Frasi su frantumi
Una raccolta di frasi e citazioni sul tema frantumi, mondo, grande, vita.
Frasi su frantumi
L'uomo di vetro

“Se una 9 mi scarrella dentro il teschio e lo frantuma | mi lascia una pallottola che ancora fuma.”
da TKlan Regime
Ministero dell'Inferno

da Distruggono il mondo; 1993
Non vorrei crepare

“Ci sono uomini che sono troppo fragili per andare in frantumi. A questi appartengo anch'io.”
26 aprile 1930
Movimenti del pensiero, Diari 1930-1932

dalle tesi Sul concetto di storia, Einaudi, 1997, pp. 35-7
Senza fonte, Citazioni da Mai dire Gol

Origine: Da La libertà degli uguali, a cura di G. N. Berti, Elèuthera editrice.

II, Il canto dei sepolcri

radiomessaggio del 1° settembre 1944; citato in Gianni Padoan, La grande crociata di Pio XII, Historia, n. 145, dicembre 1969, Cino del Duca

Origine: Il mondo senza un filo di grasso, p. 262
da Mina, l'ultima diva, Brescia Oggi, 18 settembre 1996

Origine: Citato in Luigi Granetto, Renato Zero, Lato Side Editori, Roma, 1981.
Il bambino che leggeva il Corano
Le pietre di Pantalica
Origine: Citato in Vincenzo Consolo e il ritratto di una Sicilia suggestiva e straziante http://www.lavocedinewyork.com/arts/libri/2014/01/21/vincenzo-consolo-e-il-ritratto-di-una-sicilia-suggestiva-e-straziante/, La Voce di New York.com, 21 gennaio 2014.
Solo una parentesi

Origine: Da «Fiorentini, esprimiamo il nostro sdegno» http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2002/11_Novembre/06/fallaci.shtml, Corriere della Sera, 6 novembre 2002.

L'Uomo Verde: capitolo 50
La ruota del tempo. L'occhio del mondo

Origine: Citato in Beckenbauer: "Gli azzurri pagheranno ai Mondiali". Presidenti e tecnici dai pm http://www.repubblica.it/2006/05/dirette/sezioni/calcio/scandalocalcio/sabato20maggio/, Repubblica.it, 20 maggio 2006.

Nel corpo del mondo. La mia malattia e il dolore delle donne che ho incontrato
Origine: Storia d'Italia dal 1861 al 1997, p. 80
Ed anche "senza storia", perché, appunto, la si tramandava per via orale. Partendo da questo principio, coloni e (spesso) missionari hanno creato una storia africana con un calco occidentale e hanno imposto la loro cultura come se prima ci fosse stato il vuoto. Ne sono uscite delle mostruosità.
Variante: La posta in gioco sono centinaia di migliaia di profughi hutu, fuggiti dal Ruanda nel timore di una rappresaglia, dopo il genocidio dei '94. Una massa umana in bilico sul confine, respinta dai tutsi: e di cui si servono invece, come di un ariete, i superstiti dell'ex regime di Kigali, autore del massacro, ora alla ricerca di una rivincita, con l'aiuto dello Zaire. Là il dramma ruandese può essere il detonatore che fa saltare quell'autentica polveriera tribale che è l'ex Congo belga. Un paese disegnato sulle frontiere coloniali, senza tener conto della storia – non scritta – di quelle regioni: e che adesso rischia, come già accadde al momento dell'indipendenza, di andare in frantumi e di destabilizzare l'intera Africa centrale. È al tempo stesso allucinante ed esemplare. A conclusione di un secolo che ha conosciuto la morte del colonialismo, e che ora, arrivato alla fine, assiste alla non tanto lenta rovina del continente nero, questo dramma ruandese è in definitiva il risultato di quello che gli scrittori africani riuniti a Roma, nella primavera del '59, denunciarono come uno dei più gravi peccati occidentali: l'avere accettato, senza discutere, e diffuso, la nozione di un popolo, quello africano, "senza cultura". Ed anche "senza storia", perché, appunto, la si tramandava per via orale. Partendo da questo principio, coloni e (spesso) missionari hanno creato una storia africana con un calco occidentale e hanno imposto la loro cultura come se prima ci fosse stato il vuoto. Ne sono uscite delle mostruosità.

Origine: Da articolo https://www.internazionale.it/opinione/paul-preciado/2018/04/02/ribellarsi-e-giusto, Libération, riportato su Internazionale.it, 2 aprile 2018.