Frasi su gallo

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema gallo, essere, vita, tre-giorni.

Frasi su gallo

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“Rivivo la mia vita come guardando un lungo film. La giovinezza difficile in un'isola deserta. L'evasione verso il Nord, Ca' Foscari, l'antifascismo e il fascismo a Venezia. L'incontro a Roma con Giovanni Amendola. L'Enciclopedia Treccani e il gruppo degli antifascisti. L'amicizia con Cattani, Fenoaltea, Gallo Granchelli, la casa di Ruini e gli incontri con de Ruggiero, Luigi Russo, Valgimigli. Il trasferimento a Milano e casa Mattioli, la fraterna amicizia con Adolfo Tino e poi, nella Comit, con Enrico Cuccia e Corrado Franzi. L'amicizia e la frequentazione continua di Ferruccio Parri, dei Damiani, di Bruno Quarta e di Morandi, della famiglia Bauer, di Ada Rossi. I viaggi a Roma, Napoli e Parrella. Uno straordinario viaggio con Mattioli, da Milano attraverso Torino distrutta dai bombardamenti fino a Dogliani per vedere Einaudi. La costituzione del Partito d'Azione, l'uscita clandestina del primo numero dell'"Italia libera" a Milano, Albertelli alle Fosse ardeatine. La lotta contro la monarchia nel CLN. Il governo Parri e la scissione del Partito d'Azione. La milizia nel Partito Repubblicano. I governi De Gasperi e le visite al "Mondo", il ricordo di Mario Pannunzio, la battaglia per il centro-sinistra e le delusioni. La crisi, i comunisti e il compromesso storico. Alla fine una grande amarezza. Ora osservo che non c'è quell'Italia che avevamo in mente.”

Ugo La Malfa (1903–1979) politico italiano

Origine: Intervista sul non – governo, p. 124

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“È pertanto l'alchimia una casta meretrice, che ha molti amanti, ma tutti delude e a nessuno concede il suo amplesso. Trasforma gli stolti in mentecatti, i ricchi in miserabili, i filosofi in allocchi, e gli ingannati in loquacissimi ingannatori…”

Johannes Trithemius (1462–1516) esoterista, storico e scrittore tedesco

da Annalium Hirsaugensium Tomus II, S. Gallo, 1690, 225; citato in Umberto Eco, Il pendolo di Foucault, cap. 58, Bompiani 2007, ISBN 9788845247491

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“Certo l'ultima causa dell'essere non è la felicità; perocché niuna cosa è felice.”

Giacomo Leopardi (1798–1837) poeta, filosofo e scrittore italiano

Cantico del gallo silvestre

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“[Le ultime parole di Socrate] O Critone, noi siamo debitori di un gallo ad Asclepio: dateglielo e non dimenticatevene!”

Socrate (-470–-399 a.C.) filosofo ateniese

da Platone, Fedone

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“il tempo lento se ne va | nel respiro di un altro tempo | nel tanfo dell'antichità | sui pidocchi tra le unghie del gallo che si gratta.”

Ennio Rega (1953) cantautore e compositore italiano

da Ballata della via larga
Arrivederci Italia

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“[Rivolto a Tiberio] La repubblica era un corpo solo e che da un'anima sola doveva essere guidata.”

Publio Cornelio Tacito (54–120) storico, oratore e senatore romano

Gaio Asinio Gallo: p. 15; 1974

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“Come un illuso io vorrei che fosse vero che ogni mano che apre il tuo ventre fossi tu a partorirla.”

Ivan Graziani (1945–1997) cantautore e chitarrista italiano

da Taglia la testa al gallo

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“Per vedere la maga figlia del gran sole, | spingendoti fuori da questi rifugi, | senza ostacoli verrai nel dominio Circeo, | che non è affatto racchiuso entro angusti confini. | Per vedere le belanti pecore e i muggenti buoi, | per vedere i saltellanti padri dei capretti, | tu verrai, e per vedere tutti quanti gli animali del campo, | e tutte le belve della selva. | Con vario ed armonioso canto si leveranno qua e là i volatili nel cielo, | aggirandosi per la terra, sull'onda e nell'aere. | Mentre lasceranno che tu passi indisturbato i pesci del mare, | mantenendosi nel loro naturale silenzio. | Bada però che quando ti accosterai alla dimora, | per ritrovare gli animali domestici: | allora infatti proprio di fronte alle porte ed all'ingresso dell'atrio | facendosi avanti tutto fangoso, | ti correrà incontro il porco, e se per caso gli andrai troppo accosto, | col fango, colle zanne e con gli zoccoli | quello ti morderà, ti sporcherà, ti calpesterà, | e col suo grugnito t'importunerà. | Sulla soglia poi, e nello stesso ingresso dell'atrio, | il genere di bestie latranti che là se ne sta in ozio, | ti sarà molesto per il gran abbaiare, | e terribile per le fauci. | Se per questo non smarrirai il senso, e se neanche i cani si infurieranno, | per timore tu delle loro zanne, quelli del tuo bastone, | quelli non ti morderanno, tu non li picchierai: | sarai libero di passare, né quelli ti saranno di ostacolo. | Superate con solerte industria tutte queste prove, | mentre ti addentri nei luoghi più celati, | ti verrà incontro il solare volatile, il gallo, | per condurti in presenza della figlia del sole.”

Giordano Bruno (1548–1600) filosofo e scrittore italiano

da Giordano al libro; 2008

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“Il gallo canta persino la mattina in cui finisce in pentola.”

Stanisław Jerzy Lec (1909–1966) scrittore, poeta e aforista polacco

Pensieri spettinati

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“Egli era come un gallo che pensasse che il sole fosse sorto per sentirlo cantare.”

George Eliot (1819–1880) scrittrice britannica

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“Non siamo mai in un atto, ma sempre alla periferia, al punto di tangenza di due o più atti.”

Emilio Cecchi (1884–1966) critico letterario e critico d'arte italiano

Origine: Dai Taccuini, a cura di N. Gallo e Pietro Citati, Mondadori.

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“L'amore è un gallo e strilla nel cielo.”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

da Il pelo nell'uovo, n. 4
Miserere
Origine: Testo di Pasquale Panella.

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“Il gallo non canta, se prima tre volte non batte l'ali; il papagallo, nel mutarsi pe' rami, non mette i piè, dove non ha prima messo il becco.”

Leonardo Da Vinci (1452–1519) pittore, ingegnere e scienziato italiano

Dell'antivedere; 1979, p. 72
Bestiario o Le allegorie

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“Trenta quaranta, | tutto il Mondo canta | canta lo gallo | risponde la gallina…”

Guido Gozzano (1883–1916) scrittore italiano

La via del rifugio, [citation needed]
La via del rifugio
Origine: L'opera inizia con una antica filastrocca cantata dai bambini nei giochi a nascondino. Le strofe della filastrocca proseguono alternandosi a quelle del poeta.

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“Cercare il raccoglimento all'inizio dell'orazione, significa allora imparare a evitare la «solitudine dei pensieri»: quei pensieri che ronzano incessantemente nella nostra testa e ci impediscono di ascoltare Dio. È necessario imparare a raccoglierli uno per uno e ad abbandonarli nelle sue mani, fossero anche pensieri per le nostre offese a Dio. Guardare a Cristo, piuttosto che rimanere soli nel fastidioso brontolio di quegli sciami che ronzano nella nostra testa, significa aver individuato la differenza tra Pietro e Giuda. Entrambi tradiscono Cristo. Anzi forse Pietro, che tradisce il Maestro per paura di una donnetta e non al cospetto di Caifa, lo fa in maniera più umiliante. Eppure Pietro diventa santo e invece Giuda si suicida. La differenza è molto semplice: Pietro quando si accorge del proprio peccato, non guarda sé stesso ma Cristo («E Pietro si ricordò della parola di Gesù che aveva detto "Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte"» Mt 26, 75). Invece Giuda ha occhi solo per sé stesso, per il progetto della propria vita ormai andato perso, irrecuperabile («Ho peccato, perché ho tradito sangue innocente», Mt 27, 4). Pietro si conosce nello sguardo di Cristo, Giuda si vede con i propri occhi. Il primo vede la propria grandezza: Cristo mi ama non perché io "lo meriti", ma perché sì; e proprio quest'amore mi renderà amabile ai suoi occhi. Il secondo crede ormai di doversi arrangiare da solo. Di essere diventato grande. Adulto. Cioè orfano.”

Mauro Leonardi (1959) giornalista italiano

Origine: Mezz'ora di orazione, p. 23

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“Più grande d'un gallo è sempre la sua ombra.”

Fabio Tombari (1899–1989) scrittore italiano

L'oca, p. 21
Il libro degli animali

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“L'allegrezza è appropriata al gallo, che d'ogni piccola cosa si rallegra, e canta, con varî e scherzanti movimenti.”

Leonardo Da Vinci (1452–1519) pittore, ingegnere e scienziato italiano

Allegrezza; 1979, p. 52
Bestiario o Le allegorie

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