Frasi su giugno
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“Il voto è senza dubbio la base della democrazia ma non risolve problemi endemici come la crisi economica, la disoccupazione, la povertà e la corruzione. Il Sudafrica ha fatto passi da gigante in quindici anni, potevano cadere nel baratro diventare un altro Afghanistan dopo il rilascio di Mandela, ma non è stato così.”

Nadine Gordimer (1923–2014) scrittrice sudafricana

Origine: Da "Mandela è ormai solo un ricordo" Intervista a Nadine Gordimer http://alessandracardinale.com/2010/07/07/mandela-e-ormai-solo-un-ricordo/, Il Fatto Quotidiano, 16 giugno 2010,

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“Non mi posso lamentare della vita che ho vissuto. Ho colto tanti applausi perché sapevo fare bene i capricci sulla tastiera.”

Domenico Scarlatti (1685–1757) clavicembalista e compositore italiano

citato in Corriere della sera, 10 giugno 2007

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“Fare una vita da artista significa parlare continuamente dell'arte di vivere.”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

Citazioni di Zucchero
Origine: Citato in Corriere della Sera, 8 giugno 2007.

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“Volete essere compresi dagli uomini? Parlate. Volete essere compresi dalle donne? Tacete.”

Nanni Svampa (1938–2017) cantante, scrittore e attore italiano

dal Tempo; citato in Selezione dal Reader's Digest, giugno 1974

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“Se ti dopi, rubi i sogni a qualcun altro… e per questo non si è pagato mai abbastanza!”

Marzia Caravelli (1981) atleta italiana

dal profilo personale su Facebook, post del 4 giugno 2014

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“In fondo ad ogni patriottismo c'è la guerra: ecco perché io non sono un patriota.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

14 giugno 1899; Vergani, p. 153
Diario 1887-1910

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“Ancorché fossero vere le indicazioni di questa ragazza, e vere non sono, il premier sarebbe, secondo la ricostruzione, l'utilizzatore finale e quindi mai penalmente punibile.”

Niccolò Ghedini (1959) avvocato e politico italiano

citato in Ugo Magri, Il premier: tutta spazzatura http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200906articoli/44715girata.asp, La Stampa, 18 giugno 2009
Origine: Patrizia D'Addario, la donna che in un'intervista al Corriere della sera ha raccontato, sostenendo di avere delle registrazioni come prova, di aver ottenuto denaro e una candidatura alle elezioni baresi dopo due feste a palazzo Grazioli, la dimora romana di Silvio Berlusconi.

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“Improntare il giornale a ottimismo, fiducia e sicurezza nell'avvenire. Eliminare le notizie allarmistiche, pessimistiche e deprimenti.”

Benito Mussolini (1883–1945) politico, giornalista e dittatore italiano

da Magazine, 4 giugno 2009

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“Coraggio, su coraggio! | Siamo del mare i figli: | Si sprezzino i perigli, | Iddio ci guiderà. | Sì, vendichiam l'offesa, | Spezziamo il rio servaggio; | Osiamo! e l'alta impresa | Il ciel proteggerà!”

Eugène Scribe (1791–1861) scrittore, drammaturgo e librettista francese

da Les vêpres siciliennes, coro di siciliani, atto primo, scena III, 13 giugno 1855
Origine: Libretto http://www.impresario.ch/libretto/libverves_i.htm disponibile su Impresario.ch.

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“L'arte va ricercata più che nei fatti di cultura, nei doni che a un certo momento la civiltà più segreta offre alla fantasia umana.”

Marino Piazzolla (1910–1985) scrittore italiano

da Un viaggio favoloso, La Fiera Letteraria, 4 giugno 1950

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“Paese natale, paese mortale.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

19 giugno 1907; Vergani, p. 252
Diario 1887-1910

“Quando piove il giorno di San Vito (15 giugno) il prodotto dell'uva va fallito.”

Riccardo Morbelli (1907–1966) scrittore, paroliere e umorista italiano

Origine: Il boccafina ovvero il gastronomo avveduto, Parte seconda, p. 111

“Con Milošević c'era equilibrio nei Balcani; la pulizia etnica è una balla della stampa, i disastri sono venuti dopo. Lo stesso in Irak: i morti non c'erano con Saddam Hussein, ora sì. Lui riusciva a tenere in equilibrio sciiti e sunniti; che ora, contro gli americani, si stanno unendo: e saranno dolori per tutti.”

Erminio Boso (1945–2019) politico italiano

citato in Boso: il candidato euroscettico e anti-americano http://www.questotrentino.it/articolo/9220/boso_il_candidato_euroscettico_e_anti_americano.htm, 12 giugno 2004, questotrentino.it

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“I contadini portano le loro pesanti mani come se portassero dei vecchi utensili.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

2 giugno 1900; Vergani, p. 169
Diario 1887-1910

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“Non so che fine farà il federalismo fiscale, se entrerà davvero in vigore, se gli altri decreti attuativi verranno davvero presentati entro due settimane come annunciato dal Ministro Calderoli o se, invece, ci sarà un ritorno al realismo. Di sicuro, questo federalismo, almeno per quanto riguarda l'agricoltura, è un modello già fallimentare.”

Giuseppe Ruvolo (1951) politico italiano

citato in Federalismo fiscale: Ruvolo (Udc), per agricoltura è già modello fallimentare http://www.giusepperuvolo.it/index.php?option=com_content&task=view&id=264, Sito ufficiale Giuseppe Ruvolo, 19 giugno 2010

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“Una volta, dicevano i miei maestri Longanesi e Flaiano, ci si divideva tra Petrarca e Boccaccio, o tra decadentisti e naturalisti. Oggi sono tutti gruppettari e veltroniani, malati di ridicolo conformismo.”

Nantas Salvalaggio (1923–2009) scrittore italiano

dall'intervista di Edoardo Sassi, «Strega» alla Costituzione, polemiche tra i giurati https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2006/giugno/17/Strega_alla_Costituzione_polemiche_tra_co_9_060617114.shtml, Corriere della Sera, 17 giugno 2006

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“Italo Calvino è uno degli scrittori italiani più sopravvalutati. Con nomi come Cesare Pavese, Gabriele D'Annunzio o Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Calvino è sicuramente un minore ed è la prova della smemoratezza culturale italiana.”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

dall'intervista Sgarbi: Calvino sopravvalutato, che errore del Miur http://www.ilsussidiario.net/mobile/Educazione/2015/6/17/Prima-Prova-Maturita-2015-Tracce-e-temi-d-italiano-svolti-Resistenza-e-Risorgimento-tratti-comuni-Esami-di-Stato-oggi-17-giugno-/617879/, il Sussidiario.net, 17 giugno 2015
Da interviste

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“La sua anima metteva pancia.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

16 giugno 1897; Vergani, p. 127
Diario 1887-1910

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“Il Poveraccio Emerito della Repubblica Francesco Prozac Cossiga rende noto, tramite un suo portavoce, di aver presentato un'interpellanza parlamentare al ministro dell'Interno: Per sapere se alla luce dell'articolo di Pier Luigi Battista sul quotidiano Corriere della Sera, se corrisponda a verità l'ipotesi da detto autorevole giornalista formulata, e pur considerando, se vera, la cosa assolutamente lecita se nell'interesse della tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e della necessaria attività di informazione, disinformazione e controinformazione, i giornalisti Marco Travaglio e Giuseppe D'Avanzo siano nel 'libro paga' e per quale somma, del Capo della Polizia dott. Gianni De Gennaro, cui sono notoriamente legati da vincoli di amicizia e collaborazione, come dimostrato dalla loro campagna contro il SISMI; e per sapere inoltre, qualora l'ipotesi sia vera, se non ritenga di rendere permanente e più ampia la loro collaborazione, facendoli assumere come informatori occulti dal SISDE". Alcuni amici mi hanno telefonato per invitarmi a rispondere al Poveraccio Emerito: dicendo, per esempio, che (purtroppo) non ho mai conosciuto il dott. Gianni De Gennaro. Ma ho deciso di non rispondere. Attendo con sempre maggiore impazienza una soluzione più risolutiva: l'arrivo dell'ambulanza. Purtroppo è in ritardo. Di una quindicina d'anni.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

12 giugno 2006

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“Nel brutto dicembre rincuora coltivare dentro di sé un magnifico giugno.”

Marcello Veneziani (1955) giornalista e scrittore italiano

da Salviamo l'Italia dalla follia sfascista http://www.ilgiornale.it/interni/salviamo_litalia_follia_sfascista/05-12-2010/articolo-id=491475-page=1-comments=1, il Giornale.it, 5 dicembre 2010

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“Sono lieto, sono felice e quindi sono un pessimo cronista.”

16 giugno; 1998, p. 35
I dolori del giovane Werther, Libro primo

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“Un grande popolo è veramente tale se considera sacri i suoi impegni e se non evade dalle prove supreme che determinano il corso della storia.”

Benito Mussolini (1883–1945) politico, giornalista e dittatore italiano

dall'annuncio della dichiarazione di guerra, 10 giugno 1940

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“Berlusconi non si deve guardare da lui, ma semmai da quelli come Bossi.”

Marcello Dell'Utri (1941) politico italiano

16 giugno 1995

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“Ma tu lo sai che cosa deve fare un giornalista? Tu hai idea di che cosa è un giornalista? Secondo te il giornalista è uno che lecca il culo ai politici? È uno che dice che va tutto bene quando invece va tutto male?”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

ad Announo del 5 giugno 2014; visibile su serviziopubblico.it http://www.serviziopubblico.it/2014/06/elisa-la-fiducia-a-renzi/?cat_id=6818

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“Non si parla più di me se non a proposito degli altri.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

27 giugno 1906; Vergani, p. 239
Diario 1887-1910

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“Tutti gli animali parlano, meno il pappagallo che «sa parlare.»”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

14 giugno 1894; Vergani, p. 77
Diario 1887-1910

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“E poi d'improvviso appari lungo la strada, Vesuvio. Mi accorgo di come la tua assenza abbia reso in questi anni i miei orizzonti vuoti. Solo guardandoti sento la sicurezza d'essere a casa e la minaccia tua costante che insegna a non perdere l'allerta.”

Roberto Saviano (1979) giornalista, scrittore e saggista italiano

da un post https://www.facebook.com/RobertoSavianoFanpage/photos/a.402350881863.180175.17858286863/10152936433166864/?type=1&permPage=1 del 2 giugno 2015
Dalla pagina ufficiale Facebook.com

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“[Su La dolce vita] Il più grande rimprovero che si può rivolgere a Fellini è la mancanza d'idee nella messa in scena. Ci sono dei pezzi di bravura […], ma non ci sono idee. È del bel canto cinematografico, con qualche recitativo che, ogni tanto, rompe la monotonia del racconto, ma non è del cinema.”

Jean Domarchi (1916–1981)

da Cahiers du Cinéma, 108, Parigi, giugno 1960
Origine: Citato in Claudio G. Fava, I film di Federico Fellini, Volume 1 di Effetto cinema, Gremese Editore, 1995, p. 96 https://books.google.it/books?id=DNMSsPUpWnoC&pg=PA96. ISBN 8876059318

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“Con la mia lanterna, ho trovato un uomo: me stesso. Lo guardo.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

23 giugno 1902; Vergani, p. 198
Diario 1887-1910

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“L'uccello non si posa sul rosaio perché c'è una rosa: vi si posa perché ha visto dei pidocchi.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

9 giugno 1897; Vergani, p. 126
Diario 1887-1910

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“Libero pensatore. Pensatore sarebbe sufficiente.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

26 giugno 1905
Diario 1887-1910

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“L'angolo della scollatura dell'abito di una giovane donna pallida, che si apre come per respirare un po' d'aria, ci turba più di tante oscenità.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

14 giugno 1902; Vergani, p. 197
Diario 1887-1910

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“Il laico è l'uomo che cerca infaticabilmente Dio e non lo trova mai.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

16 giugno 1902; Vergani, p. 198
Diario 1887-1910

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“Quando ho crisi d'insonnia sì.”

Nichi Vendola (1958) politico italiano

da un'intervista alla festa della Sinistra di Genova Pra, giugno 2008

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“Recentemente un discepolo pensoso (tale Critone) mi ha chiesto: "Maestro, come si può bene appressarsi alla morte?" Ho risposto che l'unico modo di prepararsi alla morte è convincersi che tutti gli altri siano dei coglioni.
[…] cerca soltanto di pensare che, al momento in cui avverti che stai lasciando questa valle, tu abbia la certezza immarcescibile che il mondo (sei miliardi di esseri umani) sia pieno di coglioni, che coglioni siano quelli che stanno danzando in discoteca, coglioni gli scienziati che credono di aver risolto i misteri del cosmo, coglioni i politici che propongono la panacea per i nostri mali, coglioni coloro che riempiono pagine e pagine di insulsi pettegolezzi marginali, coglioni i produttori suicidi che distruggono il pianeta. Non saresti in quel momento felice, sollevato, soddisfatto di abandonare questa valle di coglioni?"
Critone mi ha allora domandato: "Maestro, ma quando devo incominciare a pensare così?" Gli ho risposto che non lo si deve fare molto presto, perché qualcuno che a venti o anche trent'anni pensa che tutti siano dei coglioni è un coglione e non raggiungerà mai la saggezza. Bisogna incominciare pensando che tutti gli altri siano migliori di noi, poi evolvere poco a poco, avere i primi dubbi verso i quaranta, iniziare la revisione tra i cinquanta e i sessanta, e raggiungere la certezza mentre si marcia verso i cento, ma pronti a chiudere in pari non appena giunga il telegramma di convocazione.
Convincersi che tutti gli altri che ci stanno attorno (sei miliardi) siano coglioni, è effetto di un'arte sottile e accorta, non è disposizione del primo Cebete con l'anellino all'orecchio (o al naso). Richiede studio e fatica. Non bisogna accelerare i tempi. Bisogna arrivarci dolcemente, giusto in tempo per morire serenamente. Ma il giorno prima occorre ancora pensare che qualcuno, che amiamo e ammiriamo, proprio coglione non sia. La saggezza consiste nel riconoscere proprio al momento giusto (non prima) che era coglione anche lui. Solo allora si può morire.
[…] È naturale, è umano, è proprio della nostra specie rifiutare la persuasione che gli altri siano tutti indistintamente coglioni, altrimenti perché varrebbe la pena di vivere? Ma quando, alla fine, saprai, avrai compreso perché vale la pena”

Umberto Eco (1932–2016) semiologo, filosofo e scrittore italiano

anzi, è splendido) morire.
Critone mi ha allora detto: "Maestro, non vorrei prendere decisioni precipitose, ma nutro il sospetto che Lei sia un coglione". "Vedi", gli ho detto, "sei già sulla buona strada."
Origine: Da Come prepararsi serenamente alla morte. Sommesse istruzioni a un eventuale discepolo, La bustina di Minerva, L'Espresso, 12 giugno 1997; citato in Umberto Eco: "Come prepararsi serenamente alla morte. Sommesse istruzioni a un eventuale discepolo" http://espresso.repubblica.it/attualita/2016/02/20/news/umberto-eco-come-prepararsi-serenamente-alla-morte-sommesse-istruzioni-a-un-eventuale-discepolo-1.251268, Espresso.repubblica.it, 20 febbraio 2016.

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“Gasparri, io preferisco essere perdente ma libero piuttosto che vincente, ma servo, come sei tu!”

Nichi Vendola (1958) politico italiano

da un comizio a Bari, 4 giugno 2009
Origine: Nichi Vendola, comizio a Bari http://www.youtube.com/watch?v=GpyLtdwfdtc, YouTube.com, 4 giugno 2009 [video privato]

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“La nostra professione è crudele perché possiamo prendere 199 decisioni giuste ma poi il primo sbaglio può essere fatale.”

Viktor Kassai (1975) arbitro di calcio ungherese

citato in Platini: «Gol fantasma? No alla tecnologia» http://www.corrieredellosport.it/calcio/euro_2012/2012/06/22-247492/Platini:+«Gol+fantasma?+No+alla+tecnologia», Corriere dello Sport.it, 22 giugno 2012

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“L'amore non è un sentimento facile da esprimere a parole. Nè lo sono la lealtà, o la fiducia o la gioia. Ma egli [Robert Kennedy] era tutte queste. Egli amava la vita totalmente e la visse intensamente.”

Ted Kennedy (1932–2009) politico statunitense

dall'elogio funebre del fratello Robert F. Kennedy tenuto presso la Cattedrale di San Patrizio a New York, 8 giugno 1968

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“La verità che ho tirata su dal mio pozzo non riesce a liberarsi dalla sua catena.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

19 giugno 1906; Vergani, p. 239
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“Ad urne chiuse voglio spiegare a voi telespettatori perché il Tg1, malgrado le polemiche, ha avuto una posizione prudente sull'ultimo gossip o pettegolezzo del momento: le famose cene, feste o chiamatele come vi pare, nelle dimore private di Silvio Berlusconi a palazzo Grazioli o Villa Certosa. Il motivo è semplice: dentro questa storia piena di allusioni, testimoni più o meno attendibili e rancori personali non c'è ancora una notizia certa e tantomeno un'ipotesi di reato che coinvolga il premier e i suoi collaboratori. Accade che semplici ipotesi investigative e chiacchericci si trasformino in notizie da prima pagina nella realtà virtuale dei media o per strumentalizzazioni politiche o per interessi economici. È avvenuto in passato, come ricorderete, quando si tentò di colpire il presidente del consiglio di allora strumentalizzando la foto che ritraeva un suo collaboratore in una situazione definita scabrosa. È accaduto più volte in queste settimane in cui è stata messa sotto i riflettori la vita privata del premier in nome di un improvviso moralismo: abbiamo visto addirittura celebri mangiapreti vestire i panni di novelli Savonarola. Queste strumentalizzazioni, questi processi mediatici, non hanno nulla a che vedere con l'informazione del servizio pubblico. Nella settimana in cui gli Stati Uniti hanno scelto le nuove regole per proteggere il risparmio nel mondo, mentre esplodeva il caso Iran, e alla vigilia del G8, sarebbe stato incomprensibile privilegiare polemiche sul gossip nazionale solo per scimmiottare qualche quotidiano o rotocalco. Questa è la linea editoriale del Tg1 che vi ho promesso, cari telespettatori, fin dal primo giorno. E che continuerò a garantirvi.”

Augusto Minzolini (1958) giornalista italiano

al Tg1 del 22 giugno 2009, in risposta ai richiami del presidente Rai, Paolo Garimberti
Origine: Critiche al Tg1, interviene Garimberti Minzolini attacca in video- Il Pd: "Incredibile" http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-9/pd-tg1/pd-tg1.html, la Repubblica, 23 giugno 2009.

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“Per tutta la mia vita adulta mi sono state mostrate delle fotografie scattate in Polonia nella meravigliosa estate del 1939: bimbi che giocano al sole, donne eleganti che passeggiano per Cracovia. Ho persino visto la foto di un matrimonio avvenuto nel giugno del 1939, nel giardino di una casetta di campagna di cui adesso sono proprietaria. Tutte queste foto sono avvolte da un certo alone tragico: sappiamo cos'è accaduto dopo. Il settembre del 1939 si portò dietro due invasioni, una da est e una da ovest, e occupazioni, caos, distruzione, genocidio. La maggior parte delle persone che partecipò a quel matrimonio morì di lì a breve oppure scappò all'estero. Nessuno di loro tornò mai più alle proprie case. Col senno di poi, tutti loro ci sembrano incredibilmente ingenui. Al posto di celebrare matrimoni non potevano semplicemente mollare tutto e prepararsi per la guerra quando ancora era possibile farlo? E adesso, nell'estate del 2014, mi tocca chiedermi: non dovrebbero fare altrettanto gli ucraini? E le popolazioni dell'Europa centrale?”

Anne Applebaum (1964) giornalista e saggista statunitense

Origine: Da War in Europe is not a hysterical idea http://www.washingtonpost.com/opinions/anne-applebaum-war-in-europe-is-not-a-hysterical-idea/2014/08/29/815f29d4-2f93-11e4-bb9b-997ae96fad33_story.html, washingtonpost.com, 29 agosto 2014; tradotto in Bisogna prepararsi a una guerra in Europa? http://www.ilpost.it/2014/08/31/guerra-putin-europa/, Il Post.it, 31 agosto 2014.

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“Le masse scontente sono simili a zeri, che certo possono diventare temibili, appena una unità dia loro di nuovo un significato.”

Ernst Jünger (1895–1998) filosofo e scrittore tedesco

da Nota di diario del 19 giugno 1943, Parigi, p. 277
Irradiazioni. Diario 1941-1945

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“Fa piacere mandare a fare…. gli inglesi, boriosi e coglioni!”

Maurizio Gasparri (1956) politico italiano

post del 15 giugno 2014 su Twitter

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