Frasi su gente
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“Non accetto assolutamente l'accusa di voler ingannare la gente richiamandola con il mio aspetto esteriore.”

Elton John (1947) cantautore, compositore e musicista britannico

Origine: Citato in Corto circuito, Intrepido, n. 36, settembre 1973.

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“Per la maggior parte della gente niente crea più problemi dello sforzo di pensare.”

James Bryce (1838–1922) politico, storico e giurista inglese

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“Loro (la gente) mi giudichino pure come vogliono, posso ingannare loro, ma non ingannerò me stesso.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo
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“Una volta stavamo tornando da Mosca, e lungo la via ci dettero un passaggio dei carrettieri, che venivano da Serpuchòv ed erano diretti a un bosco, da un mercante, per caricare del legname. Era il giovedì santo. Io m'ero seduto sulla telega davanti, accanto al carrettiere, un mužìk forte, rosso, grossolano, che ad ogni evidenza era anche un gran bevitore. Passando per un villaggio, vedemmo che dall'ultima casa stavano trascinando fuori un maiale, ben ingrassato, nudo, roseo, per ucciderlo. Urlava con una voce disperata, simile a un grido umano. E proprio mentre stavamo passando noi, si misero a sgozzarlo. Uno degli uomini gli fece un lungo taglio sulla gola, con un coltello. Il maiale mandò un urlo ancora più forte e penetrante, si divincolò e corse via, inondandosi di sangue. Io sono miope e non vidi tutto nei dettagli, vidi soltanto il corpo del maiale, un corpo roseo come un corpo umano, e udii quello strillo disperato; ma il carrettiere vide tutti i dettagli, e continuava a guardare senza mai distogliere gli occhi. Acchiapparono il maiale, lo rovesciarono a terra e si misero a finirlo. Quando il suo strillo tacque, il carrettiere fece un sospiro profondo: «Possibile che un giorno non dovranno rispondere di questo?» borbottò.
A tal punto è forte negli uomini la ripugnanza per ogni uccisione, ma con l'esempio, con lo stimolo dell'umana avidità, con il ripetere che Dio ha permesso queste cose, e soprattutto con l'abitudine, si spinge la gente fino al punto di perdere del tutto questo loro naturale sentimento.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo
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“Non siamo struzzi, e non possiamo credere che se non guarderemo, ciò che non vogliamo vedere non esisterà più. E tanto meno lo possiamo, quando ciò che non vogliamo vedere è quel che vogliamo mangiare. E soprattutto, se almeno fosse necessario tutto ciò! O magari non necessario, ma se non altro almeno utile a qualcosa. E invece? Niente, non è di nessuna utilità. (Coloro che ne dubitano leggano quei numerosi libri che sono stati scritti a questo proposito da scienziati e da medici, e nei quali viene appunto dimostrato che la carne non è affatto necessaria all'alimentazione umana. E non ascoltino invece quei medici veterotestamentari che difendono a spada tratta la necessità di far uso di carne solamente perché la carne è stata ritenuta necessaria per lungo tempo dai loro predecessori e poi anche da loro stessi; costoro la difendono caparbiamente, con malevolenza, così come si difende sempre quel che è vecchio e va ormai cadendo in disuso.) Serve soltanto a educare la gente ai sentimenti bestiali, a sviluppare la bramosia, la lussuria, l'ubriachezza. Il che trova perennemente conferma nel fatto che uomini giovani, buoni, non guastati ancora, e in particolar modo le donne e le fanciulle, sentono, pur senza saperlo, che così come da una cosa ne deriva un'altra, allo stesso modo la virtù non è compatibile con la bistecca, e non appena desiderano esser buoni, abbandonano appunto i cibi a base di carne.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo
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“Tutto, la vita povera, la continenza, il lavoro, perfino l'umiltà, tutto questo serve solo se insegna a saper vivere con la gente, vivere, cioè amarla.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo

7 dicembre 1888, p. 299

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“Drummond, stasera qui c'è della brava gente e della gente sana. Disgraziatamente, quasi per una coincidenza, tutti i galantuomini sono pazzi, e tutti i sani sono farabutti.”

Gilbert Keith Chesterton (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista inglese

Variante: "Drummond, stasera qui c'è della brava gente e della gente sana. Disgraziatamente, quasi per una coincidenza, tutti i galantuomini sono pazzi, e tutti i sani sono farabutti."
Origine: Il Club dei Mestieri Stravaganti, p. 62

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“Guardare la nostra gente non per come dovrebbe essere ma per com'è e vedere cosa è necessario.”

Papa Francesco (1936) 266° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Citazioni tratte da interviste

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“Monsignore, seppi che voi desideravate sapere tre cose da noi. Non avendo potuto, allora, aver l'onore di rispondervi, perché me n'andavo in campagna, lo facevo ora ed ecco che cosa vi dico. Prima di tutto: noi siamo interamente sotto l'obbedienza dei nostri signori prelati per andare in qualunque luogo delle loro diocesi, dove ad essi piacerà andare a predicare, catechizzare e ad indurre la povera gente a fare la confessione generale. Poi il nostro compito è di insegnare l'orazione mentale, la teologia pratica e necessaria e le cerimonie della Chiesa a coloro che devono ricevere l'ordine sacro, dieci o quindici giorni avanti I'ordinazione, e di ospitarli da noi dopo che sono diventati preti, affinché rinnovino i devoti affetti che il Signore aveva dato loro nelI'ammetterli agli ordini. In breve, noi siamo come i seni del centurione del Vangelo rispetto ai monsignori prelati in questo, che se essi ci dicono: andate, siamo obbligati ad andare; se essi ci dicono: venite, noi siamo obbligati a venire; fate la tal cosa, e noi siamo obbligati i farla. Di più siamo sottomessi aIle loro visite e correzioni, come i curati e i vicari di campagna, quantunque, per conservare I'uniformità degli spiriti, vi sia un superiore generale al quale i missionari devono obbedire quanto alla disciplina domestica. Ecco, Monsignore, come viviamo coi nostri signori prelati.”

Vincenzo de' Paoli (1581–1660) sacerdote francese

Al Vescovo di Beziers, ottobre 1635, vol. I, p. 235
Epistolario

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“La triste verità è che l'eccellenza fa innervosire la gente.”

Shana Alexander (1925–2005) giornalista

da Neglected Kids — the Bright Ones, in The Feminine Eye, 1970

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“Ho fatto qualche film e alcune apparizioni in TV e sono sempre pronto per nuove e divertenti avventure. Ma dare la voce a Mario mi riempie di gioia, soprattutto quando vedi la gente che si diverte.”

Charles Martinet (1955) attore e doppiatore statunitense

citato in Michela Santagostino, Mamma mia! Charles Martinet: il doppiatore di Super Mario http://www.jacktech.it/news/blog/cinema-gossip-comics/gossip-videogames-ecco-charles-martinet-il-doppiatore-di-super-mario.aspx, Jack, 14 giugno 2010

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“Lavoreremo finché avremo fiato. Anche a morir di fame. Anche se tutti sono contro di noi. E faremo vedere a quella gente grassa, che dice sé morale e tutti gli altri immorali, che possano i repubblicani positivisti.”

Roberto Ardigò (1828–1920) psicologo, filosofo e pedagogista italiano

Origine: Da una lettera del 20 febbraio 1879 in Lettere edite ed inedite, a cura di W. Büttemeyer, 1° vol., 1990, p. 191.

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“Per Boris, gli altri giocatori tedeschi erano solo accessori. Venivano tutti dopo di lui, gente che non era al suo livello e che non era capace di portargli via la celebrità. La maggior parte dei giocatori tedeschi, me compreso, non ha mai avuto il rispetto che meritava.”

Michael Stich (1968) tennista tedesco

Origine: Citato in Piero Pardini, Citazioni a bordo campo http://www.ubitennis.com/2008/07/26/107326-citazioni_bordo_campo_giugno.shtml, Ubitennis.com, giugno 2008.

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“Pochissima gente avrebbe un Dio se tanta gente non avesse fatto di tutto per dargliene uno.”

Jean Meslier (1664–1729) presbitero e filosofo francese

Il Testamento

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“Alla gente importa degli animali. Io ci credo. È solo che non vogliono sapere o pagare.”

Origine: Se niente importa, Nascondere, Cercare, p. 126

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“Il mondo non è orribile […] ma è pieno di gente orribile!”

Origine: Molto forte, incredibilmente vicino, p. 175

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“Se questa Londra non fosse così nera, e la sua gente così pesante, se non ci fosse quest'odore di carbone e nemmeno questa nebbia, mi metterei persino a studiare l'inglese.”

Frédéric Chopin (1810–1849) compositore e pianista polacco

citato in Nino Salvaneschi, Il tormento di Chopin, dall'Oglio Editore, 1943

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“Gesù sapeva benissimo che sarebbe stato conservato nei Tabernacoli anche solitari, senza contorno nella notte, all'infuori di una fiammella che le leggi della Chiesa esigono. Sapeva benissimo che anche nel giorno, secondo il variare della densità di fede nei tempi, cristiani sarebbero andati e non andati a rendere adorazione alla sua ineffabile Presenza, lo sapeva. Forse qualcheduno di noi avrebbe potuto obbiettargli: "Signore, fa' in modo di essere presente quando c'è gente che Ti adora, altrimenti è inutile". Inutile? No. Le Chiese possono essere vuote, ma Cristo nel tabernacolo non è inutile, perché l'Eucarestia, sia attraverso il Sacrificio – del quale oggi non parlo – sia attraverso il Sacramento permanente, è una fonte di forza, di grazia, di benedizione, di salvezza incessante. Ricordiamoci che è di lì che si germinano i vergini e le vergini, è di lì che sorgono i fondatori, è di lì che resistono i combattenti, è di lì forse che attraverso una vita apparentemente lontana da Dio si prepara la finale di salvezza nella sua misericordia, ma la si prepara attraverso questa Presenza, che appare a noi silenziosa e inerte, e non è né silenziosa né inerte. Non dobbiamo compiangere la solitudine che spesso è intorno ai Tabernacoli e che è sempre da condannarsi. Dobbiamo rimpiangere, dico rimpiangere e a piena ragione, coloro che si dimenticano che Gesù Cristo sta lì ad attenderli, come Egli, narrando la parabola del figliol prodigo, pone per tanto tempo immobile sulla soglia di casa il padre che non si stanca di aspettare il figlio, il quale alla fine ritorna ed è accolto come figlio, non come servo.”

Giuseppe Siri (1906–1989) arcivescovo cattolico e cardinale italiano

citato in Il Settimanale di Padre Pio, n. 23, anno VIII

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“[George Gershwin] Ora, mi parli di un uomo che aveva il tocco magico. Non so come facesse ad avere tutti quei successi. C'è gente che ci riesce sempre, per loro è come respirare. Non riesco a capire.”

Leonard Bernstein (1918–1990) compositore, pianista e direttore d'orchestra statunitense

Origine: Perché non scrivi una bella canzone alla Gershwin?, p. 200

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“[Numa Pompilio], poiché l'indole dei Romani (da sempre tenuta a freno dal timore dei nemici) una volta venuti meno essi, non si corrompesse nell'ozio, pensò bene di introdurre un grande timore verso gli dèi: era il metodo più efficace per gente ignorante e, dati i tempi, rozza.”

I, 19; 1997
Clauso eo cum omnium circa finitimorum societate ac foederibus iunxisset animos, positis externorum periculorum curis, ne luxuriarent otio animi quos metus hostium disciplinaque militaris continuerat, omnium primum, rem ad multitudinem imperitam et illis saeculis rudem efficacissimam, deorum metum iniciendum ratus est.
Ab urbe condita, Proemio – Libro X

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“La gente ha il governo che si merita col proprio comportamento, ma si meriterebbe di meglio.”

Richard Stallman (1953) informatico e attivista statunitense, fondatore del progetto GNU

dalla pagina dei "detti" di Stallman http://www.stallman.org/sayings.html

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“La gente dice che dovrei accettare il mondo. Stronzate! Io non accetto il mondo.”

Richard Stallman (1953) informatico e attivista statunitense, fondatore del progetto GNU

dal discorso al New York Linux Bazaar

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“I programmatori che scrivono miglioramenti per GCC (o Emacs, o Bash, o Linux, o un qualsiasi programma coperto dalla GPL) lavorano spesso per aziende o università. Quando il programmatore vuole offrire questi miglioramenti alla comunità e vedere il suo codice incluso nella versione successiva del programma in questione, il suo capo potrebbe dire: "Fermo lì! Il tuo codice appartiene a noi! Non vogliamo condividerlo con altri; abbiamo deciso di trasformare la tua versione migliorata in un prodotto proprietario".
Qui viene in aiuto la GNU GPL. Il programmatore mostrerebbe al capo che un tale prodotto proprietario sarebbe una violazione del diritto d'autore e il capo capirebbe che ci sono soltanto due possibilità: rilasciare il nuovo codice come software libero o non rilasciarlo affatto. Quasi sempre al programmatore viene consentito di comportarsi come intendeva fare e così il codice risulta disponibile per la versione successiva del programma.
La GNU GPL non è sempre accondiscendente; dice di "no" ad alcune delle cose che a volte la gente vuole fare. Alcuni utenti affermano che sia negativo il fatto che la GPL "escluda" alcuni sviluppatori di software proprietario che "hanno bisogno d'essere portati nella comunità del software libero."
Ma non siamo noi ad escluderli dalla nostra comunità; sono loro che scelgono di non entrare. Decidere di produrre software proprietario equivale a decidere di starne fuori. Esservi dentro significa cooperare con noi; non possiamo "portarli nella nostra comunità" se non vogliono unirsi a noi.
Ciò che possiamo fare è offrire un incentivo ad unirsi a noi. È per far sì che il nostro software già prodotto sia un incentivo che la GNU GPL è stata pensata: "Se renderete il vostro software libero, potete utilizzare questo codice."”

Richard Stallman (1953) informatico e attivista statunitense, fondatore del progetto GNU

Di certo in questo modo non si vincerà sempre, ma qualche volta sì.
Permesso d'autore: idealismo pragmatico

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“Sono una speranza per tutti. La gente mi guarda sullo schermo e dice: "Se ce l'ha fatta quel coso lì posso farcela anch'io."”

Robert Mitchum (1917–1997) attore statunitense

Origine: Citato in Franco Fontanini, Piccola antologia del pensiero breve, Liguori Editore, 2007, p. 105.

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“Inventare è una sfida e io amo sviluppare una idea nuova e vedere che ha successo. Questo infatti vuol dire che la gente l'ha apprezzata, il che è molto gratificante.”

Clive Sinclair (1940) imprenditore e inventore inglese

Origine: Citato da Peter Browne in Selezione dal Reader's Digest, marzo 1985.

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“Credo che uno dei grandi privilegi di chi fa questo mestiere sia dare felicità alla gente, e lui [Maradona] certamente rappresenta meglio di tutti questo concetto.”

Alessandro Del Piero (1974) calciatore italiano

Origine: Da Diego 50! http://www.alessandrodelpiero.com/news/diego-50-_119.html, Alessandrodelpiero.com, 30 ottobre 2010.

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“Nella gente c'è riconoscenza per chi gioca fino all'ultimo minuto con la stessa maglia, come Totti e Maldini, e questi campioni possono anche educare la gente ad un calcio migliore.”

Alessandro Del Piero (1974) calciatore italiano

Origine: Citato in Del Piero: «Restare qui? Non me l'hanno chiesto» http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2012/05/13-187619/Del+Piero:+«Restare+qui?+Non+me+l'hanno+chiesto», Tuttosport.com, 13 maggio 2012.