Frasi su europeo
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“[…] l'unica opzione è di lavorare affiché la Grecia resti nella zona euro, affinche la Grecia si trovi bene nella zona euro e affinché gli altri partner europei si trovino bene con la Grecia.”

Michel Sapin (1952) politico francese

Origine: Citato in Cauto ottimismo in apertura dell'Eurogruppo cruciale per la Grecia http://it.euronews.com/2015/02/20/cauto-ottimismo-in-apertura-dell-eurogruppo-cruciale-per-la-grecia/, Euronews.com, 20 febbraio 2015.

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“Sotto il suo governo in Russia sono scomparse le libertà di espressione e di associazione sbocciate ai tempi di Gorbaciov. Vladimir Putin ha fatto del suo paese una "democratura", una dittatura con le parvenze e perfino i fronzoli elettorali della democrazia, ma che bombarda a tappeto con i suoi aerei – non con quelli di Bashar al-Assad – perfino gli ospedali di Aleppo. Annulla il suo incontro con François Hollande e crea nel proprio paese un clima di guerra. Tutti sanno queste cose. Nessuno osa confutarle. Nonostante tutto, però, Putin piace. Perché? È una questione di immagine: questa attrazione politica ha prima di ogni altra cosa una dimensione fisica. Vladimir Putin non è James Dean né Marcello Mastroianni: le sue fattezze e i suoi lineamenti sono del tutto ordinari, eppure quest'uomo asciutto e muscoloso sprigiona un'impressione di forza bruta che egli sa usare in modo quasi scenico. Quando si fa riprendere a torso nudo, sempre a torso nudo, mentre cavalca stalloni o lotta da solo contro animali selvaggi, non fa perdere la testa soltanto agli appassionati di pornografia omosessuale. In Russia come in Occidente questa sublimazione della virilità serve a metterlo in netta contrapposizione con gli altri dirigenti del mondo, europei e americani in primis, perché bisogna ammettere che la qualità principale di Angela Merkel non è essere un'amazzone, così come François Hollande non è proprio Superman. E sebbene Barack Obama abbia sicuramente classe, ha più l'aspetto di un professore universitario che quello di un campione di lotta libera.”

Bernard Guetta (1951) Giornalista francese

Origine: Tradotto da Anna Bissanti, A destra e non solo: perché piace Putin http://espresso.repubblica.it/attualita/2016/10/14/news/voglia-di-putin-1.285877?ref=HEF_RULLO, Espresso.Repubblica.it, 14 ottobre 2016.

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“Non si rendeva conto, il padre, che raccontando questi episodi metteva in evidenza la tolleranza d'un governo che nonostante le molte difficoltà in cui doveva scontrarsi seguiva le regole d'un sistema liberale e cercava di mantenere l'equilibrio in un impero dove l'inno nazionale era cantato in dieci lingue, se non di più. (Questo, in realtà, indignava più il patriota che non il musicista). La monarchia rigida ma illuminata ch'era stata nel 1700 era divenuta in seguito assai più rigida e meno illuminata, nondimeno tolleranza era, seppure oscillante tra lacerate contraddizioni. Ma né il padre né le sue donne erano capaci d'intendere che l'odiato impero formava allora una parte molto importante della vecchia Europa — la più importante dopo l'impero di Carlo V — e la guerra ch'essi auspicavano avrebbe messo a rischio proprio questa millenaria potenza; non potevano quindi immaginare che il crollo d'un'Austria-Ungheria, certamente immobile e ottusa, sarebbe stato l'inizio d'una decadenza europea che non si sarebbe mai più arrestata. Ma essi avevano col presente e col passato un rapporto sbagliato, e non la minima idea di quel che avrebbe dovuto essere una nuova Europa, un'Europa democratica; il cui risorgimento, del resto, la terza e ormai invecchiata generazione non vede ancora.”

parte I, cap. II, p. 28
Le quattro ragazze Wieselberger

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“L'Unione europea non può fermarsi. È sempre più evidente che il presente assetto istituzionale non consente di trainare il convoglio europeo con la necessaria velocità e sicurezza di percorso: ne siamo danneggiati tutti.”

Carlo Azeglio Ciampi (1920–2016) 10º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Dall'Intervento del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in visita ufficiale nel Regno dei Paesi Bassi, all'Università di Leiden sul tema "Identità ed unità dell'Europa", 5 marzo 2003. Riportato in Quirinale.it http://presidenti.quirinale.it/Ciampi/dinamico/ContinuaCiampi.aspx?tipo=discorso&key=21627.

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“Il nostro obiettivo non è più Europa o meno Europa, ma un'Europa migliore che torni a ispirare i cittadini europei.”

Alexīs Tsipras (1974) politico greco

Origine: Citato in Ue: al mini-summit dei Paesi del sud ad Atene una piattaforma comune per la crescita http://it.euronews.com/2016/09/10/ue-al-mini-summit-dei-paesi-del-sud-ad-atene-una-piattaforma-comune-per-la, Euronews.com, 10 settembre 2016.

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“Questa era una bellissima squadra, ma i guai fisici ci hanno fermato. Avremmo fatto un grande Europeo [1992] e invece chiudiamo in modo disastroso. C'è una piccola possibilità di continuare insieme fino ai Mondiali '94. Noi siamo tutti amici, dove siamo nati non conta, ma sono i dirigenti delle nuove federazioni che vogliono dividerci.”

Igor' Šalimov (1969) allenatore di calcio e calciatore russo

Origine: Citato in Fabio Monti, la CSI muore, l'eredità è contesa https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1992/giugno/20/CSI_muore_eredita_contesa_co_0_92062017335.shtml, Corriere della Sera, 20 giugno 1992, p. 34.

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“Con l'ingresso della Croazia nell'Unione Europea i popoli croato e italiano condividono un futuro comune nell'Europa unita. Radici profonde uniscono i nostri popoli e ci assegnano anche il dovere di ricordare le tragedie e le divisioni causate dalle ideologie totalitarie e dal più cieco nazionalismo nel secolo scorso.”

Giorgio Napolitano (1925) 11º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Citato in Giorgio Napolitano, Napolitano: «Evento storico e Trieste ritorna crocevia» http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2013/06/30/news/napolitano-evento-storico-e-trieste-ritorna-crocevia-1.7341541, il Piccolo, 30 giugno 2013.

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“Tu credi, europeo marcio, di amare il deserto, la natura, la campagna, ma poi dici "finalmente" quando ricompaiono i segni dell'odiata civiltà.”

Luciano Bianciardi (1922–1971) scrittore, saggista e giornalista italiano

Origine: Da Viaggio in Barberia.

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“Noi per ora vogliamo difendere il diritto a tenere il crocifisso nelle nostre classi, poi vediamo se si può fare di più. […] Ci sono nove Paesi europei che hanno il crocifisso nella loro bandiera, è una proposta assolutamente normale.”

Franco Frattini (1957) politico italiano

La Stampa. it http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200911articoli/49895girata.asp, 30 novembre 2009

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“Da molti anni Israele ha il record degli attentati. Nessun paese ha avuto tanti civili morti per atti terroristici, nemmeno la Colombia, nemmeno l'Ulster. Per dare un'idea in rapporto alla popolazione, è come se l'Italia avesse subìto una strage di piazza Fontana alla settimana. Quanti stati, in quelle condizioni, sarebbero riusciti a mantenere intatte istituzioni e garanzie democratiche, in una regione dove la democrazia è quasi una bestemmia? Israele, pur con errori, eccessi e contraddizioni, ci è riuscito. Certo, ha risposto con le rappresaglie e le incursioni per stanare stragisti e mandanti nei loro covi, nascosti nei territori occupati. Ma quale governo, sapendo che i terroristi si annidano in un luogo preciso, li lascerebbe circolare? L'unica misura strutturale adottata finora per arginare gli assalti contro le popolazioni inermi (israeliane e arabe) è un muro. Un muro a fronte di una strage di piazza Fontana alla settimana. Sdegno unanime, orrore internazionale, condanna mondiale. Ora arriva il sondaggio della Commissione europea. Che è una benedizione dal cielo. Perché dà la misura della penetrazione del pregiudizio non antisemita, ma antisionista, nell'Europa del 2003. Ma anche perché mette a nudo i retropensieri di una burocrazia internazionale che, preparando le domande, non ha neppure pensato di inserire l'Autorità nazionale palestinese fra i governi che minacciano la pace. E dire che l'Anp è presieduta da Yasser Arafat, il leader di Al Fatah che mantiene un braccio armato: le brigate Al Aqsa, protagoniste dei più feroci attentati terroristici contro civili degli ultimi anni, in diretta concorrenza con Hamas e la Jihad. Arafat è lo stesso personaggio che sabota regolarmente ogni trattativa di pace, stracciando gli accordi con Barak, defenestrando il troppo autonomo Abu Mazen e commissariando Abu Ala che minacciava di pensare con la sua testa.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

5 novembre 2003
l'Unità

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“Ci rifiutiamo di lavorare [con la troika] che non è neanche riconosciuta dal Parlamento europeo.”

Yanis Varoufakis (1961) economista e politico greco naturalizzato australiano

Origine: Grecia: Yanis Varoufakis chiude alla Troika: "Con loro non collaboriamo" http://www.huffingtonpost.it/2015/01/30/varoufakis-troika_n_6580216.html, Huffington Post.it, 30 gennaio 2015.

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“Nel settembre del 1997 Emma Bonino, commissario dell'Unione Europea chiese di visitare l'Afghanistan. I Talebani non avevano alcun obbligo di farla entrare poiché la Ue non riconosceva il loro governo. Tuttavia le diedero il visto e la trattarono con gentilezza e cortesìa come han sempre fatto con gli ospiti, anche durante il periodo drammatico dell'aggressione Usa dell'ottobre 2001, e com'è nella tradizione afgana. Emma poté visitare l'Afghanistan e vedere tutto quello che voleva. Il 28 settembre, seguita da un codazzo di 19 persone, fra delegati Ue, giornalisti, fotografi e cameramen, entrò in un ospedale di Kabul e si diresse dritta e di filato nel reparto femminile dove i fotografi cominciarono a fare i loro scatti e i cameramen a filmare. Un atteggiamento estremamente sciocco perché nella cultura islamica la riproduzione della figura umana è, in linea di massima, vietata. Basta guardare un tappeto persiano; è ornato con elementi vegetali, con animali, con pesci, ma non ci sono figure umane. E questo valeva tanto di più nell'Afghanistan talebano. Del resto anche da noi non si possono fotografare o filmare i degenti senza il loro consenso o l'autorizzazione dei dirigenti dell'ospedale. Arrivò il "Corpo per la promozione della virtù e la punizione del vizio", acchiappò la Bonino e gli altri e li portò al primo posto di polizia. Per un reato del genere era prevista la fustigazione con "le verghe sacre". Alla Bonino fu spiegato come andavano le cose da quelle parti e poco dopo fu rilasciata dai funzionari, perplessi e un poco disgustati. Avrebbero fatto meglio a fustigarla. Con le "verghe sacre", naturalmente. Forse avrebbe capito ciò che, da buona radicale occidentale, non ha mai capito: che anche la sensibilità e i costumi degli altri meritano rispetto. Lei invece ne volle fare un caso internazionale e, tornata a Bruxelles, ottenne che la Ue tagliasse i fondi umanitari per l'Afghanistan.”

Massimo Fini (1943) giornalista, scrittore e drammaturgo italiano
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“Dinnanzi ai miei occhi si è materializzato un affascinante mix di influenze europee e nordafricane, anche se va detto che la Sicilia è una terra unica, autentica, con una sua propria identità.”

Kazuo Ishiguro (1954) scrittore giapponese

Origine: Citato in Salvatore Ferlita, Ishiguro: "Vi racconto la mia Sicilia" http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/08/08/ishiguro-vi-racconto-la-mia-sicilia.html, la Repubblica.it, 8 agosto 2009.

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“Noi vogliamo, in fatto di scuola, a preferenza di sterminati eserciti di Serse, piccoli eserciti ateniesi e spartani, di quelli che vinsero l'Asia e fondarono la civiltà europea.”

Benedetto Croce (1866–1952) filosofo, storico e politico italiano

Origine: Da Discorsi parlamentari, Il Mulino, Bologna, 2002, p. 75.

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“Le questioni di famiglia si risolvono in famiglia […] Non abbiamo mai cercato influenza esterna: la Grecia è un tema europeo e deve essere risolto come ogni crisi di famiglia nella famiglia europea.”

Yanis Varoufakis (1961) economista e politico greco naturalizzato australiano

Origine: Citato in Mosca 'salva' Atene. "Accordo miliardario su gasdotto". Draghi: "Successo Grecia nelle sue mani" http://www.quotidiano.net/grecia-russia-gasdotto-1.866076, quotidiano.net, 18 aprile 2015.

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“Quando la Libertà abbandona il suo posto non è la prima a partirsi, né la seconda o la terza, | attende che prima siano partiti tutti.”

A un rivoluzionario europeo che è stato vinto, p. 466
Foglie d'erba, Ruscelletti autunnali

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“Conto che il governo britannico [di David Cameron] perori la causa della permanenza del Regno Unito nell'Unione europea. Cosa per la quale sono pronto ad aiutare. Sono profondamente [convinto] che non ci sia una vita migliore al di fuori della Ue, per nessun paese. Una Unione migliore è nell'interesse non solo della Gran Bretagna, ma di tutti gli stati membri.”

Donald Tusk (1957) politico polacco

Origine: Citato in Gb: Tusk congratula Cameron, conto resterà in Ue http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2015/05/08/gb-tusk-congratula-cameron-conto-restera-in-ue_96efa055-ca41-459c-8da5-d525d257811b.html, Ansa.it, 8 maggio 2015.

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“Io sono un cittadino europeo, nato per combinazione in Italia.”

Piero Martinetti (1872–1943) filosofo italiano

Origine: Pronunciata più volte, compreso il giorno del suo arresto, il 15 maggio 1935, secondo la testimonianza della moglie di Gioele Solari. Cfr. Angelo Paviolo, Piero Martinetti aneddotico. L'uomo, il filosofo, la sua terra, Le Château Edizioni, Aosta, p. 62.

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“Stiamo facendo il possibile per mantenere la rotta verso l'Unione europea, per ottemperare a tutti i nostri obblighi e integrare sempre più valori europei nel nostro paese.”

Aleksandar Vučić (1970) politico serbo

2015
Origine: Dall'intervista di Isabelle Kumar, Aleksander Vucic: "Sono un uomo onesto" http://it.euronews.com/2015/05/19/aleksander-vucic-sono-un-uomo-onesto/, Euronews.com, 19 maggio 2015.

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“La nostra identità è nei ritratti, che sono i volti della cultura europea, non dobbiamo contaminare i nostri volti.”

Aleksandr Nikolaevič Sokurov (1951) regista russo

citato in Mauro Gervasini, Il cinema di destra, I cancelli del cielo, FilmTv, n. 37, 2015

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“Ho deciso di passare dal gruppo Efd al Ppe in quanto, come ho sempre sostenuto durante tutti gli interventi e gli incontri con i gruppi e con le scuole a cui ho partecipato sia al parlamento europeo sia sul mio territorio, non sono un 'euroscettico' ma un 'eurocritico' a favore degli Stati Uniti d'Europa.”

Oreste Rossi (1964) politico italiano

Origine: Citato in Eurodeputato Rossi, da 'euroscettico' a 'eurotifoso' http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2013/07/04/Eurodeputato-Rossi-euroscettico-eurotifoso-_8975511.html, Ansa.it, 4 luglio 2013.

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“[Alle cerimonia di posa della prima pietra dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria del 22 gennaio 1962] Un anno e mezzo fa, presentando il governo al Parlamento, assunsi l'impegno di fare proseguire la dorsale autostradale italiana fino a Reggio Calabria. Alla fine del 1960, il Consiglio dei Ministri finanziò l'opera. Nel luglio 1961 l'approvò il Parlamento. Ora si iniziano a Reggio Calabria e in serata a Salerno i lavori per la nuova autostrada. Essa entro tre anni congiungerà nel modo più moderno l'estremo sud della penisola alle Alpi. Proprio l'inizio di questa importante opera consente di ricordare che nient'altro che questo assunse mandato di fare il governo che ho avuto l'onore di dirigere per diciotto mesi: cioè con nuove iniziative e nuove leggi unire serenamente, nel lavoro e nel progresso, libere e pacifiche, tutte le genti d'Italia, inserendole sempre più autorevolmente nella famiglia europea, nella consociazione atlantica, nel consesso umano. Queste parole esprimono, quindi, la speciale soddisfazione che, dando inizio a questa singolare opera, si prova, ripensando ai servigi che dall'estate del 1960 al gennaio del 1962 la fiducia convergente delle forze democratiche ci ha consentito di rendere alta la nostra Italia.”

Amintore Fanfani (1908–1999) politico, economista e storico italiano

Origine: Citato in Fanfani dà il via ai lavori della Salerno-Reggio Cal. http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,9/articleid,0084_02_1962_0019_0009_17495529/, La Stampa, 22 gennaio 1962.

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“Negli ultimi mesi l'Ucraina ha pagato al più alto prezzo per far diventare realtà il sogno europeo, deve essere valso qualcosa, ad esempio una semplice dichiarazione da parte dell'Unione europea che quando l'Ucraina sarà pronta, potrà entrare. Una dichiarazione che all'Unione europea non costerebbe nulla ma per il mio paese vorrebbe dire tutto.”

Petro Oleksijovyč Porošenko (1965) imprenditore e politico ucraino

Origine: Citato in L’Unione europea stringe accordi di associazione con l’Ucraina. Kiev spera ora nell’adesione http://it.euronews.com/2014/06/27/l-unione-europea-stringe-accordi-di-associazione-con-l-ucraina-kiev-spera-ora-/, Euronews.it, 27 giugno 2014.

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“Il nostro futuro di europei esigerà che un giorno ci dotiamo anche di un esercito comune.”

Ursula von der Leyen (1958) politico tedesco

Origine: Citato in Juncker avvisa Mosca: «Serve un esercito europeo». La Germania lo sostiene http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-03-08/juncker-avvisa-mosca-serve-esercito-europeo-germania-sostiene-151944.shtml?rlabs=2, Il Sole 24 ore.it, 8 marzo 2015.

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“Ci è stato detto che quando avremmo avuto un presidente, avremmo visto una figura politica gigante e globale – l'uomo che sarebbe stato il leader di 500 milioni di persone, l'uomo che avrebbe rappresentato tutti noi sulla scena mondiale, l'uomo il cui lavoro sarebbe stato così importante che, naturalmente, Lei è pagato più del presidente Obama. beh, ho paura che quello che abbiamo avuto sia Lei. E mi dispiace, ma dopo la precedente performance da Lei fatta – e non voglio essere scortese – ma, sa, onestamente, Lei ha il carisma di uno straccio umido e l'apparenza di un impiegato di banca di basso grado. E la domanda che vorrei porre, che vorremmo porre noi tutti è: "Chi è Lei?" Io non mai sentito parlare di Lei. Nessuno in Europa ha mai sentito parlare di Lei! Vorrei chiederle, Presidente, chi ha votato per lei? E quale meccanismo – oh, lo so che la democrazia non è molto popolare da voi – e quale meccanismo hanno i popoli d'Europa per rimuoverLa? È questa la democrazia europea? Beh, ho la sensazione, tuttavia, che Lei sia competente, capace e pericoloso, e non ho dubbi sul fatto che è sua intenzione essere l'assassino silenzioso della democrazia europea e degli stati nazionali europei. Sembra che Lei abbia un odio per il concetto stesso degli stati nazionali – forse perché Lei proviene dal Belgio, che naturalmente è, per lo più, una non-nazione. Ma da quando ha assunto la carico, abbiamo visto la Grecia ridotta a nient'altro che a un protettorato.”

Nigel Farage (1964) politico britannico

“Quando le sinagoghe e i cimiteri ebraici devono essere sorvegliati come nei paesi islamici dove i mausolei cristiani ed ebraici sono distrutti perché la libertà di espressione e di fede non è un diritto costituzionale, questa è Eurabia. Il dialogo euro-arabo ha importato in Europa la tradizione anticristiana e antiebraica dell'islam inscritta nell'ideologia jihadista da tredici secoli. Quando in Europa critici dell'islam, musulmani e non musulmani, devono nascondersi o vivere sotto la protezione delle guardie del corpo, come Geert Wilders e molti altri, questa è Eurabia. Le celebri caricature di Flemming Rose, riprese anche da altri giornali, a cui hanno fatto seguito le minacce di morte al filosofo francese Robert Redeker, autore di un articolo, ritenuto blasfemo, apparso su Le Figaro il 19 settembre 2006, hanno esasperato l'opinione pubblica. Quando l'insegnamento nelle università, nella cultura, nell'editoria viene controllato in gran parte dalla Anna Lindh Foundation o dalla Alleanza delle civilizzazioni (strumento dell'Organizzazione della conferenza islamica, ndr), questa è Eurabia. Quando i bambini ebrei non possono frequentare una scuola pubblica senza essere aggrediti e i ragazzi ebrei sono minacciati per strada, o rapiti e uccisi come il francese Ilan Halimi, questa è Eurabia. Quando dimostrazioni islamiche di massa nelle città europee invocano la distruzione di Israele, questa è Eurabia. I nostri multiculturalisti non ci danno le chiavi per conciliare i valori della sharia con quelli della laicità europea, i contenuti della Carta islamica dei diritti umani con quelli della Dichiarazione universale, l'espandersi dell'imperialismo islamico e i principi di libertà e uguaglianza tra i popoli e tra i sessi.”

Bat Ye'or (1933) saggista egiziana

Origine: Citato in Giulio Meotti, L'eurabia è dentro di noi http://www.ilfoglio.it/articoli/2009/07/26/leurabia-e-dentro-di-noi___1-v-114624-rubriche_c154.htm, Il Foglio.it, 26 luglio 2009.

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“In nessun caso la Germania dovrà essere causa del decadimento o crollo del grande progetto europeo. Questo non potrà e non dovrà venire da noi.”

Helmut Schmidt (1918–2015) politico tedesco

Origine: Citato in Helmut Schmidt: monito alla Germa https://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2012/09/22/Helmut-Schmidt-monito-Germania_7514623.html, Ansa.it, 22 settembre 2012.

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“E poi gli africani sono africani, appartengono a un etnia molto diversa dalla nostra. Non hanno prodotto grandi geni, basta consultare l'enciclopedia di Topolino. Diciamo che io ho un pregiudizio favorevole ai mitteleuropei. Kyenge fa il medico, gli abbiamo dato un posto in una Asl che è stato tolto a qualche medico italiano.”

Mario Borghezio (1947) politico italiano

dalla trasmissione radiofonica La Zanzara, Radio 24, 2013; citato in Borghezio cacciato dal gruppo degli euroscettici al Parlamento europeo per gli insulti alla Kyenge http://www.ilmessaggero.it/primopiano/politica/borghezio_cacciato_dal_gruppo_degli_euroscettici_al_parlamento_europeo_per_gli_insulti_alla_kyenge/notizie/287369.shtml, Ilmessaggero.it, 3 giugno 2013

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“Un deterioramento ulteriore potrebbe essere disastroso per l'Europa. Esso potrebbe provocare tali privazioni, tale smarrimento, una lotta così disperata per il controllo di risorse insufficienti da condurre a una diffusa rinuncia ai principi sui quali la civiltà moderna dell'Europa è stata costruita e per i quali, nella coscienza di molti, due guerre mondiali sono state combattute. I principi del diritto, della giustizia, dei limiti all'esercizio del potere politico, già largamente disattesi e attaccati, potrebbero da ultimo essere travolti; e con essi il principio vitale che l'integrità della società con un tutto deve posare sul rispetto per la dignità del singolo cittadino. Le implicazioni di questa crisi andrebbero assai aldilà delle comuni apprensioni relative al pericolo di un controllo comunista. Nella continuazione dell'attuale situazione in Europa e implicita niente meno che la possibilità che gli europei rinuncino ai valori della responsabilità individuale e dei controlli politici, che appartengono alla tradizione del loro continente. Ciò distruggerebbe secoli di progresso e causerebbe un danno che tale solo un lavoro di altri secoli potrebbe riparare.”

George F. Kennan (1904–2005) diplomatico, storico e ambasciatore statunitense

Origine: Citato in Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali. [Dal 1918 ai giorni nostri], Editori Laterza, Roma, 2008, p. 698. ISBN 978-88-420-8734-2

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“Nel maggio del 1949 fu istituito a Strasburgo il Consiglio d'Europa, organismo allora privo di poteri politici effettivi e incaricato solo di «porre le basi per la costruzione di una federazione europea». Così nell'atto della sua fondazione. L'anno dopo – dunque, nel 1950 – quel Consiglio bandì un concorso di idee, aperto a tutti gli artisti, per una bandiera della futura Europa unita. Un allora giovane disgnatore alsaziano, Arsène Heitz, partecipò con un bozzetto, dove dodici stelle bianche campeggiavano in un cerchio su uno sfondo azzurro. Come rivelò poi, l'idea non era casuale: devoto della Madonna, recitava ogni giorno il rosario. Proprio quando seppe del concorso europeo e decise di partecipare stava leggendo la storia di santa Catherine Labouré e – stimolato da quella lettura – si era deciso a procurarsi, per sé e per la moglie, una «Medaglia miracolosa», che sino allora non conosceva. Le stelle, dunque, del suo disegno vennero da lì: e, lì, venivano direttamente dall'Apocalisse e dalla sua «Donna vestita di sole» con la corona attorno al capo. Quanto all'azzurro, era il colore tradizionale della Vergine. Tra i 101 bozzetti giunti da tutto il mondo, «inspiegabilmente», come disse lo stesso Heitz (che aveva partecipato al concorso senza troppe speranze, quasi solo per rispondere a un impulso datogli dalla scoperta della Medaglia), il Consiglio d'Europa scelse proprio il suo. Si noti, tra l'altro, che il responsabile della commissione che procedeva alla scelta era un ebreo, Paul M. G. Lévy, direttore del Servizio di stampa e informazione del Consiglio. Non agirono, dunque, motivazioni confessionali […] Inoltre, a conferma della singolarità della scelta, contro la proposta di Heitz stava il fatto che, se dodici erano le stelle sulla bandiera proposta, non altrettanti erano allora gli Stati del Consiglio. In effetti, di fronte alle critiche, il disegnatore dovette replicare che il dodici rappresentava un «simbolo di pienezza» (e tale è, infatti, anche nell'Antico Testamento: dodici, tra l'altro, i figli di Giacobbe, come dodici le tribù di Israele; ed è perciò che dodici è il numero voluto da Gesù per i suoi apostoli, a significare che la Chiesa è il «nuovo popolo eletto»). Avendo adottato questa prospettiva simbolica, le autorità comunitarie, quando gli Stati membri dell'Europa finirono col superare la dozzina, stabilirono ufficialmente che il numero delle stelle sulla bandiera era da considerare immutabile.”

Origine: Ipotesi su Maria, pp. 107-108

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“Il processo di integrazione continentale nasce per abbattere distanze, rendere più vicine le persone, garantendo a ogni europeo, ovunque egli risieda, di condurre la propria vita con diritti, doveri e tutele avanzati, comuni e difesi – insieme – al di fuori dei propri confini nazionali e di quelli dell'Unione Europea.”

Sergio Mattarella (1941) 12º Presidente della Repubblica Italiana

2016
Origine: Dal Saluto del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Forum Economico italo-romeno "Gli investimenti italiani in Romania: un percorso europeo nell'economia globale" http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=363, Quirinale.it, Bucarest, 14 giugno 2016.

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