Frasi su atto
pagina 7

Vincenzo Monti photo

“Cornelia: Il tempo | È d'alto prezzo, e in altro che lamenti | Adoprarlo convien.”

Vincenzo Monti (1754–1828) poeta italiano

Atto III, p. 158
Cajo Gracco

Vincenzo Monti photo

“Cajo Gracco: Ahi nome vano, Virtù, | ludibrio de' malvagi!”

Vincenzo Monti (1754–1828) poeta italiano

Atto III, p. 175
Cajo Gracco

Vincenzo Monti photo

“Primo cittadino: No, Itali siam tutti, un popol solo | Una sola famiglia.”

Vincenzo Monti (1754–1828) poeta italiano

Atto III, p. 176
Cajo Gracco

Vincenzo Monti photo
Vincenzo Monti photo

“Cajo Gracco: Anche de' rei | Il sangue è sacro, né versarlo debbe | Che il ferro della legge.”

Vincenzo Monti (1754–1828) poeta italiano

Atto IV, p. 185
Cajo Gracco

Vincenzo Monti photo
Vincenzo Monti photo

“Aristodemo: Han forse i figli scudo migliore del paterno petto?”

Vincenzo Monti (1754–1828) poeta italiano

Atto II, Scena IV, p. 297
Aristodemo

Vincenzo Monti photo

“Aristodemo: Se Messenia piange, Sparta non ride.”

Vincenzo Monti (1754–1828) poeta italiano

Atto II, scena VII, p. 298
Aristodemo

Vincenzo Monti photo

“Aristodemo: Tutti siamo infelici. Altro di bene | Non abbiam che la morte.”

Vincenzo Monti (1754–1828) poeta italiano

Atto III, Scena VII, p. 304
Aristodemo

Vincenzo Monti photo

“Cesira: Qualunque ei sia | il tuo misfatto nel mio cor sta scritta | La tua difesa.”

Vincenzo Monti (1754–1828) poeta italiano

Atto IV, Scena II, p. 306
Aristodemo

Vincenzo Monti photo

“Aristodemo: In ciel sta scritta ancora | La mia condanna, e ve la scrisse il sangue | D'un innocente.”

Vincenzo Monti (1754–1828) poeta italiano

Atto IV, Scena II, p. 306-307
Aristodemo

Vincenzo Monti photo

“Cesira: I mali | Han lor confine. La pietà del cielo | Tarda sovente, ma giammai non manca.”

Vincenzo Monti (1754–1828) poeta italiano

Atto IV, Scena II, p. 307
Aristodemo

Giovanni Giraldi photo

“L'Incarnazione non è avvenuta una sola volta in Gesù, ma è in atto sempre: si ha un'autoctisi eterna, una vera immanenza del divino nel reale, mediatrice l'Idea, la Ragione.”

Giovanni Giraldi (1915–2014) filosofo, filologo e accademico italiano

Origine: Da Un Centenario che vogliamo ricordare http://www.dialetticaattualistica.it/un-centenario-che-vogliamo-ricordare/, dialetticaattualistica.it, 15 novembre 2011.

Giovanni Giraldi photo
Federico Caffè photo
Anacarsi photo

“[Anacarsi a Solone] Che le leggi siano come le tele di aragno, in dove restano i soli deboli inviluppati, nell'atto che i potenti le spezzano e se ne liberano.”

Anacarsi filosofo (uno dei Sette Sapienti greci)

citato in Francesco Mario Pagano, Principj del codice penale ; e, Logica de' probabili per servire di teoria ..., p. 4, Da' Torchi di Raffaello Di Napoli, Napoli 1828

Giuseppe Prezzolini photo
Giuseppe Prezzolini photo
Michael Moore photo
Daniel Ange photo

“Il «rinnovamento» in atto oggi ha bisogno di maestri spirituali.”

Daniel Ange (1932) monaco eremita, sacerdote e scrittore franco-belga

La piccola via per ritrovare il sorriso

Antonin Artaud photo

“Io rinnego il battesimo e la messa. | Non esiste atto umano | che, a un livello erotico interiore, | sia più nocivo della discesa | sugli altari | del sedicente Gesù Cristo.”

Antonin Artaud (1896–1948) commediografo, attore teatrale e scrittore francese

Per farla finita col giudizio di Dio

Harold Acton photo
Paolo Ferrari photo
Giambattista Giraldi Cinzio photo

“Fauno: Il lamentarsi è vano, | quanno non ponno le querele: ajuto | Porgere a chi si duole.”

Giambattista Giraldi Cinzio (1504–1574) letterato, poeta e drammaturgo italiano

Atto I, Scena II
Egle

Giambattista Giraldi Cinzio photo
Giambattista Giraldi Cinzio photo

“Sileno: Or sotto questi faggi | Datemi bere. | Oh che soave odore | Esce di questo vaso!”

Giambattista Giraldi Cinzio (1504–1574) letterato, poeta e drammaturgo italiano

Atto I, Scena III
Egle

Giambattista Giraldi Cinzio photo

“Egle: Beata quella vite, ond'è uscì fuore | Così soave umore [Il vino].”

Giambattista Giraldi Cinzio (1504–1574) letterato, poeta e drammaturgo italiano

Atto I, Scena III
Egle

Giambattista Giraldi Cinzio photo
Giambattista Giraldi Cinzio photo
Giambattista Giraldi Cinzio photo

“Sileno: Il vino è medicina a ogni cura: | E che impossibil è, che chi beve, | Con ogni grave duol non faccia tregua.”

Giambattista Giraldi Cinzio (1504–1574) letterato, poeta e drammaturgo italiano

Atto I, Scena IV

Giambattista Giraldi Cinzio photo
Giambattista Giraldi Cinzio photo

“Egle: Il piacere introdotto fu nel mondo, | Perché il mondo per lui si conservasse.”

Giambattista Giraldi Cinzio (1504–1574) letterato, poeta e drammaturgo italiano

Atto II, Scena I
Egle

Giambattista Giraldi Cinzio photo

“Egle: Solo il piacer è che condisce | Di dolcezza ogni amar di questa vita.”

Giambattista Giraldi Cinzio (1504–1574) letterato, poeta e drammaturgo italiano

Atto II, Scena I
Egle

Giambattista Giraldi Cinzio photo

“Fauno: La troppa audacia torna spesso in danno.”

Giambattista Giraldi Cinzio (1504–1574) letterato, poeta e drammaturgo italiano

Atto II, Scena II
Egle

Giambattista Giraldi Cinzio photo

“Coro: Andremo ad altri lidi | Prima che ognun di noi amando pera.”

Giambattista Giraldi Cinzio (1504–1574) letterato, poeta e drammaturgo italiano

Atto II, Scena IV
Egle

Giambattista Giraldi Cinzio photo

“Egle: Se sapeste che cosa è il ber vino, | I fiumi e i fonti vi verriano a noja.”

Giambattista Giraldi Cinzio (1504–1574) letterato, poeta e drammaturgo italiano

Atto III, Scena I
Egle

Giambattista Giraldi Cinzio photo

“Najadi: È un velen dolce | Il vino, e fa, come serpente ascoso, | Che quando il pensi men, ti dà di morso.”

Giambattista Giraldi Cinzio (1504–1574) letterato, poeta e drammaturgo italiano

Atto III, Scena I
Egle

Giambattista Giraldi Cinzio photo

“Egle: Il mondo, in quanto a se, tutto distrugge, | Chi di servar verginità si pensa.”

Giambattista Giraldi Cinzio (1504–1574) letterato, poeta e drammaturgo italiano

Atto III, Scena I
Egle

Benjamin Fondane photo

“Poiché, appunto, noi non siamo liberi che fino all'atto del conoscere. Nel momento stesso in cui conosciamo, cessiamo di essere liberi.”

Benjamin Fondane (1898–1944) filosofo e scrittore rumeno

citato in Ann van Sevenant, Il filosofo dei poeti: l'estetica di Benjamin Fondane, Mimesis, 1994

Edward Morgan Forster photo
Edward Morgan Forster photo
Oliviero Beha photo

“[Sulla sentenza in primo grado e la polarizzazione dello Scandalo del calcio italiano del 2006 a Napoli, nel 2011] […] L'Inter e i suoi tifosi vivono questa sentenza come una vittoria: ladroni gli juventini di quel ciclo trionfale, sconfitti ma onesti e rivalutati dalle sentenze gli interisti, rimuovendo la montagna di telefonate colpevolizzanti uscite fuori negli ultimi tre anni per cui mesi fa lo stesso Procuratore Federale Palazzi, il Torquemada del 2006, aveva prescritto l'Inter dicendone però il peggio. Curioso: Palazzi va bene o male a sentenze alterne, il tifo è fatto così. Fossero stati assolti a Napoli Moggi e co. […], sarebbe stata festeggiata come una vittoria della Juve contro l'Inter. E questo tifo si è riverberato su giornali e su giornalisti. Dio solo sa, e chi mi segue su Il Fatto quotidiano può verificarlo, la fatica e l'avversione che mi è costata una battaglia per la verità sull'argomento, dopo trent'anni passati anche a focalizzare il marcio del pallone mentre altri erano occupati magari a prendere soldi o regali oppure anagraficamente le merendine. C'è gente che rilutta o recalcitra a prendere atto non della santità di Moggi, per carità di Dio, ma del reale stato degradato del calcio italiano: è più facile sparare su Lucky o Licio Moggi –come lo chiamavo al tempo del suo potere, articoli e libri alla mano– che chiamare in causa le istituzioni sportive. (citato in [http://notizie.tiscali.it/opinioni/Beha/2130/articoli/La-presa-per-i-fondelli-di-Calciopoli-tutto-ridotto-al-tifo-per-Inter-e-Juventus-con-il-concorso-dei-media.html "La presa”

Oliviero Beha (1949–2017) giornalista, scrittore e saggista italiano

per i fondelli) di Calciopoli: tutto ridotto al tifo per Inter e Juventus, con il concorso dei media"], Notizie.tiscali.it, 12 novembre 2011

Giuseppe Galasso photo
Giovanni Gentile photo

“A chi opponesse, che la coscienza è pretesto al mondo per affermare diritti al proprio arbitrio e capriccio, rispondono: «Quale delle opere di Dio l'uomo non sa profanare? Per noi, educati al cattolicesimo, la coscienza resta l'apprensione individuale della legge naturale posta da Dio in tutte le cose create». Ma allora hanno ragione i protestanti, che vogliono l'autonomia della coscienza piena, senza restrizioni, e il giudizio privato guida ordinaria di tutta la vita religiosa? «No – dicono – per noi l'atto normale della vita religiosa è la educazione della coscienza individuale alla vita della Chiesa; attraverso l'adesione a questa, epperò la sommessione all'autorità, l'individuo e messo a parte di tutti i mezzi di Vita spirituale, di cui dispone la società religiosa: dottrina e sacramenti, e nell'obbedienza, ottiene la libertà vera. Ma la coscienza stessa resta sempre il soggetto obbediente: è per lei e per i suoi giudizi primi ed elementari che ha valore la nostra accettazione della Chiesa. Epperò non potrà essere mai consentita un'offesa a quelle sue prime esigenze. Insomma, il ricorso alla coscienza è il caso d'eccezione, di cui non è l'autorità stessa, che possa giudicare la legittimità, perché altrimenti sarebbe illusoria la possibilità di un tale appello supremo al tribunale della scienza.”

Giovanni Gentile (1875–1944) filosofo e pedagogista italiano

Origine: Il modernismo e i rapporti tra religione e filosofia, p. 68

Alessandro Piccolomini photo

“Il mondo va invecchiando e peggiorando di mano in mano.”

Alessandro Piccolomini (1508–1579) scrittore, filosofo e astronomo italiano

Vicenzo: Atto I, scena I
L’Alessandro (1544)
Origine: Citato in Harbottle, p. 317.

Alessandro Piccolomini photo

“Io per mi pensava che in un giovine l'esser innamorato fusse il condimento di tutte le sue virtù, e che se ben alcun fusse una profonda sentina di vitii, Amor fusse bastante a sollevarlo in un momento fino a le stelle.”

Alessandro Piccolomini (1508–1579) scrittore, filosofo e astronomo italiano

Fabritio: Atto I, scena I
L'Alessandro
Variante: Io per mi pensava che in un giovine l’esser innamorato fusse il condimento di tutte le sue virtù, e che se ben alcun fusse una profonda sentina di vitii, Amor fusse bastante a sollevarlo in un momento fino a le stelle.
Origine: Citato in Harbottle, p. 328.

Alessandro Piccolomini photo

“L'amor non si paga se non con amore.”

Alessandro Piccolomini (1508–1579) scrittore, filosofo e astronomo italiano

Alessandro: Atto I, scena IV
L'Alessandro
Variante: L’amor non si paga se non con amore.
Origine: Citato in Harbottle, p. 332.

Alessandro Piccolomini photo

“Chi ama, si fida in tutto e per tutto della cosa amata.”

Alessandro Piccolomini (1508–1579) scrittore, filosofo e astronomo italiano

Cornelio: Atto III, scena III
L’Alessandro (1544)
Origine: Citato in Harbottle, p. 261.

Alessandro Piccolomini photo

“Contrastan le donne per esser vinte.”

Alessandro Piccolomini (1508–1579) scrittore, filosofo e astronomo italiano

fonte 9
L’Alessandro (1544)

Alessandro Piccolomini photo

“Alle spese del compagno non si può imparare.”

Alessandro Piccolomini (1508–1579) scrittore, filosofo e astronomo italiano

Il Quercivola: Atto V, scena I
L’Alessandro (1544)
Origine: Citato in Harbottle, p. 247.

Alessandro Piccolomini photo

“L'oro è quello che abbaglia gli occhi delle donne.”

Alessandro Piccolomini (1508–1579) scrittore, filosofo e astronomo italiano

Vergilio: Atto II
L'Amor Costante
Variante: L’oro è quello che abbaglia gli occhi delle donne.
Origine: Citato in Harbottle, p. 337.

Alessandro Piccolomini photo

“Pochi servidori si trovano che per danari non si corrompano.”

Alessandro Piccolomini (1508–1579) scrittore, filosofo e astronomo italiano

Vergilio: Atto II
L’Amor Costante (1536)
Origine: Citato in Harbottle, p. 394.

Alessandro Piccolomini photo

“Acque quete fan le cose.”

Alessandro Piccolomini (1508–1579) scrittore, filosofo e astronomo italiano

Lucia: Atto III
L’Amor Costante (1536)
Origine: Citato in Harbottle, p. 243.

George Steiner photo
Aristotele photo
Michael Novak photo
Giovanni Sartori photo
Papa Benedetto XVI photo
Papa Benedetto XVI photo
Papa Benedetto XVI photo

“Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell'animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l'elezione del nuovo Sommo Pontefice. Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l'amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell'eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Comunicazione di rinuncia al Ministero Petrino, 11 Febbraio 2013
Discorsi

Papa Benedetto XVI photo
Papa Benedetto XVI photo
Papa Benedetto XVI photo

“Perfino riguardo al problema dell'omosessualità sono in atto tentativi di giustificazione: è accaduto addirittura che dei vescovi – per insufficiente informazione o per un senso di colpa dei cattolici verso "una minoranza oppressa"”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

abbiano messo a disposizione dei gays delle chiese per le loro manifestazioni. (da Rapporto sulla Fede, c.6)

Papa Benedetto XVI photo
Papa Benedetto XVI photo
Alberto Manguel photo
Alberto Manguel photo
Francis Quarles photo
Francesco Albergati Capacelli photo

“Una mala lingua ne produce talvolta molte e molte compagne.”

Francesco Albergati Capacelli (1728–1804) scrittore, politico e commediografo italiano

da II Ciarlatore Maldicente, atto I, scena I

Philippe Dubois photo
Raffaele Cantone photo
Raffaele Cantone photo
Bruno Forte photo

“Parlare di lei [Maria] è innanzitutto un atto di obbedienza alla volontà dell'Eterno.”

Bruno Forte (1949) arcivescovo cattolico e teologo italiano

Maria, la donna icona del Mistero

Bruno Forte photo
Bruno Forte photo
Bruno Forte photo
Mario Monti photo
Mario Monti photo
Douglas Coupland photo
Desmond Morris photo
Desmond Morris photo
Vittorio Alfieri photo

“Ove son leggi | tremar non dee chi leggi non infranse.”

Vittorio Alfieri (1749–1803) drammaturgo italiano

Variante: Ove son leggi,
Tremar non dee chi leggi non infranse.
Origine: Da Virginia, atto II, scena II.

Vittorio Alfieri photo
Vittorio Alfieri photo

“Elettra: Troppo ad un empio è un giorno.”

atto II, scena II, v. 158, p. 58
Agamennone

Vittorio Alfieri photo
Pier Luigi Celli photo
Paul Auster photo

“Scrivere non è più un atto di libera scelta per me, è una questione di sopravvivenza.”

Paul Auster (1947) scrittore, saggista e poeta statunitense

da L'arte della fame, traduzione di Massimo Bocchiola, Einaudi

Apostolo Zeno photo
Roland Barthes photo