Frasi su personaggio
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“Lo «zio Walt» è ben lontano dal fornire l'immagine di un padre comprensivo e accogliente, sebbene il mondo che egli ha ideato (e, detto per dovere di cronaca, ottenuto tramite lo sfruttamento dei propri collaboratori, sotto-pagati e costretti a turni di lavoro fino a 16 ore) rappresenti un universo che esalta i valori della tranquilla vita di campagna del Midwest protestante americano, fatta di torte di mele e di sermoni domenicali. Un universo che, nonostante sia una monumentale celebrazione dei valori tradizionali della famiglia patriarcale, possiede un «marchio di fabbrica» ben preciso, e qui forse sta il punto. Quasi tutte le opere targate Disney raccontano una storia di inclusione: un individuo, abituato ad avere sempre la peggio, in affannosa ricerca di una famiglia che lo accolga. Secondo alcuni sarebbe questo uno dei motivi per cui i gay si sono via via appropriati di un simbolo e di un personaggio che nasce da un contesto – la personalità di Walt Disney e l'azienda da questi creata – così controverso, e per certi versi ostile. Quello che le storie Disney raccontano da quasi ottant'anni è che ogni emarginato, ogni escluso ha qualcosa di buono da offrire, se solo gliene viene data la possibilità. Niente di più che il classico american dream, con animali al posto degli uomini.”

da Il topo gaio, in Il secolo gay, Diario del mese, gennaio 2006, p. 132

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“L'umanità è un personaggio umoristico.”

Marcello Marchesi (1912–1978) comico, sceneggiatore e regista italiano

Origine: Il malloppo, p. 36

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“Credo che sia vero che questo personaggio (Galadriel) debba molto all'insegnamento cristiano e cattolico su Maria.”

John Ronald Reuel Tolkien (1892–1973) scrittore, filologo, glottoteta e linguista britannico

citato in Franco Cardini http://www.identitaeuropea.org/archivio/articoli/cardini_caso.html, Il caso Tolkien

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“[su Mr. Nobody] Il bello di questa storia sta nel fatto che ognuno può identificarsi con i dubbi della propria vita. Ognuno può correlarsi al personaggio in relazione ai suoi ricordi e alle sue paure, ecco perché Jaco riesce a toccare i cuori di tutti con questo film. Ci dice che tutte le vite possibili conducono a qualcosa e che nessuna di queste è priva di significato.”

Diane Kruger (1976) attrice e modella tedesca

Origine: Citato in Jared Leto e Jaco Van Dormael: "Siamo anche noi dei Mr. Nobody" http://www.moviesushi.it/cinema/item/2879-jared-leto-e-jaco-van-dormael-siamo-anche-noi-dei-mr-nobody.html, MovieSushi.it, 11 settembre 2009.

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“[Intervista a Raoul Casadei] Queste canzoni mi ricordano un poco le donne degli anni cinquanta. Mia madre ad esempio! Che vedevano nell'uomo il viziato, un uomo per essere definito tale doveva fumare, bere, tradire… insomma un personaggio di Renzo Arbore ha detto: "L'uomo addà puzzà". (Da Casa Casadei San Marino RTV del 20 novembre 1995).”

Roberto Mattioli (1963) conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano

http://www.youtube.com/watch?v=JYyHLMoFP4w
Origine: Frase attribuita a Giorgio Bracardi dal programma radiofonico Alto Gradimento. 13 luglio 1970 – 2 ottobre 1976.

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“Insomma: perché limitarsi a creare un personaggio, quando si può creare un universo?”

Sergio Bonelli (1932–2011) editore e fumettista italiano

Origine: Citato in Zagor FAQ. Risponde Sergio Bonelli http://www.sergiobonellieditore.it/sezioni/109/faq, SergioBonelliEditore.it.

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“Nicholas (suo figlio, ndr) spaccia, ma lo prendono sempre perché è albino. Una volta lo abbiamo dipinto ma lo hanno preso lo stesso perché ha piovuto.”

Antonio Albanese (1964) attore, comico e cabarettista italiano

da Antonio Albanese: Personaggi, Einaudi 2006
Personaggi, Alex Drastico

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“Dio è grande, ma Alex Drastico non cugghiunìa!”

Antonio Albanese (1964) attore, comico e cabarettista italiano

da Antonio Albanese: Personaggi, Einaudi 2006
Personaggi, Alex Drastico

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“Mia figlia Jenet ci ha provato a prendersi una laurea, ma qui al sud è impossibile, per comprare un esame all'università ci vogliono duemilacinquecento euro. Queste non sono cifre da paese civile!”

Antonio Albanese (1964) attore, comico e cabarettista italiano

da Antonio Albanese: Personaggi, Einaudi 2006
Personaggi, Cetto La Qualunque

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“De Santis (capo immaginario dell'opposizione), se a 'ttia 'u pilu non ti piaci, sunnu cazzi toi!”

Antonio Albanese (1964) attore, comico e cabarettista italiano

da Antonio Albanese: Personaggi, Einaudi 2006
Personaggi, Cetto La Qualunque

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“Il personaggio di V e la sua relazione con Evey (Natalie Portman) ci ricorda inevitabilmente il Fantasma dell'Opera. V e il fantasma sono entrambi mascherati, si muovono attraverso spazi sotterranei, controllano gli altri attraverso la leva della loro immaginazione e hanno un conto in sospeso. Una differenza, una importante differenza, è che il travestimento del viso di V non si muove (a differenza, ad esempio, dei volti di un cattivo di Batman), ma è una maschera che ha sempre la stessa espressione sorridente. Dietro alla maschera c'è l'attore Hugo Weaving, che ha usato la voce e il linguaggio del corpo per creare un personaggio, ma mi sono ricordato del mio problema con il trenino Thomas: Se qualcosa parla, le sue labbra devono muoversi.”

Roger Ebert (1942–2013) critico cinematografico statunitense

The character of V and his relationship with Evey (Natalie Portman) inescapably reminds us of the Phantom of the Opera. V and the Phantom are both masked, move through subterranean spaces, control others through the leverage of their imaginations and have a score to settle. One difference, and it is an important one, is that V's facial disguise does not move (unlike, say, the faces of a Batman villain) but is a mask that always has the same smiling expression. Behind it is the actor Hugo Weaving, using his voice and body language to create a character, but I was reminded of my problem with Thomas the Tank Engine: If something talks, its lips should move.

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“I miei personaggi dicono che va bene essere incasinati. La gente non deve necessariamente essere perfetta. Non deve essere intelligentissima. Non deve seguire le regole. Può divertirsi. La maggior parte dei film di oggi fa sentire la gente inadeguata. Io no.”

John Belushi (1949–1982) attore, cantante e comico statunitense

Origine: Citato in Una dolcissima "ape da una tonnellata" http://www.sentieriselvaggi.it/12/1567/John_Belushi,_Una_dolcissima_ape_da_una_tonnellata.htm, sentieriselvaggi.it, 3 marzo 2002.

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“Gesù è dunque un personaggio concettuale. Tutta la sua realtà sta in questa definizione.”

Michel Onfray (1959) filosofo francese

Origine: Trattato di Ateologia, p. 125

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“[Confrontando la serie con il film di Romanzo criminale] Sono due operazioni completamente diverse, qui i personaggi minori, che nel romanzo di De Cataldo hanno grande fascino, vengono fuori di più. E da un punto di vista storico, sicuramente la serie tv è più esauriente.”

Michele Placido (1946) attore e regista italiano

Origine: Dall'intervista Placido e Sollima: Romanzo Criminale, secondo noi http://mag.sky.it/mag/cinema/romanzo_criminale/2008/11/19/romanzo_criminale_intervista_michele_placido_stefano_sollima.html, Sky.it, 19 novembre 2008.

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“Una volta disse che anche lui avrebbe tanto desiderato essere Cary Grant. Voleva dire che nessun essere umano al mondo avrebbe potuto incarnare tutte le qualità delle quali il suo personaggio era un esempio o una promessa.”

Peter Bogdanovich (1939) regista, attore e sceneggiatore statunitense

Origine: Chi c'è in quel film? Ritratti e conversazioni con le stelle di Hollywood, pp. 148-149

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“[Su Sal Mineo] Nessun personaggio avrebbe potuto essere più diverso da Sal dell'introverso, insicuro, nevrotico adolescente che interpretava in Gioventù bruciata.”

Peter Bogdanovich (1939) regista, attore e sceneggiatore statunitense

Origine: Chi c'è in quel film? Ritratti e conversazioni con le stelle di Hollywood, p. 338

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“[Su James Stewart] Una certa stoica fragilità faceva parte integrante del suo personaggio, e degli ambigui eroi che aveva spesso interpretato.”

Peter Bogdanovich (1939) regista, attore e sceneggiatore statunitense

Origine: Chi c'è in quel film? Ritratti e conversazioni con le stelle di Hollywood, p. 351

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“[Su James Cagney] Costruiva i suoi personaggi sempre così: stando in bilico tra la caricatura artefatta e l'originalità eccentrica, con la sicurezza di un ballerino: e non scivolò mai dalla parte sbagliata.”

Peter Bogdanovich (1939) regista, attore e sceneggiatore statunitense

Origine: Chi c'è in quel film? Ritratti e conversazioni con le stelle di Hollywood, p. 527

“Livio rappresenta drammaticamente gli avvenimenti, e, come un regista, egli inquadra la scena e guida i personaggi, fa parlare le cose come fa parlare i personaggi mediante i discorsi.”

Emilio Pianezzola (1935–2016) latinista italiano

da Traduzione e ideologia: Livio interprete di Polibio, Pàtron, Bologna, 1969, pag. 7 http://books.google.it/books?ei=r46kTo_BE4n54QTs7I3IBA&ct=result&id=gSBKAAAAYAAJ&dq=tradizione+e+ideologia+pianezzola&q=drammaticamente#search_anchor
Origine: Citato in Vittorio Citti, Claudia Casali, Camillo Neri, Scrittori latini nel tempo, Zanichelli, Bologna, 2000, pag. 858. ISBN 978-88-08-09995-2

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“Mi piaceva lavorare con il papero [Paperino], perché potevo riempirlo di botte, fargli male, farlo cadere da un precipizio. Mi divertivo un sacco con Paperino. Con Topolino sarebbe stato un po' pericoloso, perché Topolino deve sempre aver ragione. Col papero avevo un personaggio comico e potevo trattarlo male e prendermi gioco di lui.”

Carl Barks (1901–2000) fumettista statunitense

I enjoyed working with the duck because I could knick [sic, probabilmente era "knock"] him around, have him get hurt – I could let him fall off cliffs. It was lots of fun with Donald. With Mickey it would have been kind of dangerous, because Mickey always had to be right. With the duck I had a comedian that I could treat badly and who I could make fun of.

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“L'attore è un vivo che si rivolge a dei vivi, ma, in particolare nel repertorio classico, deve cessare di essere tale per apparire come contemporaneo del personaggio, simile a un morto tra i vivi.”

Pierre Klossowski (1905–2001) scrittore, traduttore e pittore francese

da Cosa mi suggerisce il gioco ludico di Carmelo Bene, in Carmelo Bene, Otello o la deficienza della donna; citato in Carmelo Bene, Opere con l'Autografia d'un ritratto, p. 1473

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