Frasi su libro
pagina 20

Barbara d'Urso photo
Michaìl Andreevič Osorgìn photo

“Il fiume francese, sul quale io vivo, sebbene piccolo, è così bello che ho l'impressione che parli russo.”

Michaìl Andreevič Osorgìn (1878–1942) scrittore, giornalista e saggista russo

in prefazione al libro
Un vicolo di Mosca

Vittorio Emanuele III di Savoia photo

“Forsi che sì forsi che no | El tacer nocer non po. | Forsi che sì, non fia el mondo ognor cossì. | Forsi che sì forsi che no.”

Marchetto Cara (1470–1525) compositore, liutista e cantore italiano

da Frottole, Libro Quarto, Ottaviano Petrucci, Venezia, 1504

Lev Trotsky photo
Mario Monicelli photo

“Voi, i giovani d'oggi, al contrario di noi, siete soli, disincantati, disinteressati a tutto. Sì, siete dei mammoni, proprio dei gran mammoni, se è questo che volete sapere.”

Mario Monicelli (1915–2010) regista italiano

Origine: Da Marco Iezzi, Tonia Mastrobuoni, Gioventù sprecata. [Perché in Italia non si riesce a diventare grandi], Laterza, 2010. ISBN 9788842091271

Camille Flammarion photo
Nico Perrone photo
Nico Perrone photo
Nico Perrone photo
Nico Perrone photo
Nico Perrone photo

“Nico Perrone, docente alla Facoltà di Scienze Politiche di Bari, è quanto di più lontano si possa immaginare dal mondo cattolico moderato. Il Foglio l'ha definito "talmente rosso, che più rosso non si può". Chi desidera averne la prova, sfogli le prime pagine del libro. Elencano tutte le accuse che per mezzo secolo la sinistra politica ha scagliato contro l'allora partito di maggioranza relativa. Ecco dunque rispuntare capi d'imputazione come bigottismo clericale, anticomunismo, strategia della tensione, subordinazione agli USA, collusioni mafiose, corruzione, e via così. Nei numerosi libri dedicati all'argomento, Perrone s'era guadagnato la reputazione di critico implacabile, "senza essermene pentito" precisa oggi. Ma adesso – ecco la novità – si domanda "se questa lettura, sostanzialmente vera, contenga effettivamente tutti gli aspetti della politica di governo della DC, o se invece non abbia trascurato di tenerne in luce qualcuno non secondario". Il libro è una rilettura seria di quegli anni. L'esito, una sorprendente riabilitazione post mortem. Qualche esempio qua e là. La Democrazia cristiana, afferma Perrone, "ha dato all'Italia il più lungo periodo di pace della sua storia unitaria e ha realizzato una riduzione degli squilibri, compreso quello storico fra Nord e Sud". In politica estera, l'ingresso nel G-7 costituì "un'affermazione delle specificità italiane che la DC ha saputo cogliere, valorizzare, sviluppare e difendere, con un'azione di governo che ha tenuto insieme identità nazionale e prospettive europee, iniziative autonome di politica estera in difesa di interessi nazionali e lealtà occidentale, modernizzazione e capacità di gestire sacche interne di arretratezza». Nell'economia il plauso è senza riserve: "La DC si è mostrata generalmente rispettosa della sovranità popolare, cui non ha contrapposto un eccessivo potere dell'esecutivo. Nel suo lungo governo essa ha evitato d'imporre troppe regole al dispiegarsi della vita civile, e tuttavia non ha mai perseguito modelli di liberismo. Attraverso una politica di capital spending e una miriade di riforme, è riuscita a esprimere una capacità di riforma, con una sua egemonia forte, duratura, e tuttavia fondata su di un genuino, esteso consenso". […] Cosa ne pensano i democristiani tutti d'un pezzo, quelli che non hanno cambiato casacca? Marco Follini, leader dell'UDC, ha letto il libro e, naturalmente, lo apprezza. "La cosa curiosa", osserva, "è quest'ammirazione postuma da parte della sinistra. C'è un grande amore per la DC perché non c'è più".”

Nico Perrone (1935) saggista, storico e giornalista italiano

Ugo Magri

Nico Perrone photo
Jasper Fforde photo
Clemente Alessandrino photo
Clemente Alessandrino photo
Clemente Alessandrino photo
Clemente Alessandrino photo
Clemente Alessandrino photo
William Schwenck Gilbert photo

“L'uomo è il solo errore della natura.”

William Schwenck Gilbert (1836–1911) scrittore e librettista britannico

da Princess Ida; citato in Fernando Palazzi, Silvio Spaventa Filippi, Il libro dei mille savi, Hoepli

Filone di Alessandria photo

“[Mosè] chiama "libro" il logos di Dio, sul quale sono iscritte (engrafestahi) e incise (encharattesthai) le strutture costitutive degli altri esseri.”

Filone di Alessandria (-15–45 a.C.) filosofo ellenistico di cultura ebraica

Origine: Da Legum allegoriae; citato, con modifiche poste alla traduzione dall'autore, in Giulio Busi, Qabbalah visiva.

Giovanni apostolo ed evangelista photo

“Di fatto del Gesù storico non si sa quasi nulla. Ormai è un dato acquisito nella teologia biblica non servile. I Vangeli non sono la storia di Gesù ma la riflessione teologica in forme narrative o rituali delle comunità cristiane del primo secolo in ambiente pagano.”

Enzo Mazzi (1927–2011) presbitero italiano

da Il libro di Ratzinger, il Gesù storico e le verità della Chiesa http://temi.repubblica.it/micromega-online/il-libro-di-ratzinger-il-gesu-%c2%abstorico%c2%bb-e-le-verita-della-chiesa/, MicroMega, 13 marzo 2011

Fabio Volo photo
Fabio Volo photo
Fabio Volo photo
Emil Cioran photo

“Pubblicare un libro comporta lo stesso genere di noie di un matrimonio o di un funerale.”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

Confessioni e anatemi

Emil Cioran photo

“Guai al libro che si può leggere senza interrogarsi per tutto il tempo sull'autore!”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

Squartamento

Emil Cioran photo

“Un libro che lascia il lettore uguale a com'era prima di leggerlo è un libro fallito.”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

Intervista con Fernando Savater
Un apolide metafisico: conversazioni

Emil Cioran photo
Emil Cioran photo
Emil Cioran photo

“Apprezzo un libro soltanto per il turbamento, per il veleno che inocula in me.”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

Quaderni 1957-1972

Emil Cioran photo
Emil Cioran photo

“Conta solo il libro che si pianta come un coltello nel cuore del lettore.”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

Quaderni 1957-1972

Enzo Biagi photo
Luigi Comencini photo
Piero Angela photo
Luigi Lanzi photo
Luigi Lanzi photo

“Vendo libro "Tutto sull'Ozio". Astenersi perditempo.”

Alfredo Accatino (1960) autore televisivo e sceneggiatore italiano

Giuro che dico il falso

Tibulle Desbarreaux-Bernard photo

“Un libro è un amico che non inganna mai.”

citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli

Silvio Berlusconi photo

“Non mi è mai successo di leggere un libro con i miei figli, poche volte mi è capitato di commentare un giornale con loro.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

1986
Origine: Da un'intervista al Corriere della Sera; citato in Gianni Mura, Ecco due personaggi da zero in condotta http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/02/23/ecco-due-personaggi-da-zero-in-condotta.html, la Repubblica, 23 febbraio 1986.

Silvio Berlusconi photo

“Mi sta venendo un complesso di superiorità tanto che dico: "Meno male che ci sono io". Non so un altro che cosa avrebbe fatto. Nessuno avrebbe potuto fare meglio di quello che abbiamo fatto noi.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

Roma, presentazione del libro La grande muraglia di Bruno Vespa, Adnkronos, 3 dicembre 2002

Silvio Berlusconi photo

“Il futuro è digitale; i giornali hanno fatto il loro tempo. Le vostre battaglie sembrano quelle dei costruttori di carrozze che volevano impedire la diffusione delle auto. Non potete fermare il progresso. Non so indicarvi io la soluzione, ma quando ci sono prodotti che diventano obsoleti bisogna prendere altre strade.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

Frasi pronunciate il 10/12/2003 nel corso della presentazione di un libro di Bruno Vespa. Le citazioni sono state raccolte e pubblicate in Giornali e tv negli anni di Berlusconi, Marsilio, 2005, a cura di Giancarlo Bosetti e Mauro Buonocore

Silvio Berlusconi photo

“Insistono ancora nel dire che io ho affermato che i comunisti mangiavano o mangiano i bambini. Continuano a ripeterlo. Allora, leggetevi il libro nero del comunismo: troverete che sotto la Cina di Mao non li mangiavano, ma li facevano bollire per concimare i campi. È una cosa orrenda… ma purtroppo è vera.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2006
Origine: Dalla manifestazione alla Mostra d'Oltremare a Napoli, 26 marzo 2006 (video disponibile su Youtube.com http://www.youtube.com/watch?v=vrop7qhLKj0); citato in Berlusconi ha detto: (anno 2006) http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=Frasario2006, a cura di Marzia Amico, Jessica D'Ercole, Daria Egidi e Roberta Mercuri, Corriere.it.

Silvio Berlusconi photo
Jean Galtier-Boissière photo
Giorgio Bassani photo
Giorgio Bassani photo
Arturo Pérez-Reverte photo
Carlos Ruiz Zafón photo
Carlos Ruiz Zafón photo
Mike Oldfield photo
Emily Brontë photo
Antony Flew photo
Antony Flew photo
Marco Tullio Cicerone photo

“[Ultime parole] Che io muoia nella patria che tante volte ho salvato!”

Marco Tullio Cicerone (-106–-43 a.C.) avvocato, politico, scrittore, oratore e filosofo romano

citato in Tito Livio, libro CXX; 1997

Jostein Gaarder photo
Ágota Kristóf photo
Arrigo Cajumi photo
Arrigo Cajumi photo
Marin Mersenne photo
Flavio Briatore photo
Marc Ouellet photo
Indro Montanelli photo
René Belbenoit photo
Régis Debray photo
Danny Blanchflower photo
Maria Chiara Pievatolo photo

“«Quando il mondo della creatività avrà compiuto la sua secessione, l'industria dell'appropriazione che limita i diritti d'uso […] deperirà lentamente nel campo cinto di filo spinato che finge di coltivare. Ne è così consapevole che è pronta a tutto per impedirlo. Noi dobbiamo proteggere l'ecosistema dell'informazione da questi attacchi, ma ciò non ci esime dal riflettere sui vincoli al suo sviluppo e al suo divenire. E se ce ne daranno l'occasione, potrà essere utile aiutare questa industria a reinventarsi in forme meno distruttive.» Queste parole di Philippe Aigrain, nel suo libro dedicato al conflitto fra la condivisione libera e il monopolio proprietario dei beni informativi, possono essere lette e riprodotte in virtù di una scelta coerente e consapevole del suo autore, che ha sottoposto il testo a una licenza Creative Commons. La domanda di Aigrain – fino a che punto la cosiddetta "proprietà intellettuale", un monopolio che rende artificiosamente costoso qualcosa che sta diventando riproducibile sempre più facilmente, danneggia la creatività e la cultura?”

Maria Chiara Pievatolo (1963) accademica italiana

è ormai molto comune, 2 anche se buona parte degli autori accademici italiani, almeno nel settore delle scienze umane, sembra continuare a ignorarla. (introduzione, p. 11)
Sette scritti politici liberi, Incipit
Origine: Traduzione di Maria Chiara Pievatolo da Philippe Aigrain, [//paigrain.debatpublic.net/?page_id=160/ Cause commune: l’information entre bien commun et propriété], Fayard, Parigi, 2005, p. 215 sg.

Maria Chiara Pievatolo photo
Andrea Riccardi photo
Terenzio Mamiani photo

“Per giudicare alla prima prima che tutto è vecchio e trito in un libro convien sapere dell'autore se nel generale à l'abito di pensar di suo capo.”

Terenzio Mamiani (1799–1885) filosofo, politico e scrittore italiano

Prose letterarie, Avvertenza

Guido Ceronetti photo
Ernesto Galli della Loggia photo
Janko Tipsarević photo

“Adesso ho capito che mai e poi mai bisogna cambiare totalmente la propria vita dopo aver letto un libro. A mio parere, bisogna apprendere dei piccoli insegnamenti e non lasciare che un libro influisca al 100%.”

Janko Tipsarević (1984) tennista serbo

Origine: Citato in Riccardo Bisti, Il tennista che leggeva troppo http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2010/12/02/423586-tennista_leggeva_troppo.shtml, Ubitennis.com, 2 dicembre 2010.

Carla Bruni photo
Suzanne Vega photo
Suzanne Vega photo
Suzanne Vega photo