Frasi su voglia
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“In questo caso è la parte che ha scelto me. È stata una delle sceneggiature più belle che avessi mai letto e morivo dalla voglia di far parte del progetto. Jaco è uno dei migliori registi al mondo ed ero entusiasta di avere la possibilità di lavorare con lui.”

Jared Leto (1971) attore, cantautore e musicista statunitense

Su Mr. Nobody
Origine: Citato in Valentina D'Amico, Jaco Van Dormael e Jared Leto a Venezia con Mr. Nobody http://www.movieplayer.it/film/articoli/jaco-van-dormael-e-jared-leto-a-venezia-con-mr-nobody_6105/, Movieplayer.it, 11 settembre 2009.

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“Se io voglio che tu agisca da persuaso interiormente, bisogna che io prima sia in tutto persuaso e non retore.”

Aldo Capitini (1899–1968) filosofo, politico e antifascista italiano

Il problema religioso attuale

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“A quale piega dei miei jeans | a quale bacio hai detto si? | Nella tua bocca, in un angolo | è la che mi sveglierò.”

Gianna Nannini (1954) cantautrice e musicista italiana

da Voglio fare l'amore
Malafemmina

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“Ho fiducia in me stesso e in quello che posso fare. Voglio migliorarmi, ma so benissimo che il concorrente più pericoloso… sono io.”

Paolo Negro (1972) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Citato in Marco Sappino, Dizionario biografico enciclopedico di un secolo del calcio italiano, Dalai editore, 2000, p. 2109 http://books.google.it/books?id=J5OpwwKggrsC&pg=PA2109. ISBN 8880898620

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“Ho sempre adorato l'immaginario di Lewis Carroll, è così poco politicamente corretto. Voglio dire: una bottiglia di qualcosa, che dice "bevimi", e poi dei funghetti…”

Tim Burton (1958) regista statunitense

Origine: Da un'intervista a Empire; citato in Andrea Francesco Berni, Prima foto ufficiale dell’Alice di Tim Burton! http://www.badtaste.it/2009/04/20/prima-foto-ufficiale-dellalice-di-tim-burton/7583/, Badtaste.it, 20 aprile 2009.

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“[Al termine di Cagliari-Juventus 1-3 del 21 dicembre 2012, disputata sul campo neutro di Parma] Il campionato italiano è falsato, sono disgustato da questo calcio, non ne voglio più far parte, oggi abbiamo affrontato una formazione che non si è comportata in modo sportivo. L'atteggiamento della Juventus mi lascia perplesso. Lo scorso anno ci hanno chiesto di spostare la partita dal pomeriggio alla sera perché si giocavano lo scudetto, stavolta si sono rifiutati di venire a Cagliari. I fatti parlano da soli: avevamo venduto tutti i biglietti venduti come nelle altre partite casalinghe, alle tre del pomeriggio la Lega ha ufficializzato la sede di Parma perché il sindaco di Quartu Sant'Elena non aveva ancora dato la disponibilità dell'impianto, arriva solo tre ore più tardi, alle sei del pomeriggio. A quel punto, però, la Juventus si è rifiutata di venire a Cagliari, mentre noi in 48 ore siamo riusciti a spostare la gara a Parma. Siamo venuti qui di corsa e con l'affanno, abbiamo viaggiato a zero gradi, la squadra si è impegnata al massimo e poi abbiamo trovato anche questo arbitraggio insufficiente, terminando la partita in nove e con due espulsi. Tutto questo fa male. Guarda caso, queste diatribe esistono solo per queste partite, perché contro le altre squadre abbiamo potuto giocare nel nostro impianto. Perché per questa gara sono stati presi in considerazione dettagli altre volte trascurati? I fatti parlano da soli, sono disgustato dal calcio italiano: passano gli anni e non cambia mai nulla.”

Massimo Cellino (1956) imprenditore italiano

Origine: Citato in Conte: "Più forti dell'era Capello" Furia Cellino: "Campionato falsato" http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Juventus/21-12-2012/conte-esulta-xxxx-furia-cellino-serie-falsata--913566258484.shtml, Gazzetta.it, 21 dicembre 2012.

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“Quello che limita sul serio il progresso è la velocità delle linee e dei computer, e questa continuerà a migliorare. La costante è l'uomo: non aveva voglia di far fatica cent'anni fa, non ce l'avrà fra cent'anni.”

Massimo Marchiori (1970) matematico e informatico italiano

citato in Enrico Poli, Web semantico ma ancora poco intelligente http://jekyll.sissa.it/index.php?document=835, Jekyll, 27 marzo 2008

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“Non voglio istruirmi, voglio sposarmi.”

Denis Ivanovič Fonvizin (1745–1792) scrittore, commediografo e drammaturgo russo

Il Minorenne

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“Io voglio ringraziare Travaglio, perché ha detto l'assoluta e pura verità. Assolutamente. La versione che ha dato degli avvenimenti è quella esatta. […] Io ho conosciuto due Berlusconi: il Berlusconi imprenditore privato che comprò Il Giornale -e noi fummo felici di venderglielo, perché non sapevamo come andare avanti- su questo patto: tu, Berlusconi, sei il proprietario de Il Giornale, io, direttore, sono il padrone del Giornale, nel senso che la linea politica dipende solo da me. Questo fu il patto fra noi due. Quando Berlusconi mi annunziò che si buttava in politica, io capii subito quello che stava per succedere. Cercai di dissuaderlo […] ma tutto fu inutile. Dal momento in cui lo decise mi disse: "Ora Il Giornale deve fare la politica della mia politica". Ed io gli dissi: "Non ci pensare nemmeno". Allora lui riunì la redazione come ha raccontato Travaglio -e questo lo fece a mia totale insaputa- e disse: "D'ora in poi Il Giornale farà la politica della mia politica". E a quel momento me ne andai, cos'altro potevo fare? […] Nella mia vita ci sono stati due Berlusconi, completamente opposti […] questo fa parte del ritratto di Berlusconi. […] Come capo politico è quello che io ho conosciuto in quei brutti giorni in cui scorrettamente, nella maniera più scorretta e più volgare, saltandomi, radunò la redazione de Il Giornale per dirgli "Qui si cambia tutto" all'insaputa del direttore. Se questo sembra a Feltri un modo di procedere democratico e civile, è affar suo.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

risposta telefonica a Marco Travaglio e Vittorio Feltri durante la trasmissione Il Raggio Verde, 23 marzo 2001

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“Dobbiamo avere la modestia di riconoscere che noi, come venditori, non leghiamo nemmeno le scarpe a un piazzista che se un giorno si mettesse a produrre vasi da notte, farebbe scappare la voglia di urinare a tutta l'Italia.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

da I predicatori e le comparse https://web.archive.org/web/20130619122825/http://archiviostorico.corriere.it/2001/febbraio/15/PREDICATORI_COMPARSE_co_0_0102158858.shtml, 15 febbraio 2001, p. 1
Corriere della Sera

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“Giovedì sera annuncio a sorpresa di Emilio Fede nel suo Tg4: «Adesso – ha detto – voglio parlarvi di informazione». C'è sempre una prima volta.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

8 gennaio 1994
il Giornale, Controcorrente – rubrica

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“La verità è che se Serena ne ha voglia ed è allenata è un'altra categoria rispetto a tutte le altre giocatrici.”

Rino Tommasi (1934) giornalista e conduttore televisivo italiano

Origine: Da Serena è di un'altra categoria http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/08/03/753759-serena_altra_categoria.shtml, Ubitennis.com, 3 agosto 2012.

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“Ci rivolgiamo a voi con una richiesta di miglioramento della qualità della vita in Senato. La buvette non è provvista di gelati. Noi pensiamo che sarebbe utile che lo fosse e siamo certi di interpretare in questo il desiderio di molti. È possibile provvedere?”

Rocco Buttiglione (1948) politico e accademico italiano

citato in Filippo Ceccarelli, La protesta di Buttiglione: voglio il gelato alla buvette http://www.repubblica.it/2007/06/sezioni/politica/buttiglione-gelato/buttiglione-gelato/buttiglione-gelato.html, la Repubblica, 8 giugno 2007

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“Voglia 'e turnà | dint'e vicoli e sta città, | guarda e ride e te vò tuccà | nun se ferma mai, | voglia 'e verè | notte e juorno te fa cantà | chest'è Napule do cafè | nun te può sbaglià.”

Teresa De Sio (1955) cantautrice e scrittrice italiana

Voglia 'e turna<nowiki>'</nowiki>, album: Voglia 'e turna<nowiki>'</nowiki>, 1991, etichetta: CGD/East West

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“Voglia il cielo che sia concesso anche a me di nascere al tempo giusto e di morire al momento più opportuno.”

Gregorio di Nissa (335–395) vescovo, teologo e santo greco antico

Omelie sull'Ecclesiaste

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“Io digerisco quello che voglio, anche i chiodi.”

Gastone Nencini (1930–1980) ciclista su strada e pistard italiano

citato in Gentili signore e signori buongiorno

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“Crisalo: I due Atridi sono famosi per aver compiuto un'impresa grandiosa: conquistarono dopo dieci anni Pergamo, la patria di Priamo, difesa da mura divine, con armi, cavalli, un esercito di fortissimi combattenti, una flotta di mille navi. Roba veramente da nulla rispetto a quello che farò io per espugnare il mio padrone, senza flotta e senza tutto quel grande esercito. L'ho preso, sono riuscito a portargli via l'oro per il padroncino innamorato. Prima che ritorni, voglio intonare un lamento funebre. O Troia, patria, Pergamo, o vecchio Priamo, sei bello che morto: ti sto per scucire quattrocento filippi d'oro. Le tavolette sigillate che ti ho consegnato non sono mica delle tavolette, sono il cavallo di legno degli Achei. Pistoclero, da cui le ho prese, è Epeo, il costruttore, Mnesiloco è Sinone, quello che fu lasciato indietro, ma non sta presso la tomba di Achille, è a letto con Bacchide. Quello vero un tempo accese del fuoco per dare il segnale, questo qua invece… è proprio lui a bruciare. E io sono Ulisse, grazie alla cui astuzia sta avvenendo tutto questo. Tutte le cose scritte qui, nelle tavolette, sono i soldati all'interno del cavallo, ben armati e pien di coraggio. Fino a questo momento tutto è andato per il verso giusto. Il cavallo ora dovrà attaccare non una rocca, ma un forziere: per l'oro del vecchio sarà rovina, strage, terribile lusinga. Al nostro sciocco vecchio posso dare sicuramente il nome di Ilio; al soldato è Menelao, io sono Agamennone e anche Ulisse figlio di Laerte, Mnesiloco è Paride che manda in rovina la sua patria. Ha rapito Elena, per questo sto assediando Ilio. Ho sentito che anche lì Ulisse fu coraggioso e perfido, proprio come me. Io sono stato beccato nel mezzo dei miei inganni, lui rischiò quasi di morire mentre spiava le mosse dei Troiani travestito da mendicante. Oggi a me è successo qualcosa di simile. Mi hanno incatenato, ma me la sono cavata con l'inganno: anche lui si salvò con i suoi inganni. Ho sentito che tre furono i segni del fato che preannunciavano la rovina di Troia: se fosse stata portata via la statua dalla rocca, poi la morte di Troilo, terzo, quando si fosse spaccato lo stipite superiore delle porte frigie. E tre sono anche i segnali del fato per la nostra Ilio. Primo: quando ho raccontato al vecchio la storia dell'ospite, dell'oro e della barca: in questo modo ho portato via dalla rocca la statua. Poi me ne rimanevano ancora due per prendere la roccaforte. Quando ho consegnato le tavolette al vecchio: lì ho ucciso Troilo: lui pensava che Mnesiloco fosse a letto con la moglie del soldato. Qui mi sono salvato per un pelo. Ma è come il pericolo che corse Ulisse quando, raccontano, fui riconosciuto da Elena e consegnato a Ecuba; ma, come allora Ulisse riuscì a liberarsi grazie alle sue lusinghe, convincendo Ecuba a lasciarlo andare, così io con la mia astuzia sono scampato al pericolo e ho messo nel sacco il vecchio. Poi mi son dovuto scontrare con il grande soldato che conquista le città senza armi, solo con le sue ciance, e ho sistemato anche lui. Poi altra battaglia con il vecchio. M'è bastato un solo inganno per sbaragliarlo e ho preso il bottino in un colpo solo. Ora consegerà al soldato i duecento filippi che ha promesso. Però ne servono altri duecento da spendere dopo la presa di Troia, che ci sia del vino per il trionfo dei vincitori. Questo Priamo è molto meglio dell'altro: non c'ha mica cinquanta figli, ne ha quattrocento e tutti di prima scelta, senza un solo difetto. Li farò a pezzi in due soli colpi. Se c'è qualcuno che lo compra, il nostro Priamo, io lo metto pure in vendita: penso che questo vecchio sia veramente roba da vendere, da mettere all'asta, dopo che avrò espugnato la roccaforte. Ma eccolo là il nostro Priamo, davanti alla porta. Gli vado a parlare.”

vv. 925-978; 2007
Bacchides
Origine: Il servo plautino è anche un personaggio sbruffone e strafottente. Qui celebra le proprie gesta con lessico e argomenti attinti dall'epica di Omero, che è parodiata nel monologo. Tutti i personaggi epici ivi citati: Achille, Agamennone, Ecuba, Elena, Epeo, Laerte, Menelao, Paride, Priamo, Sinone, Troilo, Ulisse.

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“Pseudolo: Per Giove, come mi riesce bene e felicemente, qualunque cosa io faccia! Nella mia mente sta riposto un piano che non lascia adito né a dubbi né a timori. Perché è stoltezza affidare una grande impresa a un animo timoroso, dato che ogni iniziativa ti riesce a seconda di come tu ti ci impegni, di quanta importanza le dài. Io ho preparato in anticipo nella mia mente le schiere, in duplice, in triplice fila, gli inganni, le perfidie, cosicché, dovunque mi scontrerò con i nemici – lo dirò fidando nel valore dei miei antenati, nella mia abilità e nella malizia delle mie frodi – io possa vincere facilmente, io possa spogliare facilmente i miei nemici con le mie perfidie. Adesso questo nemico comune mio e di tutti voi, Ballione, io lo sbalestrerò bellamente. Voi fate solo attenzione. Io voglio assediare questa fortezza [indica la casa di Ballione], perché oggi sia conquistata, e qui condurrò le mie legioni; se la espugno – facile io renderò questa impresa per i miei concittadini – subito dopo muoverò prontamente il mio esercito contro questa antica fortezza [indica la casa di Simone]. Quindi caricherò e riempirò di bottino me stesso e insieme tutti i miei compagni, perché si sappia che sono nato per il terrore e la disfatta dei miei nemici. Da una tale stirpe io sono nato: a me si addice compiere grandi imprese, che mi diano lustro e rinomanza per lungo tempo in futuro. Ma chi è costui che vedo? Chi è costui che si presenta ai miei occhi, a me ignoto? Mi piacerebbe sapere che cosa vuole con quella spada. Da quest'angolo starò in agguato per vedere che cosa fa.”

vv. 574-594; 1996
Pseudolus
Origine: A parlare qui è ancora un servus callidus, un servo astuto: Pseudolo, il quale da il nome alla commedia. Nel monologo proposto, Plauto parodia ancora la poesia epica, ma non meglio che in Bacchides vv. 925-978.

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“Più cresciamo e meno cambiamo, è sempre più difficile non morire da vivi.”

Filippo Facci (1967) giornalista italiano

da Siamo tutti pesci fuor d'acqua (ma è difficile resistere alla voglia di buttarsi), 13 maggio 2009

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