Frasi su avere
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“Ruggiero per la prima impresa volle andare sopra Squillace, la quale era tenuta da benissimo presidio de' soldati, richiese il Re, che mandasse per terra Blasio d'Alagona con l'esercito, a tal ch'in un medesimo tempo si potesse combattere per mare e per terra: venne Blasio, e nel dare l'assalto per terra fu in modo ributtato, che se i Terrazzani voleano essere contenti d'avere ben difesa la Città, come conveniva, non sarebbe pigliata mai; ma i Terrazzani, ch'eran in maggior numero che i soldati del presidio, usciro e s'allontanaro temerariamente tanto dalla Terra, dando la caccia a' nemici, che Ruggiero di Loria, ch'invano si travagliava di combattere la Terra per mare, pose subito i soldati dell'armata in terra, ed occupò quel luogo, ch'era tra i Cittadini usciti col presidio e la Città, ed allora Blasio avendo per forza fatto far testa a suoi che fuggivano, rinnovò la battaglia e si trovaro i Terrazzani rinchiusi, sentendosi all'improvviso Ruggiero coi suoi dietro le spalle, onde fu fatta tal uccisione, che non fu casa in Squillace ove non fosse morto alcun a quella giornata: de' soldati del presidio si salvaro pochissimi, facendosi per vera virtù la strada con l'arme a ritornar alla Città, la maggior parte feriti, e la Città restò tanto spaventata al ritorno loro, che subito pigliò partito di rendersi e fu data a Corrado Lanza con buon numero di gente, e Biasio, con l'esercito di terra andò sopra Pietro Ruffo, ch'era in Catanzaro, Signore per antica nobiltà di sangue illustre, il qual essendo stato fidato sopra la speranza della pace, non avea fatte quelle provisioni di cose da vivere né dei soldati, che avesse potuto sostenere un lungo assedio; pur i Terrazzani che l'amavano, lo confortaro a tenersi, promettendo di voler morire tutti sotto la bandiera sua, ma il buon Signore volle assicurarsi, mandò a Riggio a patteggiare con Re Federico, e così si rese a patti, che se fra quaranta dì, l'esercito di Re Carlo non venia a soccorrere, si dava reso.”

Angelo di Costanzo (1507–1591) storico e poeta italiano

Origine: Istoria del regno di Napoli, p. 172

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“Diciamolo chiaramente: a leggere questo trattato [Il Trattato di ateologia], si ha innanzitutto l'impressione di avere in mano una gag.”

Matthieu Baumier (1968) scrittore, saggista e romanziere francese

Antitrattato di ateologia

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“Cerco di avere successo in tutto quello che faccio. È importante nella vita, quando lavori così duro in qualcosa, avere qualcosa indietro.”

Juan Carlos Ferrero (1980) tennista spagnolo

Origine: Citato in Alessandro Mastroluca, Nadal: "Ferrero è uno dei più grandi di Spagna" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/10/26/792923-addio_ferrero.shtml, Ubitennis.com, 26 ottobre 2012.

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“Fosse per me sarei rimasto lì anche tutta la vita, ma quando stai da separato in casa non è mai una bella cosa. È chiaro però, che comunque, avrò per sempre un grande ricordo della Samp e della famiglia Garrone, a Genova ho lasciato un pezzo del mio cuore.”

Angelo Palombo (1981) calciatore italiano

citato in Palombo ringrazia l'Inter ("Una grande opportunità") ed ha qualcosa da ridire alla Samp... "Avrei preferito addio più dolce? Non si può avere tutto...", goal. com, 2 febbraio 2012

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“Se stai andando a San Francisco, | assicurati di avere dei fiori nei capelli.”

Scott McKenzie (1939–2012) cantante statunitense

(da San Francisco (Be Sure to Wear Flowers in Your Hair), in The Voice of Scott McKenzie)
If you're going to San Francisco | Be sure to wear some flowers in your hair.
Origine: Citato in Elio Girompini, Addio al folksinger dell'inno hippy http://www.corriere.it/spettacoli/12_agosto_20/scott-mckenzie-sanfrancisco_c706e742-ea9e-11e1-844e-2ddbe2183fb0.shtml, Corriere della sera.it, 20 agosto 2012.

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“[Su LeBron James] Conosce bene questo sport e sa cosa deve fare per essere un campione. È uno dei giocatori più motivati che abbia mai visto; anche se, ovviamente, ogni tanto ha bisogno anche di stimoli esterni. Per la nostra franchigia è davvero una gioia poter avere l'opportunità di lavorare con lui.”

Erik Spoelstra (1970) cestista e allenatore di pallacanestro statunitense

Origine: Citato in LeBron punta al massimo: "Sarò il migliore di sempre" http://www.gazzetta.it/Nba/27-10-2012/lebron-pronto-ripetersi-voglio-essere-migliore-sempre-913033021724.shtml, Gazzetta.it, 27 ottobre 2012.

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“Una delle sue ambizioni fondamentali fu sempre quella di ottenere un insegnamento, di avere una cattedra.”

Michele Ciliberto (1945) docente italiano

Origine: Introduzione a Bruno, p. 24

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“«Che strana isola è la Tortuga. Sembra la patria stessa della libertà, eppure si fonda sullo schiavismo, esteso persino ai bianchi. Non riesco a cogliere ciò che collega queste contraddizioni». (Rogério)
«Un elemento c'è, se vi riflettetete bene. […] La società di qui si fonda sul denaro e non ha altri valori. Si rischia la vita per l'oro, e si passa il resto del tempo a spendere. Si comperano donne, uomini, cose, animali, generi da consumare in fretta, prima di morire. Non esistono altre leggi. È questo che dà una sensazione di libertà, a volte inebriante. Si uccide per guadagnare, si guadagna per spendere. Poi si torna a uccidere, finché non si è ammazzati da qualcuno più forte. Si contano sulle dita i filibustieri che muoiono nel loro letto. Ancora meno sono quelli che muoiono ricchi. L'oro che hanno accumulato è circolato in altre mani. L'unica norma etica della Tortuga è "homo homini lupus".» (Exquemeling)
[…] «Non sono molto d'accordo» obiettò. «Tra gli avventurieri, come anche tra i bucanieri, pare prevalere la fraternità.» (Rogério)
«Così credono anche loro, e se ne compiacciono. La verità è che si tratta di una sorta di fratellanza tra lupi. Non sono affatto amichevoli verso chi non appartiene al loro branco. Il calcolo che li unisce è elementare: per predare, è indispensabile fare gruppo.» (Exquemeling)
«Mi sono sembrati, tutto sommato, molto religiosi.» (Rogério)
«Altra illusione. Fra le tante cose che comperano, finché hanno soldi, vi è la grazia di Dio. L'Olonnais e Michel Le Basque erigevano chiese, sì, però dopo avere violato per mesi tutti i comandamenti possibili… Ma è inutile che io prosegua. Ormai l'avrete capito. La Tortuga sembra il paradiso. Invece è l'inferno.»”

Exquemeling
Origine: Tortuga, pp. 176-177

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“Lascio che sia il diavolo in me ad avere gara dura.”

Neffa (1967) cantautore e rapper italiano

da Il resto è nella mente, n. 1
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“Mi troverai qua: cambiato per niente, ma neanche scontento, fottuto dal dovere pensare di dover avere.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da Sarà un bel souvenir, n. 6
Lambrusco coltelli rose e popcorn

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“È dura non essere al sicuro ed avere tutto quel bisogno di futuro.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da La verità è una scelta, n. 5
Arrivederci, mostro!

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“Tutto questo posto forse è troppo visto, deve avere un guasto: tu non ci sei.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da Un colpo all'anima, n. 8
Arrivederci, mostro!

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“Meglio scrivere per se stessi e non avere pubblico, che scrivere per il pubblico e non avere se stessi.”

Marc Connelly (1890–1980) drammaturgo e attore statunitense

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“Prendendo le mosse da un classico quesito di Mario Pagano, celebre pensatore e giurista napoletano di fine Settecento ("un reo, che chiama il complice, per quante ragioni può ciò fare?"), l'agile volumetto dovuto alla penna fluida dello storico Nico Perrone si sviluppa su due piani diversi, spesso tra loro intersecati […]. Da un canto vi è il piano della vicenda storica, sullo sfondo dei fermenti giacobini alla vigilia della Repubblica partenopea, soprattutto incentrata sul famoso processo istruito nel 1794 contro Emmanuele De Deo, accusato di lesa maestà per avere cospirato contro la corona borbonica e, perciò, condannato a morte al termine di un giudizio celebrato in forma sommaria, senza reali garanzie e sulla base di prove di scarsa consistenza. […] D' altro canto, e proprio in rapporto alla realtà processuale del tempo, vi è il piano della analisi dedicata a un singolare istituto (il "truglio", per l' appunto, da cui trae titolo il volume) consistente in una sorta di transazione tra accusato e accusatore sulla entità della pena da infliggere al primo, al di fuori di un normale processo, anche sulla base delle dichiarazioni rese dal medesimo a carico di sé o di altri […]. È facile immaginare a quali oscure manovre potesse dar luogo un istituto del genere, soprattutto nel contesto di un sistema sostanzialmente antigarantistico come quello borbonico.”

Nico Perrone (1935) saggista, storico e giornalista italiano

Vittorio Grevi

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“Meglio, in politica, avere rappresentato venti bandiere che nessuna? – scrisse pensando a lui Benedetto Croce. Indro Montanelli nella sua biografia di Garibaldi, Luigi Magni nel suo film Il generale ce lo hanno rappresentato come un simpatico birbante. E anche Nico Perrone […] ci presenta una non schematica riabilitazione: anche a sorpresa, rispetto a un titolo che sembrerebbe ben altrimenti critico. È vero, riconosce, Liborio Romano era un voltagabbana. Ma non per volgare tornaconto personale, bensì sempre al servizio di progetti autenticamente riformisti. In campo penale, ad esempio, si dovette al suo pur breve passaggio per il governo delle Due Sicilie l'abolizione della pena barbarica delle legnate. E in campo sociale fu promotore alla Camera di una proposta di riforma agraria che forse contribuì al suo isolamento politico più ancora delle troppe giravolte. Naturalmente, molto dipende poi dal modo in cui si vuole valutare il passaggio dal Regno delle Due Sicilie al Regno d'Italia. Perrone non nasconde affatto i nodi dell'Unità, dall'accentramento brutale alla feroce repressione del brigantaggio. Ma non indulge neanche sull'opposta retorica della monarchia borbonica come mitica età dell'oro: prima ancora dei bersaglieri contro i briganti erano stati i soldati di Ferdinando I a tagliare teste in quantità per reprimere la rivolta del Cilento del 1828, e gli investimenti infrastrutturali e industriale che pur la dinastia borbonica aveva fatto si concentravano a Napoli dimenticando il resto del Regno. Romano, a suo modo, era stato appunto fautore di un fallito progetto di riscatto del Sud accettando la nuova logica unitaria, ma salvaguardandone gli interessi specifici.”

Nico Perrone (1935) saggista, storico e giornalista italiano

da il Foglio, 27 luglio 2010

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“Carl Sternheim deve molto all'avere saputo applicare in un campo infinitamente più vasto, e con abilità sorprendente, con una certa profondità filosofica, le teorie del nostro Marinetti.”

Carl Sternheim (1878–1942) scrittore tedesco

da Il teatro tedesco del Novecento, p. 1640, Garzanti, Milano 1943
Origine: citato in François Orsini, Drammaturgia europea dell'avanguardia storica: Pirandello, Rosso di San Secondo, Strindberg, Wedekind, Luigi Pellegrini Editore, Cosenza 2005

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“Meglio avere la coscienza dell'incerto che avere false certezze.”

Arrigo Levi (1926) giornalista italiano

da La DC nell'Italia che cambia, Laterza, 1984<sup>2</sup>, p. 8. ISBN 9788842024309
La DC nell'Italia che cambia

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“Non dico che una donna non possa avere un capriccio per suo marito, perché, in fondo, anche lui è un uomo.”

Gérard de Nerval (1808–1855) poeta e scrittore francese

da Frammenti

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“Credo di non avere mai perso un'occasione di essere triste. (La mia vocazione d'uomo).”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

Lacrime e santi

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“R: Il presente, il passato e il futuro […] Giovanni dovrebbe essere il punto di riferimento per la mia categoria. Non si è mai fatto condizionare dai media. Tutti noi dovremmo avere il suo rigore, la sua autorevolezza, il suo senso dello Stato, la sua umanità.”

Enzo Biagi (1920–2007) giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano

Il Fatto; 20 febbraio 1998
Lettera d'amore a una ragazza di una volta, Rai, Con il giudice Ilda Boccassini

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“D: Come fa ad avere tante attività che vanno tutte bene?”

Enzo Biagi (1920–2007) giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano

Lettera d'amore a una ragazza di una volta, Rai, Silvio Berlusconi, L'uomo della tv

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