Frasi su affare
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“R: Non stavo dicendo come la dipinge, ma come la pensa. Bisogna distinguere per il Milan che è un affare di cuore e quindi va nella sfera dei sentimenti.”

Enzo Biagi (1920–2007) giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano

Lettera d'amore a una ragazza di una volta, Rai, Silvio Berlusconi, L'uomo della tv

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“D: A me sembra più un affare di qualche miliardo…”

Enzo Biagi (1920–2007) giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano

Lettera d'amore a una ragazza di una volta, Rai, Silvio Berlusconi, L'uomo della tv

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“Gli affari erano i suoi piaceri; i suoi piaceri, gli affari.”

Maria Edgeworth (1768–1849) scrittrice inglese

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“[Rivolta alla musica ad alto volume] Mo smorza stal cancar, stal bagai chi, c'at ién'al colera, boia d'na miseria.”

Andrea Poltronieri (1965) comico, polistrumentista e cantante italiano

Mah spegni questo cancro, questo affare qui, che ti venga il colera, boia miseria.
La Nives, Citazioni famose della Nives

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“Il Milan? È un affare di cuore, costoso, ma anche le belle donne costano.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

ibidem
1986

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“Non ho mai fatto affari con la politica, anzi ci ho perso e basta.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2006
Origine: Citato in «Con la politica mai fatto affari, ci ho perso» http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/01_Gennaio/05/berlus.shtml, Corriere.it, 6 gennaio 2006.

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“Allegri scherza sul numero dei nostri scudetti? Tutti parlano della Juve, ma noi preferiamo rispettare la regola base di guardare in casa nostra. Io parlo di Juventus, gli altri pensino agli affari loro. Se noi abbiamo 31 titoli, allora il Milan ha due stelle.”

Andrea Agnelli (1975) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Origine: Riferendosi ai campionati di Serie B vinti dal Milan, cfr. Juventus, via le stelle dalle maglie: "Non riconosciamo i calcoli della Figc" http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/juventus/2012/07/11/news/parla_agnelli_presentazione_maglie-38875083/, la Repubblica.it, 11 luglio 2012.

“Considero l'intromissione nell'affare Fiorentina-Berbatov, di fatto concluso tra le rispettive Società e lo stesso giocatore, una cosa vergognosa e dilettantesca. Probabilmente da quelle parti pensano che per ottenere dei risultati ogni mezzo sia lecito. Alla Fiorentina non la pensiamo affatto così. Mai mi sarei aspettato un simile comportamento da quella Società [Juventus] e da quel Presidente”

Andrea Della Valle (1965) imprenditore italiano

Andrea Agnelli
Origine: Citato in Della Valle accusa la Juve "Vergognosa con Berbatov" http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Fiorentina/31-08-2012/della-valle-accusa-juve-vergognosa-berbatov-912464610433.shtml, gazzetta.it 31 agosto 2012.

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“Dal suo punto di vista Berlusconi sta facendo una campagna assolutamente razionale. Ha rinunciato all'idea di convincere chi è dall'altra parte e persino a parlare agli indecisi. Lui si rivolge alla sua curva delusa, la rincuora, gli fa sentire l'odore del sangue, gli fa sentire che la vittoria è possibile. Punta a trascinare al voto i suoi possibili astenuti e ce la può fare. Chi non fa il suo mestiere è il centrosinistra. […] Rinunciare al confronto in tv sarebbe l'ultimo autogol di una lunga serie. Da Unipol alla candidatura D'Ambrosio per non parlare dell'atteggiamento scelto per catturare gli elettori: invece di indicare 5 cose da fare nei primi 100 giorni e costringere il centrodestra a discutere di questo, si tira fuori l'elenco del telefono detto programma dell'Unione, cioè 274 pagine scritte in corpo 11. Far questo vuol dire non avere una visione della realtà. […] C'è solo da guardare la fotografia di questi 10 anni, quello che è rimasto del suo sogno liberale del 1994. Doveva fare la grande riforma costituzionale e ci ha precipitato nel casino del proporzionale, doveva fare le grandi riforme economiche e abbiamo Tremonti che scrive libri da no global, doveva fare la grande riforma della giustizia e si è fatto solo gli affari suoi. Ha trasformato la Casa delle libertà nella Casa delle libertà vigilate.”

Daniele Capezzone (1972) politico italiano

da Corriere della Sera https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2006/febbraio/04/Capezzone_rinunciare_masochismo_co_9_060204022.shtml, 4 febbraio 2006, pagina 8

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“Io voglio ringraziare Travaglio, perché ha detto l'assoluta e pura verità. Assolutamente. La versione che ha dato degli avvenimenti è quella esatta. […] Io ho conosciuto due Berlusconi: il Berlusconi imprenditore privato che comprò Il Giornale -e noi fummo felici di venderglielo, perché non sapevamo come andare avanti- su questo patto: tu, Berlusconi, sei il proprietario de Il Giornale, io, direttore, sono il padrone del Giornale, nel senso che la linea politica dipende solo da me. Questo fu il patto fra noi due. Quando Berlusconi mi annunziò che si buttava in politica, io capii subito quello che stava per succedere. Cercai di dissuaderlo […] ma tutto fu inutile. Dal momento in cui lo decise mi disse: "Ora Il Giornale deve fare la politica della mia politica". Ed io gli dissi: "Non ci pensare nemmeno". Allora lui riunì la redazione come ha raccontato Travaglio -e questo lo fece a mia totale insaputa- e disse: "D'ora in poi Il Giornale farà la politica della mia politica". E a quel momento me ne andai, cos'altro potevo fare? […] Nella mia vita ci sono stati due Berlusconi, completamente opposti […] questo fa parte del ritratto di Berlusconi. […] Come capo politico è quello che io ho conosciuto in quei brutti giorni in cui scorrettamente, nella maniera più scorretta e più volgare, saltandomi, radunò la redazione de Il Giornale per dirgli "Qui si cambia tutto" all'insaputa del direttore. Se questo sembra a Feltri un modo di procedere democratico e civile, è affar suo.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

risposta telefonica a Marco Travaglio e Vittorio Feltri durante la trasmissione Il Raggio Verde, 23 marzo 2001

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“Gli affari internazionali possono condurre le loro operazioni con pezzi di carta, ma l'inchiostro usato è il sangue umano.”

Eric Ambler (1909–1998) scrittore e sceneggiatore britannico

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“[Sulla tessera del tifoso] […] Mi sembra di vedere una limitazione alla libertà individuale. Detto in altri termini, e per puro comodo, immaginiamo di dividere i tifosi in bravi e cattivi. I cattivi identificati, in teoria, sono già soggetti a Daspo, quindi schedati e controllati. Ma che bisogno c'è di schedare quelli bravi? Questo è il punto. Mentre i bagarini continuano a fare buoni affari e se ne fanno un baffo del biglietto individuale, mentre i non cattivi, fino a prova contraria, ma un po' agitati si muovono comunque, poi si vedrà, vorrei che qualcuno mi spiegasse perché un cittadino incensurato, senza precedenti specifici, non è libero di muoversi nel suo paese e di andare allo stadio pagando un biglietto e basta, come si fa nel resto del mondo. Se poi delinque, ci pensi la polizia. Trattare i bravi da cattivi, tanto sappiamo che sono bravi, non è fascismo, è piuttosto una gestione abbastanza ottusa del potere. Si seppellisce così, senza un fiore, la domenica della brava gente che i coltelli li usa solo in trattoria, prima o dopo la partita. Si colpiscono i diritti di una stragrande maggioranza per limitare gli eventuali danni di un' esigua minoranza. Se questo è normale, ditelo voi. A me non pare. Se la libertà di movimento passa per una schedatura (questo è, né più né meno), a me pare condizionamento di libertà. C'è per caso un costituzionalista che ha qualcosa da dire?”

Gianni Mura (1945) giornalista e scrittore italiano

23 agosto 2009
la Repubblica

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“[Dopo la partita Inter-Sampdoria 0-0 del 20 febbraio 2010] È molto pericoloso, anche per l'Inter, l'atteggiamento di Mourinho, che non è un ingenuo e quindi deve sapere che si rischia a camminare in una polveriera sempre col cerino in mano. Molti speravano che aiutasse il nostro calcio a guadagnare in maturità, in cultura. Invece, siamo tornati ai tempi dei Borgia, sai che bell'affare.”

Gianni Mura (1945) giornalista e scrittore italiano

la Repubblica
Origine: Da Quanti altri scudetti per non sentirsi perseguitati? http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/02/22/quanti-altri-scudetti-per-non-sentirsi-perseguitati.html, 22 febbraio 2010.

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“Una volta avevamo politici che facevano affari. Oggi abbiamo affaristi che fanno politica.”

Gino Paoli (1934) cantautore e musicista italiano

Origine: Dall'intervista di Aldo Cazzullo, «I miei parenti sono finiti nelle foibe», Corriere della Sera, 21 dicembre 2005, p. 15.

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“Berlusconi è una simpatica e gentile persona, con tratti di generosità e un'elevata capacità imprenditoriale nel suo settore. C'è un solo problema, ed è che Berlusconi è un bananiere a ventiquattro carati, cioè un uomo d'affari che fa i suoi affari con la politica.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

Origine: Citato in Berlusconi val bene una messa... http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/07/26/berlusconi-val-bene-una-messa.html, la Repubblica, 26 luglio 1990.

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“I buoni sentimenti promuovono sempre ottimi affari.”

Leo Longanesi (1905–1957) giornalista, pittore e disegnatore italiano

Milano, 30 novembre 1955
La sua signora

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“Ho merda fresca, per ogni festa. Sono affari sporchi come quei dreadlocks sulla tua testa.”

Bassi Maestro (1973) rapper, disc jockey e beatmaker italiano

da Faglielo sapere, Busdeez!!
Classico

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“Se l'eroismo non contasse sacrificio sarebbe un affare di ordinaria amministrazione.”

Libero Bovio (1883–1942) poeta, scrittore e drammaturgo italiano

Origine: Don Liberato si spassa, p. 11

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“[…] un tempo erano gli imprenditori come Berlusconi, De Laurentiis, Moratti o Della Valle ad acquistare squadre di calcio per fare affari e conquistarsi il bene della gente, oggi anche la Camorra segue la stessa strategia con club medio piccoli o facendo passare l'immagine di essere in contatto con i grandi delle squadre di serie A.”

Raffaele Cantone (1963) magistrato italiano

Origine: Citato in Alessandro Da Rold e Luca Rinaldi, La mafia nel calcio, per avere più potere e riciclare http://www.linkiesta.it/it/article/2015/03/01/la-mafia-nel-calcio-per-avere-piu-potere-e-riciclare/24879/, Linkiesta.it, 1° marzo 2015.

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“La fede e la religione sono qualcosa di molto personale, ma non sono affare privato.”

Christoph Schönborn (1945) cardinale e arcivescovo cattolico austriaco

Abbiamo ottenuto misericordia

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“I riformatori italiani, quando si tratta di riformare ciò che non ha bisogno di essere riformato, sono instancabili. L'attività dell'Ucas, Ufficio complicazioni affari semplici, come ricordava un altro lettore esasperato, è frenetica.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

13 dicembre 1995 https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1995/dicembre/13/Ufficio_complicazioni_affari_semplici_co_0_9512139920.shtml
Corriere della Sera, La stanza di Montanelli – rubrica

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“Dietro l'attività di certe cooperative che si presentano per l'accoglienza e l'inserimento nel lavoro degli immigrati, si nascondono gli interessi della criminalità organizzata. Gli immigrati rappresentano un grande "affare" per mafia, camorra e 'ndrangheta.”

Raffaele Cantone (1963) magistrato italiano

Origine: Citato in Cantone, criminalità organizzata dietro certe coop che operano in accoglienza e sanità http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Cantone-criminalita-organizzata-dietro-certe-coop-che-operano-in-accoglienza-e-sanita-1baca6c6-f623-43c9-b1e5-0e2a00f3c6ab.html, RaiNews.it, 12 ottobre 2015.

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“Figliuol mio, attendi con zelo ai tuoi negozi durante il giorno, ma concludi soltanto quegli affari che ti consentano di riposare tranquillo la notte.”

Thomas Mann (1875–1955) scrittore e saggista tedesco

Johann Buddenbrook, fondatore della ditta; 2002
I Buddenbrook

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“Obama crede nella libertà e nello stato di diritto. Putin nel denaro, negli affari e nel potere.”

Boris Nemcov (1959–2015) politico russo

Origine: Citazione del novembre 2010. Citato in Christian Caryl, Foreign Policy; tradotto in La carriera di un liberale, Internazionale, n. 1092, 6 marzo 2015, p. 22.

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“Non posso intervenire negli affari giudiziari”

François Hollande (1954) 24º presidente della Repubblica Francese
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“Gomorra best seller, si moltiplica come un porno sul server, | a che serve dire che fa affari se ti fai gli affari tuoi da sempre?”

Caparezza (1973) cantautore e rapper italiano

da Cose che non capisco, n. 6
Il sogno eretico

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“Ipocrita e arrogante, Enzo Biagi dà di cretino a chi studia il suo posto in palinsesto… Biagi è un mostro sacro degli affari suoi e un ipocrita. Dice che vuole continuare a fare il testimone del suo tempo, raccontando storie, e non il protagonista di un caso personale. Intanto però soffia sul fuoco, restringe ogni spazio di mediazione, punta al carisma del martire, e dà fiato alla tromba, anzi al trombone: mi cacciano, mi spostano dal 'miò orario, sono liberticidi. E arrogante: dice infatti Biagi che è un comportamento da 'cretinì spostare di una virgola o di un'ora il suo programmino su Rai1, e tratta con disprezzo e insopportabile sussiego il mite Fabrizio Del Noce. Questo mostro sacro degli affari suoi dovrebbe imparare a essere più parco di aggettivi, di contumelie, di isterismi politici. Quando gli hanno negato la cattedra epistolare di Indro Montanelli al 'Corriere della Sera', preferendogli Paolo Mieli che rompe meno le palle di uno il cui orizzonte sono le solite mille camere in cui guardava la Storia in cammino, lasciandosi a sua volta guardare da Lei, Biagi non ha dato di cretino a Ferruccio de Bortoli, direttore del giornale di via Solferino, e tanto meno a Cesare Romiti, il suo editore, quello che gli passa la mesata come succede a noi tutti e che mette i capitali per produrre e diffondere la tribuna dei suoi ricordi. Ha solo contrattato un altro posto in palinsesto, chiedendo che le sue coloriture strettamente personali, e strettamente provinciali, finissero la domenica in prima pagina. Con giubilo suo superiore a quello dei lettori, forse. Anche l'orario della sua rubrichina è tutt'altro che suo. È nostro, perché paghiamo. E di chi amministra la Rai per volontà del Parlamento (fatto surreale, perché la Rai andrebbe privatizzata e lì vedremmo se davvero un Murdoch lascerebbe per 41 anni al suo posto l'omino in bianco che lava più bianco). Oltre tutto quello spazio in palinsesto è di Berlusconi, come al solito e come tutto ormai in Italia, perché è sulla sua rete ammiraglia, Canale 5, che andò in onda prima del Fatto il programma d'informazione Radio Londra, in quello stesso identico orario, ma preceduto non dal primo telegiornale italiano bensì dal quiz Tra moglie e marito. Anche il segnale orario del rubrichista-martire, le cui opinioni sono come scrive Francesco Merlo 'indifferenti', è dunque copiato. Altro che suo. Biagi lo difendiamo e lo difenderemo se qualcuno lo vuole cacciare perché gli sta antipatico il governo, ma se si caccia da solo per cupidigia di eroismo, dopo 41 anni in cui di cupidigie se ne è levate tante, con tutti i regimi, allora sono affaracci suoi… È Biagi che si caccia da solo per biechi interessi di bottega”

Giuliano Ferrara (1952) giornalista, conduttore televisivo e politico italiano

da Il Foglio, 23 maggio 2002

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“Lei è la prima volta che viene in Regione Lombardia, qui ci sono delle regole. Si lombardizzi un pochino. Sto per rispondere alle domande dei suoi colleghi, sia cortese e non aggressivo come vostro solito.”

Roberto Formigoni (1947) politico italiano

ad un cronista di Annozero; citato in [//affaritaliani.libero.it/milano/formigoni_feste_arcore_ruby310111.html Affari Italiani], 31 gennaio 2011

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