Frasi su terra-terra
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“In Africa, dovunque crescano i baobab ci sono anche miti che spiegano la strana forma dell'albero. molte di queste leggende raccontano che il baobab è stato conficcato nel terreno a testa in giù, con le radici per aria. In Zimbabwe si racconta che, per via dei suoi molteplici usi, il baobab fosse diventato molto presuntuoso e che prendesse in giro tutti gli animali. ogni volta che Dio creava un nuovo essere vivente, il baobab lo criticava: la iena era brutta, la zebra buffa, la cicogna deforme. Stanco di questi commenti, Dio lo strappò dalla terra. Ma non voleva distruggere quell’albero così particolare, così lo inilò nella terra a testa in giù. Da allora il baobab non dà più fastidio. Un altro mito racconta che tanto tempo fa gli dèi piantarono il baobab nel bacino del fiume Congo. L’albero, però, si lamentava del clima, troppo caldo e umido. Gli trovarono posto sulle montagne della Luna, in Uganda, ma protestò perché aveva poco spazio. Allora gli fu assegnato un posto caldo e asciutto nella savana. A quel punto, però, il baobab pretendeva di avere un tronco possente per distinguersi. Il suo desiderio fu esaudito, ma arrivò subito una nuova richiesta: una corteccia morbida e frutti vellutati. Anche questa fu soddisfatta. All'ennesima pretesa, quella di avere fiori d’oro, la misura era colma: gli dèi lo strapparono dalla terra e ce lo inilarono a testa in giù. Da allora nessuno ha più sentito il baobab lamentarsi.”

David Signer (1964) etnologo, giornalista e scrittore svizzero
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“Sempre bella e c'è un perché | questa gente le vuol bene | questa gente è come me | poi mi prende l'emozione | per Firenze che sta la | per Venezia che si muove | e l'eterna Roma è qua | Italia Italia | di terra bella e uguale non ce n'è”

Mino Reitano (1944–2009) cantautore, compositore e attore italiano

da Italia Italia, 1988
Singoli
Origine: Inclusa nel singolo Italia (1988). Testo di Umberto Balsamo.

“Mare infinito
Il mare oggi mi vede, il mondo gira con i suoi pianeti e stelle cosmiche accese da luci laser e scie di fuoco in un cielo spento da fontane di acqua di luce senza limiti nell'infinito eterno.
Un giorno vicino mi guarderai ma io non riuscirò più a vederti perché sarò anni luce da te.
Le prospettive dei progetti e cantieri eretti da palazzi vetrati di specchi creano cloni di individui che si riproducono di continuo e nuovi mondi si formano con città, mari, soli artificiali.
Passato presente futuro
Il centro del mondo con melodie di note vibrano lungo le orbite dell'infinito, accompagnati da scie di cavalli dorati e trasparenti delfini pesci, balene, elefanti sospesi nell'aria che galleggiano nel cielo in folli corse
Rivedo tutti dappertutto e alzo gli occhi al cielo portando in alto la terra e formano un paradiso gigante.
Volo leggero e non vedo più nulla e il pensiero volge è affonda tra i tuoi magnifici occhi che in rilievo manifestano gioia e sorrisi, un bagno caldo di emozioni spensieratezza tra la luce del tuo dolce sguardo che conquista ed attrae, perché spaziale e le tue orbite di energia fulminante corrono attorno ad emozioni trasparenti illuminando il desiderio.
Mi inondi di amore con tua aurea di pace e benessere sento i brividi quando il tuo sguardo mi scalda e lievito in alto proteggendo e assaporando la tua freschezza delicata che mi inebria
Sento vibrare la tua voce quando ti lascio e i sorrisi contagiosi che mi esaltano dentro quegli occhi profondi c'è un oceano di saggezza che corre via e mi sfuggono. Onde pacifiche di piacere da assaporare dolcemente senza fine e gustare il tuo profumo che si scioglie tra le mie labbra pallide
Tu plachi la mia sete come neve che si scioglie in bocca, con un sussurro, un suono che sale dentro me, fino in fondo per sentire la tua musica così soave attraversare il mio animo che inebriano il respiro fondendo il cuore con passione.

RUGIADA DI LACRIME
Dammi la forza di piangere perché mi celo in una rugiada di lacrime di verità, in questo fiume che sfocia nella ipocrisia dell'inganno, dammi il coraggio per uscire da compromessi e umiliazioni e di iniziare da dove non sono mai partito, cancellando tutto il presente perché il domani non esiste e il passato non ritorna, ma vive solo attraverso ai ricordi ormai irraggiungibili, che costruiscono la nostra vita in frammenti che non riconosciamo. Corro per raggiungere un obiettivo perso in partenza che non riesco più a vedere ma esiste, impedito dallo sconforto, e malvagità è una routine obbligata, non mi apre la mente per nuovi orizzonti e crollo travolto dagli eventi…
Si può ottenere indipendenza, autonomia nella libertà interiore fuori dagli schemi imposti e attendo quel viaggio per staccarsi da impedimenti forzati mentali che impediscono e limitano i pensieri e la capacità di creare la vita a cui si aspira e non quella degli altri tesi a rubarti la tua anima, creatività ed originalità. Ti vengo a cercare per parlarti, per curarmi attraverso il tuo spirito, candido che illumina il cuore e colora il buio attraverso occhi spenti da egoismo e subordinazione. Ti cerco al di sopra di tutto dove hai il potere di controllare con il vento e calore che emani la forza di un incantesimo tra giorno e notte giocando con il cosmo e nuotando immergendosi nel sole sciogliendo il ghiaccio della crudeltà. Ti cerco tra le nuvole che piangono la tua bontà di salvezza e accecato dalle guerre, doni pace correndo nelle orbite attorno all'infedelta'. Vivi in ogni cuore ma siamo morti dentro senza gratitudine. Ti cerco nel mare che crea la vita ma tu sei l'infinito incontaminato ma stringo ogni misera molecola che ti compone. Bevo il tuo nettare nella pioggia infinita. Ti trovo tra il canto dei passerotti e il volo di aquile lontane e in stormi migratori a caccia di sopravvivenza a causa di crudele polvere nera creata dal progresso. Sento l'erba e il profumo degli alberi che crescono formando linfa e non carbone. Ti raggiungo ovunque e ti sento dentro annulli le solitudini e i falsi amori. Uomini e donne sono il davanti e dietro alla medaglia ma un entità unica, espansa da una terra stanca e vecchia senza risorse. Ti ho trovato finalmente nelle mie riflessioni e pensieri o solitudini perché eri stato sempre nel mio cuore ma non ti sentivo e ti premevo in fondo come un fiocco di neve che diventa slavina nell'immensita' di una creazione effimera ma reale dove tutti calpestiamo le tue orme dorate e il denaro è sabbia che un alito di vento è di menzogne innalza e si perde attraverso onde di oceano che lottano contro un tempo assetato di successi e profitti di infelicità e che procede inizia ma finisce ogni giorno il suo lavoro. Il treno non aspetta mai è quel minuto poteva decidere il tuo destino quell'ora e i mesi che si susseguono segnano una vita che firmiamo noi e si ritrova in un progresso improvviso che ci travolge e ci rende schiavi. I binari della vita sono innalzati al cielo e quel treno è già partito con la sua folle corsa a non arrivare mai a destinazione…
Insegniamo ai sogni a ritornare bambini nell'intensità e nella speranza che il domani si fissi nel tempo quando raggiungiamo la felicità.

Amicizia
Scandendo il tempo, fermi frammenti unici ed irripetibili, dipingendo in autentica semplicità, tramonti che accendono scie di stelle in infinite emozioni. Accarezzando suoni di magistrali percorsi che allietano fiocchi di neve danzanti di fronte a concerti di fulmini energetici in impetuosi arrivi senza partenze. Dove termini gli spazi vuoti e crei un nuovo inizio, coperto da un cielo limpido che si rispecchia nel tuo impetuoso mare di allegria eterna proiettata in un domani già passato. Il volo avvolto tra ali dorati temperate dal tuo umore costante, in equilibrio, con sorrisi sempre annunciati che presentano una personalità piccante e carismatica si perde in pazienti sentimenti che giungono con dolcezza in questa valle, dispersa in monti crescenti che stuzzicano atmosfere vaganti. Palazzi di carta, immagini di ricordi si susseguono con terre rosse e colori di pareti che si ergono in oceani dove si sentono le tue melodie dei fiori che sbocciano e distinguono primavere fresche. Vedi le foglie trasportate da venti stagionali tiepidi e folli respiri agitati ma calmi. Annunci il tuo ritorno quando arrivi in un passaggio di orme tra boschi illuminati da petali fuggenti. Ora i sogni sono realtà nel protagonismo di fantasie che crescono in ognuno di noi
Un cuore irrefrenabile di vita essenziale e valore estremo gratificante con una pioggia di tesori argentati e cablati in ogni essenza che tocchi e rendi incantata.”

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“A ovest della Norvegia si trova un’isola chiamata Islanda, circondata dal vasto Oceano. È questo un luogo difficile da abitare, ma che merita di essere menzionato per il verificarsi di fatti prodigiosi e inauditi, che sembrano sfuggire a ogni verosimiglianza. Esiste laggiù una fonte che, per maleficio della sua acqua fumante, distrugge l’essenza di qualsiasi cosa. Ogni oggetto che venga investito dalle sue esalazioni vaporose viene sicuramente trasformato in solida pietra. Non saprei dire se questo fenomeno sia più pericoloso o stupefacente: queste proprietà solidificanti sono talmente attive nella sua acqua che qualsiasi cosa si avvicini e venga immersa nel suo vapore fumante viene subito trasformata in pietra, assumendone tutte le caratteristiche e mantenendo soltanto l’aspetto esteriore che aveva prima Nella stessa località, sono state segnalate molte altre sorgenti che in certi momenti, si gonfiano enormemente d’acqua, e quando le loro cavità sotterranee sono strapiene emettono getti frequenti verso l’alto; in altri momenti, quando queste emissioni sono inattive, vengono assorbite in profonde e remote cavità nascoste della terra, in modo da restare appena visibili al livello del suolo. Perciò avviene che, quando l’acqua viene espulsa, bagnano di biancore spumeggiante ogni cosa che si trovi nelle vicinanze, mentre, una volta scomparso il getto, non sono identificabili nemmeno dalla vista più acuta In quest’isola esiste anche una montagna che, rivaleggiando con il bagliore delle meteore, brucia di fuochi eterni: erutta fiamme dalla cima ininterrottamente, cosi da alimentare un incendio senza fine. La meraviglia che desta questo fenomeno è pari a quella dei portenti di cui ho parlato prima; in particolare, stupisce il fatto che una terra esposta a temperature cosi fredde abbondi della materia necessaria per nutrire un cosi grande calore, tanto da alimentare fiamme eterne con combustibili nascosti e inesauribili In periodi rigorosamente prestabiliti, inoltre, una enorme massa di ghiaccio si spinge galleggiando verso quest’isola: non appena questa si avvicina e comincia a infrangersi contro la costa rocciosa e frastagliata, si odono risuonare sulla scogliera come delle voci fragorose provenienti dalle profondità marine, e il frastuono di moltissime strane grida. Per questo motivo si pensa che si tratti di anime condannate dopo una vita scellerata a scontare i loro crimini li, nel freddo più intenso.”

Origine: Gesta Danorum, pp. 14-15

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“Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi, se casco per terra spazzolatemi...”

Marcello Marchesi (1912–1978) comico, sceneggiatore e regista italiano

Origine: slogan fascista: «Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi, se mi uccidono vendicatemi.»
Origine: Il malloppo, p. 77

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“Spero che le chiocciole terrestri, di giorno sepolte nelle loro tane in tutti gli sconfinati ambienti della terra, continuino le loro esistenza misteriose, avanzando lente e piene di grazia nella notte, per milioni di anni nel futuro.”

Origine: Da Il rumore di una chiocciola che mangia, traduzione Ada Arduini, Marsilio, Venezia, 2018, Epilogo, p. 138 https://books.google.it/books?id=sj9vDwAAQBAJ&lpg=PP1&dq=&pg=PT138#v=onepage&q&f=false. ISBN 978-88-317-4384-6

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“Ditegli che la corona da lui usurpata appartiene a noi; ditegli che su quella terra che calpesta dovrebbe, invece, inginocchiarsi.”

William Shakespeare (1564–1616) poeta inglese del XVI secolo

Re Edoardo, scena I
Il regno di re Edoardo III

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“Vivremo finalmente da uomini liberi nella nostra terra.”

Theodor Herzl (1860–1904) giornalista e scrittore ungherese

Origine: Citato in AA.VV., Il libro della storia, traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2018, p. 303. ISBN 9788858016572

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“Che la terra possa inghiottire chi non rispetterà la mia volontà e possa costui generare un cane nero.”

Haile Selassie (1892–1975) negus neghesti etiope

Origine: Citato in Albert Sánchez Piñol, Pagliacci e mostri (Pallassos i monstres), traduzione di Patrizio Rigobon, Scheiwiller, 2009, p. 123.

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“Aprendo il giornale del mattino, ci si può chiedere se esista ancora un posto sulla terra che non sia preda di cospirazioni, rivoluzioni, conflitti sociali, assassini politici.”

António de Oliveira Salazar (1889–1970) politico e economista portoghese

Origine: Citato in Il silenzio di Salazar http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0111_01_1966_0200_0003_5340995/, La Stampa, 4 settembre 1966

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“Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi, se casco per terra spazzolatemi…”

Marcello Marchesi (1912–1978) comico, sceneggiatore e regista italiano

Origine: slogan fascista: «Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi, se mi uccidono vendicatemi.»
Origine: Il malloppo, p. 89

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“Qui era tempo di fermarsi, | una terra per viverci, cavalli | e uomini, a lungo…”

da Fantasticando sulla migrazione dei maremmani, p. 11
La camera da letto

“Vivo in una terra denigrata, ma fatta di persone per bene, dove il rumore assordante di pochi si fa sentire di più della maggioranza silenziosa. La gente si sente abbandonata dalle istituzioni, non ha interlocutori e ha bisogno di un punto di riferimento. Noi siamo lì per quello. Riusciamo a essere risolutivi con i superpoteri che ci danno milioni di spettatori.”

Luca Abete (1973) personaggio televisivo, conduttore radiofonico e fotografo italiano

Origine: Luca Abete e «Striscia la notizia»: «La mia vita da inviato menato»; citato in https://www.corriere.it/spettacoli/17_marzo_27/luca-abete-striscia-notizia-la-mia-vita-inviato-menato-b2ded76e-1237-11e7-a037-a2d5af436a5d.shtml?refresh_ce-cp, Corriere della Sera, 4 aprile 2017.

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“Consideriamo la distruzione della Terra… per mano di imprese guerriere come questioni femministe.”

Vandana Shiva (1952) attivista e ambientalista indiana

Origine: Citato in AA.VV., Il libro del femminismo, traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2019, p. 201. ISBN 9788858022900

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“E adesso, alla fine, la Terra era morta. L’ultimo patetico superstite era morto. Tutti i bilioni di anni, i lenti millenni, gli imperi e le civiltà dell’umanità, erano riassunti in quell’ultima, povera forma contorta… e quanto titanicamente privo di significato era stato tutto quello! Ora tutti gli sforzi dell’umanità erano arrivati davvero alla fine… quant’era mostruosa e incredibile la conclusione agli occhi di quei poveri sciocchi, felici per i loro giorni gloriosi! Ma il pianeta non avrebbe mai più conosciuto il calpestio delle centinaia di milioni di uomini… e neppure lo strisciare delle lucertole e il ronzio degli insetti, perché anche questi erano per sempre scomparsi. Adesso era venuto il regno degli arbusti spinosi e degli infiniti prati di erba secca. La Terra, come la sua fredda luna imperturbabile, era stata sommersa per sempre dal silenzio e dall’oscurità. Le stelle splendevano… l’intero pianeta avrebbe proseguito verso sconosciute infinità. Questo sciocco finale di un episodio insignificante non importava nulla alle nebulose lontane, ai soli appena nati, a quelli splendenti o morenti. La razza dell’uomo, troppo infinitesimale ed effimera per avere una vera funzione o uno scopo, era come se non fosse mai esistita. A tale conclusione erano pervenuti i millenni della sua farsesca e tormentata evoluzione. Quando i primi raggi del sole morente dardeggiarono la vallata, una luce illuminò la faccia stanca di una figura contorta sommersa dal fango.”

Howard Phillips Lovecraft (1890–1937) scrittore statunitense

explicit di Finché tutti i mari..., 1935

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“La figura di Lenin è un gigante nella storia e le sue idee luminose rappresentano il patrimonio comune dei combattenti rivoluzionari in tutti gli angoli della terra.”

Fidel Castro (1926–2016) rivoluzionario e politico cubano

Originale: (es) La figura de Lenin se agiganta ante la historia y sus ideas luminosas se convierten en el patrimonio común de los luchadores revolucionarios en todos los rincones de la tierra.

Source: Dal discorso pronunciato il 22 dicembre 1972; citato in http://www.cuba.cu/gobierno/discursos/1972/esp/f221272e.html, Cuba.cu.

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“Io non sono padrone neppure della mia automobile, e non possiedo un pollice di terra.”

Nguyễn Cao Kỳ (1930–2011) politico vietnamita

Origine: Citato in Ky e Ho Ci-min, capi dei due Vietnam hanno in comune solo onestà e durezza http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0113_01_1967_0031_0003_4873218/, La Stampa, 7 febbraio 1967

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“Inquilini della terra, non è carino che ci diamo tante arie di proprietari.”

Gesualdo Bufalino (1920–1996) scrittore

Origine: Bluff di parole, p. 23

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“La terra è solida e tenace, e tutto ciò ce la appartiene deve essere altrettanto tenace.”

Anwar al-Sadat (1918–1981) politico e militare egiziano

Origine: In cerca di una identità, p. 10

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“Ogni assoluto trasferito in terra produce mostri, despoti, violenze, regimi totalitari.”

Marcello Veneziani (1955) giornalista e scrittore italiano

Origine: Alla luce del mito, p. 137

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“Una volta Plutone era una stranezza. Adesso viene fuori che la stranezza è la Terra. Quasi tutti i pianeti del sistema solare somigliano a Plutone, e non ai pianeti terrestri.”

Alan Stern (1957) astronomo statunitense

citato in AA.VV., Il libro dell'astronomia, traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2017, p. 316. ISBN 9788858018347

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“Ho osservato stelle la cui luce, come si può dimostrare, deve impiegare 2 milioni di anni per raggiungere la Terra.”

William Herschel (1738–1822) astronomo, fisico e musicista britannico

citato in AA.VV., Il libro dell'astronomia, traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2017, p. 89. ISBN 9788858018347

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“Con ogni probabilità LA CORTESIA è il più grande contributo che ognuno di noi possa dare ogni giorno al resto della vita sulla Terra.”

Caitlin Moran (1975) scrittrice e giornalista inglese

Origine: Ci vogliono le palle per essere una donna, p. 86

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“Sale della terra e luce del mondo.”

Angelo Bagnasco (1943) cardinale e arcivescovo cattolico italiano

Il sale ci spinge a incarnarci negli ambienti dove viviamo; la luce ci ricorda che dobbiamo stare dentro al mondo ma anche davanti al mondo, visibili. Questa posizione non è comoda!
Dal magistero episcopale, Sei una lampada che rischiara?

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“Fruscio di foglie sulla terra nera, | in fila dietro il piffero d’un vento, | lacere, scalze, illuse | d’essere ricondotte a primavera. | Senti nel buio il trepido colloquio | cieco, il sussurro per farsi coraggio. | – Da loro impara, anima, | se indietro sogni torcere il tuo viaggio.”

Fernanda Romagnoli (1916–1986) poetessa italiana

| Ah, tradite nell’alba al soliloquio | del primo uccello! Sbaragliate al puro | chiarore! Senza voce, illividite, | fucilate dal sole a piè di un muro. (da Esecuzione)
L'anima in disparte

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“Sembra che | la terra trema sotto i piedi, | tu non mi credi? | Guarda i miei piedi.”

Zucchero (cantante) (1955) cantautore e musicista italiano

da Alleluja, n. 10
Spirito DiVino
Origine: Testo di Jovanotti.

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“Il ricordo di Boccadaze e di quando ci vivevo in mezzo alla gente che preferisco, la gente chiusa e sincera, semplice e scorbutica che mi assomiglia. Ricordi di maccaja vissuta nei bar a giocare, o di libeccio, quando non si può andare a pescare e si diventa per forza gente di terra.”

Gino Paoli (1934) cantautore e musicista italiano

Origine: Da Il mio fantasma blu. Gino Paoli si racconta a C. G. Romana e L. Vavassori, Sperling & Kupfer, Milano, 1991, p. 90; citato in Alberto Nocerino (a cura di), Genova canta il tuo canto, Editrice ZONA, Lavagna (GE), 2015, pp. 19-20. ISBN 978-88-6438-574-7

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“Da siciliana sono indignata che un uomo come Spatuzza, un pluriassassino che ha contribuito a massacrare la reputazione della mia terra, possa essere ritenuto attendibile.”

Stefania Prestigiacomo (1966) politica italiana

Origine: http://www.repubblica.it/2009/12/dirette/sezioni/cronaca/spatuzza-processo/spatuzza-processo/index.html

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“Mentre Tanner parlava, Amanda allargò le dita e il telefono le scivolò rimbalzando per terra. Rimase a guardarlo, poi lo raccolse e schiacciò il tasto di spegnimento. Dawson. Dawson no. Non può essere morto.”

Nella sua mente riudì le parole di Tanner. Era andato al Tidewater. Ted e Abee erano lì. Aveva salvato la vita di Alan Bonner e ora non c'era più. Una vita in cambio di una vita, pensò. Il crudele gioco di Dio. All'improvviso le apparve l'immagine di loro due che camminavano in un prato fiorito tenendosi per mano. E quando alla fine sgorgarono le lacrime, pianse per Dawson e per tutti i giorni che non avrebbero mai trascorso insieme. Fino a quando forse, come Tuck e Clara, le loro ceneri si sarebbero ritrovate in un prato assolato, lontane dal sentiero battuto della vita quotidiana.
Il meglio di me

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“La storia del Bengala è stata una storia in cui il popolo di questa terra ha tinto di rosso le vie e le strade di questa terra con il suo sangue.”

Sheikh Mujibur Rahman (1920–1975) politico bengalese

The history of Bengal has been a history where the people of this land have made crimson the streets and highways of this land with their blood.

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“Signor Yahya Khan, lei è il presidente del Pakistan. Venga, sia testimone del modo disumano in cui il popolo del mio Bengala viene massacrato, del modo in cui le madri della mia terra vengono private dei loro figli.”

Sheikh Mujibur Rahman (1920–1975) politico bengalese

Mr. Yahya Khan, you are the President of Pakistan. Come, be witness to the inhuman manner in which the people of my Bengal are being murdered, to the way in which the mothers of my land are being deprived of their sons.

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“Io sono siciliano, ma la Sicilia è la terra delle contraddizioni. Capace delle passioni ma anche degli abbattimenti, è la patria del razionalismo che deborda nella poesia, per cui perde la sua capacità pragmatica.”

Turi Vasile (1922–2009) produttore cinematografico, regista e sceneggiatore italiano

Origine: Citato in Giovanni Massa, Poesia e Razionalità La Sicilia di Vasile http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/09/16/poesia-razionalita-la-sicilia-di-vasile.htmlìì, Repubblica.it, 16 settembre 2009.

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“Ci guidava con il suo esempio. Mai una mala parola. Quando avevo aperto il mio ristorante e mi veniva a trovare, mi tremavano le gambe. Ma con la sua lucidità mi hai insegnato a tenere sempre i piedi per terra. Hai dato dignità a tutti noi cuochi, grazie Gualtiero.”

Pietro Leemann (1961) cuoco italiano

Origine: Citato in Gualtiero Marchesi, ai funerali folla di chef: da Cannavacciuolo a Oldani http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/17_dicembre_29/funerali-chef-gualtiero-marchesi-chiesa-suffragio-knam-oldani-sadler-leemann-santino-massari-5a2f1bd6-ec81-11e7-ba29-fb1d66cc2503.shtml, Corriere.it, 29 dicembre 2017.

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“Penso che ci saranno altre esplosioni e nuove azioni… se il governo ignorerà la giusta rivendizione del mio popolo sulla terra.”

Eugène Terre'Blanche (1941–2010) politico sudafricano

Origine: Citato in Pietro Veronese, In nome del Dio dei bianchi http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/04/29/in-nome-del-dio-dei-bianchi.html?ref=search, la Repubblica, 29 aprile 1994.

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“Di solito quando si viene qui si è sempre in movimento. Riproponiamo anche qui, tra brousse e città polverose, la frenesia occidentale. Pianifichiamo il nostro tempo per non avere attimi vuoti, quelli di cui abbiamo più paura. Poi, quando si è obbligati ad attendere – e quante volte questa terra ti costringe farlo!”

Marco Aime (1956) antropologo e scrittore italiano

allora si vedono cose diverse. Non si "studia" più ciò che si ha davanti agli occhi, non ci si sforza di capire, si osserva e si accetta questa normalità come se fosse la nostra. "Dio ha dato l'orologio agli svizzeri e il tempo agli Africani" mi ha detto una volta l'amico Jean Leonard mascherando il ritardo dietro al suo dolce sorriso congolese.
Taxi Brousse. Sulle strade d'Africa

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“Poesia
Elisir Di Una Madre

Si addormenta delicatamente
il tuo cuore
sul mio animo emozionato,
e il tuo dolce respiro
si confonde col battito
del candore
della mia sensibilità.
Or sogna dolce angelo gentile,
affinché tra le mie
braccia materne
culla sincera puoi trovar
per il tuo succedere nell’avvenire,
che il destino ti ha preordinato.
Or sogna dolce angelo innocente,
che tra le mie braccia
ristoro sicuro
puoi trovar per la tua
consolata tranquillità.
Or tutto tace,
ma il rumore è assordante
quando nella quiete
mi converto
alla tua dolce presenza,
puro dono prezioso
disceso dalle mani di Dio
per dilettare i miei giorni
intrecciati coi tuoi.
Or tutto tace,
ma il rumore è assordante
quando nell’auspicio
di un nuovo domani
tra i tafferugli delle incertezze
si fanno strada paure,
e monili di gioie vere
da portare orgogliosamente
sul cuore nella via della vita,
mentre intessono
quel tuo futuro
che un giorno vivrai
solo con le sole tue forze
rendendoti uomo
fra la ressa indifferente
del mondo.
Sogna oh puro e limpido
angelo mio,
serafico e chiaro
nella tua ingenuità
inconsapevole lasciati
cullare dall’amore
della tua mamma,
tuo inconfondibile inestimabile
mantello d’oro che
eternamente proteggerà
la tua essenza vitale
su questa terra
tra le tempeste e soleggiate
della realtà,
che la vita stessa
ti preparerà
come una beffarda ragnatela
su cui lottare incessantemente
per potersi salvaguardare.
Ma or sogna figlio mio
affinché il tempo
faccia il suo percorso
in te,
oh sincera speranza del mio cuore.
E sogna dolce angelo mio,
il tuo mondo
che verrà.
©Laura Lapietra”

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