Frasi su ministero

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema ministero, pubblico, stato, essere.

Frasi su ministero

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“Entri sano dentro al Ministero e ne esci deviato.”

Noyz Narcos (1979) rapper, beatmaker e writer italiano

daThe Gates of Hell
Ministero dell'Inferno

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“In conseguenza io dichiaro, che trovandomi in piena ragione oggi, non voglio accettare in nessun tempo il ministero odioso, disprezzevole e scellerato d'un prete, che considero atroce nemico del genere umano e dell'Italia in particolare.”

Giuseppe Garibaldi (1807–1882) generale, patriota e condottiero italiano

Origine: Dal testamento; citato in G. Sacerdote, La vita di Giuseppe Garibaldi, Rizzoli, 1933, p. 938.

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“Io non sono un uomo a cui vengano in mente continuamente delle barzellette. Ma saper vedere anche l'aspetto divertente della vita e la sua dimensione gioiosa e non prendere tutto così tragicamente, questo lo considero molto importante, e direi che è anche necessario per il mio ministero.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Rispondendo alla domanda di un giornalista tedesco della Deutsche Welle sul ruolo dell'humour nella vita di un Papa; dall' intervista in preparazione al viaggio apostolico a München, Altötting e Regensburg http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2006/august/documents/hf_ben-xvi_spe_20060805_intervista_it.html, Castel Gandolfo, 5 agosto 2006

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“Carmelo Rocca è stato il direttore di questo defunto, fantasmatico, allucinatorio Ministero che sopravvive come l'araba [fenice] alla sua demolizione plebiscitaria: è stato abrogato dagli Italiani.”

Carmelo Bene (1937–2002) attore, drammaturgo e regista italiano

Origine: Il Ministero del Turismo e dello Spettacolo, tanto deprecato dall'artista salentino, venne soppresso con il referendum popolare del 15 aprile 1993, vale a dire, un anno prima di questa epocale puntata del MCS.

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“La flotta italiana rimase padrona delle acque del combattimento”

Carlo Pellion di Persano (1806–1883) ammiraglio e politico italiano

telegramma del Ministero dell'Interno, 21 luglio 1866

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“Degni del Parlamento Italiano e del Ministero Cairoli, sarebbero i tre atti seguenti:
1° La nazione armata;
2° La tassa unica;
3° I preti alla vanga.”

Giuseppe Garibaldi (1807–1882) generale, patriota e condottiero italiano

Al Deputato Elia, Caprera, 8 ottobre 1878; p. 831
Scritti politici e militari, ricordi e pensieri inediti

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“Ben venga la tecnologia, dunque, perché rappresenta certamente il futuro, ma ricordiamo che l'elemento uomo, che parrebbe da essa quasi relegato in secondo piano, rimane il centro, il motore, l'anima di quest'universo che ci sforziamo di governare. L'uomo e l'inquietudine, figlia dei tempi, che l'accompagna.
Perché inquietudine? Guardiamo in particolare al mondo della Magistratura e pensiamo all'aria avvelenata in cui essa si trova troppo spesso ad operare, e ci chiediamo se ciò avvenga per colpe proprie ovvero per gratuiti e interessati attacchi esterni. Ma è vano cercare di sciogliere il dilemma; occorre invece che ci si adoperi con ogni energia per togliere voce a quanti imputano ad alcuni esponenti della magistratura scarsa diligenza o vanità personale o spinte ideologiche che li orienterebbero altrove rispetto a un'interpretazione corretta e serena della norma. Se queste incrostazioni esistono devono essere rimosse perché lo esige la collettività e lo merita la stragrande maggioranza dei magistrati, per i quali la disposizione prevalente è quella della dedizione incondizionata, della volontà tenace di esercitare il proprio ministero in vista del solo bene comune, con spirito di sacrificio e senza clamori: nel silenzio che spesso non paga ma è dignità di servizio e gratificazione di coscienza. Parimenti, non sono più sopportabili quegli attacchi gratuiti, di provenienza varia, ingeneroso esercizio ormai troppo diffuso di quanti applicano la regola secondo cui la miglior difesa consiste nel distruggere l'immagine del "nemico". Il convincimento da taluni nutrito, da altri propagandato, del giudice come di un soggetto onnipotente e sordo ai problemi di coscienza, e teso a chissà quali fini impropri, è fasullo e banale: quanti ci sono vicini per ragioni di lavoro o affettive conoscono l'ansia del dubitare, la paura di non sapere offrire le corrette risposte, di non poter cogliere il frutto che a volta pare proibito e si chiama giustizia.
Non c'è e non ci può essere indifferenza nell'atto del giudicare. Non si avvia un uomo al calvario di un processo penale né lo si condanna con il sorriso sulle labbra, non si respinge un immigrato onesto con una scrollata di spalle, non si toglie un bambino a una madre o a un padre senza subirne un contraccolpo doloroso come un pugno nello stomaco. Stati d'animo con i quali il buon magistrato fa i conti in compagnia delle sole voci di dentro che impietosamente gli ricordano giorno dopo giorno come una decisione sbagliata possa stravolgere una vita e uccidere una speranza.
Rubo ancora un minuto alla vostra pazienza per un'ultima annotazione: entro pochi giorni o settimane un gruppo di magistrati milanesi chiuderà la propria attività, e a loro voglio dire: per quaranta e più anni s'è combattuta, credo, la buona battaglia – mi perdoni San Paolo per la citazione che non vuole essere irriverente – e ho speranza che ora, giunti al termine della corsa, integra si sia conservata in ognuno la fiducia negli ideali per i quali tutti fummo avviati a questo lavoro. A quanti operano e opereranno nel mondo del diritto, magistrati, avvocati, personale amministrativo, ai giovani soprattutto, auguro di raccogliere in abbondanza, forti del loro impegno e con l'aiuto di Dio, i frutti di quanto di buono si va seminando perché questo Paese, che è stato la culla del diritto e che a volte ci dilettiamo noi stessi a bistrattare al di là dei suoi demeriti, mentre dispensiamo ammirazione incondizionata a quasi tutti gli altri popoli del mondo che hanno invece, quasi tutti, tanto da imparare; questo Paese al quale, fuor d'ogni retorica, credete, mi onoro e sono fiero di appartenere, rivendichi e riprenda il suo ruolo di portabandiera nella faticosa ma entusiasmante corsa di civiltà che porta al traguardo della Giustizia.”

Ruggero Pesce (1938) giudice italiano

da Discorso di inaugurazione dell'anno giudiziario 2010 per il distretto della Corte d'Appello di Milano del Presidente Ruggero Pesce http://it.wikisource.org/wiki/Discorso_di_inaugurazione_dell%27anno_2010_per_il_distretto_della_Corte_d%27Appello_di_Milano

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“L'Ambiente è un ministero economico.”

Stefania Prestigiacomo (1966) politica italiana

ibidem

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“Il vero esorcista sa che deve pagare un prezzo altissimo per il proprio ministero.”

Matteo La Grua (1914–2012) sacerdote italiano

Contro Satana

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“Israele ci attaccò, e distrusse il reattore nucleare pacifico Tammuz mentre noi eravamo impegnati a combattere l'Iran, distruggendo così una maglia della ricerca scientifica, sebbene l'Iraq abbia sottoscritto il Trattato di non proliferazione nucleare delle armi nucleari, ed è stato molto attivo per lungo tempo nel far sì che in Medio Oriente non ci siano armi nucleari. Ecco cosa fece Israele, e l'Iran ha commesso un atto simile qualche settimana fa, quando fece esplodere il Ministero della Pianificazione. Questi due atti hanno origine dallo stesso impulso, che prende di mira la nuova edificazione culturale e scientifica in Iraq, la giusta via verso lo sviluppo.”

Saddam Hussein (1937–2006) politico iracheno

Israel attacked us and destroyed the peaceful Tammuz nuclear reactor while we were busy fighting Iran, destroying thereby a scientific link of research, although Iraq is a signatory of the nuclear arms non-proliferation treaty, and has been very wildly active, for a long time, to keep the Middle East free from nuclear arms. This is what Israel did, and Iran did a similar act, a few weeks ago, when it blew up the Ministry of Planning. The two acts stem from the same incentive, which aims at the new cultural and scientific construction in Iraq, at the proper path of development.
Variante: L'Israele ci attaccò, e distrusse il reattore nuclear pacifico Tammuz mentre noi eravamo occupati nel combattere l'Iran, così distruggendo una ricerca scientifica, sebbene l'Iraq faccia parte del Trattato di non proliferazione nucleare, ed è stato molto attivo da tempo nel fare sì che le armi nucleari non ci siano nel Medio Oriente. Ecco cosa fece Israele, e l'Iran ha comesso un' atto simile qualche settimana fa, quando fece esplodere il Ministero della pianificazione. Questi due atti hanno origine dallo stesso scopo, che mette in mira la nuova costruzione culturale e scientifico dell'Iraq che mette il paese sulla giusta via dello sviluppo.

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“Nessuno può essere costretto a partecipare o a contribuire pecuniariamente a qualsivoglia culto, edificio o ministero religioso.”

Thomas Jefferson (1743–1826) 3º presidente degli Stati Uniti d'America

citato in un articolo di Curzio Maltese, la Repubblica, 25 giugno 2007

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“I ministeri sono lebbrosari: nessuno sfugge al contagio. Gli onesti possono aspirare ai posti ministeriali ma non ne verranno fuori senza esserne contaminati.”

Napoleone Bonaparte (1769–1821) politico e militare francese, fondatore del Primo Impero francese

L'arte di comandare, Appendice

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“Il ministero petrino, vissuto con totale dedizione, ha avuto in Benedetto XVI un interprete sapiente e umile, con lo sguardo sempre fisso a Cristo, Cristo risorto, presente e vivo nell'Eucaristia.”

Papa Francesco (1936) 266° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Citazioni tratte da discorsi, Udienza a tutti i Cardinali http://www.vatican.va/holy_father/francesco/speeches/2013/march/documents/papa-francesco_20130315_cardinali_it.html, Sala Clementina, 15 marzo 2013

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“Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell'animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l'elezione del nuovo Sommo Pontefice. Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l'amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell'eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Comunicazione di rinuncia al Ministero Petrino, 11 Febbraio 2013
Discorsi

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“Josefa Idem ieri ha raggiunto il suo ministero in canoa risalendo il Tevere.”

Gene Gnocchi (1955) comico, conduttore televisivo e ex calciatore italiano

1º maggio 2013 http://archiviostorico.gazzetta.it/2013/maggio/01/ROMPI_PALLONE__ga_0_20130501_695ea408-b222-11e2-a676-0c36fc35808a.shtml

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“Il sacerdote, che per rispetto umano omette certe pratiche pubbliche di culto e di preghiera, perde molto del suo ministero sacro.”

Luigi Guanella (1842–1915) presbitero italiano

Regolamento interno dei Figli del Sacro Cuore nella Casa divina Provvidenza

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“Nel nostro ministero siamo al servizio di un'iniziativa che non è nostra, ma di Dio.”

Renato Corti (1936) vescovo cattolico italiano

Non uno schema ma una ispirazione

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“È ovvio che rispetto a questo tema, che comprende le discriminazioni nei confronti degli omosessuali e dei transgender, il mio impegno è pieno. Il tema è quello dei diritti. I diritti sono importanti e le diversità non possono essere oggetto di discriminazioni. L'impegno contro le discriminazioni e contro ciò che le fa sorgere, persino nei bambini, deve essere massimo. Non può appartenere soltanto al ministro e al ministero, ma deve essere una questione che si diffonde nel Paese ed entra a far parte di ciò che i bambini imparano da piccoli. Deve essere appreso che la diversità è un valore e non un ostacolo. Cercherò la collaborazione del Ministro Profumo, con cui ho già avuto contatti informali, perché i semi si gettano soprattutto tra i bambini nelle scuole.”

Elsa Fornero (1948) economista e accademica italiana

Origine: Citato in Camera dei Deputati della Repubblica Italiana – XVI Legislatura – Bollettino delle giunte e delle commissioni parlamentari – Commissioni Riunite (I Affari costituzionali e XI Lavoro pubblico e privato) – Martedì 31 gennaio 2012 – Audizione del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Elsa Fornero, sulle linee programmatiche del suo dicastero in materia di pari opportunità http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/stencomm/0111/audiz2/2012/0131/pdfel.htm (Seguito dello svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento, e conclusione), Camera dei Deputati della Repubblica Italiana, 31 gennaio 2012.

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“Meno male, non è passata l'aggravante dell'omofobia. Tutti sperano di avere figli che stanno dalla parte giusta, questo è un augurio che facciamo a tutti, non era giusto aumentare le pene per quelli che si sentono anche un po' disturbati da certe manifestazioni, persone normali che a volte si lasciano scappare qualche parola in senso anche bonario.”

Umberto Bossi (1941) politico italiano

citato in Ministeri, Bossi insiste ancora "Napolitano deve capire" http://www.repubblica.it/politica/2011/07/30/news/ministeri_bossi_insiste_ancora_napolitano_deve_capire-19828877/?ref=HREC1-3 da la Repubblica, del 30 luglio 2011

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“Crescere a 0 vuol dire che si sta crescendo come l'anno scorso che è stato un anno buono, con crescita all'1,8%.”

Renato Brunetta (1950) economista e politico italiano

Origine: Intervista di Corrado Augias su Rai3; citato da Ministero Pubblica Amministrazione http://www.innovazionepa.gov.it/comunicazione/multimedia/audiovisivi/2008/ottobre/audiovisivo-del-01102008-2.aspx, 1º ottobre 2008

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“Pensate cos'è un neutrino, pensate che i neutrini attraversano la materia senza perdere la velocità che è più veloce della luce; invece la Gelmini attraversa la materia, tutte le materie, senza imparare niente; rimane scevra, infatti quando noi scienziati parliamo della Gelmini diciamo che è scevra.”

Maurizio Crozza (1959) comico, imitatore e conduttore televisivo italiano

27 settembre 2011
sul comunicato emesso dal ministero dell'istruzione, guidato allora da Gelmini, che parlava di un inesistente tunnel, in relazione all'esperimento sulla velocità dei neutrini che pareva superiore a quella della luce
Imitazioni, Antonino Zichichi, In Ballarò
Origine: Citato in Crozza elenca la rubrica di Berlusconi: Ballarò, Began, Belen, Bonaiuti http://tv.fanpage.it/crozza-elenca-la-rubrica-di-berlusconi-ballaro-began-belen-bonaiuti/, Fanpage.it, 28 settembre 2011.

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“La Bindi? Una lesbica, e non può guidare il ministero della famiglia.”

Maurizio Saia (1958) politico italiano

citato in Senatore di An: "Bindi è lesbica via dal ministero della Famiglia" http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/politica/senatore-an-contro-bindi/senatore-an-contro-bindi/senatore-an-contro-bindi.html, la Repubblica, 23 maggio 2006

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“[Sull'evacuazione di Debaltseve] Ho ordinato ai responsabili del ministero che si occupa delle emergenze di evacuare i civili di Debaltseve. Per il momento ci sono sei autobus che sono sotto il fuoco. Quando i ribelli hanno visto che stavamo evacuando persone hanno cominciato a bombardare. Fortunatamente finora nessuno è stato ferito.”

Arsenij Jacenjuk (1974) politico, economista e avvocato ucraino

Origine: Citato in Alberto De Filippis, Kiev decide evacuazione di civili da località all’est sotto attacco dei separatisti http://it.euronews.com/2015/02/01/kiev-decide-evacuazione-di-civili-da-localita-all-est-sotto-attacco-dei-/, Euronews.it, 1° febbraio 2015.

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“Signor Presidente, resto ancora allibito dal fatto che, più volte chiamato in causa, il Ministro [Anna Maria Cancellieri] non si sia ancora presentato e allora ci sarebbe un motivo valido per rinominare proprio il dicastero: non è più il Ministero della giustizia il suo, è il Ministero dell'ingiustizia.”

Emanuele Prataviera (1985) politico italiano

Origine: Citato in Camera dei Deputati della Repubblica Italiana – XVII Legislatura – Resoconto stenografico dell'Assemblea - Seduta n. 44 del 2 luglio 2013 http://documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0044/stenografico.pdf – Seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge: Ferranti ed altri; Costa: Delega al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili (A.C. 331-927-A). Roma, 2 luglio 2013.

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“No, sarà che le conosco e quindi do un po' meno peso. C'è un atto assolutamente pubblico, la requisitoria del pubblico ministero Luca Tescaroli al processo di appello per la strage di Capaci dove sono stati condannati tutti i boss di Cosa Nostra, da Riina in giù, per avere ordinato e realizzato la strage che ha visto la morte di Falcone, della moglie, degli uomini della scorta; in questo processo di appello Tescaroli fa un accenno ad un'altra indagine che è in corso alla procura di Caltanissetta, e che riguarda i mandanti a volto coperto, cioè coloro che avrebbero diciamo suggerito se non altro la tempistica per quelle due stragi in sequenza che erano Capaci e poi via D'Amelio: voi ricorderete che in quei 50 giorni saltarono in aria i due giudici più famosi d'Italia, a Palermo, cioè Falcone e Borsellino: intere autostrade sventrate, cioè una cosa mai vista; forse in Colombia. E questo pubblico ministero nella requisitoria ha sostenuto, ha ricordato, le parole di alcuni collaboratori di giustizia i quali sostengono che Totò Riina, prima di mettere a punto queste stragi, aveva incontrato alcune persone importanti, come le chiamava lui, e questi pentiti riferiscono che erano Berlusconi e Dell'Utri. Naturalmente tutto ciò è una requisitoria, è un documento pubblico, è una cosa che è stata letta in udienza e noi l'abbiamo pubblicata, non è una sentenza, ci mancherebbe altro, è semplicemente uno spunto di indagine, indagine che mentre Tescaroli parlava era in corso: e altre indagini ci sono sulle stragi del '93, perché voi ricorderete che nel '93 ci fu quella replica, quando la mafia stranamente cominciò ad occuparsi del patrimonio artistico: cioè, la mafia uscì dal territorio siciliano e cominciò a mettre bombe agli Uffizi, a via Palestro a Milano e qui a Roma, a San Giovanni in Laterano, per non parlare dell'attentato a Maurizio Costanzo, che è un altro caso clamoroso: è molto interessante, soltanto a livello cronologico, leggere quello che racconta Cartotto, e cioè che Maurizio Costanzo era uno, all'interno della Fininvest, ferocemente contrario alla nascita del partito della Finivest, cioè alla "scesa in campo" della Fininvest in politica. Insomma, è un bel quadretto.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

Citazioni tratte da interviste

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“L'eccellentissimo professor Amedeo Maiuri è stato poi contattato, come promesso, dai responsabili del coordinamento della raccolta dati del ministero per i Beni e le attività culturali? O essi hanno rinunciato alla preziosa collaborazione dell'illustre archeologo arrendendosi davanti al dettaglio che egli è morto il 7 aprile 1963, cioè 47 anni fa?”

Gian Antonio Stella (1953) giornalista e scrittore italiano

da L'elenco (incerto) di vivi e scomparsi https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/marzo/24/elenco_incerto_vivi_scomparsi_co_9_100324069.shtml, Corriere della sera, 24 marzo 2010

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“Ai signori Vichy e Lenorme era sufficiente ottenere tutti i permessi per perlustrare il terreno presso il santuario del Marzale; e il parigino, che s'era previdentemente messo in società con uno stimanto cittadino piemontese, anzi italiano ormai, sperava che la questione romana, il pontefice, Roma capitale d'Italia, tutti problemi sui quali fra le due potenze non c'era accordo, non interferissero nei suoi affari, guastassero i buoni rapporti con le autorità. Anche le relazioni fra le autorità politiche e quelle religiose non erano tranquille. Sul principio del 1863, il ministro Pisanelli aveva proposto la legge per l'abolizione delle congregazioni ecclesiastiche e per l'ordinamento dell'asse ecclesiastico. in Francia era uscita, in quei mesi, la Vita di Gesù di Renan. L'8 dicembre di quell'anno, noi sappiamo, che il pontefice avrebbe pubblicato l'enciclica Quanta cura e il Sillabo. E fra due anni, nel 1866, si avrebbe avuta «l'infausta campagna» del 1866, con la donazione del Veneto da parte dei francesi, anche se: «Questa mostra di guerra consumò 144 milioni per gli apparecchi e armamenti: 141 milioni per la flotta; poi 91 milioni e mezzo per indennità pagate all'Austria, sicché la Venezia costava al regno quasi un miliardo». Il governo dei moderati durò, sappiamo ancora, sedici anni, fornendo al regno ben quindici ministeri.”

Alberico Sala (1923–1991) scrittore, poeta e critico d'arte italiano

Origine: I vizi naturali, p. 36