Frasi su vero
pagina 22

Eugenio Finardi photo
Costanzo Preve photo
Costanzo Preve photo
Costanzo Preve photo
Costanzo Preve photo
Silvia Ballestra photo
Beppe Grillo photo
Beppe Grillo photo

“Il vero scrittore passa al di là della Letteratura, si affaccia sempre nella Verità.”

Giancarlo Vigorelli (1913–2005) giornalista, scrittore e critico letterario italiano

da Carte d'identita, Camunia, 1989

“[Heimito von Doderer] Era un vero scrittore., e con l'andare del tempo la sua "acontemporaneità" risulterà persino sintomatica e, perché no?, addirittura correttiva.”

Giancarlo Vigorelli (1913–2005) giornalista, scrittore e critico letterario italiano

Origine: La terrazza dei pensieri, p. 175-176

“Notavo ieri sera, tra l'altro, una singolare contraddizione della RAI: la RAI, da quest'anno, meritoriamente ha abolito la moviola, tant'è vero che – io non mi ricordo chi era l'ultimo, era forse Tombolini – Tombolini è stato prepensionato, così come Carlo Longhi, credo, da 90° minuto. Non seguo ma immagino che per analogia sia così. Quindi la RAI ha fatto questa scelta, ritardata certamente, ma che io personalmente ho molto condivido. E va bene, e questo riguarda il Campionato. Ieri sera invece la RAI, dopo la partita, ma già durante la partita, già nell'intervallo, non ha fatto altro che moviolare questi tre presunti rigori: il primo è fallo di Mauri che passa da dietro su Mertesaker, comunque un difensore tedesco, e lo tocca. Certamente non è fallo del tedesco. Il secondo è Cassano che cade su una carica di spalla e invece, effettivamente, sul terzo episodio questo tedesco che si carica e si corica tocca la palla con la mano. Però, anche lì, tutto è stato ridotto a questo: e allora visto che la RAI ha fatto questa scelta coraggiosa fin dallo scorso settembre di abolire la moviola e ne seguì, come lei immagina, ampio dibattito, il fatto che a distanza di mesi, se appena c'è in campo la Nazionale – e quindi il massimo della demagogia possibile da questo punto di vista – debba tornare a galla la moviola è ridicolo.”

Gigi Garanzini (1948) giornalista, scrittore e conduttore radiofonico italiano

10 febbraio 2011

“Da noi, per una serie di ragioni che fanno capo a uno staterello piazzato proprio nel centro della capitale, è invece prassi ormai consolidata santificare anche calcisticamente la ricorrenza pasquale, anticipando il campionato al sabato. Che da un lato è una bazzecola rispetto, come dire, ad altri oneri condominiali: dall'altro una buona idea dal punto di vista familiare. È qui, a questo punto della storia che si inserisce la straordinaria abilità manageriale del governo del pallone. Come? Ma è semplice. Piazzando esattamente a metà della settimana di Pasqua una bella serata infrasettimanale, tre giorni dopo il turno precedente e a meno di altri tre (mercoledì si gioca alle 20,30, sabato alle 15 con l'eccezione serale di Inter-Juventus) da quello successivo. È vero che le società di serie A vivono, o sopravvivono, di diritti televisivi e gli incassi al botteghino rappresentano salvo rare eccezioni poco più dell'argent de poche. Ma è anche vero che una serata di campionato come quella di domani sembra studiata apposta per tornare a far scendere la già non esaltante media di spettatori. Che è sì risalita a circa 22 mila unità a partita, dalla fossa delle Marianne della scorsa stagione. Ma resta sideralmente lontana dal resto dell'Europa calcistica che conta dove pure, come si è visto, la presenza della pay tv non è meno ingombrante e condizionante. […] Al di là del versante demenzial-logistico, ci sarebbe anche un aspetto tecnico da considerare. Più gli impegni sono ravvicinati e meno bene si gioca, più le squadre sono in debito di recupero psicofisico e più sale l'agonismo, più si picchiano e meno spettacolo si vede. Piaccia o meno a chi vende il prodotto, la quantità è nemica della qualità anche nel calcio. Ma il motto di chi ce lo somministra è: purché respiri. Il calciatore, il tifoso, il telespettatore.”

Gigi Garanzini (1948) giornalista, scrittore e conduttore radiofonico italiano

18 marzo 2008

Ringo Starr photo
Leo Longanesi photo
Leo Longanesi photo

“Eppure, è sempre vero anche il contrario.”

Leo Longanesi (1905–1957) giornalista, pittore e disegnatore italiano

Milano, 25 marzo 1955
La sua signora

Leo Longanesi photo

“Un vero giornalista: spiega benissimo quello che non sa.”

Leo Longanesi (1905–1957) giornalista, pittore e disegnatore italiano

Milano, 22 marzo 1957
La sua signora

Umberto Eco photo
Umberto Eco photo
Umberto Eco photo
Umberto Eco photo

“Tale è la forza del vero che, come il bene, è diffusivo di sé.”

Primo giorno, Prima
Il nome della rosa

Enrico Canfari photo
Dado photo
Rayden photo

“È sentimento senza compromessi | è tutto vero, volevo che tu lo sapessi | è per te.”

Rayden (1985) rapper e beatmaker italiano

da Nient'altro, n. 4
In Ogni Dove

Ornella Vanoni photo
Óscar Rodríguez Maradiaga photo
Macario di Gerusalemme photo
Goran Pandev photo

“Il mio sogno è sempre stato quello di rimanere nell'Inter, ma le cose sono andate bene ugualmente. Sono cresciuto, sono diventato un uomo, un vero giocatore e oggi sono contento di essere qui. Spero di ricominciare a vincere ancora tanto con l'Inter.”

Goran Pandev (1983) calciatore macedone

da Pandev: Inter, che bello essere ancora qui http://www.inter.it/aas/news/reader?L=it&N=46890&stringa=, Inter.it, 4 gennaio 2010

Umberto Galimberti photo

“Dal luogo in cui era stato rinchiuso in attesa della condanna, Socrate è invitato dai discepoli a fuggire. Ma la sua risposta è perentoria: "Vi ho insegnato per tutta la vita a ubbidire alle leggi e voi mi invitate a trasgredirle al termine della mia esistenza. Quello che avevo da insegnarvi ve l'ho comunicato. Il mio ciclo si è concluso". Non c'è traccia d'angoscia, senso di disperazione, malinconia per una vita giunta alla fine, c'è solo coerenza tra un insegnamento e una vita. Anche la drammaticità del momento viene asservita alle esigenze dell'insegnamento per renderlo più persuasivo, più efficace. E se il momento è vigilia di morte, lo si affronti in tutta dignità. "Ma infine, Socrate, dicci in quale modo dobbiamo seppellirti?", incalzano i discepoli. "Come volete", rispose. E, ridendo tranquillamente, proseguì: "O amici, io non riesco a convincere Critone che il vero Socrate è quello che ora qui discute con voi e non quello che, da qui a poco, egli vedrà morto”

Umberto Galimberti (1942) filosofo e psicoanalista italiano

Fedone 115 e). I discepoli lo pregano di attendere, come altri avevano fatto, il tramonto del sole. Ma Socrate vuole evitare di rendersi ridicolo aggrappandosi alla vita quando ormai non ce n'è più. Beve d'un fiato il veleno "senza temere, senza alterare il colore né l'espressione del viso, ma, guardando com'era solito i discepoli con i suoi occhi da toro, disse: 'Che ne pensi? Con questa bevanda è lecito fare libagione a qualcuno o no?'" (Fedone 117 b). Indi riprese a passeggiare finché non sentì le gambe pesanti, allora si sdraiò, e quando le parti del corpo cominciarono a farsi fredde disse: "'Critone, dobbiamo un gallo ad Esculapio; dateglielo e non dimenticatevené. 'Sarà fatto', rispose Critone, 'ma vedi se hai qualcos'altro da dire'. A questa domanda Socrate non rispose più nulla" (Fedone 118 a).

Umberto Galimberti photo
Umberto Galimberti photo
Fabrice Hadjadj photo
Fabrice Hadjadj photo
Giorgio Faletti photo
Giorgio Faletti photo
Giorgio Faletti photo
Giorgio Faletti photo
Giorgio Faletti photo
Bassi Maestro photo
Bassi Maestro photo

“Non e' che sono un genio, sono solo un rapper che ci mette un tot d'impegno. (da Vivo e vero”

Bassi Maestro (1973) rapper, disc jockey e beatmaker italiano

intro)
Vivo e vero EP

Gino Strada photo
Arundhati Roy photo
Fabio Capello photo
Fabio Capello photo

“Moratti dice che lo Scudetto del 2006 è suo? E io dico che è mio. La medaglia ce l'ho ancora a casa, non me l'ha tolta nessuno. Questo del Milan è il secondo titolo "vero", perché anche l'anno scorso è stato un torneo equilibrato. In quelli precedenti, invece, per l'Inter non c'era competizione.”

Fabio Capello (1946) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Citato in Inter. Capello: "Lo scudetto del 2006 è mio, la medaglia non me l'ha tolta nessuno" http://www.sportnews.eu/calcio/19/05/2011/inter-capello-lo-scudetto-del-2006-e-mio-la-medaglia-non-me-lha-tolta-nessuno/, Sportnews.eu, 19 maggio 2011.

“Il vero artista è umile davanti alla propria opera; quel conta è ciò che essa cerca di rivelare.”

Régine Pernoud (1909–1998) storica francese

Testimoni della luce

Quirine Viersen photo
Jirō Taniguchi photo

“[…] la guerra è una cosa atroce. …Inutile dirlo, ormai hai capito, vero? Quante orribili disgrazie ha provocato…”

Jirō Taniguchi (1947–2017) fumettista giapponese

nonna di Hiroshi al nipote: cap. 8, p. 201
In una lontana città

Sandrone Dazieri photo

“Il sistema di finanziamento del Ponte [sullo stretto di Messina] introduce un meccanismo che trasferisce di fatto a carico della colletività l'intero rischio d'impresa e che appare destinato a trasformare in debito pubblico quello che viene propagandato come un finanziamento privato.”

Osvaldo Pieroni (1949–2013) sociologo italiano

dal Finto finanziamento privato, vero debito pubblico, in "L'Architetto Italiano": I dubbi sul Ponte/4 – Aspetti economici, 2005, Vol. 10, pp. 20-22

Noam Chomsky photo

“Sappiamo che esiste un animalismo classico, potremmo dire animalista, che sostiene i diritti di tutti gli esseri senzienti e combatte la discriminazione sottolineando la continuità biologica e psicologica tra l'uomo e gli altri animali. C'è poi un animalismo che potremmo definire ambientalista. In questo caso si insiste sul danno arrecato all'ambiente dagli allevamenti intensivi, sullo spreco di risorse come acqua e cereali dovuto all'alimentazione carnivora e così via. Io sostengo anche la causa di un animalismo che definisco umanista. Da un lato, a chi mi fa notare che nessun animale ha raggiunto risultati paragonabili a quelli umani in termini di intelligenza e creatività, rispondo che è indiscutibilmente vero, ma che proprio questa superiorità accresce i doveri umani. Noblesse oblige dicono i francesi, non oblesse exempte. La nobiltà, il rango, comportano più obblighi, non più privilegi. E quindi aggiungo un altro elemento al mio animalismo umanista, la pietà per il boia. […] E il mio pensiero va a quegli operai che lavorano nei mattatoi, spesso persone senza tutele, ricattabili, magari immigrati messicani negli Stati Uniti senza permesso di soggiorno. A loro viene delegato il compito di uccidere, passando giornate intere immersi nella merda e nel sangue. È da questo pensiero che nasce la mia proposta, che nessun parlamento vorrà mai esaminare, di istituire un "servizio carnefice" obbligatorio per i carnivori: almeno una settimana all'anno da passare lavorando in un mattatoio. Io credo che dobbiamo liberare la nostra umanità dalle sue barbarie. Anche questa è una possibile finalità per la lotta animalista.”

Luigi Lombardi Vallauri (1936) filosofo italiano
Luigi Nazari di Calabiana photo
Enrico Ruggeri photo

“Forse, il vero amore | vuol restare grande.”

Enrico Ruggeri (1957) cantautore, scrittore e conduttore televisivo italiano

da Nuovo swing
Presente studio-live

Domenico Berti photo

“Avere un motivo per amare non è vero amore.”

Ermes Ronchi (1947) presbitero e teologo italiano

Origine: Da Le ragioni della speranza, Rai Uno, 8 gennaio 2011 http://it.gloria.tv/?media=122076.

Leiji Matsumoto photo

“Zoru era un soldato fiero e coraggioso, un grande uomo. […] Abbiamo brindato insieme prima che morisse. La popolazione di Tobaga è stata sottomessa, ma Zoru no, perché ha scelto di morire con fierezza. Era un vero uomo.”

Leiji Matsumoto (1938) fumettista e animatore giapponese

Harlock a Zolba, figlio di Zoru
Capitan Harlock serie classica Space Pirat, Episodio 24, Stella cadente

Leiji Matsumoto photo

“Per i capricci di un dittatore fu ucciso mio padre. Mia madre e mia sorella morirono poco dopo dal dolore. Da allora ho odiato i dittatori! Ho deciso di combatterle ma per sconfiggerli era necessario che diventassi anch'io un uomo potente. Temprai la mia volontà, studiai con grandi sacrifici e mi laureai all'Accademia Militare. La mia determinazione mi portò al successo e fui eletto comandante in capo. Ma un giorno avvenne qualcosa di nuovo e la mia mente ne fu sconvolta : vidi per la prima volta Mayu e Harlock e mi tornò in mente mia sorella Tami. Ricordai tutte le sue sofferenze, la mia impotenza a salvarle la vita. Imprecai contro le ingiustizie del mondo! Mi consumavo d'invidia per coloro che sembravano più fortunati di me. Odiai voi e Mayu, vi odiai ferocemente, con rabbia, con una rabbia che mi aveva portato al limite della follia! Capite? Harlock, avete visto tutti quei bambini a Cruna, vero? Quando sono stato deposto dal Primo Ministro come traditore mi nascondevo nei luoghi più impensati. In quel quartiere povero ho incontrato quei bambini: erano abbandonati a se stessi ma sono stati molto affettuosi con me. Hanno capito che ero affamato e mi procuravano da mangiare. Appena mi è stato possibile ho portato quei ragazzi a Cruna e ho chiesto al vecchio Ashi di prendersi cura di loro. Erano felici anche perché c'erano un mucchio di cose da mangiare. Mi chiamavano "capo", chissà perché. Io li consideravo come fratellini e sorelline e avrei fatto qualunque cosa per renderli felici. Avrei voluto costruire tante scuole e palestre di giochi per loro, avrei voluto costruire una casa su un monte perché da lontano potessero vedere l'oceano. Ahahahah… Non so più quello che sto dicendo, quel mattacchione del Dr. Zero deve aver spostato qualche rotellina in questa mia testaccia di bufalo.”

Leiji Matsumoto (1938) fumettista e animatore giapponese

Kirita
Capitan Harlock serie classica Space Pirat, Episodio 39, Morte di Kirita

“La Campagna è proporzionata alle caccie, all'uccellare mediante boschi, selve e dilettevoli colline vi è da pescare mediante l'Arno et altri fiumi. Fertilissima è la sua pianura, non più par si possa desiderare dalla Natura, moltiplicandovi il grano fino in 40 per staio, le biade tutte vi vengono felicemente. Per tre anni continui si semina il grano, o il terzo la segale, et all'ultimo mietuto che si è, subito vi si semina fagioli, o miglio con rapi per buoi. L'Invernata veniente si vanga, o si coltra per raccor l'estate fave, o fagioli con saggina, o vero si fa a poponi con altri ortaggi che più vi è terreno, che in un anno da tre raccolte, cosa che rende stupore à Forestieri. I Monti e colline amene abbondano di tutto quello che al viver umano si ricerca di olio, di vino in particolare bianco, giallo, nero, vermiglio, di tutti i sapori, dolce, amarognolo, cotognino, di viola, mammola, subastringente, sottile, pieno, tutto odorifero. Frutte similmente d'ogni sorte per l'Estate, e per l'Inverno. Per tutto si trovano fonti di buone acque fino d'acque minerali di ferro et allume. Si dice acqua buona utilissima a molte infermità. Salutifera l'aria alla vita umana per tutto. Molti sono gli Artieri e Mercanti e da questo i Montevarchini mi credo sono chiamati Industriosi et ogni Giovedì si fa il Mercato da dirsi una gran Fiera.”

Jacopo Sigoni (1579–1658) medico, religioso e storiografo italiano

da Cronica breve della Terra di Montevarchi

Piero Scaruffi photo

“[Su "Quarto Potere"] Il film appare subito come qualcosa di incommensurabile, tanta è la sua portata e la sua novità, summa della tecnica cinematografica, laboratorio di nuove sperimentazioni, tragedia shakespeariana avvolta in atmosfere dell'assurdo e nel vuoto esistenziale. Il significato del film è ancora più complesso. La personalità di Kane è misteriosa nella sua linearità: un idealista? un approfittatore? un megalomane? Perché ci teneva tanto che la moglie diventasse una star? Un egoista incapace di amare? Perché costruì la finzione del giornale? Perché costruì la finzione della moglie star? Perché la finzione di Xanadu? "Rosebud" rimane un mistero, e tale rimane la personalità di Kane, e anche la congettura che il primo spiegherebbe la seconda. Forse non esisteva nessun movente, e nessun significato. O forse quell'informazione da sola non sarebbe servita a nulla. Il vero senso del film sta nella "ricerca del significato", più che nel significato in sé, una potente metafora della condizione umana. La risposta a questa ricerca sta nel cartello NO-TRESPASSING. Ma Kane "non ha significato": è un uomo senza principi e senza personalità. Kane è soltanto l'insieme dei propri gesti e delle proprie parole, che non hanno altro significato che quello di essere i suoi gesti e le sue parole. Esattamente come il grande ammasso di oggetti nel castello di Xanadu, che non fornisce altra personalità al castello che quella di essere un ammasso disordinato di oggetti. Kane riduce tutto e tutti ad oggetti: perciò è incapace di comunicare emozioni. Kane è inutile; e non a caso il suo ruolo nel film è trascurabile, fa soltanto da tema di discussione per i protagonisti, che sono i narratori e il giornalista.”

Piero Scaruffi (1955) informatico, critico musicale e scrittore italiano

da Orson Welles http://www.scaruffi.com/director/welles.html

Giorgio Pressburger photo
Paco Ignacio Taibo II photo
Maurizio Zamparini photo

“Avete visto la scena che ha fatto Blatter con i buu razzisti a Balotelli? Come se noi fossimo razzisti. Il vero razzista è lui, ma non vedete come ci guarda dall'alto verso il basso? Ma non vi ricordate che quando abbiamo vinto il Mondiale non ci ha voluto premiare? Come si chiama uno che detesta gli italiani? Bisogna dire le cose come stanno.”

Maurizio Zamparini (1941) imprenditore italiano

Origine: Citato in Palermo, Zamparini: "Blatter? Il vero razzista è lui" http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/calcio/articoli/105309/palermo-zamparini-blatter-il-vero-razzista-e-lui.shtml, SportMediaset.it, 15 maggio 2013.

Cristina Campo photo
Cristina Campo photo
Nesli photo
Rino Gaetano photo
Rino Gaetano photo

“Hanno ucciso il grande uomo, | questo no, non è vero, | perché lui vive in noi. | Hanno ucciso Luther King.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

da 8 gennaio, 18<sup>a</sup> composizione, p. 65
Ma il cielo è sempre più blu. Pensieri, racconti e canzoni inedite, Canzoni inedite, Primo quaderno

Rino Gaetano photo

“Crede in un mondo più giusto e più vero: | Michele 'o pazzo è pazzo davvero!”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

da Michele 'o pazzo è pazzo davvero, lato A, n. 4
E io ci sto

Agostino d'Ippona photo
Agostino d'Ippona photo
Tullio Avoledo photo
Tullio Avoledo photo
Porfírio photo
Giulio Giorello photo
Jacopo Sannazaro photo
Giorgio Tosatti photo
Pio Filippani Ronconi photo
Corrado Alvaro photo
Esteban Cambiasso photo
Esteban Cambiasso photo
Fabrizio Miccoli photo
Ippolito Nievo photo
Ippolito Nievo photo
Lello Ciampolillo photo
Ilvo Diamanti photo
Suso Cecchi D'Amico photo
Suso Cecchi D'Amico photo