Frasi su notizia
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“Finché t'arridon la salute e gli anni,
Datti bel tempo e lisciati la pelle:
Luïgi, credi a me, che sgualdrinelle
Sono le muse, e Apollo un barbagianni.”

Luigi Pezzoli (1772–1834)

citato in Luigi Carrer, Notizie della vita e degli scritti di Luigi Pezzoli, in Prose e poesie, Il gondoliere, Venezia, 1837, p. 196

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“[A proposito del protocollo RSS] Nel vecchio sistema delle comunicazione di massa eri principalmente limitato dalla quantità di spazio nelle onde radio. Puoi spedire solo 10 canali attraverso le onde radio per ricevere la televisione. Con i cavi puoi anche arrivare a 500 canali. In Internet tutti hanno un canale. Tutti possono avere un blog. Tutti hanno un modo per esprimersi. Quindi quello che vedi ora non è una questione su «chi ha accesso alle onde radio?». La domanda è «chi prende il controllo dei mezzi con cui trovi le persone?». Abbiamo iniziato a vedere il potere centralizzarsi in siti come Google, questa sorta di portinai che ti dicono dove trovi in Internet dove vuoi andare. La gente che ti fornisce le tue fonti delle notizie. Quindi il problema non è che solo certe persone abbiano la possibilità di parlare, ora tutti hanno la possibilità di parlare. È una questione di «chi viene ascoltato?»”

Aaron Swartz (1986–2013) programmatore, scrittore e attivista statunitense

In the old system of broadcasting you're fundamentally limited by the amount of space in the airwaves. You know, you could always send out 10 channels over the airwaves for televisions right away even with cables you have 500 channels. On the Internet everybody can have a channel. Everyone can get a blog or a myspace page. Everyone has a way of expressing themselves. And so what you see now is not a question of «who gets access to the airwaves?». It's the question of «who gets control over the ways you find people?» You know you started seeing power centralizing in sites like Google, these sort of gate keepers that tell you where on the Internet where you want to go. The people who provides you, your sources of news information. So it's not you know, only certain people have a license to speak now everyone has a license to speak. It's a question of «who gets heard?».
Origine: Il Really Simple Syndication
Origine: Da un'intervista del 2007; visibile in Aaron Swartz - The Network Transformation https://www.youtube.com/watch?v=CzNXDdjtXQI, youtube,com.

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“Internet, e più in particolare i network sociali, costituiscono una normale forma di comunicazione del mondo moderno. È una piattaforma utile alla condivisione, sia per informare gli amici con notizie relative al proprio lavoro sia per portarli a conoscenza di tematiche che ci stanno a cuore. I Social Media possano esporti a una diversità di idee e opinioni.”

Rania di Giordania (1970) regina di Giordania

Origine: Citata in Desirée Colapietro Petrini, Rania di Giordania: "Hanno meno di dieci anni, ma domani salveranno il mondo" http://www.leiweb.it/celebrity/personaggi-news/2011/rania-di-giordania-intervista-a49-30415081461_2.shtml, leiweb.it, 2 dicembre 2011.

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“L'altro giorno (come riferisce il sito articolo21. info) quello della spagnola Tve riportava il primo incidente diplomatico scatenato dal nostro futuro premier prim'ancora di insediarsi al governo, con una frase riportata col dovuto rilievo solo dall'Unità (subito rimbrottata dall'interessato): "Zapatero avrà una certa difficoltà, troppe donne nel suo governo". In effetti Zapatero non ha la fortuna di avere come ministri Bossi, Calderoli e Maroni. Così il Cainano ha compiuto il miracolo di mettere d'accordo la destra e la sinistra spagnole. "La risposta al vincitore delle elezioni italiane – riferiva la Tve il 16 aprile – è stata unanime, al di là del colore politico". E giù critiche feroci dalle neoministre Bibiana Aido e Magdalena Alvarez, ma anche da Esperanza Aguirre, presidente del Comune di Madrid (Partito Popolare, centrodestra): "Questo è il secolo delle donne, e una delle cose migliori del presidente è stata la nomina di così tante donne nel governo". Il socialista Alfonso Guerra ha sintetizzato il comune sentire iberico con una frase lapidaria: "Berlusconi è un delinquente, non c'è altro da dire su questo signore". Insomma l'immagine internazionale dell'Italia, oscurata da due anni di comunismo, torna finalmente a rifulgere nel mondo intero. In Spagna se ne sono già accorti. Il Tg1 seguirà.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

Liscia la notizia, 22 aprile 2008
l'Unità

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“Il premio Nobel agli abitanti di Lampedusa e Lesbo sarebbe una scelta giusta e un gesto simbolico importante. Consegnarlo non a un individuo ma a un popolo. I lampedusani in questi vent'anni hanno accolto persone che sono arrivate, migranti, senza mai fermarsi. Ho vissuto lì un anno e non ho mai sentito da nessuno parole di astio e paura nei confronti degli sbarchi. Le uniche volte in cui li vedo reagire con rabbia è quando ci sono troppe notizie negative associate all'isola: "disastro a Lampedusa", "i pesci che mangiano i cadaveri", "arrivano i terroristi". Quelle sono le cose verso le quali hanno, giustamente, un rifiuto totale. Vorrebbero che tutto si svolgesse senza lasciare traccia mediatica, portando avanti il loro aiuto quotidiano. Ce ne sono tanti che lavorano al Centro d'accoglienza, oggi che gli sbarchi sono procedura istituzionale: la raccolta in mare aperto, l'arrivo al porto e al Centro per l'identificazione. Ma fino a poco tempo fa, quando arrivavano i barconi carichi sulla spiaggia, i migranti erano soccorsi, rifocillati, ospitati. Una volta in centinaia si buttarono in mare per salvare altrettanti naufraghi. […] Questo stato d'animo appartiene non solo a Lampedusa ma alla Sicilia e i siciliani. Negli ultimi tempi sono arrivate migliaia di persone e non ho sentito nessuno a Palermo o Catania parlare di barriere. Quelle barriere fisiche e mentali che alcuni stati d'Europa innalzano, vergognosamente, oggi. L'accoglienza è la prima cosa che ho imparato dai lampedusani.”

Gianfranco Rosi (1964) regista italiano
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“Il pericolo non nasce da chi pesca, trova, una nuova notizia, il pericolo nasce da chi la riesce a far passare, da chi rompe la crosta degli addetti ai lavori, da chi in qualche modo riesce a far veicolare dei messaggi, dei racconti.”

Roberto Saviano (1979) giornalista, scrittore e saggista italiano

Origine: Dall'intervista di Enzo Biagi nel corso della trasmissione televisiva RT Rotocalco Televisivo, Rai Tre, 22 aprile 2007.

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“[Sulle elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2016] Mi dispiace dover essere ambasciatore di cattive notizie, ma sono stato chiaro l'estate scorsa quando vi ho detto che Donald Trump sarebbe stato il candidato repubblicano alla presidenza. Ed ora vi porto notizie ancora più terribili e sconfortanti: Donald J. Trump vincerà a Novembre. Questo miserabile, ignorante, pericoloso pagliaccio part-time, e sociopatico a tempo pieno, sarà il nostro prossimo presidente. Presidente Trump. Forza, pronunciate queste parole perché le ripeterete per i prossimi quattro anni: "Presidente Trump."”

Michael Moore (1954) regista statunitense

I am sorry to be the bearer of bad news, but I gave it to you straight last summer when I told you that Donald Trump would be the Republican nominee for president. And now I have even more awful, depressing news for you: Donald J. Trump is going to win in November. This wretched, ignorant, dangerous part-time clown and full time sociopath is going to be our next president. President Trump. Go ahead and say the words, 'cause you'll be saying them for the next four years: "President Trump".
Origine: Tradotto da Milena Sanfilippo in 5 motivi per cui Donald Trump vincerà http://www.huffingtonpost.it/michael-moore/5-motivi-per-cui-donald-trump-vincera_b_11166616.html, 'HuffingtonPost.it, 24 luglio 2016.
Origine: Da 5 Reasons Why Trump Will Win http://www.huffingtonpost.com/michael-moore/5-reasons-why-trump-will-_b_11156794.html, HuffingtonPost.com, 23 luglio 2016.

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“Eppure, dal 2002 a oggi, il tifoso interista, ancora scioccato forse da quel maledetto 5 maggio, ha smesso di guardare il mondo con occhi sinceri e ha creato una realtà virtuale all'interno della quale ha accettato di diventare il prototipo del grillino perfetto […] Le notizie degli ultimi giorni – con ampia e documentata e ridicola polemica sui presunti errori commessi dall'arbitro Rizzoli durante la partita vinta domenica scorsa dalla Juventus sull'Inter per 1-0 – sono soltanto la coda di un problema più grande che affonda le radici in un momento preciso della nostra vita calcistica: quando, nel 2006, venne istruito un processo farsa contro la Juventus, in cui tutte le frustrazioni degli anti casta del calcio italiano vennero prima abilmente trasformate in illeciti sportivi e poi amabilmente trasferite in forma di gogna in tutti i talk-show. Fu in quel preciso momento che il tifoso medio interista – che grazie al supporto decisivo di un interista piazzato al vertice della Federazione Italiana Giuoco Calcio (Guido Rossi) riuscì a vincere un campionato a tavolino (2005/2006) e uno successivo nell'anno in cui la Juventus fu mandata in B (2006/2007) – scelse di alimentare il circo mediatico sportivo portando in prima serata e sulle prime pagine dei giornali le chiacchiere da bar, facendole uscire dai confini delle serate con Aldo Biscardi con lo stesso effetto che si avrebbe oggi se in prima serata venissero riproposte le telefonate registrate senza filtri da Radio Radicale ai tempi di Radio Parolaccia.”

Claudio Cerasa (1982) giornalista e blogger italiano
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“Era di nuovo notte. La locanda della Pietra Miliare era in silenzio, e si trattava di un silenzio in tre parti.
La parte più ovvia era una quiete vuota, riecheggiante, formata da cose che mancavano. Se ci fosse stato del vento, avrebbe spirato attraverso gli alberi, fatto scricchiolare l’insegna della locanda sui suoi cardini e spazzato via il silenzio lungo la strada come vorticanti foglie autunnali.
Se ci fosse stata una folla o anche solo un gruppetto di avventori, questi l’avrebbero riempito con conversazioni e risa, il fracasso e gli schiamazzi che ci si aspetta da una taverna nelle buie ore notturne. Se ci fosse stata musica… ma no, ovviamente non c’era alcuna musica. In realtà non c’era nulla di tutto ciò, perciò rimaneva il silenzio.
All’interno della Pietra Miliare alcuni uomini erano radunati a un angolo del bancone. Bevevano con calma determinazione, evitando serie discussioni di notizie preoccupanti. Nel fare ciò essi aggiungevano un piccolo, cupo silenzio a quello, vuoto, più grande. Formava una sorta di lega, un contrappunto.
Il terzo silenzio non era facile da notare. Se foste rimasti in ascolto per un’ora, avreste potuto cominciare a sentirlo nel pavimento di legno sotto i piedi e nei ruvidi barili scheggiati dietro il bancone.
Era nel peso del focolare di pietra nera che tratteneva il calore di un fuoco spento da molto. Era nel lento andirivieni di un bianco panno di lino che sfregava le venature del bancone. Ed era nelle mani dell’uomo che se ne stava lì in piedi a pulire un tratto di mogano che già risplendeva alla luce delle lampade. L’uomo aveva capelli di color rosso vivo, come fiamma. I suoi occhi erano scuri e distanti, e lui si muoveva con la sottile certezza che proviene dal conoscere molte cose.
La Pietra miliare era sua, proprio come il terzo silenzio.
Era appropriato, dato che dei tre era il silenzio più grande, che avvolgeva gli altri.
Era profondo e vasto come la fine dell’autunno. Era pesante come una grossa pietra levigata dal fiume. Era il paziente suono di fiori recisi, di un uomo che sta aspettando di morire.”

The Name of the Wind

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“Questa è la fattoria Hale.
Ecco la vecchia stalla per la mungitura, l’entrata buia che dice Vieni a cercarmi.
Ecco la banderuola, la catasta di legna.
Ecco la casa, echeggiante di storie.
È presto. Il falco vola lento nel cielo sgombro. Una sottile piuma blu volteggia nel vuoto. L’aria è fredda, limpida. La casa è silenziosa, come la cucina, il divano di velluto blu, la piccola tazza da tè bianca.
Da sempre la fattoria canta per noi, le sue famiglie perdute, i suoi soldati e le mogli. Durante la guerra, quando arrivarono con le baionette, entrando con la forza, gli stivali infangati sulle scale. Patrioti. Banditi. Mariti. Padri. Dormivano nei letti freddi. Razziavano la cantina in cerca di barattoli di pesche sciroppate e barbabietole da zucchero. Accendevano grandi fuochi nel campo, e le fiamme si contorcevano, schioccando alte verso il cielo. Fuochi che ridevano. Le facce calde brillavano e le mani erano in tasca, al riparo. Arrostivano un maiale e strappavano la carne dolce e rosea dall’osso. Dopo, si succhiavano via il grasso dalle dita, un sapore familiare, strano.
Ce ne sono stati altri – molti – che hanno rubato, smantellato e saccheggiato. Perfino i tubi di rame, perfino le mattonelle di ceramica. Quello che potevano prendere, prendevano. Hanno lasciato solo i muri, i pavimenti spogli. Il cuore pulsante in cantina.
Noi aspettiamo. Siamo pazienti. Aspettiamo notizie. Aspettiamo che ci venga detto qualcosa. Il vento sta provando a farlo. Gli alberi ondeggiano. È la fine di qualcosa; lo sentiamo. Presto sapremo.”

All Things Cease to Appear

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“"Dylan Dog" è un terribile successo. È un fenomeno di costume, uno dei pochi fumetti che abbia l'onore di apparire, senza la complicità della grande notizia, sulle pagine culturali dei quotidiani.”

Luca Raffaelli (1959) giornalista, saggista e sceneggiatore italiano

Origine: Citato in I classici del fumetto N.11, Dylan Dog, 2000

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“Ventisette motivi per cui un interista deve accettare la Juventus. 1 Perché c'è. 2 Perché, se non ci fosse, bisognerebbe inventarla. Altrimenti chi potremmo invidiare/detestare/sospettare (a seconda delle circostanze)? […] 5 Perché quelle due Coppe Campioni sono state così malinconiche (1985 e 1996, entrambe dal dischetto del rigore) che adesso potrebbe anche vincere una come si deve. […] 8 Perché, senza la Juventus, ogni saga calcistico-letteraria risulterebbe incompleta. Ricapitolando. La Juve è Voldemort (l'Inter Harry Potter, il Milan Draco Malfoy). La Juve è Sauron (l'Inter Frodo Baggins, il Milan l'elfo Legolas). La Juve è il Lato Oscuro della Forza (l'Inter Obi-Wan Kenobi, il Milan Joda, che deve avere l'età di Rivaldo). 9 Perché indossa una divisa carceraria, ma lo fa con noncuranza. […] 16 Perché, insieme al cioccolato e a Macario, la Juve è una delle poche cose che riesce a far sorridere certi piemontesi. 17 Perché ha riempito l'Italia di tifosi (dieci milioni!). Dicono che ce ne sia qualcuno anche a Torino, ma la notizia è in attesa di conferma. […] 24 Perché Scirea era Scirea. 25 Perché, in maglia azzurra, i bianconeri ogni tanto combinano pasticci (Del Piero, Francia 2000), ma spesso si danno da fare anche per noi”

Beppe Severgnini (1956) giornalista italiano

Argentina 1978, Spagna 1982
Italians, Corriere.it
Origine: Da Sportweek, Gazzetta dello Sport, 24 maggio 2003; riportato in Ventisette motivi per cui bisogna accettare la Juventus. http://www.corriere.it/solferino/severgnini/03-05-24/01.spm.

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“La Cambogia? Dov'è la Cambogia? alcuni di voi si chiederanno. Contrariamente al suo vicino, il Vietnam, la Cambogia è stata praticamente sigillata per quattro anni, la sua sofferenza invisibile. In un mondo di telegiornale costante, non ci sono state notizie su ciò che è stato fatto a più di sette milioni di persone, di cui circa due milioni sono scomparse, si crede assassinate. Questo equivale a circa un terzo di tutta la popolazione. Proporzionalmente, è come se Birmingham, Manchester e Londra fossero sterminati.”

John Pilger (1939) giornalista australiano

Cambodia? Where is Cambodia? some of you might ask. Unlike Vietnam, its neighbour, Cambodia has been virtually sealed for four years, its suffering invisible. In a world of saturation news, there has been no news of what was really done to more than seven million people, of whom at least two million are missing, believed murdered. That's about a third of the entire population. Proportionately, it's Birmingham, Manchester and London exterminated.
Variante: La Cambogia? Dov'è la Cambogia? alcuni di voi si chiederanno. Contrariamente al suo vicino, il Vietnam, la Cambogia è stata praticamente sigillata per quattro anni, la sua sofferenza invisibile. In un mondo di telegiornale costante, non ci sono state notizie su ciò che è stato fatto a più di sette milioni di persone, di cui circa due milioni sono scomparse, si crede assassinate. Questo equivale a circa un terzo di tutta la popolazione. Proporzionalmente, è come se Birmingham, Manchester e Londra fossero sterminati.

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“Da giovedì non abbiamo notizia di Mack dagli Abruzzi. Ciò mi fa vivere in palpiti ed in continue ambasce. Ardisco inviarvi questa sera tutto il nostro danaro di Spagna del re e mio. Essi sono 60⁄m ecco tutto il nostro avere, ma noi non abbiamo mai tesorizzato. I diamanti di tutta la famiglia, uomini e donne, verranno domani sera, per essere tutto consegnato al rispettabile ammiraglio Lord Nelson. Il generale (Acton) gli avrà parlato del nostro danaro, ma è quello per pagare l'esercito, marina ecc. Infine, la viltà, il tradimento, la paura, la costernazione generale, ed il nessun vigore mi fanno molto temere. Ciò mi rende completamente sventurata; ma adempierò a tutti i miei doveri fino alla fine. Addio, i miei complimenti al cavaliere, al rispettabile Milord, nostro liberatore. Conservatemi la vostra amicizia. Voi me ne date tante, e credetemi per la vita, la vostra sincera amica — Carolina.
Saverio, uomo fedele e sicuro accompagnerà il danaro. Questa era scritta jeri, ma sapendo la festa in casa di Nizza, non ho voluto mandare, per non incomodarvi. Lo farò stasera e v'invierò tutto,, danari e quant'occorre, perché la nostra sventura incalza. I nostrisono de' vili, degli infami, degli esseri esecrati. Il fratello d' Acton è giunto e racconta orrori. Mack è alla disperazione. Sono fra duolo e fra sbalordimento.
Addio, i miei complimenti all'eroe Nelson ed alla sua buona nazione: arrossisco dell'infame viltà della nostra. Addio, tutta vostra per la vita e per la morte — Carolina.”

Maria Carolina d'Asburgo-Lorena (1752–1814) regina consorte di Napoli e Sicilia, moglie di Ferdinando I delle Due Sicilie

dalla lettera del 17 dicembre 1799, pp. 31-32
Mia cara Miledy.
Carteggio di Maria Carolina Regina delle due Sicilie con Lady Emma Hamilton
Variante: Mia cara Miledy. — Da giovedì non abbiamo notizia di Mack dagli Abruzzi. Ciò mi fa vivere in palpiti ed in continue ambasce. Ardisco inviarvi questa sera tutto il nostro danaro di Spagna del re e mio. Essi sono 60⁄m ecco tutto il nostro avere, ma noi non abbiamo mai tesorizzato. I diamanti di tutta la famiglia, uomini e donne, verranno domani sera, per essere tutto consegnato al rispettabile ammiraglio Lord Nelson. Il generale (Acton) gli avrà parlato del nostro danaro, ma è quello per pagare l'esercito, marina ecc. Infine, la viltà, il tradimento, la paura, la costernazione generale, ed il nessun vigore mi fanno molto temere. Ciò mi rende completamente sventurata; ma adempierò a tutti i miei doveri fino alla fine. Addio, i miei complimenti al cavaliere, al rispettabile Milord, nostro liberatore. Conservatemi la vostra amicizia. Voi me ne date tante, e credetemi per la vita, la vostra sincera amica — Carolina.
Saverio, uomo fedele e sicuro accompagnerà il danaro. Questa era scritta jeri, ma sapendo la festa in casa di Nizza, non ho voluto mandare, per non incomodarvi. Lo farò stasera e v'invierò tutto,, danari e quant'occorre, perché la nostra sventura incalza. I nostrisono de' vili, degli infami, degli esseri esecrati. Il fratello d' Acton è giunto e racconta orrori. Mack è alla disperazione. Sono fra duolo e fra sbalordimento.
Addio, i miei complimenti all'eroe Nelson ed alla sua buona nazione: arrossisco dell'infame viltà della nostra. Addio, tutta vostra per la vita e per la morte — Carolina. (dalla lettera del 17 dicembre 1799, pp. 31-32)
Origine: Sudditi. Carteggio di Maria Carolina Regina delle due Sicilie con Lady Emma Hamilton, p. 3.

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Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Voglio far sapere al popolo che è falsa la notizia che io abbia dato le dimissioni da Presidente della Repubblica Argentina o che la mia salute abbia in qualche modo influito sul mio allontanamento dal Palazzo del Governo. Ciò che è accaduto è dovuto esclusivamente alla decisione presa da alcuni membri delle forze armate, i quali si sono resi colpevoli di tradimento.”

Eduardo Lonardi (1896–1956) politico e militare argentino

Origine: Citato in Lonardi accusa di tradimento il nuovo Presidente gen. Aramburu http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1591_02_1955_0270A_0009_23608888/, La Stampa, 14 novembre 1955

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“Bah, le ultime notizie, le ultime notizie non sono le ultime.”

Samuel Beckett (1906–1989) scrittore, drammaturgo e poeta irlandese

“Stiamo perdendo la percezione della realtà di ciò che ci circonda… la tecnologia ci stà portando alla riduzione del nostro campo visivo e di conseguenza alla visione non globale di tutto ciò che esiste intorno a noi… siamo talmente concentrati dalle notizie e dalle immagini che arrivano da “oggetti” che solo apparentemente racchiudono la nostra REALTA’, che in effetti ci allontanano dal mondo che ci circonda. Passare troppo tempo sullo smartphone, ci porta alla chiusura della messa a fuoco su ciò che hai immediatamente davanti agli occhi, a scapito di tutto ciò che che è intorno a noi; non potrebbe essere altrimenti quando i 140 gradi di campo visivo di cui siamo capaci, si riducono di un terzo. Il tutto è paragonabile alla sostanziale differenza che può esserci nel fare un viaggi in auto, o effettuarlo in moto o in bicicletta; La percezione di ciò che ci circonda cambia totalmente…gli ampi spazi e l’orizzonte, allenano la nostra mente ad osservare, utilizzando immaginazione e insieme la parte più elevata della nostra mente; un senso di benessere ci pervade, per un attimo ci sentiamo un tutt’uno con L’ UNIVERSO. Mi viene in mente l’immagine dell’Elefante con la Farfalla sulla coda, e noi soggiogati ad osservarla…. la Farfalla non cè più, l’abbiamo sostituita con lo smartphone…. Forse l’ aver compreso ciò, ci aiuterà ad avere la visone di un altro “pezzettino” di Verità….”

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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