Frasi su esercito
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“Forse nessun'altra invenzione architettonica esercitò un'influenza più duratura dell'arco trionfale, che i romani eressero in tutto il loro impero: Italia, Francia, Africa settentrionale e Asia. L'architettura greca in generale era composta da elementi identici, e lo stesso si può dire anche del Colosseo: gli archi trionfali, invece, adoperano gli ordini per incorniciare e mettere in risalto il grande passaggio centrale affiancandogli aperture più strette. Era una disposizione atta a essere usata nella composizione architettonica quasi come si usa un accordo in musica. (5. I conquistatori del mondo, Romani, buddisti, ebrei e cristiani”

Ernst Hans Josef Gombrich (1909–2001) storico dell'arte austriaco

I-IV secolo d.C.), p. 117
La storia dell'arte
Variante: Forse nessun'altra invenzione architettonica esercitò un'influenza più duratura dell'arco trionfale, che i romani eressero in tutto il loro impero: Italia, Francia, Africa settentrionale e Asia. L'architettura greca in generale era composta da elementi identici, e lo stesso si può dire anche del Colosseo: gli archi trionfali, invece, adoperano gli ordini per incorniciare e mettere in risalto il grande passaggio centrale affiancandogli aperture più strette. Era una disposizione atta a essere usata nella composizione architettonica quasi come si usa un accordo in musica. (5. I conquistatori del mondo, Romani, buddisti, ebrei e cristiani (I-IV secolo d. C.), p. 117)
Origine: voce su Wikipedia

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“Nelle vicinanze della strada dove viveva c'erano ancora alcuni lampioni accesi. QUesta volta non li evitò: si sentiva sicuro, fiducioso, se qualcuno lo avesse bloccato, avrebbe spiegato tranquillamente la storia della ferita, dimostrato che tutto faceva parte, era chiaro, della stessa cospirazione contro la sicurezza e il benessere della città. Non ce ne fu bisogno. Nessuno gli chiese di mostrare il palmo della mano. Le poche strade illuminate erano gremite di gente. Era difficile riuscire ad attraversarle. E in una, appollaiato sopra un camion, un sergente dell'esercito di terra (et) atava leggendo un proclama, o un avviso:
-Si informano tutti i cittadini utenti che, per ordine dello stato-maggiore-generale delle forze armate (smgfa), sarà bombardato, a partire dalle sette del mattino e da parte dell'artiglieria (ar) e dell'aviazione (av), il settore est della città, come prima misura di rappresaglia. I cittadini utenti che abitano nel settore da bombardare sono già stati evacuati dalle loro case e si trovano attualmente alloggiati in edifici governativi, debitamente sorvegliati. Saranno indennizzati per tutte le perdite materiali e per tutti i disagi morali che il presente ordine inevitabilmente finirà per causare. Il governo (g) e lo stato-maggiore-generale delle forze armate (smgfa) garantiscono ai cittadini utenti che il piano di contrattacco elaborato sarà portato fino alle sue estreme conseguenze. Date le circostanze, ed essendosi rivelata infruttuosa la parola d'ordine «sorveglianza e mano aperta», la stessa parola d'ordine è sostituita dalla seguente: «Sorvegliare e attaccare».”

José Saramago (1922–2010) scrittore, critico letterario e poeta portoghese

da Cose, in Oggetto quasi

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“[Sui Khmer Rossi] Avevano tre misure per ottenere il loro sogno di creare una nuova società: l'evacuazione totale della popolazione da Phnom Penh e da altre città alla campagna; la creazione dell'esercito più forte, più impavido e più efficiente del mondo, e la liquidazione di tutti gli elementi corrotti e testardi che ostacolavano la società e che non potevano essere trasformati nel nuovo tipo di kampucheano.”

Norodom Sihanouk (1922–2012) re della Cambogia

They had three steps to achieve their dream of creating a new society: the full evacuation of the population from Phnom Penh and other towns to the countryside; the building up of the strongest, toughest, most efficient army in the world; and the liquidation of all the corrupt and nonconvertible elements who handicapped society and who could not be transformed into the new type of Kampuchean.
Citazioni tratte dalle interviste
Variante: Avevano tre misure per ottenere il loro sogno di creare una nuova società: l'evacuazione totale della popolazione da Phnom Penh e da altre città alla campagna; la creazione dell'esercito più forte, più impavido e più efficiente del mondo, e la liquidazione di tutti gli elementi corrotti e testardi che ostacolavano la società e che non potevano essere trasformati nel nuovo tipo di kampucheano.

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“Quando, qualunque sia stato il motivo, l'esercito vietnamita cacciò via i Khmer Rossi, salvò questo paese dalla schiavitù e dalla probabile estinzione. I governi occidentali potrebbero non accettare questo fatto, ma niente è più palese per il popolo cambogiano.”

John Pilger (1939) giornalista australiano

When the Vietnamese army threw out the Khmer Rouges, they rescued this country for whatever reason from slavery and possible extinction. Western governments may not want to recognise that fact, but nothing is more obvious to the Cambodian people.

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“Lo sfacelo degli eserciti della Russia è conseguenza dell'assenza di un governo forte e capace; ora io debbo dire che il Governo italiano sta facendo una politica interna rovinosa per la disciplina e per il morale dell'Esercito contro la quale è mio stretto dovere di protestare con tutte le forze dell'animo.”

Luigi Cadorna (1850–1928) generale e politico italiano

Origine: Da lettera al Presidente del Consiglio Paolo Boselli, 18 agosto 1917; citato in Paolo Mieli, Le manovre di Cadorna, Corriere della Sera, 4 aprile 2017, pp. 46-47.

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“Noi abbiamo la stabilità, mentre molti dei nostri vicino non l'hanno. È in questo ambito che il nostro paese si distingue. Tale sicurezza provviene dalla mia visione, che consiste nel considerarci dei dottori sociali, che dovrebbero poter sottoporre a diagnosi una società e dire di che cosa soffre. Il problema è che se la diagnosi è errata, allora il paziente non verrà mai curato. Quando si parla di insicurezza in Africa, è parzialmente dovuto a una diagnosi errata. Per esempio, se credi nel tribalismo, non puoi creare un esercito. Come si può avere un'esercito d'una sola tribù? Se credi nel settarismo religioso, come potrai realizzare istituzioni nazionali stabili?”

Yoweri Museveni (1944) politico ugandese

Variante: Noi abbiamo la stabilità, mentre molti dei nostri vicino non l'hanno. È in questo ambito che il nostro paese si distingue. Tale sicurezza proviene dalla mia visione, che consiste nel considerarci dei dottori sociali, che dovrebbero poter sottoporre a diagnosi una società e dire di che cosa soffre. Il problema è che se la diagnosi è errata, allora il paziente non verrà mai curato. Quando si parla di insicurezza in Africa, è parzialmente dovuto a una diagnosi errata. Per esempio, se credi nel tribalismo, non puoi creare un esercito. Come si può avere un esercito d'una sola tribù? Se credi nel settarismo religioso, come potrai realizzare istituzioni nazionali stabili?

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“Il nostro intero popolo, il nostro Esercito Rivoluzionario, tutti i nostri quadri e i nostri soldati vivono in un sistema collettivo attraverso un sistema d'appoggio comunale, che viene migliorato giorno dopo giorno. Questo è un passo vittorioso verso la soluzione delle contraddizioni tra le città e la campagna, tra gli operai e i contadini, tra i lavoratori manuali e intellettuali, tra i quadri e le masse, tra l'infrastruttura economica e la sovrastruttura.”

Pol Pot (1925–1998) politico e rivoluzionario cambogiano

Variante: Il nostro popolo intero, il nostro Esercito Rivoluzionario, tutti i nostri quadri e i nostri soldati vivono in un sistema collettivo attraverso un sistema d'appoggio comunale, che si migliora giorno dopo giorno. Questo è un passo vittorioso verso la soluzione delle contraddizioni tra le città e la campagna, tra gli operai e i contadini, tra i lavoratori manuali e gli intelettuali, tra i quadri e le masse, tra l'infrastruttura economica e la superstruttura.

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“Quel bhikkhu che, pur essendo giovane, si esercita nell'insegnamento del Buddha, costui illumina questo mondo come la luna libera da nuvole.”

Gautama Buddha (-563–-483 a.C.) monaco buddhista, filosofo, mistico e asceta indiano, fondatore del Buddhismo

382; 1994, p. 86
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“La mia avventura terrestre volge al termine. Il mio nome sarà scalzato a martellate, come quello di Malatesta dai monumenti di Pesaro; i serpenti cancelleranno le mie tracce, come cancellarono quelle dell'esercito di Pompeo. Sono stato prima di tutto un essere di godimento, poi un creatore letterario, poi più nulla. Il godimento l'ho avuto, le mie opere le ho create per godere, e così è stato. Per cui, ripeto, tutto è bene quel che finisce bene. (da La marée du soir. Carnets 1968-1971[)”

Henry De Montherlant (1895–1972) scrittore e drammaturgo francese

Variante: La mia avventura terrestre volge al termine. Il mio nome sarà scalzato a martellate, come quello di Malatesta dai monumenti di Pesaro; i serpenti cancelleranno le mie tracce, come cancellarono quelle dell'esercito di Pompeo. Sono stato prima di tutto un essere di godimento, poi un creatore letterario, poi più nulla. Il godimento l'ho avuto, le mie opere le ho create per godere, e così è stato. Per cui, ripeto, tutto è bene quel che finisce bene. (da La marée du soir. Carnets 1968-1971)

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“Per la prima volta nella storia moderna, un paese del Terzo Mondo è riuscito a svolgere con successo una guerra di difesa, la guerra più lunga fra due eserciti regolari dopo la Seconda guerra mondiale, senza essere sotto il pugno d'un particolare patto militare o l'influenza d'una particolare grande potenza, e senza né soffrire limitazioni nella sua volontà e indipendenza né abbandonare i suoi principi e la sua politica.”

Saddam Hussein (1937–2006) politico iracheno

Citazioni tratte dai discorsi
Variante: Per la prima volta nella storia moderna, uno stato del Terzo Mondo è riuscito a combattere con successo una guerra di difesa, la più lunga guerra del genere fra due eserciti regolari dalla Seconda guerra mondiale – senza essere sotto l'ombrello d'un particolare patto militare o l'influenza d'una particolare grande potenza, e senza soffrire limitazioni nella sua volontà e indipendenza o abbandonare i suoi principi e la sua politica.

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“Le condizioni dell'esercito iracheno erano così patetiche che persino l'esercito italiano avrebbe potuto prenderli a calci nel sedere.”

John Kerry (1943) politico statunitense

Origine: Citato in Gaffe di Kerry sui soldati italiani 'Per battere l'Iraq bastavano loro' http://www.repubblica.it/2004/j/sezioni/esteri/campagnausatre/itaeserker/itaeserker.html, Repubblica.it, 12 ottobre 2004.

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“L'esercito vietnamita non è un vero esercito rivoluzionario: è un esercito corrotto che sfrutta e opprime il popolo. Il popolo non lo sostiene, quindi non può reclutare soldati conformemente ai suoi obbiettivi.”

Pol Pot (1925–1998) politico e rivoluzionario cambogiano

Citazioni tratte dalle interviste
Variante: L'esercito vietnamita non è un vero esercito rivoluzionario: è un esercito corrotto che sfrutta e opprime il popolo. Il popolo non lo sostiene, quindi non può reclutare soldati in accordanza con i suoi obbiettivi.

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“Sebbene il Vietnam stesso stia affrontando la carestia dopo trent'anni di guerra, ha spedito più di 25.000 tonnellate di viveri alla Cambogia. I vietnamiti sono riusciti a farlo chiedendo ad ogni famiglia nelle loro province sudoccidentali di dare tre chili di riso. Per contro, i governi occidentali hanno inviato solo un esile rivolo di aiuti. Le grandi agenzie, la Croce Rossa Internazionale e l'Unicef, hanno imposto condizioni sulla carità da loro proposta, come il diritto di fornire viveri a ciò che definiscono «l'altra parte». Gli osservatori occidentali che hanno attraversato il confine tailandese con la Cambogia hanno visto ciò che in realtà questo significa: significa nutrire non i civili, non le donne e i bambini, ma ciò che rimane dell'esercito genocida di Pol Pot. Per questo privilegio, le agenzie hanno negato l'assistenza al 90% del popolo cambogiano. Fornire viveri ai Khmer Rossi è in linea con l'appoggio diplomatico occidentale a Pol Pot. Il mese scorso, l'assemblea generale dell'Onu assisté allo spettacolo straordinario delle democrazie occidentali, incluse l'America e la Gran Bretagna, che votano per continuare il riconoscimento del regime defunto che loro stessi riconoscono come gli assassini di massa più efficienti dopo Hitler.”

John Pilger (1939) giornalista australiano

Variante: Sebbene Vietnam stesso stia affrontando la carestia dopo trent'anni di guerra, ha spedito più di 25.000 tonnellate di viveri alla Cambogia. I vietnamiti sono riusciti a farlo chiedendo ad ogni famiglia nelle loro province sudoccidentali a dare tre chili di riso. In contrasto, i governi occidentali hanno spedito solo una manciata d'assisstenza. Le grandi agenzie, la Croce rossa internazionale e Unicef, hanno imposto condizioni sulla loro carità, come il diritto di fornire viveri a ciò che definiscono «l'altra parte». Gli osservatori occidentali che hanno attraversato il confine tailandese con Cambogia hanno visto ciò che significa veramente: significa nutrire non i civili, non le donne e i bambini, ma ciò che rimane dell'esercito genocidiale di Pol Pot. Per questo privilegio, le agenzie hanno trattenuto l'assisstenza a 90% del popolo cambogiano. Fornire viveri ai Khmer Rossi è in linea con l'appoggio occidentale per Pol Pot. Il mese scorso, l'assemblea generale dell'Onu assistì allo spettacolo straordinario delle democrazie occidentali, inclusi l'America e la Gran Bretagna, votare per continuare il riconoscimento del regime defunto che loro stessi riconoscono come i carnefici più efficenti dopo Hitler.

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“Non siamo contrari ai partiti, né siamo contrari ai gruppi leali. Stiamo sempre dalla loro parte, aiutandoli ad attraversare l'oceano di questa vita. A noi non piace che le mode e le tendenze di questi partiti s'infiltrino per qualsiasi ragione nei ranghi dell'Esercito. Fratelli, il motivo di questo è salvaguardare l'unità dell'esercito e renderlo sempre disponibile a servire il popolo e la sua libertà.”

Abd al-Karim Qasim (1914–1963) militare e politico iracheno

We are not against parties nor are we against the loyal groups, we are always with them, helping them across the ocean of this life. We do not like that the trends and leanings of these parties should get into the ranks of the Army under any circumstances. The reason for this, brothers, is to preserve the unity of the Army and make it always ready to serve the people and the freedom of the people.
Principles of 14th July revolution
Variante: Non siamo contrari ai partiti, e neanche ai gruppi leali. Stiamo sempre dalla loro parte, aiutandoli lungo l'oceano di questa vita. A noi non piace che le mode e le tendenze di questi partiti s'infiltrino nei ranghi dell'Esercito in alcuna circostanza. Fratelli, la ragione è di salvaguardare l'unità dell'esercito e renderlo sempre disponibile a servire il popolo e la sua libertà.

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“La dittatura della borghesia esercita le seguenti funzioni: controbattere gli interessi del popolo lavoratore, in primo luogo degli operai e dei contadini, privarli delle loro libertà per difendere gli interessi della classe dei proprietari fondiari e dei capitalisti. La dittatura della borghesia si esercita dunque sugli operai e sui contadini, mentre pratica la democrazia per i proprietari fondiari e i capitalisti. Contrariamente a questa dittatura della borghesia, la dittatura del proletariato stabilitasi, in seguito alla Rivoluzione d'ottobre, in Unione Sovietica, e poi in numerosi altri paesi, protegge gli interessi degli operai e dei contadini e rinnega gli interessi dei proprietari fondiari e dei capitalisti. La dittatura del proletariato si esercita sui proprietari fondiari e sui capitalisti, mentre pratica la democrazia per le larghe masse popolari lavoratrici, per gli operai e i contadini in primo luogo. La dittatura della borghesia è necessaria per il sistema capitalista e la dittatura del proletariato è necessaria per il sistema socialista. Alcuni pensano che la dittatura della democrazia popolare nel nostro paese non sia la dittatura del proletariato, ma una sorta di dittatura intermediaria fra la dittatura del proletariato e la dittatura della borghesia; oppure hanno la falsa opinione che, poiché il nostro Governo è fondato su un fronte unito, il potere popolare non entri nel quadro della dittatura del proletariato. È falso. L'attuale potere di democrazia popolare nel nostro paese entra nel quadro dei poteri esercitati dalla dittatura del proletariato. Noi costruiamo attualmente il socialismo. Un paese che costruisce il socialismo non può non rappresentare, per sua essenza, la dittatura del proletariato.”

Kim Il-sung (1912–1994) politico nordcoreano
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“La ricchezza del paese fu rapinata e sprecata nell'interesse dell'imperialismo e dello straniero. In effetti, tutto in questo paese fu sfruttato a vantaggio dello straniero. Il figlio del popolo viveva in condizioni di vita miserevoli. Fu umiliato ed insultato. Se fossimo stati pazienti per un po', sarebbe stato solo per l'esplosione più grande: in un solo giorno, il popolo esplose insieme all'Esercito, e distrusse gli idoli che seguivano gli stranieri.”

Abd al-Karim Qasim (1914–1963) militare e politico iracheno

The wealth of the country was robbed and wasted in the interest of imperialism and the foreigner. In fact, everything in this country was exploited for the foreigner. The son of the people was living in miserable conditions. He was humiliated and insulted. Had we been patient for a time, it would have only been for the greatest explosion, as our people exploded with the Army in one day and destroyed the idols who were following the foreigners.
The historical extempore speech at the Reserve Officers' College

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“Quando venni in Cambogia nel 1967, Phnom Penh era la città più bella dell'Asia sudorientale. Forse è troppo facile per uno straniero romanticizzare un tale luogo, ma volare sopra il fiume Mekong da Saigon tormentata e nevrotica significava ribadire la mia convinzione che se gli eserciti stranieri fossero stati alla larga da questi popoli, essi avrebbero affermato la loro civiltà e misurato la loro propria prosperità. Certo, c'era il feudalismo e la corruzione, ma non c'era alcuna guerra, alcuna strage, alcun napalm, e la famiglia cambogiana era una fortezza a cui non mancava niente. E ora, questa deliziosa città è una rovina carbonizzata di quella visione.”

John Pilger (1939) giornalista australiano

When I came to Cambodia in 1967, Phnom Penh was the most beautiful city in southeast Asia. Perhaps its too easy for a foreigner to romanticise such a place, but to fly across the Mekong river from beleaguered and neurotic Saigon was to reaffirm the belief that if only foreign armies would leave alone these people, they would assert their own civilization, and measure their own prosperity. Certainly there was feudalism and corruption, but there was no war, no slaughter, no napalm, and the Cambodian family was a fortress without want. And now, now this delicious city is a smouldering wreck of that vision.
Variante: Quando venni in Cambogia nel 1967, Phnom Penh era la città più bella dell'Asia sudorientale. Forse è troppo facile per uno straniero di romanzare un tale posto, ma volare sopra il fiume Mekong dal Saigon tormentato e neurotico era ribadire la mia confinzione che se gli eserciti stranieri stessero alla larga da questi popoli, eserciterebbero la loro civiltà e misurerebbero la loro propria prosperità. Certo, c'era il feudalismo e la corruzione, ma non c'era la guerra, niente strage, niente napalm, e la famiglia cambogiana era una fortezza a cui non mancava niente. Ora questa deliziosa città è una rovina carbonizzata.

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“Sebbene il governo dei Khmer Rossi cessò di esistere nel gennaio del 1979, quando l’esercito vietnamita lo scacciò, i suoi rappresentanti continuarono a occupare il settore della Cambogia di pertinenza delle Nazioni Unite. Il loro diritto ad agire in tal modo venne difeso e promosso da Washington come un prolungamento della Guerra Fredda, come un meccanismo della vendetta americana contro il Vietnam, e come parte della sua nuova alleanza con la Cina (principale finanzaiatore di Pol Pot e vecchio nemico del Vietnam).”

John Pilger (1939) giornalista australiano

Variante: Sebbene il governo dei Khmer Rossi avesse cessato di esistere nel gennaio del 1979, quando l’esercito vietnamita lo cacciò via, i suoi rappresentanti continuarono a occupare il seggio della Cambogia presso le Nazioni Unite. Il loro diritto ad agire in tal modo venne difeso e promosso da Washington come un prolungamento della Guerra Fredda, come un meccanismo della vendetta americana contro il Vietnam, e come parte della sua nuova alleanza con la Cina (principale finanziatore di Pol Pot e vecchio nemico del Vietnam).

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“[…] mentre in Europa si stringeva il cerchio degli eserciti alleati intorno alla Germania nazista e nell'Italia settentrionale il preparava l'insurrezione contro gli occupanti nazifascisti, giungeva una precisazione dell'autorità vaticana in prima pagina del giornale della S. Sede, […] la suprema gerarchia ecclesiastica rendeva noto che "i principi e la tendenza della così detta Sinistra Cristiana, nonostante questa sua ultima qualifica, non sono conformi agli insegnamenti della Chiesa e quindi coloro che li promuovono non hanno diritto di parlare come rappresentanti del pensiero cristiano e tanto meno di pretendere che quei cattolici i quali vogliono il vero bene del popolo debbano aderire al movimento." (Capitolo quarto I precedenti dello scioglimento della Sinistra Cristiana, 3. La "avvertenza" del giornale della S. Sede e l'attacco democristiano, p. 131)”

Lorenzo Bedeschi (1915–2006) presbitero, partigiano e storico italiano

Cattolici e comunisti
Variante: [... ] mentre in Europa si stringeva il cerchio degli eserciti alleati intorno alla Germania nazista e nell'Italia settentrionale il partigianato preparava l'insurrezione contro gli occupanti nazifascisti, giungeva una precisazione dell'autorità vaticana in prima pagina del giornale della S. Sede, [... ] la suprema gerarchia ecclesiastica rendeva noto che "i principi e la tendenza della così detta Sinistra Cristiana, nonostante questa sua ultima qualifica, non sono conformi agli insegnamenti della Chiesa e quindi coloro che li promuovono non hanno diritto di parlare come rappresentanti del pensiero cristiano e tanto meno di pretendere che quei cattolici i quali vogliono il vero bene del popolo debbano aderire al movimento." (Capitolo quarto I precedenti dello scioglimento della Sinistra Cristiana, 3. La "avvertenza" del giornale della S. Sede e l'attacco democristiano, p. 131)

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“Fratelli! Ho l'onore di essere fra di voi, e sono fiero di essere nelle vostre fila. Giuro all'Onnipotente che lotterò sempre per la pace. Quanto alle forze dell'Esercito che abbiamo preparato, le abbiamo preparate ad affrontare coloro che attentano alla pace. Siamo uno Stato pacifico e neutrale. Non attacchiamo nessuno, ma chiunque ci attacchi senza motivo (e inizi ad aggredire), noi lo fermeremo.”

Abd al-Karim Qasim (1914–1963) militare e politico iracheno

Brothers! I have the honour and I am proud to be in your ranks, and I pledge the Almighty that I will always struggle for the sake of peace. As for the forces of the Army which we have prepared, we prepared them to face those who attacks [sic] peace. We are a peaceful and a neutral state. We attack no one, but anyone who attacks us and starts aggression, we will stop him.
Principles of 14th July revolution
Variante: Fratelli! Ho l'onore di essere fra di voi, e ne sono fiero. Giuro all' Onnipotente che lotterò sempre per l'amore della pace. Per quanto riguardano le forze dell'Esercito che abbiamo preparato, gli abbiamo preparati ad affrontare coloro che attaccano la pace. Siamo uno Stato pacifico e neutrale. Non attaccheremo nessuno, ma fermeremo chiunque attacchi noi senza provocazione.

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“Gli ospedali sono stati convertiti dall'esercito israeliano in fabbriche di angeli, perché le prime vittime di questo massacro sono stati i bambini.”

Vittorio Arrigoni (1975–2011) scrittore e attivista italiano

Origine: Youtube, Video: "Restiamo Umani" https://www.youtube.com/watch?v=SblB2O7AfP4 di Anna Maria Selini

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“Fratelli! L'Esercito e il popolo si sono fusi in una singola entità. Sono diventati una fonte di forza che desta preoccupazione negli stranieri. Lo straniero, insieme all'imperialismo, ha perciò cominciato ad adoperare altri mezzi per creare divisioni nelle nostre fila in modo da sopraffarci. Ma questi tentativi da parte degli imperialisti di dividere le nostre fila si sono esauriti da molto tempo. Adesso l'imperialismo tenta di dividere le nostre fila insistendo sulla formazione di partiti angusti e raggruppamenti ristretti. Lo scopo è di metterci l'uno contro l'altro mentre gli stranieri e gli imperialisti stanno seduti a guardare. Ma conficcheremo una pietra nella bocca dell'imperialismo. Sconfiggeremo l'imperialismo e chiuderemo i varchi fra di noi sotto i suoi occhi. I gruppi parrocchiali e l'appartenenza a un partito in questo momento non sono di alcun beneficio al paese… lo scopo di ciò è di creare divisioni, di indebolirci e metterci l'uno contro l'altro. Siamo in un periodo di transizione. Abbiamo determinato di proteggere le conquiste della nostra Rivoluzione a qualsiasi costo.”

Abd al-Karim Qasim (1914–1963) militare e politico iracheno

Brothers! The Army and the people have merged into a single entity. They have become a source of strength which is worrying the foreigners. The foreigner, along with imperialism, therefore began to resort to other means to split up our ranks so as to overcome us. But these attempts on the part of the imperialists to split up our ranks have gone long ago. Imperialism now tries to split up our ranks by calling for narrow parties and restricted groupings. The purpose of this is to play one against the other, while the foreigners and the imperialists will sit as spectators. But we shall thrust a stone in the mouth of imperialism. We shall overcome imperialism and we shall close this gap in its face. The parochial groupings and party affiliation at this time are of no benefit to the country... the purpose of this is to create disunity and weaken our strength and play one against the other. We are in a period of transition. We have resolved to protect the gains of our Revolution at any rate.
Principles of 14th July revolution

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“Il Partito, il popolo, e l'intrepido Esercito Rivoluzionario di Kampuchea amano la loro patria più delle loro stesse vite, e hanno inflitto una sconfitta pesante e ignominiosa, senza precedenti nella storia, agli aggressori imperialisti statunitensi e ai loro lacchè.”

Pol Pot (1925–1998) politico e rivoluzionario cambogiano

Citazioni tratte dalle interviste
Variante: Il Partito, il popolo, e l'impavido Esercito Rivoluzionario di Kampuchea amano la loro patria più delle loro stesse vite, e hanno inflitto una sconfitta pesante e ignobile senza precedenti sugli aggressori imperialisti statunitensi e i loro seguaci.

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“I guerrieri erano tenuti a rispettare tutta una serie di regole di condotta. Non dovevano mai stringere la mano di un non-simba, non dovevano lavarsi, né pettinarsi i capelli o tagliarsi le unghie, altrimenti sarebbero diventati di nuovo vulnerabili. Molte di quelle regole erano meno bizzarre di quanto sembrasse a prima vista. La maggior parte dei simba non aveva uniformi ed era praticamente priva di armi da fuoco. Andavano a combattere a torso nudo, coperti di ramoscelli e di pelli di animali e muniti solamente di lance, machete e randelli. Con tale equipaggiamento dovevano affrontare l'armata governativa di Mobutu che, pur essendo ancora un'accozzaglia di persone male organizzate, era comunque dotata di mitragliatrici semiautomatiche. Quelle regole magiche imponevano ai simba una forma di disciplina militare. Il sesso era proibito, perché altrimenti i guerrieri si sarebbero abbandonati a stupri continui. Farsi prendere dal panico era proibito, altrimenti si sarebbero dati alla fuga. Guardarsi dietro era proibito, così come il nascondersi. Il guerriero simba doveva gettarsi contro il nemico urlando "Simba, simba! Mulele mai! Mulele mai! Lumumba mai! Lumumba oyé!" (Leone, leone, acqua di Mulele, acqua di Lumumba, viva Lumumba!). Se avessero gridato quelle parole, i proiettili degli avversari si sarebbero trasformati in acqua al contatto con i loro torsi. Quelli che venivano colpiti evidentemente non avevano rispettato una qualche regola di condotta. Assurdo? Sì, ma non più assurdo di determinati attacchi durante la Prima guerra mondiale, in cui si ordinava ai soldati di avanzare sotto un fuoco di sbarramento. E la cosa bizzarra era che non erano soltanto i simba a credere nel loro potere magico, ma anche gli uomini dell'esercito governativo. I soldati di Mobutu avevano una paura del diavolo di quei bruti isterici e drogati che si gettavano contro di loro gridando e con gli occhi sgranati.”

Origine: Congo, pp. 346-347

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“Da giovedì non abbiamo notizia di Mack dagli Abruzzi. Ciò mi fa vivere in palpiti ed in continue ambasce. Ardisco inviarvi questa sera tutto il nostro danaro di Spagna del re e mio. Essi sono 60⁄m ecco tutto il nostro avere, ma noi non abbiamo mai tesorizzato. I diamanti di tutta la famiglia, uomini e donne, verranno domani sera, per essere tutto consegnato al rispettabile ammiraglio Lord Nelson. Il generale (Acton) gli avrà parlato del nostro danaro, ma è quello per pagare l'esercito, marina ecc. Infine, la viltà, il tradimento, la paura, la costernazione generale, ed il nessun vigore mi fanno molto temere. Ciò mi rende completamente sventurata; ma adempierò a tutti i miei doveri fino alla fine. Addio, i miei complimenti al cavaliere, al rispettabile Milord, nostro liberatore. Conservatemi la vostra amicizia. Voi me ne date tante, e credetemi per la vita, la vostra sincera amica — Carolina.
Saverio, uomo fedele e sicuro accompagnerà il danaro. Questa era scritta jeri, ma sapendo la festa in casa di Nizza, non ho voluto mandare, per non incomodarvi. Lo farò stasera e v'invierò tutto,, danari e quant'occorre, perché la nostra sventura incalza. I nostrisono de' vili, degli infami, degli esseri esecrati. Il fratello d' Acton è giunto e racconta orrori. Mack è alla disperazione. Sono fra duolo e fra sbalordimento.
Addio, i miei complimenti all'eroe Nelson ed alla sua buona nazione: arrossisco dell'infame viltà della nostra. Addio, tutta vostra per la vita e per la morte — Carolina.”

Maria Carolina d'Asburgo-Lorena (1752–1814) regina consorte di Napoli e Sicilia, moglie di Ferdinando I delle Due Sicilie

dalla lettera del 17 dicembre 1799, pp. 31-32
Mia cara Miledy.
Carteggio di Maria Carolina Regina delle due Sicilie con Lady Emma Hamilton
Variante: Mia cara Miledy. — Da giovedì non abbiamo notizia di Mack dagli Abruzzi. Ciò mi fa vivere in palpiti ed in continue ambasce. Ardisco inviarvi questa sera tutto il nostro danaro di Spagna del re e mio. Essi sono 60⁄m ecco tutto il nostro avere, ma noi non abbiamo mai tesorizzato. I diamanti di tutta la famiglia, uomini e donne, verranno domani sera, per essere tutto consegnato al rispettabile ammiraglio Lord Nelson. Il generale (Acton) gli avrà parlato del nostro danaro, ma è quello per pagare l'esercito, marina ecc. Infine, la viltà, il tradimento, la paura, la costernazione generale, ed il nessun vigore mi fanno molto temere. Ciò mi rende completamente sventurata; ma adempierò a tutti i miei doveri fino alla fine. Addio, i miei complimenti al cavaliere, al rispettabile Milord, nostro liberatore. Conservatemi la vostra amicizia. Voi me ne date tante, e credetemi per la vita, la vostra sincera amica — Carolina.
Saverio, uomo fedele e sicuro accompagnerà il danaro. Questa era scritta jeri, ma sapendo la festa in casa di Nizza, non ho voluto mandare, per non incomodarvi. Lo farò stasera e v'invierò tutto,, danari e quant'occorre, perché la nostra sventura incalza. I nostrisono de' vili, degli infami, degli esseri esecrati. Il fratello d' Acton è giunto e racconta orrori. Mack è alla disperazione. Sono fra duolo e fra sbalordimento.
Addio, i miei complimenti all'eroe Nelson ed alla sua buona nazione: arrossisco dell'infame viltà della nostra. Addio, tutta vostra per la vita e per la morte — Carolina. (dalla lettera del 17 dicembre 1799, pp. 31-32)
Origine: Sudditi. Carteggio di Maria Carolina Regina delle due Sicilie con Lady Emma Hamilton, p. 3.

“Hafez el-Assad è morto nel suo letto, e gli ha dato il cambio Bashar, il figlio, il quale rischia una fine molto più agitata. Quando nell'82 si scopri che il vecchio Assad aveva fatto massacrare ventimila tra uomini e donne nella città di Hama, dove i Fratelli musulmani si erano ribellati allo strapotere di Damasco, pensai, e non fui il solo, che presto o tardi qualcuno avrebbe vendicato i sunniti sepolti sotto le rovine di Hama da centinaia di bulldozer. Eppure sono passati più di trent'anni e gli Assad se la sono cavata. Almeno finora. Penso che a proteggerli sia stata anche la loro fama di rais "laici". Eh sì, laici. Una specie di licenza di uccidere veniva infatti accordata ai capi arabi considerati laici. Si pensi a Saddam Hussein che quando, negli anni Ottanta, sfidò la teocrazia iraniana di Khomeini ebbe la simpatia dell'Occidente. Il suo partito, il Baath, non era forse laico e considerato eretico da molti musulmani zelanti? E il Baath (sia pure in una versione siriana, diversa da quella irachena) era anche il partito degli Assad. Una prova di laicità guardata con un certo interesse, anche se con diffidenza, da chi temeva l'ondata islamista. Ai Fratelli musulmani, non sempre rinsaviti, non sempre moderati, gli Assad, padre e figlio, non hanno mai risparmiato la galera o nei casi estremi la sepoltura con il bulldozer. Veri laici d'Oriente. Generale d'aviazione, Hafez aveva lo sguardo celestino. Due ferritoie e due occhi fissi. Pugnali avvelenati col sorriso. Il figlio Bashar è un medico. Ha l'aria di un bravo ragazzo. Persino un po' pirla. Un simpaticone, fino al giorno in cui l'esercito ereditato dal padre ha esagerato, accelerando la dinamica omicida. In realtà sempre in servizio permanente. A cominciare le "primavere arabe" non sono stati i Fratelli musulmani. Sono stati i giovani figli del web, un tempo si sarebbe detto giovani di sinistra, adesso è più appropriato l'altrettanto generico aggettivo "modernizzati."”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano

I Fratelli musulmani e i derivati integralisti, salafiti ed altri, si sono intromessi nella folla in rivolta. Avevano sulle spalle anni, decenni di galera e di torture e avevano il diritto di ribellarsi.
Origine: Da Assad e la sindrome irachena http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/07/20/olds/assad-la-sindrome-irachena.002assad.html?ref=search, la Repubblica, 20 luglio 2012.

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“Il piglio del capo era evidente, ma colpiva anche lo sguardo tra il cameratesco e il paterno che rivolgeva ai subalterni. Nessuna agitazione nei gesti, malgrado gli schianti dell'artiglieria e dei bombardamenti aerei. Come coloro che conoscono la vera arte del comando, poteva alzare la voce, anzi l'alzava, ma senza toni minacciosi. Intimoriva, esortava e rassicurava coloro che obbedivano. Sapeva trascinarli. La sua prepotenza si manifestava altrove, nell'offensiva contro i palestinesi, ai quali non dava tregua scaricando su di loro tutti i mezzi dell'efficace esercito israeliano.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano

Variante: Il piglio del capo era evidente, ma colpiva anche lo sguardo tra il cameratesco e il paterno che rivolgeva ai subalterni. Nessuna agitazione nei gesti, malgrado gli schianti dell'artiglieria e dei bombardamenti aerei. Come coloro che conoscono la vera arte del comando, poteva alzare la voce, anzi l'alzava, ma senza toni minacciosi. Intimoriva, esortava e rassicurava coloro che obbedivano. Sapeva trascinarli. La sua prepotenza si manifestava altrove, nell'offensiva contro i palestinesi, ai quali non dava tregua scaricando su di loro tutti i mezzi dell'efficace esercito israeliano.
Origine: Da Il piglio del capo http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/01/12/il-piglio-del-capo.html?ref=search, la Repubblica, 12 gennaio 2014.

“Gli uomini di Parigi – diplomatici, militari, consiglieri – sono dietro molti troni dell'Africa Occidentale. Non era raro, nel passato, che i partiti francesi venissero finanziati dagli amici africani, con i fondi ricevuti dalla Francia. I più ricchi usavano le loro risorse per dimostrare riconoscenza ai protettori parigini. Le società francesi, in particolare le compagnie petrolifere, usufruiscono di privilegi eccezionali. In cambio l'esercito francese offre il suo aiuto ai regimi in pericolo.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano

Variante: Gli uomini di Parigi – diplomatici, militari, consiglieri – sono dietro molti troni dell'Africa Occidentale. Non era raro, nel passato, che i partiti francesi venissero finanziati dagli amici africani, con i fondi ricevuti dalla Francia. I più ricchi usavano le loro risorse per dimostrare riconoscenza ai protettori parigini. Le società francesi, in particolare le compagnie petrolifere, usufruiscono di privilegi eccezionali. In cambio l'esercito francese offre il suo aiuto ai regimi in pericolo.

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“Può darsi che i successori, racimolati di gran fretta dall'esercito per evitare un pericoloso vuoto di potere, siano in realtà dei pretoriani, pronti a difendere nei limiti del possibile gli interessi dell'esule. Ma resta il fatto che il Maghreb ha perduto un dittatore e che gli occidentali (Stati Uniti, Francia, Italia) hanno un alleato "laico" in meno nel mondo musulmano.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da Il dittatore laico. Da idolo del ceto medio a tiranno http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/01/15/il-dittatore-laico-da-idolo-del.html?ref=search, la Repubblica, 15 gennaio 2011.

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“Salutiamo e applaudiamo il coraggio del nostro esercito che in maniera decisiva ha respinto il piano di creare una dinastia familiare […] Una fase di transizione guidata dall'esercito spianerà ora la strada a un'elezione libera, corretta e democratica.”

Origine: Citato in Golpe in Zimbabwe: l'inizio di una nuova era http://www.repubblica.it/esteri/2017/11/15/news/zimbawbe_l_inizio_di_una_nuova_era-181154570/?ref=search, Repubblica.it, 15 novembre 2017.

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“Era circondato da uomini che avevano giurato fedeltà alla Casa Lannister, un enorme esercito forte di ventimila uomini, ma era solo.”

George R. R. Martin (1948) autore di fantascienza statunitense

Tyrion Lannister
2016, p. 685
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“Io sono convinto che Israele va difeso, credo nella dolorosa necessità di un esercito efficiente. Ma sono convinto che anche al governo israeliano faccia bene confrontarsi con un nostro appoggio sempre condizionato.”

Primo Levi (1918–1987) scrittore, partigiano e chimico italiano

Origine: Dall'intervista di Gad Lerner, Se questo è uno Stato, L'Espresso, 30 settembre 1984.

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“Senza un esercito popolare, il popolo non ha niente.”

Mao Tsé-Tung (1893–1976) Presidente del Partito Comunista Cinese

Origine: Citato in AA.VV., Il libro della politica, traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2018, p. 264. ISBN 9788858019429

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