Frasi su pastaio

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema pastaio, due-giorni, casa, tre-giorni.

Frasi su pastaio

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“Mamma butta la pasta!”

Dan Peterson (1936) allenatore di pallacanestro e giornalista statunitense
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“Sono il più grande comico degli ultimi 150 anni, sfido chiunque a negarlo. Sono il più grande e vedrete di che pasta sono fatto. Gesù Cristo è la seconda persona più perseguitata di tutti i tempi che non era neanche stato eletto dal popolo.”

Roberto Benigni (1952) attore, comico, showman, regista, sceneggiatore e cantante italiano

Origine: Benigni ironizzava sulle dichiarazioni fatte da Silvio Berlusconi, senza mai citarlo, durante la conferenza stampa di chiusura del vertice italo-spagnolo del 10 settembre 2009.
Origine: Dall'intervento al convegno del 10 ottobre 2009 al museo diocesano di Terni sul tema della "giusta mercede"; citato in Benigni:"Io il più grande comico degli ultimi 150 anni" http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=132740, Rainews24, 10 ottobre 2009.

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“Pastorello Girolamo: Padre l'acqua bolle, butto la pasta…
Padre Maronno: E se poi te ne penti?
Pastorello Girolamo: È santo! È santo!”

Marcello Macchia (1978) comico italiano

Padre Maronno – L'ispettore Catiponda – L'Ispettore Santo Maroponda, Seconda puntata

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“Fellini e Godard sono i miei preferiti. Il paragone è un onore. Però i loro film non li ho mai capiti bene. Mi piacciono sì, ma non li capisco. Forse il mio cervello non è in grado. I miei sono di tutt'altra pasta. Non serve nessun sforzo, non c'è niente da capire, niente da spiegare. Quello che voglio è solo che la gente si diverta. O che si annoi o che si senta frastornata. Annusateli, lasciatevi andare: è solo un film.”

Takeshi Kitano (1947) regista, sceneggiatore e attore giapponese

da Kitano si celebra in stile felliniano «Ma non capisco il vostro regista» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2005/settembre/03/Kitano_celebra_stile_felliniano_non_co_9_050903032.shtml, Corriere della sera, 3 settembre 2005

“La sera prima [della Maratona di Roma del 2015, corsa due volte] ho mangiato i miei 120 grammi di pasta per fare il carico di carboidrati, la benzina del maratoneta. Ieri ho fatto una colazione minima con 4 fette biscottate. E poi ho mangiato dei carbogel durante la gara e il pezzo di crostata che mi hanno dato al controllo antidoping. Il fisico si abitua a risparmiare. Faccio un'alimentazione normale. Da qualche anno sono vegetariano.”

Giorgio Calcaterra (1972) atleta italiano

Origine: Dall'intervista di Riccardo Barlaam «Così ho corso 2 maratone in un giorno», l'intervista a Giorgio Calcaterra, runner vegetariano http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-03-23/cosi-ho-corso-2-maratone-un-giorno-intervista-giorgio-calcaterra-151216.shtml?uuid=ABPvoiDD, ilsole24ore.com, 23 marzo 2015.

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“Tal persona, tal pasta.”

Girolamo Gigli (1660–1722) letterato e commediografo italiano

atto V, scena XVI
La sorellina di don Pilone

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“Si dice che si mangia così bene in casa tua: | non sai tirar la pasta non sai pigiare l'uà.”

Antonio Delfini (1907–1963) scrittore, poeta e giornalista italiano

Poesie della fine del mondo
Origine: Citato in Camillo Langone, Il collezionista di città, Marsilio, Venezia, 2006, p. 18.

“I due, infatti, non sono diversi solo nel modo di giocare a tennis, ma soprattutto nel modo di intenderlo. Roger gioca con leggerezza, senza le malinconie di Pete, talmente stressato dal pensiero di conquistare Parigi che accoglieva come una liberazione le sue eliminazioni nei primi turni. Roger è di un'altra pasta. […] È un perfezionista, come Schumacher e non gli piace scendere sotto un certo livello. […] Ma per quanto brava [Mirka] non avrebbe avuto vita facile con un ragazzo diverso da Roger, che ha solo un difetto – e non è, come ha scherzato Roddick. il taglio dei capelli –, ma la sua scarsa attitudine domestica, tanto che Mirka è riuscita solo una volta a strapparlo dalla villetta di Wimbledon dove hanno vissuto quindici giorni, per accompagnarla da Sainsbury's a fare la spesa. Roger è solare. Non ha i cali d'umore di Sampras e lega con tutti i suoi colleghi. Se è Schumacher nel perfezionismo […], è Maradona nei rapporti umani. Tutti gli riconoscono, oltre all'immensa classe, anche umanità, gentilezza dei modi, assenza di arroganza. Caratteristiche che non si conquistano con l'allenamento, ma con l'educazione.”

Roberto Perrone (1957) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da Federer, è partita la caccia a Sampras https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2005/luglio/05/Federer_partita_caccia_Sampras_co_7_050705002.shtml, Corriere della sera, 5 luglio 2005, p. 47.

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“Il mio rapporto con Mina? Tutto comincia per caso e con una lite. Siamo nel 1967, io lavoro in pubblicità, come regista di Caroselli, e lei (che aveva esordito sui teleschermi otto anni prima) è già una star televisiva resa familiare da programmi come Il Musichiere e Studio Uno. La Barilla punta su di lei per lanciare una pasta. A Roma mi colpiscono le sue mani, lunghe e affusolate, che muove in modo particolare, tutto suo. Allora invento lo spot in cui Mina accarezza lentamente i rigatoni. Passano pochi secondi e litighiamo. Per una divergenza su un’inquadratura. Io le chiedevo di camminare sul tapis roulant e alzare un braccio. “Perché, di grazia, dovrei fare questo?”, domanda lei ironica. “Di grazia”, replico io, “sta a significare come se lei portasse un piatto di spaghetti a tavola”. Mina si indispettisce: “Preferisco il suo predecessore. Era un vero signore”. “Forse con le vere signore”, replico stizzito. Insomma la ragazza si rivela, oltre che sexy, anche di temperamento forte. Fanno da pacieri Antonello Falqui e l’agente di Mina, Elio Gigante, che era stato mio amico d’infanzia. Qualche giorno dopo lei mi telefona per invitarmi a casa sua in via Emanuele Filiberto a Milano. Ci arrivo con una rosa. Così comincia la nostra amicizia.”

Paolo Limiti (1940–2017) paroliere, conduttore televisivo e produttore televisivo italiano

dall'intervista di Salvatore Giannella [//www.giannellachannel.info/2017/07/05/quando-paolo-limiti-mi-racconto-mina-e-febbre-del-sabato-sera/ "Quando Paolo Limiti mi raccontò Mina e la febbre del sabato sera"] per "I nomi di Oggi", 2009

“Hafez Assad non è Anwar Sadat. È un capo arabo di un'altra pasta ed è l'esponente di una minoranza religiosa (alauita) alla quale verrebbe esponente di una minoranza religiosa (alauita) alla quale verrebbe difficilmente perdonata quell' eresia. Non verrebbe perdonata soprattutto dalla maggioranza sunnita, in particolare dai fratelli musulmani. I quali hanno subìto persecuzioni e massacri da quando Assad è al potere.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano

Variante: Hafez Assad non è Anwar Sadat. È un capo arabo di un'altra pasta ed è l'esponente di una minoranza religiosa (alauita) alla quale verrebbe esponente di una minoranza religiosa (alauita) alla quale verrebbe difficilmente perdonata quell'eresia. Non verrebbe perdonata soprattutto dalla maggioranza sunnita, in particolare dai fratelli musulmani. I quali hanno subìto persecuzioni e massacri da quando Assad è al potere.

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“La Pasta Combattenti? Si mangia con la baionetta!”

Marcello Marchesi (1912–1978) comico, sceneggiatore e regista italiano

Pasta Combattenti: p. 569

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“In tutta Italia saremo al massimo in dieci a non amare il mare, il calcio e la pasta.”

Tommaso Labranca (1962–2016) scrittore, autore televisivo e conduttore radiofonico italiano

Retrovirus, 31/2009
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