Frasi su rapporto
pagina 6

“Un esprit orné de toutes les connoissances qui ont rapport à la Peinture, un génie hardi et pénétrant, un pinceaur fier, un coloris vigoureux, une touche énergique, ont fait de Velasquez un Artiste célebre. Les Tableux de Caravage étoient dans son goût et ceux qui le frapperent le plus.”

Jacques Lacombe (1724–1811) librettista, storico dell'arte e scrittore francese

da Dictiotìnaire portatif des Beaux-Arts http://www.archive.org/details/dictionnaireport00laco, pag. 648 http://www.archive.org/stream/dictionnaireport00laco#page/n657/mode/1up, 1752

Roberto Perotti photo

“In tutti i paesi del mondo la ricerca vive di finanziamenti pubblici. Ci sono essenzialmente tre modi per assegnarli: criteri di opportunità politica, indici bibliometrici, o la peer review, la valutazione da parte dei pari, anonima e indipendente. Prima di assumere un docente, qualsiasi dipartimento chiederà cosa ne pensino i rappresentanti della sua disciplina sparsi per il mondo. Il capo del dipartimento manderà una ventina di e-mail ai più noti studiosi in quella disciplina, chiedendo loro di scrivere una o due pagine con una valutazione della ricerca e delle prospettive future del docente in esame, e una comparazione della sua ricerca con quella di altri studiosi della stessa età che insegnano in atenei dello stesso livello. E prima di decidere se pubblicare un lavoro, un direttore di rivista scientifica chiederà a dei referees esterni cosa ne pensano. Questi sottoporranno dei rapporti, con una valutazione dettagliata degli elementi di innovazione nel lavoro e di eventuali difetti, ed eventuali suggerimenti su come correggere questi ultimi. Il direttore della rivista deciderà quindi se accettare il lavoro, rigettarlo, oppure rimandarlo agli autori perché vi apportino modifiche, da far poi valutare nuovamente ai referees. Con questa procedura, le migliori riviste di ogni disciplina pubblicano meno del 10% dei lavori ad esse sottoposte. Infine, molti dipartimenti pagano per essere sottoposti periodicamente alla valutazione dei migliori colleghi di altri atenei che ne indichino i punti di forza e di debolezza.”

Roberto Perotti (1961) economista italiano

Origine: L'università truccata, p. 148

“I nostri rapporti con la verità hanno qualche cosa a che vedere con i nostri rapporti fra noi ed il mondo.”

Salvatore Veca (1943) filosofo italiano

Origine: Da Dell'incertezza: tre meditazioni filosofiche, Feltrinelli, 1997, p. 70.

Robert M. Pirsig photo
Robert M. Pirsig photo
Jean Piaget photo

“La società ha inizio a partire da due individui, quando il rapporto fra questi individui modifica la natura del loro comportamento.”

Jean Piaget (1896–1980) psicologo, biologo e pedagogista svizzero

da Il giudizio morale nel fanciullo, a cura di G. Petter, traduzione di B. Garau, Taylor & Francis, 1996

Alessandro Cecchi Paone photo
Giuseppe Tornatore photo
Antonio Genovesi photo

“Molti non hanno capito e non capiscono ancora che si voglia dire questa parola Aequitas, che i Greci chiamano epiìcia. L' aequitas in tutta la lingua Latina non suona altrimenti che Justitia, e laequum e 'l justum in tutte le leggi de' Romani son parole sinonime. AEquitas è dunque così parola di rapporto, come Justitia. Or Justitia è il perfetto combaciamento, l'esatta giustezza di qualche cosa col suo regolo. Due sono in morale i regoli, che i popoli civili hanno per la giustezza delle loro azioni: I. il jus civile. II. il jus di natura. Le leggi civili son nate per sostegno di questi jus; dunque sono anch'esse sottomesse al regolo: e questo regolo è la legge di natura. La legge di natura de' jus, cioè delle proprietà di ciascuno; dunque le leggi civili debbono avere il medesimo ufficio. Ma perché nelle città si cede a certi jus per formarne il jus pubblico, onde vi son creati di certi jus che non sono nello stato naturale, avviene alle volte che un'azione si combacia esattamente con la legge civile, ma non già col jus naturale. Allora il giudice dee studiarsi di avvicinare il più che si può la definizione della legge civile alla naturale. Questa equazione, o approssimazione, fu detta da'Greci Epiicia (vedete Aristotile negli Eudemj) e dai Latini Aeqvitas. Se la prima legge delle civili società è Salus Pubblica, seguita che la compassione per potersi dire equa, debba piegare a questa legge generale. Dove favorisce il privato col discapito pubblico, non vi è più quell'equazione col jus naturale ch'è detta; dunque è iniquità. Questi giudici dunque sono per ignoranza iniqui e crudeli, quando credono di esser giusti e umani.”

Antonio Genovesi (1713–1769) scrittore, filosofo e economista italiano

Origine: Lezioni di economia civile, p. 112

Raffaele Cantone photo
Raffaele Cantone photo
Francesco Alberoni photo
Cesare Cantù photo
Bruno Forte photo

“Mancando punti di riferimento certi, tutto appare fluido, giustificato o giustificabile in rapporto all'onda che passa.”

Bruno Forte (1949) arcivescovo cattolico e teologo italiano

La Torre di Babele del nostro tempo

Bruno Forte photo

“Agonia è l'altro volto dell'esperienza dell'alterità: se l'Altro è altro il rapporto all'altro è lotta.”

Bruno Forte (1949) arcivescovo cattolico e teologo italiano

La pietas del pensiero

Bruno Forte photo
Bruno Forte photo
Edmund Wilson photo

“La particolare abilità di Turgenev consiste nel mostrare, attraverso i rapporti con gli altri, quello che le persone realmente sono. Per questo riesce così bene nella rappresentazione dei vari tipi di società.”

Edmund Wilson (1895–1972) critico letterario, giornalista e scrittore statunitense

citato in Giovanna Spendel, Storia della letteratura russa, Tascabili Economici Newton, Roma, 1996, p. 34. ISBN 88-8183-330-1

Diane Kruger photo
Roberto Mattioli photo
Roberto Calderoli photo
Roberto Cotroneo photo
Desmond Morris photo
Giuseppe Pontiggia photo
Vitaliano Trevisan photo
Alan Moore photo

“Se guardate la storia della magia, vedrete le sue origini nelle caverne. Vedrete le sue origini nello sciamanesimo, nell'animismo, nella credenza che ogni cosa che ci circonda, ogni albero, ogni roccia, ogni animale, sia abitato da una qualche forma di essenza, una qualche sorta di spirito con cui forse si potrebbe comunicare. Avreste avuto uno sciamano o un visionario che sarebbe stato responsabile di incanalare le idee utili alla sopravvivenza. Prima che raggiungiate le civiltà classiche potrete vedere che questo è stato formalizzato in un certo status. Lo sciamano agisce puramente come un intermediario tra gli spiriti e le persone. La sua posizione nel villaggio o nella comunità è simile a quella di un idraulico spirituale. Ogni persona nel gruppo ha il suo ruolo. La persona migliore nella caccia era un cacciatore, la persona migliore nel parlare con gli spiriti, forse perché lui o lei era un po' pazzo/a, un po' staccato dal nostro normale mondo materiale, allora sarebbe stato uno sciamano. E gli sciamani non padroneggiavano un'arte segreta, essi dispensavano semplicemente le loro informazioni alla comunità, perché si credeva che fosse utile alla comunità. Quando abbiamo l'emergere delle culture classiche, tutto questo è stato formalizzato tanto che si hanno dei interi pantheon di dèi. E ognuno di questi dèi avrà una casta di preti che agiranno fino a un certo punto come intermediari che ti insegneranno ad adorare quel dio. Così la relazione tra gli uomini e i loro dèi, che potrebbe essere vista come la relazione tra gli uomini e il loro Io più alto, era ancora di tipo diretto. Quando arrivò il cristianesimo, quando arrivò il monoteismo, tutt'a un tratto hai una casta di sacerdoti che si muoveva tra l'adoratore e l'oggetto di adorazione. Hai una casta sacerdotale che era diventata una specie di dirigenza d'intermediazione spirituale tra l'umanità e la divinità interiore di cui si andava alla ricerca. Non puoi avere un rapporto diretto con un dio. I sacerdoti non hanno davvero il bisogno di un rapporto con la divinità. Hanno solo un libro che ti dice di alcune persone vissute tanto tempo fa, che hanno avuto un rapporto diretto con la divinità. E va tutto bene. Non hai bisogno di avere visioni miracolose, non hai bisogno di avere degli dèi che ti parlino. In effetti, se ti capita niente del genere, probabilmente sei matto. Nel mondo moderno questa roba non succede. Le sole persone a cui è permesso parlare con gli dèi, e in un modo davvero a senso unico, sono i preti. Per me il monoteismo è una grande semplificazione. Voglio dire, la Cabala ha una grande molteplicità di dèi, ma alla sommità del diagramma cabalistico, l'albero della vita, ha quest'unica sfera, che è il dio assoluto. La Monade. Qualcosa che è indivisibile. E tutti gli altri dèi, e ogni altra cosa nell'universo è una specie di emanazione di quel dio. Ora, questo va bene. Ma quando suggerisci che ci sia solo quell'unico dio, a quell'irraggiungibile altezza al di sopra dell'umanità e che non c'è niente in mezzo, stai limitando e semplificando la questione. Penso che il paganesimo sia una specie di alfabeto, come un linguaggio. È come se tutti gli dèi sono le lettere di quel linguaggio, esprimono delle sfumature, ombre del significato, o certe sottigliezze delle idee. Mentre il monoteismo tende ad essere solo una vocale, ed è solo tipo: oooouh [Alan Moore stesso nel documentario per far comprendere il suono scimmiesco. ]. È questo suono scimmiesco. Puoi quasi immaginare gli dèi divenire frustrati, sprezzanti. Perché con tutta la ricchezza di concetti spirituali che sono disponibili, perché ridurre tutto a una sola, singola nota monocorde che chi pronuncia neanche comprende?”

Alan Moore (1953) fumettista e scrittore britannico

citato nel documentario di Dez Vylenz, The Mindscape Of Alan Moore, Shadowsnake films, visibile su Youtube http://www.youtube.com/watch?v=rZXoinYCReE, subititolato in italiano

Morrissey photo
Carlo Levi photo
Carlo Levi photo

“Senza una rivoluzione contadina, non avremo mai una vera rivoluzione italiana, e viceversa. Le due cose si identificano. Il problema meridionale non si risolve dentro lo Stato attuale, né dentro quelli che, senza contraddirlo radicalmente, lo seguiranno. Si risolverà soltanto fuori di essi, se sapremo creare una nuova idea politica e una nuova forma di Stato, che sia anche lo Stato dei contadini; che li liberi dalla loro forzata anarchia e dalla loro necessaria indifferenza. […] Dobbiamo ripensare ai fondamenti stessi dell'idea di Stato: al concetto d'individuo che ne è la base; e, al tradizionale concetto giuridico e astratto di individuo, dobbiamo sostituire un nuovo concetto, che esprima la realtà vivente, che abolisca la invalicabile trascendenza di individuo e di Stato. L'individuo non è una entità chiusa, ma un rapporto, il luogo di tutti i rapporti. Questo concetto di relazione, fuori della quale l'individuo non esiste, è lo stesso che definisce lo Stato. Individuo e Stato coincidono nella loro essenza, e devono arrivare a coincidere nella pratica quotidiana, per esistere entrambi. Questo capovolgimento della politica, che va inconsapevolmente maturando, è implicito nella civiltà contadina, ed è l'unica strada che ci permetterà di uscire dal giro vizioso di fascismo e antifascismo. Questa strada si chiama autonomia.”

1990, pp. 222-223
Cristo si è fermato a Eboli

Scott Turow photo
Bruno Vespa photo

“[Riferendosi a Santoro e alla risoluzione del suo rapporto con la RAI nel 2011] Si è fottuto per il suo delirio di onnipotenza.”

Bruno Vespa (1944) giornalista, conduttore televisivo e scrittore italiano

in un'intervista al TgLa7 di Enrico Mentana, 10 giugno 2011, YouTube http://www.youtube.com/watch?v=G6pLXJ2FqWA

Murray Bookchin photo
Murray Bookchin photo
Murray Bookchin photo
Murray Bookchin photo
Murray Bookchin photo
Pierre Gamarra photo

“Lo voglia o no, il rapporto tra le mie intenzioni narrative e la mia vita nella società è, a mio avviso, essenziale… Come potrebbe essere diversamente?”

Pierre Gamarra (1919–2009) scrittore, poeta e drammaturgo francese

Origine: Citato da Ugo Piscopo in introduzione a Il mistero della Berlurette.

Sándor Márai photo
Javier Zanetti photo
Sergio Ramos photo

“Per quanto riguarda Mourinho, il mio rapporto con lui è buono, onesto e chiaro. Rispetto le sue decisioni e per me è il miglior allenatore.”

Sergio Ramos (1986) calciatore spagnolo

Origine: Dalla sua pagina Twitter; citato in Filippo Maria Ricci, Mou e Ramos ai ferri corti. Non c'è pace al Real Madrid http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/02-10-2012/mou-ramos-ferri-corti-non-c-pace-real-madrid-912783318246.shtml, Gazzetta.it, 2 ottobre 2012.

Harold Bloom photo

“Le sembrerà strano, ma tra i dischi più belli che io ho inciso c'è certo l"Ingemisco" della "Messa da Requiem". Lì ho trovato un bel colore, una morbidezza di emissione, un bel rapporto tra la mia voce e l'esigenza della pagina.”

Franco Corelli (1921–2003) tenore italiano

citato in Giancarlo Landini, Come un poeta che ha scritto per rivelare a sé la propria anima, p. 43, L'Opera mensile per il mondo del melodramma, anno XII, n. 126, febbraio 1999

Paolo Maldini photo

“Il campione con la testa pensante crea dei problemi. L'annuncio di Agnelli sulla fine del rapporto con Del Piero mi ha fatto male: non stava a lui dirlo. Che senso ha una cosa del genere? Avrebbe dovuto parlarne Alessandro nel momento in cui si fosse sentito pronto.”

Paolo Maldini (1968) calciatore italiano

Origine: Citato in Gazzetta - Maldini duro sull'annuncio di Del Piero e sul campionato... http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=78756, Tuttojuve.com, 19 gennaio 2012.

Michael Tilson Thomas photo
Marcello Piacentini photo
Günther (cantante) photo
Marcello Dell'Utri photo
Angelo Scola photo
Angelo Scola photo
Angelo Scola photo
Papa Pio XI photo
Malcolm Gladwell photo
Diego Milito photo
Rafael Nadal photo

“Nelle società tradizionali, la donna sposata non poteva sottrarsi al rapporto sessuale.”

Origine: Storia del corpo femminile, p. 15

Antonio Capizzi photo
Anthony Hopkins photo
Lorenzo Bini Smaghi photo
Edward Luttwak photo
Piero Martinetti photo
Pietro Trifone photo
Pierre Jean Georges Cabanis photo
Alberto Methol Ferré photo
Antonio Di Pietro photo
Giorgio Antonucci photo
David Foster Wallace photo
Lorenzo Mattotti photo
Jeremy Rifkin photo
John Constable photo
Henri Nouwen photo
Brian Clough photo
Roger Federer photo

“Mi piacerebbe essere Lenny Kravitz, il cantante, l'ho visto dal vivo a Parigi e il rapporto col pubblico mi ha sconvolto. E vorrei provare la sensazione di un calciatore in uno stadio.”

Roger Federer (1981) tennista svizzero

2007
Origine: Citato in Vincenzo Martucci, Valentino a Wimbledon per tifare Federer" http://archiviostorico.gazzetta.it/2007/giugno/26/Valentino_Wimbledon_per_tifare_Federer_ga_10_070626067.shtml, Gazzetta dello Sport, 26 giugno 2007.

Roger Federer photo

“Ho sempre avuto un rapporto speciale con quel torneo. È lo Slam più importante e ha giocato un ruolo determinante nella mia ascesa al vertice della classifica. Nel 2001, negli ottavi, sconfissi Sampras sul centrale 7-5 al quinto set: quel successo mi diede la convinzione di poter essere competitivo contro chiunque. Mi sono sempre piaciuti l'atmosfera di Wimbledon, le sue tradizioni e il suo stile un po' snob.”

Roger Federer (1981) tennista svizzero

2004
Origine: Dall'intervista di Gaia Piccardi, Tennis, Totti, una mucca: il mondo di Federer https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2004/novembre/15/Tennis_Totti_una_mucca_mondo_co_9_041115106.shtml, Corriere della sera, 15 novembre 2004.

Augusto De Luca photo

“[Sul rapporto tra gli inglesi e Diego Maradona in confronto con quello che hanno con Lionel Messi] Penso che con Maradona è più forte. Messi è il migliore della storia, ma anche Maradona non giocava bene ogni settimana, c'è una poesia su di lui che Messi non ha. E c'è una storia tra Maradona e l'Inghilterra che non esiste con Messi.”

Simon Kuper (1969) scrittore britannico

Creo que con Maradona es más fuerte. Messi es el mejor de la historia, pero aunque Maradona no jugaba bien todas las semanas, hay una poesía alrededor de él que Messi no tiene. Y hay una historia entre Maradona e Inglaterra que no existe con Messi.

“C'era qualcosa di magico tra Joe e Mick, un po' come nel rapporto Lennon – McCartney. Erano complementari: la tenacia che aveva Joe e la musicalità di Mick. Era la frizione tra di loro che rendeva la faccenda così interessante.”

Bill Price (1943–2016)

Origine: Citato in Pat Gilbert, The Clash. Death or Glory, traduzione di Claudio Mapelli, Arcana Editore, 2006, p. 343. ISBN 978-88-7966-410-3

Marie-Dominique Philippe photo
Vandana Shiva photo