Frasi su scena
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“È il mondo del cinema che mi interessa. Nel mezzo di una scena inventata da me c'è una citazione, un parallelo con una scena che ho già visto, può provenire indifferentemente dall'espressionismo tedesco o dal cinema sperimentale.”

Dario Argento (1940) regista italiano

Origine: Dall'intervista di Gabrielle Lucantonio, Dario Argento, la televisione si tinge di nero, Il Manifesto, 20 luglio 2005.

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“Non so quanto la tv australiana avesse investito sul mondiale 2006, né come abbia reagito a un'eliminazione all'ultimo secondo dell'ottavo di finale, per un calcio regalato da un arbitro spagnolo a un terzino italiano colto da svenimento. Ma scommetterei in maniera più elegante, e più sportiva, di quella che la Rai scelse di cavalcare nell'infausto 2002 coreano. […] Durò un paio di giorni, per la verità, anche lo scarico di responsabilità da parte della squadra, sotto forma di tiro al bersaglio dell'arbitro Moreno. Ma poi, salvo qualche eccezione, il comune senso del pudore, prima ancora del fair play, riprese il sopravvento e si cominciò a riconoscere che se gli arbitraggi rassicuranti, oltre che davvero imparziali, sono oggettivamente diversi, ancor più diverse sono le congiure. Quando una squadra deve perdere, secondo quanto cercarono di farci credere [I giornalisti RAI], non arriva a giocarsi due match-ball come quelli di Vieri e Gattuso a pochi minuti dalla fine. La fermano prima, alla maniera di Aston in Cile. La Rai invece, impavida, andò avanti per settimane. E più passavano i giorni, più grosse le sparava. Sino a quella, davvero memorabile, dell'azione per danni alla Fifa. Il presupposto era, ovviamente, che Byron Moreno fosse il braccio armato di Blatter, investito della missione di far andare avanti, a qualunque costo, la squadra di casa. In buona sostanza, tuonò con supremo sprezo del ridicolo un avvocato dell'ufficio legale della Rai, chiederemo a Zurigo il rimborso totale di quanto è stato pagato per i diritti, cioè settanta milioni di euro, il rimborso delle spese di produzione per la trasferta in Corea e Giappone, e i danni derivati dalla caduta negativa della pubblicità. Mancavano giusto un paio di divisioni da ammassare al confine di Chiasso. I programmi sportivi dedicati al mondiale, che ovviamente continuava, amplificarono i toni, e più di un quotidiano cadde in tentazione. Si arrivò a leggere che la causa avrebbe fatto giurisprudenza a livello mondiale, al pari della sentenza Bosman: quando l'unico rimando possibile era, con tutta evidenza, a capitan Fracassa. […] La sera del 9 gennaio 2003, Raidue portò nei propri studi in esclusiva mondiale nientemeno che il famigerato Byron Moreno. E a chi affidare la faccia? A Enzo Biagi no, perché era già in vigore l'editto di Sofia, a Minoli nemmeno, Tosatti forse aveva un impegno. Sicché prese in prestito da Sky, senza alcun diritto di riscatto, l'intramontabile José Altafini. Civile la conversazione. Ma inserita nell'ambito di uno show dal titolo Stupido Hotel, mai come in quel caso un nome una garanzia. Così l'arbitro ecuadoregno entrò in scena dalla porta girevole con una valigetta piena di soldi, rispose punto per punto alle domande non proprio asfissianti dell'intervistatore, concluse argomentando sottilmente che quella sera a Daejon era stata l'Italia, non lui, a sbagliare la partita, e fu congedato da un simpatico gavettone sulle note del coro del Nabucco: che per una rete in quota Lega rappresentava, con tutta evidenza, l'inno nazionale. Una serie di interpellanze parlamentari non riuscirono a chiarire né la ragione di quella straordinaria partecipazione, né l'entità del compenso ricevuto da Moreno, dall'ordine comunque di alcune decine di migliaia di dollari. Fatto sta che, grazie alla sportività della Rai, l'ex nemico pubblico numero uno ebbe l'opportunità di dimostrare che i buffoni, semmai, erano altrove. E il cerchio finalmente si chiuse.”

Gigi Garanzini (1948) giornalista, scrittore e conduttore radiofonico italiano

cap. La cultura della sconfitta

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“Mentre un saggio […] tende ad arrivare a delle conclusioni, un romanzo mette in scena le contraddizioni.”

Umberto Eco (1932–2016) semiologo, filosofo e scrittore italiano

Origine: Dalla conversazione col rabbino Riccardo Di Segni, video http://espresso.repubblica.it/multimedia/home/26713763 disponibile su Espresso.it (minuto 15:00).

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“Una scena di artisti tristi | su mille tre fanno dischi | gli altri opinionisti | leccaculo camminano sui menischi.”

Kiave (1981) rapper italiano

da Entra ora!, n. 5
Dietro le cinque tracce

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“Avete visto la scena che ha fatto Blatter con i buu razzisti a Balotelli? Come se noi fossimo razzisti. Il vero razzista è lui, ma non vedete come ci guarda dall'alto verso il basso? Ma non vi ricordate che quando abbiamo vinto il Mondiale non ci ha voluto premiare? Come si chiama uno che detesta gli italiani? Bisogna dire le cose come stanno.”

Maurizio Zamparini (1941) imprenditore italiano

Origine: Citato in Palermo, Zamparini: "Blatter? Il vero razzista è lui" http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/calcio/articoli/105309/palermo-zamparini-blatter-il-vero-razzista-e-lui.shtml, SportMediaset.it, 15 maggio 2013.

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“Quanto mi piacerebbe morire in scena nell'atto di recitare il monologo di Amleto.”

Titta Ruffo (1877–1953) baritono italiano

citato in Michele Salvini, Titta Ruffo, periodico mensile: Grandi Voci alla Scala, p. 7, n. 4, ottobre 1993, Massimo Baldini Editore

“Voglio morire in scena. È la morte migliore, insieme a quella durante un'erezione.”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

Citazioni di Zucchero
Origine: Citato in Fulvio Paloscia, Zucchero, schiaffo al festival http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/03/06/zucchero-schiaffo-al-festival.html, la Repubblica, 6 marzo 2002.

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“Questa versiera vorrà pigliar due fave con una colomba.”

Agnolo Firenzuola (1493–1543) poeta italiano

atto II, scena II
La Trinuzia (published 1549)
Origine: Citato in Harbottle, p. 393.

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“Mal si può trar da la rapa sangue.”

Agnolo Firenzuola (1493–1543) poeta italiano

atto II, scena III
La Trinuzia
Variante: Mal si puo trar da la rapa sangue.
Origine: Citato in Harbottle, p. 357.

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“Cercate sempre cinque pie al montone.”

Agnolo Firenzuola (1493–1543) poeta italiano

atto II, scena V
La Trinuzia (published 1549)
Origine: Citato in Harbottle, p. 259.

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“Chi tutto vuole, nulla non ha.”

Agnolo Firenzuola (1493–1543) poeta italiano

atto I, scena II
I Lucidi (published 1549)
Origine: Citato in Harbottle, p. 273.

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“(Ben dice il proverblo ch') egli è megllo abitare colle fiere in le spilonche, che avere in casa una femmina litigiosa e perversa.”

Agnolo Firenzuola (1493–1543) poeta italiano

atto I, scena II
I Lucidi
Variante: (Ben dice il proverblo ch’) egli è megllo abitare colle fiere in le spilonche, che avere in casa una femmina litlgiosa e perversa.
Origine: Citato in Harbottle, p. 297.

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“Chi mal si marita non esce mai di fatica.”

Agnolo Firenzuola (1493–1543) poeta italiano

atto III, scena V
I Lucidi (published 1549)
Origine: Citato in Harbottle, p. 266.

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“Chi vuol che una piaga sfoglie bene, paghi bene il medico: n' è vero, Maestro? e chi vuol guarir lo paghi male.”

Agnolo Firenzuola (1493–1543) poeta italiano

atto V, scena II
I Lucidi
Variante: Chi vuol che una piaga sfoglie bene, paghi bene il medico : n’ è vero, Maestro? e chi vuol guarir lo paghi male.
Origine: Citato in Harbottle, p. 274.

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“Sara: QUESTO È TROPPO!
Ozzy (voce narrante): La scena è questa: la finestra di cucina è aperta, con le tendine a ciliegine svolazzanti. La mamma strilla come un'ossessa aggrappata allo stivale di un vecchio che se ne sta a cavalcioni sul davanzale. No, non è un vecchio. È solo uno coi capelli così biondi che sembrano bianchi, come quelli di un albino.
Sara: ADESSO BASTA! SCENDI!
Ozzy (voce narrante): La cosa più assurda è che più lei strilla, più l'Albino si sganascia dalle risate. Eppure, uno in bilico sulla finestra di un settimo piano avrebbe più da piangere che da ridere. Il tizio allarga le braccia, mentre il vento gli scarruffa i ciuffi bianchi sulla capoccia.
Roddy: Guarda Sara, senza mani!
Ozzy (voce narrante): Grida l'Albino con uno spiccato accento americano. Ho detto uno spiccato accento… Cavolo, l'Albino è lui! In un attimo realizzo che il Californiano sta per buttarsi dalla finestra. Farà a tempo a sganciare l'assegno prima di spiaccicarsi sul cortiletto condominiale? Non farà a tempo: tira che ti tira, la mamma è rimasta col suo stivale in mano inorridita. In un balzo il pazzo scavalca il davanzale e piomba giù… Un istante dopo riappare sghignazzando, issandosi sul davanzale. Poi tonfa sul pavimento di cucina, facendo un bel rutto.
Roddy: Visto? Sono appena planato sul cornicione e non sono caduto di sotto. Prova che non sono affatto sbronzo come dici!
Ozzy (voce narrante): La mamma gli scaglia addosso lo stivale, ma lui si abbassa prontamente e io, che mi sono sporto un po' più del dovuto dalla porta, mi becco in piena faccia tacco e sperone (il Californiano ha in realtà stivali da Texano). Al mio grido soffocato i due si voltano di scatto.
Roddy: Porca zozza!
Ozzy (pensiero: "Che razza di linguaggio…")
Sara: Ozzy! Dio mio, stai sanguinando! Ozzy (voce narrante): Io mi passo la mano sulla bocca e la ritiro piena di sangue.
Ozzy (voce narrante): "Non è niente" faccio, accasciandomi svenuto sul pavimento. La vista del sangue non è per noi Loffi.”

Domenica Luciani (1962) scrittrice italiana

Tostissimo!, Dialoghi

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“["Qual è stato il personaggio più bello da doppiare? ] Il più bello è stato Hilary Swank in Million Dollar Baby di Clint Eastwood. Perché era girato, o almeno ho avuto la sensazione, come se fosse un'opera teatrale con più macchine da presa e loro recitassero ogni scena singolarmente. Non c'erano gli stop ed è stato bellissimo.”

Laura Lenghi (1968) doppiatrice italiana

Origine: Da Carmine Benincasa, Laura Lenghi al Cavacon 2014: è tra le migliori doppiatrici italiane http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/salerno/notizie/arte_e_cultura/2014/28-maggio-2014/laura-lenghi-cavacon-2014e-le-migliori-doppiatrici-italiane-223299965266.shtml, Corrieredelmezzogiorno.corriere.it, 30 maggio 2014.

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“Io non ci sto… Prima si è tentato con le bombe, ora con il più vergognoso e ignobile degli scandali. Occorre rimanere saldi e sereni. Penso sia giunto il momento di fare un esame chiaro dell'attuale realtà italiana per trarne conclusioni forti ed efficaci. […] Nessuno può stare a guardare di fronte a questo tentativo di lenta distruzione dello Stato, pensando di esserne fuori. O siamo capaci di reagire considerando reato il reato, ma difendendo a oltranza e gli innocenti e le nostre istituzioni repubblicane o condanniamo tutto il popolo e noi stessi ad assistere a questo attentato metodico, fatale alla vita e all'opera di ogni organo essenziale per la salvezza dello Stato democratico. A questo gioco al massacro io non ci sto. Io sento il dovere di non starci, e di dare l'allarme. Non ci sto non per difendere la mia persona, che può uscire di scena in ogni momento, ma per tutelare, con tutti gli organi dello Stato, l'istituto costituzionale della Presidenza della Repubblica. Il tempo che manca per le elezioni non può consumarsi nel cuocere a fuoco lento, con le persone che le rappresentano, le istituzioni dello Stato.”

Oscar Luigi Scalfaro (1918–2012) 9º Presidente della Repubblica Italiana

Dal messaggio televisivo straordinario alla Nazione andato in onda a reti unificate alle ore 22 e 30 circa del 3 novembre 1993
Origine: Visibile su Video.Repubblica.it http://video.repubblica.it/dossier/addio-oscar-luigi-scalfaro/e-morto-oscar-luigi-scalfaro-il-presidente-del-non-ci-sto/86838/85228

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“Tal persona, tal pasta.”

Girolamo Gigli (1660–1722) letterato e commediografo italiano

atto V, scena XVI
La sorellina di don Pilone

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“Il cielo chiude volentieri gli occhi a nostri difetti, quando non son fatti avanti gli occhi del mondo, e quando per mancanza di testimoni non possa compire perfettamente il processo contra di noi.”

Girolamo Gigli (1660–1722) letterato e commediografo italiano

atto III, scena V
Il Don Pilone
Origine: Citato in Harbottle, p. 312.

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“[…] Volevo guardare; ma i miei occhi erano sbarrati, fissi sulla strana figura che ora si dirigeva verso il bagno. Un bicchiere; una pasticca; capii. Volevo correre verso di lui, fermarlo; ma non potevo. Ero lì fermo, dovevo osservare tutta questa scena come solo spettatore. Provai ad urlare; ma la voce non venne. Giaceva lì su quel letto disfatto ansando. Un piccolo rivolo di sangue gli usciva dal naso. Forse sarei stato ancora in tempo, dovevo salvarlo, dovevo. […].”

Luigi Tenco (1938–1967) cantautore italiano

da Giaceva immobile, in Enrico De Angelis, Luigi Tenco. Io sono uno. Canzoni e racconti, p. 173
Citazioni tratte da racconti inediti
Origine: Da alcuni racconti lunghi, usciti dopo quarant'anni dai cassetti della Torre di Recco dove Tenco viveva. Enrico De Angelis, Luigi Tenco. Io sono uno. Canzoni e racconti, retro copertina.

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“Accade talvolta che, mentre si legge, si sentono pronunziare, da persona che si trova nella stanza, precisamente le stesse parole sulle quali i nostri occhi si posano in quel punto della pagina. Spesso si tratta delle più semplici parole, e non facciamo più caso che d'una curiosa coincidenza tra fatti senza rapporto alcuno tra loro. V'è tuttavia qualcosa di preternaturale in questa che sembra come l'eco udibile di parole mute, quasiché ci sorprendessimo a ripetere con voce non nostra ciò che leggiamo, o che l'altra persona nella stanza pronunziasse per telepatia il nostro testo. Non ci sfugge il carattere strano di queste coincidenze, che per lo meno ci danno un piccolo brivido di sorpresa come la gherminella d'un prestigiatore che, ad esempio, ti fa ritrovare in tasca l'oggetto veduto un attimo prima sul tavolino. Altre volte la coincidenza è più profonda, e veramente ci fa trasalire. Havelock Ellis racconta nella sua Vita come, mentre assisteva la madre ammalata, s'era preso da leggere per la prima volta Peer Gynt di Ibsen; e proprio la mattina che leggeva la scena in cui Peer Gynt è al capezzale di mamma Aase morente, udì dal letto presso cui stava un suono di respiro penoso: quello della propria madre che entrava in agonia. […] Quell'improvvisa rima tra due fatti in apparenza slegati, quella strana cadenza in cui essi combaciano e si fondono quasi, par suggerire un'identità segreta, alzare per un momento il velo d'un mondo metafisico di cui ordinariamente ignoriamo l'esistenza […], perché ci sono momenti in cui effettivamente par che alle nostre parole, alle nostre azioni un'eco si risvegli nel grembo dell'invisibile mondo.”

Mario Praz (1896–1982) critico d'arte, critico letterario e saggista italiano

Origine: Citato in La lingua, la parola e la scrittura http://www.ildialogo.org/filosofia/documenti_1279749889.htm, a cura di Federico La Sala, ildialogo.org, 22 luglio 2010.
Origine: Il patto col serpente, p. 82

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“Coraggio, su coraggio! | Siamo del mare i figli: | Si sprezzino i perigli, | Iddio ci guiderà. | Sì, vendichiam l'offesa, | Spezziamo il rio servaggio; | Osiamo! e l'alta impresa | Il ciel proteggerà!”

Eugène Scribe (1791–1861) scrittore, drammaturgo e librettista francese

da Les vêpres siciliennes, coro di siciliani, atto primo, scena III, 13 giugno 1855
Origine: Libretto http://www.impresario.ch/libretto/libverves_i.htm disponibile su Impresario.ch.

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“La verità è che non ho nessun tipo di legame con Rei. Nel bel mezzo della produzione di Eva, mi resi improvvisamente conto di essermi completamente dimenticato di lei, di essermi dimenticato della sua stessa esistenza. Per esempio, nel settimo episodio, me ne sono ricordato e ho aggiunto una scena con Rei. […] Penso che fosse giusto, perché nell'episodio 8 lei non appare, vero? Nemmeno in una singola scena. […] Alla fine [dell'episodio 6] Rei dice: "Non so come dovrei sentirmi", Shinji risponde: "Penso che dovresti sorridere" e Rei sorride… In seguito, quando ci ho ripensato, ho imprecato. In breve, se lei e Shinji stavano completamente comunicando [i propri sentimenti] in quel momento, allora per lei non era finita? […] Quando sorrise, come personaggio era già finito.”

Hideaki Anno (1960) regista e animatore giapponese

Origine: «「実は僕、レイって、全然思い入れないんですよ」 「『エヴァ』を作ってる最中でも、ハッと気がついたら、僕、忘れてましたからね。 彼女の存在すら。七話なんて、思い出してレイのシーンを1カット足したぐらいです。全然思い入れがなかったですね。 そこが良かったんだと思います。 八話なんか、出て来ないですかね。一カットも出て来ない」 「最後でレイの「どうしたらいいかわからないの」っていう台詞に、シンジが「笑えばいいと思うよ」って言った時に、 レイが笑顔を見せると。(略)後になって考えたら「しまった!」と。 つまり、そこでシンジとコミュニケーション取っちゃったら、終わりじゃないかと。 その瞬間に僕の中で、レイって終わっちゃったんですよ、一度」 「笑ったところで、もうおしまいじゃん、このキャラクターって」». Citato in Takekuma Kentaro (a cura di), Anno Hideaki Parano Evangerion (庵野秀明パラノ・エヴァンゲリオン), Ōta Shuppan, marzo 1997, pp. 95-96. ISBN 4872333160

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“È meglio vestir cencio con leanza, che broccato con disonoranza.”

Girolamo Gigli (1660–1722) letterato e commediografo italiano

atto II, scena V
La sorellina di don Pilone
Origine: Citato in Harbottle, p. 294.

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“Da niente non verrà fuori niente.”

Lear: Atto I, Scena I. Traduzione di Guido Bulla
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“[Sulla Sicilia] Ci sono venuto tante volte, la conosco e la amo. Palermo è bellissima, le Eolie un incanto. Però nell'isola ho girato una sola scena in tutta la carriera. Quella che apre L'arcidiavolo con Gassman. L'ambientazione dell'inferno l'ho fatta alle Gole dell'Alcantara. Un inferno nel film, un paradiso nella realtà. È la magia del cinema e della vita.”

Ettore Scola (1931–2016) regista e sceneggiatore italiano

Origine: Citato in Scola: "Quando l'Alcantara diventò l'inferno di Gassman" http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/07/21/scola-quando-alcantara-divento-inferno-di-gassman.html, Repubblica.it, 21 agosto 2004.

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“Come scrivo nel libro ho sempre amato acconciarmi, vestirmi, stare al centro della scena e truccarmi; ricordo che lo facevo fin da piccolissima, faceva parte della mia personalità. All'asilo nessuno mi ha mai bullizzata o esclusa per questo, anzi.”

Conchita Wurst (1988) cantante austriaca

Origine: Dall'intervista di Marzia Nicolin, Conchita Wurst, «Ho iniziato a travestirmi all’asilo» http://www.iodonna.it/personaggi/interviste-gallery/2015/05/19/conchita-wurst-accettati-per-quello-che-sei/, IoDonna.it, 19 maggio 2015.

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“Non credo che esista un film di qualità e un film non di qualità. In un film, qualunque sìa, qualcosa di buono c'è sempre, una scena, una situazione… Io dico che un film va giudicato a distanza di tempo.”

Luigi Magni (1928–2013) regista italiano

Origine: Citato in Luigi Magni sta girando «Franceschiello», La Stampa, 9 agosto 1988 , p. 17.

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“La scena del film Scent of a Woman che preferisco è quella del ballo, dopo l'invito fatto con voce sommessa pensando forse a promesse d'amore perdute, a sogni inevasi. Rivela la fantasia e il senso dello spettacolo degli americani, che fanno guidare una Ferrari a un cieco: gli italiani si sarebbero vergognati. Il film è in crescendo, ma io preferisco gli intermezzi più intimisti.”

Giancarlo Giannini (1942) attore italiano

Origine: Citato in Grassi Giovanna, Giannini: doppiare Al Pacino, che lezione https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1996/gennaio/04/Giannini_doppiare_Pacino_che_lezione_co_0_9601043158.shtml, Corriere della Sera, 4 gennaio 1996, p. 24.

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“Ché un boccale di birra è un pasto da re.”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

Autolico, atto IV, scena III

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“A qualche distanza sopra le latomie trovasi il gran teatro dell'antica Siracusa intagliato nella roccia, ed ancorché la scena ne sia totalmente distrutta, la sua grandezza, l'imponente maestà di un edificio così intagliato nel vivo della montagna, combinate alla più deliziosa delle situazioni, ispirano il rispetto, e l'ammirazione. Io ho passato colla più grande soddisfazione due giorni interi a esaminarlo; esso è uno de' colpi d'occhio i più pittoreschi che abbia riscontrato in Sicilia, ed io me ne attristo il più di non averlo potuto disegnare da un artista abile ed esatto.”

Johann Hermann von Riedesel (1740–1784) viaggiatore tedesco

Viaggio attraverso la Sicilia e la Magna Grecia
Origine: Da Vojage en Sicile et dans la Grande Grèce addressé par l'auteur a son Ami; citato in Maurizio Paoletti, «Questa rovina è indicibilmente bella e pittoresca»: le antichità della Sicilia e il culto della Grecia classica nel XVIII secolo https://www.academia.edu/2528879/_Questa_rovina_e_indicibilmente_bella_e_pittoresca_le_antichita_della_Sicilia_e_il_culto_della_Grecia_classica_nel_XVIII_secolo, traduzione di Gaetano Sclafani.

“[Su La dolce vita] Il più grande rimprovero che si può rivolgere a Fellini è la mancanza d'idee nella messa in scena. Ci sono dei pezzi di bravura […], ma non ci sono idee. È del bel canto cinematografico, con qualche recitativo che, ogni tanto, rompe la monotonia del racconto, ma non è del cinema.”

Jean Domarchi (1916–1981)

da Cahiers du Cinéma, 108, Parigi, giugno 1960
Origine: Citato in Claudio G. Fava, I film di Federico Fellini, Volume 1 di Effetto cinema, Gremese Editore, 1995, p. 96 https://books.google.it/books?id=DNMSsPUpWnoC&pg=PA96. ISBN 8876059318

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“Chiellini in campo sa essere un maiale, se vuole. Quando arrivai alla Juve mi trattava benissimo, quasi come un fratellino, non avevo la patente e mi scorrazzava in giro. È una persona eccezionale, ma in campo si trasforma, diventa un altro. Gli piace fare scena e influenzare gli arbitri, classica roba italiana, e poi è un cascatore.”

Albin Ekdal (1989) calciatore svedese

Origine: Durante la conferenza stampa alla vigilia della partita Italia-Svezia, valevole per la fase a gironi di Euro 2016; citato in Claudio Torre, Euro 2016, Ekdal attacca Chiellini: "In campo un maiale" http://www.ilgiornale.it/news/sport/euro-2016-ekdal-attacca-chiellini-campo-maiale-1272843.html, Ilgiornale.it, 17 giugno 2016.

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“[Su The Counselor - Il procuratore] È stata dura realizzare le scene a letto con Penelope Cruz, non solo per il tipo di scena, ma anche perché suo marito, Javier Bardem, essendo parte del cast si trovava praticamente seduto ai piedi del letto. Inoltre, mi ponevo sempre il problema relativo a come potesse davvero sentirsi lui, se avesse qualche dubbio e se la scena potesse risultare credibile.”

Michael Fassbender (1977) attore irlandese

Origine: Da un'intervista rilasciata a E! Online; citato in Michael Fassbender imbarazzato per le scene di sesso con la Cruz http://www.movietele.it/post/film/13746-michael-fassbender-imbarazzato-per-scene-sesso-con-penelope-cruz, Movietele.it, ottobre 2013.

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“Non metterti fra il drago e la sua rabbia.”

Lear: Atto I, Scena I. Traduzione di Guido Bulla
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“Gli estinti, Ansberga, | talor de' vivi son più forti assai.”

Ermengarda: atto IV, scena I, vv. 111-2
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“…il mio amore pesa molto di più della mia lingua.”

Cordelia: Atto I, Scena I. Traduzione di Guido Bulla
Re Lear

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“Egli viene ad aprire il testamento vermiglio d'una guerra sanguinosa.”

Riccardo: atto III, scena III; traduzione di Goffredo Raponi
Riccardo II
Origine: Citato in Ai confini della realtà, prima stagione: «Egli è venuto ad aprire il testamento purpureo della sanguinosa guerra.»

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“Il ragazzo divenne serio: il suo volto triangolare assunse una inaspettata espressione virile. "Parto, zione, parto fra mezz'ora. Sono venuto a salutarti." Il povero Salina si sentì stringere il cuore. "Un duello?" "Un grande duello, zio. Contro Franceschiello Dio Guardi. Vado nelle montagne, a Corleone; non lo dire a nessuno, sopratutto non a Paolo. Si preparano grandi cose, zione, ed io non voglio restarmene a casa, dove, del resto, mi acchiapperebbero subito, se vi restassi." Il Principe ebbe una delle sue visioni improvvise: una crudele scena di guerriglia, schioppettate nei boschi, ed il suo Tancredi per terra, sbudellato come quel disgraziato soldato. "Sei pazzo, figlio mio! Andare a mettersi con quella gente! Sono tutti mafiosi e imbroglioni. Un Falconeri dev'essere con noi, per il Re." Gli occhi ripresero a sorridere. "Per il Re, certo, ma per quale Re?" Il ragazzo ebbe una delle sue crisi di serietà che lo rendevano impenetrabile e caro. "Se non ci siamo anche noi, quelli ti combinano la repubblica. Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi. Mi sono spiegato?" Abbracciò lo zio un po' commosso. "Arrivederci a presto, Ritornerò col tricolore." La retorica degli amici aveva stinto un po' anche su suo nipote; eppure no. Nella voce nasale vi era un accento che smentiva l'enfasi. Che ragazzo! Le sciocchezze e nello stesso tempo il diniego delle sciocchezze.”

Origine: Il Gattopardo, pp. 40-41

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“Il compito di un narratore è anzitutto quello di rappresentare. Un libro che si apre è come un sipario che si alza: i personaggi entrano in scena, la rappresentazione comincia.”

Fausta Cialente (1898–1994) scrittrice, giornalista e traduttrice italiana

Origine: Citato in Fausta Cialente vince il «Savarese», La Fiera Letteraria, n. 16, aprile 1973.

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