Frasi su societa'
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“Molti giornali, compreso il mio, si lamentano del declino degli imprenditori: ma noi che abbiamo messo in piedi la più grande televisione commerciale e la più grande società produttrice di film d'Europa, noi chi siamo, dei martinitt?”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

1989
Origine: Citato in I duellanti del nord alla sfida del duemila http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/02/19/duellanti-del-nord-alla-sfida-del.html, la Repubblica, 19 febbraio 1989.

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“[Al termine dell'assemblea degli azionisti della Standa] Non mi aspettavo un'accoglienza di questo tipo. Pensavo che ci fosse maggiore simpatia per il nostro sforzo di rilanciare la società. Non ho sentito in quest'assemblea l'afflato dei compagni di viaggio che partecipano assieme ad una grande avventura.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

1989
Origine: Citato in Giorgio Lonardi, Il giorno più lungo di Berlusconi http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/05/26/il-giorno-piu-lungo-di-berlusconi.html, la Repubblica, 26 maggio 1989.

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“[Parlando della Guardia Di Finanza] Se c'è un corpo deviato dello Stato che si organizza, che pretende di avere certe somme da chi è in regola minacciando azioni su altre società di un gruppo e che poi si spartisce verticalmente tra i suoi membri il ricavato di queste sue pressioni, siamo di fronte ad una forma di associazione a delinquere.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

1996
Origine: Alla vigilia del processo in cui Berlusconi era imputato per le presunte tangenti Fininvest alle Fiamme gialle, 16 gennaio 1996; citato in Vilipendio Flick "salva" Berlusconi http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/12/22/vilipendio-flick-salva-berlusconi.html, la Repubblica, 22 dicembre 1996.

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“I condoni non sono così negativi visto che l'Unità, Unipol e il signor Prodi, in una società in cui è presente un suo familiare, ne hanno usufruito.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

Prodi ha poi sporto querela per queste ed altre frasi
2006
Origine: Dalla trasmissione televisiva Ballarò, Rai 3; citato in Berlusconi a Ballarò: Prodi ha societàe usufrisce dei condoni. Il Professore querela http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/03_Marzo/29/querela.shtml, Corriere.it, 28 marzo 2006.

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“Non apriremo le porte a tutti come la sinistra, la loro è un'idea di società multietnica, la nostra idea non è così, è quella di accogliere solo chi ha le condizioni per ottenere l'asilo politico.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2009
Origine: Citato in Immigrati, Maroni insiste sulla linea dura. Il premier: "No all'Italia multietnica" http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/cronaca/immigrati-6/maroni-9mag/maroni-9mag.html, Repubblica.it 10 maggio 2009.

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“Considero l'intromissione nell'affare Fiorentina-Berbatov, di fatto concluso tra le rispettive Società e lo stesso giocatore, una cosa vergognosa e dilettantesca. Probabilmente da quelle parti pensano che per ottenere dei risultati ogni mezzo sia lecito. Alla Fiorentina non la pensiamo affatto così. Mai mi sarei aspettato un simile comportamento da quella Società [Juventus] e da quel Presidente”

Andrea Della Valle (1965) imprenditore italiano

Andrea Agnelli
Origine: Citato in Della Valle accusa la Juve "Vergognosa con Berbatov" http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Fiorentina/31-08-2012/della-valle-accusa-juve-vergognosa-berbatov-912464610433.shtml, gazzetta.it 31 agosto 2012.

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“[Riferendosi alla vittoria del Campionato Primavera 2011-2012] Con questa vittoria abbiamo completato una serie di importanti vittorie che ci porta ad avere, come società, il migliore Settore Giovanile d'Europa.”

Massimo Moratti (1945) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Moratti: "Il nostro il miglior settore giovanile d'Europa" http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Calcionews/Moratti-miglior-settore-giovanile-Europa/10-06-2012/1-A_001697776.shtml, Corriere.it, 10 giugno 2012.

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“[Sul gol del vantaggio irregolare messo a segno dalla Juventus dopo 18 secondi in Juventus-Inter 1-3 del 3 novembre 2012] Quell'inizio di partita combacia in maniera perfetta con la storia delle due società, potrei definirlo lo specchio o il riassunto esatto dei due club…”

Massimo Moratti (1945) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Inter, Moratti gode: "L'inizio di partita combacia con la storia dei due club" http://www.tuttomercatoweb.com/?action=read&id=396780, Tuttomercatoweb.com, 4 novembre 2012.

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“Ogni società fino ad oggi è stata oligarchica, cioè governata da pochi, anche se "rappresentanti" di molti; oggi specialmente, malgrado la diffusione di certi modi detti democratici, il potere (un potere enorme) è in mano a pochi, in ogni paese. Bisogna, invece, arrivare ad una società di tutti, alla "omnicrazia."”

Aldo Capitini (1899–1968) filosofo, politico e antifascista italiano

Origine: Da Educazione aperta; citato in Claudio Tugnoli (a cura di), Maestri e scolari di non violenza, FrancoAngeli, Milano, 2000, p. 109 http://books.google.it/books?id=MAtsNl9JDsEC&pg=PA109. ISBN 88-464-2550-2

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“Lo spettacolo sportivo si dimostra ancora una sede particolarmente adatta per inscenare i drammi formali che assillano i sogni di una comunità, perché ogni singola gara rappresenta un paradigma, più o meno riuscito, che serve a regolare e conciliare le molte contraddizioni che attraversano la società in cui viviamo. Succede però che ora, specie con la Tv, lo sport rimanga sovente vittima della sua stessa messa in scena, del suo simulacro.”

Aldo Grasso (1948) giornalista, critico televisivo e docente italiano

Origine: Da Tadini rilancia l'eleganza di Gianni Clerici https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1999/gennaio/31/Tadini_rilancia_eleganza_Gianni_Clerici_co_0_9901312861.shtml, Corriere della sera, 31 gennaio 1999, p. 30.

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“È giusto fare autocritica, ma devono farla tutti: squadra, tifosi e, ovviamente, società.”

Demetrio Albertini (1971) dirigente sportivo ed calciatore italiano

Origine: Citato in Alberto Costa, Albertini severo «Anche la società faccia autocritica» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2002/gennaio/31/Albertini_severo_Anche_societa_faccia_co_0_0201311979.shtml, Corriere della sera, 31 gennaio 2002.

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“La Croazia ha avuto finora i più rigidi criteri di adesione nell'Ue e il fatto che li abbia soddisfatti parla da solo sul fatto che il Paese è pronto. Le riforme che abbiamo portato a termine hanno reso la nostra società migliore e le nostre istituzioni più pronte per la difesa dello Stato di diritto e dei diritti umani.”

Ivo Josipović (1957) politico croato

Origine: Citato in Stefano Giantin, Josipovic: «Siamo la prova che l’Europa vive e attrae» http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2013/06/30/news/josipovi-siamo-la-prova-che-l-europa-vive-e-attrae-1.7345189, Il Piccolo, 30 giugno 2013.

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“Da molti anni, vado riflettendo sul fatto che forse il vero bipolarismo (trasversale agli attuali schieramenti) è tra chi vuole una legge in più e chi una in meno, tra chi vuole un intervento dello stato in più e chi uno in meno, tra chi vuole un allargamento della sfera di decisione pubblica o collettiva e chi invece preferirebbe un irrobustimento della sfera di decisione individuale e privata. Personalmente, ritengo sempre più desiderabile la seconda opzione: vale per l'economia tanto quanto per le libertà personali. Da anni, un intellettuale coraggioso come Alain Finkielkraut ci spiega che una società libera non è un "accumulo di diritti”

Daniele Capezzone (1972) politico italiano

diritto a questo, diritto a quello...). Questa impostazione ha già avuto un peso, a mio avviso negativo, su una parte della nostra Costituzione (diritto alla casa, diritto al lavoro, e così via: solennemente proclamati, e ovviamente irrealizzabili, in quei termini). Ora l'errore più grave sarebbe quello di trasferire questo "metodo" anche in altri ambiti: quando invece il tema non sarebbe quello di chiedere un "diritto" codificato in più, ma una facoltà in più, o un divieto in meno, o un intervento pubblico in meno. (da Il Foglio, 24 febbraio 2011)

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“Berlusconi ha straordinarie qualità di imprenditore – coraggio, fantasia, forza di lavoro – che gli hanno valso il successo in tutti i campi in cui si è cimentato. Una sola cosa non gli riesce di fare, il presidente di una società di calcio.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

Origine: Da Ora Montanelli critica Berlusconi http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/01/20/ora-montanelli-critica-berlusconi.html, la Repubblica, 20 gennaio 1987.

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“Io vorrei sapere quali furono le crescite… di civiltà che il Sessantotto pretende di averci lasciato. Io vedo tutt'altra cosa: io vidi nascere, dal Sessantotto, una bella torma di analfabeti che poi invasero la vita pubblica italiana, e anche quella privata, portando dovunque i segni della propria ignoranza. Io ho visto questo. Può darsi che sia affetto da sordità o da cecità ma io non ho visto altro, come frutti del Sessantotto. […] [La differenza tra il Sessantotto francese e quello italiano è] La differenza che passa fra l'originale e il fac simile perché il Sessantotto nacque in Francia e in Italia fu un fatto di riporto, di imitazione. […] [L'imitazione del Sessantotto francese vi fu] Un po' in tutto il mondo ma particolarmente in Italia dove non nasce mai niente, è sempre qualcosa di imitato dagli altri. Bene o male, insomma, i francesi ebbero… anche una certa cultura del Sessantotto, ebbero Sartre. Oddio, Sartre rivisto con gli occhi di oggi scende molto dal suo mitico piedestallo. […] In Italia non ci fu neanche un Sartre. […] Credo che su Pasolini si sia preso un grosso abbaglio: Pasolini è passato per uno scrittore di sinistra perché aveva preso come sfondo dei suoi racconti – bellissimi del resto – il sottoproletariato delle borgate romane, i ragazzi di vita, insomma, la schiuma della società. Ma lo aveva fatto per dei gusti e dei motivi del tutto personali sui quali è inutile tornare a far commenti. Questo lo aveva fatto considerare come uno scrittore, un difensore del proletariato, ma non era una scelta politica quella che aveva fatto Pasolini. Non centrava niente, assolutamente nulla. Quindi quello che lui disse era assolutamente vero, cioè dire che nei tafferugli, dove spesso ci scappava il morto, tra quei dilettanti delle barricate che erano [i borghesi]… i veri proletari erano i poliziotti, tutti figli di famiglie povere, eccetera eccetera. I dilettanti delle barricate erano tutti o quasi tutti figli di papà: aveva ragione Pasolini! Ma come no! E questo fu considerato un tradimento all'ideologia di sinistra. […] Il primo fenomeno fu il Sessantotto, e il Sessantotto partorì poi il terrorismo, il brigatismo rosso eccetera eccetera. Su questo non ci son dubbi, insomma. Dirò di più: i più seri, e forse gli unici seri, furono quelli che poi diventarono dei terroristi e che quindi rischiarono la loro vita, almeno. Gli altri erano quello che diceva Pasolini, dei figli di papà.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

da Il Sessantotto e la politica di Berlinguer

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“La società è nello stesso tempo un sistema integrato e un sistema in conflitto.”

Ralf Dahrendorf (1929–2009) filosofo e sociologo tedesco

citato in Focus n. 81, p. 144

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“Se c'era una società di massa negli anni Venti, questa era la società americana. E se l'America adottò la Ford T e i primi prodotti di Hollywood… non diventò né fascista né comunista, né corse mai il rischio di diventarlo.”

Ralf Dahrendorf (1929–2009) filosofo e sociologo tedesco

Origine: Citato in Massimo Corsale, L'autunno del Leviatano, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 1998

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“Quanto più è vero che si può comprendere l'antisemitismo solo a partire dalla nostra società, tanto più mi sembra vero che oggi la società stessa può essere pienamente compresa solo a partire dall'antisemitismo.”

Max Horkheimer (1895–1973) filosofo tedesco

Origine: Da Lettera a Harold Laski, 10 marzo 1941; citato in Tommaso Giartosio, Perché non possiamo non dirci, Feltrinelli, 2004, p. 158

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“Vista in sezione, la struttura sociale del presente dovrebbe configurarsi all'incirca così. Su in alto i grandi magnati dei trust dei diversi gruppi di potere capitalistici che però sono in lotta tra loro; sotto di essi i magnati minori, i grandi proprietari terrieri e tutto lo staff dei collaboratori importanti; sotto di essi – suddivise in singoli strati – le masse dei liberi professionisti e degli impiegati di grado inferiore, della manovalanza politica, dei militari e dei professori, degli ingegneri e dei capufficio fino alle dattilografe; ancora più giù i residui delle piccole esistenze autonome, gli artigiani, i bottegai, i contadini e tutti gli altri, poi il proletariato, dagli strati operai qualificati meglio retribuiti, passando attraverso i manovali fino ad arrivare ai disoccupati cronici, ai poveri, ai vecchi e ai malati. Solo sotto tutto questo comincia quello che è il vero e proprio fondamento della miseria, sul quale si innalza questa costruzione, giacché finora abbiamo parlato solo dei paesi capitalistici sviluppati, e tutta la loro vita è sorretta dall'orribile apparato di sfruttamento che funziona nei territori semi-coloniali e coloniali, ossia in quella che è di gran lunga la parte più grande del mondo. Larghi territori dei Balcani sono una camera di tortura, in India, in Cina, in Africa la miseria di massa supera ogni immaginazione. Sotto gli ambiti in cui crepano a milioni i coolie della terra, andrebbe poi rappresentata l'indescrivibile, inimmaginabile sofferenza degli animali, l'inferno animale nella società umana, il sudore, il sangue, la disperazione degli animali… Questo edificio, la cui cantina è un mattatoio e il cui tetto è una cattedrale, dalle finestre dei piani superiori assicura effettivamente una bella vista sul cielo stellato.”

Max Horkheimer (1895–1973) filosofo tedesco

Origine: Citato in Lorenzo Guadagnucci, Restiamo animali, Terre di mezzo, Milano, 2012, p. 56. ISBN 978-88-6189-224-8

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“L'Arsenal è un club incredibile, sono il giocatore che sono oggi grazie a questa società. Quando firmai per venire qui realizzai un sogno. Se chiedete a Robert Pires come si sente, vi dirà "mi sento un Gunner". E qualsiasi cosa dovesse succedere nella mia carriera, sarò sempre un Gunner.”

Robin van Persie (1983) calciatore olandese

citato in Van Persie: «Ovunque andrò, sarò sempre un Gunner» http://www.tuttosport.com/calcio/calciomercato/2012/05/04-185744/Van+Persie%3A+%C2%ABOvunque+andr%C3%B2%2C+sar%C3%B2+sempre+un+Gunner%C2%BB, Tuttosport, 4 maggio 2012

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“Il Milan del futuro dovrà ricordare l'organizzazione di società come Warner Bros e Walt Disney.”

Adriano Galliani (1944) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Marco Sappino, Dizionario biografico enciclopedico di un secolo del calcio italiano, Dalai editore, 2000, p. 2113 http://books.google.it/books?id=J5OpwwKggrsC&pg=PA2113. ISBN 8880898620

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“Sul fronte dell'anticlericalismo e dell'avversione alla Chiesa stiamo assistendo ad una vera e propria deriva, parallela a certe battaglie politiche. C'è una marea anticristiana che monta in Europa, un sentimento anticattolico. È difficile prevedere con esattezza cosa accadrà. Oramai la violenza non tocca più solo la politica bensì la parte simbolica della società. Quindi anche la Chiesa.”

Gianni Baget Bozzo (1925–2009) sacerdote, politico e giornalista italiano

Origine: Citato in Roberto Zuccolini, Baget Bozzo: è il segno dell' anticlericalismo dilagante https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2007/aprile/30/Baget_Bozzo_segno_dell_anticlericalismo_co_9_070430094.shtml, Corriere della sera, 30 aprile 2007, p. 3.

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“Forse, la sinistra non ha neppure un reale interesse a vincere le elezioni perché già soddisfatta del controllo che esercita su alcuni dei settori chiave della società civile, come la scuola e l'università, la magistratura, gran parte dei media e dell'editoria, nonché del mondo intellettuale.”

Piero Ostellino (1935–2018) politologo e giornalista italiano

Origine: Da Uno spettacolo desolante http://www.corriere.it/editoriali/10_settembre_24/ostellino_spettacolo_desolante_0f855ac8-c79a-11df-9bef-00144f02aabe.shtml, Corriere.it, 24 settembre 2010.

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“In questa società ci sono certe regole, certi pregiudizi e tutto quello che non vi si adatta sembra anormale, un delitto o una malattia.”

Mario Vargas Llosa (1936) scrittore, giornalista e politico peruviano

Origine: Storia di Mayta, p. 196

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