Frasi su tecnico
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“Un tecnico non fa solo la formazione: deve motivare un gruppo e uno staff, relazionarsi con i dirigenti, rappresentare il club sui social e nelle tv, che sono quelle che mantengono l'ambaradan. È un ruolo straordinariamente complesso.”

Hernán Crespo (1975) calciatore argentino

Origine: Dall'intervista di Francesco Saverio Intorcia, Crespo, signore del gol in cerca di salvezza "Ho imparato da Mou l'arte del motivatore" http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-b/2015/12/03/news/crespo_modena-128694319/, Repubblica.it, 3 dicembre 2015.

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“Nelle prime fasi della rivoluzione industriale, gli animali venivano usati come macchine. E altrettanto si faceva con i bambini. Più tardi, nelle cosiddette società post-industriali, gli animali vengono trattati come materia prima. I capi di bestiame destinati all'alimentazione vengono lavorati alla stregua di prodotti industriali. […] Questa riduzione dell'animale […] fa parte dello stesso processo che ha ridotto gli uomini a isolate unità di produzione e consumo. In effetti, durante questo periodo l'atteggiamento nei confronti degli animali spesso prefigurava quello nei confronti dell'uomo. La visione meccanica della capacità lavorativa animale fu in seguito applicata a quella degli uomini. F. W. Taylor, che sviluppò il "taylorismo" studiando il rapporto tempo-moto e la gestione "scientifica" del lavoro industriale, sosteneva che il lavoro dovesse essere «così stupido» e così flemmatico da rendere [il lavoratore] «più simile, per struttura mentale, al bue che a qualsiasi altra specie». Pressoché tutte le moderne tecniche di condizionamento sociale si basano su esperimenti condotti sugli animali. E lo stesso vale per i cosiddetti test attitudinali. Oggi comportamentisti come Skinner rinchiudono il concetto stesso di uomo entro il perimetro di ciò che ricavano dai loro esperimenti di laboratorio sugli animali.”

John Berger (1926–2017) critico d'arte, scrittore e pittore inglese

Perché guardare gli animali?, pp. 12-13
Sul guardare

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“Le lobby religiose agiscono fuori dal Parlamento e in modo occulto. … Non mi hanno mai contattano, anzi hanno una tecnica che non apprezzo: fanno mandare migliaia di mail a tutti i deputati con insulti dicendo che io sono un killer di bambini e un nazista.”

Marc Tarabella (1963) politico belga

Origine: Citato in Aborto, Tarabella: “A Bruxelles le lobby religiose agiscono in modo occulto” http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/03/12/aborto-tarabella-a-bruxelles-lobby-religiose-agiscono-fuori-da-pe-in-modo-occulto/348406/, Il Fatto Quotidiano.it, 12 marzo 2015.

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“[Nel 2016] Sarri che dice: la Juventus è di altra categoria. E De Laurentiis ti paga per dire ste cose? Alibi per i giocatori. È un grande tecnico con la mentalità e la cultura calcistica da terza categoria.”

Paolo Bargiggia (1962) giornalista e conduttore televisivo italiano

Origine: Da twitter, citato in Bargiggia su Sarri: "Mentalità e cultura calcistica da terza categoria" http://www.napolitoday.it/sport/ssc-napoli/bargiggia-vs-sarri-twitter.html, NapoliToday.it, 2 ottobre 2016.

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“[Su Orazio Costa] Mi ha fatto capire proprio la necessità di fare di se stessi uno strumento per poter poi suonare la musica che si vuole suonare, perché sennò da sola può uscire per caso, invece noi dobbiamo essere totalmente padroni della tecnica.”

Roberto Herlitzka (1937) attore italiano

Origine: Da un'intervista di Andrea Esposito, Roberto Herlitzka: L'attore è come uno strumento musicale, Fanpage, 27 novembre 2014. Video disponibile https://www.youtube.com/watch?v=w2uWjbi6Lwo su YouTube.com.

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“L'amante ideale è l'uomo al quale una donna può insegnare qualcosa, non uno specialista dell'arte d'amare, né un professionista fiero della sua preparazione tecnica. (da L'amante degli anni trenta”

Mae West (1893–1980) attrice statunitense

Goodness had nothing to do with it), traduzione di Laura Morel, Edizioni del borghese, Milano, 1961

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“Che cosa, in effetti, può trattenere un essere umano da un gesto di solidarietà che, oltretutto, non "costa" nulla, visto che ciò che viene donato non ha più, per il donatore, alcuna utilità? Ho formulato apposta la domanda in un modo così semplicistico e brutale per suggerire che la risposta – non dico la giustificazione – è da cercare su un piano che non è né quello della conoscenza razionale né, tantomeno, quello del buon senso. A nessuno di noi, credenti o non credenti, è estraneo il sogno della resurrezione dei corpi: un sogno che non riguarda tanto il nostro, di corpo (del quale, del resto, è difficile se non impossibile immaginare la non – più – esistenza), quanto quello delle persone che abbiamo amato e che non ci sono più. Fra credenti e non credenti c'è, in questo, una sola anche se, certamente, essenziale differenza: che ciò che per i secondi è un sogno, per i primi è una speranza o, almeno, la volontà di una speranza. E io credo che da questo sogno o da questa speranza discenda il desiderio struggente di "salvare" non, ripeto, il proprio corpo, ma quello dei propri cari appena scomparsi, di difenderne l'integrità, di sentire come un ulteriore strazio, come un'ulteriore separazione, come un'ulteriore perdita il fatto che esso venga immediatamente – e, come la scienza e la tecnica esigono, a morte cerebrale accertata, ma a cuore ancora battente – lacerato, diminuito, privato di sé.”

Giovanni Raboni (1932–2004) poeta, scrittore e giornalista italiano

Origine: Da Trapianti e coscienza https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2000/aprile/01/TRAPIANTI_COSCIENZA_co_0_0004012997.shtml, Corriere della Sera, 1 aprile 2000, p. 11.

“Credo che la sua uscita sia un fatto tecnico, d'altronde certe divergenze [con Erick Thohir] erano già emerse da tempo. A Moratti va riconosciuto un grande amore per l'Inter, talmente forte da avergli fatto accettare una cosa un pó folle, come lo scudetto che non ha vinto.”

Andrea Agnelli (1975) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Juve, Agnelli: "Moratti, per l'Inter un amore...folle" http://mobile.sportmediaset.it/checkexistpage.shtml?/calcio/juventus/2014/articoli/1049566/juve-agnelli-moratti-per-l-inter-un-amore-folle-.shtml, Sportmediaset.it, 24 ottobre 2014.

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“Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica aeronautica, il calabrone non può volare a causa della forma e del peso del proprio corpo, in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare.”

Igor' Ivanovič Sikorskij (1889–1972) pioniere dell'aviazione russo

Origine: Citato in Beppe Grillo, Schiavi moderni. Il precario nell'Italia delle meraviglie, BeppeGrillo.it, 2007, p. 114

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“Il mio calcio è fatto così: 47 per cento di tecnica, 30 per cento di condizione fisica, 23 per cento di psicologia.”

Franco Scoglio (1941–2005) allenatore di calcio italiano

Origine: Palla lunga e pedalare, p. 36

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“I termini più comuni hanno mutato senso: le imprevedute crescite spaziali, scientifiche, tecniche, economiche, hanno operato una trasformazione radicale nel significato dei termini più comuni del linguaggio ideologico”

Giorgio La Pira (1904–1977) politico italiano

e, perciò, politico
Citato in LaPira.org http://www.lapira.org/index2.php?file=news&form_id_cat_notizia=72

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“Il rigore è una prestazione agonistica significativa. Richiede doti tecniche, psicologiche, fisiche. Chi tira bene un rigore, chi lo para, soprattutto alla fine dei 90', mostra più resistenza alla fatica, allo stress.”

Franco Carraro (1939) dirigente sportivo e politico italiano

dall'intervista di Giuseppe Smorto, Un'idea di rigore http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/06/09/un-idea-di-rigore.html, la Repubblica, 9 giugno 1987

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“Spero che in circa due anni avremo completato le ispezioni e rispettato tutti i criteri tecnici per entrare nell'area di Schengen … Non vogliamo che i cittadini lascino la Croazia, ma che almeno abbiano la scelta su dove lavorare e stabilire la propria impresa, come gli altri cittadini europei.”

Kolinda Grabar-Kitarović (1968) politico croato

Origine: Citato in Croazia nell’Eurozona non prima del 2020 http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2015/04/30/news/croazia-nell-eurozona-non-prima-del-2020-1.11336133, Il Piccolo.it, 30 aprile 2015.

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“Di qui l'allarme, finalmente, preso sul serio. Ma di qui anche la necessità di capire che il rientro nell'ambito della respirazione regolare comporta non solo un rallentamento quantitativo, ma una "mutazione" vera e propria, qualitativa, della crescita: una trasformazione dalla formula "di tutto di più" alla formula "meno ma meglio" alla quale tutta la struttura tecnica e, soprattutto, socio e psicologica è totalmente impreparata. Ciò comporta la realizzazione di quello stato stazionario (che non è affatto uno stato statico, come un lago aperto non è uno stagno chiuso) che era considerato dagli economisti classici come l'inevitabile esito di una impossibile crescita continua, che procede oggi al ritmo catastrofico dell'interesse composto. Il senso positivo dell'allarme climatico è questo. L'emergenza di una scarsità assoluta che si credeva confinata in un futuro indistinguibile è lì, di fronte a noi. Il problema ambientale diventa non aspirazione poetica, ma, dapprima, problema energetico, quello del passaggio dalle energie non rinnovabili sprofondate nel sottosuolo a quelle rinnovabili che inondano con la luce solare la superficie della Terra; e conseguentemente problema economico, di scala sostenibile della produzione; e infine problema culturale e morale di dislocazione dei bisogni e dei desideri dal consumo distruttivo alla creatività attivistica, dal privatismo aggressivo all'individualismo sociale.”

Giorgio Ruffolo (1926) politico, giornalista e saggista italiano

da Uomini e farfalle, L'espresso, n. 28, anno LIII, 19 luglio 2007, p. 107

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“[Ad un lettore che le chiede cosa pensa degli "associazionismi"] Ci si associa da sempre. Per andare a caccia, per attraversare i mari alla ricerca di nuove terre. E senza associarsi non si vede come i mastri scalpellini delle Alpi Apuane avrebbero potuto scavare il marmo da consegnare a Michelangelo o come le splendide individualità tecniche di un Rossi, Conti o Cabrini, avrebbero potuto esplodere nella corale vittoria di un Mondiale senza paragoni. Ci si associa perché l'uomo è "animale sociale". Esageri, dunque, nel contestare il dato di fatto. Ma se ti riferisci agli "…ismi", al passaggio dal naturale bisogno umano di sentirsi associato all'istituzionalizzazione del senso di appartenenza che porta al gruppo etichettabile e marchiato, posso avvicinarmi alla tua diffidenza. Per arrivare al gruppone non basta la somma di un migliaio indistinto: occorre la comunanza di reciproche unità che esistono a priori e che, forse, nell'accostarsi e nel mescolarsi, potenziano un'identità già costituita. Nella liquidità contemporanea si è privilegiato il "social" al "personal". E ci si illude di essere associati. Ma occorre una notevole dose di fortuna per ritrovare un pensiero che sia espressione di un io potente, districandosi tra foto di costumini estivi o tutine da sci, postate con intento ammiccante per il pubblico virtuale, in un casino totale di scosciamenti e di inni al fancazzismo. No, almeno in un gruppo fisico ci si può ancora guardare in faccia.”

Mina (cantante) (1940) cantante italiana

dalla rubrica "Mina per voi" http://minapervoi.vanityfair.it/2015/01/12/viviamo-in-una-societa-in-cui-si-e-privilegiato-il-%E2%80%9Csocial%E2%80%9D-al-%E2%80%9Cpersonal%E2%80%9D/#more-2145, 12 gennaio 2015
Citazioni di Mina

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“Per me Roger è il migliore di tutti i tempi. Io sono un purista del tennis, un amante della tecnica e del belvedere, e vederlo giocare è sempre un piacere. Lui è stato la sintesi fra alcuni colpi classici e la potenza richiesta dal tennis moderno. Tanti oggi sono monodimensionali, Roger ha avuto sempre una marcia in più, anzi una dimensione in più. Per essere il più grande non importa quanto vinci, ma come giochi.”

José Higueras (1953) tennista e allenatore di tennis spagnolo

Origine: Citato in Davide Uccella, Higueras: "Federer è il più grande: vince meno ma gioca meglio" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2013/10/01/958983-higueras_federer_grande_vince_meno_gioca_meglio.shtml, Ubitennis.com, 1 ottobre 2013.

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“A lui non frega nulla di Eluana. A lui interessa affermare il principio che una sentenza definitiva può essere ribaltata per decreto, o per legge ordinaria, o per legge costituzionale. A lui non frega nulla della vita e della morte. A lui interessa compiacere il Vaticano con un decreto impopolare ma a costo zero, fatto già sapendo che il Quirinale non lo firmerà, dunque senza pagare alcun prezzo di impopolarità. A lui non frega nulla delle questioni etiche. A lui interessa coprire il colpo di mano contro la giustizia e la civiltà: i medici trasformati in questurini e delatori contro i malati clandestini; le ronde illegali legalizzate; le intercettazioni legali proibite; gli avvocati promossi a padroni del processo, che faranno durare decenni convocando migliaia di testimoni inutili per procacciare ai clienti ricchi l'agognata prescrizione; i pm degradati ad «avvocati dell'accusa», come negli stati di polizia, dove appunto la polizia, braccio armato del governo, fa il bello e il cattivo tempo senza controlli della magistratura indipendente; dulcis in fundo, abolito l'appello del pm contro l'assoluzione o la prescrizione in primo grado, ma non quello del condannato (non hai vinto? Ritenta, sarai più fortunato), sempre all'insegna della «parità fra difesa e accusa». Tutte leggi incostituzionali che, dopo il no del Quirinale al decreto contra Eluana, hanno molte possibilità in più di passare. Per giunta, inosservati. Parlare di colpo di Stato è puro eufemismo. E poi, che sarà mai un colpo di Stato? Se la Costituzione non lo prevede, si cambia la Costituzione.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

Tecnica di un colpo di Stato, 11 febbraio 2009
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“[…] il progresso economico e sociale equo si può ottenere solo congiungendo le capacità scientifiche e tecniche a un impegno di solidarietà costante, accompagnato da una gratuità generosa e disinteressata a tutti i livelli.”

Papa Francesco (1936) 266° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Citazioni tratte da discorsi, Ai membri del consiglio dei capi esecutivi per il coordinamento delle nazioni unite http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2014/may/documents/papa-francesco_20140509_consiglio-nazioni-unite.html, 9 maggio 2014

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