Frasi su dato
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“L'origine psicologica del concetto di spazio, o della necessità di esso, è lungi dall'essere così ovvia come potrebbe apparire in base al nostro abituale modo di pensare. Gli antichi geometri trattano di oggetti mentali (retta, punto, superficie), ma non propriamente dello spazio in quanto tale, come più tardi è stato fatto dalla geometria analitica. Il concetto di spazio, tuttavia, è suggerito da certe esperienze primitive. Supponiamo che si sia costruita una scatola. Vi si possono disporre in un certo ordine degli oggetti, in modo che essa risulti piena. La possibilità di queste disposizioni è una proprietà dell'oggetto materiale "scatola", qualcosa che è dato con la scatola, lo "spazio racchiuso" dalla scatola. Questo è qualcosa di differente per le varie scatole, qualcosa che in modo del tutto naturale viene pensato come indipendente dal fatto che vi siano o no, in generale, degli oggetti nella scatola, Quando non vi sono oggetti nella scatola, il suo spazio appare "vuoto". Fin qui, il nostro concetto di spazio è stato associato alla scatola. Ci si accorge però che le possibilità di disposizione che formano lo spazio-scatola sono indipendenti dallo spessore delle pareti della scatola. Non sarebbe possibile ridurre a zero tale spessore, senza che si abbia per risultato la perdita dello "spazio"? La naturalezza di tale passaggio al limite è ovvia, e ora rimane al nostro pensiero lo spazio senza scatola, una cosa autonoma, che tuttavia appare così irreale se dimentichiamo l'origine di tale concetto. Si può capire che ripugnasse a Descartes il considerare lo spazio come indipendente da oggetti corporei, capace di esistere senza materia.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Origine: Cartesio, Principia philosophiae, II, 16: «[...] se dal solo fatto che un corpo è esteso in lunghezza, larghezza e profondità concludiamo giustamente che esso è una sostanza, perché ripugna del tutto che il nulla abbia un'estensione, lo stesso si deve concludere anche per lo spazio supposto vuoto; infatti, poiché in esso vi è estensione, necessariamente vi è anche sostanza.»
Origine: Relatività. [Esposizione divulgativa], pp. 295-296

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“La corruzione nei regimi di Obote era così diffuso che era quasi dato per scontato. I ministri, i presidenti dei parastatali e gli impiegati statali più ricchi possedevano flotte di macchine, bus, tantissime case per l'affitto, dei bar, dei benzinai ecc. e Obote non chiese mai in alcun istante ai suoi uomini su dove avessero acquisito questa ricchezza.”

Idi Amin Dada (1925–2003) politico e militare ugandese

Variante: La corruzione nei regimi di Obote era così diffusa che era quasi data per scontato. I ministri, i presidenti dei parastatali e gli impiegati statali più ricchi possedevano flotte di macchine, bus, tantissime case per l'affitto, dei bar, dei benzinai ecc. e Obote non chiese mai in nessun caso ai suoi uomini in che modo avessero acquisito questa ricchezza.

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“L'Iraq ha dato, e certo continuerà a dare, tutto il sostegno materiale e morale ai popoli d'Africa e dell'America latina che combattono per la libertà e l'indipendenza. Inoltre, l'Iraq sostiene energicamente la lotta del popolo dello Zimbabwe per riconquistare tutti i suoi diritti legittimi, proprio come sostiene anche la lotta per la completa e assoluta indipendenza della Namibia, la stessa indipendenza attualmente negata dalla cricca razzista esistente in Sud Africa.”

Saddam Hussein (1937–2006) politico iracheno

Iraq has been giving, as indeed it shall continue to give, all the material and moral support to the peoples of Africa and Latin America who struggle for freedom and independence. Iraq strongly supports, moreover, the struggle of the people of Zimbabwe to regain all their legitimate rights, as it also supports Namibia's struggle for complete and unimpaired independence – the very independence which is presently being denied by the racialist base existing in South Africa.
Variante: Iraq ha dato, e continuerà a dare, tutto il sostegno materiale e morale ai popoli d'Africa e l'America latina che combattono per la libertà e l'indipendenza. Inoltre, l'Iraq sostiene con rigore la lotta del popolo di Zimbabwe per riconquistare tutti i suoi diritti legittimi, proprio come sostiene anche la lotta per la completa e totale indipendenza di Namibia, la stessa indipendenza attualmente negata al Sudafrica dalla criccha razzista.

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“L'aneddoto che resta secondo me nella storia e che mi lega al doppiaggio è questo: io nasco come un fruitore del cinema in una famiglia che non mi ha portato molto al cinema, non si andava molto al cinema ma d'estate accadeva un miracolo, nelle arene estive si celebrava e si celebra ancora ora la visione plein air della cinematografia… mia madre mi portava in un mese al cinema una volta… io molte sere scappavo, mi mettevo dalla parte del posteggio, c'erano dei platani che dividevano il posteggio dall'arena di proiezione e io mi mettevo là molte sere a sentire il cinema e nel sentire il cinema con la percezione del soundtrack e la percezione di quelle voci magiche del cinema degli anni sessanta io mi sono innamorato di chi parlava dentro quella pellicola e sono diventato il più grande fan di Carletto Romano, di cui nutro un profondo senso di riconoscenza perché mi ha dato una percezione sottilissima del mestiere dell'attore e del mestiere del doppiaggio.”

Stefano De Sando (1954) attore e doppiatore italiano

Variante: L’aneddoto che resta secondo me nella storia e che mi lega al doppiaggio è questo: io nasco come un fruitore del cinema in una famiglia che non mi ha portato molto al cinema, non si andava molto al cinema ma d’estate accadeva un miracolo, nelle arene estive si celebrava e si celebra ancora ora la visione plein air della cinematografia... mia madre mi portava in un mese al cinema una volta… io molte sere scappavo, mi mettevo dalla parte del posteggio, c’erano dei platani che dividevano il posteggio dall’arena di proiezione e io mi mettevo là molte sere a sentire il cinema e nel sentire il cinema con la percezione del soundtrack e la percezione di quelle voci magiche del cinema degli anni sessanta io mi sono innamorato di chi parlava dentro quella pellicola e sono diventato il più grande fan di Carletto Romano, di cui nutro un profondo senso di riconoscenza perchè mi ha dato una percezione sottilissima del mestiere dell’attore e del mestiere del doppiaggio.
Origine: Da La voce di De Niro... non ama celebrare troppo il doppiaggio http://guide.supereva.it/doppiaggio_e_doppiatori/interventi/2007/09/306982.shtml, a cura di Daniela Sgambelluri, Supereva.it, 30 settembre 2007.

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“Calvin Coolidge aveva i capelli rossi, gli occhi azzurri e il più marcato accento nasale che la Nuova Inghilterra avesse mai prodotto. Si diceva che la parola cow pronunciata da lui avesse almeno quattro sillabe. Ma Coolidge aveva diritto di stiracchiar le parole, dato che ne diceva pochissime. Per natura, per educazione e soprattutto perché non aveva nulla da dire era sempre stato silenzioso.”

André Maurois (1885–1967) scrittore francese

Variante: Calvin Coolidge aveva i capelli rossi, gli occhi azzurri e il più marcato accento nasale che la Nuova Inghilterra avesse mai prodotto. Si diceva che la parola cow pronunciata da lui avesse almeno quattro sillabe. Ma Coolidge aveva diritto di stiracchiar le parole, dato che ne diceva pochissime. Per natura, per educazione e soprattutto perché non aveva nulla da dire era sempre stato silenzioso. (p. 497)
Origine: Storia degli Stati Uniti, p. 497

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“[Dopo la conclusione della Milano-Sanremo 2017] Alaphilippe e Kwiatkowski sono rientrati e non mi hanno certo dato molti cambi, per cui hanno recuperato più energie di me. In fondo però i risultati non c'entrano niente, l'importante è fare spettacolo: la gente vuole questo.”

Peter Sagan (1990) ciclista su strada, biker e ciclocrossista slovacco

Origine: Citato in Paolo Tomaselli, La maledizione di Sagan fa felice mister K, Corriere della Sera, 19 marzo 2017, p. 43.

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“Ogni squadra mi ha dato qualcosa di diverso […]. Sono cresciuto con il Como, con il Bari ho fatto il mio esordio in Serie A, mentre con la Juventus sono diventato qualcuno. Al Barça sono, invece, maturato come uomo e al Milan ho concluso una carriera bellissima.”

Gianluca Zambrotta (1977) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Citato in Alberto Pucci, Milan, Gianluca Zambrotta: "Ibra voleva picchiare Allegri" http://calcio.fanpage.it/milan-gianluca-zambrotta-anno-difficile-ma-i-rossoneri-torneranno-a-vincere-intervista-video/, Calcio.fanpage.it, 21 maggio 2014.

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“È un dato di fatto chi il ballo in maschera smaschera.”

Jean Cocteau (1889–1963) poeta, saggista e drammaturgo francese

Origine: La spaccata, p. 16

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“[Parlando di Miriam Makeba] Le sue melodie hanno dato voce al dolore dell'esilio che provò per 31 lunghi anni. Allo stesso tempo, la sua musica effondeva un profondo senso di speranza.”

Nelson Mandela (1918–2013) politico sudafricano

Origine: Citato in Muore Miriam Makeba dopo il concerto per Saviano http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/spettacoli_e_cultura/makeba-muore/makeba-muore/makeba-muore.html, Repubblica.it, 10 novembre 2008.

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“I parigini hanno dato alla piccola Taro una sepoltura straordinaria, dove tutti i fiori del mondo si sono incontrati. Capa, al mio fianco, piangeva, e quando il corteo funebre si è fermato ha nascosto i suoi occhi nella mia spalla.”

Louis Aragon (1897–1982) scrittore francese

Origine: Citato in Laura Zangarini, Gerda Taro, il ritratto della guerra, La Lettura, suppl. del Corriere della Sera, 3 settembre 2017, p. 28.

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“[Parlando di Andrea Belotti] Dio non gli ha dato il talento […]. Gli ha dato delle virtù maggiori: perché gli ha dato la generosità, l'entusiasmo, la pressione, il cuore, il sacrificarsi per i compagni, lottare per i compagni.”

Arrigo Sacchi (1946) allenatore di calcio italiano

Origine: Dalla cerimonia di consegna del premio Amico dei bambini, un esempio per loro, Milano, 2 marzo 2017: video disponibile su Arrigo Sacchi su Belotti: "Dio non gli ha dato il talento" http://www.foxsports.it/2017/03/03/arrigo-sacchi-su-belotti-dio-non-gli-ha-dato-il-talento/, FoxSports.it, 3 marzo 2017.

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“La guerra partigiana ha dato agli italiani una viva coscienza soggettiva di non essere inferiori agli altri popoli, li ha salvati da un aggravarsi di quel complesso di inferiorità, che può poi tramutarsi di colpo nel suo opposto, e far luogo a episodi di nazionalismo frenetico, ad eccessi di violenza orgogliosa e folle.”

Aldo Garosci (1907–2000) storico, politico e antifascista italiano

Origine: Da  I risultati politici della guerra partigiana, Nuovi quaderni di Giustizia e Libertà, anno I, numero 5-6, gennaio-agosto 1945, p. 6.

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“Si sarebbe – com'è ovvio – creduto che quanto successe in Uganda negli ultimi nove anni ci avrebbe insegnato una lezione permanente, e inculcato nel nostro popolo un nuovo senso di unità e lo zelo nel salvaguardare con grande attenzione la nostra libertà appena conquistata così difficilmente. Dopo solo un anno dalla nostra liberazione, però, ancora una volta l'opportunismo, l'ambizione personale e l'avidità di alcuni dei nostri leader hanno dato la stura a tutti i futili battibecchi che in passato contribuirono con una tale vendetta alla frammentazione della nostra società e permisero a Amin di ottenere facilmente e consolidare il suo controllo sul nostro paese, creando una devastazione senza precedenti. Invito tutti gli ugandesi a rendersi conto che solo attraverso la divisione possono verificarsi tali calamità e, nel vedere lo stato in cui si trova il nostro paese oggi, riconoscere quanto sia semplice disfare ciò che ci vollero anni a costruire.”

Milton Obote (1925–2005) politico ugandese

One would have naturally assumed that what happened in Uganda over the past nine years will have taught us a permanent lesson and instilled in our people a new sense of unity and the zeal to closely guard our newly won freedom. However, in just a year since our liberation, opportunism, personal ambition and greed of some of our leaders have once again vent to all petty bickering which in the past contributed with such a vengeance to the fragmentation of our society and enabled Amin to easily gain and consolidate his control of our country and create unprecedented havoc. I call upon all Ugandans to heed the fact that it is only through disunity that such calamities can occur and looking at the state of our country today, recognise how simple it is to undo what takes literally years to build.

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“Un re, se vuole il suo debito fare,
Non e re veramente, ma fattore
Del popol che gli e dato a governare.”

Francesco Berni (1497–1535) scrittore e poeta italiano

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“Il corpo che ci è stato dato | è il dono più grande.”

Three Futures

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“Non dovrei parlare dato che sono stata presidente della Camera, ma il difetto principale di de Mita è che vuole rispondere a tutti quelli che prendono la parola, ad uno ad uno. Non aspetta mai che si esaurisca la discussione su un punto.”

Nilde Iotti (1920–1999) politica italiana

Origine: Citato in Iotti:"de Mita non sa fare il presidente" http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0848_01_1992_0317_0003_25098685/, La Stampa, 19 novembre 1992.

“La costituzione del 1791 sembra l'opera di idealisti e tale è certo per quanto concerne la proclamazione di principi astratti, ma nella sostanza delle sue disposizioni, dato che si possano applicare, è un abile coordinamento di provvedimenti destinati a dare alla borghesia ricca e colta una assoluta prevalenza su tutti. (vol. 1, libro secondo, parte prima, cap. 1, p. 147)”

Michele Rosi (1864–1934) storico e docente italiano

da op. citata, vol. 1, libro secondo, parte prima, cap. 1, p. 147 https://archive.org/details/litaliaodiernadu01rosi/page/147
L'Italia odierna
Variante: La costituzione del 1791 sembra l'opera di idealisti e tale è certo per quanto concerne la proclamazione di principi astratti, ma nella sostanza delle sue disposizioni, dato che si possano applicare, è un abile coordinamento di provvedimenti destinati a dare alla borghesia ricca e colta una assoluta prevalenza su tutti.

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“Si parla molto di più del cinquantenario dell'indipendenza indiana a Londra che a Nuova Delhi o a Bombay. Là si ricorda l'inizio della ritirata imperiale, cominciata nell'agosto del '47 a Nuova Delhi e conclusasi neppure due mesi fa, il 1 luglio del '97, mezzo secolo dopo, a Hong Kong. Una lunga cavalcata nostalgica a ritroso. La Gran Bretagna ha la rievocazione facile. Non deve fare bilanci. Li ha già fatti. Se qualcuno, a Londra, vuol proprio tirare le somme, non gli riesce certo difficile sottolineare i risultati negativi di questi cinquant'anni postcoloniali dell'India. Così facendo, si può implicitamente rivalutare il tempo del Britsh Raj. È però un esercizio rischioso: è ridicolo giocare con la storia. La storia consente invece qualche considerazione su ciò che accadde realmente nell'estate del '47. Si può ricordare che l'impero britannico, seguendo un'abitudine (non solo) coloniale consolidata, si prodigò nell'accentuare l'ostilità tra indù e musulmani. Divise per governare. Si può altresì rammentare che gli inglesi se ne andarono (in anticipo sulla data prevista) come da una nave che affonda. Fu esemplare la decisione di decolonizzare, ma non certo il calendario precipitoso, dopo due secoli di dominio. Il 15 agosto '47 resta una data importante non solo perché ha visto nascere la 'più grande democrazia del mondo', ma perché ha dato il via al processo di decolonizzazione, che ha cambiato la faccia del mondo. Winston Churchill detestava l'India e gli indiani, e non lo nascondeva.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano

“Il teatro è l'unica vera forma d'arte che personalmente mi affascina. È la possibilità di sondare lo spirito umano, di sperimentare come calandosi in un pozzo oscuro, le profondità dell'anima. Quello che ho fatto nella vita raramente mi ha dato queste opportunità, per questo quando posso cerco ancora.”

Giorgio Lopez (1947) attore, doppiatore e dialoghista italiano

Origine: Da Le grandi voci del doppiaggio: intervista a Giorgio Lopez http://www.cinetivu.com/doppiaggio/le-grandi-voci-del-doppiaggio-intervista-a-giorgio-lopez-esclusiva-cinetivu/, a cura di Enzo Mauri, Cinetivù.com, 3 aprile 2009.

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“Hafez el-Assad è morto nel suo letto, e gli ha dato il cambio Bashar, il figlio, il quale rischia una fine molto più agitata. Quando nell'82 si scopri che il vecchio Assad aveva fatto massacrare ventimila tra uomini e donne nella città di Hama, dove i Fratelli musulmani si erano ribellati allo strapotere di Damasco, pensai, e non fui il solo, che presto o tardi qualcuno avrebbe vendicato i sunniti sepolti sotto le rovine di Hama da centinaia di bulldozer. Eppure sono passati più di trent'anni e gli Assad se la sono cavata. Almeno finora. Penso che a proteggerli sia stata anche la loro fama di rais "laici". Eh sì, laici. Una specie di licenza di uccidere veniva infatti accordata ai capi arabi considerati laici. Si pensi a Saddam Hussein che quando, negli anni Ottanta, sfidò la teocrazia iraniana di Khomeini ebbe la simpatia dell'Occidente. Il suo partito, il Baath, non era forse laico e considerato eretico da molti musulmani zelanti? E il Baath (sia pure in una versione siriana, diversa da quella irachena) era anche il partito degli Assad. Una prova di laicità guardata con un certo interesse, anche se con diffidenza, da chi temeva l'ondata islamista. Ai Fratelli musulmani, non sempre rinsaviti, non sempre moderati, gli Assad, padre e figlio, non hanno mai risparmiato la galera o nei casi estremi la sepoltura con il bulldozer. Veri laici d'Oriente. Generale d'aviazione, Hafez aveva lo sguardo celestino. Due ferritoie e due occhi fissi. Pugnali avvelenati col sorriso. Il figlio Bashar è un medico. Ha l'aria di un bravo ragazzo. Persino un po' pirla. Un simpaticone, fino al giorno in cui l'esercito ereditato dal padre ha esagerato, accelerando la dinamica omicida. In realtà sempre in servizio permanente. A cominciare le "primavere arabe" non sono stati i Fratelli musulmani. Sono stati i giovani figli del web, un tempo si sarebbe detto giovani di sinistra, adesso è più appropriato l'altrettanto generico aggettivo "modernizzati."”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano

I Fratelli musulmani e i derivati integralisti, salafiti ed altri, si sono intromessi nella folla in rivolta. Avevano sulle spalle anni, decenni di galera e di torture e avevano il diritto di ribellarsi.
Origine: Da Assad e la sindrome irachena http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/07/20/olds/assad-la-sindrome-irachena.002assad.html?ref=search, la Repubblica, 20 luglio 2012.

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“Avete spesso la sensazione di essere circondati da idioti? Dato che gli stronzi in genere hanno questa opinione di tutti, dovrebbe squillarvi un campanello d'allarme.”

Oliver Burkeman (1975) giornalista britannico

Origine: Da un articolo su The Guardian; tradotto da Bruna Tortorella in Il manuale del perfetto arrogante https://www.internazionale.it/opinione/oliver-burkeman/2017/12/19/manuale-perfetto-arrogante, Internazionale.it, 19 dicembre 2017.

“Il bombardamento americano dell'86 ha avuto l'effetto di un elettrochoc: più ancora delle bombe ha traumatizzato Gheddafi l'isolamento subito dal paese in quei momenti difficili. I fratelli arabi e gli amici africani gli hanno girato le spalle, l'Unione Sovietica e le altre nazioni socialiste l'hanno tenuto a debita distanza. La Libia aveva tutte le porte sbarrate: ai suoi fianchi i confini con la Tunisia e l'Egitto erano chiusi, a Sud era ancora in corso la guerra col Ciad e dal Mediterraneo erano appena arrivati i fulmini di Reagan. Cosi è cominciata la svolta pragmatica di Gheddafi. Anzitutto egli ha ammorbidito la situazione interna: ha liberato gran parte dei prigionieri politici, più quelli detenuti per delitti d'opinione che i veri oppositori del regime, ha soppresso la giustizia sommaria esercitata dai comitati rivoluzionari, ha avviato la liberalizzazione del commercio e autorizzato l'importazione di beni di consumo. Vuotando o sfoltendo le prigioni, riempiendo i negozi e aprendo le frontiere Gheddafi ha dato un po' di respiro ai libici. Ne avevano bisogno. Essi avevano rivelato di essere giunti ai limiti della sopportazione quando avevano espresso con molta parsimonia la loro solidarietà al regime dopo i bombardamenti americani. Ma è veramente cambiato Gheddafi? È rinsavito sul serio? Una cosa è certa: lo stacco tra quel che dice e quel che fa si è notevolmente allargato.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano
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“Mia moglie che ha studiato mi ha dato una mano. Ma ho capito che per riuscire a sopravvivere dovevo studiare. Ho fatto anche un corso di dizione per non far pesare troppo le mie origini calabresi.”

Mino Reitano (1944–2009) cantautore, compositore e attore italiano

Origine: Da un'intervista a L'Unità, citata in È morto il cantante Mino Reitano una delle voci dell'Italia anni '60 http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/spettacoli_e_cultura/morto-reitano/morto-reitano/morto-reitano.html, Repubblica.it, 1992.

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“La politica messa in campo allora [nel Sessantotto] dal movimento femminista ha dato buone idee e buoni frutti, testimoniati dalle leggi (divorzio, aborto, violenza sessuale) che oggi sono patrimonio collettivo del Paese, anche di quella parte che non le condivise.”

Norma Rangeri (1951) giornalista italiana

Origine: Da 1968, la scissione di massa delle cattive ragazze https://ilmanifesto.it/1968-la-scissione-di-massa-delle-cattive-ragazze/, Ilmanifesto.it, 12 aprile 2018.

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