
dalla raccolta Corno Autunnale, 1927
Origine: Citato in Mario Gabrieli, Storia delle letterature della Scandinavia, Nuova Accademia Editrice, Milano, stampa 1958, pp. 188-189.
Una raccolta di frasi e citazioni sul tema risaia, due-giorni, tre-giorni, chiesa.
dalla raccolta Corno Autunnale, 1927
Origine: Citato in Mario Gabrieli, Storia delle letterature della Scandinavia, Nuova Accademia Editrice, Milano, stampa 1958, pp. 188-189.
Origine: In Cento haiku, scelti e tradotti da Irene Iarocci, presentazione di Andrea Zanzotto, tredici illustrazioni, Guanda, Parma, 1991, ISBN 8877462671
Origine: Per riprodurre alcuni aspetti peculiari della lingua giapponese di difficile resa in italiano, la traduttrice non si attiene in maniera univoca alla classica disposizione su tre righe. Cfr.Cento haiku, pp. 26-30.
“Ciò che per gli uomini è un peccato, per il diavolo è un motivo di risa.”
Origine: Aneddoto, p. 119
da Nando dell'Andromeda in Le storie della risaia
“Se foste ammessi a vedere (un tal mostro), tratterreste le risa, o amici?.”
5
da Diavolo rosso, n. 6
Appunti di viaggio
da L'Amour du Laid, in L'Intransigeant, 9 marzo 1903
Origine: Citato in Stefania Lapenta, Cézanne, I Classici dell'arte, Rizzoli - Skira, Milano, 2003, pp. 183-188 e frontespizio. ISBN 88-7624-186-8
“(Che) la natura umana è fatta in guisa | Che si mantien di lagrime e di risa.”
XXVI, 80
Ricciardetto
Origine: Citato in Harbottle, p. 345.
Il mistico trombetta, 8, p. 588
Foglie d'erba, Dal meriggio alla stellata notte
da Le Rivoluzioni d'Italia, a cura di Carlo Muscetta, Bari, 1935, p. 110 ssg.
Origine: Citato in I classici italiani nella storia della critica, opera diretta da Walter Binni, vol. I, da Dante a Marino, La Nuova Italia, Firenze, 1974, p. 209.
“[Haiku] Dell'estate, rosso e fresco | scoppio di risa, | fetta | di cocomero!”
Cocomero, in Orfeo, p. 1329
Origine: Citato in Alessandro Bausani, Le letterature del Sud-Est asiatico, pp. 223-224
Origine: La mia autobiografia, p. 46
da Alpi e risaie, vv. 1-4, in Poesie originali e tradotte, a cura di Alessandro D'Ancona, G.C. Sansoni, 1914
da Una Topolino amaranto in Le storie della risaia
Origine: Citato in Alessandro Bausani, Le letterature del Sud-Est asiatico, pp. 222-223
Origine: La mia autobiografia, p. 443-444
1991, p. 49
Dal Vesuvio all'Etna
Edgar Quinet
Decameron, Citazioni sul Decameron
da Storie di brava gente in Le storie della risaia
Citazioni tratte dalle interviste
Variante: Ci sono tante ragioni che ci condussero a evacuare la popolazione da Phnom Penh e altre città.La prima ragione era quella economica, cioè, di assicurare i viveri ai tanti milioni di abitanti nelle città. Dopo aver lungamente preso in considerazione il problema, siamo arrivati alla conclusione che non potevamo risolvere questo problema finché una popolazione così numerosa rimaneva nelle città. Ma se avessimo evacuato questa popolazione nella compagna, nelle cooperative, quest'ultime avrebbero potuto nutrirla, poiché dispongono di risaie, strumenti di produzione, e tutto ciò di cui avesse bisogno. [... ] La popolazione non avrebbe avuto alcuna fede nella rivoluzione se fosse lasciata a crepare di fame nelle città. Questa era la ragione economica.Connesso a questo problema economico c'era quello della difesa e della sicurezza del paese. Prima della liberazione, conoscevamo già il piano d'emergenza degli imperialist statunitensi e dei loro lacchè. Secondo questo piano, dopo la nostra vittoria e la nostra entrata in Phnom Penh, ci avrebbero creato difficoltà nell'ambito politico, militare, economico e così via per distruggere la nostra rivoluzione. Quindi, dopo aver riflettuto sulla situazione, abbiamo evacuato la popolazione delle città nella campagna, nelle cooperative, per risolvere sia il problema dei viveri e, allo stesso tempo, schiacciare in anticipo il complotto degli imperialisti americani, così che non avrebbero potuto attaccarci quando saremmo entrati a Phnom Penh.
Origine: In Asia, pp. 30-31
Francesco Tassi
Origine: Comune della provincia di Bergamo.
Origine: Comunemente vespri, preghiera del tramonto della liturgia cristiana.
[...] Il denaro è la grande leva che muove tutti i napoletani. Per il minimo servizio, per una semplice stesa di mano, chiedono denaro. Per denaro ridono, saltano, ballano, cantano. (Da Vita popolare a Napoli nell'età romantica)
Origine: Citato in Domenico Rea, Le due Napoli; in Opere, a cura e con un saggio introduttivo di Francesco Durante e uno scritto di Ruggero Guarini, I Meridiani, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 2005, pp. 1344-1345. ISBN 88-04-54884-3
Vite de' pittori scultori e architetti bergamaschi