Frasi su italiano
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“Qui, o Signora, io sento battere colla stessa veemenza il mio cuore, come nel giorno, in cui sul monte del Pianto dei Romani, i vostri eroici figli faceanmi baluardo del loro corpo prezioso contro il piombo borbonico! […] E Voi, donna di alti sensi e d'intelligenza squisita, volgete per un momento il vostro pensiero alle popolazioni liberate dai vostri martiri e dai loro eroici compagni. Chiedete ai cari vostri superstiti delle benedizioni, con cui quelle infelici salutavano ed accoglievano i loro liberatori! Ebbene, esse maledicono oggi coloro, che li sottrassero dal giogo di un dispotismo, che almeno non li condannava all'inedia per rigettarli sopra un dispotismo più orrido assai, più degradante e che li spinge a morire di fame. Ho la coscienza di non aver fatto male; nonostante, non rifarei oggi la via dell'Italia Meridionale, temendo di esservi preso a sassate da popoli che mi tengono complice della spregevole genia che disgraziatamente regge l'Italia e che seminò l'odio e lo squallore la dove noi avevamo gettato le fondamenta di un avvenire italiano, sognato dai buoni di tutte le generazioni e miracolosamente iniziato.”

Giuseppe Garibaldi (1807–1882) generale, patriota e condottiero italiano

Origine: Ad Adelaide Cairoli, 1868; citato in Lettere ad Anita ed altre donne, raccolte da G. E. Curatolo, Formiggini, Roma, 1926, pp. 113-116. on line http://dbooks.bodleian.ox.ac.uk/books/PDFs/300061937.pdf

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“Gli italiani odiano lo Stato.”

Eugenio Scalfari (1924) giornalista, scrittore e politico italiano
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“L'unità degli italiani è oggi specialmente necessaria per affermare davanti a tutti i popoli la nostra naturale vocazione, consacrata nella Carta costituzionale, a operare concretamente per la pace, sempre e in ogni luogo.”

Carlo Azeglio Ciampi (1920–2016) 10º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Dal Giuramento e messaggio al Parlamento del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel giorno del suo insediamento, 18 maggio 1999. Riportato in CarloAzeglioCiampi.it http://www.carloazegliociampi.it/71?resource_1681=109.

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“Caro presidente [Jean-Claude Juncker], desidero informarla che il governo italiano ha deciso di designare Federica Mogherini, attuale ministro degli esteri, come candidato al ruolo di Alto rappresentante e vicepresidente della Commissione europea.”

Matteo Renzi (1975) politico italiano

Origine: Dalla lettera http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2014/07/31/ue-renzi-designa-mogherini-per-guida-pesc_f199ac75-d557-4ca8-8f41-03138c9b0d00.html al neoeletto presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker.

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“[Su Gianluca Pagliuca] Dal punto di vista professionale e comportamentale è stato un esempio. La sua dedizione a questo sport è stata totale. Non è mai stato una prima donna, si è sempre comportato correttamente con allenatori e compagni. Ha doti tecniche e fisiche notevoli, oltre a una smisurata ambizione: caratteristiche che lo hanno fatto diventare un grande del vostro calcio. È sicuramente tra i primi tre portieri italiani di sempre.”

Vujadin Boškov (1931–2014) allenatore di calcio e ex calciatore serbo

Origine: Citato in Vincenzo Di Schiavi, Pagliuca, il numero 1 viaggia in 500 https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2003/settembre/21/Pagliuca_numero_viaggia_500_co_0_030921119.shtml, Corriere della Sera, 21 settembre 2003, p. 46.

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“A milioni conoscono me e il contenuto delle mie opere. Tutti i politici italiani, tutti i magistrati e i giudici, anche i giornalisti.”

Alfonso Luigi Marra (1947) politico e scrittore italiano

da Un uomo chiamato Marra, Il Fatto Quotidiano, 28 dicembre 2010

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“Uno studio corrente dice che la media del pubblico italiano rappresenta l'evoluzione mentale di un ragazzo che fa la seconda media e che non sta nemmeno seduto nei primi banchi.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2004
Origine: Dalla presentazione del libro di Bruno Vespa, Storia d'Italia. Da Mussolini a Berlusconi, 9 dicembre 2004 (Video disponibile su Youtube.com http://www.youtube.com/watch?v=P1ELoftD_fw).

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“La Costituzione è molto più avanzata dell'Italia e di noi italiani: è uno smoking indossato da un maiale.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

Origine: Da una dichiarazione a un incontro al Lingotto di Torino per illustrare l'articolo 21 della Costituzione, 12 maggio 2008; citato ne la Repubblica, 13 maggio 2008, p. 4.

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“[Su Mango] Aveva una vocalità celeste, mondiale: se fosse nato in un Paese che non era l'Italia poteva avere ancora più successo. Ma lui stava bene a casa sua, a Lagonegro. Era un ragazzo quieto […] La musica italiana perde qualcosa di molto importante, che forse non ha mai capito in pieno. Non è mai stata colta tutta la sua potenza.”

Mara Maionchi (1941) produttrice discografica e personaggio televisivo italiano

Origine: Citato in Mango, il ricordo di Mara Maionchi: una voce tra cielo e terra http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/mango-ricordo-mara-maionchi-voce-cielo-e-terra-1073753.html, Ilgiornale.it, 17 dicembre 2014.

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“[Parlando del calcio italiano] È sbagliata la mentalità: si pensa solo a vincere, e quindi non si preferisce non correre rischi. Nella cultura italiana si è troppo legati ai successi del passato, c'è molta memoria storica. Ma servirebbe un rinnovamento generale come è successo negli altri campionati europei […]. Qui è diverso: visto che il calcio italiano ha avuto molto successo si pensa sempre al passato.”

Keisuke Honda (1986) calciatore giapponese

Origine: Dall'intervista, Milan, Honda: "Torneremo grandi per la Juve, ho già un piano" http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Milan/07-04-2016/milan-honda-torneremo-grandi-la-juve-ho-gia-piano-150151436059.shtml, Gazzetta.it, 7 aprile 2016; riportata da Gianluca Raspatelli su Honda: "Non è più il Milan di una volta. In Italia mentalità sbagliata" http://www.pianetamilan.it/ultimissime/honda-non-e-piu-il-milan-di-una-volta-in-italia-mentalita-sbagliata/?refresh_ce-cp, Pianetamilan.it, 8 aprile 2016.

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“La trattativa è anche uno stato di necessità per le nostre classi dirigenti che, invece, di fare la guerra alla criminalità organizzata per vincerla ti dicono "ma che se matto? Quelli ricominciano a sparare". E poco importa che noi abbiamo 350mila uomini in armi che potrebbe sconfiggere camorra, 'ndrangherta e mafia che insieme hanno massimo 40mila uomini. E così ancora oggi il sistema italiano di combattere la criminalità organizzata è solo quello di mettersi d'accordo.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

da Trattativa, Travaglio: "Stato di necessità per classi dirigenti". Di Matteo: "Italiani meritano verità" http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/07/12/trattativa-travaglio-stato-di-necessita-per-classi-dirigenti-di-matteo-italiani/393493/, Tv.il Fatto Quotidiano.it, 12 maggio 2015
Il Fatto Quotidiano

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“Trasformare l'anniversario dei 150 anni dell'Unità in un nuovo innamoramento del nostro essere italiani… incitare noi stessi ad avere un po' più di orgoglio nazionale.”

Giorgio Napolitano (1925) 11º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Citato in Corriere della sera, 5 maggio 2010.

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“Grazie, il pensiero va soprattutto e anzitutto alle difficoltà e alle speranze dei nostri concittadini. È sufficiente questo.”

Sergio Mattarella (1941) 12º Presidente della Repubblica Italiana

dalle prime parole pronunciate da Mattarella dopo la comunicazione ufficiale della sua elezione alla carica di Presidente della Repubblica Italiana
2015
Origine: Citato in Sergio Mattarella: “Pensiero va alle speranze e alle difficoltà dei concittadini” http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/31/sergio-mattarella-pensiero-alle-speranze-alle-difficolta-dei-nostri-cittadini/1386498/, Il Fatto Quotidiano.it, 31 gennaio 2015.

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“È una questione di parole e di sostanza. Il «Vaffa day» rimandava a una volgarità reazionaria ma tutto sommato inoffensiva. Il «certificato di trasparenza» suona decisamente sinistro, da piccolo Grande Fratello. Quanto alla sostanza, siamo alla solita attraente sintesi di astratti furori, buonsensismo e inutilità, già sperimentata con successo nel «Vaffa». Le due principali proposte di legge di Grillo erano, lo ricordiamo, il divieto di candidare alle elezioni condannati in primo grado e il limite di due mandati per i parlamentari. La prima proposta, oltre che incostituzionale, ove interessasse, rappresenta una resa avvilente della democrazia. In una democrazia non c'è bisogno di leggi per impedire ai criminali di essere eletti. Dovrebbe bastare la libera volontà del popolo. Questo giornale, prima di Grillo, ha denunciato la presenza di venticinque condannati in via definitiva in parlamento e di due pregiudicati, gli onorevoli Cirino Pomicino e Alfredo Vito, nella commissione antimafia. Ma a quel punto la parola spetta al giudizio di lettori ed elettori. Se gli italiani continuano a eleggere certa gente, la colpa non può essere sempre dei partiti. È soltanto dell'effetto di una pessima legge elettorale, il «porcellum», dice Grillo. Sarà. Ma quando c'erano le preferenze o i collegi spesso ha vinto Barabba e i pregiudicati in Parlamento erano il doppio e il triplo. Il limite del secondo mandato è un'altra ricetta facile quanto inutile, se non cambia il costume etico, il seggio tolto all'originale andrebbe ai figli, nipoti e portaborse del medesimo, con dubbio vantaggio. Il «Grillo Doc» sulle liste civiche composte da non iscritti ai partiti e incensurati è un'altra parola d'ordine vecchia come il cucco, la stessa usata, per dire, dai protoleghisti veneti negli anni Ottanta, i padri del Gentilini sindaco sceriffo di Treviso.”

Curzio Maltese (1959) giornalista e scrittore italiano

da la Repubblica del 17 settembre 2007

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“La geografia della fame è una leggenda: è legata solo alla passività, all'inerzia creata dal colonialismo nelle popolazioni autoctone. Faceva comodo al colonialismo incoraggiare la fatalità, la rassegnazione. Io leggo sempre i vostri discorsi e quello che più mi ha colpito è la lotta contro la fatalità e la rassegnazione. Ho lottato anch'io contro l'idea fissa che esisteva nel mio Paese: che l'Italia fosse condannata a essere povera per mancanza di materie prime e di fonti energetiche. Queste fonti energetiche le ho individuate e le ho messe in valore e ne ho tratto delle materie prime. Ma prima di far tutto questo: ho dovuto fare anch'io della decolonizzazione perché molti settori dell'economia italiana erano colonizzati, anzi, direi, che la stessa Italia meridionale era stata colonizzata dal Nord d'Italia! Il fatto coloniale non è solo politico: è anche, e soprattutto, economico. Esiste una condizione coloniale quando manca un minimo d'infrastruttura industriale per la trasformazione delle materie prime. Esiste una condizione coloniale quando il giuoco della domanda e dell'offerta per una materia prima vitale è alterato da una potenza egemonica: anche privata, di monopolio o di oligopolio? Nel settore del petrolio questa potenza egemonica oligopolistica è il cartello. Io lotto contro il cartello non solo perché è oligopolistico ma perché è maltusiano e maltusiano ai danni dei paesi produttori come ai danni dei paesi consumatori.”

Enrico Mattei (1906–1962) imprenditore e politico italiano

Origine: Dagli appunti (poi non utilizzati) per un discorso da tenere a Tunisi nel giugno 1960, Archivio storico dell'Eni; pubblicato in Le mie idee sul petrolio http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/04/25/le-mie-idee-sul-petrolio.html?refresh_ce, la Repubblica, 25 aprile 2006.

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“È il peggior politico italiano, mi fa schifo fisicamente, sembra Frankenstein.”

Angelino Alfano (1970) politico italiano

Vittorio Sgarbi

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“Cessa, mali ppi tia! nun cchiù sperari; | ca sperannu, sperannu, spirai!”

Paolo Maura (1638–1711) poeta italiano

da Sperannu; citato in I capolavori della poesia italiana, a cura di Guido Davico Bonino, CDE, Milano 1972

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“Italo Calvino è uno degli scrittori italiani più sopravvalutati. Con nomi come Cesare Pavese, Gabriele D'Annunzio o Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Calvino è sicuramente un minore ed è la prova della smemoratezza culturale italiana.”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

dall'intervista Sgarbi: Calvino sopravvalutato, che errore del Miur http://www.ilsussidiario.net/mobile/Educazione/2015/6/17/Prima-Prova-Maturita-2015-Tracce-e-temi-d-italiano-svolti-Resistenza-e-Risorgimento-tratti-comuni-Esami-di-Stato-oggi-17-giugno-/617879/, il Sussidiario.net, 17 giugno 2015
Da interviste

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“Secondo un raffinato intellettuale come Edward W. Said, interprete tra i più accreditati della percezione dell'Oriente da parte dell'Occidente lungo i secoli, nessuna cultura o civiltà può essere rappresentata o descritta come un soggetto unitario: tanti i punti di discontinuità e incoerenza presenti al suo interno, tanti gli elementi che cooperano per una sostanziale condizione di eterogeneità o mescidanza, tanti i legami intrattenuti con altre culture o civiltà. La tesi di Said, se è applicabile in generale, trova nella cultura e nella civiltà italiana una delle sue più formidabili conferme. Nessuna nazione europea può competere con la nostra in termini di variabilità interna: sono lì a mostrarcelo le mille lingue del Bel Paese, il miracoloso caleidoscopio dei suoi prodotti vinicoli e delle sue tradizioni alimentari, la straordinaria offerta dei suoi manufatti. Varietà: la nostra più grande debolezza ma, al contempo, la nostra forza più prodigiosa e sincera. L'auspicio, per il rilancio dell'Italia, è allora il recupero del senso di un autentico valore d'origine, di una naturale armonizzazione tra le diverse componenti. Connaturata alla storia stessa della lingua italiana, se ne faceva custode Bruno Migliorini inaugurando – nel 1939 – la rivista "Lingua nostra". Quel grande linguista auspicava che l'italiano riuscisse a conservare il suo equilibrio fra "lingua popolare" e "lingua dotta", fra "lingua istintiva" e "lingua cosciente", fra "rispetto verso una secolare tradizione" e "aperta accettazione delle sempre nuove necessità che la lingua deve soddisfare". Senza però cedere, aggiungeva, né al "plebeismo" né "alle tendenze malsane del pedantismo, dello snobismo, dell'"eburneismo". Un equilibrio a rendere, in generale, se facciamo tesoro di quel che abbiamo.”

Massimo Arcangeli (1960) linguista, critico letterario e saggista italiano

Madrelingua, I, 2013, p. 1

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“La teoria del gender è come l'Isis, perché minaccia la società e è un attacco alla nostra identità. In un momento difficile dovremmo ripristinare i veri valori, mentre la propaganda gay incrementa ancor di più il già preoccupante calo demografico italiano.”

Roberto Fiore (1959) politico italiano

durante il convegno La Croce: un segno, un simbolo. Il ruolo della donna tenutosi al Pirellone di Milano, 16 marzo 2015
Origine: Citato in Micol Sarfatti, Roberto Fiore (Forza Nuova) in Regione Lombardia: "La teoria gender è come l'Isis" http://www.huffingtonpost.it/2015/03/17/fiore-regione-lombardia_n_6883470.html, Huffington Post.it, 17 marzo 2015.

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“La legge Casati è indegna del tempo e dell'Italia. Non conviene porvi mano per rappezzarne la decima parte.”

Carlo Cattaneo (1801–1869) patriota, filosofo e politico italiano

citato in Fabrizio Dal Passo, Storia della scuola italiana, in "Commentario al codice della scuola", Brescia, La scuola, 2003, p. 4

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“Gli italiani vogliono sesso e droga e lo diamo a loro. Non facciamo male a nessuno.”

Sergio Nazzaro (1973) scrittore e giornalista italiano

Origine: MafiAfrica, p. 73

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“[…] l'interesse suscitato da questo disegno di legge, in Parlamento e nel Paese, dimostra che è su questioni che riguardano i diritti dei cittadini che avviene il vero cambiamento del Paese. Come la questione del divorzio, anche il tema delle unioni civili segnerà uno spartiacque nella storia italiana. La verità è che ancora una volta siamo chiamati a prendere atto di un progresso già avvenuto nella coscienza degli italiani e che le istituzioni devono in realtà solo formalizzare. Siamo in ritardo; il Paese ci ha già sorpassato e ci aspetta. Le responsabilità di questo ritardo le ha certamente una politica disattenta, ma le ha anche la Chiesa cattolica, e mi riferisco soprattutto alle gerarchie della Chiesa. Tutti sappiamo che la vera questione, il vero nervo scoperto della Chiesa cattolica, come per altre importanti religioni, è la sessualità e il rapporto, ancora discriminatorio nel 2016, fra uomo e donna. La sessualità è una questione cruciale, che condiziona fortemente la Chiesa nel suo approccio a molte altre questioni e nel rapporto con i fedeli purtroppo sempre più lontani. Dal divorzio all'aborto, dalle unioni civili alle questioni bioetiche, in particolar modo il fine vita per cui voglio ricordare l'urgente necessità di una legislazione, la Chiesa è irrigidita su posizioni di diffidenza e spesso di chiusura. È lontana, ahimè, da quello spirito di comprensione e compassione che tanto viene proclamato e predicato. E purtroppo questo clericalismo controriformista ha trovato supporto nel cinismo e nell'opportunismo di correnti politiche ultraconservatrici.”

Manuela Repetti (1966) politica e imprenditrice italiana

da un intervento al Senato durante la discussione del ddl Cirinnà, 3 febbraio 2016
Origine: Visibile in Manuela Repetti su Unioni civili in senato https://www.youtube.com/watch?v=xc2QPnbqHxQ, YouTube.com, 4 febbraio 2016; citato in Legislatura 17ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 570 del 03/02/2016 http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=17&id=00964302&part=doc_dc-ressten_rs-ddltit_rdddddl2081ecddcdfeduc-intervento_repettiala&parse=no, Senato.it, 3 febbraio 2016.

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“E anche in materia di lingua, difficile rinvenire una disparità più forte di quella tra lo stile cristallino raggiunto allora dal Bontempelli e il fangoso gergo vagheggiato oggidì da taluni presunti riformatori.”

Enrico Falqui (1901–1974) scrittore e critico letterario italiano

da Novecento letterario italiano. Serie decima, Vallecchi, Firenze, 1969, p. 725

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