Frasi su usuraio

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema usura, usuraio, essere, stesso.

Frasi su usuraio

Francesco Guccini photo
Claudio Baglioni photo
Le Corbusier photo
Pierre Joseph Proudhon photo

“La distinzione tra banchiere e usuraio è puramente nominale.”

Pierre Joseph Proudhon (1809–1865) filosofo, sociologo, economista e anarchico francese
Franz Kafka photo
Anatole France photo
Erri De Luca photo
Alexandre Dumas (figlio) photo
Salvatore Di Giacomo photo
Magdi Allam photo
Carlo Dossi photo
Vilfredo Pareto photo
Ludwig Feuerbach photo
Jonathan Safran Foer photo

“Quella sera l'usuraio infamato Yankel D portò a casa la bambina. Eccoci qui, le disse, saliamo il gradino. Siamo arrivati. Questa è la tua porta. Ed ecco, questo che sto girando è il pomolo della tua porta. Ed ecco, qui è dove mettiamo le scarpe quando entriamo. E qui è dove appendiamo le giacche. Parlava come se lei potesse capirlo, mai in toni striduli o a monosillabi infantili, e assolutamente mai con parole senza senso. Questo è il latte che ti do da mangiare. Arriva dal lattaio Mordechai, di cui un giorno farai la conoscenza. Lui tira il latte da una mucca, cosa che se ci pensi è molto strana e inquietante, quindi non ci pensare… Questa è la mia mano che ti accarezza la faccia. Certe persone sono mancine, e altre sono destrorse. Noi non sappiamo ancora cosa sei tu, perché te ne stai semplicemente lì seduta e lasci che sia io a usare la mano… Questo è un bacio. È quello che succede quando si arricciano le labbra e si premono contro qualcosa, a volte altre labbra, a volte una guancia, a volte ancora qualcos'altro. Dipende… Questo è il mio cuore. Lo stai toccando con la mano sinistra non perché sei mancina, anche se potresti esserlo, ma perché sono io che la tengo contro il mio cuore. Quello che senti è il battito del mio cuore. È quello che mi tiene vivo.
Fece un lettino con giornali accartocciati in una pentola fonda per cuocere il pane e lo infilò delicatamente nel forno in modo che la bambina non fosse disturbata dal rumore delle cascatelle. Lasciò aperto lo sportello del forno e restò seduto a guardarla per ore come si potrebbe guardare una pagnotta che lievita.”

Jonathan Safran Foer (1977) scrittore statunitense

p. 55

Ferdinando Fontana photo
Tito Lívio photo

“A debiti si aggiungono debiti per via dell'usura.”

II, 23; 1997
Id cumulatum usuris.
Ab urbe condita, Proemio – Libro X

Auguste Blanqui photo

“L'economia politica è il codice dell'usura.”

Auguste Blanqui (1805–1881) rivoluzionario, attivista e politico francese

“Il ricordo di un bene fatto è una ricompensa sufficientemente grande!”
Sat magna usura est pro beneficio memoria.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

Ricordarsi del favore ricevuto è ripagare con gli interessi.
Sententiae

Antonio Genovesi photo
Fëdor Dostoevskij photo
Sándor Márai photo
Carlo Collodi photo
Basilio Magno photo
Papa Urbano III photo
Papa Benedetto XIV photo
Erri De Luca photo
Melissa Panarello photo
Papa Innocenzo II photo

“Condanniamo inoltre l'insaziabile rapacità degli usurai, detestabile e vergognosa per le leggi divine ed umane.”

Papa Innocenzo II 164° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

dal Concilio Laternanense II, 716

Enrico Ruggeri photo

“Usurai di questo mondo | datevi da fare.”

Enrico Ruggeri (1957) cantautore, scrittore e conduttore televisivo italiano

da Eroi solitari
Amore e guerra

Giancarlo De Cataldo photo
Andrea Riccardi photo
Ezra Pound photo
Giuseppe Pisanu photo
Andrea Palladio photo
Giordano Bruno Guerri photo
Enoch Powell photo
Margaret Thatcher photo
Luigi Settembrini photo
Jean-Louis Bruguès photo
Hilda Doolitle photo
Ezra Pound photo
Robert T. Bakker photo
Dezső Kosztolányi photo
Charles Darwin photo
Thomas Alva Edison photo
Giancarlo De Cataldo photo
Jules Michelet photo
John Maynard Keynes photo
Václav Havel photo

“Proprio come il costante aumento di entropia è la legge fondamentale dell'universo, così è la legge fondamentale della vita di essere sempre più altamente strutturata e di lottare contro l'entropia. Entropia è una grandezza termodinamica che misura il grado di disordine presente in un sistema, incluso l'universo. E in natura l'entropia è spontaneamente sempre in crescita, cioè la tendenza naturale delle cose è verso il caos anziché verso l’ordine. E anche nella vita è così. Ecco alcuni esempi di quello che voglio dire. Immaginiamo che ci sia un campo d'erba. Non si trasformerà spontaneamente in un bel prato inglese ben curato; piuttosto, l'erba continuando a crescere, trasformerà il campo in un groviglio spaventoso di erbacce. Nel campo aumenta il caos, piuttosto che ordine. Se questo campo è il mio giardino, e se voglio un prato inglese ben curato invece di una giungla, dovrò con il rasaerba far retrocedere con fatica l'entropia (in gergo, falciare il prato), contrastando con il mio lavoro il naturale evolvere della situazione che naturalmente tende verso il caos, il disordine. Devo dare altri esempi? Quando le foglie in autunno cadono dagli alberi, naturalmente cadono in mucchi ordinati sul terreno? Ovviamente no; cadono caoticamente in tutto il prato, e se voglio mucchi ordinati, dovrò fare personalmente pulizia. La polvere in casa mia si accumula naturalmente nel cestino? Sfortunatamente no; finisce dappertutto, dove capita, e se voglio una casa pulita e ordinata, dovrò far retrocedere l'entropia (in gergo, spolverare). Il governo è un altro esempio; i governi non sono naturalmente stabili. La maggior parte dei principali paesi del mondo hanno avuto un grande cambiamento di governo negli ultimi cento anni. "Elenco delle rivoluzioni e ribellioni" di Wikipedia registra 215 tali eventi dal 1900 - più del numero di paesi in tutto il mondo! Un governo stabile nel mondo è una cosa molto rara e insolita, e richiede una incredibile quantità di equilibrio per garantire la stabilità (in gergo, democrazia). Il movimento naturale dei governi, come ogni cosa, è verso il caos. L’uso del motore dell’automobile migliora nel tempo? No, si usura e poi si rompe. La sua evoluzione non è verso l'ordine, si verso il caos. Se si trascura una strada, si riparano da sole le buche che si formano? Il tuo corpo, invecchiando, si ripara da sé, o si acciacca sempre di più e, infine, si arrende? Quando passa un uragano, si lascia dietro edifici luccicanti nuovi di zecca o, nella sua scia solo macerie e distruzione? In realtà, c'è qualche forza nell'universo che crea naturalmente ordine? Non penso proprio: l'uomo con il suo duro lavoro può solamente ritardare di poco l'inevitabile caos totale; alla fine l'entropia vincerà sempre e comunque. Vi pare che potremo battere l'universo e le sue intenzioni? (tratta da Lettera aperta a Gustáv Husák, 8 aprile 1975).”

Václav Havel (1936–2011) scrittore, drammaturgo e politico ceco