Frasi su circolazione

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema circolazione, arte, essere, vita.

Frasi su circolazione

Charles Bukowski photo
Piero Calamandrei photo
Kerry King photo
Luciano Bianciardi photo
Indro Montanelli photo
Umberto Galimberti photo
Walter Bonatti photo
Alan Lomax photo
Guy Debord photo
Ignazio Marino photo

“Nella storia dell'uomo, infatti, la fine della vita ha sempre coinciso con l'arresto del battito cardiaco: ogni eroe degno di questo nome è morto perché il suo cuore ha smesso di battere, la letteratura e le opere d'arte ne danno ampia testimonianza così come i vecchi manuali di medicina. […] Con i primi interventi di cardiochirurgia e con l'invenzione della circolazione extracorporea apparve chiaro che la funzione del cuore poteva essere sostituita da un meccanismo artificiale: la persona continuava a vivere senza che il cuore battesse nel torace, purché il cervello continuasse a ricevere il sangue. Molti segnali erano stati registrati dai medici e l'idea che il cervello svolgesse un ruolo determinante per la vita degli esseri umani era già ben consolidata. Partendo da questi presupposti, si sviluppò un dibattito che vide riuniti ad Harvard non solo medici ma anche giuristi, filosofi, esponenti delle religioni perché l'obiettivo era trovare una definizione alla morte che tenesse in considerazione anche gli aspetti etici e il contesto in un dato momento storico. Da Harvard in poi la morte dell'individuo si certifica nel momento in cui sono cessate tutte le funzioni vitali del cervello in maniera irreversibile, quello che viene definito in linguaggio semplificato encefalogramma piatto.”

Ignazio Marino (1955) medico e politico italiano

Origine: Da Un atto irresponsabile http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/09/03/un-atto-irresponsabile.html, la Repubblica, 3 settembre 2008, p. 1.

Dino Risi photo
Neal D. Barnard photo
Silvio Garattini photo
Natalia Ginzburg photo

“Era, il dopoguerra, un tempo in cui tutti pensavano d'essere dei poeti, e tutti pensavano d'essere dei politici; tutti s'immaginavano che si potesse e si dovesse anzi far poesia di tutto, dopo tanti anni in cui era sembrato che il mondo fosse ammutolito e pietrificato e la realtà era stata guardata come di là da un vetro, in una vitrea, cristallina e muta immobilità. Romanzieri e poeti avevano, negli anni del fascismo, digiunato, non essendovi intorno molte parole che fosse consentito usare; e i pochi che ancora avevano usato parole le avevano scelte con ogni cura nel magro patrimonio di briciole che ancora restava. Nel tempo del fascismo, i poeti s'erano trovati ad esprimere solo il mondo arido, chiuso e sibillino dei sogni. Ora c'erano di nuovo molte parole in circolazione, e la realtà di nuovo appariva a portata di mano; perciò quegli antichi digiunatori si diedero a vendemmiarvi con delizia. E la vendemmia fu generale, perché tutti ebbero l'idea di prendervi parte; e si determinò una confusione di linguaggio fra poesia e politica, le quali erano apparse mescolate insieme. Ma poi avvenne che la realtà si rivelò complessa e segreta, indecifrabile e oscura non meno che il mondo dei sogni; e si rivelò ancora situata di là dal vetro, e l'illusione di aver spezzato quel vetro si rivelò effimera. Cosí molti si ritrassero presto sconfortati e scorati; e ripiombarono in un amaro digiuno e in un profondo silenzio. Cosí il dopoguerra fu triste, pieno di sconforto dopo le allegre vendemmie dei primi tempi. Molti si appartarono e si isolarono di nuovo o nel mondo dei loro sogni, o in un lavoro qualsiasi che fruttasse da vivere, un lavoro assunto a caso e in fretta, e che sembrava piccolo e grigio dopo tanto clamore; e comunque tutti scordarono quella breve, illusoria compartecipazione alla vita del prossimo. Certo, per molti anni, nessuno fece piú il proprio mestiere, ma tutti credettero di poterne e doverne fare mille altri insieme; e passò del tempo prima che ciascuno riprendesse sulle sue spalle il proprio mestiere e ne accettasse il peso e la quotidiana fatica, e la quotidiana solitudine, che è l'unico mezzo che noi abbiamo di partecipare alla vita del prossimo, perduto e stretto in una solitudine uguale.”

1963, pp. 165-166
Lessico famigliare

Marc Augé photo

“Dietro l'ideologia della libera circolazione si celano in realtà dei rapporti di forza.”

Marc Augé (1935) etnologo e antropologo francese

Tra i confini. Città, luoghi, interazioni

Adolf Hitler photo
Bob Dylan photo
Simone Weil photo
Paolo Mantegazza photo
Boris Vian photo
Marcel Proust photo
Logan Pearsall Smith photo
Christopher Nolan photo

“[Sulla scelta di Leonardo DiCaprio per il ruolo in Inception] Leo ha dato un contributo enorme al film. Credo che sia uno degli attori più bravi in circolazione e la sua performance in questo film è veramente straordinaria.”

Christopher Nolan (1970) regista, sceneggiatore e produttore cinematografico britannico

da Inception - La produzione http://wwws.warnerbros.it/inception/mainsite/pdf/INCEPTION_PK_Notes__Bios_6-18.pdf, Warner Bros.it

David Peace photo
Édouard Fournier photo
Henry Jenkins photo
James Blake photo
Brian Clough photo
Guy Papin photo
Francesco Saverio Nitti photo
Joseph L. Mankiewicz photo
Jerry Lewis photo
Renzo De Felice photo
Art Hodes photo
Tony Campolo photo
Pete Sampras photo

“[Su Lleyton Hewitt] Questo ragazzo ha la miglior risposta in circolazione, un servizio in continuo miglioramento. È un grande giocatore e lo vedrete competere per la vittoria su questi campi nei prossimi 10 anni.”

Pete Sampras (1971) tennista statunitense

Origine: Citato in Teo Gallo, 10 anni dopo... Lleyton Hewitt http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2011/08/19/563672-anni_dopo.shtml, Ubitennis.com, 20 agosto 2011.

Filippo Sacchi photo
Renato Cesarini photo

“No, non ho mai scritto un libro di football. Ma se mi portate tutti quelli in circolazione, vi correggo gli errori.”

Renato Cesarini (1906–1969) calciatore e allenatore di calcio italiano di origine argentina

Origine: Citato in Marco Sappino (a cura di), Dizionario biografico enciclopedico di un secolo del calcio italiano, Milano, Baldini&Castoldi, 2000, p. 2112, ISBN 88-8089-862-0

Silvio Berlusconi photo
Roger Federer photo
Adriano Tilgher photo
Jean-Claude Juncker photo
Luciano De Crescenzo photo
Noam Chomsky photo
Piero Chiara photo
John Henry Newman photo
Richard Nixon photo
Laura Boldrini photo
Umberto Eco photo
Angela Merkel photo

“Per la Gran Bretagna non ci sarà la possibilità di avere libero accesso al mercato unico europeo senza accettare la libertà di circolazione dei cittadini.”

Angela Merkel (1954) politica tedesca

Origine: Citato in Germania, Merkel confermata capo Cdu: “Elezioni non saranno rose e fiori. Non tutti i migranti possono restare” http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/12/06/germania-merkel-confermata-capo-cdu-elezioni-non-saranno-rose-e-fiori-non-tutti-migranti-possono-restare/3241748/, Il Fatto Quotidiano.it, 6 dicembre 2016.

Ambrose Bierce photo
Piero Bargellini photo
Angelo Luigi Fiorita photo
Jorge Luis Borges photo
Greg Egan photo

“A sei anni i miei genitori mi raccontarono che dentro il mio cranio c’era una gemma piccola e scura, che imparava a essere me.
Microscopici ragni avevano tessuto una ragnatela dorata nel mio cervello, perché l’contenuto nella gemma potesse udire il sussurro dei miei pensieri. La gemma origliava i miei sensi e interpretava i messaggi chimici trasportati dalla circolazione sanguigna: la gemma vedeva, udiva, odorava, gustava e toccava il mondo esattamente come me, mentre l’istruttore monitorava i suoi pensieri e li confrontava con i miei. Ogni qualvolta questi pensieri erano sbagliati, l’istruttore, più veloce del pensiero, dava una risistemata alla gemma, facendo una piccola modifica qua e là, apportando i cambiamenti necessari per correggere i suoi pensieri.
Perché? Perché quando non avessi più potuto essere me, la gemma avrebbe potuto esserlo al posto mio.
Io pensai: “Se ciò che sento mi fa sentire strano e mi dà le vertigini, cosa deve provare la?”. Esattamente la stessa cosa, riflettei; non sa di essere la gemma e anch’essa si domanda cosa può provare la gemma, rispondendosi poi:
“Esattamente la stessa cosa, non sa di essere la gemma, e anch’essa si domanda cosa può provare la gemma”.
E anch’essa si chiede…
(Ne ero certo, visto che io me lo domandavo.)
… anch’essa si interroga se è l’Io reale o se semplicemente è la gemma che sta imparando a essere me.

Divenuto un dodicenne pieno di superbia e di scherno, mi presi gioco di quelle preoccupazioni infantili. Tutti avevano la gemma, salvo i membri di oscure sette religiose, e sprecare tempo su una banalità simile mi appariva una perdita di tempo. La gemma era la gemma, un fatto universale della vita, una cosa comune come una cacca. Io e i miei amici vi costruivamo battute stupide, come facevamo con le cose del sesso, per provare a noi stessi quanto eravamo saputi in quel campo.
In realtà, però, non eravamo saputi e imperturbabili come pretendevamo di essere. Un giorno, mentre giocavamo nel parco chiacchierando del più e del meno, uno della banda, il suo nome l’ho dimenticato, ma lo ricordo come una persona troppo intelligente per il suo stesso bene, si mise a domandare a ciascuno di noi: — Chi sei tu? La gemma o l’essere umano?
Noi tutti rispondemmo indignati, senza esitare: — L’essere umano!
Quando tutti ebbero risposto, lui rise e affermò: — Bene, io no. Io sono la gemma. Siete degli stronzi perdenti e mangerete merda, perché voi tutti finirete spazzati via nel cesso cosmico, ma io, io vivrò per sempre.
Lo picchiammo fino a fargli colare il sangue dal naso.

Dal racconto.”

Greg Egan (1961) scrittore di fantascienza australiano

Axiomatic

Jules Michelet photo
Scipione (Gino Bonichi) photo
Serena Autieri photo
Luigi Gui photo
Guy Patin photo
Romano Prodi photo
Francois Quesnay photo

“Si faccia in modo che la somma totale del reddito venga reinvestita ogni anno nel corso della circolazione e la percorra interamente.”

Francois Quesnay (1694–1774) economista, medico e naturalista francese

Origine: Citato in AA.VV., Il libro dell'economia, traduzione di Olga Amagliani e Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 44. ISBN 9788858014158

Shirin Ebadi photo
Karl Kautsky photo

“La circolazione del denaro è la conseguenza della circolazione delle merci, e non, come spesso si sostiene, la causa di essa.”

Karl Kautsky (1854–1938) filosofo, economista e politico tedesco

Parte prima, cap, 2. p. 39
Introduzione al pensiero economico di Marx