Frasi su tenace
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“[Su Pietro Mennea] Ho un ricordo di una persona tenace che ha sempre fortemente creduto nelle cose che portava avanti. Si è sempre impegnato e schierato. Ci lascia dei ricordi incredibili sul piano sportivo ma anche come uomo ci lascia la dimensione di un impegno mai venuto meno, un rigore, una logica di chi vuole sempre competere nella massima autonomia e libertà.”

Giancarlo Abete (1950) imprenditore, politico e dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in L'ultimo saluto a Pietro Mennea http://www.lastampa.it/2013/03/22/sport/atletica/l-ultimo-saluto-a-pietro-mennea-OWnnUebkvcrcX79ezvSiwJ/pagina.html, Lastampa.it, 22 marzo 2013.

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“Io sono appassionata e tenace; | Vivo sino all'amore, amo sino alla morte.”

Margherita di Valois (1553–1615)

Dedicati all'amante Champvallon
da Maria de' Medici, p. 195

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“[Sull'omicidio di Giulio Regeni. ] Ci hanno propinato contraffazioni e depistaggi, abbiamo fatto grandi passi avanti in un anno. Stiamo scippando nomi e verità al governo egiziano. Abbiamo tenacia e pazienza e non ci fermeremo.”

Erri De Luca (1950) scrittore, traduttore e poeta italiano

Origine: Citato in Giulio Regeni, manifestazione nazionale per la verità http://prideonline.it/2017/01/27/giulio-regeni-manifestazione-nazionale-la-verita/, Prideonline.it, 27 gennaio 2017.

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“Nadal ha qualcosa di selvaggio, un desiderio di vincere che lo rende unico, una tenacia che lo porterebbe a morire prima di perdere un match. Mi ricorda Agassi, anche per come si veste.”

Nick Bollettieri (1931) allenatore di tennis statunitense

Origine: Citato in Vincenzo Martucci, Nadal irrompe in casa Federer http://archiviostorico.gazzetta.it/2006/giugno/28/Nadal_irrompe_casa_Federer_ga_10_060628042.shtml, Gazzetta dello Sport, 28 giugno 2006.

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“Giacinto – con quel bel nome vegetale – era figlio della sua terra: un bergamasco senza montagna e senza accento, che dei bergamaschi aveva però le qualità che contano, e al resto d'Italia spesso sfuggono: la tenacia, l'affidabilità, l'incapacità di parlare a vanvera, l'indignazione lenta ma implacabile.”

Beppe Severgnini (1956) giornalista italiano

Origine: Da Il fratello maggiore di ogni calciatore https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2006/settembre/05/fratello_maggiore_ogni_calciatore_co_9_060905062.shtml, Corriere della Sera, 5 settembre 2006.

“Perché questa tenacia nella lotta?”

Angelo Fiore (1908–1986) scrittore italiano

Origine: L'incarico, p. 123

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“La grandezza di Einstein sta nella sua stupenda immaginazione e nella tenacia incredibile con la quale continua ad affrontare i problemi.”

Leopold Infeld (1898–1968) fisico polacco

Origine: Da The Quest: The Evolution of a Scientist, Doubleday, New York, 1941, p. 208; citato in Albert Einstein, Pensieri di un uomo curioso (The Quotable Einstein), a cura di Alice Calaprice, prefazione di Freeman Dyson, traduzione di Sylvie Coyaud, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1997, p. 177. ISBN 88-04-47479-3

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“Ancora oggi non riesco a spiegarmi come facesse a segnare tanti gol. Se scomponi il centravanti Inzaghi trovi ben poco di interessante. Non aveva dribbling, non aveva tiro da fuori. Era più scarso rispetto a tanti bomber che hanno avuto la metà del suo successo. Però lui nel suo lavoro ci ha messo tenacia, convinzione, rabbia. La grinta ha pagato più del talento. E con le stesse armi diventerà anche un grande allenatore.”

Vincenzo Montella (1974) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Citato in Fiorentina, Montella plana sul Milan: "Inzaghi è un tecnico geniale" http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Fiorentina/25-10-2014/fiorentina-montella-plana-milan-inzaghi-tecnico-geniale-intervista-90841983523.shtml, Gazzetta.it, 25 ottobre 2014.

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“Quello veramente da tener di mira è la sua nuova concezione stilistica. La nota che la caratterizza è una ricerca così tenace di concisione, da ricordare la sobrietà dei grandi periodi arcaici. A tal fine il Caravaggio si serve principalmente di due mezzi: della luce e della composizione. Egli, come è noto, immerge le sue scene nell'oscurità, investendole di un getto violento di luce radente, in modo che alcune parti soltanto affiorino dalle tenebre nella luce. Questa, creduta fino ad oggi, e forse dagli stessi suoi seguaci, una trovata realistica fu, caso mai, una concessione alla fantasia – come pare la interpretasse lo stesso Rembrandt –, ma soprattutto una ricerca di unità e di stile: un mezzo a mettere in valore certe parti e linee essenziali delle cose, facendole affiorare nella luce e ad eliminarne nelle tenebre altre secondarie, inutili o dannose ad una concisa rappresentazione. L'altro mezzo che il Caravaggio impiega per raggiungere l'unità stilistica riguarda, dunque, la composizione del quadro. Per il primo Michelangiolo aveva decisamente spezzato la secolare uniformità degli schemi compositivi a linee e piani paralleli "al quadro", e aveva mostrato quante maggiori risorse di movimento e di energia offrisse l'impostatura, diciamo, in tralice di certe sue figure; risorsa che il Tintoretto aveva spinto al colmo, limitandola però anche lui troppo a singole figure isolate. Era riserbato al Caravaggio di coronare la geniale iniziativa dei suoi precursori estendendo questo stesso sistema costruttivo a tutta quanta la compagine della composizione, in modo da ottenere in un sol tratto, con sintesi insuperata, il massimo risultato di senso plastico e dinamico. (da [http://books.google.it/books?id=euFBAQAAIAAJ Il Caravaggio], 1922; citato in * Caravaggio”

Matteo Marangoni (1876–1958) critico d'arte e compositore italiano

pag. 186
Francesca Marini, 2003
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“La tenacia nell'applicarsi a un problema per anni, nel ritornarci sempre di nuovo: ecco il tratto caratteristico del genio di Einstein.”

Leopold Infeld (1898–1968) fisico polacco

Origine: Da Albert Einstein. L'uomo e lo scienziato, Einaudi, Torino, 1952, p. 131; citato in Walter Isaacson, Einstein: la sua vita, il suo universo, traduzione di Tullio Cannillo, Mondadori, Milano, 2008, p. 449. ISBN 978-88-04-58308-0

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“George W. Bush, come Ariel Sharon, rifiutava di parlare con Arafat. Lo riteneva responsabile del terrorismo e non lo considerava un interlocutore valido. La scomparsa del raìs dalla scena politica e la simultanea supposta disponibilità di Bush potrebbero consentire una ripresa non solo del dialogo ma anche di veri negoziati. L'ostacolo del logoro, tenace Arafat è caduto. E i dirigenti che dovrebbero succedergli sono più che disponibili.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano

Variante: George W. Bush, come Ariel Sharon, rifiutava di parlare con Arafat. Lo riteneva responsabile del terrorismo e non lo considerava un interlocutore valido. La scomparsa del raìs dalla scena politica e la simultanea supposta disponibilità di Bush potrebbero consentire una ripresa non solo del dialogo ma anche di veri negoziati. L'ostacolo del logoro, tenace Arafat è caduto. E i dirigenti che dovrebbero succedergli sono più che disponibili.

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“La terra è solida e tenace, e tutto ciò ce la appartiene deve essere altrettanto tenace.”

Anwar al-Sadat (1918–1981) politico e militare egiziano

Origine: In cerca di una identità, p. 10

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Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Mamma, la più bella parola del mondo, la più bella parola d'amore che possa mai esserci, un'infinità di significati profondi racchiusi in un'unica persona lei dolce profumo indimenticabile che sa di giardino di rose fiorito nell'anima del nostro destino che sa di vita vera, e ancora molto molto di più e amore puro, autentico, indescrivibile!
Colei che ad un semplice sguardo fuggente del proprio figlio risponde con un bacio caldo nelle sue carezze più sentite, colei che vorrebbe stringere forte al suo petto trattenendo nelle sue braccia per sempre l'unico tesoro importante, e che per esso darebbe la propria vita ma a sua volta trova la forza nel dargli una spinta e dirgli "Vai!" solo per il suo bene. Colei che sbaglia ma per troppo amore, in lei la tenerezza delle sue effusioni da donare nella sua sensibilità, quel bacio della buonanotte nella quiete del silenzio che il sonno trasmette, colei che nelle notti insonne non conta le ore ma i respiri del proprio figlio, dolce mano che dona sicurezza incoraggiando nei passi della vita la forza dell'avventura in ogni circostanza, quel rifugio e conforto sicuro nelle lacrime delle delusioni che si incontrano inevitabilmente nel camino. Saggia educazione nello spirito introducendo e proiettando nel mondo il cuore che cura amorevolmente in quello che è la realtà, e mentre veglia incessantemente tenendosi da parte mentre tutto vede ma nel contempo tace, soffre ma sorride trovando il tempo per mille lavori per il benessere del proprio figlio non curandosi di chiedere in cambio un semplice "Grazie".
Con grande tenacia non molla mai la presa, anche quando sommersa da grandi sacrifici!
Auguri mamma, auguri per quello che rappresenti per l'amore che sai mantenere e dare senza sosta, senza riserve!
Auguri per te mamma, che non ti risparmi mai, auguri speciali a te nel giorno della tua festa, tu che conosci fino in fondo nel profondo del tuo cuore l'emozione di cosa vuol dire davvero essere e sentirsi chiamare mamma.
Auguri a te che non fai mai pesare l'importanza che rappresenti in famiglia e nel mondo, ma che vuoi essere fin in fondo da quando hai deciso di esserlo, per scelta e per amore!”