Frasi su agosto
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“[Sulla tessera del tifoso] […] Mi sembra di vedere una limitazione alla libertà individuale. Detto in altri termini, e per puro comodo, immaginiamo di dividere i tifosi in bravi e cattivi. I cattivi identificati, in teoria, sono già soggetti a Daspo, quindi schedati e controllati. Ma che bisogno c'è di schedare quelli bravi? Questo è il punto. Mentre i bagarini continuano a fare buoni affari e se ne fanno un baffo del biglietto individuale, mentre i non cattivi, fino a prova contraria, ma un po' agitati si muovono comunque, poi si vedrà, vorrei che qualcuno mi spiegasse perché un cittadino incensurato, senza precedenti specifici, non è libero di muoversi nel suo paese e di andare allo stadio pagando un biglietto e basta, come si fa nel resto del mondo. Se poi delinque, ci pensi la polizia. Trattare i bravi da cattivi, tanto sappiamo che sono bravi, non è fascismo, è piuttosto una gestione abbastanza ottusa del potere. Si seppellisce così, senza un fiore, la domenica della brava gente che i coltelli li usa solo in trattoria, prima o dopo la partita. Si colpiscono i diritti di una stragrande maggioranza per limitare gli eventuali danni di un' esigua minoranza. Se questo è normale, ditelo voi. A me non pare. Se la libertà di movimento passa per una schedatura (questo è, né più né meno), a me pare condizionamento di libertà. C'è per caso un costituzionalista che ha qualcosa da dire?”

Gianni Mura (1945) giornalista e scrittore italiano

23 agosto 2009
la Repubblica

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“Cassano non è uno da mezze tinte né da 6. O 3 o 9.”

Gianni Mura (1945) giornalista e scrittore italiano

24 agosto 2007, p. 57
la Repubblica

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“I popoli non sono come l'acqua che si può mescolare a piacere. I popoli si mescolano con difficoltà. Gli uomini ritornano sempre alle loro radici.”

Umberto Bossi (1941) politico italiano

dal discorso a Cà San Marco del 27 agosto 2006 http://www.giovanipadani.leganord.org/articoli.asp?ID=5822

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“Casini è uno stronzo. Casini è come quelli che non potendo avere meriti e qualità insultano gli altri. Casini è quel che rimane dei democristiani, di quei furfanti e farabutti che tradivano il nord.”

Umberto Bossi (1941) politico italiano

citato in Bossi: «Berlusconi tentenna troppo», Poi gli insulti a Casini: «È uno str...» http://www.corriere.it/politica/10_agosto_23/bossi-berlusconi-tentenna-insulti-a-casini_2c250662-aefc-11df-92e9-00144f02aabe.shtml, Corriera della sera, 23 agosto 2010

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“[Nell'agosto del 2000, Bossi aveva scoperto che era in atto un piano per creare] "lo Stato unico mondiale, un' unica razza, un' unica religione, un unico utero, una sola lingua e magari una sola taglia per i vestiti"”

Umberto Bossi (1941) politico italiano

Origine: Dai gay ai mondialisti i nuovi nemici di Bossi, la Repubblica, 14 settembre 2000, 31 ottobre 2011, 12, Sebastiano Messina http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/09/14/dai-gay-ai-mondialisti-nuovi-nemici-di.html,

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“La politica è riconoscibile, per sua natura deve esserlo. Ma un artista non può stare da una parte o da un'altra.”

Ermanno Olmi (1931–2018) regista, sceneggiatore e montatore italiano

Origine: Dal Quotidiano nazionale, 10 agosto 2004.

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“L'anima non ha sesso, quando canto non vedo uomini e donne, etero e gay: vedo tutti uguali perché tutti lo sono e tutti devono essere ugualmente tutelati dallo Stato.”

Noemi (1982) cantautrice, personaggio televisivo, regista di videoclip e sceneggiatrice italiana

citato in Meglio in tournée che in miniera, A, 18 agosto 2011

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“Il rosso è il colore che meglio mi rappresenta. E non solo per i miei capelli. Rimarca i tratti decisi del mio carattere, la mia voglia di comunicare e di fare. Mi fa sentire viva. Insomma, rosso come il sangue che scorre veloce, come l'emozione disegnata sulle guance ogni volta che canto una canzone. Ogni volta che incontro il pubblico. Quando il mio cuore improvvisamente fa bum-bum.”

Noemi (1982) cantautrice, personaggio televisivo, regista di videoclip e sceneggiatrice italiana

citato in Noemi tra energia & ritmo "Rosso vuol dire passione" http://www.lanazione.it/toscana/spettacoli/musica/2011/08/19/564894-noemi_energia_ritmo.shtml, La Nazione, 19 agosto 2011

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“Beh, ora che è passato quasi un anno, lo posso dire. Quando il 12 agosto del 2009 ho assunto la direzione di Libero, mi tremavano le gambe.”

Maurizio Belpietro (1958) giornalista e conduttore televisivo italiano

Origine: Da Editoriale http://www.libero-news.it/news/455236/L_editoriale.html, Libero-news.it, 18 luglio 2010.

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“Se mi vuoi ci possiamo sposare sulla West Coast, | un venerdì d'estate, in agosto.”

Lady Gaga (1986) cantautrice e attivista statunitense

da Americano n.º 5

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“[…] la globalizzazione multiculturalista dove si appiattiscono tutte le religioni, le culture, i valori e le identità per toglierci l'anima, «cosificando» la persona e atomizzando la società per ridurci a individui interessati esclusivamente alla dimensione dell'avere e dell'apparire che trascurano la dimensione dell'essere.”

Magdi Allam (1952) giornalista e politico egiziano naturalizzato italiano

Origine: Da Così Pisapia creò una Babele multiculturale http://www.ilgiornale.it/news/cosi-pisapia-cre-babele-multiculturale.html, il Giornale.it, 15 agosto 2011.

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“Ogni anno, faccio un po' qualcosa su di essa. Attualmente, lavoro di più sulla barca, ma la casa è la casa, e sarà ancora lì quando torno.”

Roy Dupuis (1963) attore cinematografico e attore televisivo canadese

dall'intervista in Echos Vedettes del 30 agosto 5 settembre 2008
2008

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“[Su Madonna] Un ditale di talento gettato in un oceano di ambizione.”

Mick Jagger (1943) cantante britannico

Origine: Citato in Avanti prego, ecco l'insultopoli del rock http://blog.ilgiornale.it/giordano/2011/08/29/avanti-prego-ecco-linsultopoli-del-rock/, Il blog di Paolo Giordano, 29 agosto 2011.

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“La superbia è l'unica dote apocalittica che forse giova.”

Irene Papas (1926) attrice greca

Origine: Citato in Rodolfo Giammarco, Cerco sulla scena i conflitti dell' anima, la Repubblica, 8 agosto 1998.

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“Alla manutenzione, l'Italia preferisce l'inaugurazione.”

Leo Longanesi (1905–1957) giornalista, pittore e disegnatore italiano

Milano, 3 agosto 1955
La sua signora

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“L'italiano: totalitario in cucina, democratico in parlamento, cattolico a letto, comunista in fabbrica.”

Leo Longanesi (1905–1957) giornalista, pittore e disegnatore italiano

Milano, 11 agosto 1956
La sua signora

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“Quando potremo raccontare la verità non ce la ricorderemo più.”

Leo Longanesi (1905–1957) giornalista, pittore e disegnatore italiano

Milano, 6 agosto 1957
La sua signora, Explicit

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“Soltanto sotto una dittatura riesco a credere nella democrazia.”

Leo Longanesi (1905–1957) giornalista, pittore e disegnatore italiano

Roma, 19 agosto 1944
Parliamo dell'elefante

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“[…] la scienza di quelle soluzioni che, se uno non si affretta a immaginarle per malvagità e malizia, saranno ben presto immaginate da qualcuno, e sul serio, e senza malizia […] la cacopedia ha il fine, santamente ignobile, di porre freni all'immaginazione umana e di mandare a vuoto numerosi futuri concorsi a cattedre universitarie.”

Umberto Eco (1932–2016) semiologo, filosofo e scrittore italiano

Origine: Citato in Franco Minonzio, recensione http://www.bibliotecheoggi.it/2001/20010607401.pdf a Paolo Albani, Paolo della Bella, Forse Queneau. Enciclopedia delle scienze anomale, Biblioteche oggi, luglio-agosto 2001, p. 76.

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“È assolutamente grottesco che l'Italia resti l'ultimo paese d'Europa che non ha una legge civile sulle coppie di fatto anche gay.”

Benedetto Della Vedova (1962) politico italiano

Origine: Citato in Su gay e procreazione un nuovo fronte Pdl-Fli http://www.repubblica.it/politica/2010/08/08/news/un_nuovo_fronte-6160994/?ref=HREA-1, Repubblica.it, 8 agosto 2010.

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“Siamo l'Inter e l'Inter vuole sempre vincere.”

Goran Pandev (1983) calciatore macedone

da Pandev: Noi siamo l'Inter, vogliamo sempre vincere http://www.corrieredellosport.it/serie_a/inter/2010/08/20-125289/Pandev%3A+%C2%ABNoi+siamo+l'Inter,+vogliamo+sempre+vincere%C2%BB, Corriere dello Sport, 20 agosto 2010

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“Certo che Quaresma col sinistro, come si diceva un tempo, non sale neanche sull'autobus.”

Fabio Caressa (1967) giornalista e conduttore televisivo italiano

Inter-Bari, 23 agosto 2009, dopo una rabona effettuata dal portoghese; è una citazione di Manlio Scopigno riferita a Luigi Riva
Serie A

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“C'è un micio
d'agosto
che dorme
di gusto
su un cencio
all'ombra
di un busto
del Pincio.”

Toti Scialoja (1914–1998) pittore e poeta italiano

Una vespa! Che spavento

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“[Albert Einstein] Dopo aver ricordato che fin da bambino «la vanità delle speranze e degli sforzi che travolgono incessantemente la maggior parte degli uomini in una corsa affannosa attraverso la vita» l'aveva colpito profondamente, egli ricorda che dapprima divenne religiosissimo, ma cessò improvvisamente di esserlo all'età di dodici anni, perché leggendo libri di divulgazione scientifica si era «ben presto convinto che le storie che raccontava la Bibbia non potevano essere vere». Questa esperienza gli fece capire come «i giovani fossero coscientemente ingannati dallo Stato con insegnamenti bugiardi, e fu un'impressione sconvolgente», da cui il precoce pensatore trasse un atteggiamento di sospetto verso ogni genere di autorità, e di scetticismo verso le convenzioni sociali, che non l'avrebbe più abbandonato. Da allora egli trovò la liberazione nel «possesso intellettuale del mondo che esiste indipendentemente da noi, esseri umani, e che ci sta di fronte come un grande, eterno enigma, accessibile solo parzialmente alla nostra osservazione e al nostro pensiero». Naturalmente, conclude Einstein, «la strada verso questo paradiso non era così comoda e allettante come quella del paradiso religioso, ma si è dimostrata una strada sicura, e non ho mai più rimpianto di averla scelta.»”

Piergiorgio Odifreddi (1950) matematico, logico e saggista italiano

dalla relazione al Festival della Mente, Sarzana, Dio secondo Einstein, la Repubblica, 31 agosto 2007
Origine: In Albert Einstein, Autobiografia scientifica, 1949.

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“Quando abbiamo giocato per la prima volta la Champions League loro [la Juventus] erano la squadra migliore, loro erano quelli che aspiravamo a essere.”

Ryan Giggs (1973) calciatore britannico

citato su manutd. com (versione inglese), 2 agosto 2008

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“Tre cose che mi fanno orrore? Mi spiace, ne ho una sola: tutto.”

Tiziano Sclavi (1953) scrittore e fumettista italiano

Origine: Citato in Le notti della luna piena, Dylan Dog n. 3, seconda ristampa, agosto 1991.

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“Coloro che ancora oggi mettono in dubbio la validità della teoria dell'evoluzione biologica fanno semplicemente ridere.”

Edoardo Boncinelli (1941) genetista italiano

Origine: Da Le scienze, agosto 2007, p. 25.

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“[Sul marito] Le parole e sulla morte le ha tolte perché nel terminare questo lavoro [Della vita], è giunto alla conclusione che la morte non esiste.”

Sof'ja Tolstaja (1844–1919)

4 agosto 1887
I diari
Origine: Citato in Igor Sibaldi, Introduzione, in Lev Tolstoj, Della vita, Oscar Mondadori, Milano, 1991, p. 8. ISBN 88-04-34731-7

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“In quanto alla longitudine dico che per conoscerla incontrai tanta difficoltà che ebbi grandissimo studio in incontrare con sicurezza il cammino che intraprendemmo. Tanto vi studiai che alla fine non incontrai miglior cosa che vedere e osservare di notte la opposizione di un pianeta con un altro, e il movimento della luna con gli altri pianeti, perché la Luna è il più rapido tra i pianeti come anche fu comprovato dall'almanacco di Giovanni da Monteregio, che fu composto secondo il meridiano della città di Ferrata concordandolo con i calcoli del Re Alfonso: e dopo molte notti passate ad osservare, una notte tra le altre, quella del 23 agosto 1499, nella quale vi fu una congiunzione tra la Luna e Marte, la quale congiunzione secondo l'almanacco doveva prodursi a mezzanotte o mezz'ora prima, trovai che all'uscire la Luna dal nostro orizzonte, che fu un'ora e mezza dopo il tramonto del Sole, il pianeta era passato per la parte di oriente, dico, ovvero che la luna si trovava più a oriente di Marte, circa un grado e qualche minuto, e alla mezzanotte si trovava più all'oriente quindici gradi e mezzo, di modo che fatta la proporzione, se le ventiquattrore mi valgono 360 gradi, che mi valgono 5 ore e mezza? Trovai che mi valevano 82 gradi e mezzo, e tanto distante mi trovavo dal meridiano della cibdade de Cadice, di modo ché assignando cada grado 16 e 2/3 leghe, mi trovavo 1374 leghe e 2/3 più ad occidente della cibdade de Cadice.”

Amerigo Vespucci (1454–1512) navigatore italiano

Lettere sul mondo nuovo

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“Il centrodestra è al governo, non al potere.”

Marcello Veneziani (1955) giornalista e scrittore italiano

da Libero, 15 agosto 2004

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“Finora ogni specie ha espresso qualche cosa di superiore a sé stessa. Nietzsche insegna che pure l'uomo vuole e deve fare lo stesso. Dal darwinismo egli trae la conclusione che lo stesso Darwin non ha visto. (da III”

Georg Brandes (1842–1927) critico letterario e filosofo danese

Agosto 1900), p. 114
Friedrich Nietzsche o del radicalismo aristocratico

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“Allegro come quando piove e si sa che un amico è fuori e se la prende tutta.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

10 agosto 1895; Vergani, p. 95
Diario 1887-1910

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“Io dichiaro che ogni stigma ed ogni onta vengano per sempre cancellati dai nomi di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti.”

Michael Dukakis (1933) politico statunitense

dal proclama del 23 agosto 1977; citato in Nicola and Bart http://www.rifondazionesavona.it/rubr/scaf41.html, rifondazionesavona.it

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“S'era nell'agosto; ed in Iscaricabarilopoli, città moscosissima, nessuno rimembrava di aver mai visto negli agosti precedenti tanta copia di mosche, tal quantità di mosconi, tanti stuoli di moscerini, tali turbe di mosconcini, tal novero di mosconacci, tal moltitudine di mosconcelli, tanta folla di moschette, tanta adunanza di moscini, tanto popolo di moschettone, tanta frequenza di moscherelli, tanto spesseggiar di moscherini, tanto concorso di moschini, tanto esercito di mosciolini e tanta folta di moscioni. Scaricabarilopoli era tutta un moscaio. I signori salariavano persone apposta per moscare con gli scacciamosche, le ventole, le roste, i ventagli, i paramosche: per ogni stanza si tenevan tre o quattro piattelli con carta moschicida, cinque o sei acchiappamosche prussiani; ed il suolo era bruno per gl'innumerevoli cadaveri moscherecci. Ma non pareva, che quello sterminio le diminuisse: e le moscaiuole e i guardavivande non bastavano a riparare i cibi e le provviste. La povera gente pappava mosche in ogni pietanza. Anzi, il dottissimo Dummkopf, professore a Gottinga, nella Filosofia e Storia comparata della culinaria e della gastronomia, volume quarto, capitolo sessagesimoquinto, pagina seicentonovantotto della settima edizione, annotata dall'egregio Zeitverlust, racconta, che, abituandovisi, le trovarono finalmente gustose; e che gli Scaricabarilesi son tuttora moschivori ed educano ed ingrassano apposta in certi loro moschili sciami, o gregge di insetti. Cosa, della quale non può dubitarsi, vedendola affermata da due tali rappresentanti della scienza tedesca!”

Vittorio Imbriani (1840–1886) scrittore italiano

Origine: Da Mastr'Impicca.

“Guareschi è certamente un grande scrittore, e nonostante la peculiarità dell'ambientazione delle sue storie, ricche degli umori e dei sapori della sua terra, è scrittore di respiro europeo, apprezzato e compreso come pochissimi altri nostri autori.”

Paolo Gulisano (1959) scrittore italiano

da L'Osservatore Romano, 1º maggio 2008; citato in "Non muoio neanche se mi ammazzano". L'avventura umana di Guareschi http://www.meetingrimini.org/?id=673&item=4533, Meeting di Rimini, agosto 2008

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“La follia era il suo nemico e l'umorismo la sua arma.”

Anthony Hope (1863–1933) scrittore inglese

epigrafe, adattata da Il prigioniero di Zenda, posta sul memorial in bronzo di W. S. Gilbert, sul Victoria Embankment a Londra, 31 agosto 1915
Origine: Immagine dell'epigrafe.

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“Lutto: la menzogna nera.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

22 agosto 1909; Vergani, p. 274
Diario 1887-1910

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“Lo Ius primae noctis è una straordinaria fantasia che il medioevo ha creato, che è nata alla fine del medioevo, ed a cui hanno creduto così tanto, che c'era quasi il rischio che qualcuno volesse metterlo in pratica davvero, anche se non risulta che sia mai successo davvero. In realtà è una fantasia: non è mai esistito.”

Alessandro Barbero (1959) storico e scrittore italiano

Origine: Da Medioevo da non credere. Lo ius primae noctis http://www.festivaldellamente.it/it/2291-Medioevodanoncredere-Loiusprimaenoctis/, Festival della Mente.it, Sarzana, 31 agosto 2013.

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“I contadini non invidiano il padrone del castello: ma invidiano il vicino che ha fatto fortuna.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

9 agosto 1906; Vergani, p. 239
Diario 1887-1910

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“Il sonno è la piazzetta dei ricordi. Aiuta il loro ritorno.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

30 agosto 1889; Vergani, p. 21
Diario 1887-1910

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“Anima, troppo vento oggi soffia per uscire. | In casa resteremo con le finestre serrate | ascoltando attenti il vento nelle gole muggire. | Non esser triste. Pensa che manca poco all'estate. || E allora tutto il giorno avremo calma e sole, | e sempre potremo uscire; e andremo a veder bruciare, | appena che il sole raggiorni, sui monti le carbonare, | e a mezzogiorno, tornando, faremo, pei boschi, giaggioli. || Tu sai che nostra madre molto ama i fiori del desco. | Vedrai che felicità! Anima, non ti pervade | la pace di quei tramonti, che per godere il fresco | s'esce a coglier bluastri sugli orli delle strade? || Pensa qual gioia, d'agosto, in certi crepuscoli rossi, | sentirsi l'ombra salire su su, fino ai ginocchi! | E in quelle notti tranquille e nitide come i tuoi occhi, | Anima, non ti ricordi come brillava di casti || inviti lontani la Terra, nei fuochi delle sue stoppie? | Ora non essere triste. Osserva attraverso i vetri | delle piccole finestre della casa di campagna | il vento che pèttina gli alberi con le sue mille dita. || Guarda! Nell'orto l'erbe più esili, in mezzo al tormento, | vibrano in un palpitìo simile a quello dei campi | nei mezzogiorni d'estate. Anima, andiamo nel vento! | Pensa che i miei capelli, anch'essi così vibreranno. || Vieni via; non temere! non questo è l'urlo dei lupi. | A capo scoperto andremo, lì presso: tra quelle rupi. | E all'Ave Maria, tornando, io ti darò conforto. | Ma oggi non voglio che canti. Se mai, con la vanga, l'orto.”

Arturo Onofri (1885–1928) poeta e scrittore italiano

da Canti delle oasi, I
Origine: Citato in Alberto Asor Rosa e Alberto Abbruzzese, Cultura e società del Novecento, Antologia della letteratura italiana, La Nuova Italia Editrice, Firenze, 1981<sup>1</sup>, pp. 430 431.

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“Il lavoro continuo è stupido come il riposo continuo.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

16 agosto 1906; Vergani, p. 241
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“Il libro ha qualche volta il valore di una ambasciata.”

Benito Mussolini (1883–1945) politico, giornalista e dittatore italiano

dal discorso alla Società Italiana degli Autori, Roma, 1° agosto 1926; da Scritti e discorsi, vol. V, p. 375
Citazioni tratte dai discorsi

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“Lo Stato di Platone, quello che lui chiamava la polis, e che poi era Atene, aveva, al tempo di Platone, cioè nel momento del suo massimo splendore, ventimila abitanti, di cui solo cinquemila avevano diritto al voto. E veda un po' come quei civilissimi cittadini lo usarono nelle assemblee dell'Acropoli: mettendo sotto processo Pericle e Aspasia, condannando a morte Socrate e provocando la guerra del Peloponneso, che fu la rovina non solo di Atene, ma di tutta la Grecia e della sua civiltà. Ora se il sistema della «democrazia diretta» o, come lei la chiama, «partecipatoria», non funzionò nemmeno in una polis di ventimila abitanti, s'immagini un po' cosa diventerebbe nei formicai umani cui si sono ridotte le polis attuali, e non soltanto quelle italiane. […] Lei ha tutte le ragioni del mondo a dire che l'attuale sistema di democrazia «rappresentativa» o «delegata» ha dei vizi gravissimi e spesso provoca disastri, compresa quella americana, che pure è una di quelle che meglio funzionano. Ma, mi creda, quella «diretta» o «di piazza» è ancora molto più pericolosa perché continuamente a rischio di cadere in balia di qualche ciarlatano che sappia soltanto vendere bene la sua merce. Certo, quella indiretta esige, da parte del cittadino, una partecipazione che in Italia manca. Ma non è certo coi referendum che si può sostituirla. Almeno questo mi ha insegnato l'esperienza.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

22 agosto 1999
Corriere della Sera, La stanza di Montanelli – rubrica

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