il signor Cassano nella propria carriera abbia più volte dimostrato sul campo e fuori dal campo, vedi imitazioni di Capello al Real Madrid, o le corna mostrate all'arbitro Rosetti ed altri episodi, di non avere i requisiti richiesti dal sottoscritto. Inoltre altri aneddoti in tal senso ce li ha raccontati lui stesso nella sua biografia. Ritengo pertanto di non dover aggiungere altro, fermo restando che quando uso determinati termini, ne valuto appieno il significato letterale.”

Antonio Conte (1969) calciatore e allenatore italiano

Origine: Citato in Conte risponde a Cassano: «Mai parlato di moralità» http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2012/11/15-226224/Conte+risponde+a+Cassano%3A+%C2%ABMai+parlato+di+moralit%C3%A0%C2%BB, Tuttosport, 15 novembre 2012.

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“La vecchia regola del pilota è "Dodici ore dalla pinta alla spinta."”

Origine: Galassia nemica, p. 244

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“Il canto parte dall'emissione dei singoli suoni in relazione alle vocali che li sostengono. Se il suono e la vocale pertinente non sono emessi secondo le giuste regole, ogni altro discorso, sullo stile, sugli effetti, sui colori, è già pregiudizievolmente compromesso.”

Franco Corelli (1921–2003) tenore italiano

citato in Giancarlo Landini, Come un poeta che ha scritto per rivelare a sé la propria anima, pp. 42-43, L'Opera mensile per il mondo del melodramma, anno XII, n. 126, febbraio 1999

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“[Sulla morte] Non sono pronto. Spero di morire il più tardi possibile. Ma se dovessi morire tra un minuto so che nell'aldilà non sarei chiamato a rispondere né di Pecorelli, né della mafia. Di altre cose sì. Ma su questo ho le carte in regola.”

Giulio Andreotti (1919–2013) politico, scrittore e giornalista italiano

Origine: Citato in Corriere della Sera, 3 maggio 1999; citato anche in Massimo Franco (a cura di), Sono postumo di me stesso, p. 38 https://books.google.it/books?id=bNTk39EN3uwC&pg=PT38#v=onepage&q&f=false.

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“Ho sempre avuto come regola di parlare in maniera atemporale, vera oggi, domani e sempre.”

Jean Guitton (1901–1999) filosofo e scrittore francese

Il genio di Teresa di Lisieux

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“Velázquez non è soltanto un grande maestro, nel senso abituale che ha questa parola, per il genio, il talento, la tecnica, il successo e per tutte quelle qualità che fanno di un artista un caposcuola. È un grande maestro (anzi, uno dei più grandi e addirittura il più grande da un certo punto di vista) anche se prendiamo questa parola nel significato di professore, di educatore all'arte della pittura. Cerchiamo di chiarire il concetto: da una parte, un allievo, solo ammirando i suoi quadri e studiandoli intelligentemente, può ricevere la lezione di un maestro che non è più; dall'altra, gli allievi possono ricevere la continua raccomandazione di imitare severamente, e soprattutto, la natura, questo modello invariabile, che non può mai essere alterato né dai capricci della moda, né dalle stravaganze degli stili individuali, né dalle regole arbitrarie delle scuole successive.”

Louis Viardot (1800–1883) critico letterario, impresario teatrale e traduttore francese

da Les Musées de France, 1855
Origine: Citato in Velázquez, I Classici dell'arte, a cura di Elena Ragusa, pagg. 183 - 188, Milano, Rizzoli/Skira, 2003. IT\ICCU\TO0\1279609 http://opac.sbn.it/opacsbn/opaclib?select_db=solr_iccu&searchForm=opac%2Ficcu%2Favanzata.jsp&do_cmd=search_show_cmd&db=solr_iccu&Invia=Avvia+la+ricerca&saveparams=false&resultForward=opac%2Ficcu%2Ffull.jsp&nentries=1&rpnlabel=+Identificativo+SBN+%3D+IT%5CICCU%5CTO0%5C1279609+%28parole+in+AND%29+&rpnquery=%2540attrset%2Bbib-1%2B%2B%2540attr%2B1%253D1032%2B%2540attr%2B4%253D6%2B%2522IT%255C%255CICCU%255C%255CTO0%255C%255C1279609%2522&&fname=none&from=1

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“I miei personaggi dicono che va bene essere incasinati. La gente non deve necessariamente essere perfetta. Non deve essere intelligentissima. Non deve seguire le regole. Può divertirsi. La maggior parte dei film di oggi fa sentire la gente inadeguata. Io no.”

John Belushi (1949–1982) attore, cantante e comico statunitense

Origine: Citato in Una dolcissima "ape da una tonnellata" http://www.sentieriselvaggi.it/12/1567/John_Belushi,_Una_dolcissima_ape_da_una_tonnellata.htm, sentieriselvaggi.it, 3 marzo 2002.

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“Non esistono eccezioni alla regola per cui a tutti piace essere eccezioni alla regola.”

Malcolm Stevenson Forbes (1919–1990) editore statunitense

da Forbies Magazine; citato in Selezione dal Readar's Digest, marzo 1985

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“I politici degli Stati Uniti […] non vedono nulla di errato nella regola secondo la quale ai vincitori spetta il bottino.”

William Learned Marcy (1786–1857) politico statunitense

The politicians of the United States [...] they see nothing wrong in the rule, that to the victor belong the spoils.
Origine: Citato in Paul F. Boller, John George, They Never Said It: A Book of Fake Quotes, Misquotes, and Misleading Attributions http://books.google.it/books?id=NCOEYJ0q-DUC&pg=PA54&lpg=PA54&dq=%22they+see+nothing+wrong+in+the+rule,+that+to+the+victor+belong+the+spoil&source=bl&ots=hARtPEzZEE&sig=uxojquozCiwKg6VIBXK58aORhz0&hl=it&ei=vC-1S57GJtKEsAbnzZiwDg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=8&ved=0CC4Q6AEwBw#v=onepage&q=&f=false, pag. 54.

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