Frasi su confronto
pagina 6

Bettino Craxi photo
Bettino Craxi photo
Bettino Craxi photo
Bettino Craxi photo
Yanina Wickmayer photo

“Essere la n. 1 del Belgio, un Paese che aveva avuto fino a… ieri due n. 1 del mondo, Justine Henin e Kim Clijsters, capaci di far sempre bene e vincere Slam, e tutti a fare confronti, paragoni… Tanta pressione addosso che non era semplice da gestire… La gente era abituata troppo bene.”

Yanina Wickmayer (1989) tennista belga

Origine: Citato in Ubaldo Scanagatta, Wickmayer come la Henin http://www.ubitennis.com/2009/09/08/228560-wickmayer_come_henin.shtml, Ubitennis.com, 8 settembre 2009.

Diego Della Valle photo
Aldo Busi photo
Aldo Busi photo
Ignazio Marino photo
Erri De Luca photo
Ivo De Palma photo
Caparezza photo

“Vivo in una famiglia massonica, che in confronto i membri della P2 di Gelli sembrano quelli dell'azione cattolica.”

Caparezza (1973) cantautore e rapper italiano

da The Auditels Family, n.° 13

Umberto Bossi photo
Umberto Bossi photo
Duns Scoto photo
Murasaki Shikibu photo
Polibio photo
Anna Stepanovna Politkovskaja photo
Laura Palazzani photo
Michela Vittoria Brambilla photo
Renato Brunetta photo
Maurizio Belpietro photo
Magdi Allam photo

“Preoccupa la reazione critica, se non ostile, di tanta stampa «autorevole» nei confronti del Papa. Se le mie posizioni dovessero coincidere con quelle di Bin Laden, dei Fratelli Musulmani e del regime nazi-islamico iraniano, capirei subito che ho sbagliato.”

Magdi Allam (1952) giornalista e politico egiziano naturalizzato italiano

Origine: Da Se l'Occidente decide di autocensurarsi, Corriere della Sera, 28 settembre 2006, p. 46.

Magdi Allam photo
Magdi Allam photo

“Siamo pertanto doppiamente ingenui e illusi: immaginiamo che relativizzando il cristianesimo per legittimare l'islam loro si renderanno più disponibili nei nostri confronti, mentre all'opposto finiamo per essere percepiti come una landa deserta che merita di essere occupata dai musulmani.”

Magdi Allam (1952) giornalista e politico egiziano naturalizzato italiano

Origine: Da Il prete prega Allah dentro la chiesa? Tradisce la sua fede http://www.ilgiornale.it/news/prete-prega-allah-chiesa-tradisce-sua-fede.html, il Giornale.it, 2 settembre 2011.

Rita Levi-Montalcini photo

“Non c'entro niente con queste inchieste, con la guerra di mafia e con le nuove ordinanze che avete emesso nei miei confronti.”

Pasquale Condello (1950) criminale italiano

al suo secondo arresto
Origine: Citato in 'Ndrangheta, il superboss Condello in carcere fuori dalla 'sua' Calabria http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/cronaca/arresto-condello/dettagli-arresto/dettagli-arresto.html, la Repubblica.it, 19 febbraio 2008.

Gustavo Zagrebelsky photo

“L'Europa cerca con difficoltà di costituzionalizzarsi. Se questo vuole essere un progetto da prendere sul serio, si deve considerare che ogni Costituzione è l'esito di un «processo di differenziazione». Se non fosse così, non se ne vedrebbe l'utilità. Per perfezionare soltanto istituzioni che già esistono basterebbe una semplice «revisione regolamentare». La difficoltà di mobilitare un'«opinione pubblica europea» deriva anche da qui: per continuare come prima, solo con un po' più di efficienza, che bisogno c'è di una Costituzione? Non c'è enfasi o retorica (come quella esibita nel preambolo del progetto di Costituzione europea) che possa coprire il vuoto. Occorre dunque un «progetto di differenziazione». Nell'attuale momento, esso non potrebbe che definirsi rispetto alle tendenze e alle forze omologanti che già operano nell'indistinto astratto che ci ingloba e che si denomina, per l'appunto, globalizzazione, entro la quale si staglia la concreta egemonia, anche costituzionale, degli Stati Uniti d'America. Se mai l'Europa si darà una vera Costituzione, sarà quando avrà intrapreso una profonda riflessione su se medesima, ancora una volta a confronto con l'America. Questa volta per rispondere alla domanda: chi davvero noi siamo, che cosa davvero ci distingue, sempre che si voglia essere qualcuno e qualcosa, e non una semplice propaggine.”

Gustavo Zagrebelsky (1943) giurista italiano

cap. 17, p. 148
Contro l'etica della verità

Gustavo Zagrebelsky photo

“La democrazia, come la concepiamo e la desideriamo, in breve, è il regime delle possibilità sempre aperte. Non basandosi su certezze definitive, essa è sempre disposta a correggersi perché – salvi i suoi presupposti procedurali (le deliberazioni popolari e parlamentari) e sostanziali (i diritti di libera, responsabile e uguale partecipazione politica), consacrati in norme intangibili della Costituzione, oggi garantiti da Tribunali costituzionali – tutto può sempre essere rimesso in discussione. In vita democratica è una continua ricerca e un continuo confronto su ciò che, per il consenso comune che di tempo in tempo viene a determinarsi modificandosi, può essere ritenuto prossimo al bene sociale. Il dogma – cioè l'affermazione definitiva e quindi indiscutibile di ciò che è vero, buono e giusto – come pure le decisioni di fatto irreversibili, cioè quelle che per loro natura non possono essere ripensate e modificate (come mettere a morte qualcuno), sono incompatibili con la democrazia.”

Gustavo Zagrebelsky (1943) giurista italiano

Uomini senza dogmi, 4 aprile 2001
Lo Stato e la Chiesa
Variante: La democrazia, come la concepiamo e la desideriamo, in breve, è il regime delle possibilità sempre aperte. Non basandosi su certezze definitive, essa è sempre disposta a correggersi perché – salvi i suoi presupposti procedurali (le deliberazioni popolari e parlamentari) e sostanziali (i diritti di libera, responsabile e uguale partecipazione politica), consacrati in norme intangibili della Costituzione, oggi garantiti da Tribunali costituzionali – tutto può sempre essere rimesso in discussione. In vita democratica è una continua ricerca e un continuo confronto su ciò che, per il consenso comune che di tempo in tempo viene a determinarsi modificandosi, può essere ritenuto prossimo al bene sociale. Il dogma – cioè l'affermazione definitiva e quindi indiscutibile di ciò che è vero, buono e giusto – come pure le decisioni di fatto irreversibili, cioè quelle che per loro natura non possono essere ripensate e modificate (come mettere a morte qualcuno), sono incompatibili con la democrazia.

Gustavo Zagrebelsky photo
Gustavo Zagrebelsky photo
Gustavo Zagrebelsky photo
Giancarlo Abete photo
Giancarlo Abete photo
Giancarlo Abete photo
Sandro Bondi photo
Lamberto Dini photo
Lamberto Dini photo
Umberto Veronesi photo

“Tra i vari movimenti di pensiero che in questi ultimi decenni hanno proposto al mondo civile nuove concezioni morali e sociali, uno dei più incisivi è certamente quello che sostiene un rapporto diverso tra uomo e natura. L'obiettivo finale consiste nel convertire la tradizionale cultura antropocentrica, che vede la natura asservita incondizionatamente ai bisogni della specie umana, in una cultura che potrebbe essere definita ecocentrica o naturocentrica o solidaristica. L'uomo è collocato nel contesto naturale come una delle tante componenti e la natura è la grande madre da cui uomini, piante e animali sono stati generati. Pertanto l'amore per l'ambiente non dovrebbe essere solo quello, sottilmente egoistico, che mira a valorizzarlo e a migliorarlo per rendere la vita più piacevole e più sana, ma è un dovere, un imperativo morale di rispetto quasi sacrale per madre natura che crea e nutre tutte le specie, quella umana compresa.
In questo contesto si pone la corrente filosofica che estende molti principi etici consolidati per la specie umana (per esempio «non uccidere») anche al mondo animale. Si tratta di un'operazione molto ardita che ha già riscosso innumerevoli consensi e che ha condotto, tra l'altro, alla nuova definizione di «specismo» per descrivere quegli atteggiamenti di sopraffazione che caratterizzano il tradizionale comportamento dell'uomo nei confronti degli animali, un atteggiamento non dissimile da quello tipico del razzismo nei riguardi delle altre razze umane. Basti pensare che nella morale schiavistica vigente centocinquant'anni fa era un fatto complessivamente accettabile l'uccisione senza motivo di un nero da parte di un bianco.
Allo stesso modo, oggi, uccidere o far soffrire senza motivo un animale non scandalizza più di tanto. Qualche anno fa, in Italia, non sarebbe nemmeno stato oggetto di attenzione, e solo dal 2003 una legge punisce le sevizie agli animali e il loro abbandono. Così come la sopraffazione della razza bianca sulla nera è diventata, sia pur lentamente, un atteggiamento moralmente condannabile dalla coscienza civile, anche per gli animali, secondo questa nuova corrente di pensiero, non è lontano il giorno in cui la sopraffazione della specie umana sulle altre specie apparirà come un'inaccettabile forma di ingiustizia.”

Umberto Veronesi (1925–2016) medico, oncologo e politico italiano

pp. 187-188

Pat Conroy photo
Pat Conroy photo
Silvio Berlusconi photo
Silvio Berlusconi photo
Roger Federer photo
Roger Federer photo
Roger Federer photo
Costanzo Preve photo

“Come persona può piacere o non piacere, ma se facciamo un confronto con i dirigenti di casa nostra, che sono dei nani, Blatter è un gigante.”

Gigi Garanzini (1948) giornalista, scrittore e conduttore radiofonico italiano

26 gennaio 2007
Dal programma radiofonico A tempo di sport

Piero Viotto photo
Sonia Alfano photo
Ayaan Hirsi Ali photo
Benedetto Della Vedova photo

“Del collega Cosentino non possiamo che presupporre la buona fede e l'innocenza e contiamo che questa possa emergere, al di là di ogni dubbio, anche in sede processuale. Ma abbiamo il dovere di riconoscere la medesima buona fede anche a quei magistrati, i cui risultati nell'azione di contrasto alla criminalità organizzata tutti quotidianamente celebriamo, anche ascrivendola giustamente al merito dell'azione del governo, soprattutto in quelle aree in cui lo Stato contende alla criminalità organizzata il controllo del territorio e quindi, di fatto, la sovranità politica. Abbiamo ascoltato le parole del collega Cosentino con attenzione e abbiamo apprezzato il suo atteggiamento di fiducia e di sicurezza sulla mancanza, anche in queste intercettazioni, di elementi a suo carico tali da confermare le accuse gravi che gli vengono mosse. L'inconsistenza delle accuse che l'on. Cosentino denuncia, non potrà che emergere ancor più chiaramente, se l'autorità giudiziaria potrà procedere utilizzando tutti i mezzi istruttori che essa ritiene rilevanti.”

Benedetto Della Vedova (1962) politico italiano

Origine: Dalla discussione di una domanda di autorizzazione all'utilizzazione di intercettazioni di conversazioni nei confronti del deputato Cosentino (Doc. IV, n. 6-A) durante la Seduta della Camera dei Deputati n. 372 del 22 settembre 2010 http://www.camera.it/412?idSeduta=372&resoconto=stenografico&indice=alfabetico&tit=00050&fase=00020#sed0372.stenografico.tit00050.sub00020.int00040.

Dalai Lama photo
Umberto Galimberti photo
Umberto Galimberti photo
Eliette Abécassis photo
Giorgio Faletti photo
Giorgio Gaber photo
Emma Bonino photo
Emma Bonino photo

“Va detto che tradizionalmente la fascinazione dei Paesi democratici nei confronti degli "uomini forti" è rimasta costante nel tempo. Da sempre noi abbiamo creato, preferito e a volte sostenuto tutta una serie di dittatori, talvolta in versione anticomunista, altre volte in qualità di alleati contro la jihad islamica, oppure perché amici nell'organizzazione del mercato. Ripeto, spesso abbiamo costruito, per non dire protetto, una serie di dittatori. Basti pensare a Idi Amin Dada, Bokassa e Mobutu (per citarne solo alcuni), che rispondevano alle esigenze geopolitiche del momento. Oltre al resto, va anche considerato che il dramma di questa realpolitik è che questi dittatori sono molto longevi e normalmente sopravvivono persino quando viene meno l'interesse geo-strategico che aveva inizialmente spinto a supportarli. Ne consegue che, ad esempio, quando è caduto il comunismo e non vi è stata quindi più la necessità di sostenere alcun dittatore in funzione anticomunista, imperterriti si è andati avanti nello stesso modo. Tale fascinazione, che nell'immediato risponde ad alcuni interessi reali di politica internazionale – che non vanno evidentemente sottovalutati – determina però qualche piccolo dettaglio negativo visto che non solo i dittatori sterminano i propri popoli, ma ad un certo punto diventano anche disutili, se non addirittura controproducenti rispetto ai nuovi scenari che si delineano nel mondo!”

Emma Bonino (1948) politica italiana

Origine: Citato in Senato della Repubblica Italiana – Commissione straordinaria diritti umani – Seduta n. 98, martedì 17 gennaio 2012 http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/DF/279008.pdf – Indagine conoscitiva sui livelli e i meccanismi di tutela dei diritti umani, vigenti in Italia e nella realtà internazionale – Audizione della senatrice Emma Bonino, già commissario europeo per gli aiuti umanitari, sul tema Politica estera e diritti umani. Senato della Repubblica Italiana, 17 gennaio 2012.

Ed McBain photo
Lucimar Ferreira da Silva photo
Celso (filosofo) photo
Paco Ignacio Taibo II photo
Ottone d'Asburgo-Lorena photo
Horst Ehmke photo
Edoardo Porro photo
Ignazio Fresu photo
Edwige Fenech photo
Zhāng Yìmóu photo
Amélie Nothomb photo

“Nessun fiore fiorisce quanto la peonia. Confronto a lei, gli altri fiori sembrano imprecare a denti stretti.”

Amélie Nothomb (1967) scrittrice belga

Origine: Diario di Rondine, p. 80

Eraclito photo

“La scimmia più bella è turpe al confronto della stirpe umana.”

fr. 82
Sulla natura

Fabrizio Cicchitto photo
Ettore Sottsass photo
Ettore Sottsass photo
Dionigi Tettamanzi photo