Frasi su lavoro
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“Cerco di avere successo in tutto quello che faccio. È importante nella vita, quando lavori così duro in qualcosa, avere qualcosa indietro.”

Juan Carlos Ferrero (1980) tennista spagnolo

Origine: Citato in Alessandro Mastroluca, Nadal: "Ferrero è uno dei più grandi di Spagna" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/10/26/792923-addio_ferrero.shtml, Ubitennis.com, 26 ottobre 2012.

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“[Riferito a Romanzo criminale] La ricostruzione d'ambiente cattura l'attenzione, intuendo la mole di lavoro (rendere gli esterni urbani degli anni Settanta è come rendere quelli del Medioevo), agli attori giovani ci si abitua subito e poi la storia va, col notevole intreccio di partenza tra tensioni e strategie d'epoca, criminali, politiche, servizievoli – nel senso dei Servizi.”

Antonio Dipollina (1960) giornalista, critico televisivo e scrittore italiano

Origine: Da Che bel Romanzo criminale, un'altra fiction è possibile http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/11/12/che-bel-romanzo-criminale-un-altra-fiction.html, Repubblica.it, 12 novembre 2008.

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“[…] l'idea fondamentale di Dante non è la rivendicazione del potere laicale. L'idea è che la lotta contro la cupiditas implica la dualità dei rimedi.”

Augusto Del Noce (1910–1989) politologo, filosofo e politico italiano

da Augusto Del Noce, Quaderno di appunti di lavoro, Fondazione Augusto Del Noce

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“S'inaugura un capitolo che porta ad una visione estremamente dialettica tra il dentro ed il fuori, dove il dentro non è riferito al dentro di un'istituzione chiusa, ma al dentro di noi; e il fuori al fuori di noi.”

Franco Basaglia (1924–1980) psichiatra e neurologo italiano

da Introduzione generale ed esposizione riassuntiva dei vari gruppi di lavori, corso di aggiornamento per operatori psichiatrici, Trieste 1974

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“È veramente bello sentire che stai facendo il tuo lavoro e lo stai facendo al meglio e che puoi dare ancora di più e che puoi vincere dei trofei, questo ti fa venire voglia di lavorare ancora più sodo!”

Marija Šarapova (1987) tennista russa

Origine: Citata in Wimby: le migliori frasi di martedì http://www.ubitennis.com/2008/07/26/107326-citazioni_bordo_campo_giugno.shtml, Il Tennis Italiano, 23 giugno 2010.

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“[Subito dopo aver lasciato l'EA] Nei miei 12 anni di lavoro alla EA ho avuto il piacere di lavorare al fianco di alcuni dei più brillanti e talentuosi sviluppatori di giochi dell’industria e mi aspetto di lavorare con loro in futuro.”

Will Wright (1960) autore di videogiochi e informatico statunitense

Origine: Citato in Federico Cella, Will Wright e lo stupido fun club http://vitadigitale.corriere.it/2009/04/09/will_wright_e_lo_stupido_fun_c/, Corriere.it, 9 aprile 2009.

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“Quando la mole del lavoro che ci aspetta eccede il limite massimo del ragionevole, ci si sente autorizzati a scegliere l'ozio.”

Paolo Milano (1904–1988) critico letterario e giornalista italiano

Note in margine a una vita assente

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“Nello smantellamento dei suoi libri Agnese impiegò parecchio tempo fra volere e disvolere. Lavorava soffrendo. Le tre mogli infelici, vittime di mariti crudeli e mai contente di narrarne scrupolosamente i misfatti, furono agevolmente convertite in isteriche maniache, calunniatrici di uomini un po' strambi, come, del resto, gran parte degli uomini. Fra loro una matura nubile pronunciava ogni tanto parole ragionavoli, umane. I fatti narrati erano se non proprio autentici, probabili, ma ripensandoli, Agnese si sentiva coinvolta in un partito preso, in un'ira soffocata che aveva conosciuto in gioventù nel comportamento delle sue coetanee: lei che dal presente aveva sempre voluto astrarsi. Dunque avevano ragione quelli che l'avevano accusata di femminismo, la parola che lei detestava. E qui, immergendosi in una intensa riflessione, si scavava a fondo, volta a volta deplorandosi o giustificandosi. No, lei non aveva reclamato altro che la parità della mente e la libertà del lavoro, ciò che tuttora, da anziana contestatrice, la tormentava. Aveva amato pochi uomini, anzi un uomo solo, ma pochissime donne, e quelle poche, riunite in una favola, sempre la stessa: il mito dell'eccezione contro la norma del conformismo. E poiché l'eccezione s'era resa inafferrabile, l'aveva inventata lei, per donarla malinconicamente a una ragazza antica senza volto, che voleva suonare la propria musica e glielo proibivano. Ecco, questa ragazza lei non aveva il coraggio di distruggerla: l'aveva mandata lontano, al di là del mare o in fondo al mare.”

Origine: Un grido lacerante, pp. 112-113

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“[«Prova smarrimento nell'allenarti in attesa di giudizio?»] No, vivo in un involucro vuoto. Oggi la scherma è un lavoro, non più una passione. Continuare ad allenarmi senza poter ancora dimostrare la mia innocenza…: ecco, è tutto assurdo.”

Andrea Baldini (1985) schermidore italiano

Origine: Dall'intervista di Flavio Vanetti, Baldini il moschettiere «Mi sento svuotato ma tornerò una belva» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/gennaio/03/Baldini_moschettiere_sento_svuotato_tornero_co_9_090103123.shtml, Corriere della Sera, 3 gennaio 2009.

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“[All'arrivo di Dean Martin per un periodo di lavoro insieme] Eravamo insieme, e la cosa mi rendeva molto felice. Non ero tagliato per la solitudine.”

Jerry Lewis (1926–2017) attore, comico e regista statunitense

Origine: Dean & Me (una storia d'amore), p. 29

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“[Nell'ambito del mancato trasferimento di Willy Sagnol dal Bayern Monaco alla Juventus nel 2005] Non so cosa intenda Rummenigge per metodi mafiosi, non capisco perché definisca così il nostro lavoro. Non mi va di parlarne, preferisco godermi la Juve. Intanto noi non abbiamo portato via nessuno.”

Luciano Moggi (1937) dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Rummenigge: «Fate il mercato da mafiosi Moggi: Non abbiamo portato via nessuno» http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/12/12/rummenigge-fate-il-mercato-da-mafiosi-moggi.html, repubblica.it, 12 dicembre 2005.

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“I momenti più entusiasmanti del lavoro di attore sono quelli in cui riesci a sorprendere te stesso.”

Tom Cruise (1962) attore e produttore cinematografico statunitense

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“Ci sono delle api che come secondo lavoro fanno le punture agli anziani.”

Gene Gnocchi (1955) comico, conduttore televisivo e ex calciatore italiano

Origine: Il mondo senza un filo di grasso, p. 15

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“È abbastanza tipico delle formiche subappaltare i lavori.”

Gene Gnocchi (1955) comico, conduttore televisivo e ex calciatore italiano

Origine: Il mondo senza un filo di grasso, p. 34

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“La talpa, finito il lavoro nei cunicoli, torna a casa subito.”

Gene Gnocchi (1955) comico, conduttore televisivo e ex calciatore italiano

Origine: Il mondo senza un filo di grasso, p. 65

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“Quella di Stefano Rodotà è una candidatura di alto profilo, in grado di rappresentare adeguatamente il Paese anche a livello europeo e internazionale. Il lavoro e i diritti che gli danno dignità, il valore della cittadinanza e i fondamenti della Costituzione sono da sempre parte rilevante della sua cultura.”

Sergio Cofferati (1948) sindacalista e politico italiano

Origine: Da una comunicazione congiunta con Maurizio Landini; citato in Fabrizio Barca, poi Landini e Cofferati: nuovo partito a sinistra nato da un tweet? http://www.blitzquotidiano.it/opinioni/antonio-sansonetti-opinioni/fabrizio-barca-landini-cofferati-nuovo-partito-sinistra-nato-tweet-1537474, Blitzquotidiano.it, 20 aprile 2013.

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“La nuova scuola sarà il luogo del libero lavoro, della libera comunità fra i bambini e di quelli che vorranno aiutare i bambini nella realizzazione dei loro problemi, del loro desiderio di conoscenza e di creazione. Nella nostra scuola non vi sarà posto per nessuna costrizione, per nessuna violenza sull'anima infantile, qual si sia il motivo per cui volesse introdursi. A base di tutto sarà posto l'amore, e un rispetto per la personalità del ragazzo, così profondo come si ha per qualsiasi uomo adulto. I maestri saranno non i superiori, ma i compagni anziani degli alunni… Essi apprezzeranno più di tutto la libera manifestazione dello spirito del ragazzo, il lavoro autonomo della sua mente… Il loro lavoro principale sarà quello di porre un'unità spirituale, una reciproca fiducia, una radicale uguaglianza fra loro e i loro scolari-compagni, senza di che non vi può essere alcun reciproco aiuto nel lavoro di educazione e di formazione. I genitori degli scolari di questa nuova scuola entreranno essi stessi nella vita della scuola, come partecipanti, collaboratori e compagni anziani dei bambini… In questa scuola ci si sforzerà di diroccare i muri che dividono la scuola dalla vita, per fare della scuola, non solo il giardino preparatorio alla vita, ma un luogo di gioia, pieno di interesse e di significato per il ragazzo, una parte viva della sua vita vera… La base sarà il lavoro dell'uomo, quello fisico; il lavoro manuale produttivo non sarà impedito o disprezzato e nemmeno trattato come un giuoco pedagogico; al contrario, sarà fatto tutto il possibile perché i bambini possano soddisfare l'esigenza che ogni uomo ha per questo o quel tipo di operosità più congeniale, mirando ad un lavoro che a mano a mano conduce al lavoro fisico proprio degli uomini, e che prende tutta la vita dell'uomo.”

Origine: Citato in Sergei Hessen, La pedagogia russa del XX secolo, a cura di Luigi Volpicelli, Editrice AVIO, Armando Editore, Roma, 1956, pp. 75-76.

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“La fede senza lavoro è morta.”

Lev Trotsky (1879–1940) politico e rivoluzionario russo

Origine: Citato in Max Eastman, Il giovane Trotsky (1925), traduzione di Roberto Cruciani, Massari, 2006, p. 64. ISBN 8845702316

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“Gli porse la mano e s'avviava a uscire. Ma s'arrestò di nuovo: -Ah! mi dimenticavo! Senti, Pino: c'è una cosa che tu devi considerare ora che resti solo… Non vorrei che tu ti credessi, per quel che ti dissi l'altro giorno, quando ancora stavi a letto, che il progresso non c'è e l'uomo sta immobile. Tu adesso rimani qua con questa impressione: papà è un retrogrado. Nossignore: il progresso c'è, e io ci credo. E che cristiano sarei se non ci credessi? Solo che d'una cosa sono sicuro: che il progresso non ci viene da fuori. Da dentro ha da venire. Tu non ti fare montare la testa da quelle fesserie sanguinose di Rousseau e degli Enciclopedisti, che l'uomo è buono naturalmente e che bastano le leggi a far felice un popolo. È una cosa troppo semplice e magari fosse! L'uomo è una bestia perfettibile con istinti ferini; ma con una coscienza che se lo lavora e tende a portarlo in alto. La tua coscienza però tu non la trovi sul "Giornale Ufficiale delle Due Sicilie" e nemmeno sulla "Gazzetta Piemontese" … in corpo ce l'hai e con lei ti devi mettere d'accordo se vuoi andare avanti o no. Non esistono buone leggi per un popolo corrotto e sono gli uomini che fanno le leggi, non le leggi gli uomini. Tu il progresso vuoi? Sissignore: anche io. Sii onesto, se l'onesta' ti mancava, e questo è certamente un bel progredire. E se gia' eri un galantuomo, cerca di diventare migliore. Ma a quel progresso che ti porge la politica, tu non ci credere, ch'è roba sporca.”

Origine: L'Alfiere, p. 147

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