Frasi su nemico
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“Forse dovresti imparare a capire chi sono gli amici e chi i nemici.”

Elena Ferrante (1943) pseudonimo di una scrittrice

Those Who Leave and Those Who Stay

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“I Cristiani quando costruivano chiese nei luoghi dei santuari pagani e accoglievano antichi capitelli e fusti di colonne nelle loro navate, si comportavano come Eracle con il leone di Nemea, come Atena con la Gorgone. Nel rapporto con il mostro, essenziale è innanzi tutto questo: che il mostro possiede o protegge o addirittura è il tesoro. Ucciderlo vuol dire incorporarlo, sostituirlo. L'eroe diventerà egli stesso il nuovo mostro, rivestito della pelle del vecchio e ornato di qualche sua metonimica spoglia. Così la testa di Eracle non accetta più di mostrarsi se non tra le fauci inerti del leone che ha sconfitto.
Il mostro è il più prezioso tra i nemici: perciò è il nemico che si cerca. Gli altri nemici posso semplicemente assaltarci: sono i Giganti, i Titani, rappresentanti di un ordine che sta per essere soppiantato o vuole vendicarsi per essere stato soppiantato. Tutt'altra è la natura del mostro. Il mostro aspetta vicino alla sorgente. Il mostro è la sorgente. Non ha bisogna dell'eroe. E' l'eroe che ha bisogno di lui per esistere, perché la sua potenza sarà protetta dal mostro e al mostro va strappata. Quando l'eroe affronta il mostro, non ha ancora potere, né sapienza. Il mostro è il suo padre segreto, che lo investirà di un potere e di una sapienza che sono soltanto di un singolo, e soltanto il mostro gli può trasmettere.
Il mostro, in origine, stava al centro, al centro della terra e del cielo, là dove sgorgano le acque. Quando il mostro fu ucciso dall'eroe, il suo corpo smembrato migrò e si ricompose ai quattro angoli del mondo. Poi cinse il mondo in un cerchio, di squame e di acque. Era il margine composito del tutto. Era la cornice. Che la cornice fosse il luogo del mostro lo sapevano anche gli artefici delle cornici barocche: ben più intricate, ben più folte, ben più arcaiche di tutti gli idilli che racchiudevano - e forse, un giorno, avrebbero soffocato. Poi venne il momento in cui non si vollero più le cornici. I musei ospitarono quadri senza cornici, che sembravano spogliati. La cornice non è l'antiquato, ma il remoto. Scomparsa la cornice, il mostro perde la sua ultima dimora. E torna a vagare, ovunque.”

Roberto Calasso (1941) scrittore italiano

Οι γάμοι του Κάδμου και της Αρμονίας

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“Artù andò alla porta della fucina, la spalancò e fissò il cortile. Niente vi si muoveva, a parte i soliti cani. Si voltò.
- Sei un uomo onesto, figlio - ammise a malincuore. - Un uomo onesto. Sono orgoglioso di te. Ma hai un'idea troppo buona del mondo. C'è il male là fuori, il vero male, e tu non ci credi.
- Tu ci credevi, quando avevi la mia età?
Artù riconobbe con un mezzo sorriso l'acutezza della domanda. - Quando avevo la tua età, credevo di poter rifare il mondo. Credevo che il mondo avesse bisogno solo d'onestà e di gentilezza. Credevo che il trattare bene la gente, il mantenere la pace e il praticare la giustizia sarebbero stati ricompensati con la gratitudine. Credevo che il bene avrebbe annullato il male.
Rimase pensieroso per qualche attimo. - Forse pensavo che le persone fossero simili ai cani e che, offrendo loro abbastanza affetto, sarebbero state docili - riprese, amaro. - Ma le persone non sono cani, Gwydre, sono lupi. Un re deve governare migliaia di ambiziosi e ognuno di loro inganna. Sarai adulato e, alle tue spalle, deriso. Ti giureranno fedeltà eterna e intanto trameranno alle tue spalle.
Scrollò le spalle. - E se sopravviverai ai complotti, un giorno avrai la barba grigia come me, guarderai la tua vita e ti accorgerai di non aver realizzato niente. Un bel niente. I bambini da te ammirati in braccio alle madri saranno cresciuti e diventati assassini, la giustizia da te imposta sarà in vendita, la gente da te protetta sarà ancora affamata e il nemico da te sconfitto minaccerà ancora i confini.
Parlando, era diventato sempre più furioso. Ora con un sorriso addolcì la collera. - É questo che vuoi?
Gwydre lo guardò negli occhi. Pensai per un attimo che avrebbe esitato o forse discusso con il padre, invece diede ad Artù una buona risposta.
- Quello che voglio, padre, è trattare bene le persone, dare loro la pace e offrire loro giustizia.”

La spada perduta

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“Perché abbiamo preso come base la campagna e perché non abbiamo preso come base di supporto le città?
La città non poteva essere la base. Certo, la popolazione là è molto grande, ma la città è piccola e infestata dal nemico. L'Assemblea, i tribunali, le prigioni, la polizia, l'Esercito - erano tutti lì. Le reti dell' apparato repressivo del nemico erano concentrate là, e la composizione sociale della città è molto complessa.
Per contro, la campagna è vasta. I nemici sono in pochi là. In alcuni villaggi, non c'è nemmeno l'ombra del nemico, militarmente o in altro modo. In certe comunità, ci sono solo uno o due soldati o poliziotti. Ciò significa che le forze nemiche nella campagna sono deboli, mentre i contadini sono molto numerosi. La composizione delle classi là è buona.”

Pol Pot (1925–1998) politico e rivoluzionario cambogiano

Why did we take the countryside as the base and why did we not take the cities as the support base?
The cities could not be the base. True, the population there is large, but the city is small, the enemy is all over it. The Assembly, the courts, the prisons, the police, the Army - they were all there. The networks of the enemy's repressive apparatus were concentrated there, and the social composition of the town is very complex.
By contrast, the countryside is vast. The enemy is spread thin there. In some villages, there is not even the shadow of the enemy, militarily or otherwise. In some communities, there are only one or two soldiers or police. This means the enemy forces in the countryside are weak. The peasants there are very numerous. The class composition is good.

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“Qui | riposa | Amintore Fanfani | amico | dei nemici | nemico | degli amici | figlio | di De Gasperi | padre | di nessuno.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

Variante: Qui / riposa / Amintore Fanfani / amico / dei nemici / nemico / degli amici / figlio / di De Gasperi / padre / di nessuno. (p. 31)
Origine: Ricordi sott'odio, p. 31

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“Le speranze del nemico sono alla fine.”

William Westmoreland (1914–2005) generale statunitense

Origine: Dalla dichiarazione pubblica alla vigilia dell'offensiva del Tet, novembre 1967; citato in S. Karnow, Storia della guerra del Vietnam, a cura di Piero Bairati, BUR storia, Milano, 2014, p. 300. ISBN 978-88-17-25884-5

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“Quando ho abdicato al trono nel 1955, ho smesso di avere amanti. Da re, potevo permettermi d'essere un donnaiolo, perché ero ricco e, secondo, perché è conforme con la tradizione cambogiana per il re avere molte amanti. Ma come capo di un partito politico, ho dovuto condurre un'elezione ogni quattro anni. Non potevo essere un donnaiolo, altrimenti i nemici politici avrebbero detto che Sihanouk non era serio.”

Norodom Sihanouk (1922–2012) re della Cambogia

When I abdicated the throne in 1955, I ceased having love affairs. As a king, I could afford to be a playboy, because I had wealth and, secondly, because it is in conformity with the traditions of Cambodia for the king to have many mistresses. But as chief of a political party, I had to run for election every four years. I could not be a playboy. Otherwise, political enemies would have said Sihanouk was not serious.
Citazioni tratte dalle interviste
Variante: Quando ho abdicato al trono nel 1955, ho smesso di avere amanti. Da re, potevo permettermi d'essere un donnaiolo, perché ero ricco e, secondo, perché è conforme con la tradizione cambogiana per il re avere molte amanti. Ma come capo di un partito politico, ho dovuto condurre un'elezione ogni quattro anni. Non potevo essere un donnaiolo, altrimenti i nemici politici avrebbero detto che Sihanouk non era serio.

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“Le azioni del mondo non influenzano il sole, | ed i nemici, è sicuro, sono dentro di noi, | com'è possibile restare ciechi per così lungo tempo. | Mi trovavo a lottare contro i miei fantasmi, | spostandomi in avanti per quanto lo permette la catena, | scopersi per caso lo stato che ascende alla Gioia.”

Franco Battiato (1945) musicista, cantautore e regista italiano

da Stati di Gioia, n.9
Il vuoto
Variante: Le azioni del mondo | non influenzano il sole, | ed i nemici, è sicuro, | sono dentro di noi, | com'è possibile restare ciechi | per così lungo tempo. | Mi trovavo a lottare contro i miei fantasmi, | spostandomi in avanti per quanto lo permette la catena, | scopersi per caso lo stato che ascende alla Gioia. (da Stati di Gioia, n.9)

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“Avete continuato la vostra aggressione senza trarre alcuna lezione dalle battaglie del Basra dell'est, in cui il popolo d'Iraq trionfò, e le vostre inutili legioni vennero schiacciate. Poi lanciaste due offensive a est del settore Maysan. Dopo il vostro fallimento e sconfitta, vi siete sposti a tutti gli altri settori del fronte per mettere alla prova la vostra sfortuna.In ciascuna di quelle offensive, la stampa sionista, insieme alle stampe e i servizi di intelligenza dei nemici d'Iraq e della nazione araba, tentarono di rincuorarvi dopo aver mobilitizzato tutti i loro mezzi diretti e indiretti in un tentativo disperato e palese di scoraggiare gli iracheni. In ogniuna di queste offensive, di cui c'erano più di venti, due di esse di maggior importanza, voi e i vostri alleati parlarono arrogantemente sul come avrete mandato milioni di soldati. Ma dal momento che cominciassero le battaglie, si conobbe la verità, smascherando la vostra debolezza, le vostre menzogne e fesserie, dimostrando che le vostre truppe all'attacco numeravano solo diecimigliaia che gli iracheni, con il sostegno di Dio e la loro propria forza e capacità, fecero a pezzi con ovvia superiorità in tutti i levelli e in ogni settore.”

Saddam Hussein (1937–2006) politico iracheno

An open letter from President Saddam Hussein to the rulers of Iran
Variante: Avete continuato la vostra aggressione senza trarre alcuna lezione dalle battaglie a est di Basra, in cui il popolo d'Iraq trionfò e le vostre inutili legioni vennero schiacciate. Poi lanciaste due offensive a est del settore Maysan. Dopo il vostro fallimento e sconfitta, vi siete spostati in tutti gli altri settori del fronte per mettere alla prova la vostra sfortuna.In ciascuna di quelle offensive la stampa sionista, insieme alle stampe e i servizi di intelligence dei nemici d'Iraq e della nazione araba, tentarono di rincuorarvi dopo aver mobilitato tutti i loro mezzi diretti e indiretti in un tentativo disperato e palese di scoraggiare gli iracheni. In ognuna di queste offensive, che erano più di venti, due di esse di maggior importanza, voi e i vostri alleati parlaste arrogantemente di come avreste mandato milioni di soldati. Ma dal momento in cui cominciarono le battaglie si conobbe la verità, smascherando la vostra debolezza, le vostre menzogne e fesserie, dimostrando che le vostre truppe all'attacco erano solo diecimila, che gli iracheni, con il sostegno di Dio e la loro propria forza e capacità, fecero a pezzi con ovvia superiorità su tutti i livelli e in ogni settore.

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“Dopo due anni e mezzo di potere, i Khmer Rossi furono rovesciati dai vietnamiti nel Natale 1978. Nei mesi e negli anni che seguirono, Stati Uniti, Cina e i loro alleati, in particolare il governo Thatcher, sostennero Pol Pot ora in esilio in Thailandia. Era il nemico del loro nemico: il Vietnam, la cui liberazione della Cambogia non avrebbe mai potuto essere riconosciuta, perché venuta dalla parte sbagliata della guerra fredda. Per gli statunitensi, che ora sostenevano Pechino contro Mosca, era anche un regolamento di conti, dopo la loro umiliazione sui tetti di Saigon.”

John Pilger (1939) giornalista australiano

Variante: Dopo due anni e mezzo di potere, i Khmer Rossi furono rovesciati dai vietnamiti nel Natale 1978. Nei mesi e negli anni che seguirono, gli Stati Uniti, la Cina e i loro alleati, in particolare il governo Thatcher, sostennero Pol Pot in esilio in Thailandia. Era il nemico del loro nemico: il Vietnam, la cui liberazione della Cambogia non avrebbe mai potuto essere riconosciuta, perché era venuta dalla parte sbagliata della guerra fredda. Per gli statunitensi, che ora sostenevano Pechino contro Mosca, era anche un regolamento di conti, dopo la loro umiliazione sui tetti di Saigon.

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“Come Stalin nel Cremlino, i Khmer Rossi vedevano nemici ovunque. Gli intellettuali che non erano come loro erano intellettualmente corrotti, e andavano sterminati. Dissero che bisognava uccidere i principi, perché erano gli oppressori del popolo. Io non ho oppresso il popolo. Per esso ho costruito scuole, università e ospedali. Non avevano alcuna ragione per odiare la monarchia, ma questi comunisti cambogiani sapevano che per ottenere il potere avrebbero dovuto uccidere i principi e tutti i capi monarchici. Dopo averli sterminati, hanno ucciso i repubblicani non-monarchici, i borghesi, i contadini ricchi, i mercanti ricchi, gli industriali; tutti coloro che il gruppo di Pol Pot decise erano nemici dei poveri, perché per essere ricchi avevano dovuto sfruttare i poveri. In certi paesi comunisti, li avevano messi in campi di concentramento per rieducarli, ma i comunisti in Cambogia dissero, «No, questa gente non può essere rieducata. Non possiamo cambiarle le loro idee o i loro cuori; devono essere sterminati.»”

Norodom Sihanouk (1922–2012) re della Cambogia

Like Stalin when he was in the Kremlin, the Khmer Rouge saw enemies everywhere. The intellectuals who were not like them were intellectually corrupt and had to be killed. The princes had to be killed, they said, because they were oppressors of the people. I did not oppress my people. I built for them schools, universities, hospitals. They had no reason to hate the monarchy. But those Communist Cambodians knew that in order to take power, they must kill the princes and all the royalist leaders. And after wiping them out, they wiped out the nonroyal republicans, the bourgeoisie, the rich peasants, the rich merchants, the industrialists--all of whom the Pol Pot group decided were enemies of the poor. Because to be rich, they had to have exploited the poor. In some Communist countries, they'd have put them in concentration camps and re-educated them. But the Communists in Cambodia said, "No, these people cannot be re-educated. We cannot change their minds or their hearts. They have to be liquidated."
Citazioni tratte dalle interviste
Variante: Come Stalin nel Cremlino, i Khmer Rossi vedevano nemici ovunque. Gli intellettuali che non erano come loro erano intellettualmente corrotti, e andavano sterminati. Dissero che bisognava uccidere i principi, perché erano gli oppressori del popolo. Io non ho oppresso il popolo. Per esso ho costruito scuole, università e ospedali. Non avevano alcuna ragione per odiare la monarchia, ma questi comunisti cambogiani sapevano che per ottenere il potere avrebbero dovuto uccidere i principi e tutti i capi monarchici. Dopo averli sterminati, hanno ucciso i repubblicani non-monarchici, i borghesi, i contadini ricchi, i mercanti ricchi, gli industriali; tutti coloro che il gruppo di Pol Pot decise erano nemici dei poveri, perché per essere ricchi avevano dovuto sfruttare i poveri. In certi paesi comunisti, li avevano messi in campi di concentramento per rieducarli, ma i comunisti in Cambogia dissero, «No, questa gente non può essere rieducata. Non possiamo cambiarle le loro idee o i loro cuori; devono essere sterminati.»

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“Sia lodato Dio onnipotente for tutto ciò che è stato realizzato, e congratulazioni a voi, grandi iracheni, per quanto avete ottenuto. Meritate giustamente il bene e la gloria. Siete un popolo che ha offerto tanto alla vita. Migliaia di anni fa, avete offerto grandi civiltà all'umanità e acceso la torcia della scienza e della conoscenza. Insieme agli altri figli della vostra grande nazione araba, avete contribuito, con grande merito, a propagare grandi messaggi celesti. Attraverso secoli di declino, voi, i vostri padri e i vostri avi avete vissuto per secoli sotto l'oppressione, la tirannia, l'arretratezza e la povertà. I vostri nemici credevano che avevate perso la vostra opportunità storica per sempre. Ma malgrado tutte le sofferenze che avete subito durante quelle fasi oscure della vostra storia, avete dimostrato d'essere un popolo vivo, che siete i figli d'una nazione viva e vigorosa, e che siete i discendenti di quei grandi antenati, i famosi capi, costruttori, artefici storici della civiltà e Messaggeri.”

Saddam Hussein (1937–2006) politico iracheno

Praise be to Almighty God for all that has been realized and congratulations to you, great Iraqis, on what you have achieved. You rightly deserve good and glory. You are a people which has offered a lot to life. Thousands of years ago, you offered great civilizations to humanity and lit the torch of science and knowledge. Together with other sons of your great Arab nation, you contributed – with great distinction – to spreading the great heavenly messages. Throughout eras of decline, you, your fathers and grandfathers lived for centuries under oppression, tyranny, backwardness and poverty. Your enemies thought that you had lost your historical opportunity for ever. But – despite all that you suffered during those dark stages of your history – you have proved that you are a living people, that you are the sons of a living and vigorous nation, and that you are the descendants of those great ancestors, the well-known historical leaders, constructors, originators of civilization and Message-bearers.
Variante: Sia lodato Dio onnipotente for tutto ciò che è stato realizzato, e congratulazioni a voi, grandi iracheni, per quanto avete ottenuto. Meritate giustamente il bene e la gloria. Siete un popolo che ha offerto tanto alla vita. Migliaia di anni fa, avete offerto grandi civiltà all'umanità e acceso la torcia della scienza e della conoscenza. Insieme agli altri figli della vostra grande nazione araba, avete contribuito, con grande merito, a propagare grandi messaggi celesti. Attraverso secoli di declino, voi, i vostri padri e i vostri avi avete vissuto per secoli sotto l'oppressione, la tirannia, l'arretratezza e la povertà. I vostri nemici credevano che avevate perso la vostra opportunità storica per sempre. Ma malgrado tutte le sofferenze che avete subito durante quelle fasi oscure della vostra storia, avete dimostrato d'essere un popolo vivo, che siete i figli d'una nazione viva e vigorosa, e che siete i discendenti di quei grandi antenati, i famosi capi, costruttori, artefici storici della civiltà e Messaggeri.

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“In realtà, ogni tribù era un piccolo stato. Quale dobbiamo scegliere? Uno stato somalo basato sul nazionalismo e l'unità che è forte, capace di tener testa ai suoi nemici, e che è in una posizione di competere con le altre nazioni, o una moltidudine di piccoli stati? Abbiamo scelto lo stato più grande e abolito il tribalismo.”

Mohammed Siad Barre (1919–1995) politico somalo

My Country and My People, Vol. II
Variante: In realtà, ogni tribù era un piccolo stato. Quale dobbiamo scegliere? Uno stato somalo basato sul nazionalismo e l'unità che è forte e capace di tener testa ai suoi nemici, e che è in condizione di competere con le altre nazioni, o una moltitudine di piccoli stati? Abbiamo scelto lo stato più grande e abolito il tribalismo.

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“Nella loro aggressione contro Kampuchea, sin dalla fine del 1977 fino ad oggi, il nemico vietnamita ha sofferto perdite pesanti. La sua strategia di «attacco a fulmine, vittoria a fulmine», adoperata per prendere possesso di Kampuchea, ha sofferto la sconfitta totale, e probabilmente è stato costretto ad adoperare la strategia della lotta prolungata, che è molto sfavorevole per gli aggressori, chiunque siano. Quindi, la loro sinistra strategia espansionistica per inghiottire Kampuchea ha fallito, ed è stata smascherata in pieno giorno. Lo stesso vale per la loro strategia della «Federazione indocinese», la loro strategia d'espansione in Asia e in Asia sudorientale, e il loro ruolo come pedoni degli espansionisti internazionali sovietici nell'Asia sudorientale.”

Pol Pot (1925–1998) politico e rivoluzionario cambogiano

Citazioni tratte dai discorsi
Variante: Nella sua aggressione contro la Kampuchea, sin dalla fine del 1977 fino ad oggi, il nemico vietnamita ha subito pesanti sconfitte. La sua strategia di «attacco lampo, vittoria lampo», volta a prendere possesso della Kampuchea, ha subito la sconfitta totale, e probabilmente è stato costretto ad adoperare la strategia della «lotta prolungata», che è la più sfavorevole per gli aggressori, chiunque essi siano. Quindi, la loro sinistra strategia espansionistica intesa ad inghiottire la Kampuchea ha fallito, ed è stata smascherata alla luce del sole. Lo stesso vale per la loro strategia della «Federazione indocinese», la loro strategia d'espansione in Asia e in Asia sudorientale, e il loro ruolo come pedina degli espansionisti internazionali sovietici nell'Asia sudorientale.

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“Sebbene il governo dei Khmer Rossi cessò di esistere nel gennaio del 1979, quando l’esercito vietnamita lo scacciò, i suoi rappresentanti continuarono a occupare il settore della Cambogia di pertinenza delle Nazioni Unite. Il loro diritto ad agire in tal modo venne difeso e promosso da Washington come un prolungamento della Guerra Fredda, come un meccanismo della vendetta americana contro il Vietnam, e come parte della sua nuova alleanza con la Cina (principale finanzaiatore di Pol Pot e vecchio nemico del Vietnam).”

John Pilger (1939) giornalista australiano

Variante: Sebbene il governo dei Khmer Rossi avesse cessato di esistere nel gennaio del 1979, quando l’esercito vietnamita lo cacciò via, i suoi rappresentanti continuarono a occupare il seggio della Cambogia presso le Nazioni Unite. Il loro diritto ad agire in tal modo venne difeso e promosso da Washington come un prolungamento della Guerra Fredda, come un meccanismo della vendetta americana contro il Vietnam, e come parte della sua nuova alleanza con la Cina (principale finanziatore di Pol Pot e vecchio nemico del Vietnam).

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“La mia natura m'induce a lasciare in pace il nemico, quando lo vedo volgarmente attaccato.”

Henry De Montherlant (1895–1972) scrittore e drammaturgo francese

Carnets (1930-1972)

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“La vigilanza deve condurre le masse a smascherare i nemici della patria nel loro cambiamento di volto e in tutte le forme, la distruzione, l'anarchia e il disordine.”

Mobutu Sese Seko (1930–1997) politico della Repubblica Democratica del Congo

Citazioni di Mobutu, Paroles du Président

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“Proprio in quell'istante un'automobile con apparecchiatura sonora si fermò in mezzo alla strada. Amplificata, si udì la voce della donna che, dentro la macchina, leggeva un foglio: «Attenzione, cittadini utenti. Il governo (g) informa tutti gli abitanti che adotterà rigorose misure di prevenzione e repressione. Sono stati effettuati alcuni arresti e ci si attende che in giornata la situazione si normalizzi del tutto. Nelle ultime ore si sono veirficati soltanto casi di cattivo funzionamento, ma nessuna scomparsa. I cittadini utenti dovranno mantenersi vigili, la loro collaborazione è preziosa. La difesa della città non compete solo al governo (g) e alle forze militari e militarizzate, (fmm). La difesa della città è una responsabilità di tutti. Il governo (g) prende atto della collaborazione fornita da molti cittadini e ringrazia, ma ricorda che i benefici della sorveglianza, derivanti alla presenza in massa nelle strade e piazze, finiscono per essere pregiudicati proprio dalla folla. Bisogna isolare il nemico e non offrirgli l'opportunità di nascondersi. Attenzione, quindi. La nostra tradizionale abitudine di mostrare il palmo delle mani, a partire da questo momento deve diventare legge e dovere. D'ora in poi, ogni cittadino ha l'autorità di esigere, ripetiamo, di esigere di vedere il palmo della mano di qualsiasi altro cittadino, qualunque siano le precedenze dell'uno e dell'altro. La precedenza Z può e deve esigere che la precedenza A gli mostri il palmo della mano. Il governo (g) darà l'esempio: questa sera, in televisione (tv), il governo al completo presenterà la mano destra della popolazione. Che tutti facciano lo stesso. La parola d'ordine nella situazione attuale è la seguente: sorveglianza e mano aperta!»”

José Saramago (1922–2010) scrittore, critico letterario e poeta portoghese

da Cose, in Oggetto Quasi

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“"Israele" è il nemico degli arabi, e noi siamo in prima fila tra gli arabi che tentano di smascherarlo e neutralizzare la sua aggressione.”

Saddam Hussein (1937–2006) politico iracheno

"Israel" is the enemy of the Arabs and we are in the forefront of the Arabs who seek to expose "Israel" and counter its aggression.

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“Le città son nemiche, amici i boschi.”

Il Canzoniere (c. 1351–1353), To Laura in Life

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“Il movimento dei Simba era una rivolta di accattoni; chiunque non fosse un accattone era ovviamente un nemico.”

David E. Reed (1927–1990)

Origine: Massacro a Stanleyville, p. 121

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“I guerrieri erano tenuti a rispettare tutta una serie di regole di condotta. Non dovevano mai stringere la mano di un non-simba, non dovevano lavarsi, né pettinarsi i capelli o tagliarsi le unghie, altrimenti sarebbero diventati di nuovo vulnerabili. Molte di quelle regole erano meno bizzarre di quanto sembrasse a prima vista. La maggior parte dei simba non aveva uniformi ed era praticamente priva di armi da fuoco. Andavano a combattere a torso nudo, coperti di ramoscelli e di pelli di animali e muniti solamente di lance, machete e randelli. Con tale equipaggiamento dovevano affrontare l'armata governativa di Mobutu che, pur essendo ancora un'accozzaglia di persone male organizzate, era comunque dotata di mitragliatrici semiautomatiche. Quelle regole magiche imponevano ai simba una forma di disciplina militare. Il sesso era proibito, perché altrimenti i guerrieri si sarebbero abbandonati a stupri continui. Farsi prendere dal panico era proibito, altrimenti si sarebbero dati alla fuga. Guardarsi dietro era proibito, così come il nascondersi. Il guerriero simba doveva gettarsi contro il nemico urlando "Simba, simba! Mulele mai! Mulele mai! Lumumba mai! Lumumba oyé!" (Leone, leone, acqua di Mulele, acqua di Lumumba, viva Lumumba!). Se avessero gridato quelle parole, i proiettili degli avversari si sarebbero trasformati in acqua al contatto con i loro torsi. Quelli che venivano colpiti evidentemente non avevano rispettato una qualche regola di condotta. Assurdo? Sì, ma non più assurdo di determinati attacchi durante la Prima guerra mondiale, in cui si ordinava ai soldati di avanzare sotto un fuoco di sbarramento. E la cosa bizzarra era che non erano soltanto i simba a credere nel loro potere magico, ma anche gli uomini dell'esercito governativo. I soldati di Mobutu avevano una paura del diavolo di quei bruti isterici e drogati che si gettavano contro di loro gridando e con gli occhi sgranati.”

Origine: Congo, pp. 346-347

“Era considerato un «criminale di guerra» dai palestinesi e un politico avventuroso da molti intellettuali israeliani. Un uomo imprevedibile, spericolato e intraprendente. Amante della guerra ma anche della quiete nella sua fattoria modello doveva faceva l'agricoltore. Interdetto come ministro della Difesa, dopo un lungo periodo di disgrazia, è diventato primo ministro. Un capo del governo capace di sorprendere, di stupire, così come aveva sorpreso e stupito come capo militare. Ha deciso la costruzione del muro fra i territori palestinesi e Israele, e al tempo stesso ha abbandonato Gaza ai palestinesi. Una concessione territoriale al momento eccezionale, rivelatasi poi insidiosa per l'autorità palestinese, dominata dall'Olp moderata, che ha perduto il controllo di quella provincia, dominata dalla più intransigente Hamas. L'iniziativa di Sharon tendeva forse a dividere gli avversari, ma era accompagnata da una politica tesa a stabilire rapporti distensivi con molti paesi arabie con gli stessi palestinesi. Da uomo di una destra spesso estrema, che aveva favorito l'insediamento di numerose colonie israeliane in Cisgiordania, è diventato un politico aperto a soluzioni pacifiche. Ha abbandonato il Likud e ha fondato un partito di centro, Kadima per questo è stato accusato di tradimento da alcuni suoi amici. E per non pochi vecchi nemici è apparso invece come un leader capace di favorire una vera intesa. La sua energia sembrava rivolta verso una giusta direzione. Ma il suo cervello ha ceduto. È intervenuta la morte cerebrale. Otto anni dopo diventata morte totale.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano
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“La crisi economica, con i suoi preoccupanti aspetti dell'inflazione e della disoccupazione, minaccia il futuro di intere generazioni, soprattutto di giovani e di donne che reclamano una adeguata collocazione nella società, resi più coscienti dei loro diritti dalle grandi battaglie di libertà e di emancipazione di questi decenni. Accanto ad essi milioni di lavoratori sono impegnati ad avanzare nelle loro conquiste, a difendere ed attuare gli strumenti di mediazione e di accordo che hanno fatto dei conflitti nel mondo del lavoro una componente essenziale della nostra democrazia, una riprova della sua qualità civile e moderna. […] La democrazia italiana ha conosciuto in questi anni e conosce tuttora nemici accaniti che vanno combattuti, e sconfitti, con la forza della Costituzione e delle leggi, con la partecipazione ed il sostegno dei cittadini; con la dedizione di tutti coloro che credono nei valori democratici, impegnandosi, ciascuno nel proprio posto di responsabilità sovente fino al limite del massimo sacrificio. Ad essi va la nostra riconoscenza; alla loro testimonianza deve corrispondere da parte nostra, in piena libertà di giudizio, l'adozione delle decisioni necessarie per la difesa e lo sviluppo delle istituzioni repubblicane.”

Nilde Iotti (1920–1999) politica italiana

Discorsi di insediamento alla Presidenza della Camera dei deputati
Origine: Dal Discorso di insediamento alla Presidenza della Camera, IX legislatura, 12 luglio 1983; disponibile su Camera.it http://storia.camera.it/presidenti/iotti-nilde/ix-legislatura-della-repubblica-italiana/discorso:0#nav.

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“Per dar vita al Millennio comunista, Muntzer si rivolge ai poveri, agli oppressi. Sono loro, gli umili, ad essere gli eletti, e a loro spetta il compito di combattere coloro che si oppongono all'avvento del Tempo Finale: i nemici di Dio sono anche i loro nemici.”

Luigi Fenizi (1944) scrittore italiano

cap. 1, pp. 5-6
Icaro è caduto
Origine: Al di là del sistema comunitario delineato da Platone nella Repubblica, ciò da la misura di quanto sia antico il comunismo come ideale morale. Del resto, una forte passione egualitaria e un'intensa indignazione contro il dio Mammona è rinvenibile perfino nella predicazione dei profeti d'Israele. [...]. [N.d.A., p. 6]

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