Frasi su ieri
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“Abbracciando l'Ieri e il Domani – non mi sono accorta che sei stato il mio Oggi.”

Grazyna Miller (1957–2009) scrittrice polacca

Alibi di una farfalla

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“Stimo e ammiro Renato Zero non solo come cantante ma anche come essere umano. Renato Zero conquista il pubblico perché rappresenta la libertà raggiunta con la micidiale arma del candore. Mi dà l'impressione di un anarchico pieno di lustrini e misticismo che potrebbe essere la versione moderna di un santo di ieri.”

Tomás Milián (1933–2017) attore cubano

Citazioni di Tomás Milián
Origine: Dall'intervista di Cristina Maza, Perché vi piace Renato Zero?, 1979, [//www.lealtrespeziedizenzero.com/1979_perchepiace_1.jpg p. 18].

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“Le apparenti contraddizioni nella vita di Tolstoj non sono un'infamia o un segno di fallimento. Esse significano l'errore di chi osserva. Emerson ha detto che una sciocca coerenza è lo spauracchio di una mente limitata. Saremmo completamente perduti se cercassimo di vivere mostrando che non vi è stata nessuna contraddizione nel corso della nostra vita. Cercando di vivere in quel modo, dovremmo ricordare ciò che abbiamo fatto ieri e armonizzare così le nostre azioni odierne con quelle di ieri; cercando di preservare un'armonia tanto forzata, dovremmo ricorrere alla non verità. Il modo migliore è quello di seguire la verità per come la si vede al momento. Se progrediamo giorno dopo giorno, perché dovremmo preoccuparci se gli altri vedono in noi delle contraddizioni?”

Mahátma Gándhí (1869–1948) politico e filosofo indiano

16 settembre 1928, p. 127
La forza della verità
Origine: Cfr. Ralph Waldo Emerson: «Una stupida coerenza è l'ossessione di piccole menti, adorata da piccoli uomini politici e filosofi e teologi. Con la coerenza una grande anima non ha, semplicemente, nulla a che fare. Tanto varrebbe che si occupasse della sua ombra sul muro. Dite quello che pensate ora con parole dure, e dite domani quello che il domani penserà con parole altrettanto dure, per quanto ciò possa essere in contraddizione con qualunque cosa abbiate detto oggi».

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“Ieri era oggi e oggi è già domani.”

Lucio Battisti (1943–1998) compositore, cantautore e produttore discografico italiano

da Fiori rosa, fiori di pesco, lato A, n. 1
Emozioni

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“[Sul caso K2] Non si soffoca una voce come quella di Walter Bonatti. […] Cinquant'anni dopo, il degno e intangibile alpinista non vuole sentir parlare di prescrizione. Si aggrappa ai suoi principi, come ieri faceva sulle sue montagne […].”

da Una Vita schietta in L'Équipe Magazine, 22 settembre 2001
Origine: Citato in Walter Bonatti, K2. La verità. Storia di un caso http://books.google.it/books?id=tOBBE_xADLkC&pg=PA227&lpg=PA227#v=onepage&q&f=false, p. 227, Baldini Castoldi Dalai, 2003. ISBN 8884904315

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“Finalmente la Juventus potrà indossare sulla propria maglia la terza stella, che senza Calciopoli sarebbe arrivata già molti anni fa. Quella squadra era talmente forte che senza quello scandalo ora forse staremmo a festeggiare lo scudetto numero 35. […] E così, dopo il derby di ieri sera, mentre l'Inter ricorderà sempre il 5 Maggio, ai rossoneri toccherà il 6 Maggio!”

Luciano Moggi (1937) dirigente sportivo italiano

Origine: Da Ieri, Moggi e domani, Gold TV; citato in Moggi: "Juve scudetto strameritato, finalmente ecco la terza stella!" http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=93502, TuttoJuve.com, 7 maggio 2012.

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“Dopo la squalifica per scommesse, ieri Flachi ha seguito Ascoli-Sampdoria da una ricevitoria Snai.”

Gene Gnocchi (1955) comico, conduttore televisivo e ex calciatore italiano

25 settembre 2006 http://archiviostorico.gazzetta.it/2006/settembre/25/ROMPI_PALLONE_ga_10_060925007.shtml

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“Josefa Idem ieri ha raggiunto il suo ministero in canoa risalendo il Tevere.”

Gene Gnocchi (1955) comico, conduttore televisivo e ex calciatore italiano

1º maggio 2013 http://archiviostorico.gazzetta.it/2013/maggio/01/ROMPI_PALLONE__ga_0_20130501_695ea408-b222-11e2-a676-0c36fc35808a.shtml

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“La ricerca è per definizione movimento: ciò che era vero ieri non lo è più oggi, e sarà ancora modificato domani.”

Piero Angela (1928) divulgatore scientifico e giornalista italiano

cap. I, p. 33
L'uomo e la marionetta

“Ieri mi sono esibito in una casa di riposo". "E che cosa hai fatto?". "Le scale a due a due.”

Alfredo Accatino (1960) autore televisivo e sceneggiatore italiano

Comix

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“[A telefono con Giampaolo Tarantini] Ieri sera bene mi sembra? [«Bene, una bellissima serata, perché eravamo pochi, tranquilli, poi eravamo stanchi pure.»] Sì forse per tutte quelle, son troppe. Al massimo averne due a testa, però adesso voglio che abbia anche tu quelle tue, altrimenti mi sento in debito… Scusa portale per te che poi io mi porto le mie. [«Va bene.»] Poi ce le prestiamo… Insomma la patonza deve girare…”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2008
Origine: Dall'intercettazione del 10 ottobre 2008; citato in Le ragazze? Sull'aereo presidenziale: «Non prenderle alte, noi non siamo alti» http://www.corriere.it/cronache/11_settembre_16/berlusconi-telefonata-polanco_c853be88-e093-11e0-aaa7-146d82aec0f3.shtml?fr=box_primopiano, Corriere.it, 16 settembre 2011.

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“[Sulla scarsa affluenza di pubblico contestagli in occasione della partita di UEFA Champions League con lo Shakhtar] La risposta ieri sera è stata buona, c'erano 30mila tifosi: al 'Delle Alpi' ne avremmo fatti 10mila.”

Andrea Agnelli (1975) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Agnelli: i biglietti non erano cari http://www.tgcom24.mediaset.it/sport/calcio/articoli/1052185/carrera-juve-timorosa-e-stanca.shtml?refresh_cens, Tgcom24.mediaset.it, 3 ottobre 2012.

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“Ieri ho sognato un giardino, nel sogno con me c'era un uomo. Lui mi voltava le spalle solo perché non vedessi il suo viso.”

Ivan Graziani (1945–1997) cantautore e chitarrista italiano

da Fuoco sulla collina

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“Un Paese che ignora il proprio ieri, di cui non sa assolutamente nulla e non si cura di sapere nulla, non può avere un domani.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

da Dal governo Dini all'Ulivo

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“[Alla rosa] Sei nata ieri, morirai domani, | chi per sì breve vita t'ha creata?”

Luis de Góngora (1561–1627) religioso, poeta e drammaturgo spagnolo

citato in Corriere della Sera, 22 gennaio 2010

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“Essere la n. 1 del Belgio, un Paese che aveva avuto fino a… ieri due n. 1 del mondo, Justine Henin e Kim Clijsters, capaci di far sempre bene e vincere Slam, e tutti a fare confronti, paragoni… Tanta pressione addosso che non era semplice da gestire… La gente era abituata troppo bene.”

Yanina Wickmayer (1989) tennista belga

Origine: Citato in Ubaldo Scanagatta, Wickmayer come la Henin http://www.ubitennis.com/2009/09/08/228560-wickmayer_come_henin.shtml, Ubitennis.com, 8 settembre 2009.

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“Vederli fianco a fianco, il Divino [Roger Federer] e Tipsarevic, sul campo, mi spinge a domandarmi come sia possibile che un tennista elegante, creativo, insomma un grande artista quale il mio svizzero, sia del tutto disinteressato alla lettura, a partire, come ho scritto ieri, dalle sue stesse biografie. È tuttavia da poco iniziato il cosiddetto match, che i miei dubbi intorno alla cultura di Roger svaniscono, mentre mi dico che, probabilmente, Nijinsky e Nureyev non erano pronti ad affrontare l'esame di maturità, ma nemmeno minimamente interessati a farlo. Forse si sarebbero astenuti dall'indossare una maglietta viola, sfuggita da qualsiasi attore sul palcoscenico, ma anche di questo il Divino non è a conoscenza, soltanto intento ai suoi gesti sublimi, che arrivano addirittura a conquistare l'ammirazione dello sportivissimo e malandato avversario. Un mio vicino, uno scriba inglese che sta componendo un epicedio sulla scomparsa del rovescio a una mano, mi fa notare i vantaggi di quell'arma nella panoplia guerresca di Roger. Non solo lo taglia spessissimo, facendo scivolare la palla sul rugoso tappeto quasi fosse l'erba di Wimbledon; ma se ne serve per mortiferi dropshot, alternandoli poi con violenti passanti liftati, che lasciano ancor più scorato dei microbi il povero Tip.”

Gianni Clerici (1930) giornalista italiano

la Repubblica
Origine: Federer aveva confermato infatti non aver nemmeno sfogliato I silenzi di Federer, trattato filosofico di André Scala e neppure Federer come esperienza religiosa di David Foster Wallace. Da Federer e i maratoneti chi ha voglia di Masters? http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/11/05/federer-maratoneti-chi-ha-voglia-di-masters.html, la Repubblica, 5 novembre 2011.
Origine: Da Un Federer da record i suoi sublimi colpi sul povero Tipsarevic http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/11/07/un-federer-da-record-suoi-sublimi-colpi.html, la Repubblica, 7 novembre 2012.

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“Notavo ieri sera, tra l'altro, una singolare contraddizione della RAI: la RAI, da quest'anno, meritoriamente ha abolito la moviola, tant'è vero che – io non mi ricordo chi era l'ultimo, era forse Tombolini – Tombolini è stato prepensionato, così come Carlo Longhi, credo, da 90° minuto. Non seguo ma immagino che per analogia sia così. Quindi la RAI ha fatto questa scelta, ritardata certamente, ma che io personalmente ho molto condivido. E va bene, e questo riguarda il Campionato. Ieri sera invece la RAI, dopo la partita, ma già durante la partita, già nell'intervallo, non ha fatto altro che moviolare questi tre presunti rigori: il primo è fallo di Mauri che passa da dietro su Mertesaker, comunque un difensore tedesco, e lo tocca. Certamente non è fallo del tedesco. Il secondo è Cassano che cade su una carica di spalla e invece, effettivamente, sul terzo episodio questo tedesco che si carica e si corica tocca la palla con la mano. Però, anche lì, tutto è stato ridotto a questo: e allora visto che la RAI ha fatto questa scelta coraggiosa fin dallo scorso settembre di abolire la moviola e ne seguì, come lei immagina, ampio dibattito, il fatto che a distanza di mesi, se appena c'è in campo la Nazionale – e quindi il massimo della demagogia possibile da questo punto di vista – debba tornare a galla la moviola è ridicolo.”

Gigi Garanzini (1948) giornalista, scrittore e conduttore radiofonico italiano

10 febbraio 2011

“Tre cartellini gialli, 43 falli: 22 fischiati contro l'Argentina, 21 contro l'Inghilterra. Detta così sembra facile. Il fatto è che bisogna saperla rendere facile una partita come Argentina-Inghilterra, con tutto quel che si portava dietro, dalla mano de dios dell'86 alla sceneggiata di Simeone del '98 e sullo sfondo tutto il resto che sappiamo. Il fatto è anche che quell'unico fischio di differenza è proprio quello che la differenza l'ha fatta, quando mancava poco più di un minuto alla fine del primo tempo. Pure, non ci ha pensato un istante il nostro Collina. Piazzato, tanto per cambiare, in posizione ideale per decidere, Collina ha visto la gamba di Pochettino alzarsi d'istinto per intercettare quella di Owen. […] Non ha azzeccato soltanto quel fischio, Collina. Ha indovinato anche gli altri quarantadue, così come i tre cartellini: uno a Batistuta per aver lasciato il piede su Cole che rinviava, subito in avvio, per far capire che aria tirava, uno allo stesso Cole per sgambetto su Ortega, uno a Heskey per aver allontanato il pallone fingendo di non aver udito il fischio. Dopo tanti dilettanti allo sbaraglio con l'hobby dell'arbitraggio, finalmente un fuoriclasse del fischietto, non a caso reputato il migliore del mondo. Mica per altro. Per la disinvoltura con cui riesce a rendere facili le partite difficili, quale certamente era questa di Sapporo. Come era successo ad Agnolin al Mondiale messicano dell'86, quando aveva domato da par suo un'Argentina-Uruguay ben più avvelenata della sfida di ieri. E come non era invece accaduto a Gonella, unico arbitro italiano a dirigere una finale nella storia dei Mondiali, in Argentina-Olanda del '78, al cospetto dei generali padroni di casa. E se in Italia, Collina non gode della stessa reputazione che lo accompagna nel resto del mondo, non è soltanto perché da noi restano più gettonati gli arbitri che sanno essere deboli con i forti e forti con i deboli. È anche perché, per evadere dalla routine di indiscutibile primo della classe, Collina coltiva il ben noto vezzo, tra tante partite difficili che riesce a rendere facili, di renderne di tanto in tanto difficile una che sarebbe facile.”

Gigi Garanzini (1948) giornalista, scrittore e conduttore radiofonico italiano

8 giugno 2002

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“Ma qualcosa ci lega ai pensieri di ieri | ai ricordi e ai sentieri. | Vita che te ne vai…”

Pippo Pollina (1963) cantautore italiano

da Alla ricerca del tempo perduto
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“In tutta la mia vita ho provato a dimostrare di non essere solo ieri.”

Roddy McDowall (1928–1998) attore britannico

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“Jimmy Jimmy balla sui dispiaceri | balla sopra le tue ansie di ieri | e sulla speranza di oggi avvilita.”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

da Jimmy Jimmy

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“La sera prima [della Maratona di Roma del 2015, corsa due volte] ho mangiato i miei 120 grammi di pasta per fare il carico di carboidrati, la benzina del maratoneta. Ieri ho fatto una colazione minima con 4 fette biscottate. E poi ho mangiato dei carbogel durante la gara e il pezzo di crostata che mi hanno dato al controllo antidoping. Il fisico si abitua a risparmiare. Faccio un'alimentazione normale. Da qualche anno sono vegetariano.”

Giorgio Calcaterra (1972) atleta italiano

Origine: Dall'intervista di Riccardo Barlaam «Così ho corso 2 maratone in un giorno», l'intervista a Giorgio Calcaterra, runner vegetariano http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-03-23/cosi-ho-corso-2-maratone-un-giorno-intervista-giorgio-calcaterra-151216.shtml?uuid=ABPvoiDD, ilsole24ore.com, 23 marzo 2015.

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“Pur ieri beveva la terra, | con sete di giovane ardore, | la pioggia d'autunno: una sposa | che trepida attende l'amore. | Ma or che, d'aiole dorate | fiorita la candida vesta, | per lei primavera è venuta, | somiglia a una sposa ridesta | che rida sui pinti tappeti, | che goda dei lini preziosi, | che al collo ammirando rinnovi | di gemme i monili vezzosi. | La gonna distende vivace | di occhi gemmanti variata: | qui rossi, là verdi, là gialli | la bocca le suggono ambrata. | Da dove i colori e la luce | commisti ha rapiti e i tepori? | Scintillano gocce di stelle, | raggianti, cangianti fulgori, | Scendiamo col vin nel verziere! | Ei brilla nel calice schietto, | in mano riluce e scintilla, | rifulge e fiammeggia nel petto. | È il sole che sprizza dai vetri! | L'acchiappino svelti i bicchieri! | Del bosco pei freschi meandri | perdiamoci e i verdi sentieri! | Andiam! ci! ridenti | la terra c'impregna gioiosa | di freschi profumi, di gocce | di pioggia, la più rugiadosa. | Le lacrime della rugiada | l'allegran di pianto glorioso, | son veli di perle lucenti | che adornano un petto vezzoso.”

Yehuda Ha-Levi (1079–1141) rabbino di origine sefardita, fu filosofo, teologo, medico e poeta

Origine: Canto dedicato all'amico Ischaq ben Yalton. Storia della letteratura ebraica biblica e postbiblica, p. 302.
Origine: Citato in Antonio Belli, Storia della letteratura ebraica biblica e postbiblica, pp. 302-303

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“Come sapete e come purtroppo non sa Eugenio Scalfari, il quale ieri ha parlato di un processo che è finito in assoluzione in parte con formula piena e in parte con formula dubitativa. Non c'è nessuna assoluzione con formula piena nel processo Andreotti, Andreotti fu assolto con la vecchia insufficienza di prove in primo grado, in appello gli fu peggiorata la sentenza di primo grado, ribaltandone la parte del periodo fino al 1980 e lì fu dichiarato colpevole, ma prescritto per il reato commesso di associazione a delinquere con la mafia fino alla primavera del 1980. Dopo il 1980 fu confermata l'assoluzione per insufficienza di prove, che era stata data in primo grado. La Cassazione confermò la sentenza d'appello, per cui so che è suggestivo dire " be', ma quelli sono dei mafiosi che hanno sciolto i bambini nell'acido": è vero, infatti è proprio per quello che sono dei testimoni privilegiati per raccontare quello che succede dentro la mafia, perché loro ne hanno fatto parte; certo, sarebbe bellissimo poter avere dei testimoni di mafia che hanno sempre fatto, nella loro vita, i frati francescani o le suore clarisse, ma purtroppo i frati francescani e le suore clarisse della mafia non sanno una mazza, perché non ne hanno mai fatto parte e conseguentemente è ovvio che, per sapere quello che succede in un'organizzazione criminale, bisogna sperare che qualcuno all'interno di quell'organizzazione criminale ce lo racconti.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

da La mafia non esiste, Berlusconi e Dell'Utri invece sì http://www.beppegrillo.it/2009/11/passaparola_lun_45.html#comments, 30 novembre 2009
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