Frasi su sporco
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“Roma è sporca, ma è Roma; e per chiunque ha vissuto a lungo a Roma quella sporcizia ha un fascino che la lindura di altri posti non ha mai avuto.”

William Wetmore Story (1819–1895) scultore, critico d'arte, poeta ed editore statunitense

citato in Attilio Brilli, Il grande racconto del viaggio in Italia, il Mulino, Bologna, 2014, p. 55

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“Non mi si può chiedere di fare il lavoro sporco e poi far finta di niente. Non sento le voci della maggioranza dire: ma Mastella che c'entra? Perché ce l'avete con lui?”

Clemente Mastella (1947) politico italiano

da la Repubblica, 20 ottobre 2007; citato in Marco Travaglio, Così parlò Mastella http://espresso.repubblica.it/dettaglio//1939831, L'espresso, 8 gennaio 2008

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“Il Partito comunista è una specie di paese nel paese, una specie di paese pulito e morale in un paese sporco e profondamente immorale.”

Pier Paolo Pasolini (1922–1975) poeta, giornalista, regista, sceneggiatore, attore, paroliere e scrittore italiano

Origine: Citato in Francesco Cataluccio, Ripensando Pasolini http://www.ilpost.it/francescocataluccio/2015/10/30/pier-paolo-pasolini-2/, ilPost.it, 30 ottobre 2015.

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“L'esempio più sporco e osceno di chi finge di perdere il proprio ruolo sociale per mantenerlo.”

Giovanni Testori (1923–1993) scrittore, drammaturgo e storico dell'arte italiano

citato in Roberto Gervaso, Ve li racconto io, Milano, Mondadori, 2006, p. 417. ISBN 88-04-54931-9

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“La boxe è un grande sport e uno sporco affare.”

Ken Norton (1943–2013) pugile statunitense

Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 82. ISBN 88-8598-826-2

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“Nel nostro ordinamento giuridico la Costituzione si trova in alto, è la prima fonte dalla quale discendono tutte le leggi. Queste persone, che abbiamo votato per quarant'anni, non hanno potuto fare le cose più sporche attraverso le leggi perché c'era una Costituzione che non avevano fatto loro, ma altri che non perseguivano i loro stessi interessi.
Perché la vogliono cambiare? Perché poi sarà più facile fare approvare leggi che non dovranno rispettare altro se non i loro interessi. Allora, se gli italiani non capiscono che oggi sono in mano a persone che nessuno ha eletto, che la stessa Corte costituzionale ha ribadito che c'era una legge elettorale non rappresentativa di questo Paese, perché vi state permettendo questo? Mi chiedo, da cittadina, stando fuori, leggendo, provando ad informarmi e a studiare, ma perché?
Dite di volere superare il bicameralismo e di volere dare un taglio ai costi della politica, come volevamo anche noi: allora tagliamo tutti e due i rami del Parlamento di una quantità di membri. Consentiamo di votare la fiducia su alcune materie. Non creiamo una dittatura. Perché state togliendo la possibilità di votare i senatori? Se questo non raffigura un vostro interesse dovete spiegare perché dovrebbe essere interesse dei cittadini non sentirsi rappresentati al Senato e non poterlo votare.”

Paola Taverna (1969) politica italiana

Origine: Citato in Senato della Repubblica Italiana – Legislatura XVII – Aula – Resoconto stenografico della Seduta n. 562 del 19 gennaio 2016 http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=17&id=956806. Roma, 19 gennaio 2016.

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“[Su Aleppo assediata] Quando si fa la pace si trovano sempre le mani sporche di sangue, ma ora si deve far sì che quelle mani si incontrino e si stringano”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

Con data
Origine: Da Aleppo, intervista ad Andrea Riccardi: devono stringersi le mani http://www.riccardiandrea.it/2015/11/aleppo-intervista-ad-andrea-riccardi.html, su Avvenire, ripreso da riccardiandrea.it, 8 novembre 2015.

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“Chi può dimenticare i suoi scampi senza scampo: quattro gamberi agliatissimi disposti in modo tale da dirla assai più lunga, sulla sporca guerra in Vietnam, di tanti e tanti libri su questo argomento? (1981)”

Woody Allen (1935) regista, sceneggiatore, attore, compositore, scrittore e commediografo statunitense

Effetti collaterali (Side Effects), "Fabrizio's": critica e replica

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“Benny ha sedici anni, ma ha già la fedina sporca. A ventisei anni andrà sulla sedia elettrica. A trentasei, sarà impiccato. A cinquanta, sarà proprietario di una lavanderia a secco.”

Woody Allen (1935) regista, sceneggiatore, attore, compositore, scrittore e commediografo statunitense

2004
Effetti collaterali (Side Effects), Reminiscenze: luoghi e persone

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“— Non mi hai mai detto che c’era un androide a bordo. Perché? Non mentirmi, Carter. Ho visto il suo marchio tatuato, fuori delle docce.Burke era imbarazzato. — Be’, non mi è venuto in mente. Non capisco perché sei così sconvolta. La Compagnia impiega da anni i sintetici a bordo delle navi. Non hanno bisogno di ipersonno, ed è molto più economico che assumere un pilota umano, per coordinare i passaggi interstellari. E non dà di volta loro il cervello a lavorare tutto quel tempo da soli. Non c’è niente di strano.— Per conto mio, preferisco l’espressione “persona artificiale”, — interloquì gentilmente Bishop. — C’è qualche problema, posso fare qualcosa, forse?— Ne dubito. — Burke si ripulì le labbra sporche di uovo. — Un sintetico non ha funzionato come doveva, durante la sua ultima traversata. Ci sono stati dei morti.— Ne sono sconvolto. Quanto tempo fa?— Un bel po’, sì. — Burke non entrò nei particolari, cosa di cui Ripley gli fu grata.— Allora può essersi trattato di un modello più vecchio.— Cyberdine Systems 120-A/218.Bishop si piegò verso Ripley con fare conciliante. — Bene, questo spiega tutto. I vecchi A/2 erano sempre un po’ nervosi. Adesso come adesso non potrebbe succedere, non con l’installazione dei nuovi inibitori comportamentali. Mi è impossibile nuocere o, per omissione, permettere che sia fatto del male ad un essere umano. Gli inibitori sono stati montati in fabbrica insieme con il resto delle mie funzioni cerebrali. Nessuno può manometterli. Quindi, come può vedere, io sono totalmente innocuo. (pp. 36-37)”

Alan Dean Foster (1946) scrittore statunitense

Aliens scontro finale

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“Ogni tanto qualcuno ha il coraggio di parlare di medicina umana, che guarda al paziente e non alla malattia. Eppure nessuno parla di mondo, cultura, società moderna che deve adeguarsi ai bisogni dell’uomo. Come se il mondo fosse un involucro estraneo alle dinamiche umane. Così i ragazzi si devono inserire nel mondo del lavoro, e gli non si offre alcuna possibilità di inventare un nuovo modo di lavorare, una nuova filosofia di vita. Il mondo adulto dovrebbe sfruttare il pensiero giovane che, positivamente responsabilizzato, potrebbe favorire scenari nuovi, clamorosi. Certo che la giovinezza deve essere anche l’età della ribellione. Ma la ribellione ha in sé degli elementi costruttivi che il nostro mondo rifiuta categoricamente, perdendo due opportunità: quella dei giovani di crescere e quella degli adulti di cambiare. E invece: bambino, lasciali lavorare. E lasciaci portare avanti i nostri sporchi giochi di potere, i posti già assegnati per diritto di famiglia o politico, le corruzioni già previste, le ingiustizie già programmate, le nostre divisioni opportunistiche tra il bene e il male, la nostra paura dell’amore, le nostre fedi a cui non crediamo. Lascia fare e mettiti in riga, che tanto le cose vanno così e nessuno le può cambiare. Adeguati. Che gli ideali cadono con l’età adulta. Mettiti l’animo in pace. Tanto continuerai a sentire frasi ovvie come “sono i giovani del nostro futuro” e qualcuno comincerà ad applaudire annuendo perché vorrà farsi vedere mentre applaude e tutti si complimenteranno perché quella è davvero una banalità che non cambia nulla. I giovani saranno il nostro futuro. Perché anche loro, i giovani, impareranno presto, prestissimo, a perdere se stessi e i loro pensieri. Diventeranno adulti. Perché, dicono, diciamo, non c’è altra scelta.
Il mondo adulto conta sui giovani. Per vendicarsi e rivivere attraverso di loro la propria perdita di identità.”

Luca Raffaelli (1959) giornalista, saggista e sceneggiatore italiano

Le anime disegnate

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“Ha qualche volta un ortolan parlato
Cose molte a proposito a la gente;
E da un mantel rotto e sporco e stato
Molte volte coperto un uom prudente.”

Francesco Berni (1497–1535) scrittore e poeta italiano

Rifacimento of Orlando Innamorato

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“Le scope di Roberto Maroni, quelle che dovevano ripulire la Lega della Bossi Family, delle spese allegre del Trota, del leghista che pagava con soldi pubblici perfino il pranzo di nozze della figlia, hanno fallito. Lo sporco è rimasto dentro la casa del Carroccio.”

Gianni Barbacetto (1952) giornalista e scrittore italiano

Dal suo blog su Il fattoquotidiano.it
Origine: Da Lo scandalo sanità in Lombardia, la fatina dei denti e i controllori puniti https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/19/lo-scandalo-sanita-in-lombardia-la-fatina-dei-denti-e-i-controllori-puniti/2478871/, 19 febbraio 2016.

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“Non esistono le guerre sporche. Esistono le guerre giuste e quelle ingiuste. Il cristianesimo crede nelle guerre giuste. La nostra fu una guerra giusta.”

Jorge Rafael Videla (1925–2013) militare argentino

Origine: Citato in Videla sui desaparecidos Non potevo fucilarli tutti http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/02/27/videla-sui-desaparecidos-non-potevo-fucilarli-tutti.html?ref=search, Repubblica.it 27 febbraio 2001.

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Instabile Clima

Nel vasto politeama del mondo
il clima pavonesco danza
come orchestra di vento,
che incanta nello sgomento!
La terra,
palcoscenico mutevole
ospita quel cambiamento,
come musical commedy,
una tranche di tormento.
L'oceano,
come un pittore abile
ma distratto
dipinge ornamenti di frastagli
contro imprudenti scogli
a inabissarli nelle sue acque
col suo nuovo stile,
ameni sfide!
Le correnti,
come tersicoree in scena
avvicendano ritmo
e movimenti senza pena,
pericolosa avanscena!
Il sole,
come signore dorato
un altero regale
dirige il suo calore,
senza uguale!
Mentre la pioggia,
spruzza e crea a catinelle
come folle artista
i suoi schizzi bagnati
dal petricore che affonda,
nel volume che esonda!
L'aria,
come compositore
di flauto traverso,
senza una fine
scrive nuove note
nel suo vasto confine!
E le verdi montagne,
come giganti imponenti
scolpiscono il paesaggio
con gesti possenti.
Ma l'uomo,
come un intruso smemorato
altera questo equilibrio
tutto sconcertato!
Col suo sregolato progresso, inarrestabile
lascia il pianeta
in uno stato instabile!
Così il clima,
come un'opera bizzarra
si trasforma per noi
in un nuovo dramma dato in arra!
E mentre la natura
cerca di resistere,
l'uomo dovrebbe
agire per non disperdere!
Oh, al bivio di questa storia,
una scelta memorabile
dobbiamo affrontare
e ritrovare saggezza
che ci ha abbandonato,
dobbiamo ammantare!
Oh, per salvare questa Terra
bisogna agire con coscienza
con la mente e con il cuore,
bisogna liberarla dall'anteguerra
che poi scivola in guerra!
Rispettare la natura
che ci ha generato,
affinché possa ancora
regalare quel futuro ben sperato!
Dare voce alle voci
di chi è stato oppresso,
per proteggere gli esseri
che sono stati messi
a rischio espresso!
Perché il clima
come fiore delicato,
ha bisogno di cure
per non soccombere abbagliato!
E come sinfonia, uniti,
dobbiamo suonare,
per onorare la bellezza
che il mondo sa creare!
Il finale è nelle nostre mani.
Noi siamo gli autori,
dovremo scrivere una storia
che cancelli gli orrori!
Rinveniamo in armonia
la vera essenza della vita
senza quella sporca ipocrisia,
in questo marasma consunto
del consumismo esaltato
alterando quel clima ammalato,
in questo vasto politeama
del mondo,
dove il clima pavonesco
danza in discordanza
una fievole baldanza
che pian piano sbiadisce
la sua dolce fragranza.

©Laura Lapietra”