Frasi su credo
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“[Alla vigilia degli Europei 2012] Ci tengo, ci spero, ci credo… Baratterei 2-3 anni di vita per ritornare là, dove tutti noi sognamo… Dove tutti noi vorremo arrivare… Rivedere un'Italia in festa, rivedere la gente orgogliosa della propria Nazionale, sarebbe il regalo più bello di questo fine stagione.”

Gianluigi Buffon (1978) calciatore italiano

Origine: Citato in Euro2012: Buffon, "Baratterei 2-3 anni vita per vedere l'Italia in finale" http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201206081256-ipp-rt10104-euro2012_buffon_darei_2_3_anni_vita_per_vedere_italia_in_finale, Agi.it, 8 giugno 2012.

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“[Javier Zanetti] Anche quando è stanchissimo riesce comunque a mantenere la dignità, la voglia, l'orgoglio di un giocatore professionale, come credo non ce ne siano mai stati.”

Massimo Moratti (1945) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Nicola Cecere, Il calcio di Javier Zanetti ai raggi X, Milano, La Gazzetta dello Sport, 2011.

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“Così generale era la decadenza della cultura in Inghilterra che vi erano ben pochi al di qua della Manica in grado di comprendere le funzioni religiose o di tradurre una lettera dal latino in inglese; ed io credo che non ve ne fossero molti, neppure al di là della Manica.”

Alfredo il Grande (849–899) santo venerato da Chiesa Cattolica, Chiesa Anglicana

Origine: Citato in A. F. Leach, Education Charterers; citato in William Boyd, Storia dell'educazione occidentale, traduzione di Trieste Valdi, Armando Armando Editore, Roma, 1966.

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“Zeman è Zeman. È un precursore di un modo di fare calcio. Lo ammiro tantissimo […] Lui, comunque, non si può imitare. Perché è lui. Propone un suo calcio, è "integralista" ed è convinto del suo gioco e del suo credo.”

Andrea Stramaccioni (1976) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Citato in Strama: "Zeman è unico Roma, nessuna rivincita" http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Inter/01-09-2012/strama-inter-mi-piaci-mercato-intelligente-912476904469.shtml, Gazzetta.it, 1 settembre 2012.

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“Se ti prende questo istante allora vivilo
se mi ami come credo, dannazione allora dimmelo!”

Turi (1976) rapper italiano

da Nuove prove
L'amico degli amici

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“Credo che alla Columbia abbiano passato delle notti in bianco, quando hanno capito che l'attore principale non aveva mai fatto un film, né aveva mai lavorato in teatro. Ma noi eravamo convinti che lui fosse quello giusto.”

Sean Connery (1930) attore scozzese

Su Scoprendo Forrester
Origine: Dall'intervista in Found: Rob Brown, Contenuti speciali del DVD di Scoprendo Forrester.

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“Credo e proclamo che l'anima non è una parte di Dio, ma che dal nulla è stata creata, e che senza il battesimo è soggetta al peccato originale.”

Papa Leone IX (1002–1054) 152° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

dalla lettera Congratulamur vehementer, 685

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“Certamente Mussolini fu un grossissimo politico, un uomo politico di grandissimo fiuto, di tempismo formidabile: lo dimostrò la facilità con cui vinse. Forse dovuta per metà alle sue capacità, alla sua bravura – parlo sempre come politico – e per metà all'insipienza, alla nullaggine dei suoi avversari, perché è tempo oramai di dire anche questo. Non c'è dubbio che il potere assoluto guastò completamente Mussolini: il Mussolini del 1930 non era certamente quello del 1940, il Mussolini di dieci anni dopo l'avvento al potere era diventato una specie di marionetta, la caricatura di sé stesso. Aveva perso proprio il senso della realtà, che era stato invece il suo forte da principio, il contatto col pubblico lo aveva perso, il senso della misura, e lo aveva dimostrato poi con gli errori madornali che ha fatto. Nei primi dieci anni credo che alcune cose buone le abbia fatte. Non credo che abbia ucciso la democrazia, credo che l'abbia soltanto seppellita perché era già morta. Da quel poco che ricordo l'Italia era un grosso carnevale, e anche abbastanza drammatico, perché la situazione interna era addirittura sfasciata: correva sangue, ne correva molto, noi in Toscana ne sapevamo qualcosa […]. E quindi non è vero che lui… le democrazie non vengono mai uccise, le democrazie muoiono. Dopodiché si dà la colpa a chi le seppellisce, ma la verità è che si suicidano, e credo che la democrazia italiana del '21-22 si sia suicidata. […] Mussolini capì una cosa fondamentale: che per piacere agli italiani bisognava dare a ciascuno di essi una piccola fetta di potere col diritto di abusarne. Questo era il fascismo. Il fascismo aveva creato una gerarchia talmente articolata e complessa che ognuno aveva dei galloni: il capofabbricato, il caposettore… tutti avevano una piccola fetta di potere, di cui naturalmente ognuno abusava, come è nel carattere degli italiani.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

da Questo secolo, 18 maggio 1982
Interviste

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“Io vorrei sapere quali furono le crescite… di civiltà che il Sessantotto pretende di averci lasciato. Io vedo tutt'altra cosa: io vidi nascere, dal Sessantotto, una bella torma di analfabeti che poi invasero la vita pubblica italiana, e anche quella privata, portando dovunque i segni della propria ignoranza. Io ho visto questo. Può darsi che sia affetto da sordità o da cecità ma io non ho visto altro, come frutti del Sessantotto. […] [La differenza tra il Sessantotto francese e quello italiano è] La differenza che passa fra l'originale e il fac simile perché il Sessantotto nacque in Francia e in Italia fu un fatto di riporto, di imitazione. […] [L'imitazione del Sessantotto francese vi fu] Un po' in tutto il mondo ma particolarmente in Italia dove non nasce mai niente, è sempre qualcosa di imitato dagli altri. Bene o male, insomma, i francesi ebbero… anche una certa cultura del Sessantotto, ebbero Sartre. Oddio, Sartre rivisto con gli occhi di oggi scende molto dal suo mitico piedestallo. […] In Italia non ci fu neanche un Sartre. […] Credo che su Pasolini si sia preso un grosso abbaglio: Pasolini è passato per uno scrittore di sinistra perché aveva preso come sfondo dei suoi racconti – bellissimi del resto – il sottoproletariato delle borgate romane, i ragazzi di vita, insomma, la schiuma della società. Ma lo aveva fatto per dei gusti e dei motivi del tutto personali sui quali è inutile tornare a far commenti. Questo lo aveva fatto considerare come uno scrittore, un difensore del proletariato, ma non era una scelta politica quella che aveva fatto Pasolini. Non centrava niente, assolutamente nulla. Quindi quello che lui disse era assolutamente vero, cioè dire che nei tafferugli, dove spesso ci scappava il morto, tra quei dilettanti delle barricate che erano [i borghesi]… i veri proletari erano i poliziotti, tutti figli di famiglie povere, eccetera eccetera. I dilettanti delle barricate erano tutti o quasi tutti figli di papà: aveva ragione Pasolini! Ma come no! E questo fu considerato un tradimento all'ideologia di sinistra. […] Il primo fenomeno fu il Sessantotto, e il Sessantotto partorì poi il terrorismo, il brigatismo rosso eccetera eccetera. Su questo non ci son dubbi, insomma. Dirò di più: i più seri, e forse gli unici seri, furono quelli che poi diventarono dei terroristi e che quindi rischiarono la loro vita, almeno. Gli altri erano quello che diceva Pasolini, dei figli di papà.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

da Il Sessantotto e la politica di Berlinguer

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“Non credo affatto che i metodi indiscriminati e senza scrupoli di mio padre fossero necessari per il raggiungimento dei fini che egli si era proposto.”

Svetlana Allilueva (1926–2011) scrittrice sovietica

Origine: Citato in Enzo Biagi, Russia, Rizzoli, Milano, 1974<sup>9</sup>, p. 106.

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“Quando perdo sono distrutto. Mi ci vogliono settimane per riprendermi. Certe volte mi sento così debilitato che riesco appena ad alzarmi dal letto. Mi fa più male adesso di 10 anni fa. Credo che sia un bene, perché significa che ci tengo ancora.”

Pete Sampras (1971) tennista statunitense

Origine: Citato in Piero Pardini, Citazioni a bordo campo http://www.ubitennis.com/2008/07/26/107326-citazioni_bordo_campo_giugno.shtml, Ubitennis.com, giugno 2008.

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“Io credo che la posizione di Buffon sia totalmente da giustificare e comprendere. Lui è pagato per giocare, è pagato soltanto per fare il risultato sul campo. Ci sono gli arbitri, i guardialinee, il quarto uomo, eccetera che possono decidere se una cosa è regolare o non regolare, corretta o non corretta. Quindi io giustifico perfettamente Buffon, come giustifico, tanto per toccare la mia professione, un avvocato che pur magari a conoscenza della responsibilità del proprio cliente lo difende cercando di utilizzare gli strumenti che la legge gli consente.”

Maurizio Paniz (1948) avvocato e politico italiano

dalla trasmissione radiofonica alla puntata del La Zanzara, Radio24, 27 febbraio 2012 http://www.radio24.ilsole24ore.com/main.php?articolo=palermo-notav-lega-nord-primarie-pd-buffon-mills-berlusconi-prescrizioni; citato in Alessandro Gilioli, Piovono rane, Coming out http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/02/28/coming-out/, Espresso.it, 28 febbraio 2012

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“Credo che Djokovic sia migliore di Federer soprattutto perché ha degli avversari di maggior rilievo. Murray e Nadal sono in grandissima forma, c'è Del Potro e altri giocatori molto pericolosi. In questo momento il livello di tennis è molto più alto e ed per questo che dico che Djokovic è migliore.”

Pat Cash (1965) tennista australiano

Origine: Citato in Davide Uccella, Cash: "Djokovic meglio di Federer". Moya: "Andiamoci piano" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2011/10/28/609394-cash_djokovic_meglio_federer_moya_andiamoci_piano.shtml, Ubitennis.com, 28 ottobre 2011.

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“Molta gente ritiene che io sia fin troppo fiducioso nei miei mezzi ma io credo di aver ragione quando sostengo di aver avuto le potenzialità di far bene in questo torneo. Non arrendersi mai è una qualità importante per ogni atleta.”

Jo-Wilfried Tsonga (1985) tennista francese

Origine: Citato in Intervista a Tsonga http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2010/04/16/319024-tsonga.shtml, traduzione di Tino Cianciotti, Ubitennis.com, 15 aprile 2010.

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