Frasi su libro
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“Che differenza corre tra scegliere ed essere scelto quando non possiamo fare altro che sottometterci alla scelta?”

Edmond Jabès (1912–1991) poeta francese

da Il libro delle interrogazioni, traduzione di C. Rebellato, Marietti, Genova, 1995

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“Il tradimento non trionfa mai: qual è il motivo? | Perché se trionfa, nessuno osa chiamarlo tradimento.”

John Harington (1560–1612) inventore, poeta e scrittore inglese

da Epigrammi in Of Treason, libro IV, epigramma V

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“Per me, Saviano è uno che ha lucrato sulla mia città. Non c'era bisogno che scrivesse un libro per sapere cos'è la camorra. Lui però ha detto solo cose brutte e si è dimenticato di tutto il resto.”

Marco Borriello (1982) calciatore italiano

Origine: Citato in Borriello contro Saviano. E sui calciatori gay... http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Milan/02-06-2010/borriello-contro-saviano-704225667385.shtml, Gazzetta.it, 2 giugno 2010.

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“E per tutti i ragazzi e le ragazze | che difendono un libro, un libro vero, | così belli a gridare nelle piazze | perché stanno uccidendoci il pensiero.”

Roberto Vecchioni (1943) cantautore, paroliere e scrittore italiano

da Chiamami ancora amore, n. 1
Chiamami ancora amore

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“La Grecia conquistata il barbaro vincitore conquistò, e le arti portò nell'agreste Lazio.”

Quinto Orazio Flacco (-65–-8 a.C.) poeta romano

da Libro II, Epistole I, linea 156

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“Se i tempi non chiedono la tua parte migliore inventa altri tempi.”

Stefano Benni (1947) scrittore, giornalista e sceneggiatore italiano

Baolian, libro II, vv. 16-17
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Variante: Se i tempi non chiedono la tua parte migliore, inventa altri tempi

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“Ho venduto centomila copie del mio libro, ma ho guadagnato pochissimo: il prezzo della carta da macero è sceso un casino!”

Piero Ferraris (1954) scrittore, attore e umorista italiano

...E i formichieri nel loro grosso se le pappano

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“Per me un libro è valido quando ti da l'impressione che l'autore sarebbe crepato se non l'avesse scritto.”

Thomas Edward Lawrence (1888–1935) agente segreto, militare e archeologo britannico

dalle Lettere

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“Silenzio, comincia la trasmissione. Appare sul teleschermo un signore giovialotto, cordialotto, il Luigi Silori di cui sopra. Presso di lui c'è la simpatica attrice Carla Bizzarri, pronta a dare la mano. Silori, con voce baritonale: "Cominciamo col libro della settimana. Questa volta è un libro di viaggi. Va a ruba. Ha un successo di vendita strepitoso. Eccolo qua." Prende dalla scrivania un volume, lo esamina, lo mostra ai telespettatori. Con voce baritonale: "S'intitola Orario generale delle Ferrovie dello Stato". È un'operetta preziosa, che non dovrebbe mancare nella biblioteca di qualsiasi persona colta; si raccomanda per la sua veste e il suo contenuto, e non soltanto ai bibliofili, ai cultori del libro come oggetto d'arte. Ma del resto, adesso parleremo con l'editore che abbiamo voluto ospite nostro questa sera perché ci parli di questa sua creatura."
Entra il signor Pozzo (o il signor Grippaudo). Silori, con voce baritonale: "Caro Pozzo (o: caro Grippaudo), noi vorremmo sapere da lei quali sono gli intendimenti artistici perseguiti da questa fortunata opera letteraria." "Le dirò, riguarda lo sviluppo della cultura differenziata da caso a caso.”

Achille Campanile (1899–1977) scrittore italiano

... ] "E mi dica, i ritardi?" "I ritardi no, non sono indicati. C'è comunque un'edizione integrale e ci sono delle edizioni ridotte." "Direi quasi regionali. A carattere etnografico?" "Direi di sì. Direi di sì." "Ed è un libro che va molto?". "Direi che è una delle opere più vendute." "Un best seller, insomma.". (da La televisione spiegata al popolo, 1989, Bompiani)

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“È impossibile scrivere un cubo come somma di due cubi o una quarta potenza come somma di due quarte potenze o, in generale, nessun numero che sia una potenza maggiore di due può essere scritto come somma di due potenze dello stesso valore. Dispongo di una meravigliosa dimostrazione di questo teorema che non può essere contenuta nel margine troppo stretto della pagina.”

Pierre de Fermat (1601–1665) matematico francese

Cubum autem in duos cubos, aut quadratoquadratum in duos quadratoquadratos, et generaliter nullam in infinitum ultra quadratum potestatem in duos eiusdem nominis fas est dividere. Cuius rei demonstrationem mirabilem sane detexi. Hanc marginis exiguitas non caperet.
Origine: Dal margine della sua copia del libro II dellAritmetica di Diofanto di Alessandria; citato in Simon Singh, L'Ultimo Teorema di Fermat, traduzione di Carlo Capararo e Brunello Lotti, Milano, Rizzoli, 1997, p. 89. ISBN 8817845280

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“Quarant'anni fa, mentre attraversavo una grave crisi di scetticismo e dubbio, incappai nel libro di Tolstoj Il regno di Dio è dentro di noi, e ne fui profondamente colpito. A quel tempo credevo nella violenza. La lettura del libro mi guarì dallo scetticismo e fece di me un fermo credente nell'ahimsa. Quello che più mi ha attratto nella vita di Tolstoj è il fatto che egli ha praticato quello che predicava e non ha considerato nessun prezzo troppo alto per la ricerca della verità.
Fu l'uomo più veritiero della sua epoca. La sua vita fu una lotta costante, una serie ininterrotta di sforzi per cercare la verità e metterla in pratica quando l'aveva trovata. Non cercò mai di nascondere o attenuare la verità, ma la presentò al mondo nella sua integrità, senza equivoci o compromessi, senza lasciarsi mai scoraggiare dal timore di qualche potenza terrena.
Fu il più grande apostolo della non-violenza che l'epoca attuale abbia dato. Nessuno in Occidente, prima o dopo di lui, ha parlato e scritto della non-violenza così ampiamente e insistentemente, e con tanta penetrazione e intuito. Andrei ancora oltre e direi che l'eccezionale sviluppo che egli diede a questa dottrina sconfessa l'attuale interpretazione ristretta e mutilata datane dai seguaci dell'ahimsa in questo nostro Paese. […]
La vera ahimsa dovrebbe significare libertà assoluta dalla cattiva volontà, dall'ira, dall'odio, e un sovrabbondante amore per tutto. La vita di Tolstoj, con il suo amore grande come l'oceano, dovrebbe servire da faro e da inesauribile fonte di ispirazione, per inculcare in noi questo vero e più alto tipo di ahimsa.”

Mahátma Gándhí (1869–1948) politico e filosofo indiano
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“[Riferito al libro I mandarini di Simone de Beauvoir] Deve aver preso appunti ogni volta che abbiamo fatto l'amore.”

Nelson Algren (1909–1981) scrittore statunitense

Origine: Citato in Corriere della sera, 17 settembre 1994.

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“[Principi di Scienza delle finanze di Luigi Einaudi] Lo considero il libro più importante che sia mai stato scritto da un italiano nel secolo ventesimo. Dopo di lui finì l'economia come scienza umana e arrivò l'economia dominata dalla matematica.”

Elémire Zolla (1926–2002) saggista, filosofo e storico delle religioni italiano

Origine: Citato in Aldo Cazzullo, Doppio anniversario in casa Einaudi, Messaggero di sant'Antonio, n. 1290, gennaio 2012, p. 74.

“I rimedi troppo violenti, invece della vita, cagionano la morte.”

Carlo Avalle (1815–1873) scrittore e storico italiano

p. 470, vol. 3, libro IV

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“Questo principalmente distingue lo scrittore dalla maggioranza dei suoi amici; ch'egli preferisce abitualmente l'ultimo libro, e la maggioranza degli amici trova sempre migliore il libro precedente.”

Giuseppe Antonio Borgese (1882–1952) scrittore, giornalista e critico letterario italiano

Piccole confidenze di G.A. Borgese, p. 252
Una Sicilia senza aranci

“[A proposito de I fratelli Karamàzov] Vanno oltre il bello. Essi raggiungono la dignità del libro sacro.”

Giuseppe Antonio Borgese (1882–1952) scrittore, giornalista e critico letterario italiano

citato in Igor Sibaldi, Introduzione, in Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamàzov, Mondadori, Milano, 1994, p. XIV. ISBN 88-04-52723-4

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“Il tennista da cui ho imparato tanto è Andre Agassi. Poi ha scritto il famoso libro ma io mi baso su quello che ho visto in campo, la sua professionalità.”

Juan Carlos Ferrero (1980) tennista spagnolo

Origine: Dall'intervista di Chiara Gambuzza, Juan Carlos Ferrero saluta: "Roger Federer, l'unico che mi ha fatto sentire inferiore" http://www.tennisworlditalia.com/Juan-Carlos-Ferrero-saluta--Roger-Federer-lunico-che-mi-ha-fatto-sentire-inferiore-articolo11555.html, Tennisworlditalia.com, 23 ottobre 2012.

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“Originariamente e fondamentalmente Gesù è il Libro.”

Jean Leclercq (1911–1993) scrittore francese

La contemplazione di Cristo

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“Angelo di Costanzo uno de' primi poeti italiani.”

Ludovico Antonio Muratori (1672–1750) storiografo italiano

da Perfetta volgar poesia, libro I cap. 8

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“Mi ricordo che nel 1840, essendo a Presinge, egli si faceva svegliare ogni mattina, alle cinque, dal suo cameriere, e a qualunque ora avanzata della notte si fosse coricato, scuoteva il sonno, e, avendo sorbito una tazza di caffè, con un bicchiere d'acqua, si metteva all'opera. Quest'opera consisteva nella lettura della Storia d'Inghilterra di lord Mahon, autore esatto e scrupoloso, ma scialbo e senza interesse. Ricordo quale repulsione invincibile m'ispirava il solo aspetto di questi volumi. Ma Camillo di Cavour aveva risoluto d'imparare l'inglese, e, al fine di questo studio avesse nello stesso tempo per risultato di fargli conoscere la storia d'Inghilterra, consacrava senza stancarsi le sue mattinate a tradurre un libro noioso, scritto in una lingua ch'egli ignorava. Più tardi trovandomi con lui nella terra di Leri, partivo allo spuntar del giorno per la caccia. Non m'è accaduto una sola volta di partire senza che Cavour mi salutasse con uno di quegli auguri che fanno la disperazione del cacciatore, e benché non avesse alcuna intenzione di andare a tirare le beccaccine, era sempre in piedi dall'alba, esaminando i conti, visitando le stalle, fissando i particolari di qualche miglioramento, sorvegliando lo sballaggio di qualche nuova macchina e occupando i momenti perduti per qualsiasi altro con la lettura di un libro sostanzioso italiano, francese e inglese, di agricoltura, d'economia politica e di storia.”

Auguste-Arthur de La Rive (1801–1873) fisico svizzero

citato in Cavour, l'uomo e l'opera

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“Un libro non è mai terminato: è abbandonato.”

Gene Fowler (1890–1960) scrittore, drammaturgo, giornalista

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“Qui non ci sono divisioni. La nazione di appartenenza dei nostri giocatori è il Liverpool Football Club e la loro lingua è il calcio.”

Gérard Houllier (1947) allenatore di calcio e ex calciatore francese

citato in Il libro delle liste sul calcio

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“Se l'aereo che deve portarvi su un altro continente ha le ali incrostrate di alghe marine, scendete.”

Daniele Luttazzi (1961) attore, comico e scrittore italiano

dal libro Crampo