Frasi su proprio
pagina 28

Johann Wolfgang von Goethe photo
Johann Wolfgang von Goethe photo
Johann Wolfgang von Goethe photo
Friedrich Hölderlin photo
Friedrich Hölderlin photo
Friedrich Hölderlin photo
Friedrich Nietzsche photo
Friedrich Nietzsche photo
Friedrich Nietzsche photo

“Con i princìpi si vuole tiranneggiare o giustificare oppure onorare o vituperare o nascondere le proprie abitudini.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

77; 2007

Friedrich Nietzsche photo
Friedrich Nietzsche photo

“Alla fine si ama il proprio desiderio, e non l'oggetto del proprio desiderio.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

175; Rimini, 1996

Friedrich Nietzsche photo

“Il prete è il modificatore di direzione del ressentiment. Ogni sofferente, infatti, cerca istintivamente una causa del proprio dolore.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

III, 15; 1991

Friedrich Nietzsche photo

“Maestri e scolari. – Conviene all'umanità di un maestro, mettere i propri discepoli in guardia contro se stesso.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

447; 2006

Friedrich Nietzsche photo
Friedrich Nietzsche photo
Friedrich Nietzsche photo

“Avete sentito di quel folle uomo che accese una lanterna alla chiara luce del mattino, corse al mercato e si mise a gridare incessantemente: "Cerco Dio! Cerco Dio!". E poiché proprio là si trovavano raccolti molti di quelli che non credevano in Dio, suscitò grandi risa. "È forse perduto?" disse uno. "Si è perduto come un bambino?" fece un altro. "Oppure sta ben nascosto? Ha paura di noi? Si è imbarcato? È emigrato?" – gridavano e ridevano in una gran confusione. L'uomo folle balzò in mezzo a loro e li trapassò con i suoi sguardi: "Dove se n'è andato Dio? – gridò – ve lo voglio dire! L'abbiamo ucciso – voi e io! Siamo noi tutti i suoi assassini! Ma come abbiamo fatto? Come potemmo vuotare il mare bevendolo fino all'ultima goccia? Chi ci dette la spugna per strofinare via l'intero orizzonte? Che mai facemmo per sciogliere questa terra dalla catena del suo sole? Dov'è che si muove ora? Dov'è che ci moviamo noi? Via da tutti i soli? Non è il nostro un eterno precipitare? E all'indietro, di fianco, in avanti, da tutti i lati? Esiste ancora un alto e un basso? Non stiamo forse vagando come attraverso un infinito nulla? Non alita su di noi lo spazio vuoto? – Non si è fatto piú freddo? Non seguita a venire notte, sempre piú notte? Non dobbiamo accendere lanterne la mattina? Dello strepito che fanno i becchini mentre seppelliscono Dio, non udiamo ancora nulla? Non fiutiamo ancora il lezzo della divina putrefazione? Anche gli dèi si decompongono! Dio è morto! Dio resta morto! E noi lo abbiamo ucciso! Come ci consoleremo noi, gli assassini di tutti gli assassini? Quanto di piú sacro e di piú possente il mondo possedeva fino ad oggi si è dissanguato sotto i nostri coltelli – chi detergerà da noi questo sangue? Con quale acqua potremmo lavarci? Quali riti espiatòri, quali sacre rappresentazioni dovremo noi inventare? Non è troppo grande, per noi, la grandezza di questa azione? Non dobbiamo anche noi diventare dèi, per apparire almeno degni di essa? Non ci fu mai un'azione piú grande – e tutti coloro che verranno dopo di noi apparterranno, in virtú di questa azione, ad una storia piú alta di quanto mai siano state tutte le storie fino ad oggi!". A questo punto il folle uomo tacque, e rivolse di nuovo lo sguardo sui suoi ascoltatori: anch'essi tacevano e lo guardavano stupiti. Finalmente gettò a terra la sua lanterna che andò in frantumi e si spense. "Vengo troppo presto" proseguí "non è ancora il mio tempo. Questo enorme evento è ancora per strada e sta facendo il suo cammino – non è ancora arrivato fino alle orecchie degli uomini. Fulmine e tuono vogliono tempo, il lume delle stelle vuole tempo, le azioni vogliono tempo, anche dopo essere state compiute, perché siano viste e ascoltate. Quest'azione è ancor sempre piú lontana dagli uomini delle stelle piú lontane – eppure son loro che l'hanno compiuta!". – Si racconta ancora che l'uomo folle abbia fatto irruzione, quello stesso giorno, in diverse chiese e quivi abbia intonato il suo Requiem aeternam Deo. Cacciatone fuori e interrogato, si dice che si fosse limitato a rispondere invariabilmente in questo modo: "Che altro sono ancora queste chiese, se non le fosse e i sepolcri di Dio?".”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

125; 2007

Friedrich Nietzsche photo
Friedrich Nietzsche photo
Friedrich Nietzsche photo

“Vi è più ragione nel tuo corpo che nella tua migliore saggezza. E chissà a quale scopo per il tuo corpo è necessaria proprio la tua migliore saggezza?”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

I, Dei dispregiatori del corpo, Montinari 1972

Friedrich Nietzsche photo

“Io amo colui che spreca la propria anima, che non vuole ringraziamenti, e che non restituisce nulla: perché egli dona sempre e non vuole conservarsi.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

Prologo, 4; Scalero 1972

Friedrich Nietzsche photo

“Ogni anima ha il proprio mondo; per ogni anima ogni altra anima è un mondo di là.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

III, Il convalescente, 1963

Friedrich Nietzsche photo

“Meglio non sapere nulla, che molte cose a metà! Meglio essere un folle per propria iniziativa, che un saggio secondo il parere di un altro!”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

IV, La sanguisuga, Montinari 1972

Friedrich Nietzsche photo
Friedrich Nietzsche photo
Friedrich Nietzsche photo
Friedrich Nietzsche photo
Friedrich Nietzsche photo
Friedrich Nietzsche photo
Friedrich Nietzsche photo
Friedrich Nietzsche photo
Friedrich Nietzsche photo
Novalis photo

“La poesia risolve l'esistenza altrui nella propria.”

Novalis (1772–1801) poeta e teologo tedesco

fr. 1190
Frammenti

Novalis photo

“Strano che la vera e propria origine della crudeltà sia la voluttà.”

Novalis (1772–1801) poeta e teologo tedesco

Frammenti
Origine: Citato in Mario Praz, La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica, Ed. Sansoni.

George Orwell photo
George Orwell photo
George Orwell photo

“I libri migliori sono proprio quelli che dicono quel che già sappiamo.”

George Orwell (1903–1950) scrittore britannico

Origine: Citato in Ciro Pisaturo, Appunti di psicomotricità: la pratica psicomotoria nella clinica neuropsichiatrica dell'età evolutiva, Piccin, Padova, 1996, p. 315.

George Orwell photo
George Orwell photo
George Orwell photo
Louis-ferdinand Céline photo
Louis-ferdinand Céline photo
Louis-ferdinand Céline photo
Louis-ferdinand Céline photo

“Quando si è troppo generosi, si sparpaglian qua e là i propri tesori, si finisce con lo smarrirli…”

Louis-ferdinand Céline (1894–1961) scrittore, saggista e medico francese

pag. 5

Louis-ferdinand Céline photo
Marcel Proust photo

“Ognuno ha bisogno di trovare delle ragioni alla propria passione.”

1990, p. 237
Alla ricerca del tempo perduto, Dalla parte di Swann

Marcel Proust photo
Marcel Proust photo
Marcel Proust photo

“Ognuno chiama «chiare» le idee che sono allo stesso grado di confusione delle sue proprie.”

Alla ricerca del tempo perduto, All'ombra delle fanciulle in fiore

Marcel Proust photo
Marcel Proust photo
Marcel Proust photo
Marcel Proust photo
Marcel Proust photo
Marcel Proust photo
Marcel Proust photo

“Dopo una certa età, per amor proprio e per sagacia, sono le cose che più si desiderano quelle cui fingiamo di non tenere.”

Marcel Proust (1871–1922) scrittore, saggista e critico letterario francese

1990

Marcel Proust photo
Marcel Proust photo

“Non c'è idea che non porti in sé la propria confutazione possibile, una parola la parola contraria.”

Marcel Proust (1871–1922) scrittore, saggista e critico letterario francese

1990

Marcel Proust photo
Marcel Proust photo
Cesare Pavese photo
Cesare Pavese photo
Cesare Pavese photo
Cesare Pavese photo
Niccolò Tommaseo photo

“Libertà è conoscere i limiti propri e gli altrui; questi e quelli difendere.”

Niccolò Tommaseo (1802–1874) scrittore italiano

Aforismi della scienza prima

William Seward Burroughs photo
Thomas Mann photo
Sergio Bambarén photo
Sergio Bambarén photo
Thomas Bernhard photo
Stefan Zweig photo
Jorge Amado photo

“Voglio soltanto raccontare delle cose, alcune divertenti, altre malinconiche, proprio come è la vita. La vita, che breve navigazione di cabotaggio!”

Jorge Amado (1912–2001) scrittore brasiliano

da Navigazione di cabotaggio, traduzione di Irina Bajini, Garzanti, Elefanti, ISBN 978-88-11-67794-9, pag. 12

Samuel Butler photo
Samuel Butler photo

“Ogni forma di progresso è basata sul desiderio innato e universale di ogni organismo di vivere al di sopra dei propri mezzi.”

Samuel Butler (1612–1680) scrittore britannico

Dizionario dei luoghi non comuni

Joseph Conrad photo
Joseph Conrad photo
Joseph Conrad photo
Daniel Defoe photo

“La carità comincia a casa propria.”

Variante: Molta carità comincia col vizio.
Origine: Lady Roxana, p. 22

Charles Dickens photo
Norman Douglas photo
William Hazlitt photo

“Quelli che fanno del proprio abito una parte principale del loro essere, non acquisiranno, in generale, più valore del proprio abito.”

William Hazlitt (1778–1830) scrittore, pittore e saggista inglese

da Political Essays, "On the Clerical Character"

Arthur Conan Doyle photo
Lin Yutang photo

“I sovrani migliori hanno avuto donne nelle proprie vite. Perché una regina non dovrebbe potersi sollazzare un proprio damo?”

Lin Yutang (1895–1976) scrittore e traduttore cinese

Origine: Madame Wu, p. 129

Gabriel García Márquez photo
Hans Christian Andersen photo
André Breton photo
Albert Camus photo
Albert Camus photo
Albert Camus photo
Albert Camus photo
Nicolas Chamfort photo
Paul-louis Courier photo
Paul-louis Courier photo
Paul-louis Courier photo
Honoré De Balzac photo

“Lo schiavo ha la propria vanità, non vuole obbedire che al più grande dei despoti;”

Honoré De Balzac (1799–1850) scrittore, drammaturgo e critico letterario francese

Il giglio della valle

Honoré De Balzac photo
Honoré De Balzac photo
Honoré De Balzac photo
Honoré De Balzac photo
Honoré De Balzac photo
Honoré De Balzac photo