Frasi su potere
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“[…] così come in quasi tutte le opere della Valduga, il rigido schema metrico, costituito dall'alternarsi obbligato di rime e misure sillabiche, serve all'autrice per poter incanalare la piena sensuale che traspare dalle sue composizioni poetiche e per attenuare il suo lessico estremamente crudo ed erotico.”

Luigi Baldacci (1930–2002) critico letterario italiano

in Nota introduttiva a Patrizia Valduga, Medicamenta e altri Medicamenta, Collezione di poesia, Torino, Einaudi, 1989 ISBN 8806116185
Citazioni di Luigi Balducci

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“Incoraggiamo con forza gli sforzi dell'Albania nel suo impegnativo percorso di avvicinamento all'Unione Europea. Auspichiamo vivamente che siano soddisfatte da Tirana le priorità stabilite dalla Commissione europea nel 2010 e siamo pronti a valorizzare con i nostri partner i progressi compiuti. Ci rallegriamo dei recenti positivi sviluppi sul cammino delle riforme evidenziati dal Commissario europeo per l'Allargamento, Štefan Füle, durante e dopo la sua visita a Tirana. Il nostro comune obiettivo è quello della concessione da parte dell'Unione Europea all'Albania dello status di Paese candidato all'adesione entro la fine di quest'anno. Il nostro sostegno non si basa su un approccio fideistico o una concezione visionaria. Esso deriva dalla constatazione che l'esclusione dell'Albania dall'Unione Europea non è giustificata da una diversa connotazione culturale, storica o geografica. E si basa anche sulla salda convinzione che l'adesione dell'Albania, la cui linea di politica estera nell'area balcanica è stata tradizionalmente improntata a grande moderazione, farebbe gli interessi di sicurezza e stabilità dell'Italia. È in Europa, nel progetto di piena integrazione di tutti i Balcani Occidentali, che le differenze etniche potranno trovare piena composizione. La dirigenza albanese sa di poter contare in questa sua missione sul ruolo di raccordo e di stimolo che l'Italia svolge all'interno dell'Unione Europea. Noi siamo stati e continueremo a essere i primi difensori dell'Albania in Europa.”

Giulio Terzi di Sant'Agata (1946) diplomatico e ambasciatore italiano

Origine: Citato in Intervento del Ministro Terzi al Forum Economico: "Albania in Europa, nuove opportunità di cooperazione economica e industriale per le imprese italiane" http://www.esteri.it/MAE/IT/Sala_Stampa/ArchivioNotizie/Interventi/2012/05/20120507_ForumEconomico.htm?LANG=IT, Esteri.it, 7 maggio 2012.

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“Vi sono alcuni che hanno avuto la fortuna di essere introdotti nella conoscenza delle Scritture fin dalla tenera infanzia e sono stati nutriti talmente bene col cibo offerto loro dalla santa Chiesa da poter essere promossi, con l'educazione appropriata, ai più alti ordini sacri.”

Rabano Mauro teologo tedesco

Origine: citato in Benedetto XVI, udienza del mercoledì del 3 giugno 2009 http://www.va/holy_father/benedict_xvi/audiences/2009/documents/hf_ben-xvi_aud_20090603_it.html

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“N[ives]: [Sul rapporto con il marito Romano Benet] L'amore portato qua sopra, l'amore esposto a queste forze furiose di natura, l'amore da trascurare per poi ritrovarlo al suo posto […] è la cosa che ho in più rispetto alle scalatrici che in questi anni hanno tentato e tentano come me di toccare le maggiori altezze del pianeta. L'amore nostro è la forza che mi ricarica per semplice contatto, che spinge ancora quando non ho più fiato, perché so che c'è lui con me là sopra, e così continuo. L'amore nostro è il mio combustibile, un'energia pulita. Se mi riuscirà di completare il giro dei quattordici ottomila, sarà per questo amore. Altre prima di me sono cadute sulle stesse montagne, desiderate con più forza della vita stessa. Io non sono migliore, più brava di loro, però ho Romano con me, ho l'amore, non l'ho lasciato a casa ad aspettarmi, a logorarsi d'ansia. Quassù ho con me la famiglia, sono una lumaca che va con il suo guscio. Questa nostra formazione annodata mi fa credere di poter riuscire. Lui ce la farebbe anche da solo, ma in due, con me, per lui è più bello, più goduto. Pure per me è così, però con la certezza che senza di lui mi mancherebbe la volontà, più che la forza. […] Però così come siamo forti, siamo fragili il doppio. Senza uno di noi, l'altro non può. Noi siamo quest'impresa in comune di scalare, non possiamo accettare altro formato. Non è un patto, non l'abbiamo scritto e nemmeno detto. È così. Esistono cose semplici e dure che non serve dirsi.”

Erri De Luca (1950) scrittore, traduttore e poeta italiano

Origine: Sulla traccia di Nives, pp. 55-56

“Una cosa ha saputo fare, la politica… Occupare gli spazi di potere. E questo è un male: la cultura dev'essere apolitica.”

Rosellina Archinto (1933) editore italiana

citato in Corriere della sera, 19 febbraio 2009

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“[Sulla tessera del tifoso] […] Mi sembra di vedere una limitazione alla libertà individuale. Detto in altri termini, e per puro comodo, immaginiamo di dividere i tifosi in bravi e cattivi. I cattivi identificati, in teoria, sono già soggetti a Daspo, quindi schedati e controllati. Ma che bisogno c'è di schedare quelli bravi? Questo è il punto. Mentre i bagarini continuano a fare buoni affari e se ne fanno un baffo del biglietto individuale, mentre i non cattivi, fino a prova contraria, ma un po' agitati si muovono comunque, poi si vedrà, vorrei che qualcuno mi spiegasse perché un cittadino incensurato, senza precedenti specifici, non è libero di muoversi nel suo paese e di andare allo stadio pagando un biglietto e basta, come si fa nel resto del mondo. Se poi delinque, ci pensi la polizia. Trattare i bravi da cattivi, tanto sappiamo che sono bravi, non è fascismo, è piuttosto una gestione abbastanza ottusa del potere. Si seppellisce così, senza un fiore, la domenica della brava gente che i coltelli li usa solo in trattoria, prima o dopo la partita. Si colpiscono i diritti di una stragrande maggioranza per limitare gli eventuali danni di un' esigua minoranza. Se questo è normale, ditelo voi. A me non pare. Se la libertà di movimento passa per una schedatura (questo è, né più né meno), a me pare condizionamento di libertà. C'è per caso un costituzionalista che ha qualcosa da dire?”

Gianni Mura (1945) giornalista e scrittore italiano

23 agosto 2009
la Repubblica

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“La situazione è delirante, | è come la naia dove | chi più aveva potere più era ignorante.”

Caparezza (1973) cantautore e rapper italiano

da Nessuna razza, n. 2
Verità supposte

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“Nei salotti TV | figuranti stolti fanno più | ascolti di molti programmi colti, | tant'è che tanti li han tolti dando potere a spalti di giudicanti.”

Caparezza (1973) cantautore e rapper italiano

da L'età dei figuranti, n. 11
Verità supposte

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“Io ero venuto [al potere] per portare a compimento la lotta, non per uccidere la gente. Anche adesso, può vederlo. Sono forse una persona selvaggia? La mia coscienza è pulita.”

Pol Pot (1925–1998) politico e rivoluzionario cambogiano

Citazioni tratte dalle interviste
Origine: Citato in Antonio Scuteri, La tranquilla coscienza del dittatore Pol Pot http://www.repubblica.it/www1/fatti/cambogia/inte/inte.html, Repubblica.it, 22 ottobre 1997.

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“La rivoluzione non è il potere, è la trasformazione del potere.”

Fausto Bertinotti (1940) politico italiano

Citazioni tratte da interviste

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“Il vero potere Gelli diceva che lo deteneva chi ha i mezzi di informazione e Berlusconi era la tessera 1816 della P2 di cui Gelli era a capo. E prima di Gelli, se ricordo bene, era un principio espresso dal nazista Goebbels.”

Umberto Bossi (1941) politico italiano

Origine: Dall'intervento alla Camera dei Deputati del 24 gennaio 1995; citato in Gianna Fregonara, "Bossi traditore". Berlusconi Goebbels" https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1995/gennaio/25/Bossi_traditore_Berlusconi_Goebbels__co_8_9501251194.shtml, Corriere della Sera, 25 gennaio 1995, p. 2.

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“Abbiamo il dovere morale di liberare il nostro popolo da questa Italia schiavista. Il potere colonialista imbecille non capisce che il popolo aspetta solo il momento per attaccare, e quel momento verrà.”

Umberto Bossi (1941) politico italiano

dall'intervento durante la manifestazione leghista davanti alla prefettura di Bergamo, 8 dicembre 2007; citato in «Il nostro popolo pronto ad attaccare» http://www.corriere.it/politica/07_dicembre_08/bossi_momento_attacco_183b1bbe-a57c-11dc-87a0-0003ba99c53b.shtml, Corriere della sera, 8 dicembre 2007

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“Ho imparato che i giudici non vanno criticati. Sono un potere molto forte e geloso della propria autonomia.”

Giampaolo Pansa (1935–2020) giornalista, saggista e scrittore italiano

Il Bestiario
Origine: Da La minestra non scende dal cielo http://www.ilriformista.it/stories/Prima%20pagina/316417/, 18 dicembre 2010.

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“Cessati l'assalto al potere e la smania del predominio, si vide che dovunque si stabilivano automaticamente la giustizia e la pace.”

Dino Buzzati (1906–1972) scrittore italiano

da La lezione del 1980
Il colombre e altri cinquanta racconti

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“C'è la Juventus di mezzo… la Juventus di mezzo, cioè il potere.”

Orlando Portento (1947) autore televisivo, conduttore televisivo e personaggio televisivo italiano

da La Fattoria, puntata 15 febbraio 2006

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“Il Paese è con me, ma un pezzo del Paese no, e me ne sono fatto una ragione: il Paese delle rendite e dei poteri forti, e quello dei fannulloni, che spesso stanno a sinistra.”

Renato Brunetta (1950) economista e politico italiano

Origine: Citato in Corriere della sera http://www.corriere.it/politica/08_novembre_16/brunetta_dipendenti_fannulloni_miracoli_sinistra_epifani_358e2706-b3ea-11dd-804b-00144f02aabc.shtml, 16 novembre 2008.

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“Voglio essere madre. Non so ancora quando e come ma i bambini mi piacciono, sono innamorata dei miei nipotini e dei figli delle mie amiche, prima o poi tocca anche a me! Per ora sono piena di sogni nel cassetto, uno è poter è fare questo lavoro tutto la vita e giuro che non è semplice.”

Carolina Crescentini (1980) attrice italiana

Origine: Citato in A. Arcolaci, [//www.vanityfair.it/show/cinema/12/10/03/carolina-crescentini-la-famiglia-perfetta-di-paolo-genovese-set-foto Sul set con Carolina Crescentini: «La famiglia perfetta? Dove si ride»], VanityFair.it, 3 ottobre 2012.

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“La naturale tendenza dell'Io che si sviluppa è quella di riconoscersi ogni potere decidente su se stesso e sul mondo circostante.”

Silvia Montefoschi (1926–2011) medico, biologo e psicoanalista italiana

Opere. Vol. 1: Il senso della psicoanalisi. Da Freud a Jung e oltre.

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“Non potevo fare a meno di pensare alle differenze tra la mia vita di New York, piena di cibo e comodità, e la vita che conducevano i miei famigliari in Somalia. In Occidente la maggior parte della gente possiede così tante cose da perderne il conto. Era probabile, invece, che i miei genitori potessero contare a una a una tutte le loro cose, e il cibo era difficile da reperire; eppure erano felici e di buon umore. Per la strada la gente sorrideva e conversava. Credo che gli occidentali cerchino di riempirsi di roba nel tentativo di colmare un vuoto. Tutti sono in cerca di qualcosa. Cercano nei negozi e nella televisione. Una volta dei tizi mi hanno mostrato una stanza della loro casa destinata alle candele per le preghiere la meditazione. Un'intera stanza solo per le candele. Qui dovevamo pigiarci l'uno contro l'altro per poter stare tutti insieme: continuavamo a ringraziare Allah per essere tutti insieme. In Somalia non abbiamo posti particolari per pregare, preghiamo anche per salutare qualcuno: «Che Allah sia con te.» A New York tutti tutti dicono «Hello!». Che cosa significa? Nulla, che io sappia, è solo un modo di dire. La gente dice: «Have a good day», buon giorno, ma anche quello è solo un modo di dire. In Somalia diciamo: «Se Dio vuole, ci vediamo dopo.»”

Waris Dirie (1965) modella e scrittrice somala

Dio ha voluto e il mio primo giorno in famiglia è stato bello, bellissimo!
Alba nel Deserto

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“Quel versetto si riferisce al patto di A lastu. L'alleanza originaria. Quella che stabilisce l'idea di un "Noi" umano. Dio ci ha radunati – tutti noi: tu, io, i tuoi antenati, la tua progenie, l'umanità passata, presente, futura – e ci ha fatto una domanda molto semplice, e noi – insieme, all'unisono, in quanto razza umana – abbiamo fatto un'affermazione. Lui ci ha chiesto "Sono Io?", noi abbiamo risposto "Sì, sei tu". Abbiamo affermato Dio. Abbiamo dato il nostro consenso, stabilito che dio era Dio. Quell'affermazione ha stabilito anche che noi eravamo Noi. È stato necessario che diventassimo tutti Uno per poter affermare Dio. Ek nuqte vich gul muqdi e, "Tutto è contenuto in Uno". Noi siamo colui che è Dio. È questo che diceva Bulleh Shah. È per questo che ho pieanto quella notte che hai tradotto la sua poesia, perché non avevo mai sentito l'idea espressa così perfettamente. Nella letteratura mistica, l'affermazione del patto di A lastu è chiamata la Prima Testimonianza. È primordiale. È originaria. C'è anche una Seconda Testimonianza, ma viene molto più tardi. È quando ognuno di noi, nella sua esistenza individuale, afferma le sue varie religioni o ideologie o filosofie. Tu, amico mio, metti la Seconda Testimonianza prima e al di sopra della Prima. È sbagliato. È sbagliato perché il vero patto che guida la tua esistenza, quello da cui dovresti essere ossessionato, è al servizio dell'umanità. È per il "Noi". È per Dio. Invece tu te ne vai in giro con il tuo patto – il falso patto – che è al servizio dei soli musulmani, credendoti impegnato nell'opera di Dio. Hai fatto di Dio un socio. L'Islam è il tuo idolo.”

Ali Eteraz scrittore e giornalista pakistano

Ziad
Il bambino che leggeva il Corano

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“Se avessimo potuto dare un premio al miglior attore comico, lo avremmo assegnato a Bush. Ma attenzione: Fahrenheit 9/11 non è un film sul capo della Casa Bianca o sulla guerra, è un'opera sul sistema nel quale stiamo sprofondando, sul potere che ci manipola.”

Tilda Swinton (1960) attrice britannica

da «Nessun verdetto politico, Moore diverte e angoscia» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2004/maggio/24/Nessun_verdetto_politico_Moore_diverte_co_9_040524077.shtml, Corriere della Sera, 24 maggio 2004

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“Dai giorni della sconfitta elettorale Silvio Berlusconi è entrato in una realtà parallela – teatrale o addirittura virtuale – dove si respira la più perfetta assenza di gravità. La quale non riguarda il peso dei corpi, ma quello delle parole e dei fatti. Da allora è diventato maschera, finzione, personaggio. Che con perfetta impunità può dire e disdire senza suscitare più scandalo ("Il governo è illegittimo"; "Sono scomparse un milione di schede"; "I comunisti sono al potere"). Può fare e disfare. Contraddirsi. Sbalordire, ma senza conseguenze. Dire di Enzo Biagi un incredibile: "Lo stimavo come uomo e come giornalista", con l'identica calma di quando, da Sofia, gli attribuì "un uso criminoso della tv" decretandone la sua estromissione fino al licenziamento. Può passare l'intera estate al Billionaire. Frequentare ragazzine e Apicella. Definirsi "Uno statista". E nella giornata di lutto per la signora Reggiani, uccisa a Roma, raccontare barzellette piccanti tra le signore del Bagaglino. Domenica scorsa alla convention dei Circoli di Forza Italia a Montecatini, ha pronunciato l'elogio di Marcello Dell'Utri, pluricondannato dai tribunali di Torino e di Palermo, indicandolo come esempio morale per le nuove generazioni azzurre. Ha difeso la memoria di Vittorio Mangano, il boss morto in carcere, condannato per omicidio, che a metà dei Settanta assunse come fattore a Arcore e che "la domenica serviva messa nella cappella di famiglia". Il giorno prima, davanti ai militanti in nero del nuovo partito di Francesco Storace e Assunta Almirante, la Destra, ha promesso un'alleanza radiosa, mentre la platea in piedi, scandiva "Duce! Duce!", con le braccia tese nel saluto romano. Tutto gli scivola, come acqua sui vetri. Affrancato anche dal (buon) senso. Imperturbabile. E talmente illuminato da risultare invisibile.”

Pino Corrias (1955) giornalista e scrittore italiano

da Silvio, l'incolpevole http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/, 13 novembre 2007