Frasi su italiano
pagina 7

Jean Paul Sartre photo

“Cristo si è fermato a Eboli, L'Orologio, sono i momenti di un'autobiografia che non può svolgersi altrimenti che ricostruendo la storia della società italiana, dal fascismo ai primi anni del dopoguerra. Carlo Levi — qui è il centro della sua arte — non dipinge un quadro d'insieme di codesta società per poi, subito dopo, inserirvisi; non procede verso l'universale astratto. Nella sua opera il moto di universalizzazione è tutt'uno con l'approfondimento del concreto. Dai suoi inizi ci ha posto, sempre, contemporaneamente su due piani: quello della Storia e quello delle sue storie, specchiantisi l'uno nell'altro. Mi sia consentito affermare, in questa occasione, il mio totale consenso a un'arte dello scrivere cosí concepita. Io credo che, attualmente, non possiamo tentare nient'altro che collocare i nostri lettori in questa doppia prospettiva: di una vita che si singola-rizza, avida di gustare il sapore di tutte le altre vite, e di una universalità strutturata del vissuto che si totalizza soltanto nelle vite particolari. […] Quella curiosità di cui poco fa ho parlato, e che ha fatto di lui lo scrittore di cui non possiamo mai dimenticarci, è nata dalla passione di vivere, che lo induce a cogliere come un valore, in se stesso e negli altri, ogni esperienza vissuta. In Levi tutto si accorda, tutto si tiene. Medico dapprima, poi scrittore e artista per una sola identica ragione: l'immenso rispetto per la vita. E questo stesso rispetto è all'origine del suo impegno politico, cosí come alla sorgente della sua arte.”

Jean Paul Sartre (1905–1980) filosofo, scrittore, drammaturgo e critico letterario francese

Origine: Da Galleria, 3-6 (1967), pp. 259-60, a cura di Aldo Marcovecchio; citato in Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli, Einaudi, 1990, p. XII.

Voltaire photo
Vincenzo Gioberti photo
Giacomo Leopardi photo
Giacomo Leopardi photo
Giacomo Leopardi photo

“Gl'italiani non hanno costumi: essi hanno delle usanze. Così tutti i popoli civili che non sono nazioni.”

Giacomo Leopardi (1798–1837) poeta, filosofo e scrittore italiano

2923, 9 luglio 1823; 1898, Vol. V, p. 80

Arthur Schopenhauer photo
Francesco Petrarca photo

“[…] ventosa gloria è il cercar fama dalla splendidezza delle parole.”

Francesco Petrarca (1304–1374) poeta italiano autore del Canzoniere

dalla Lettera ai posteri, in Del disprezzo del mondo, dialoghi tre, prima versione italiana del rev. prof. Giulio Cesare Parolari, coi tipi di Luigi di Giacomo Pirola, Milano 1857

Napoleone Bonaparte photo

“Due miei marescialli gareggiano per ritenere sotto i proprii ordini la divisione italiana; io la lascio a Suchet che ha molto più grandi cose a fare che Macdonald. Gl'Italiani torneranno un giorno a divenire i primi soldati d'Europa. Dite al Viceré che sono molto contento del mio bravo esercito italiano.”

Napoleone Bonaparte (1769–1821) politico e militare francese, fondatore del Primo Impero francese

Origine: Citato in De Laugier, Fasti e vicende dei popoli italiani dal 1801 al 1815, to. X, Firenze, 1836, p. 43 – Aless. Zanoli, Sulla milizia cisalpino-italiana, cenni storico-statistici dal 1796 al 1814, vol. II, Milano, 1845, p. 145.

Napoleone Bonaparte photo

“[Sugli italiani] I fratelli minori hanno quasi superato in valore i fratelli maggiori.”

Napoleone Bonaparte (1769–1821) politico e militare francese, fondatore del Primo Impero francese

Origine: Citato in Carlo Zucchi, Memorie, pubblicate per cura di Nicomede Bianchi, Milano, 1861, p. 66.

Napoleone Bonaparte photo

“[A Carlo Zucchi] Zucchi, io sono contento di voi; vi ho già nominato generale di divisione. Sono anche contento degl'Italiani: ovunque si trovano, essi si distinguono sempre.”

Napoleone Bonaparte (1769–1821) politico e militare francese, fondatore del Primo Impero francese

Origine: Citato in Carlo Zucchi, Memorie, pubblicate per cura di Nicomede Bianchi, Milano, 1861, p. 63.

Georges Bernanos photo
Giovanni Boccaccio photo
William Somerset Maugham photo
Camillo Benso Cavour photo

“Gli italiani si lamentano molto, quindi stanno bene.”

Wilhelm Mühs giornalista (giornalista di Radio Vaticana)

Senza fonte

Morgan photo

“Non cogliamo l'occasione adatta, | per dir le cose veramente, | finiamo capovolti e urlanti, | a fare bruschi movimenti, | che poi si rompono gl'incanti | e quel che ci rimane | è materiale per rimpianti. (da Italian violence”

Morgan (1972) cantautore, polistrumentista e disc jockey italiano

Ballata dell'amore dopo la conquista), n. 9
Canzoni dell'appartamento

Giuseppe Baretti photo
Giuseppe Baretti photo

“Non solamente sono pochi i moderni scrittori italiani che sappiano fare un buon libro, ma sono anche pochi quelli che dopo d'aver sfatto un libro o buono o cattivo, sappiano fargli un buon titolo.”

Giuseppe Baretti (1719–1789) critico letterario, traduttore e poeta italiano

La Frusta letteraria, La Frusta letteraria, vol. IV

Terence Hill photo
Gottfried Wilhelm von Leibniz photo
Joseph Roth photo
Martin Jacques photo
Alexandre Dumas (padre) photo
Alexandre Dumas (padre) photo

“[su Margherita di Valois] La giovane sposa, figlia di Enrico II, era la perla della co­rona di Francia, Margherita di Valois, che con affettuosa fa­miliarità il re Carlo IX chiamava sempre mia sorella Margot. Certo, accoglienze tanto lusinghiere non erano mai state più meritate di quelle che si facevano in quel momento alla nuova regina di Navarra. Margherita a quel tempo aveva appena vent'anni, e già era oggetto delle lodi di tutti i poeti che la paragonavano alcuni all'Aurora altri a Venere citerea. Era in realtà la bellezza senza rivali di quella Corte nella quale Ca­terina de' Medici aveva riunito, per farne le proprie sirene, le più belle donne che aveva potuto trovare. La giovane sposa aveva i capelli neri, il colorito brillante, gli occhi voluttuosi velati da lunghe ciglia, la bocca rossa e fine, il collo elegante, il corpo tornito e snello e, perduto in una pianella di seta, un piede di bambina. I francesi cui apparteneva, erano fieri di vedere sbocciare nella loro terra un così splendido fiore e gli stranieri di passaggio per la Francia ripartivano abbagliati dalla sua bellezza se l'avevan soltanto vista, storditi dalla sua cultura se avevano parlato con lei. Certo è che Margherita era non soltanto la più bella, ma anche la più colta delle don­ne del suo tempo; si citava la frase di un dotto italiano che le era stato presentato e dopo aver parlato con lei un'ora in ita­liano, in spagnolo, in latino e in greco, l'aveva lasciata dicen­do nel suo entusiasmo:
«Vedere la Corte senza vedere Margherita è non vedere né la Francia, né la Corte».
Così i panegirici non mancarono al re Carlo IX e alla gio­vane regina di Navarra; si sa quanto gli ugonotti siano fecon­di. Inevitabilmente, allusioni al passato e domande per l'av­venire furono accortamente insinuate in mezzo a quegli indi­rizzi al re; ma a tutte le allusioni egli rispondeva con le sue labbra pallide e il suo sorriso astuto:
«Nel dare mia sorella Margot a Enrico di Navarra, io do il mio cuore a tutti i protestanti del regno».
La frase rassicurava gli uni e faceva sorridere gli altri poi­ché aveva in realtà due sensi: uno paterno e del quale in buo­na coscienza Carlo IX non voleva sovraccaricare il suo pen­siero; l'altro ingiurioso per la sposa, per il marito e anche per chi lo pronunciava, poiché ricordava alcuni sordi scandali con i quali la cronaca di Corte aveva già trovato il modo di lordare la veste nuziale di Margherita di Valois.”

Alexandre Dumas (padre) (1802–1870) scrittore francese

pp. 26-27

Dean Martin photo
Francesco Guccini photo
Bud Collins photo

“[Sull'evoluzione della geografia del tennis mondiale] Una volta c'eravamo noi, un paio di inglesi e un francese o un italiano qua e là. Ma il resto del mondo ha fatto progressi.”

Bud Collins (1929–2016) giornalista e conduttore televisivo statunitense

Origine: Citato in Tennis americano, disastro storico: nessuno tra i primi dieci http://america24.com/news/tennis-americano-disastro-storico-nessuno-tra-i-primi-dieci, America 24, 8 maggio 2011.

Alfredo Bini photo

“Il principio che mi ha sempre guidato nell'attività di produttore è stato quello di realizzare film d'autore e di qualità.”

Alfredo Bini (1926–2010) produttore cinematografico italiano

da Appunti per chi ha il dovere civile, professionale e politico di difendere il cinema italiano; citato in Corsi 2001, p. 161

Alfredo Bini photo

“Il cinema per la sua esistenziale necessità di ricerca, di denuncia, di novità e di rinnovamento… e per la sua caratteristica irrinunciabile di spettacolo di massa… è per sua natura socialista in senso lato.”

Alfredo Bini (1926–2010) produttore cinematografico italiano

da Appunti per chi ha il dovere civile, professionale e politico di difendere il cinema italiano; citato in Corsi 2001, p. 161-162

Erasmo da Rotterdam photo
Phil Collins photo
Phil Collins photo
Papa Giovanni Paolo II photo

“Non so se posso bene spiegarmi nella vostra… nostra lingua italiana. Se mi sbaglio, mi corrigerete.”

Papa Giovanni Paolo II (1920–2005) 264° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

dal Primo saluto e prima benedizione ai fedeli http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1978/documents/hf_jp-ii_spe_19781016_primo-saluto_it.html, 16 ottobre 1978

Gilbert Keith Chesterton photo
Gilbert Keith Chesterton photo

“L'avvocato Pietro Giannone faticò intorno ad una parte della istoria italiana, come fatto aveva il Maffei, ed al par di lui si rendette immortale.”

Giuseppe Maffei (1821–1901) pittore e architetto, storico e critico letterario italiano.

Vol. III, p. 18
Storia della Letteratura Italiana

Giuseppe De Rita photo
Giuseppe De Rita photo
Salvator Rosa photo

“Poco mi giova aver costanza o fede; | per me fortuna avara | parla muta, ode sorda e cieca vede.”

Salvator Rosa (1615–1673) pittore, incisore e poeta italiano

da Or son pur solo...
Origine: Citato in I capolavori della poesia italiana, a cura di Guido Davico Bonino, CDE, Milano, 1972.

Salvator Rosa photo

“Veggio il ben, nulla godo, e spero assai, | si muta il mondo, ed io non vario mai.”

Salvator Rosa (1615–1673) pittore, incisore e poeta italiano

da Or son pur solo...

Neville Chamberlain photo

“Le sanzioni sono morte, si tratta ora di provvedere al loro seppellimento. Ma qualche volta il funerale è più lungo e complicato di un'agonia. […] Sono d'accordo con voi. Bisogna ridurre al minimo la durata dei funerali societari.”

Neville Chamberlain (1869–1940) politico inglese

da un colloquio con l'ambasciatore italiano a Londra Dino Grandi nel giugno 1936
Origine: Le sanzioni inflitte all'Italia per la sua invasione dell'Abissinia.
Origine: Citato in Richard Lamb, Mussolini e gli inglesi, p. 241.

Vladimir Luxuria photo

“Il muro di Berlino è crollato nel 1984.”

Vladimir Luxuria (1965) attrice, attivista e conduttrice televisiva italiana

gaffe fatta all'Isola dei famosi 2008 e ripresa in seguito dai principali media italiani
Fonte secondaria?

Immanuel Casto photo
Giuseppe Fava photo
Francesco De Gregori photo
Werner Herzog photo

“Parlo spagnolo, inglese, tedesco […], greco, latino, greco antico, italiano, capisco il francese ma mi rifiuto di parlarlo”

Werner Herzog (1942) regista, sceneggiatore e produttore cinematografico tedesco

Intervista, 2007
Origine: Werner Herzog on Languages ... http://www.youtube.com/watch?v=6pY-0JfEdLY

John Charles photo
Alina Fernández photo

“La grande ricchezza dell'individualismo in Italia dove «un Marcel diventa ogni villan», rende difficile a un italiano accettare la gloria dei suoi compagni. Di Vasari ve n'è uno solo.”

Henry Furst (1893–1967) giornalista, scrittore e regista teatrale statunitense

da Italia madre di grandi uomini, New York Times' Book Review, 25 febbraio 1933, p. 417

David Peace photo
Vittorio Sgarbi photo
Vittorio Sgarbi photo

“[Parlando dell'arte contemporanea e del Maxxi] Non vorrei fare Sgarbi, ma il quadro – purtroppo io sono un italiano che lo capisce meglio – è un quadro di ladri, di incapaci, di ignoranti, di architetti da galera, i cui nomi non voglio neanche dirli perché li ho già detti; pensa soltanto che a Milano abbiamo il Monumento "all'Ago e al Filo" del grande artista americano Oldenburg in piazza Cadorna con un orrore di Gae Aulenti che deforma una piazza che era una piazza civile. Non so se hai visto il Museo di Messina: il Museo di Messina è un luogo bellissimo, quello che c'è, un edificio storico; quel cesso che hanno fatto, una scatola di merda, non è neanche un magazzino, miliardi agli architetti! Fuksas, che è un distruttore e un fascista, prende 22 miliardi di parcella, neanche Bramante, Palladio, Michelangelo hanno preso tanto. In galera! Altro che Bertolaso per la casa da 1.500 euro al mese. Architetti ladri! Distruttori! Detto questo, però, non voglio fare Sgarbi, ma siccome conosco tutto, tu non hai idea di come è bello un museo povero. E posso dirti che io che ho fatto il più bel museo d'Italia e l'ho aperto in tre mesi, prendendoli a calci nel culo, solo con i ragazzi che lavoravano con me, ho speso, per il Museo della Mafia, 60.000 euro. Stella, che non è mai stato mio amico ma, insomma, è sempre stato il severo censore, è rimasto sedotto dal fatto che un museo bellissimo con un artista formidabile, che si chiama Inzirillo, con tante cose che verrete a vedere, spero, […] è costato 60.000 euro […] Sai quanto è costato il cesso di Zaha Hadid? 160 milioni di euro! Per un monumento a una troia irachena! […] Tu non vieni da noi, a distruggere l'Italia, per farti un monumento! Che non serve a niente! E a spendere 50 milioni di euro di opere di merda! Di opere di merda! Perché se non hai i soldi per il Colosseo, è perché hai comprato Andy Warhol, Gilbert & George, dei cacatori di merda! […] Fuksas, guarda, è bene che non venga, perché calci nel culo, in galera deve andare! In galera! In galera! Ci sono i soldi, vengono buttati! […] Ai tempi di Andreotti c'erano 40 miliardi per il Colosseo, 20 milioni di euro; oggi ne occorrono 17. Perché hanno speso… Roma ha bisogno di un museo d'arte contemporanea, 160 milioni di euro, e non ha bisogno del Colosseo? Il problema della spesa pubblica è capire che cosa è importante fare e non buttare i soldi. Lì, tra gli acquisti e il museo, hanno speso 220 milioni di euro per la merda d'artista.”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

da L'ultima parola, 5 giugno 2010
Da programmi televisivi

Vittorio Sgarbi photo
Vincenzo Monti photo
Richard Stallman photo
Alberto Mario photo
Giuseppe Berto photo
Alessandro Del Piero photo
Alessandro Del Piero photo
Federico Luzzi photo

“Sono un ragazzo fortunato: n. 167 del mondo con cinque italiani davanti e mi hanno regalato la vetrina della Coppa Davis!”

Federico Luzzi (1980–2008) tennista italiano

Origine: Nel 2001 Luzzi poté esordire in Coppa Davis contro la Finlandia grazie anche allo "sciopero anti-Fit" dei migliori tennisti italiani (citato in Ubaldo Scanagatta, La leucemia si porta via Luzzi http://www.ubitennis.com/2008/10/25/128196-leucemia_porta_luzzi.shtml, Ubitennis.com, 25 ottobre 2008).

Giuseppe Prezzolini photo

“Gli uomini politici italiani, in generale, sono mediocri.”

Giuseppe Prezzolini (1882–1982) giornalista, scrittore e editore italiano

citato in Rudy de Cadaval, La Nuova Tribuna Letteraria, Anno XI, n. 64, Padova 2001

Giuseppe Prezzolini photo
Giuseppe Prezzolini photo

“La verità è sempre la correzione di un errore, e quindi l'errore fa parte della verità.”

Giuseppe Prezzolini (1882–1982) giornalista, scrittore e editore italiano

da Filosofia del nulla, Gazzetta Ticinese, 13 dicembre 1980; citato in Gino Ruozzi, Scrittori italiani di aforismi, Mondadori

Giuseppe Prezzolini photo

“Quando mi domandano che cosa mi ha colpito di più nel mio ritorno in Italia, rispondo senza esitazione: Papini. Papini è la cosa più grande che ci ho trovato.”

Giuseppe Prezzolini (1882–1982) giornalista, scrittore e editore italiano

da L'italiano inutile, Rusconi, Milano, 1994

Giuseppe Prezzolini photo

“Se io viaggiai in terza classe per molti anni non lo facevo per gusto di povertà. Lo facevo perché convinto che era pericoloso prendere l'abitudine della prima classe e del lusso.”

Giuseppe Prezzolini (1882–1982) giornalista, scrittore e editore italiano

da L'italiano inutile)
Origine: citato in Sandro Gentili, Carteggio di Giovanni Papini, Giuseppe Prezzolini, p. 8, Volume 1

Giuseppe Prezzolini photo
Giuseppe Prezzolini photo

“I cittadini italiani si dividono in due categorie: i furbi e i fessi.”

Codice della vita italiana, Capitolo I – Dei furbi e dei fessi

Giuseppe Prezzolini photo
Giuseppe Prezzolini photo
Giuseppe Prezzolini photo
Giuseppe Prezzolini photo
Giuseppe Prezzolini photo
Cesare Balbo photo

“Ma intanto, della cresciuta gloria di Dante congratuliamoci, come di felice augurio colla nostra età, colla nostra Patria. Ella ha molti altri grandi scrittori, anzi i più grandi in ogni arte o scienza moderna; il più gran lirico di amore, il più gran novellatore, il più grand'epico grave, il più grande giocoso, il più gran pittore, il più grande scultore, il primo de' grandi fisici moderni e il maggior degli ultimi: Petrarca, Boccaccio, Tasso, Ariosto, Raffaello, Michelangelo, Galileo e Volta. Vogliam noi glorie, vanti, supremazie? Non ci è mestieri ire in cerca d'ignoti o negati. Tutti questi ce ne daranno. Ma vogliamo noi aiuti? e non a ingegno, di che non abbiam difetto, ma a virtù, se già così sia che ne sentiam bisogno? Torniamo pure, abbandoniamoci all'onda che ci fa tornare al più virtuoso fra' nostri scrittori, a colui che è forse solo virilmente virtuoso fra' nostri classici scrittori. In lui l'amore non è languore, ma tempra; in lui l'ingegno meridionale non si disperde su oggetti vili, ma spazia tra' più alti naturali e soprannaturali; in lui ogni virtù è esaltata, e i vizi patrii od anche proprii sono vituperati, e gli stessi errori suoi particolari sono talora occasioni di verità più universali; la patria città, la patria provincia e la patria italiana sono amate da lui senza stretto detrimento l'una dell'altra, e massime senza quelle lusinghe, quelle carezze, quegli assonnamenti più vergognosi che non l'ingiurie, più dannosi che non le ferite; e i destini nostri allor passati, presenti o futuri, sono da lui giudicati con quella cristiana rassegnazione alla Provvidenza divina, che accettando con pentimento il passato, fa sorgere con nuova forza ed alacrità per l'avvenire. Noi cominciammo con dire, essere stato Dante il più italiano fra gli italiani; ma ora, conosciuti i fatti ed anche gli errori di lui, conchiudiamo pure, essere lui stato il migliore fra gl'Italiani. S'io m'inganno sarà error volgare di biografo; ma come o perché s'ingannerebbe ella tutta la nostra generazione?”

Cesare Balbo (1789–1853) politico italiano

Origine: Da Vita di Dante, pp. 218-219

Michael Moore photo
Michael Moore photo
Michael Moore photo
Herbert Kilpin photo