Frasi su stesso
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“Ma non ci si occupa solamente dei vivi. Si fanno anche processi ai morti. Si rilegge l'intera storia sul registro dell'anacronismo, passando le opere del passato al vaglio delle idee che oggi sono di moda, senza tener conto dell'epoca né del contesto. Di volta in volta, Georges Bataille, Andrè Gide, George Orwell, Alexis Carrel, Ernest Renan, Georges Burqèzil, Emile Cioran, Mircea Eliade, Jean Genet, Antonin Artaud, Lèo Malet, Ezra Pound, Paul Morand, Colette, Baudelaire, Hemingway, Vladimir Nabokov, Montheriant, Carl Schmitt, Jack London, Marguerite Yourcenar, Heidegger, e persino Shakespeare, Voltaire, Balzac o Dostojevskij, per citarne disordinatamente solo alcuni, si vedono convocare a titolo postumo dinanzi a tribunali di carta che pretendono di operare una revisione della loro posizione nel mondo letterario o nella storia delle idee il che permette di togliere i loro nomi dalle targhe stradali o dalle facciate degli istituti scolastici a loro intitolati. L'epurazione del 1945 non è stata sufficiente. Le si aggiunge ogni giorno un post scriptum rifacendo il processo a Céline o trasformando Carrel in "precursore delle camere a gas", mentre ci sono avversari della pena di morte che esprimono pubblicamente il rimpianto di non poter fucilare Brasillach una seconda volta. Non si è del resto vista di recente la Banca di Francia rinunciare a raffigurare su una banconota l'effigie dei fratelli Lumiére, inventori del cinema, perché costoro avevano sostenuto il governo di Vichy – e questo nello stesso momento in cui all'Eliseo sedeva un uomo [Mitterrand, ndt] a suo tempo decorato dell'ordine della Francisque”

Alain de Benoist (1943) scrittore francese

istituito da Pètain per ricompensare chi aveva ben meritato ai suoi occhi, ndt
Origine: Da Pensiero unico e censura, Diorama letterario, gennaio 1998.

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“Mi vogliono Berlusconi e Galliani? Lo stesso anche i romani, quindi sto bene e andiamo avanti così.”

Philippe Mexès (1982) calciatore francese

dall'intervista rilasciata alla trasmissione Guarda che Lupa su Sky Sport, 21 aprile 2008

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“I valori sono stabiliti o convalidati e identificati attraverso la discussione, un'attività che è al tempo stesso sociale, intellettuale e creativa.”

Frank Knight (1885–1972)

Origine: Da Freedom and Reform, Harper, New York, 1947, p. 280; citato in Amartya Sen, La libertà individuale come impegno sociale, traduzione di Franca Crespi, Laterza, 1997, p. 72.

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“Soffro se qualcuno pensa o scrive che gli effetti speciali di Star Wars hanno impoverito la fantasia creativa del cinema. Star Wars è stato per me un sogno reale ed esoterico al tempo stesso: sono qui per dirvelo anche con i mezzi digitali, ma prima con la mia passione di narratore di storie armato di parole, emozioni, cinepresa.”

George Lucas (1944) regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense

Origine: Citato in Giovanna Grassi, Lucas: dopo «Star Wars» addio fantascienza https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2002/maggio/17/Lucas_dopo_Star_Wars_addio_co_0_0205178671.shtml, Corriere della sera, 17 maggio 2002.

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“Quando in un torneo c'è Pete per vincere so che devo batterlo, al primo turno o in finale fa lo stesso.”

Andre Agassi (1970) tennista statunitense

Origine: Citato in Roberto Lombardi, Agassi, la leggenda del Kid https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2000/gennaio/28/Agassi_leggenda_del_Kid_co_0_0001282177.shtml, Corriere della Sera, 28 gennaio 2000.

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“In tutta la sua vita, Connors è stato abituato a non fidarsi di nessuno e a non curarsi di nessuno se non di se stesso. Non ha mai voluto capire la dinamica del gioco di squadra.”

Arthur Ashe (1943–1993) tennista statunitense

Origine: Citato in Joel Drucker, Jimmy Connors mi ha salvato la vita. Una doppia biografia, Effepi Libri, 2006, p. 309 http://books.google.it/books?id=twa-8BtfJg4C&pg=PA309, ISBN 88-6002-005-0.

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“Ne ho abbastanza, a questo punto temo di perdere il controllo. Me ne vado. Preferisco perdere questa partita che il rispetto di me stesso.”

Arthur Ashe (1943–1993) tennista statunitense

Origine: Durante una partita del 1975 contro Nastase al Masters di Stoccolma. Il rumeno, in svantaggio, continuava ad insultare l'americano chiamandolo "Negroni". Ad un certo punto, quando era in vantaggio 4-1 nel terzo set, Ashe, stufo ormai della cosa, decise di posare la racchetta a terra e di andarsene pronunciando proprio queste parole.
Origine: Citato in Rossana Capobianco e Alessandro Mastroluca, Il fascino dei bad boys http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2010/12/19/431309-fascino.shtml, Ubitennis.com, 20 dicembre 2010.

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“Tale l'atmosfera di Roma, nella quale Lucrezia Borgia viveva, senza essere essa stessa migliore né peggiore delle donne del tempo suo. Ebbe spirito gaio e leggiero. Non sappiamo se abbia mai avuto a sostenere lotte morali; se siasi mai trovata in uno stato di contradizione interiore con le azioni della sua vita o con coloro che l'attorniavano. Teneva una corte, che il padre avrà trattata con larghezza e profusione; ed era in frequentissime relazioni con le corti de' fratelli suoi. Rssa era la compagna e l'ornamento delle loro feste; essa la confidente degli intrighi nel Vaticano, rivolti a crescere la grandezza de' Borgia. E in tal scopo dovevasi ben presto concentrar tutto quanto potesse più vivamente starle a cuore.
In verità, non mai, neanche nel tempo posteriore, si mostra donna di genio straordinario. In lei non una delle qualità atte a farne una Virago, come Caterina Sforza o Ginevra Bentivoglio. E non possedeva neppure quello spirito dell'intrigo proprio di una Isotta da Rimini, ovvero la potenza intellettuale di una Isabella Gonzaga. Non fosse stata figliuola di Alessandro VI e sorella di Cesare, difficilmente sarebbe stata notata nella storia del tempo suo, ovvero sarebbe ita perduta nella moltitudine, come donna seducente e assai corteggiata. Pure, nelle mani di suo padre e suo fratello, diventò istrumento e vittima altresì di calcoli politici, a' quali ella non ebbe forza alcuna di oppor resistenza.”

Ferdinand Gregorovius (1821–1891) storico e medievista tedesco

da Lucrezia Borgia, 1990, p. 93
Lucrezia Borgia

“Chi non si è stupito nell'imparare che la funzione y = e^x, come una fenice che risorge dalle proprie ceneri, è la derivata di se stessa?”

François Le Lionnais (1901–1984) ingegnere, matematico e scrittore francese

da Great Currents of Mathematical Thought, vol. I

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“Un amante irritato mente molto anche verso sé stesso!”
Amans iratus muta mentitur sibi.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

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“Chi fa un favore a chi ne è degno fa un favore a se stesso!”
Beneficium dando accepit, qui digno dedit.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

Sententiae

“Vince due volte chi nell'ora della vittoria sa vincere se stesso!”
Bis vincit qui se vincit in victoria.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

Sententiae

“Il ricordo di un momento d'ira diventa esso stesso una brevissima ira!”
Brevissima ipsa est memoria iracundiae.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

Sententiae

“Perdona spesso agli altri, ma mai a te stesso.”
Ignoscito saepe alteri, numquam tibi.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

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“L'avaro non fa del bene a nessuno, ma fa a sé stesso il male peggiore.”
In nullum hominem avarus bonus est, in se pessimus.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

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“Qualunque cosa tu nasconda, avrai a temere anche di te stesso.”
Quodcumque celes, ipse tibi fias timor.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

Sententiae

“Chi loda sé stesso, subito trova chi lo deride.”
Qui se ipse laudat, cito derisorem invenit.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

Sententiae

“Ciascuno lodando ciò che ama, lo raccomanda a sé stesso.”
Quod quisque amat, laudando commendat sibi.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

Sententiae

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“Amare la Scienza per se stessa è distintivo di nobiltà; servirla bene è una gioia e un dovere.”

Pierre Devaux (1901–1966)

Origine: Prefazione a «Il Cronastro», p. 8

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“Vivere di rendita è avvilente quanto avere degli schiavi; del resto si tratta della stessa cosa: schiavitù indiretta.”

Pierre Ceresole (1879–1945) pacifista svizzero

pag. 63, 1914
Vivre sa vérité

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“In tutti i paesi del mondo la ricerca vive di finanziamenti pubblici. Ci sono essenzialmente tre modi per assegnarli: criteri di opportunità politica, indici bibliometrici, o la peer review, la valutazione da parte dei pari, anonima e indipendente. Prima di assumere un docente, qualsiasi dipartimento chiederà cosa ne pensino i rappresentanti della sua disciplina sparsi per il mondo. Il capo del dipartimento manderà una ventina di e-mail ai più noti studiosi in quella disciplina, chiedendo loro di scrivere una o due pagine con una valutazione della ricerca e delle prospettive future del docente in esame, e una comparazione della sua ricerca con quella di altri studiosi della stessa età che insegnano in atenei dello stesso livello. E prima di decidere se pubblicare un lavoro, un direttore di rivista scientifica chiederà a dei referees esterni cosa ne pensano. Questi sottoporranno dei rapporti, con una valutazione dettagliata degli elementi di innovazione nel lavoro e di eventuali difetti, ed eventuali suggerimenti su come correggere questi ultimi. Il direttore della rivista deciderà quindi se accettare il lavoro, rigettarlo, oppure rimandarlo agli autori perché vi apportino modifiche, da far poi valutare nuovamente ai referees. Con questa procedura, le migliori riviste di ogni disciplina pubblicano meno del 10% dei lavori ad esse sottoposte. Infine, molti dipartimenti pagano per essere sottoposti periodicamente alla valutazione dei migliori colleghi di altri atenei che ne indichino i punti di forza e di debolezza.”

Roberto Perotti (1961) economista italiano

Origine: L'università truccata, p. 148

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“Definire una cosa è subordinarla a un intrico di relazioni intellettuali, che per ciò stesso distruggono la conoscenza vera.”

Robert M. Pirsig (1928–2017) scrittore e filosofo statunitense

Lila: indagine sulla morale

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“Gli articoli contro la pace sono stati scritti con penne fatte dello stesso acciaio dei cannoni e dei proiettili.”

Aristide Briand (1862–1932) politico e diplomatico francese

citato in la lettura, dicembre 1977, p. 13

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“Il voler tutto riformare è lo stesso che voler tutto distruggere.”

Vincenzo Cuoco (1770–1823) scrittore, giurista e politico italiano

da Lettere a Vincenzo Russo

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“Per me è come dragare un fiume. È un'esperienza penosa. Io semplicemente non ho talento intuitivo. Recitare mi è sempre faticoso e compiango sempre me stesso per le mie interpretazioni.”

Paul Newman (1925–2008) attore, regista e produttore cinematografico statunitense

Origine: Citato in Ciak, n. 12, novembre 2008.

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