Frasi su cazzata

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema cazzata, fare, cosa, fatto.

Frasi su cazzata

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“Parlate sempre troppo ma non fate, se sono qua è per sputtanare le vostre cazzate.”

Noyz Narcos (1979) rapper, beatmaker e writer italiano

da Fake Emcees
Non dormire

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“Mi tornano nel teschio cattiverie sussurrate, fette biscottate spalmate di merda e cazzate.”

Noyz Narcos (1979) rapper, beatmaker e writer italiano

da Sanatoria
Non dormire

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“Quante cazzate quando manca la fiducia.”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

da Tutti matti, n. 14
Tradimento

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“Polvere alla polvere, | cenere alla cenere | e cazzate di questo genere, | passione che brucia, | fuoco per uno o per tutti, | tutti per uno, parole in fumo.”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

da Parole in fumo, n. 2
Casus belli

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“Voglio dirti una cazzata e lo sanno i miei, | ma le rime non mi mandano in Hit Parade.”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

da Vaffanculo scemo, n. 12
Tradimento

“Perché nel corpo femminile ci sono sei labbra? Due per dire cazzate e altre quattro per farsele perdonare.”

Dario Cassini (1967) attore e comico italiano

Origine: Citato in Gino & Michele, Matteo Molinari, Le formiche e le cicale: anno 2004, Kowalski editore, Milano, 2003, § 664. ISBN 88-7496-603-2

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“Lo stile ci muove, non lo facciamo per la grana; cercate di capire almeno questo, figli di puttana!”

Bassi Maestro (1973) rapper, disc jockey e beatmaker italiano

da Troppe cazzate
Furia solista

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“Stanco delle definizioni che vi inventate | perché questo è rap e il resto sono cazzate.”

Ghemon (1982) rapper italiano

da Sig. Rossi, n. 1
Ufficio immaginazione

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“Dottor Narciso, è vero che stanno sperimentando sui topi una lozione contro la caduta dei capelli". "Cazzate… ha mai visto un topo calvo?”

Alfredo Accatino (1960) autore televisivo e sceneggiatore italiano

L'adorabile posta del Dottor Narciso

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“Quelli che scrivono cazzate non ci sono oggi, vero? Bene, come sempre. Scrivono le cazzate, dicono cazzate e non ci sono e non hanno il coraggio di dirti in faccia, di guardarti in faccia. Bene, perfetto. […] Cioè, non è che sono nato ieri. Demotivato, mollo. Ma che mollo? Ma che…cosa dite? Mollo che? Ma che mollo? Ma quale mollo? Cioè, cosa vuol dire mollo, qua? Non capisco, io. Devo fare i salti in panchina? Non è nel mio carattere fare i salti in panchina. C'è qualche allenatore che fa i salti perché li ha sempre fatti. Io faccio le esultanze magari, però i salti in panchina non li ho mai fatti. Ma con questo non è che sono mollo. Mollo… se uno resiste 21 anni a questi livelli qua non credo che sia tanto mollo. Un po' di rispetto anche lì. Che mollo? Siete molli voi quando dite quelle…queste cose qua, perché vi fa comodo dire 'ste cose qua che uno è mollo. No voi tu…qualcuno, qualcuno fra virgolette. Non sono mollo. Quale mollo? Eh…ci mancherebbe, se sei mollo non fai st'attività qua. Ricordatevelo. Quest'a…è la più dura al mondo. Questa è l'attività più dura al mondo. […]Se sei mollo non vai da nessuna parte. Ok? Mollo non lo sono. Mollo saranno gli altri. Gli fa comodo dire che sono mollo. […] Qual è il problema? Perché uno dice mollo? Ma che mollo che? Cioè, siamo pazzi qua? Molli non sia…chi fa sto mestiere non è mollo. Assolutamente non può essere un mollo chi fa sto mestiere qua, ok? […] Chi dice che sono mollo non ha mai detto una volta che noi… il nostro attaccante titolare era Zé Edoardo, nel progetto nostro. […] Avete vist…avete sentito una volta che mi son lamentato, il mollo? Avete sentito il mollo che si lamenta? No! Vuol dire che non sono mollo. […] Il mollo dice un'altra cosa. […] Eccolo qua: questo vi dice quello che… che voi dite che è mollo. Non sono mollo, ho tanta grinta ancora, nel momento in cui mi sento mollo, io smetto, non è che…ci metto 30 secondi, ho sempre deciso in trenta secondi le mie…le mie cose, no no non sto lì tanti anni, no non mi voglio far niente, non voglio che la gente che mi…piangermi addosso eccetera su…c'ho tanta grinta, c'ho tanta voglia, e…io ci metterò l'anima per questa squadra, perché…per questa società, ci metterò l'anima fino, fino… sudore e lacrime anche per me, perché io a questo punto della mia carriera voglio far bene, finire bene, non non sono aspetti economici e non sono aspetti di nessun tipo che m'interessan, m'interessa solo far bene… Quando, specifico un'altra cosa, quando dico "mi diverto", non è che è un divertimento 'sto lavoro, mi diverto nel senso che ho una squadra di ragazzi che mi seguono, stiam facendo…stiam provando…concettualmente dei lavori particolari, eccetera, e questo è il divertimento, non è: se perdo mi diverto. Se perdo m'incazzo e non dormo per tre notti, se perdo sono in…spengo il cellulare e non voglio sentir nessuno, litigo a casa, litigo con tutti, non son mollo neanche qua. Anzi, sono più nervoso di tanti altri magari. Una sconfitta per me è un macigno nella testa, soffro tantissimo. Devo fare la mia autobiografia, vero, per farvi capire, per farla finita? Io vorrei più onestà professionale, io il calcio…io il calcio non lo maltratto, io il calcio, io al calcio gli voglio bene…voglio bene al calcio, soprattutto sono…ho spirito nazionalista: il calcio italiano, gli allenatori italiani, i giocatori, a tut…cioè, il b…io non voglio maltrattarlo con sterili polemiche, con cose da bassofondo. Guardiamo avanti invece, guardiamo avanti… poi l'allenatore, se perde, paga, non è un problema quello. […] Io son fatto così, son coragioso, non sono mollo. [uscendo] Vi saluta il mollo!”

Alberto Malesani (1954) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Dalla conferenza stampa al Genoa, 1 dicembre 2011 ( video su YouTube https://www.youtube.com/watch?v=hBVQAOO6zmM, video su YouTube https://www.youtube.com/watch?v=vNcSWOoUQU4)

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“La sciura ["signora" in dialetto milanese] Kyenge è andata a trovare i giocatori della nazionale di calcio, si vede che ha tanto tempo a disposizione. Ha detto che la Nazionale di calcio è un modello di quello che dovrebbe essere l'Italia di domani. Ma preoccupati dei disoccupati e degli esodati invece di girare l'Italia da turista, a spese nostre, sparando cazzate.”

Matteo Salvini (1973) politico italiano

Origine: (Citato in Kyenge:«Con la Nazionale contro il razzismo». E Salvini insulta: «Spara cazzate a spese nostre», http://www.ilmattino.it/primopiano/cronaca/kyenge_con_la_nazionale_contro_il_razzismo_e_salvini_insulta_spara_cazzate_a_spese_nostre/notizie/323528.shtml), 8 settembre 2013.

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“Il novanta per cento di tutto sono cazzate.”

Theodore Sturgeon (1918–1985) autore di fantascienza statunitense
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“Signor giudice, sono un cabarettista pentito, e conosco perfettamente i mandanti delle cazzate che sparo.”

Piero Ferraris (1954) scrittore, attore e umorista italiano

...E i formichieri nel loro grosso se le pappano

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“Mi piacerebbe sapere chi è il mandante di tutte le cazzate che faccio.”

Francesco Tullio Altan (1942) fumettista, disegnatore e sceneggiatore italiano

Origine: Citato in Gino e Michele, Matteo Molinari, Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano, Arnoldo Mondadori Editore, 1997.

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“I giornali italiani non sono tanto dannosi quanto irrilevanti. […] Il confronto con i giornali stranieri è umiliante. Quelli si occupano di cose serie mentre da noi si stampano solo cazzate. […] Provo ripugnanza per questo modo di fare giornalismo.”

Massimo d'Alema (1949) politico italiano, presidente del Consiglio dei Ministri dal 1998 al 2000

Origine: Dall'intervista al Corriere Magazine, 4 giugno 2009; citato in Matteo Marchetti e Luca Sappino, Le migliori stoccate di Massimo D'Alema http://espresso.repubblica.it/palazzo/2016/03/11/news/le-migliori-stoccate-di-massimo-d-alema-1.253928, Espresso.Repubblica.it, 11 marzo 2016.

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“Ci sono centinaia di persone morte ogni anno per mancanza di organi, tutto il resto sono cazzate.”

Fabio Fazio (1964) conduttore televisivo italiano

Origine: Il monologo di Celentano sui trapianti d'organo e sulla legge italiana del "silenzio-assenso" pronunciato in diretta televisiva nel corso della trasmissione 125 milioni di caz..te è stato oggetto di numerose critiche nei giorni successivi. In particolare Fazio, ironizzando sul titolo della trasmissione, si riferisce ad una parte del monologo di Celentano: «In Italia c'è una legge che sono sicuro che è sbagliata. La legge che ci obbliga a donare gli organi. [...] Come fa lo stato a obbligarci a donare gli organi? Sulla legge è scritto che lo stato deve aspettare che l'encefalogramma è piatto. Così un bel giorno io mi posso svegliare in ospedale senza un braccio. "Avevi l'encefalogramma piatto", mi verrebbe comunicato. Adesso uno non può avere più neppure l'encefalogramma piatto.»
Origine: Citato in Fazio: "Centinaia di morti all'anno, il resto sono caz..te" http://www.repubblica.it/online/spettacoli/celentanodue/fazio/fazio.html, Repubblica.it, 29 aprile 2001.

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“Basta, non possiamo perdere le elezioni per il nucleare. È finita, non possiamo mica rischiare le elezioni per il nucleare. Non facciamo cazzate. Bisogna uscirne ma in maniera soft. Ora non dobbiamo fare nulla, si decide tra un mese.”

Stefania Prestigiacomo (1966) politica italiana

Origine: Citato in Nucleare, marcia indietro del governo. Prestigiacomo: "Non rischiamo le elezioni" http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/17/nucleare-marcia-indietro-del-governo-prestigiacomo-non-possiamo-rischiare-le-elezioni/98385/, Il Fatto Quotidiano.it, 17 marzo 2011.

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“Tom Curzon, il terapista del centro antidroga, che faceva l'assistente sociale e non il medico, era uno della scuola rogeriana, e aveva una terapia basata sull'individuo. Allora sono andato in biblioteca a vedere quello che aveva scritto Carl Rogers. Il libro che ho letto era una cacata, ma per dire la verità mi sembrava che Tom si fosse avvicinato più degli altri a quella che secondo me era la verità. Disprezzavo me stesso e il mondo perché non ero capace di accettare i miei limiti personali e quelli che mi venivano imposti dalla vita.
A quanto pareva, quindi, l'accettazione dei propri limiti era una condizione mentale sana, o comportamento non deviante.
Il successo e il fallimento sono semplicemente la soddisfazione o la frustrazione del desiderio. Il desiderio può essere in prevalenza intrinseco, basato sui nostri impulsi personali, oppure estrinseco, stimolato soprattutto dalla pubblicità o dai modelli di comportamento sociale che ci vengono proposti dai mass media e dalla cultura popolare. Dice Tom che i miei concetti di successo e fallimento funzionano solo a un livello individuale, e non a un livello sia individuale che sociale. E quindi, siccome mi rifiuto di accettare un riconoscimento da parte della società, il successo e il fallimento possono essere per me soltanto delle esperienze momentanee, perché sono esperienze che non possono essere sostenute dall'accettazione di altri valori di tipo sociale, come il benessere materiale, il potere o la posizione sociale; oppure, nel caso di un fallimento, la condanna e la disapprovazione. E allora, secondo Tom, non serve a un cazzo venirmi a dire che sono andato bene agli esami, che ho un buon lavoro o che sto con una bella ragazza; perché questo tipo di riconoscimento per me non significa niente. È chiaro che mi fa piacere, quando succedono queste cose, e che hanno un valore in se stesse, ma è un valore che non può essere sostenuto senza un riconoscimento da parte mia della società che lo considera come tale. Quello che Tom sta cercando di dire, credo, è che non me ne frega un cazzo. Perché?
Così torna in ballo la mia alienazione dalla società. Il problema è che Tom si rifiuta di accettare il mio punto di vista, che non è possibile cambiare la società per migliorarla davvero, e che io non posso cambiare per adattarmi alla società. Questa situazione provoca in me depressione. Scarico tutta la rabbia che provo contro me stesso, è questa la depressione, dicono. Però la depressione provoca anche una mancanza di motivazione. Mi cresce un vuoto dentro. La droga mi serve a riempire il vuoto, e mi aiuta anche a soddisfare il mio bisogno di distruggere me stesso, e qui torniamo alla rabbia diretta contro di sé.
Qui devo dire che sono d'accordo con Tom. Dove non ci troviamo più d'accordo è quando lui si rifiuta di vedere lo squallore totale del quadro generale. Lui dice che soffro di una mancanza di fiducia in me stesso, e che mi rifiuto di accettare questo fatto scaricando tutta la colpa sulla società. Secondo lui, questo mio modo di sminuire tutte le lodi e le ricompense (e di conseguenza anche le condanne) che potrei ricevere dalla società non è un rifiuto dei valori in sé, ma una prova del fatto che non mi sento abbastanza soddisfatto (o abbastanza scontento) di me stesso per accettarle. Invece di uscirmene a dire chiaro e tondo: Non credo di avere queste qualità (oppure credo di essere meglio di così), io dico: Tanto sono un mucchio di cazzate.”

Alla ricerca dell'essere interiore; pp. 196-197
Trainspotting, Salta tutto

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“Non è vero che la lingua ferisce più della spada, è una cazzata, | cosa pensi tenga più a bada, rima baciata o mazza chiodata?”

Caparezza (1973) cantautore e rapper italiano

da Argenti vive, n. 12
Museica

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“Oggi ha parlato il presidente del consiglio di Paperopoli [riferendosi a Matteo Renzi] […]. Cara signora Kyenge, rimettiti a parlare, perché da quando non dici più le tue cazzate quotidiane contro di noi, non abbiamo più una spinta elettorale. Renzi è un gran figlio di zoccola perché ci ha tolto questo personaggio.”

Mario Borghezio (1947) politico italiano

Origine: A La Zanzara del 16 marzo 2014; visibile su tv.ilfattoquotidiano.it http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/03/16/lega-borghezio-telefona-al-cnel-fannulloni-non-fate-un-cazzo/270087/

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