Frasi su schema
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“[Su Renato Zero] Il giovanotto vestito come la Osiris, sollecita la fantasia, frantuma gli schemi abituali, ipotizza triangoli che turbano qualche sonno.”

Maurizio Costanzo (1938) giornalista, conduttore televisivo e autore televisivo italiano

Origine: Citato in Luigi Granetto, Renato Zero, Lato Side Editori, Roma, 1981.

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“D'istinto vedo molte analogie fra Obama e Berlusconi. Rompono entrambi gli schemi precostituiti: non sono per nulla ideologici, fondano le loro leadership su un carisma comunicativo personale unico.”

Sandro Bondi (1959) politico italiano

dall'intervista di Luca Telese, Bondi: "Ecco perché Obama è simile a Berlusconi" http://c.ilgiornale.it/a.pic1?ID=302982, Il Giornale, 2 novembre 2008

“[Riferendosi agli abusi di farmaci nel calcio degli anni novanta del XX secolo. ] Non voglio attribuire a Zeman più meriti di quanti possa avere, ma certo è stato lui a stimolare questa inchiesta.”

Ugo Longo (1941–2009) avvocato e dirigente sportivo italiano

Mario Sconcerti, Storia delle idee del calcio. Uomini, schemi e imprese di un'avventura infinita http://books.google.it/books?id=Wl4g5QmkH0oC&pg=PA343&dq=ugo+longo&hl=it&ei=m5eYTPCdHcn4OaOMufkC&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=5&ved=0CDYQ6AEwBA#v=onepage&q=ugo%20longo&f=false, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2009, pag. 342. ISBN 9788860736079

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“È l'espressione che cavalca la mia base, causa la devastazione di tutti quegli strafottuti concetti sul tema… è una cultura fissata da uno schema!”

Bassi Maestro (1973) rapper, disc jockey e beatmaker italiano

da Cultura grigia '93
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“Se Livio non vede che Roma è perché egli è del tutto legato agli schemi della storiografia romana che, in contrasto con quella greca, ha un interesse esclusivo e profondo per le vicende del proprio popolo e che dalle sue origini fino al suo declinare non è e non vuole essere se non la storia del popolo e dello Stato romano.”

Gaetano De Sanctis (1870–1957) storico italiano

Origine: Citato in Vittorio Citti, Claudia Casali, Camillo Neri, Scrittori latini nel tempo, Zanichelli, Bologna, 2000, p. 858, ISBN 978-88-08-09995-2. Vedi anche Gaetano De Sanctis, Scritti minori, vol. V, 1931-1947 http://books.google.it/books?id=ZsJSY23qm9AC&pg=PA44&dq=non+%C3%A8+e+non+vuole+essere+se+non+la+storia+del+popolo+e+dello+Stato+romano.&hl=it&ei=qFWCTpbFCoTesgap48GJDg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CC0Q6AEwAA#v=onepage&q=non%20%C3%A8%20e%20non%20vuole%20essere%20se%20non%20la%20storia%20del%20popolo%20e%20dello%20Stato%20romano.&f=false.

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“Il principio dell'invarianza dell'organizzazione. Secondo questo principio, qualunque sistema con la medesima organizzazione funzionale di base avrà esperienze qualitativamente identiche. Se per esempio la struttura causale dell'organizzazione neuronale fosse duplicata in silicio, con un chip di silicio al posto di ogni neurone nello stesso schema di interazioni, allora il soggetto avrebbe la stessa esperienza. In base a questo principio, ciò che è determinante per l'emergenza dell'esperienza non è il substrato fisico del sistema, ma lo schema astratto delle interazioni causali fra i suoi componenti.”

David Chalmers (1966) filosofo australiano

Origine: The principle of organizational invariance. This principle states that any two systems with the same fine-grained functional organization will have qualitatively identical experiences. If the causal patterns of neural organization were duplicated in silicon, for example, with a silicon chip for every neuron and the same patterns of interaction, then the same experiences would arise. According to this principle, what matters for the emergence of experience is not the specific physical makeup of a system, but the abstract pattern of causal interaction between its components.

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“Ho fatto mio lo schema del bipolarismo e dell'alternanza. Questo schema richiede, è ovvio, un centrodestra diverso. Ma impone a tutti noi di lavorare su questo versante, rafforzando il profilo della nostra alternativa a un centrosinistra che rischia di non pagare dazio alle sue contraddizioni soltanto perché noi invece di scommettere sul nostro cambiamento sembriamo dedicarci a una tetragona ripetizione di noi stessi.”

Marco Follini (1954) politico e giornalista italiano

da «Difendo il bipolarismo, non andrò mai con l' Unione» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2005/aprile/20/Difendo_bipolarismo_non_andro_mai_co_8_050420020.shtml, Corriere della sera, 20 aprile 2005, p. 16

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“Possiamo distinguere vari tipi di teorie nella fisica. Per la maggior parte sono costruttive. Tentano di ricavare un quadro dei fenomeni più complessi dai materiali di uno schema formale relativamente semplice, da cui prendono le mosse. Così la teoria cinetica dei gas cerca di ridurre i processi meccanici, termici e di propagazione a movimenti di molecole, cioè a ricavarli dalle ipotesi del moto molecolare. Quando diciamo che siamo riusciti a comprendere un insieme di processi naturali, invariabilmente intendiamo dire che abbiamo trovato una teoria costruttiva che copre i processi in questione.
Insieme a questa classe di teorie assai importante ne esiste una seconda, che chiamerò delle «teorie dei principi». Queste impiegano il metodo analitico, anziché quello sintetico. Gli elementi che ne costituiscono la base e il punto di partenza non sono stati costruiti per via ipotetica, ma vi si è giunti in modo empirico; essi sono caratteristiche generali di processi naturali, principi che danno origine a criteri formulati in modo matematico, che i processi separati o le loro rappresentazioni teoriche devono saper soddisfare. Così la scienza della termodinamica cerca di dedurre con mezzi analitici i nessi necessari – che gli eventi separati devono soddisfare – del fatto universalmente provato che il moto perpetuo è impossibile.
I vantaggi della teoria costruttiva sono la completezza, l'adattabilità e la chiarezza, quelli della teoria dei principi sono la perfezione logica e la sicurezza dei fondamenti.
La teoria della relatività appartiene a quest'ultima classe. Al fine di coglierne la natura, occorre prima di tutto acquisire dimestichezza con i principi su cui si fonda.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Origine: Out of My Later Years, pp. 51-52

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“Camillo Boito […] coglie nel Medioevo l'esperienza di rottura con gli schemi distributivi classici, la duttilità di fronte a compiti utilitari […]. Anticipa così quella ricerca di un'espressione non naturalistica che incomincia a manifestarsi nel Dossi e che avrà un suo momento importante nella prosa austera e potente di Carlo Carrà critico e scrittore.”

Carlo Bertelli (1930) storico dell'arte italiano

Origine: Da Traccia allo studio delle fondazioni medioevali dell'arte italiana, in Storia dell'arte italiana, parte seconda, vol. I Dal Medioevo al Quattrocento, vol. V, Torino 1983; citato in Maria Cecilia Mazzi, Il critico, in introduzione a Camillo Boito, Gite di un artista, De Luca Edizioni d'Arte, Roma 1990.

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“Dicono che in Italia manchino i giocatori, ma siamo la nazione che ha vinto quattro Mondiali: in Italia i giocatori ci sono sempre stati e ci saranno di nuovo. Bisogna tornare a lavorare di più sui singoli e meno sulla tattica e sugli schemi. Oggi ci sono molti giocatori che sono polli da allevamento e questo non è un bene per il calcio. Bisogna abituare i giovani a pensare, ad avere ambizioni, senza togliergli creatività e inventiva.”

Massimiliano Allegri (1967) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Citato in Juventus, Allegri: "Qui non esistono anni di transizione" http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/07-09-2015/juventus-allegri-accusa-in-italia-molti-giocatori-sono-polli-allevamento-13027625794.shtml?refresh_ce-cp, Gazzetta.it, 7 settembre 2015.

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“Senza un contatto con la scienza l'epistemologia diventa uno schema vuoto. La scienza senza epistemologia, se pure la si può concepire, è primitiva e confusa.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Origine: Da Reply to Criticism; in Albert Einstein: Philosopher-Scientist, a cura di Paul Schilpp, Library of Living Philosophers, Evanston, 1949, p. 684.
Origine: Pensieri di un uomo curioso, p. 120

“[Diego Velázquez] Nelle opere giovanili che di lui rimangono, lo scopo era di raffigurare una realtà assoluta. Le sue nature morte sono pitture realistiche che rivelano la maestria del pittore nei valori tattili. Egli probabilmente conobbe qualche opera del Caravaggio e di alcuni suoi seguaci: in ogni caso, utilizzò in parecchi quadri ciò che chiamiamo "tenebrismo", anche se se ne servì alla propria maniera. Per tutta la vita le sue composizioni seguirono gli schemi dei pittori manieristici; mai compose secondo linee diagonali nello spazio, fatta eccezione per qualche ritratto equestre. Ma quando Velázquez si stabilì a Madrid e poté studiare i grandi veneti, lo stile mutò. La sua tavolozza passò dal bruno ai grigi e ai neri; l'artista si fece più sicuro di sé, arrivando a raffigurare il movimento. […] Più tardi Velázquez andò in Italia e prese contatto con gli artisti di quel paese, non solo del passato, ma anche con quelli allora vivi e operosi. La tavolozza si fece così più ricca di colore, secondo un'inclinazione che doveva farsi sempre più sentita per il resto della vita. Il pennelleggiare sulla tela divenne sempre più libero ed eloquente in ogni opera, raggiungendo in breve un'esattezza unica nella pittura europea. Le sue ardite pennellat e degli anni maturi possono essere paragonate per l'eloquenza a quelle dei pittori orientali.”

Xavier de Salas (1907–1982) storico dell'arte spagnolo

da Velázquez, 1962
Origine: Citato in Velázquez, I Classici dell'arte, a cura di Elena Ragusa, pagg. 183 - 188, Milano, Rizzoli/Skira, 2003. IT\ICCU\TO0\1279609 http://opac.sbn.it/opacsbn/opaclib?select_db=solr_iccu&searchForm=opac%2Ficcu%2Favanzata.jsp&do_cmd=search_show_cmd&db=solr_iccu&Invia=Avvia+la+ricerca&saveparams=false&resultForward=opac%2Ficcu%2Ffull.jsp&nentries=1&rpnlabel=+Identificativo+SBN+%3D+IT%5CICCU%5CTO0%5C1279609+%28parole+in+AND%29+&rpnquery=%2540attrset%2Bbib-1%2B%2B%2540attr%2B1%253D1032%2B%2540attr%2B4%253D6%2B%2522IT%255C%255CICCU%255C%255CTO0%255C%255C1279609%2522&&fname=none&from=1

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“[Su Zdeněk Zeman] Un allenatore molto simpatico e di compagnia, sembrava burbero ma è tutt'altro. Ricordo Di Biagio che ci scherzava, era il suo figlioccio. Lui stava allo scherzo, era molto divertente. Sul lavoro era molto esigente, faceva provare e riprovare gli schemi, poi c'era quella dose di lavoro atletico che ti levava la voglia di fare altro.”

Marco Delvecchio (1973) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Dal programma televisivo Slideshow, Roma TV; citato in Delvecchio: "Devo molto a Mazzone e Sensi, Capello ti faceva dare il massimo, Batistuta un fratello" http://www.romaforever.it/news/leggi.php?idNews=40138, Romaforever.it, 31 ottobre 2014.

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“Per mia storia personale e impostazione culturale trovo che l'Europa sia una risorsa imprescindibile per l'Italia. Questo Paese, con le sue tante debolezze, benché forte del peso della sua storia e delle sue eccellenze, ha bisogno del vecchio continente e dello schema comunitario di cui si è dotato per amministrarsi e gestirsi nel modo più efficiente e produttivo possibile.”

Adele Gambaro (1964) politico italiano

Origine: Citato in Senato della Repubblica – XVII Legislatura – Aula – Resoconto stenografico della seduta n. 58 del 4 luglio 2013 – Seguito della discussione congiunta dei disegni di legge: (587) Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2013 (Votazione finale qualificata ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento) (Relazione orale) (588) Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2013 (Relazione orale) e dei documenti: (Doc. LXXXVII-bis, n. 1) Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea (anno 2013) (Doc. LXXXVII, n. 1) Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea (anno 2012) Stralcio, dal testo proposto della Commissione, dell'articolo 33 (588-bis) del disegno di legge n. 588. Roma, 4 luglio 2013.

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“Quello veramente da tener di mira è la sua nuova concezione stilistica. La nota che la caratterizza è una ricerca così tenace di concisione, da ricordare la sobrietà dei grandi periodi arcaici. A tal fine il Caravaggio si serve principalmente di due mezzi: della luce e della composizione. Egli, come è noto, immerge le sue scene nell'oscurità, investendole di un getto violento di luce radente, in modo che alcune parti soltanto affiorino dalle tenebre nella luce. Questa, creduta fino ad oggi, e forse dagli stessi suoi seguaci, una trovata realistica fu, caso mai, una concessione alla fantasia – come pare la interpretasse lo stesso Rembrandt –, ma soprattutto una ricerca di unità e di stile: un mezzo a mettere in valore certe parti e linee essenziali delle cose, facendole affiorare nella luce e ad eliminarne nelle tenebre altre secondarie, inutili o dannose ad una concisa rappresentazione. L'altro mezzo che il Caravaggio impiega per raggiungere l'unità stilistica riguarda, dunque, la composizione del quadro. Per il primo Michelangiolo aveva decisamente spezzato la secolare uniformità degli schemi compositivi a linee e piani paralleli "al quadro", e aveva mostrato quante maggiori risorse di movimento e di energia offrisse l'impostatura, diciamo, in tralice di certe sue figure; risorsa che il Tintoretto aveva spinto al colmo, limitandola però anche lui troppo a singole figure isolate. Era riserbato al Caravaggio di coronare la geniale iniziativa dei suoi precursori estendendo questo stesso sistema costruttivo a tutta quanta la compagine della composizione, in modo da ottenere in un sol tratto, con sintesi insuperata, il massimo risultato di senso plastico e dinamico. (da [http://books.google.it/books?id=euFBAQAAIAAJ Il Caravaggio], 1922; citato in * Caravaggio”

Matteo Marangoni (1876–1958) critico d'arte e compositore italiano

pag. 186
Francesca Marini, 2003
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“[Parlando di José Mourinho] A me piace. un bravissimo insegnante di calcio. Come è stato, per me, Marcelo Bielsa, c. t. dell'Argentina. Bielsa era meno showman di Mourinho, ma le caratteristiche erano simili: uomini di campo, che ti fanno provare e riprovare schemi e movimenti.”

Hernán Crespo (1975) calciatore argentino

Origine: Citato in L'urlo di Hernan Crespo: "Inter, ci sono anch'io" http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/11/crespo.shtml, Gazzetta.it, 11 ottobre 2008.

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“[Su Diego Velázquez] Economia dei gesti. Il corpo più pesante genera uno schema quasi astratto. Tutto lo scintillio di tocchi, di cui la tela è coperta, finisce nell'uniformità, un po' smorta, del volto. La pesantezza carnale non è altro che il sostegno per lo spirito che la anima. L'eloquenza di Velázquez consiste proprio in questa sua grande discrezione. L'anima è, qui, la forma del corpo.”

René Schwob (1895–1946) critico d'arte francese

da Profondeurs de l'Espagne, 1937
Origine: Citato in Velázquez, I Classici dell'arte, a cura di Elena Ragusa, pagg. 183 - 188, Milano, Rizzoli/Skira, 2003. IT\ICCU\TO0\1279609 http://opac.sbn.it/opacsbn/opaclib?select_db=solr_iccu&searchForm=opac%2Ficcu%2Favanzata.jsp&do_cmd=search_show_cmd&db=solr_iccu&Invia=Avvia+la+ricerca&saveparams=false&resultForward=opac%2Ficcu%2Ffull.jsp&nentries=1&rpnlabel=+Identificativo+SBN+%3D+IT%5CICCU%5CTO0%5C1279609+%28parole+in+AND%29+&rpnquery=%2540attrset%2Bbib-1%2B%2B%2540attr%2B1%253D1032%2B%2540attr%2B4%253D6%2B%2522IT%255C%255CICCU%255C%255CTO0%255C%255C1279609%2522&&fname=none&from=1

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“Quella di Macron non è stata la vittoria di un uomo solo. È stata la vittoria in Francia dello spirito repubblicano e di un comune fondamento europeo. Sono stati premiati valori essenziali scarsamente difesi, contro il populismo anti-élite, anche dalla sinistra: la formazione culturale e tecnica, la competenza, l’apertura a energie giovani e a visioni riformiste non ancorate a vecchi schemi.”

Giorgio Napolitano (1925) 11º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Dall'intervista di Marzio Breda, Napolitano: «Ora si scopre Macron dopo aver inseguito Lega e M5S» http://www.corriere.it/politica/17_maggio_09/c-chi-scopre-presidente-francese-7b3da2a4-3424-11e7-8367-3ab733a34736.shtml#, Corriere.it, 5 maggio 2017.

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“[Su Doraemon] Il cartone, non ha limiti… la fantasia, non ha limiti, quasi. Per quanto lo schema possa essere alle volte ripetitivo, comunque c'è sempre qualche lampo di genio.”

Davide Garbolino (1968) conduttore televisivo e doppiatore italiano

Origine: Da Dopocena con... Davide Garbolino https://www.youtube.com/watch?v=KS0qb86kkLg/, Youtube.com, 22 novembre 2017.

“Mare infinito
Il mare oggi mi vede, il mondo gira con i suoi pianeti e stelle cosmiche accese da luci laser e scie di fuoco in un cielo spento da fontane di acqua di luce senza limiti nell'infinito eterno.
Un giorno vicino mi guarderai ma io non riuscirò più a vederti perché sarò anni luce da te.
Le prospettive dei progetti e cantieri eretti da palazzi vetrati di specchi creano cloni di individui che si riproducono di continuo e nuovi mondi si formano con città, mari, soli artificiali.
Passato presente futuro
Il centro del mondo con melodie di note vibrano lungo le orbite dell'infinito, accompagnati da scie di cavalli dorati e trasparenti delfini pesci, balene, elefanti sospesi nell'aria che galleggiano nel cielo in folli corse
Rivedo tutti dappertutto e alzo gli occhi al cielo portando in alto la terra e formano un paradiso gigante.
Volo leggero e non vedo più nulla e il pensiero volge è affonda tra i tuoi magnifici occhi che in rilievo manifestano gioia e sorrisi, un bagno caldo di emozioni spensieratezza tra la luce del tuo dolce sguardo che conquista ed attrae, perché spaziale e le tue orbite di energia fulminante corrono attorno ad emozioni trasparenti illuminando il desiderio.
Mi inondi di amore con tua aurea di pace e benessere sento i brividi quando il tuo sguardo mi scalda e lievito in alto proteggendo e assaporando la tua freschezza delicata che mi inebria
Sento vibrare la tua voce quando ti lascio e i sorrisi contagiosi che mi esaltano dentro quegli occhi profondi c'è un oceano di saggezza che corre via e mi sfuggono. Onde pacifiche di piacere da assaporare dolcemente senza fine e gustare il tuo profumo che si scioglie tra le mie labbra pallide
Tu plachi la mia sete come neve che si scioglie in bocca, con un sussurro, un suono che sale dentro me, fino in fondo per sentire la tua musica così soave attraversare il mio animo che inebriano il respiro fondendo il cuore con passione.

RUGIADA DI LACRIME
Dammi la forza di piangere perché mi celo in una rugiada di lacrime di verità, in questo fiume che sfocia nella ipocrisia dell'inganno, dammi il coraggio per uscire da compromessi e umiliazioni e di iniziare da dove non sono mai partito, cancellando tutto il presente perché il domani non esiste e il passato non ritorna, ma vive solo attraverso ai ricordi ormai irraggiungibili, che costruiscono la nostra vita in frammenti che non riconosciamo. Corro per raggiungere un obiettivo perso in partenza che non riesco più a vedere ma esiste, impedito dallo sconforto, e malvagità è una routine obbligata, non mi apre la mente per nuovi orizzonti e crollo travolto dagli eventi…
Si può ottenere indipendenza, autonomia nella libertà interiore fuori dagli schemi imposti e attendo quel viaggio per staccarsi da impedimenti forzati mentali che impediscono e limitano i pensieri e la capacità di creare la vita a cui si aspira e non quella degli altri tesi a rubarti la tua anima, creatività ed originalità. Ti vengo a cercare per parlarti, per curarmi attraverso il tuo spirito, candido che illumina il cuore e colora il buio attraverso occhi spenti da egoismo e subordinazione. Ti cerco al di sopra di tutto dove hai il potere di controllare con il vento e calore che emani la forza di un incantesimo tra giorno e notte giocando con il cosmo e nuotando immergendosi nel sole sciogliendo il ghiaccio della crudeltà. Ti cerco tra le nuvole che piangono la tua bontà di salvezza e accecato dalle guerre, doni pace correndo nelle orbite attorno all'infedelta'. Vivi in ogni cuore ma siamo morti dentro senza gratitudine. Ti cerco nel mare che crea la vita ma tu sei l'infinito incontaminato ma stringo ogni misera molecola che ti compone. Bevo il tuo nettare nella pioggia infinita. Ti trovo tra il canto dei passerotti e il volo di aquile lontane e in stormi migratori a caccia di sopravvivenza a causa di crudele polvere nera creata dal progresso. Sento l'erba e il profumo degli alberi che crescono formando linfa e non carbone. Ti raggiungo ovunque e ti sento dentro annulli le solitudini e i falsi amori. Uomini e donne sono il davanti e dietro alla medaglia ma un entità unica, espansa da una terra stanca e vecchia senza risorse. Ti ho trovato finalmente nelle mie riflessioni e pensieri o solitudini perché eri stato sempre nel mio cuore ma non ti sentivo e ti premevo in fondo come un fiocco di neve che diventa slavina nell'immensita' di una creazione effimera ma reale dove tutti calpestiamo le tue orme dorate e il denaro è sabbia che un alito di vento è di menzogne innalza e si perde attraverso onde di oceano che lottano contro un tempo assetato di successi e profitti di infelicità e che procede inizia ma finisce ogni giorno il suo lavoro. Il treno non aspetta mai è quel minuto poteva decidere il tuo destino quell'ora e i mesi che si susseguono segnano una vita che firmiamo noi e si ritrova in un progresso improvviso che ci travolge e ci rende schiavi. I binari della vita sono innalzati al cielo e quel treno è già partito con la sua folle corsa a non arrivare mai a destinazione…
Insegniamo ai sogni a ritornare bambini nell'intensità e nella speranza che il domani si fissi nel tempo quando raggiungiamo la felicità.

Amicizia
Scandendo il tempo, fermi frammenti unici ed irripetibili, dipingendo in autentica semplicità, tramonti che accendono scie di stelle in infinite emozioni. Accarezzando suoni di magistrali percorsi che allietano fiocchi di neve danzanti di fronte a concerti di fulmini energetici in impetuosi arrivi senza partenze. Dove termini gli spazi vuoti e crei un nuovo inizio, coperto da un cielo limpido che si rispecchia nel tuo impetuoso mare di allegria eterna proiettata in un domani già passato. Il volo avvolto tra ali dorati temperate dal tuo umore costante, in equilibrio, con sorrisi sempre annunciati che presentano una personalità piccante e carismatica si perde in pazienti sentimenti che giungono con dolcezza in questa valle, dispersa in monti crescenti che stuzzicano atmosfere vaganti. Palazzi di carta, immagini di ricordi si susseguono con terre rosse e colori di pareti che si ergono in oceani dove si sentono le tue melodie dei fiori che sbocciano e distinguono primavere fresche. Vedi le foglie trasportate da venti stagionali tiepidi e folli respiri agitati ma calmi. Annunci il tuo ritorno quando arrivi in un passaggio di orme tra boschi illuminati da petali fuggenti. Ora i sogni sono realtà nel protagonismo di fantasie che crescono in ognuno di noi
Un cuore irrefrenabile di vita essenziale e valore estremo gratificante con una pioggia di tesori argentati e cablati in ogni essenza che tocchi e rendi incantata.”