Educazione europea
Origine: Educazione Europea, Neri Pozza, 4 ed., dicembre 2012, pag. 202, 203. Edizione originale Education Europeenne, Gallimard, 1956.
Origine: Frasi pronunciate dal personaggio Kurtler.
Frasi su pietà
pagina 5

Origine: Una donna e altri animali, p. 127

Origine: I diritti degli animali, p. 178

cap. LII; p. 121
Clelia: il governo dei preti

La tregua
Variante: Ci pareva, e così era, che il nulla pieno di morte in cui da dieci giorni ci aggiravamo come astri spenti avesse trovato un suo centro solido, un nucleo di condensazione: quattro uomini armati, ma non armati contro di noi; quattro messaggeri di pace, dai visi rozzi e puerili sotto i pesanti caschi di pelo.
Non salutavano, non sorridevano; apparivano oppressi, oltre che da pietà, da un confuso ritegno, che sigillava le loro bocche, e avvinceva i loro occhi allo scenario funereo. Era la stessa vergogna a noi ben nota, quella che ci sommergeva dopo le selezioni, ed ogni volta che ci toccava assistere o sottostare a un oltraggio: la vergogna che i tedeschi non conobbero, quello che il giusto prova davanti alla colpa commessa da altrui, e gli rimorde che esista, che sia stata introdotta irrevocabilmente nel mondo delle cose che esistono, e che la sua volontà buona sia stata nulla o scarsa, e non abbia valso a difesa.
Così per noi anche l'ora della libertà suonò grave e chiusa, e ci riempì gli animi, ad un tempo, di gioia e di un doloroso senso del pudore, per cui avremmo voluto lavare le nostre coscienze e le nostre memorie della bruttura che vi giaceva: e di pena, perché sentivamo che questo non poteva avvenire, che nulla mai più sarebbe potuto avvenire di così buono e puro da cancellare il nostro passato, e che i segni dell'offesa sarebbero rimasti in noi per sempre, e nei ricordi di chi vi ha assistito, e nei luoghi ove avvenne, e nei racconti che ne avremmo fatti. Poiché, ed è questo il tremendo privilegio della nostra generazione e del mio popolo, nessuno mai ha potuto meglio di noi cogliere la natura insanabile dell'offesa, che dilaga come un contagio. E' stolto pensare che la giustizia umana la estingua. Essa è una inesauribile fonte di male: spezza il corpo e l'anima dei sommersi, li spegne e li rende abietti; risale come infamia sugli oppressori, si perpetua come odio nei superstiti; e pullula in mille modi, contro la stessa volontà di tutti, come sete di vendetta, come cedimento morale, come negazione, come stanchezza, come rinuncia.

The Death of Ivan Ilych
Mrs. Robinson's Disgrace: The Private Diary of a Victorian Lady

Origine: Antropologia strutturale due, pp. 77-78

J1654 – F1687, vv. 1-4
Lettere
Origine: In Tutte le poesie. J1651 – 1700 http://www.emilydickinson.it/j1651-1700.html, EmilyDickinson, traduzione di G. Ierolli.

Variante: Mentre Barack Obama promuove la sua settima guerra al mondo musulmano da quando gli è stato assegnato il Premio Nobel per la Pace, e Francois Hollande promette un attacco “senza pietà” sulle macerie della Siria, l’isteria e le menzogne orchestrate fanno quasi venire la nostalgia per l’onestà omicida di Kissinger.
Origine: Mangiar sano, p. 78

Origine: Citato in Luigi Martini, Il Confortatorio di Mantova negli anni 1851,52,53 e 55, 1867, Tipografia Benvenuti, Mantova, p. 409.
Origine: Da Mario Monti odia lo Stato. E ci dicono che lo salverà. http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=388, PaoloBarnard.info, 30 giugno 2012.
Epilogo, p. 150-151
Storia del fascismo

Citato in di Historia, Mensile illustrato di Storia, Anno VII – N. 66 – Milano – Maggio 1963

“La gente se vuole sa esser feroce
Sarcastica e cinica e senza pietà.
(Ragazza magica)”
da Per il bombardamento di Genova

da Lettera nona, Napoli, dicembre 1765, pp. 51-52
Lettere dall'Italia 1765-1766
Origine: Antichi pittori italiani, pp. 500-501

dalla lettera da Palermo del 25 giugno 1799, pp. 74-75
Carteggio di Maria Carolina Regina delle due Sicilie con Lady Emma Hamilton
Variante: Infine, una severità esatta, pronta, giusta. L'istesso si farà per le donne che si sono distinte nella rivoluzione, e ciò senza pietà. Non v'è bisogno di una giunta di Stato. Non è processo, né opinione : è un fatto avvenuto provato, stampato: o gli scellerati si all'imponente forza dell'ammiraglio, o bisognerà riunire i corpi di truppe, farne venire anche da fuori se fa uopo, avvisare le povere donne e fanciulli di uscire, prendendo per forza i due castelli secondo le norme della guerra con coloro che son dentro, e cosi terminare questa colpevole e pericolosa resistenza.
Il cardinale non deve nominare nessun impiegato senza proporlo. I sedili, sorgente di tutti i mali, e vera prima riunione dei ribelli, che hanno rovinato il regno e detronizzato il re, restano per sempre aboliti, come pure i diritti, e giurisdizioni baronali per sollevare dalla schiavitù un popolo fedele che ha rimesso il re sul trono, donde il tradimento, la fellonia e la colpevole indifferenza dei nobili l'hanno cacciato. Ciò non piace, ma è d'assoluta necessità; senza ciò il re non governerà sei mesi tranquillamente. I popoli aspettano dalla sua giustizia d'esser sollevati dopo aver fatto tanto per lui. Infine mia cara Miledy, raccomando a Milord Nelson di trattar Napoli come se fosse una città ribelle d'Irlanda che si fosse condotta così. Non bisogna aver riguardo al numero, le migliaia di scellerati di meno renderanno la Francia più debole e noi staremo meglio. Essi avranno meritato d'esser gettati in Africa, in Crimea. Gettarli in Francia sarebbe una carità. Meriterebbero d'esser bollati, affinchè nessuno fosse ingannato da loro; cosi è un bene che gli si concede. Vi raccomando dunque, mia cara Miledy, la più gran fermezza, forza, vigore, rigore; ne va della nostra considerazione e futura tranquillità: il popolo fedele lo desidera. Vi raccomando di darmi spesso vostre nuove: potete immaginare la mia premura.
Credetemi per la vita, la vostra più che sensibile, affettuosa riconoscente amica — Carolina. (dalla lettera da Palermo del 25 giugno 1799, pp. 74-75)
da Centuria Terza, p. 340
Le Stuore di Gio. Corona [tessute di varia eruditione sacra, morale, e profana]

Origine: Citato in Basayev rivendica l'attacco al teatro https://archivio.unita.news/assets/main/2002/11/02/page_014.pdf, L'Unità, 2 novembre 2002

Origine: Lettera su Genova, p. 35
Capitolo V, La prima guerra mondiale e il travaglio del dopoguerra, p. 188
Chiesa e Stato in Italia

Jared non rispose. Sentii gli occhi gonfiarsi di lacrime. Davvero Ian aveva un'opinione così alta di me? Pensava davvero che mi fossi guadagnate il diritto di vivere laggiù?
L'ospite