Frasi su poesia
pagina 7

Friedrich Schlegel photo
Elias Canetti photo

“Non c'è bisogno che vi ricordi [discorso di Kien ai libri della sua biblioteca] in modo particolareggiato la storia antichissima e superba delle vostre sofferenze. Scelgo soltanto un esempio per mostrarvi in maniera persuasiva quanto vicini siano odio e amore. La storia d'un paese che tutti noi in egual misura veneriamo, di un paese in cui voi avete goduto delle più grandi attenzioni e dell'affetto più grande, di un paese in cui vi si è tributato persino quel culto divino che ben meritate, narra un orribile evento, un crimine di proporzioni mitiche, perpetrato contro di voi da un sovrano diabolico per suggerimento di un consigliere ancor più diabolico. Nell'anno 213 avanti Cristo, per ordine dell'imperatore cinese Shi Hoang-ti − un brutale usurpatore che ebbe l'ardire di attribuire a se stesso il titolo di "Primo, Augusto, Divino" − vennero bruciati tutti i libri esistenti in Cina. Quel delinquente brutale e superstizioso era per parte sua troppo ignorante per valutare esattamente il significato dei libri sulla base dei quali veniva combattuto il suo tirannico dominio. Ma il suo primo ministro Li-Si, un uomo che doveva tutto ai propri libri, e dunque uno spregevole rinnegato, seppe indurlo, con un abile memoriale, a prendere questo inaudito provvedimento. Era considerato delitto capitale persino parlare dei classici della poesia e della storia cinese. La tradizione orale doveva venire estirpata a un tempo con quella scritta. Venne esclusa dalla confisca solo una piccola minoranza di libri; quali, potete facilmente immaginare: le opere di medicina, farmacopea, arte divinatoria, agricoltura e arboticoltura − cioè tutta una marmaglia di libri di puro interesse pratico. «Confesso che il puzzo di bruciato dei roghi di quei giorni giunge ancor oggi alle mie narici. A che giovò il fatto che tre anni più tardi a quel barbaro imperatore toccasse il destino che s'era meritato? Morì, è vero, ma ai libri morti prima di lui ciò non arrecò alcun giovamento. Erano bruciati e tali rimasero. Ma non voglio tacere quale fu, poco dopo la morte dell'imperatore, la fine del rinnegato Li-Si. Il successore al trono, che aveva ben capito la sua natura diabolica, lo destituì dalla carica di primo ministro dell'impero che egli aveva rivestito per più di trent'anni. Fu incatenato, gettato in prigione e condannato a ricevere mille bastonate. Non un colpo gli venne risparmiato. Fu costretto a confessare mediante la tortura i suoi delitti. Oltre all'assassinio di centinaia di migliaia di libri aveva infatti sulla coscienza anche altre atrocità. Il suo tentativo di ritrattare più tardi la propria confessione fallì. Venne segato in due sulla piazza del mercato della città di Hien-Yang, lentamente e nel senso della lunghezza, perché in questo modo il supplizio dura più a lungo; l'ultimo pensiero di questa belva assetata di sangue fu per la caccia. Oltre a ciò non si vergognò di scoppiare in lacrime. Tutta la sua stirpe, dai figli a un pronipote di appena sette giorni, sia donne che uomini, venne sterminata: tuttavia, invece di essere condannati al rogo, come sarebbe stato giusto, ottennero la grazia di venir passati a fil di spada. In Cina, il paese in cui la famiglia, il culto degli antenati, il ricordo delle singole persone sono tenuti così in gran conto, nessuna famiglia a mantenuto viva la memoria del massacratore Li-Si; solo la storia l'ha fatto, proprio quella storia che l'indegna canaglia, più tardi finita come ho detto, aveva voluto distruggere.”

1981, pp. 98-99
Auto da fé

Boris Leonidovič Pasternak photo
Maksim Gor'kij photo
Francesco Guccini photo

“Malinconie discrete che non sanno star segrete, le piccole modeste storie mie, che non si son mai messe addosso il nome di poesie…”

Francesco Guccini (1940) cantautore italiano

da Canzone delle situazioni differenti
Stanze di vita quotidiana

Francesco Guccini photo

“Però non ho mai detto che a canzoni si fan rivoluzioni, si possa far poesia…”

Francesco Guccini (1940) cantautore italiano

da L'avvelenata
Via Paolo Fabbri 43

Gaio Valerio Catullo photo
Alexandr Alexandrovič Blok photo
Alexandr Alexandrovič Blok photo
Alexandr Alexandrovič Blok photo

“[Dalla poesia Il campo di Kulikovo] Lotta senza fine! La pace è solo un sogno | attraverso il sangue e la polvere…”

Alexandr Alexandrovič Blok (1880–1921) poeta russo

Origine: La fidanzata di lillà. Lettere a Ljuba, p. 111

Amaruka photo
Amaruka photo
Apuleio photo
Nikolaj Vasiljevič Gogol photo
Nikolaj Vasiljevič Gogol photo

“Italia – magnifico paese! | Per te l'anima geme e si strugge…”

Nikolaj Vasiljevič Gogol (1809–1852) scrittore e drammaturgo ucraino

Citazioni di Nikolaj Vasil'evič Gogol
Origine: Citato in Quattro poeti russi per l'Italia, a cura di Mirella Meringolo, Poesia, n. 193 aprile 2005, Crocetti Editore

Papa Giovanni XXIII photo
Lev Nikolajevič Tolstoj photo

“Il misticismo senza poesia è superstizione, e la poesia senza misticismo è prosa.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo
William Carlos Williams photo
Hermann Broch photo
Gilbert Keith Chesterton photo
Gilbert Keith Chesterton photo
Gilbert Keith Chesterton photo
Gilbert Keith Chesterton photo

“Dobbiamo asserire […] che [San Francesco] fu un poeta. […] Ma egli ebbe un privilegio negato a molti poeti; poté infatti chiamarsi il solo poeta felice fra i tanti poeti infelici del mondo. Tutta la sua vita fu una poesia, ed egli non fu tanto un menestrello che cantava semplicemente le proprie canzoni, quanto un drammaturgo capace di recitare per intero il suo dramma. […] Parlare dell'arte di vivere suona oggi artificiale più che artistico. Ma San Francesco rese in ogni senso la vita arte, per quanto un'arte involontaria. […] [A età avanzata, poiché stava per diventare cieco, gli prospettarono un rimedio orribile, che] consisteva nel cauterizzare l'occhio senza alcun anestetico. In altre parole, si dovevano bruciare i bulbi degli occhi con un ferro rovente. […] Quando fu preso il ferro dalla fornace, egli si levò con atteggiamento educato, e parlò come se si rivolgesse ad un essere invisibile: "Fratello fuoco, Dio ti ha creato bellissimo e forte e utile; ti prego d'essere cortese con me." Se c'è qualcosa che possa dirsi arte di vivere, a me pare che un simile momento sia uno dei suoi capolavori. Non a molti poeti è stato concesso di ricordare la propria poesia in un simile momento, ancor meno di vivere uno dei propri poemi. Perfino William Blake sarebbe stato sconvolto se, leggendo i nobili versi: "Tigre! Tigre! che splendente bruci!" un'enorme tigre viva del Bengala fosse apparsa alla finesta del suo cottage in Felpham, con la evidente intenzione di asportargli la testa.”

Gilbert Keith Chesterton (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista inglese

cap. VI, p. 68
Francesco d'Assisi

Vladimir Vladimirovič Nabokov photo
Salvator Rosa photo

“Poco mi giova aver costanza o fede; | per me fortuna avara | parla muta, ode sorda e cieca vede.”

Salvator Rosa (1615–1673) pittore, incisore e poeta italiano

da Or son pur solo...
Origine: Citato in I capolavori della poesia italiana, a cura di Guido Davico Bonino, CDE, Milano, 1972.

Salvator Rosa photo

“Veggio il ben, nulla godo, e spero assai, | si muta il mondo, ed io non vario mai.”

Salvator Rosa (1615–1673) pittore, incisore e poeta italiano

da Or son pur solo...

Stephen Fry photo
Simonide photo

“La pittura è poesia silenziosa, e la poesia è pittura che parla.”

Simonide (-556–-468 a.C.) poeta lirico greco antico

citato da Plutarco, Della gloria degli ateniesi

Raymond Carver photo
Ambrogio Donini photo
Silvio D'Amico photo
Thomas Macaulay photo
Werner Herzog photo
Vittorio Sgarbi photo

“Bella è, ancora oggi, la vita a Modica. Città grande e spaziosa e insieme intima e segreta, Modica cresce a grappolo sulle rocce e sulle grotte seguendo una strada sinuosa, come a spirale. Il cuore è la grandiosa chiesa di San Giorgio, la cui facciata è ritta come una torre e insieme soffice come una torta. La vediamo da ogni punto: dal Palazzo Giardina con una spaziosa terrazza e poi dal mirabile Palazzo Napolino. Tra le mura della città senti ancora la voce di Quasimodo, il poeta che partì da una piccola casa, oggi riarredata e custodita da Valeria Lentini, per arrivare a parlare della Sicilia in tutto il mondo. Ma il tempo qui non si è fermato: riparato nella sua casa scrive oggi Franco Antonio Belgiorno, descrivendo le estasi di questo luogo straordinario. E c'è poesia non solo nella letteratura, ma anche nella produzione di dolci e cioccolate, su ricette antiche con sapori insperati. Così troviamo animate, per una festa senza fine, le pasticcerie di Modica: Di Lorenzo, Bonajuto e Iacono, che preservano i sapori in carte colorate che saranno piaciute a Giuseppe Tornatore. L'incanto e la vita continuano nella notte a Villa De Naro Papa, integra negli arredi e magica nel giardino, teatro di musiche zigane, arabe e greche, spagnole. Così lasciamo Modica con molto rimpianto e molte cioccolate.”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

Citazioni di altro tipo
Origine: Da La magia di Modica nascosta nei dolci da Sgarbi Quotidiani, ne Il Giornale, agosto 2002.

Vincenzo Monti photo
Vincenzo Monti photo

“L'amistà fra tiranni è malsicura | E le fiere talor sbranan le fiere.”

Vincenzo Monti (1754–1828) poeta italiano

Congresso di Vienna, in "Poesie liriche", a cura di G. Carducci, ed. Barbèra, p. 378

Vittorio Strada photo
Alberto Mario photo
Giuseppe Conte photo
Antonio Machado photo

“E poi, il treno, nel viaggiare, sempre ci fa sognare; e quasi quasi dimentichiamo il ronzino che montiamo.”

Antonio Machado (1875–1939) poeta e scrittore spagnolo

1962, da Campi di Castiglia: in treno
Poesie

Antonio Machado photo

“Ho i miei amici nella mia solitudine; quando sto con essi, quanto sono lontani!”

Antonio Machado (1875–1939) poeta e scrittore spagnolo

1962
Poesie

Antonio Machado photo

“Ha l'uomo quattro cose | che non servono nel mare: | ancora, timone e remi, | e paura di naufragare.”

Antonio Machado (1875–1939) poeta e scrittore spagnolo

1971, pp. 350-351
Poesie

Antonio Machado photo

“Ore di noia passano | nella stanza familiare, | l'ampio cantuccio oscuro | dove cominciai i miei sogni.”

Antonio Machado (1875–1939) poeta e scrittore spagnolo

1971, pp. 116-117
Poesie

“Chi sono io?… Chi sono!… Tutto tace…. Il mare ha coscienza di questa sua poesia? e il cielo?…”

Ambrogio Bazzero (1851–1882) scrittore e poeta italiano

Storia di un'anima, Schizzi dal mare

“Voglio conoscere la potenza di Genova? Vado a gustare la grandiosa poesia del suo Porto.”

Ambrogio Bazzero (1851–1882) scrittore e poeta italiano

Storia di un'anima, Schizzi dal mare

“Ama la poesia. Essa dà l'ali al cuore.”

Ambrogio Bazzero (1851–1882) scrittore e poeta italiano

Storia di un'anima, Lagrime e sorrisi

Giovanni Giraldi photo
Giuseppe Prezzolini photo
Jacques Monod photo
Francesco Berni photo

“A tutte l'altre cose sta serrata, | E dicesi Videbimus; a questa | Si dà un'udienza troppo grata.”

Francesco Berni (1497–1535) scrittore e poeta italiano

da Capitolo di Papa Adriano, in "Rime, poesie latine e lettere edite e inedite", a cura di A. Virgilii, 1885, p. 36
Rime

Edward Morgan Forster photo

“Se per un istante Dio si dimenticasse che sono una marionetta di stoffa e mi facesse dono di un pezzo di vita, probabilmente non direi tutto ciò che penso, ma penserei a tutto ciò che dico.
Valuterei le cose non per il loro valore, ma per ciò che significano.
Dormirei poco e sognerei di più, sapendo che per ogni minuto che teniamo gli occhi chiusi, perdiamo sessanta secondi di luce. Andrei avanti quando gli altri si fermano, mi sveglierei quando gli altri dormono.
Ascolterei quando gli altri parlano e con quanto piacere gusterei un buon gelato al cioccolato.
Se Dio mi desse un pezzo di vita, mi vestirei in modo semplice, mi butterei per terra al sole, mettendo a nudo non solo il mio corpo, ma anche la mia anima.
Dio mio, se avessi un cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio e aspetterei l'arrivo del sole. Sulle stelle dipingerei una poesia di Benedetti con un sogno di Van Gogh e una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna.
Annaffierei le rose con le mie lacrime per sentire il dolore delle loro spine e il rosso bacio dei loro petali.
Dio mio se avessi un pezzo di vita, non lascerei passare un solo giorno senza dire alle persone che amo, che le amo. Direi ad ogni donna che è la mia prediletta e vivrei innamorato dell'amore.
Agli uomini dimostrerei quanto sbagliano pensando che smettono di innamorarsi quando invecchiano, non sapendo che invecchiano quando smettono di innamorarsi!
A un bambino darei le ali, ma lascerei che imparasse a volare da solo.
Ai vecchi insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia, ma con l'oblio.
Ho imparato così tanto da voi uomini…
Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel modo di salire la scarpata.
Ho imparato che quando un neonato stringe per la prima volta il dito del padre nel suo piccolo pugno, lo tiene stretto per sempre.
Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardare dall'alto in basso un altro uomo solo per aiutarlo a rialzarsi.
Sono tante le cose che ho imparato da voi, ma in verità non saranno granché utili, perché quando mi metteranno in questa valigia, purtroppo starò per morire…”

Johnny Welch (1959) comico, attore e scrittore messicano

da Lo Que Le He Enseñado a la Vida

Federico Chabod photo
Alessandro Baricco photo
Tina Brown photo

“Obama beneficia del fatto che l'America dopo Bush è talmente depressa da cercare ispirazione e poesia. L'unico ingrediente che manca a Hillary: una tutta prosa.”

Tina Brown (1953)

da «Un Paese depresso e affamato di poesia: Hillary è tutta prosa» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2008/febbraio/06/Paese_depresso_affamato_poesia_Hillary_co_9_080206116.shtml, Corriere della sera, 6 febbraio 2008

Tina Brown photo

“Obama è l'eroe giovane, attraente e superficiale dell'era tv, quando nessuno cerca i dettagli di cui abbonda Hillary. Lei è bravissima nelle tavole rotonde intime e volte all'approfondimento; lui negli stadi, grazie all'alto quoziente glamour che gli ha tirato dietro Hollywood e tv. Grazie a David Axelrod.”

Tina Brown (1953)

da «Un Paese depresso e affamato di poesia: Hillary è tutta prosa» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2008/febbraio/06/Paese_depresso_affamato_poesia_Hillary_co_9_080206116.shtml, Corriere della sera, 6 febbraio 2008

Tina Brown photo

“Mrs. Obama è una donna intelligente, tosta e pragmatica il cui ruolo è uguale a quello di Bill Clinton. Sarebbe una first lady attivissima e potrebbe seguire le orme di Hillary e candidarsi.”

Tina Brown (1953)

da «Un Paese depresso e affamato di poesia: Hillary è tutta prosa» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2008/febbraio/06/Paese_depresso_affamato_poesia_Hillary_co_9_080206116.shtml, Corriere della sera, 6 febbraio 2008

John Keats photo
Roberto Bolaño photo
George Steiner photo
George Steiner photo

“Sostieni, maturità, questa fatica d'intelletto e sogni, disprezza | l'endecasillabo facile, e tutte le memorie, e la persona chiusa in queste frasi | d'affetto e di poesia…”

Roberto Sanesi (1930–2001) critico d'arte, storico dell'arte e poeta italiano

da A nord dei trent'anni, in Rapporto informativo, 1966

Aristotele photo

“Riguardo alle esigenze della poesia, bisogna tener presente che cosa impossibile ma credibile, è sempre da preferire a cosa incredibile anche se possibile.”

Aristotele (-384–-321 a.C.) filosofo e scienziato greco antico

Origine: Da Poetica, 25, 1461b.

Germaine de Staël photo
Carlo Bo photo

“Il caso Campana rappresenta – a nostro avviso molto bene – un vuoto fra il canto pieno della grande poesia dell'Ottocento e la partenza di Ungaretti, avvenuta da zero.”

Carlo Bo (1911–2001) critico letterario italiano

Origine: Introduzione a Canti orfici e altri scritti, p. XXXII

Carlo Bo photo
Carlo Bo photo
Carlo Bo photo
Aleksandr Konstantinovič Voronskij photo
Roberto Benigni photo
Roberto Benigni photo
Roberto Benigni photo

“[Salvatore Di Giacomo] Sembra che il componimento poetico sia la descrizione pittorica di un quadro che l'autore sta ammirando.”

da La poesia: S. Di Giacomo, F. Russo, F. Gaeta; citato in Vincenzo Regina, L'opera letteraria di Salvatore Di Giacomo

“Si dice che la poesia sia cominciata con lo sport.”

André Scala (1950) filosofo francese

Origine: I silenzi di Federer, p. 20

Sebastian Faulks photo
Conte di Lautréamont photo
Hans Werner Henze photo