Frasi su bene
pagina 21

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“Il vero bene comune degli uomini è l'uomo stesso.”

Maurice Zundel (1897–1975) poeta, filosofo, mistico, teologo

Vita, morte, risurrezione

“Noi infatti ammettiamo che tutto va bene quando tutto va bene per noi.”

Maurice Zundel (1897–1975) poeta, filosofo, mistico, teologo

Vita, morte, risurrezione

“I diritti dell'uomo presuppongono che chiunque porti in se stesso il bene comune, che sia il bene comune, che sia un bene universale.”

Maurice Zundel (1897–1975) poeta, filosofo, mistico, teologo

Quale uomo e quale Dio

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“È piú che dubbioso che l'eroe da noi scelto sia piaciuto ai lettori. Alle signore non piacerà, questo si può dir di sicuro, giacché le signore esigono che l'eroe sia una perfezione assoluta, e basta che abbia, nell'anima o nel corpo, una qualsiasi macchiolina – apriti cielo! Per quanto profondo sia sceso in lui lo sguardo dell'autore, per quanto abbia reso con piú nettezza d'uno specchio la sua immagine, non gliene riconosceranno il minimo pregio. La stessa complessione pienotta e la mezza età di Číčikov gli saranno di grave pregiudizio: la complessione pienotta non verrà a nessun patto perdonata al nostro eroe, e moltissime signore, torcendo il viso dall'altra parte, diranno: – Pfu! com'è detestabile! – Ahimè, son tutte cose che l'autore sa bene; e, nonostante tutto, egli non può scegliere per suo eroe un uomo virtuoso. Ma… chissà, nel corso di questa stessa narrazione, si faranno sentire altre corde, non tocche fin qui; verrà a risaltare la smisurata ricchezza dello spirito russo; apparrà un uomo dotato di virtú sovrumane, o una di quelle prodigiose giovinette russe, come altrove non se ne trovano al mondo, in tutta la stupenda bellezza della sua anima femminile, tutta aspirazioni magnanime e spirito di sacrificio. E morti sembreranno, di fronte a loro, tutti gl'individui virtuosi dell'altre stirpi, com'è morto un libro di fronte alla viva parola! Si solleveranno i moti propri dell'indole russa… e si vedrà quanto a fondo sia penetrato nella natura slava ciò che ha sfiorato appena la natura degli altri popoli… Ma a che scopo parlare di quello che è innanzi? Non si conviene all'autore, che è un uomo educato ormai da gran tempo alla severa vita interiore e alla fredda lucidità della solitudine, lasciarsi trasportare come un giovanotto. A ogni cosa il suo turno, e il suo luogo, e il suo tempo! Ma l'uomo virtuoso, no, non l'abbiamo scelto a nostro eroe. E possiamo anche dire perché non l'abbiamo scelto. Perché è tempo, una buona volta, di concedere un po' di riposo al povero uomo virtuoso; perché a vuoto gira su tutte le labbra la parola uomo virtuoso; perché hanno ridotto a un cavallo l'uomo virtuoso, e non c'è scrittore che non ci scarrozzi, incitandolo colla frusta, o qualunque altra cosa gli capiti; perché hanno talmente massacrato l'uomo virtuoso, che ormai non c'è piú in lui neppur l'ombra della virtú – gli sono restate le coste e la pelle, al posto del corpo; perché ipocritamente si fa venire in ballo l'uomo virtuoso; perché non si rispetta, l'uomo virtuoso. No, è tempo, una buona volta, d'attaccare alle stanghe anche un farabutto. Suvvia dunque, attacchiamo questo farabutto!”

Nikolaj Vasiljevič Gogol (1809–1852) scrittore e drammaturgo ucraino

I, 11; 1977, p. 223

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“Il male non è che una vanità: abbiamo l'orgoglio del bene e non disperiamo.”

Alexandre Dumas (figlio) (1824–1895) scrittore e drammaturgo francese

p. 23

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“Vi sono circostanze in cui l'aborto è necessario. Lo so bene. Quando un genitore è nero e l'altro è bianco. Oppure in caso di stupro.”

Richard Nixon (1913–1994) 37º presidente degli Stati Uniti d'America

Origine: Da una conversazione desecretata dei primi mesi del 1973; citato in Christopher Hitchens, Quando l'America era in mano a un presidente razzista https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/luglio/05/Quando_America_era_mano_presidente_co_8_090705022.shtml, Corriere della Sera, 5 luglio 2009.

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“Ogni uomo, per agire, ha bisogno di credere importante e buona la propria attività. E per questo, qualunque sia la sua condizione, egli non mancherà di crearsi una visione della vita umana in genere, alla luce della quale la sua attività possa apparirgli importante e buona.
Di solito si pensa che il ladro, l'assassino, la spia, la prostituta, riconoscendo cattiva la propria professione, debbano vergognarsene. Invece accade esattamente il contrario. Gli uomini che il destino e i loro peccati o errori hanno posto in una determinata condizione, per quanto sbagliata sia, si creano una visione della vita in genere alla luce della quale questa condizione possa apparir loro buona e rispettabile. Per sostenere poi tale visione gli uomini si appoggiano istintivamente a una cerchia di persone in cui venga riconosciuto il concetto che si sono creati della vita e del loro posto in essa. La cosa ci sorprende quando i ladri si vantano della loro destrezza, le prostitute della loro depravazione, gli assassini della loro crudeltà. Ma ci sorprende solo perché la cerchia, l'ambiente di queste persone è circoscritto, e soprattutto perché noi ne siamo al di fuori. Ma non capita forse lo stesso fenomeno fra i ricchi che si vantano delle loro ricchezze, cioè di ladrocinio, fra i capi militari che si vantano delle loro vittorie, cioè di omicidio, fra i sovrani che si vantano della loro potenza, cioè di sopraffazione? Noi non vediamo in queste persone un concetto distorto della vita, del bene o del male, volto a giustificare la loro condizione, solo perché la cerchia di persone con tali concetti distorti è più vasta, e noi stessi vi apparteniamo.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo
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“Allargai il raggio delle mie osservazioni, esaminai la vita di enormi masse di uomini, sia di quelli passati sia di quelli contemporanei. E di uomini che avevano capito il senso della vita, che avevano saputo vivere e morire io ne vedevo non due, tre, dieci, bensì centinaia, migliaia, milioni. E tutti loro, infinitamente diversi per indole, intelligenza, educazione, condizione, tutti allo stesso modo e in completa contrapposizione alla mia ignoranza conoscevano il senso della vita e della morte, sopportavano privazioni e sofferenze, vivevano e morivano vedendo in ciò non la vanità, ma il bene.
Ed io fui preso da amore per quegli uomini. Quanto più penetravo nella loro vita di uomini viventi e nella vita degli uomini che erano già morti, dei quali leggevo o sentivo raccontare, tanto più io li amavo, e tanto più mi diventava facile vivere. Vissi così circa due anni e in me si verificò quel rivolgimento che da tempo già si preparava e del quale erano sempre esistite dentro di me le premesse. Mi accadde che la vita della nostra cerchia – dei ricchi, delle persone istruite non solo mi disgustò, ma perse qualsiasi senso. Tutto quello che noi facevamo, i nostri ragionamenti, la nostra scienza, le nostre arti, tutto ciò mi apparve come un trastullo da ragazzi. Io capii che non si doveva cercare un senso in tutto ciò. E invece quel che faceva il popolo lavoratore, il quale costruisce la vita, mi appariva come l'unica occupazione degna di rispetto. E capii che il senso che veniva attribuito a quella vita era la verità, e l'accettai.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo

cap. X

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“Per attrarre, il lavoro dev'essere già fatto a metà e bene.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo

28 ottobre 1960, p. 198

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“Il bene di cui parlo io è quello che può essere considerato bene per se stessi e per tutti.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo

22 maggio 1881, p. 244

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“Provò il lusso di fare del bene.”

George Crabbe (1754–1832) poeta inglese

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“Il dovere fondamentale del potere è la sollecitudine per il bene comune della società: da qui derivano i suoi fondamentali diritti.”

Papa Giovanni Paolo II (1920–2005) 264° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Origine: Parole sull'uomo, p. 73

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“Damose da fa'! Volemose bene! Semo romani!”

Papa Giovanni Paolo II (1920–2005) 264° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

dall' incontro con i Parroci e il Clero della Diocesi di Roma http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/2004/february/documents/hf_jp-ii_spe_20040226_clergy-rome_it.html, 26 febbraio 2004
Origine: Citato in Ciampi: in Campidoglio cita il Papa, semo romani e damose da fa' http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2005/09/27/Politica/CIAMPI-IN-CAMPIGLIO-CITA-IL-PAPA-SEMO-ROMANI-E-DAMOSE-DA-FA_093959.php, Adnkronos, 27 settembre 2005.

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“La vostra giovinezza non è solo proprietà vostra, proprietà personale o di una generazione: essa appartiene al complesso di quello spazio, che ogni uomo percorre nell'itinerario della sua vita, ed è al tempo stesso un bene speciale di tutti. È un bene dell'umanità stessa.”

Papa Giovanni Paolo II (1920–2005) 264° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

dalla Lettera Apostolica Dilecti Amici http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_letters/documents/hf_jp-ii_apl_31031985_dilecti-amici_it.html, 1, 31 marzo 1985

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“Non so se posso bene spiegarmi nella vostra… nostra lingua italiana. Se mi sbaglio, mi corrigerete.”

Papa Giovanni Paolo II (1920–2005) 264° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

dal Primo saluto e prima benedizione ai fedeli http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1978/documents/hf_jp-ii_spe_19781016_primo-saluto_it.html, 16 ottobre 1978

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“Capisco così bene che soltanto l'amore può renderci graditi al Signore, da costituire esso la mia unica ambizione.”

Teresa di Lisieux (1873–1897) religiosa e mistica francese

Storia di un'anima, Manoscritto autobiografico B

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“Poiché prendono per imperfezione i miei piccoli atti di virtù, potranno altrettanto bene ingannarsi prendendo per virtù ciò che è soltanto imperfezione.”

Teresa di Lisieux (1873–1897) religiosa e mistica francese

Storia di un'anima, Manoscritto autobiografico C

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“Tutto è bene, quando si cerca soltanto la volontà di Gesù.”

Teresa di Lisieux (1873–1897) religiosa e mistica francese

Storia di un'anima, Manoscritto autobiografico C

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“Voglio davvero che il piccolo Gesù si trovi così bene nel mio cuore da non pensare più a ritornare in Cielo.”

Teresa di Lisieux (1873–1897) religiosa e mistica francese

a suor Agnese di Gesù, 1-6 marzo 1884
Lettere

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“Perché l'imitazione del male supera sempre l'esempio, come, per il contrario, quella del bene è sempre inferiore, figli ancor più turpi di questa dottrina sono i Misteri di Parigi, i quali non si arrossi di qualificare per libro morale, benché l'autore di esso, Eugenio Sue, fosse dai Francesi chiamato a gran ragione il Cristoforo Colombo dei bordelli. L'eroine del suo romanzo sono Rigolette e Fleur de Marie, leggiadrissime sartine di sedici anni e senza genitori, le quali coll'esercizio dell'arte loro reggono sottilmente la vita, e non hanno in fondo della loro borsa altro capitale che dugento franchi. La prima vive in una soffitta lietamente, né dimentica di Dio, ch'ella prega ogni giorno. La seconda, a cui rincresce la fatica, frequenta i passeggi e le taverne, dissipa il suo meschino peculio, e si risolve a far mercimonio del suo corpo pei suggerimenti d'una infame creatura. Ella si lascia persuadere così presto, che non può chiamarsi sedotta: non amore, non sensualità, ma solamente la promessa che prezzo di vergogna avrà ozio e un poco di pane, la conducono nell'orrido e crudelissimo lupanare dove si ruba, si assassina, si avvelena, e non paghi di vivere di delitto, si scherza pur col delitto.”

Giovanni Battista Niccolini (1782–1861) drammaturgo italiano

Origine: Cfr. Francesco Guicciardini, Storia d'Italia: «L'imitazione del male supera sempre l'esempio, come per il contrario l'imitazione del bene è sempre inferiore.»
Origine: Discorso sulla tragedia greca, p. XV-XVI

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“[Riferito alla terra battuta] Mi piace molto, ci ho giocato tanto. Crescendo ho iniziato a conoscerla meglio, ho capito che serve avere pazienza e mantenere una mente aperta. Ho imparato a giocare palle più alte, con più spin, a cercare gli angoli, e questo ha fatto bene al mio tennis.”

Kyle Edmund (1995) tennista britannico

Origine: Citato in Alessandro Mastroluca, Kyle Edmund Il paziente inglese http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2013/06/16/905300-kyle_edmund.shtml, Ubitennis.com, 16 giugno 2013.

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“La tristezza è nemica del bene.”

Giuseppe Marello (1844–1895) vescovo cattolico italiano

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“Trattare più bene chi, per qualche ragione, non lo merita.”

Giuseppe Marello (1844–1895) vescovo cattolico italiano

Scritti

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“Fai bene a lasciarmi anch'io fossi in me mi lascerei.”

Roberto Antoni (1954–2014) scrittore, cantante e attore italiano

Non c'è gusto in Italia ad essere intelligenti

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“[Dopo i problemi dovuti alla sindrome di Sjögren] Servo come prima, però cerco subito di spingere e fare break : perché se non ingrano non insisto, gli scambi lunghi o i set che si trascinano non fanno altro che ridurre la mia autonomia. In ogni set devo essere protagonista, nel bene o nel male.”

Venus Williams (1980) tennista statunitense

Origine: Citato in Daniele Uccella, Venus Williams: "La dieta, il segreto della mia ripresa" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2013/01/17/831413-venus_williams_dieta_segreto_della_ripresa.shtml, Ubitennis.com, 17 gennaio 2013.