Frasi su signora
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“[…] la scuola veneziana risulta trovarsi in una situazione eccellente, assai quotata in Italia; ma tra tutti quei "virtuosi", ce ne son pochi o punti che ci convincono. Passiamo in rassegna, se volete, questi signori. 1° Canaletti, Pittore di Vedute, lunatico, intrattabile, "Baptistisé", che vende un quadro da collezione (giacché non ne esegue d'altro genere) fino a 120 zecchini, e che s'è impegnato per quattro anni a non lavorare che per un mercante inglese, chiamato Smitt. Da scartare.”

Carl Gustaf Tessin (1695–1770) politico, collezionista d'arte e mecenate svedese

dalla Lettera a C. Horleman, 16 giugno 1736
Origine: Citato in Canaletto, I Classici dell'arte, a cura di Cinzia Manco, pagg. 181 - 188, Milano, Rizzoli/Skira, 2003. IT\ICCU\CAG\0608462 http://opac.sbn.it/opacsbn/opaclib?db=solr_iccu&rpnquery=%2540attrset%2Bbib-1%2B%2540and%2B%2540and%2B%2B%2540attr%2B1%253D13%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522759.5%2522%2B%2B%2540attr%2B1%253D4005%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522classici%2Bdell%2527arte%2522%2B%2B%2540attr%2B1%253D4018%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522rizzoli%252Fskira%2522&totalResult=13&select_db=solr_iccu&nentries=1&rpnlabel=+Codice+Classificazione+Dewey+%3D+759.5+&format=xml&resultForward=opac%2Ficcu%2Ffull.jsp&searchForm=opac%2Ficcu%2Ferror.jsp&do_cmd=search_show_cmd&refine=4005%7C%7C%7Cclassici+dell%27arte%7C%7C%7Cclassici+dell%27arte%7C%7C%7CCollezione%404018%7C%7C%7Crizzoli%2Fskira%7C%7C%7Crizzoli%2Fskira%7C%7C%7CEditore&saveparams=false&&fname=none&from=11

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“[Macalda Scaletta e Alaimo da Lentini durante l'accoglienza riservata da Messina a Pietro III d'Aragona] Così lo accompagnarono al palazzo imperiale con grandissimo gaudio, sicché parea che Dio fosse sceso in terra su loro. Nella città era un prode uomo, capitano molto sperimentato e valente e che appellavasi messer Alaimo; aveva questi una mogliera molto bella e gentile, e valente del cuore e del corpo; larga nel donare, e, quando n'era luogo e tempo, valea nell'arme al par d'un cavaliero, e tutti i giorni scorreva con trenta cavalieri armati la città e la guardava, e capitanava le genti che doveano combattere alle mura e negli altri siti dove maggiore facevasi il bisogno. Quando la donna vide il re, né mai avealo innanzi veduto, ne rimase innamorata come di colui che era valente e aggraziato signore, non già per cattiva intenzione. Poiché il re ebbe preso alloggio nel suo palazzo, e i cavalieri e l'altra gente furono entrati in città, si apparecchiarono le mense, e il re, lavatosi le mani, si assise al convito con tutti i cavalieri, e tutti allegramente mangiarono. E messer Alaimo da Messina stette a mensa col re e con madonna sua mogliera; e poi servirono il re quanto meglio potettero, cosicché la donna non si staccò dal re, né quando andava cavalcando, né quando tornava a casa; e corteggiavanlo e facevangli tante gentilezze quanto più sapeano ella, il marito e tutti gli abitanti della città. Indi a poco videro giugnere a Messina ventidue galee e quattro taride del re molto riccamente armate di remi; e quei che v'erano sbarcarono e si rinfrescarono di tutto ciò che aveano bisogno. E il re facea dar loro prodigamente pane, vino e carne.”

Bernat Desclot cronista catalano

cap. XCVI, pp. 840-41
Origine: In una prima redazione della Crònica, gli attributi di Macalda erano «leale (leyal) e gentile». In seguito, il «leyal», non più utilizzabile in maniera neutra dopo la caduta in rovina per presunte istigazioni e complotti, fu rimosso e sostituito con «bella» (Ferran Soldevila i Zubiburu, Pere II el Gran: el desafiament amb Carles d'Anjou, Estudis Universitaris Catalans, IX (1915-1916). Monografia pubblicata in ritardo, con separata tiratura, il 1919 (ora in: Ferran Soldevila i Zubiburu, El desafiament de Pere el Gran amb Carles d'Anjou, Barcelona, 1960)

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“[Su Alessandro Del Piero] È un esempio per il calcio italiano, un esempio per i giovani soprattutto e anche per chi gioca insieme a lui.”

Nicola Legrottaglie (1976) calciatore italiano

Origine: Citato nel programma televisivo Permette Signora, Sky, 4 dicembre 2008.

“Dai giorni della sconfitta elettorale Silvio Berlusconi è entrato in una realtà parallela – teatrale o addirittura virtuale – dove si respira la più perfetta assenza di gravità. La quale non riguarda il peso dei corpi, ma quello delle parole e dei fatti. Da allora è diventato maschera, finzione, personaggio. Che con perfetta impunità può dire e disdire senza suscitare più scandalo ("Il governo è illegittimo"; "Sono scomparse un milione di schede"; "I comunisti sono al potere"). Può fare e disfare. Contraddirsi. Sbalordire, ma senza conseguenze. Dire di Enzo Biagi un incredibile: "Lo stimavo come uomo e come giornalista", con l'identica calma di quando, da Sofia, gli attribuì "un uso criminoso della tv" decretandone la sua estromissione fino al licenziamento. Può passare l'intera estate al Billionaire. Frequentare ragazzine e Apicella. Definirsi "Uno statista". E nella giornata di lutto per la signora Reggiani, uccisa a Roma, raccontare barzellette piccanti tra le signore del Bagaglino. Domenica scorsa alla convention dei Circoli di Forza Italia a Montecatini, ha pronunciato l'elogio di Marcello Dell'Utri, pluricondannato dai tribunali di Torino e di Palermo, indicandolo come esempio morale per le nuove generazioni azzurre. Ha difeso la memoria di Vittorio Mangano, il boss morto in carcere, condannato per omicidio, che a metà dei Settanta assunse come fattore a Arcore e che "la domenica serviva messa nella cappella di famiglia". Il giorno prima, davanti ai militanti in nero del nuovo partito di Francesco Storace e Assunta Almirante, la Destra, ha promesso un'alleanza radiosa, mentre la platea in piedi, scandiva "Duce! Duce!", con le braccia tese nel saluto romano. Tutto gli scivola, come acqua sui vetri. Affrancato anche dal (buon) senso. Imperturbabile. E talmente illuminato da risultare invisibile.”

Pino Corrias (1955) giornalista e scrittore italiano

da Silvio, l'incolpevole http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/, 13 novembre 2007

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“Il Signore commisura a ciascuno i premi ed i carismi dello Spirito in base al nostro proposito.”

Simeone il nuovo teologo (949–1022) monaco e mistico bizantino

Catechesi

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“Son di Prato e vo' esser rispettato.”

Fiorenzo Magni (1920–2012) dirigente sportivo, ciclista su strada e pistard italiano

Origine: Citato in Adriano De Zan, Gentili signore e signori buongiorno, Edizioni Baldini&Castoldi, 1999. ISBN 88-8089-448-X

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“Se solo non lo avessi ingannato | non lo avrebbe fatto. | Perché, Signore, lo hai fatto?”

Amal al-Juburi (1967) scrittrice, poetessa e giornalista irachena

da Il velo dell'inganno, in Non ho peccato abbastanza

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“Signori e signori! E le signore? S'ignorano.”

Raul Cremona (1956) comico, attore e illusionista italiano

Omen

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“[Metafisici] Architetti di diversi mondi ideali campati in aria, dei quali ciascuno, tranquillo, occupa il suo mondo con esclusione degli altri. Noi, dinanzi alla contraddizione delle loro visioni, pazienteremo finché questi signori siano usciti dal sogno.”

Massimo Piattelli Palmarini (1942) professore di scienze cognitive, linguista, epistemologo italiano

Origine: Ritrattino di Kant a uso di mio figlio, Capitolo 3, Come si può conoscere il mondo, p. 64: Kant

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“Tu, quando diffondi l'amore del Signore, sei la buona novella di Dio.”

Madre Teresa di Calcutta (1910–1997) religiosa e beata albanese

Vivi davvero!

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“Signore, siamo qui oggi, e domani ce ne saremo andati.”

Aphra Behn (1640–1689) scrittrice, poetessa e drammaturga inglese

da The Lucky Chance

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“[Un contadino nella I guerra mondiale] Signor tenende… Nuie tante cose nun 'e sapimmo… Nuie simmo ca' per l'avanzata.”

Guelfo Civinini (1873–1954) scrittore, giornalista e esploratore italiano

Il Fante, nel "Corriere della Sera", ottobre 1916, citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 647

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“[Su Giovanni Passannante, dopo l'attentato, poco prima di un pranzo] Signori, pensiamo ai poveri digiuni, andiamo a desinare… anche per un po' di riguardo ai cuochi… che vedete cosa fanno!…”

Umberto I d'Italia (1844–1900) re d'Italia dal 1878 al 1900

Citazioni di Umberto I
Origine: Citato in Giuseppe Galzerano, Giovanni Passannante, Galzerano, 2004, p. 77.

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“Nostra Signora dei Turchi, il primo film dell'autore, attore e regista Carmelo Bene, pone impetuosamente alcuni problemi. Per cominciare, questo: in Italia abbiamo un genio, ce lo meritiamo?”

Oreste del Buono (1923–2003) scrittore, giornalista e traduttore italiano

Origine: Carmelo Bene e Giancarlo Dotto, Vita di Carmelo Bene, p. 272.

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“[Durante il programma Porta a porta:] Attenzione signori, in questo momento vediamo il plastico: vedete con la mia bacchettina.”

Fiorello (1960) showman, imitatore e conduttore radiofonico italiano

Citazioni dal programma radiofonico Viva Radio 2, Imitazioni e personaggi, Bruno Vespa

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“Il signore ha scelto un negro gli affidò la pace | lo mandò in un paese dove non c'è pace.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

da Spiritual per Martin Luther King, 14<sup>a</sup> composizione, p. 64
Ma il cielo è sempre più blu. Pensieri, racconti e canzoni inedite, Canzoni inedite, Primo quaderno

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“Rare tracce di signori | benpensanti e non creduti, | traffichini grossi e astuti, | ricchi, forti e incensurati.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

da Rare tracce, n. 7
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“Così tornai concitato al luogo dove stava seduto Alipio e dove avevo lasciato il libro dell'Apostolo all'atto di alzarmi. Lo afferrai, lo aprii e lessi tacito il primo versetto su cui mi caddero gli occhi. Diceva: "Non nelle crapule e nelle ebbrezze, non negli amplessi e nelle impudicizie, non nelle contese e nelle invidie, ma rivestitevi del Signore Gesù Cristo né assecondate la carne nelle sue concupiscenze”

Agostino d'Ippona (354–430) filosofo, vescovo, teologo e santo berbero con cittadinanza romana

Lettera ai Romani, 13. 13 s. ]. Non volli leggere oltre, né mi occorreva. Appena terminata infatti la lettura di questa frase, una luce, quasi, di certezza penetrò nel mio cuore e tutte le tenebre del dubbio si dissiparono. (12, 30)

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“Ma dove dimori nella mia memoria, Signore, dove vi dimori?”

25, 36
Confessioni, Libro X (Dopo la ricerca e l'incontro con Dio)

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“Io sono stata trattata in un modo indecente, indecoroso, dal signor Benigni. Ha detto delle mostruosità.”

Iva Zanicchi (1940) cantante, conduttrice televisiva e politica italiana

In collegamento da Sanremo con la trasmissione La vita in diretta.

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“Uniamoci, amiamoci, | l'unione e l'amore | rivelano ai Popoli | le vie del Signore.”

Goffredo Mameli (1827–1849) poeta, patriota e scrittore italiano

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“Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!.”

Giorgio Sfranze (1401–1477) generale e storico bizantino

citato in Sergio Berruti, Imperatori. Costantino XI Dragazes, l'ultimo Basileus http://www.imperobizantino.it/Imperatori-art15.htm, citando Caduta di Costantinopoli, 1976

“Fra me e il Despota di Morea il Signor Messer Costantino esisteva una profonda amicizia benedetta da Dio.”

Giorgio Sfranze (1401–1477) generale e storico bizantino

da Paleologo. Grandezza e caduta di Bisanzio