Frasi su tv
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“Non sono stati i mass media a far resuscitare il mito Battisti. Ma il suo mito a far risuscitare i mass media.”

Gigi Proietti (1940) attore italiano

Origine: Citato in Andrea Laffranchi e Carlo Vulpio, Concerti e inediti tv per ricordare Battisti https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2000/settembre/08/Concerti_inediti_per_ricordare_Battisti_co_0_00090810091.shtml, Corriere della sera, 8 settembre 2000

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“Corrado Guzzanti [nei panni dell'intervistatore]: Cioè la lettera di minacce al Papa non è una cosa seria?
Don Pizzarro: 'A lettera sur Papa l'ho scritta io!
CG: L'ha scritta lei?
DP: Beh perché non posso scrive 'na lettera?
CG: Ma come?
DP: Scusa, non facciamo confusione che poi 'a gente a casa non capisce. Un conto so' le cose serie, va bene – l'affari, 'i immobili, l'otto per mille, 'i sordi, tanti i sordi, che poi so' i vostri, no? – è un conto è 'a parte d'o spettacolo – 'a trama, l'attori, er colpo de scena…
CG: Che spettacolo scusi?
DP: Ma 'ndo vivi? 'O spettacolo nostro: i preti, i cardinali, 'e guardie svizzere – che poi so' tutte comparse – tutto st'ambaradam che peraltro mo co' sta crisi ce costa er doppio.
CG: Lei ne parla come se fosse una specie di fiction…
DP: Beh sì, chiamala come te pare, 'na serie, 'na fiction… qualcuno da noi dice che è un reality ma io nun so' d'accordo perché de ""reality"" nun c'è proprio niente, è tutto scritto: i dialoghi, i personaggi, er conflitto fra i cardinali, tutto scritto bene.
CG: Come una serie TV!
DP: Sì, tipo. Con tutti st'intrighi, no? Bertone contro Bagnasco, la CEI contro la Segreteria de Stato… a voi ve piacciono st'intrighi, no? E noi c'amo messi! Comunque Bertone esce forte a'a terza stagione, te l'anticipo.
CG: Alla terza stagione? Ma quindi è sempre stato così?
DP: Beh, no prima era 'n'artro tipo de format. Prima c'era 'a domenica, 'a finestra che s'e apre, du' colombe che passano… 'na vorta ce bastava questo! A gente veniva sotto, glie parlavi quattro, cinque lingue 'e rincoglionivi, battevano 'e mani, all'una avevamo finito e annavamo a vedé 'a Roma. Poi chiaramente i tempi cambiano, er pubblico ha cominciato a stufasse. Cioè disemoce 'a verità: 'sta cosa de questo che s'affaccia a'a finestra l'hanno vista armeno un mijone de vorte (questo poi nun è bono). Er gusto der pubblico cambia, nun ce veniva più nessuno… vonno azione, vonno er sangue, vonno er turbido, tipo ""I Borgia"", capito?
CG: E quindi la lettera sul Papa l'ha scritta lei?
DP: Sì, che poi io sarei story editor, eh, però ogni tanto me tocca pure mette mano alle sceneggiature, ai dialoghi. A proposito, quanno avemo detto che doveva morì er pupazzo? (da Aniene 2 – Molto rigore per nulla, 14 giugno 2012).”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano
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“Questo paese non può continuare a essere la copia fessa della tv, la sua appendice e la sua scimmia.”

Marcello Veneziani (1955) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da La vita non è Sanremo: svegliamoci, pupe e puponi connazionali http://www.marcelloveneziani.com/la-vita-non-egrave-sanremo-svegliamoci-pupe-e-puponi-connazionali.html, MarcelloVeneziani.it, 11 febbraio 2016.

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“Paradossalmente ho avuto un'impennata di visibilità negli ultimi due anni, quelli in cui mi sono affrancata dai salotti televisivi: credo che la tv dia visibilità solo se fai cose che ti somigliano, altrimenti affossa.”

Selvaggia Lucarelli (1974) opinionista, blogger e scrittrice italiana

Origine: Dall'intervista di Edoardo Tarsi Selvaggia Lucarelli: «Influencer è una delle poche etichette che sono felice di portare assieme a milf» http://www.gqitalia.it/show/tv/2015/03/20/selvaggia-lucarelli-l-intervista-gq-com, Gqitalia.it, 20 marzo 2015.

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“Il doppiaggio fatto bene è quello di cui il pubblico non si accorge. Il doppiaggio fatto bene è quello approntato dai professionisti, non dai talent della tv.”

Luca Ward (1960) attore, doppiatore e direttore del doppiaggio italiano

Origine: Da un post https://www.facebook.com/LucaWard/posts/10158224175415068 sulla pagina ufficiale, Facebook.com, 12 febbraio 2017.

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“Le mie canzoni, i film, la tv, il teatro,  arrivano e sono sempre arrivati alla gente attraverso l'arte, le voci, le espressioni di intermediari eccellenti. Attori, cantanti, artisti straordinari. E poi arriva la voglia di parlare direttamente al pubblico, il lettore in questo caso.”

Origine: Dall'intervista di Silvana Mazzocchi, "Se ho paura prendimi per mano", il lato umano di un tracollo finanziario raccontato da Carla Vistarini http://www.repubblica.it/rubriche/passaparola/2014/09/29/news/carla_vistarini_se_ho_paura_prendimi-96908401/, PassaParola, Repubblica.it, 29 settembre 2014.

Marco Travaglio photo

“Caro direttore [Indro Montanelli], sono quasi 6 anni che non ci sentiamo. Da quel 22 luglio 2001 quando, dopo avere speso gli ultimi respiri a mettere in guardia gli italiani dal virus Berlusconi, te ne volasti in cielo. Ora che sei in Paradiso, immagino che tu abbia di meglio da fare che occuparti dell'Italia: in 92 anni di vita, hai già dato. Ma qui succedono cose talmente strane che devo proprio raccontartele. Intanto Berlusconi non c'è più, al governo intendo. Ma non è che si noti molto. Anzi, forse torna. Il vaccino non ha funzionato. Ora c'è di nuovo Prodi, almeno fino a un paio di minuti fa c'era. Non sappiamo. Si parla, tanto per cambiare, di crisi della politica. E in quel vuoto s'infilano indovina chi? La Confindustria e il Vaticano. Come diceva Totò, quando vedo un buco ci entro. Tu eri un laico risorgimentale a 24 carati, ma due papi, Roncalli e poi Woytjla, ti vollero conoscere perché eri molto rispettoso della religione. Un po' meno di certi Preti e di certi Vescovi che s'impicciavano di politica. Dicevi: "Aborro i preti, esseri autoritari e prepotenti. Quando qualcuno mi dice che stiamo andando verso il fascismo, vorrei quasi rispondere: magari! Il fascismo è brutto, ma passa. Invece andiamo incontro a forme di vita clericale, anzi ci siamo dentro, perché non abbiam saputo amministrare il nostro libero esame. Abbiamo liquidato la coscienza, dandola in appalto al prete. Ecco dove nasce il più macroscopico difetto degli italiani: la mancanza di una coscienza morale. Non siamo religiosi: siamo cattolici per comodità, abitudine, tradizione, non per coscienza. Il problema di Dio gli italiani non se lo pongono. Perciò non siamo mai stati una Nazione: l'unico Stato che conosciamo è quello Pontificio". Ecco, ci siamo dentro fino al collo adesso, direttore. I cattolici liberali si sono estinti. Già tu rimpiangevi De Gasperi, "un democristiano che credeva in Dio e non aveva bisogno di fare il bigotto, forse perché era nato in Austria. In chiesa De Gasperi parlava con Dio, Andreotti col prete". Oggi con Dio ci parlano in pochi, persino tra i cardinali. In compenso tutti parlano con i preti e i cardinali. Ma anche con Andreotti, che a 90 anni è sempre un bijou: è vivo e lotta insieme a noi. Il Papa invece è cambiato: Woytjla non c'è più, ora c'è Ratzinger. Quando dice no alle coppie di fatto, si mettono tutti sull'attenti. Quando invece dice che il capitalismo non è molto meglio del socialismo, quando dice che bisogna salvaguardare l'occupazione, privilegiare i poveri, gli ultimi, difendere l'ambiente da uno sviluppo scriteriato, parlano d'altro e fanno finta di non sentire. Un giorno, di recente, ha detto addirittura che bisogna cacciare i corrotti dalla politica, e lì anche i politici più bigotti sono diventati anticlericali: come si permette di impicciarsi in affari che non gli riguardano? Ti parlo dallo studio di Santoro, che è tornato in tv dopo 5 anni di riposo, diciamo così: l'ultima volta che in Rai si sentì la tua voce fu da Biagi e da Santoro, entrambi i programmi furono subito chiusi. Stiamo per trasmettere un reportage della Bbc sulla pedofilia nel clero, già visto su internet da alcune decine di milioni di persone nel mondo e 3-4 milioni in Italia. Mi dirai: "dov'è il problema, già ai miei tempi tutti volevano una Rai modello Bbc". Appunto: adesso hanno visto cosa fa la Bbc e gli è passata la voglia. Persino la Cei ha detto: "Nessuna censura, discutiamo pure con equilibrio". La censura la invocano i politici e alcuni papaveri Rai, che sono più papisti del Papa. C'è un tale Landolfi, lo stesso capo della Vigilanza che nel 2001 ti accusò di linciare Berlusconi e chiese addirittura a Ciampi di intervenire per la tua intervista a Biagi a ridare dignità al servizio pubblico, che 10 giorni fa già sapeva che avremmo imbastito un processo mediatico contro la Chiesa: una specie di Nostradamus. E ha aggiunto: "Non sono queste le finalità del servizio pubblico, non è per questo che i cittadini pagano il canone". Lui li conosce uno per uno, gli telefona tutti i giorni per sapere che cosa vogliono. Poi c'è Fassino, che una volta era comunista, però ha studiato dai gesuiti: ora parla come don Abbondio e ci invita al massimo equilibrio e alla massima prudenza. Fini l'altra sera ha annunciato a "Ballarò" che il nostro programma non andrà mai in onda: deve averglielo detto in sogno l'Arcangelo Gabriele, ma era un imitatore: infatti siamo in onda. Casini chiese un programma riparatore che raccontasse tutto il bene che fa la Chiesa nel mondo. Potrebbe commissionarlo ai suoi uomini alla Rai, che sono un po' più numerosi di quelli che aveva la Dc una volta, però la Dc aveva anche il decuplo dei suoi voti; oppure potrebbe chiederlo a Buttiglione, che ha mezza famiglia in Rai e l'altra mezza a Mediaset; invece chiede a noi. Tu dirai: che c'entrano i politici con la libera informazione? Da quando i giornalisti prendono ordini dai segretari di partiti? Ecco, il problema è che ormai non se lo domanda più nessuno. Trovano tutto ciò molto normale. I politici non si accontentano di lottizzare la Rai: vogliono fare i palinsesti e i critici televisivi; prima o poi condurranno direttamente programmi e si intervisteranno da soli. Ricordi Giuliano Ferrara? L'avevi lasciato ateo. Bene, adesso è rimasto ateo ma è diventato anche clericale, nel frattempo. Dice che il reportage Bbc è una schifezza. E lui se ne intende. C'è perfino chi pretendeva che mostrassimo in anticipo all'editore una scaletta sicura prima di decidere se mandarci in onda oppure no. Come se l'amministratore della Fiat Marchionne volesse leggere gli articoli della Stampa o De Benedetti quelli della Repubblica, prima di mandare in stampa i giornali. Anche questo, è un po' strano, è passato sotto silenzio, come una cosa normale. La nostra categoria non ha brillato, ma questa per te non è una novità: già 30 anni fa tu scrivevi che "il giornalismo italiano è servo per vecchia abitudine: i potenti vogliono il monumento equestre e il piedistallo, e noi glielo diamo". Non ti dico gli intellettuali sedicenti liberali: tutti zitti, o addirittura solidali con i censori. Sono quelli che tu definivi "una grossa camorra al servizio di ogni potere". L'altro giorno, rileggendo i tuoi ultimi articoli, mi è capitata una lettera a Franco Modigliani, Nobel dell'Economia, in cui tu parlavi della corruzione e dicevi: "Dopo tanti secoli che la pratichiamo, dietro l'esempio e sotto il magistero di nostra Santa Madre Chiesa, ineguagliabile maestra d'indulgenze, perdoni e condoni, noi italiani siamo riusciti a corrompere anche la corruzione e a stabilire con essa il rapporto di pacifica convivenza che alcuni popoli africani hanno stabilito con la sifilide, diventata nel loro sangue un'afflizioncella di ordine genetico senza più gravi controindicazioni… Un popolo italiano consapevole della propria identità e ben deciso a difenderla, non c'è. E non c'è perché, nei secoli in cui questa coscienza nazionale maturava nel resto dell'Occidente, in Italia veniva soffocata da una Chiesa timorosa che il cittadino soppiantasse il fedele e creasse un potere temporale laico contrapposto al suo". Questo scrivevi sulla prima pagina del Corriere della Sera non 1000 anni fa, 6 anni fa. Oggi passeresti per un nemico della fede, della famiglia, dell'Occidente, forse per un fiancheggiatore di Al Qaeda. Non è che potresti prenderti una libera uscita e tornare giù un po' da noi per un paio di giorni, non di più? Ci manchi tanto, e non sai quanto. Ciao, direttore.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

dalla coperina di Annozero, 31 maggio 2007
Annozero

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“La libertà dello stupro delle donne […] che vige nei codici quotidiani ordinari della TV, che impera in tutte le pubblicità, che impera nelle trasmissioni d'intrattenimento domenicale, che impera in tutte le mattine e nei pomeriggi. La libertà di marchiare come se fosse un prosciutto il sedere di una donna il cui corpo denudato viene tenuto in un angolo di uno studio televisivo che pare abitato da un pubblico di sadomaso-deficienti!”

Nichi Vendola (1958) politico italiano

da un intervento alla manifestazione di Sinistra Ecologia Libertà contro la riforma finanziaria di Tremonti, 10 giugno 2010
Origine: Visibile al minuto 06:15 di Nichi Vendola - Manifestazione SEL contro la finanziaria - parte 3 http://www.youtube.com/watch?v=1gmftKXztYU, YouTube.com, 11 giugno 2010.

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“Lui [Silvio Berlusconi] è un Messia, i magistrati gli stanno messo di continuo a rompergli le scatolette e non capisco il perché […]. Io prego ogni giorno i miei santi perché Berlusconi viva fino a 120 anni. Io darei la vita per lui, morirei. Gli darei un rene, due reni, persino mia moglie, se lei è d'accordo.”

Antonio Razzi (1948) politico italiano

Origine: Da un intervento alla trasmissione La Zanzara, 19 giugno 2013; visibile su tv.ilfattoquotidiano.it http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/06/20/pdl-antonio-razzi-a-berlusconi-darei-mia-moglie-due-reni-mia-vita/237328/

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“Lo sai che siamo governati dalla tv.”

Jim Morrison (1943–1971) cantautore e poeta statunitense

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“Sono stufo di facce austere che mi fissano dal ripetitore tv.”

Jim Morrison (1943–1971) cantautore e poeta statunitense

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“[Riferito a Walter Cronkite] Se ho perduto il tuo appoggio, ho perduto quello del Paese.”

Lyndon Baines Johnson (1908–1973) 36º presidente degli Stati Uniti d'America

citato in Cronkite: la tv ammazzanotizie https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1997/gennaio/29/Cronkite_ammazzanotizie_co_0_9701297783.shtml, Corriere della sera, 29 gennaio 1997
Variante: Se ho perduto il tuo appoggio, ho perduto quello del Paese.

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“Drive In è l'unico programma per cui vale la pena di avere la tv.”

Federico Fellini (1920–1993) regista e sceneggiatore italiano

Origine: Da l'Unità, 23 febbraio 1986; citato in Francesco Maria Del Vigo, La sinistra amava Drive in Eco e le ragazze fast food http://www.ilgiornale.it/news/sinistra-amava-drive-eco-e-ragazze-fast-food.html, ilGiornale.it, 23 febbraio 2011.

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“Alla TV, un investigatore lo si riconosce subito. Non si leva mai il cappello.”

Raymond Chandler (1888–1959) scrittore statunitense

da Ancora una notte

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“Sto ingurgitando l'esistenza, sbranando me stesso e la mia vita. Mi trovo a mio agio con l'auto-sbranamento, è una condizione che mi sono scelto io, voglio essere libero di decidere anche l'ora in cui dovrò morire. Sono credibilmente anarchico, parto dal fatto che ho dei principi etici, e quindi posso comportarmi come voglio. Non tiro i sassi alle finestre della tv, ma decido di provare a cambiare il sistema dall'interno, credendo di contribuire a renderlo migliore.”

Morgan (1972) cantautore, polistrumentista e disc jockey italiano

Origine: Dall'intervista di Matteo Cruccu, Morgan: «Mi sbrano la vita e me ne vanto» https://web.archive.org/web/20090210101226/http://archiviostorico.corriere.it/2008/novembre/15/Morgan_sbrano_vita_vanto__co_7_081115053.shtml, Corriere della sera, 15 novembre 2008, p.17

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“I governi socialisti tradizionalmente fanno un pasticcio finanziario. Sono sempre a corto di soldi degli altri. Si tratta piuttosto di una loro caratteristica.”

Margaret Thatcher (1925–2013) primo ministro del Regno Unito

da un'intervista televisiva per la Thames TV, 5 febbraio 1976

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“Oh, ma sai, non si ottiene nulla senza problemi, mai.”

Margaret Thatcher (1925–2013) primo ministro del Regno Unito

dall'intervista TV per ITV, 30 novembre 1984

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“Mi piace Mr. Gorbaciov. Possiamo fare affari insieme.”

Margaret Thatcher (1925–2013) primo ministro del Regno Unito

dall'intervista TV per la BBC, 17 dicembre 1984

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“Ho fatto qualche film e alcune apparizioni in TV e sono sempre pronto per nuove e divertenti avventure. Ma dare la voce a Mario mi riempie di gioia, soprattutto quando vedi la gente che si diverte.”

Charles Martinet (1955) attore e doppiatore statunitense

citato in Michela Santagostino, Mamma mia! Charles Martinet: il doppiatore di Super Mario http://www.jacktech.it/news/blog/cinema-gossip-comics/gossip-videogames-ecco-charles-martinet-il-doppiatore-di-super-mario.aspx, Jack, 14 giugno 2010

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“Obama è l'eroe giovane, attraente e superficiale dell'era tv, quando nessuno cerca i dettagli di cui abbonda Hillary. Lei è bravissima nelle tavole rotonde intime e volte all'approfondimento; lui negli stadi, grazie all'alto quoziente glamour che gli ha tirato dietro Hollywood e tv. Grazie a David Axelrod.”

Tina Brown (1953)

da «Un Paese depresso e affamato di poesia: Hillary è tutta prosa» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2008/febbraio/06/Paese_depresso_affamato_poesia_Hillary_co_9_080206116.shtml, Corriere della sera, 6 febbraio 2008

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“Non accetto lezioni di etica politica dalla Bindi: è brutta, cattiva e cretina.”

Francesco Cossiga (1928–2010) 8º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Citato in Franca Selvatici, «Gelli in tv: Berlusconi può attuare il piano P2» http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/11/01/gelli-in-tv-berlusconi-puo-attuare-il.html, la Repubblica, 1º novembre 2008, p. 11.

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“Adriano Celentano. Religioso e sensuale. Una via di mezzo tra Papa Giovanni e Brigitte Bardot.”

Roberto Benigni (1952) attore, comico, showman, regista, sceneggiatore e cantante italiano

Origine: Dalla prefazione alla collana Adriano, edita da Corriere della Sera e Tv Sorrisi e Canzoni; citato su Facebook http://www.facebook.com/pages/Adriano/179810622035778?v=app_7146470109.

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“In Italia c'era bisogno di un bel programma di cibo. Il merito è di tutti e di una produzione straordinaria. "MasterChef" si distingue nel mondo della vostra tv.”

Joe Bastianich (1968) imprenditore e personaggio televisivo statunitense

Origine: Dall'intervista di Fabio Forni, Joe Bastianich, la parola al cattivissimo di MasterChef: faremo la terza edizione http://www.sorrisi.com/2013/02/22/joe-bastianich-la-parola-al-cattivissimo-di-masterchef-faremo-la-terza-edizione/, Sorrisi.com, 22 febbraio 2013.

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“[Sulla miniserie Rino Gaetano - Ma il cielo è sempre più blu che ha prodotto] Avevo in mente il soggetto da tempo. Conoscevo bene Rino Gaetano, perché da ragazza ero amica di sua sorella Anna, ci frequentavamo a Roma. Mi piaceva la sua musica e mi piaceva lui, un ragazzo intelligente in modo profondo. La sua è la storia di un eroe di oggi, attuale come lo sono le sue canzoni. Raramente si raccontano storie di ragazzi in tv: questa vuole esserlo.”

Claudia Mori (1944) cantante e attrice italiana

Origine: Citata in Emilia Costantini, Rino Gaetano, fiction su un cantautore-eroe https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2007/gennaio/20/Rino_Gaetano_fiction_cantautore_eroe_co_9_070120023.shtml, Corriere della sera, 20 gennaio 2007

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“L'attore che amo di più, invece, Morgan Freeman. Sono molto contenta del fatto che abbia vinto l'Oscar: quando avevo 4 anni lo guardavo recitare in The Electric Company, programma tv per ragazzi.”

Mariah Carey (1970) cantautrice, attrice e produttrice discografica statunitense

Origine: Citato in Andrea Laffranchi, «Ero schiava dei manager, canto la rinascita» http://www.corriere.it/Primo_Piano/Spettacoli/2005/03_Marzo/31/carey.shtml, corriere.it, 1 aprile 2005.

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“Anche Sophia Loren ha posato per un calendario Pirelli, ma queste donne che hanno fatto la storia della bellezza italiana, invecchiano bene come il Brunello di Montalcino?”

Roberto Mattioli (1963) conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano

Da Sol Tv del 25 febbraio 2007; http://www.youtube.com/watch?v=KuQX2sV6aH8

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“[Roberto Mattioli a Margherita Hack]: "Io so che lei ce l'ha anche con un passato relativo alla canzone italiana. Lei ha scritto una canzone che l'Impero Baudico non ha accettato! Si sfoghi!"”

Roberto Mattioli (1963) conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano

Da Sol Tv dell'8 aprile 2007; http://www.youtube.com/watch?v=SS4_Jq1MhI0
Variante: : "Io so che lei ce l'ha anche con un passato relativo alla canzone italiana. Lei ha scritto una canzone che l'Impero Baudico non ha accettato! Si sfoghi!".
Origine: L'Impero Baudico; per evidenziare l'egemonia decisionale di Pippo Baudo nei Festival di Sanremo da egli stesso curati nella direzione artistica e presentati.

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“Non m'interessa parlare della notte che cambiò la vita, che ha reso il mio carattere per sempre sospettoso e diffidente. Avevo visto la durezza della guerra. Il giorno prima con i miei amici, partigiani, giocavamo a calcio, il giorno dopo erano nella chiesetta, cadaveri, sfigurati in viso dagli scarponi chiodati. Ho visto la fucilazione dei gerarchi fascisti, ero a piazzale Loreto quando appesero Mussolini a testa in giù come un maiale, sapevo cos'era la cattiveria, ma ignoravo l'infamia. Ho aspettato due mesi che Compagnoni venisse a darmi una pacca sulla schiena, a dirmi che aveva fatto una fesseria, a chiedere scusa, perché può capitare di essere vigliacchi, ma deve anche capitare di ammetterlo. Invece niente, invece sono finito sul banco degli accusati, ero io la carogna, non loro che avevano mentito sull'uso delle bombole, delle maschere, sull'orario del balzo finale alla vetta. Nella relazione ufficiale di Desio che il Cai ha accettato è sbagliata la quota del mio bivacco, quella del campo di Compagnoni e Lacedelli, l'uso e la durata delle bombole di ossigeno, niente affatto esaurito prima dei duecento metri di dislivello sotto il K2, e l'ora in cui dettero l'assalto alla vetta. E tutto questo perché? Perché l'impresa oltre ad avere successo doveva essere anche eroica. Far vedere che gli italiani erano stati non solo bravi, ma anche straordinari. Ne abbiamo fatto una montagna di merda, coperta di menzogne, perfino la stampa straniera ci chiede "perché?". E tutto questo perché non riusciamo ad essere un paese pulito, dobbiamo strumentalizzare le occasioni, la verità, sporcare gli uomini. L' Italia è un paese di complici, dove non esiste solidarietà tra onesti, ma solo scambio tra diversi interessi, dove il sogno di Desio doveva restare immacolato. Dove solo io potevo essere infangato, disprezzato, accusato. Non solo, ma qualsiasi controversia non viene mai affrontata, si preferisce accantonarla, non prendere la responsabilità di una scelta. Mentre oggi agli idoli sportivi imbottiti di droga tutto viene perdonato perché sono l'immagine del paese. E se solo guardo quello che passa in tv mi viene schifo: quelle persone sull'isola, che si fanno riprendere, quella buffonata. Con quale rispetto verso i padri dell'avventura, verso chi ha cercato frontiere e parole nuove come Melville, Jack London e Stanley? Io sul K2 in una notte del '54 sono quasi morto, ma quello che mi ha ucciso è questo mezzo secolo di menzogna. Ho urlato così tanto quella notte nella mia disperazione che adesso non voglio avere più voce. La puzza del K2 la lascio a voi, io preferisco respirare […].”

Walter Bonatti (1930–2011) alpinista italiano
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“Ho visto la sua finale in tv da Ginevra tutta, dal primo punto fino al trionfo. D'ora in poi sarà il nostro simbolo. Quattro anni fa dissi che ci saremmo ispirati all'oro olimpico del Setterosa, oggi a entusiasmarci è la Schiavone: lo leggo come simbolo per l'Italia. Grinta, passione, classe e cuore. D'ora in avanti è lei l'immagine del nostro Mondiale!”

Marcello Lippi (1948) allenatore di calcio e calciatore italiano

Origine: Citato in Italia, Lippi: "Noi come la Schiavone" http://www.ilsole24ore.com/art/dossier/2010-06-09/italia-lippi-come-schiavone-131200.shtml?uuid=AYPksDxB, Il Sole 24 Ore, 9 giugno 2010.

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“Se la gente di qui si avvilisce così e ci tratta da ragazzini, è perché alla tv non guarda i film su New York City.”

Sergio Caputo (1954) cantautore e musicista italiano

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“Buona domenica è diventata un ring di nome e di fatto. Non posso condividere una televisione spazzatura fatta di parolacce e bestemmie allo scopo di fare audience. […] La bugia che si racconta è che noi facciamo quello che il pubblico vuole. Ma il pubblico non è così.”

Claudio Lippi (1945) cantante, produttore discografico e conduttore televisivo italiano

citato in Lippi: lascio «Buona domenica» perché lì vogliono tv spazzatura http://www.corriere.it/Primo_Piano/Spettacoli/2006/10_Ottobre/29/franco.shtml, Corriere della sera, 2 novembre 2006

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“Il paese teledipendente deve aspettarsi di venire strumentalizzato dai demagoghi e dai dittatori, quando regna la seminformazione. La tv non può essere l'unica fonte di notizie, non vi è equipaggiata. I falsi dibattiti televisivi, gli slogans, gli spots, i fotoflash, tutti trasformano la politica in teatro.”

Walter Cronkite (1916–2009) giornalista e personaggio televisivo statunitense

da Cronkite: la tv ammazzanotizie https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1997/gennaio/29/Cronkite_ammazzanotizie_co_0_9701297783.shtml, Corriere della sera, 29 gennaio 1997

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“Nixon ebbe sempre un complesso nei confronti di Kennedy, forse per la sua infanzia povera e per la sua goffaggine, non seppe mai comunicare, non ebbe mai carisma. Vide ovunque complotti, e reagi' con altri complotti. La sua tragedia privata divenne una tragedia nazionale.”

Walter Cronkite (1916–2009) giornalista e personaggio televisivo statunitense

da Cronkite: la tv ammazzanotizie https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1997/gennaio/29/Cronkite_ammazzanotizie_co_0_9701297783.shtml, Corriere della sera, 29 gennaio 1997

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“Avevo lasciato gli Usa che ero un ragazzo, e vi ritornai che ero un uomo. Mi portai dietro l'orrore della guerra e le ideologie, e la convinzione che l'eguaglianza e la tolleranza siano i binari su cui corre la pace.”

Walter Cronkite (1916–2009) giornalista e personaggio televisivo statunitense

da Cronkite: la tv ammazzanotizie https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1997/gennaio/29/Cronkite_ammazzanotizie_co_0_9701297783.shtml, Corriere della sera, 29 gennaio 1997

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“Ringrazio Casini per la passione che ha messo nel difendermi. Non posso accettare lezioni di morale da nessuno e non posso accettare processi in tv o nelle piazze.”

Salvatore Cuffaro (1958) politico e medico italiano

Origine: Da Ansa, 9 febbraio 2006; citato in Marco Travaglio, Carta Canta – Al cuore non si comanda http://www.repubblica.it/2003/k/rubriche/cartacanta/26-gennaio/26-gennaio.html, la Repubblica, 26 gennaio 2007.

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“È indispensabile andare in tv anche se personalmente non ho una particolare predilezione ad apparire, per fare vedere che siamo diversi. Io sono diverso da Berlusconi, bisogna far vedere che ci fa schifo.”

Oliviero Diliberto (1956) politico, giurista e docente italiano

citato in D. Mart., «Berlusconi ci fa schifo». Bufera su Diliberto http://www.senato.it/notizie/RassUffStampa/070215/dgn3i.tif, Corriere della sera, 15 febbraio 2007, p. 6

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“Borg-McEnroe non è una rivalità. È La rivalità. E non solo nel tennis, non solo nello sport, ma nell'ideale confronto, in assoluto, fra due opposti. Il bianco e il nero, Il buono e il cattivo. Pochi esseri umani sono stati così differenti nell'aspetto e nei comportamento, come il biondo svedese di ghiaccio e l'incontrollabile americano riccioluto. Se poi ci aggiungi che sono stati due campioni e sono entrati in rotta di collisione sullo scenario più famoso ed importante, il Centre Court di Wimbledon, e in due finali consecutive, ecco che gli ingredienti della sfida diventano imbattibili. […] Lo stile Bjorn era freddo (all'apparenza) e diligentissimo, John era vulcanico e maleducato. Borg fece esplodere la popolarità del tennis come una rock-star: coi capelli lunghi da vikingo, la passata, le magliette Fila con le righine verticali, era assediato dalle adolescenti e dagli sponsor, e diventò il primo cliente del colosso dei manager sportivi, la Img; McEnroe sfoderava un marchio storico – peraltro italianissimo, Tacchini –, ma era soprattutto Genius, cioè genio e sregolatezza, l'idolo dei contestatori, la bomba ad orologeria, il Pierino, che molti odiavano e che moltissimi adoravano. Insieme, Ice-Borg e SuperMac, così diversi, ma così intimamente legati e persino amici, hanno fatto esplodere la popolarità del tennis. Che, da sport paludato e d'elite. è diventato sport mondiale, veicolo di costume ed ha invaso la tv.”

Origine: Da Con Borg-McEnroe il tennis è mondiale http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/novembre/14/Big_match_Con_Borg_McEnroe_ga_10_081114058.shtml, Gazzetta dello Sport, 14 novembre 2008.

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“[Confrontando la serie con il film di Romanzo criminale] Sono due operazioni completamente diverse, qui i personaggi minori, che nel romanzo di De Cataldo hanno grande fascino, vengono fuori di più. E da un punto di vista storico, sicuramente la serie tv è più esauriente.”

Michele Placido (1946) attore e regista italiano

Origine: Dall'intervista Placido e Sollima: Romanzo Criminale, secondo noi http://mag.sky.it/mag/cinema/romanzo_criminale/2008/11/19/romanzo_criminale_intervista_michele_placido_stefano_sollima.html, Sky.it, 19 novembre 2008.

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“Una delle ragioni per le quali io posso risultare ostico persino ad una parte dell'elettorato di sinistra è che io faccio sempre politica, anche in campagna elettorale.”

Massimo d'Alema (1949) politico italiano, presidente del Consiglio dei Ministri dal 1998 al 2000

Origine: Dall'intervista a Repubblica Radio Tv Massimo D'Alema http://tv.repubblica.it/copertina/massimo-d-alema/33179?video, 27 maggio 2009.

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“Non date troppo ascolto a quello che sentite in tv e soprattutto ai telegiornali. Ascoltate i vostri amici, i vostri eroi, i vostri amori, quelle sono le cose che contano.”

Vasco Rossi (1980) cantautore italiano

Origine: Citato in Concertone del Primo maggio. In migliaia per Vasco Rossi http://www.repubblica.it/2009/05/dirette/sezioni/spettacoli_e_cultura/concerto-1mag2009/concerto-1mag2009/index.html, Repubblica.it, 1 maggio 2009.

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“Ho sempre pensato al tempo come a un contenitore e all'uomo come al suo contenuto.”

Claudio Baglioni (1951) cantautore italiano

da Va bene, dirò la verità... Sapeste che paura che ho quando scrivo canzoni, TV Sorrisi e Canzoni, 15 aprile 2003